Redazione
Si sono insediati il Sottotenente Giuseppe Marinotti, nuovo comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana e il Luogotenente Corrado Memmi, nuovo Comandante della Stazione carabinieri di Torre Santa Susanna.
Si è insediato al Comando del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana il Sottotenente Giuseppe MARINOTTI. L’Ufficiale, 54 anni, di origini baresi, ha intrapreso la carriera nell’Arma nel 1990 quale allievo Sottufficiale presso la Scuola Sottufficiali di Velletri per poi essere assegnato, dapprima alla Stazione Carabinieri di Arcevia (AN), poi a quella di Fabriano (AN); dal 1994 al 2001 è stato capo equipaggio dell’aliquota Radiomobile della Compagnia di Fabriano; dal 2001 al 2014 addetto all’Aliquota Operativa della stessa Compagnia e dal 2014 al 2021 ha ricoperto l’incarico di Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della medesima Compagnia.
A novembre 2021 è risultato vincitore del concorso per “ufficiali del ruolo straordinario ad esaurimento.”
Il Sottotenente MARINOTTI è stato insignito della medaglia di bronzo di lungo comando, della croce d’oro per anzianità di servizio militare e di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel corso della sua carriera gli è stato tributato un encomio del Comandante della Legione Carabinieri Marche.
Contestualmente, il Comando della Stazione Carabinieri di Torre Santa Susanna è stato affidato al Luogotenente Corrado MEMMI, di origini romane. Il Luogotenente MEMMI ha intrapreso la carriera nell’Arma nel 1986 quale allievo Carabiniere, al termine del corso di formazione dal 1987 al 1993 è stato destinato alla Stazione di Francavilla Fontana; dal 1993 al 1996 ha svolto servizio alla Stazione di Saronno e dal 1996, dopo aver conseguito la promozione al grado di Vice Brigadiere, a seguito del superamento di concorso interno, è stato assegnato alle dipendenze della Compagnia di Saronno dove vi è rimasto fino al 1999, allorquando è stato promosso al grado di Maresciallo, dopo essere stato vincitore di altro concorso interno; dal 1999 al 2001 viene assegnato in qualità di addetto alla Stazione di Castiglione Olona (VA) e dal 2001 al 2008 assume il Comando della Stazione di Cislago (VA); nel 2006 partecipa anche a una breve missione all’estero – da aprile a novembre - dal 2012 al 2021 viene trasferito e assume il Comando delle Stazioni di Lanzo d’Intelvi (CO), Bovino (FG) e Troia (FG). Il Luogotenente MEMMI è stato insignito della medaglia di bronzo al merito di lungo comando; della croce d’oro per anzianità di servizio militare prestato, della croce commemorativa italiana per la missione di pace in Kosovo e della medaglia NATO per la missione di pace in Kosovo; è in possesso, inoltre, del brevetto di abilitazione al lancio con paracadute.
Conferenza Provinciale Permanente. Focus sull’economia e la crisi occupazionale nel territorio di Brindisi
Realizzare una rete di collaborazione tra istituzioni e parti sociali, per intercettare tutte le opportunità che attualmente possono essere messe in campo, grazie ai Fondi del PNRR, del CIS ed UE per il rilancio industriale del capoluogo e della provincia dopo la crisi sanitaria e per far fronte alla sempre maggiore crisi occupazionale che si registra in alcuni comparti un tempo strategici in questo territorio (energia, aerospazio, chimica), attualmente colpiti da processi di delocalizzazione e dalla decarbonizzazione.
Questa la finalità della riunione della Conferenza Provinciale Permanente, convocata oggi dal Prefetto di Brindisi e tenutasi in presenza con tutti i Parlamentari del territorio, Consiglieri regionali, Associazioni del mondo produttivo e del Commercio e Sindacati. Presenti anche i Sindaci di Brindisi e dei principali centri della provincia.
L’incontro ha visto la partecipazione attiva di tutti i partecipanti alla riunione, al termine della quale sono state condivise alcune linee di azione per i prossimi mesi, tra le quali:
- la ricognizione sul territorio delle progettualità in fase di approvazione che saranno presentate da enti locali e da altre istituzioni pubbliche a valere sui fondi del PNRR, allo scopo di consentire alle aziende del territorio di programmare le attività in anticipo, formare personale e partecipare ai bandi di gara che, via via, saranno emessi, previo anche un costruttivo confronto con le associazioni sindacali, per la ricerca di manodopera. A tal fine, la Prefettura provvederà alla ricognizione mettendo i risultati a disposizione delle associazioni di categoria;
- l’istituzione di una cabina di regia relativamente ai progetti del PNRR dedicati ai comuni della fascia costiera, al fine di condividere le strategie di rilancio e riqualificazione con le associazioni del mondo del commercio, della ristorazione e del settore turistico in genere;
- la predisposizione di una piattaforma con i principali obiettivi di rilancio della zona industriale di Brindisi e del suo porto, da presentare al Governo, anche al fine di valutare la realizzazione di un nuovo accordo di programma che attragga nuovi investimenti nella fase della transizione ecologica, al fine di garantire i livelli occupazionali esistenti.
Al termine dell’incontro, il Prefetto ha, inoltre, preannunziato l’invio di un secondo report ai competenti organi governativi corredato con le proposte e le relazioni pervenute al tavolo da Confindustria Brindisi, Confocommercio, Confersecenti e dall’Autorità Portuale.
Uil pensionati. Ecco le date di pagamento delle pensioni
Anche per il mese di marzo è stato disposto e lo scaglionamento dei pagamenti in contanti presso gli uffici di Poste Italiane dei trattamenti pensionistici, degli assegni, delle pensioni e delle indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili.
Asl Brindisi. Nominati i direttori sanitario e amministrativo
Nominati il direttore sanitario e amministrativo della Asl Brindisi.
Mesagne. Chiuso un altro bar perché utilizzato per lo spaccio di droga
Mesagne. Disposta la chiusura del bar per 15 giorni. Nel pomeriggio di oggi 21.2.2022 personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Vito dei Normanni, unitamente a quello del Commissariato di P.S. di Mesagne, ha dato esecuzione all’ Ordinanza del Questore di Brindisi che ha imposto, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., la chiusura del Bar di Mesagne per la durata di gg.15 poiché individuato quale luogo utilizzato per lo spaccio di droga oltre ad essere abituale ritrovo di pregiudicati e consumatori di sostanze stupefacenti, costituendo pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica per la città di Mesagne. Il provvedimento è scaturito a seguito dell’ indagine “Fire” condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Vito dei Normanni che ha disarticolato un’associazione per delinquere armata finalizzata al narcotraffico operante nella città di Mesagne composta da 11 soggetti contigua ad elementi di vertice della locale consorteria di stampo mafioso “Sacra Corona Unita”.
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XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, OSSERVATI PRIMI ADULTI DI SPUTACCHINA
Il rilevamento già a febbraio dei primi adulti di Philaenus spumarius, l’insetto vettore della Xylella la ‘sputacchina’ a Casarano in provincia di Lecce, impone una stretta sul piano di azione anti Xylella per arrestare la diffusione della malattia. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sottolineando l’importanza del monitoraggio per rilevare i potenziali vettori contaminati accelerando sul Piano anti Xylella 2022, visto che negli anni scorsi, nella stessa località l'osservazione del primo adulto è stata effettuata rispettivamente l'11 aprile nel 2017, il 17 aprile nel 2018, il 22 marzo nel 2020 ed il 6 aprile 2021, con i cambiamenti climatici, la tropicalizzazione e il global warming – aggiunge Coldiretti puglia – che incidono sugli stadi di vita della sputacchina.
La sputacchina percorre in una stagione fino a 400 metri autonomamente con i propri arti posteriori – afferma Coldiretti Puglia - mentre è ancora da accertare la distanza percorsa dagli insetti, spesso anche di svariati chilometri, che restano attaccati ad auto e camion, a dimostrazione di quanto il rischio che l’infezione continui a ‘camminare’ ad una velocità impressionante sia tangibile e grave. La sputacchina nasce sana e si infetta acquisendo il batterio della Xylella fastidiosa – aggiunge Coldiretti Puglia - esclusivamente nutrendosi da pianta infetta, rimane infetta per tutta la sua vita sino alla morte.
Lo studio è basato su 7 esperimenti realizzati nel corso di due anni, di cui 3 in prato in Piemonte e 4 in oliveto in Puglia, consistiti nella cattura di migliaia di sputacchine, seguita dalla loro marcatura con una proteina, l'albumina (indispensabile per la loro successiva identificazione), il rilascio e successive prove di ricattura a distanze predeterminate dai punti di rilascio. La distanza media percorsa in un giorno dal punto di rilascio è risultata di 26 metri nell'oliveto e di 35 metri su prato, mentre nei due mesi di maggiore abbondanza della popolazione il 50% delle sputacchine rimane entro 200 metri dal punto iniziale, ma la percentuale sale al 98% entro i 400 metri.
Uno scenario ‘senza difesa’, soprattutto nell’attuale contesto pugliese dove è determinante l’attività di contenimento della malattia, è inimmaginabile. Lotta al vettore anche finanziata, monitoraggi e campionamenti sono attività cruciali - aggiunge Coldiretti Puglia - considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, per l'individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l'unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L'efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non va messo in alcun modo in discussione – dice Coldiretti Puglia - anzi il sistema dei monitoraggi e campionamenti va potenziato, perché la lotta all’insetto vettore è stata trascurata e monitoraggi e campionamenti degli ulivi ancora oggi si basano principalmente su analisi visiva di piante troppo spesso asintomatiche.
La vastità del problema, la rilevanza economica della coltura per l’intero territorio regionale e le prescrizioni della normativa fitosanitaria comunitaria e nazionale in caso di ritrovamento di patogeni da quarantena – incalza Coldiretti Puglia - impongono scelte e provvedimenti urgenti, anche in considerazione della diffusione della malattia che, dopo aver causato il disseccamento degli ulivi leccesi ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando sino alla provincia di Bari, con effetti disastrosi sull’ambiente, sull’economia e sull’occupazione.
Vizzino: respinta la proposta di FdI di abrogazione delle disposizioni in materia di prevenzione e contagio da SARS-CoV-2
Respinta dalla III Commissione presieduta da Mauro Vizzino la proposta di legge del consigliere Ignazio Zullo (presidente del Gruppo FdI), con la quale si chiede l’abrogazione delle disposizioni in materia di prevenzione e contagio da SARS-CoV-2, con particolare riferimento all’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari.
Secondo Zullo questa norma crea confusione in un ambito che è di competenza dello Stato, con una sovrapposizione di competenze, obblighi e sanzioni per i trasgressori.
Di parere contrario l’assessore alla sanità, Rocco Palese. Secondo Palese, la Regione Puglia in questi due anni di pandemia è stata sempre un passo in avanti rispetto alle norme nazionali ed europee. “La legge sull’obbligo vaccinale non è stata mai osservata dalla Stato e non sarebbe un buon segnale in questo momento arretrate su questo tema” – ha detto l’assessore.
Per Palese “siamo in emergenza fino al 31 marzo, è questo è un dato inconfutabile. È auspicabile che l’andamento non sia ingannevole come le altre volte e che l’impianto giuridico e normativo attuale non venga mutato assolutamente”.
Nessuno può mettere in discussione la validità del lavoro fatto in Puglia e il popolo pugliese si è dimostrato molto responsabile.
“Abbiamo di fronte sempre questo virus carogna – ha continuato Palese - certo, conosciamo e abbiamo informazioni articolare e più pregnanti della fase iniziale, ma secondo gli esperti, di questo virus conosciamo ancora poco soprattutto rispetto al suo comportamento e alle possibili mutazioni. Non siamo per niente fuori dai rischi”.
“La nostra fortuna sono i vaccini che funzionano e su questo non bisogna assolutamente mollare la presa” – ha concluso Palese.
La Commissione ha rinviato la discussione su due proposte di legge del consigliere Zullo.
Si tratta dell’istituzione di due Commissione di inchiesta. Una su stato e remunerazione delle prestazioni RSA Universo Salute /ASL Foggia e l’altra sulla gestione del Covid 19 in Puglia.
Per entrambe le pdl si attende l’ATN dagli uffici legislativi.
Covid - 19. Oggi sono complessivamente 1730 i casi positivi in Puglia di cui 123 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 21 febbraio 2022
Dati complessivi
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PREDATORI: COLDIRETTI PUGLIA, CON ATTACCHI DI LUPI E CANI INSELVATICHITI E’ ALLARME IN PASCOLI E STALLE
Continua la mattanza di capre, pecore e mucche nei pascoli e nelle stalle con la preoccupante proliferazione di lupi, cani inselvatichiti e ibridi che, anche per effetto del Covid con le limitazioni alla movimentazione in città e nelle aree rurali durate mesi, si sono moltiplicati e attaccano gli animali negli allevamenti. E' quanto denuncia Coldiretti Puglia, a seguito del ritrovamento di animali feriti, ma anche morti in pascoli e allevamenti.
"Nelle campagne ci sono più animali selvatici, tra lupi, cinghiali e cani inselvatichiti che lavoratori agricoli e la situazione è drammatica in tutta la regione. Nel giro di dieci anni i lupi si sono moltiplicati, mettendo a rischio non solo gli animali nelle stalle e al pascolo, ma anche la vita stessa di agricoltori e pastori. In Puglia sono enormi le perdite registrate in campagna causate dalla fauna selvatica, con un danno pari ad oltre 13 milioni di euro”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Agli animali a volte ferito o uccisi si aggiungono – precisa la Coldiretti Puglia – i danni indotti dallo spavento e dallo stato di stress provocato dagli assalti, con ridotta produzione di latte e aborti negli animali sopravvissuti.
“Sono essenziali misure di contenimento per non lasciar morire i pascoli e costringere alla fuga migliaia di famiglie che da generazioni popolano le aree rurali più difficili dove l'allevamento è l'attività principale, ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze pugliesi, come la pecora 'Gentile' di Altamura o la 'Moscia' leccese. Il problema dei grandi carnivori sta diventando insostenibile ed è necessario trovare una soluzione in tempi rapidi", insiste Muraglia.
“Il tema ormai ingestibile della fauna selvatica e dei predatori – aggiunge il presidente Muraglia - va affrontato ai massimi livelli con una strategia congiunta tra il Ministero dell’Ambiente, il Ministero dell’Agricoltura e la Regione Puglia per stabilire le misure da adottare a tutela delle aziende agricole e zootecniche”.
Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le aree zootecniche e a garantire la bellezza del paesaggio. Senza i pascoli – afferma Coldiretti Puglia - aree straordinarie muoiono, l'ambiente si degrada e frane e alluvioni minacciano le città.
Negli ultimi anni si è reso necessario un continuo vigilare su greggi e mandrie, al fine di proteggerle dagli attacchi poiché recinzioni e cani da pastori spesso non sono sufficienti per scongiurare il pericolo. La resistenza degli agricoltori è al limite – spiega la Coldiretti – è urgente trovare nuove modalità di azione che permettano di organizzare in maniera più efficace un sistema di gestione di questi animali predatori, che non sono più specie in via di estinzione.
Del resto, questa situazione si somma – conclude Coldiretti Puglia - ai problemi di sovrappopolamento di numerose altre specie selvatiche, dai cinghiali agli storni, dai cormorani alle lepri, che si moltiplicano in una situazione di assoluta mancanza di adeguate misure di programmazione necessarie per evitare il conflitto con il lavoro agricolo.
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Spegnere, pedalare, rinverdire e migliorare. Non (solo) uno slogan, ma un impegno concreto per migliorare gli stili di vita personali e di comunità.
Spegnere (l’auto per esempio), pedalare (o andare a piedi), rinverdire (con un albero), migliorare (se stessi e l’ambiente): è l’invito lanciato dalla campagna «M’illumino di meno» a cui il Comune di Fasano ha aderito.
A cittadini, attività commerciali, associazioni e comunità scolastiche si chiede di partecipare all’iniziativa che si terrà il prossimo 11 marzo e che rientra nella 18ª Giornata internazionale degli stili di vita sostenibili, promossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Rai Radio2.
È possibile aderire anche con piccoli gesti: silenzio energetico, piantumazione di nuovi alberi e rinunciando all’utilizzo dell’automobile per un giorno, prediligendo una camminata o la bici.
«Possiamo migliorare il nostro stile di vita con gesti e azioni quotidiane che possono essere di esempio per tutti - dice il sindaco Francesco Zaccaria -. Per questo abbiamo aderito con piacere alla campagna promossa da Caterpillar: per responsabilizzarci reciprocamente all’adozione di comportamenti sostenibili che siano da monito a tutta la comunità. Ringrazio il consigliere Oronzo Rubino e l’intero consiglio comunale per aver promosso e sostenuto con entusiasmo l’iniziativa».
Nella serata di venerdì 11 marzo Palazzo di città si spegnerà dalle 20 alle 21 osservando un’ora di silenzio energetico per sensibilizzare tutta la cittadinanza al tema del risparmio energetico: «Un tema, quello del risparmio, che in questi giorni di aumento dei costi di luce e gas è ancora più urgente e attuale - dice il primo cittadino - perché, se non si interverrà con costi calmierati per i Comuni e con politiche a lungo termine, orientate al risparmio e quindi all’abbattimento dei costi, le amministrazioni non ce la faranno e potremmo arrivare a ridurre i servizi. Anci su questo è già intervenuta e sta lottando: speriamo che il Governo ascolti le richieste dei sindaci di ogni parte d’Italia».
Per aderire alla campagna fasanese è possibile inviare una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e compilando il form presente sul sito web Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">www.milluminodimeno.rai.it raccontando brevemente l’iniziativa sostenibile che si intende promuovere per venerdì 11 marzo. Gli eventi promossi sul territorio del Comune di Fasano e comunicati all’Ufficio Stampa saranno raccolti in un unico racconto finale.
Caterpillar invita a usare l’hashtag #milluminodimeno sui social network così da aggregare tutti gli eventi presenti sul territorio nazionale.