Redazione

l nuovo nucleo composto dagli operatori di Torre Guaceto e dai volontari della protezione civile potrà intervenire con azioni antinquinamento in occasione di eventuali spiaggiamenti di idrocarburi. E’ questo il risultato ottenuto con l’attività di formazione messa in campo nelle ultime settimane dal Consorzio. 

Nelle prossime ore, l’ente di gestione di Torre Guaceto e il Coordinamento provinciale delle associazioni di volontariato di protezione civile di Brindisi, metteranno nero su bianco la disponibilità della squadra appena nata a collaborare con i Comuni competenti ed enti preposti nell’ambito di possibili situazioni di emergenza ambientale dovuta allo spiaggiamento di agenti inquinanti. 
“Come sa chiunque segua la nostra attività – ha commentato il presidente del Consorzio di Torre Guaceto, Rocky Malatesta-, una volta messa a riparo la riserva, per noi è fondamentale essere d’aiuto alla nostra comunità con azioni che vanno oltre i confini dell’area protetta. I nostri uomini e le nostre donne sono pronti ad intervenire in eventuali occasioni di emergenza e sono certo sapranno fare la differenza”. 
Professionalità al servizio della natura e delle comunità del Brindisino acquisita grazie al progetto del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto che ha incaricato il nucleo di protezione civile di Legambiente di svolgere l’attività.
Grazie ai fondi ministeriali legati alla formazione post covid, sono state svolte lezioni frontali con le quali il personale ha avuto modo di apprendere nel dettaglio i rischi legati all’inquinamento da idrocarburi e quali attività svolgere per ripristinare il naturale stato dei luoghi a seguito di dispersione degli agenti, e poi di svolgere prove pratiche sul campo per mettere alla prova le competenze acquisite. 
Un’attività resa necessaria dai pericoli ai quali il mare è costantemente esposto. torre_guaceto_squadra_pulizia_antinquinamentyo.jpg
Uno sguardo sul Mediterraneo. Il rischio di inquinamento da idrocarburi rappresenta una reale minaccia per la penisola, interamente proiettata con i suoi 8mila chilometri di coste nel bacino mediterraneo su cui si affacciano 584 città, 750 porti turistici e 286 commerciali. I numeri degli intensi traffici che interessano questo prezioso bacino sono rilevanti: oltre 2mila traghetti, 1.500 cargo e 2mila imbarcazioni commerciali, di cui 300 navi cisterna, operano ogni giorno nel Mediterraneo con un traffico annuo complessivo di circa 200mila imbarcazioni di grandi dimensioni. Circa il 20 percento di tutto il traffico mondiale d’idrocarburi transita lungo le rotte del Mediterraneo ed ammonta a oltre 360 milioni di tonnellate annue. 
Anche il pericolo di inquinamento che viene dalle attività sulla terra ferma, non è trascurabile, come testimoniano purtroppo i numerosi incidenti che hanno interessato in questi anni impianti di stoccaggio, raffinazione e di oleodotti a terra. Ma non è soltanto il rischio di inquinamento dovuto ad incidenti in mare o in impianti in prossimità delle coste a determinare un serio pericolo per l’ambiente marino e costiero. 
La forte antropizzazione che incombe sul Mediterraneo e gli intensi traffici marittimi comportano un quotidiano rischio di inquinamento dovuto alle attività operazionali. Anche in occasione di inquinamenti di non rilevante entità, gli idrocarburi rappresentano una minaccia per gli ecosistemi marini e la costa, minaccia che diventa ancor più preoccupante quando gli episodi si verificano in prossimità delle Aree Marine Protette, da qui la scelta del Consorzio di formare personale che possa intervenire in situazioni di pericolo ambientale e poi di sostenere l’ambiente, offrendo il proprio supporto agli enti preposti. 
“Per noi la formazione è fondamentale in qualsiasi campo. Con questo corso e con la esercitazione finale svolta domenica scorsa – commenta Giannicola D’Amico, presidente del Coordinamento provinciale del volontariato di protezione civile – abbiamo permesso a diversi nostri volontari di formarsi in una materia specifica che riteniamo molto importante ai fini della tutela ambientale del nostro territorio e della nostra costa. In passato le nostre associazioni proprio in provincia di Brindisi sono state impegnate a supporto degli enti preposti in emergenze di natura ambientale, e grazie a questa iniziativa di formazione, per la cui realizzazione ringrazio il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto e Legambiente, aggiungiamo un altro nutrito gruppo di volontari formati e pronti a mettersi a disposizione del territorio”.

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LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, DECRETO FLUSSI IN GAZZETTA SALVA 30MILA GIORNATE; AL VIA INGRESSO LAVORATORI NON COMUNITARI.

L’arrivo del decreto flussi in Gazzetta è importante per salvare i raccolti e garantire l’approvvigionamento alimentare in un settore che resta ancora fortemente dipendente dal contributo dei lavoratori stranieri. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in riferimento alla pubblicazione a giorni sulla gazzetta ufficiale del nuovo decreto del presidente del Consiglio dei ministri di programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari nel territorio dello stato per l’anno 2022, che riguarda tanto il lavoro stagionale che le altre tipologie di quote d’ingresso, incluse le quote di conversione.

Rispetto ai precedenti, il decreto si contraddistingue - spiega Coldiretti Puglia - per un significativo aumento delle quote disponibili incluse quelle riservate alle associazioni di categoria e per la riconferma della procedura accelerata/semplificata di rilascio dell’autorizzazione, riservata alle sole associazioni di categoria del mondo agricolo.

In totale il Dpcm rende disponibili 82.705 quote, contro le 69.700 quelle del 2021, aggiunge Coldiretti confidando che, laddove ci fossero ulteriori necessità di quote, si possa ricorrere ad un nuovo decreto di integrazione.

Per quanto riguarda le quote per lavoro stagionale queste ammontano a 44.000 unità (erano 42.000 quelle del 2021) delle quali 1.500 sono riservate alle nuove richieste di nullaosta stagionale pluriennale, quote che di fatto consentono all’impresa negli anni successivi di non essere vincolata ai termini di pubblicazione in G.U. del Dpcm per avere accesso all’autorizzazione.

Questo decreto sarà anche l’occasione per sperimentare il superamento del nullaosta – insiste Coldiretti Puglia - sostituito da una comunicazione allo sportello unico per l'immigrazione da parte del datore di lavoro contenente la proposta di contratto di soggiorno per lavoro subordinato.

Ma la vera ed importante novità di questa tornata è rappresentata – afferma Coldiretti regionale - dal consolidamento e riconferma del rilascio di quote di ingresso riservate alle Associazioni di categoria per i propri associati nella misura di 22.000 unità (erano 14.000 quelle del 2021) a dimostrazione del fatto che i tempi sono maturi per rendere strutturale la norma sperimentale introdotta dal decreto semplificazione (Dl 73/2022).

Questa disposizione, rivendicata con forza da Coldiretti, in quanto confermata e rafforzata, è evidentemente espressione della qualità dell’agire a garanzia di un utilizzo corretto e legittimo della procedura a partire dalla presentazione dell’istanza ma soprattutto a finire con la reale e concreta instaurazione del rapporto di lavoro.

Si tratta soprattutto – ricorda la Coldiretti Puglia – di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese, spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli, quando in Puglia a livello regionale viene ottenuto da mani straniere – conclude Coldiretti Puglia . più di 1/5 del Made in Italy a tavola, con oltre 36mila lavoratori stranieri che forniscono il 20% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore in Puglia, mentre si registrano fortissime difficoltà a reperire anche la manodopera italiana.

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“Per la prima volta si potrà volare dalla Puglia per Nizza”. Così il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile, commenta l’annuncio del nuovo collegamento, primo in assoluto per la nostra regione, da Bari per la Costa Azzurra. Un ulteriore collegamento, quindi, che unisce la Francia, primo mercato per l’incoming, alla Puglia, grazie al vettore low cost easyJet. Due le frequenze settimanali, il lunedì e il venerdì. I biglietti sono già disponibili sul sito della compagnia www.easyjet.com

“Questa nuova rotta – ha dichiarato Vasile – insieme a tutte le altre che annunceremo a breve previste per l’estate 2023, farà sì che la Puglia sia la prima meta turistica d’Europa. Da anni sul podio come regina d’Italia, è arrivato il momento di spiccare il volo, e noi faremo di tutto, perché questo accada, a conferma del ruolo strategico dei nostri scali e del territorio pugliese. In questo ambizioso progetto, fondamentale è il ruolo delle compagnie aeree. Con questo nuovo volo, intercettiamo la sempre più crescente domanda di Puglia da parte del mercato francese, non circoscritto alla sola area parigina, che negli ultimi anni è diventato il primo mercato estero per gli arrivi. Siamo convinti - ha concluso Vasile - che il nuovo collegamento vada incontro alle esigenze di tutti coloro che chiedevano regolarità di scambi fra Puglia e Francia”.

“Con il nuovo volo estivo per Nizza annunciato oggi – ha dichiarato Lorenzo Lagorio, Country Manager di easyJet Italia - siamo davvero felici di ampliare ulteriormente il nostro network di collegamenti internazionali in partenza da Bari. Nizza è da sempre tra le mete estive favorite dagli italiani ed è con enorme soddisfazione che da fine giugno inizieremo a operare questo inedito collegamento diretto con la Puglia, per consentire ai nostri clienti pugliesi di visitare Nizza e il sud della Francia, oltre che ai nostri clienti Francesi di scoprire le bellezze della Puglia”.

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Dottoressa che si è opposta al sistema costretta alle dimissioni volontarie. Se il nostro non è mai stato un paese facile, per le donne, Brindisi, con la sua provincia e la sua ASL, lo è ancor meno. E le dimissioni della dottoressa del PS brindisino rappresentano l’ultima, eclatante prova tangibile dell’esclusione delle donne dal lavoro, del carattere tanto patriarcale quanto neoliberista del management dell’ASLBR.

Questa OS vuole manifestare, con la presente, innanzitutto la sua piena solidarietà con una lavoratrice, una donna che ha lottato fino all’ultimo contro ogni stereotipo di genere nel Perrino, contro i deficit organizzativi dell’ospedale brindisino (dall’assenza di PDTA per le persone vittime di violenza alla costante sproporzione tra gli accessi in PS e gli operatori sanitari in turno, ad esempio), una donna che si è spesa fisicamente e mentalmente per umanizzare le cure del PS, restituire la massima dignità ai malati, ridurre la conflittualità nei rapporti intra ed inter-professionali.
Non un grazie per il lavoro svolto è arrivato dall’azienda. Questa OS, invece, vuole associarsi ai ringraziamenti ufficiali pervenutile da parte di alcuni congiunti di pazienti, anche recentemente.
Si dirà che la dirigente in questione avrà operato una scelta razionale, ma, di fronte alla sostanziale impossibilità di una giusta conciliazione lavoro vita privata, di fronte all’esasperazione dovuta ai ritmi lavorativi, di fronte al costante aumento del rischio professionale e clinico, di fronte alla costante mancanza di valorizzazione della sua professionalità, ha semplicemente detto basta fare l’equilibrista! 
Ancora una volta, spetta a questa OS porre domande scomode ad un’amministrazione che agisce comportamenti quasi misogini, anzi non agisce, esclude domande tipo: le dimissioni volontarie della lavoratrice sono un caso isolato oppure è una questione di genere? Con quali motivazioni vengono date le dimissioni (o chiesti i trasferimenti)? 
Se non si parte da queste domande, come si potrà mai programmare una nuova appetibilità lavorativa dell’ASLBR? Ma, d’altra parte, a codesta azienda non interessa indagare la composizione per genere dei propri lavoratori, la distribuzione per genere degli incarichi a tempo determinato, dei part- time, della massa salariale (nonostante la legge gribaudo) per studiare la migliore strategia per attrarre le donne a lavorare nell’asl brindisina!
Con amarezza, questa OS deve rilevare che nell’amministrazione dell’ASLBR non è mai pervenuta l’idea che ogni azienda (specie quelle pubbliche, specie quelle deputate a rimuovere gli  ostacoli  di ordine economico   e   sociale,  che,  limitando  di  fatto  la  libertà  e l'eguaglianza  dei  cittadini,  impediscono  il  pieno sviluppo della persona  umana  e  l'effettiva  partecipazione  di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese, come, appunto, quelle sanitarie) sono istituzioni politiche: i cittadini*, che ivi lavorano, non smettono di essere persone quando vanno al lavoro nel Perrino! Eppure, è evidente a tutti, ormai, che gli operatori sanitari dell’ASLBR, che investono i loro corpi e loro menti, sono considerati mere risorse, merci, da chi inietta denaro pubblico. Al contrario, è giunto il tempo di democratizzare i processi decisionali dell’azienda brindisina per validare collettivamente tutte le decisioni che riguardano i lavoratori e che hanno un impatto diretto sulle loro comunità, consentendo loro non solo di esprimersi (ed anche di denunciare le storture organizzative del sistema), ma anche di rappresentarsi negli organi decisionali dell’ASLBR. 
Sia applicato, finalmente, il principio di pari opportunità.
Sono ormai alcuni anni che sono scomparsi il “Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni” e la consigliera di parità!
Nell’azienda brindisina, non una parola su tale principio viene profferita nel regolamento di funzionamento dei dipartimenti, nel regolamento per l’attribuzione degli incarichi di natura professionale dei dirigenti, e persino nel PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione), nonostante sia esplicitamente previsto per legge nazionale e regionale!
Se non è sessismo istituzionalizzato questo, poco ci manca.   
Dott. Cristian Luca Ghezzani
Coordinatore Provinciale
FP CGIL Brindisi 
Dirigenza medica e sanitaria SSN Brindisi
 

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Servizio straordinario di controllo del territorio. Due denunce a piede libero per guida in stato di ebbrezza e nove segnalazioni amministrative per uso personale di stupefacenti.

A conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio eseguito nel Comune di Ceglie Messapica, i Carabinieri dei reparti dipendenti dalla Compagnia di San Vito dei Normanni hanno denunciato in stato di libertà un 18enne di Latiano e un 24enne di San Vito dei Normanni, sorpresi alla guida delle rispettive autovetture con sintomi di ebbrezza alcolica, confermati dagli accertamenti sul posto eseguiti con l’etilometro in dotazione, risultando positivi con tassi superiori al limite consentito (ritirate le patenti di guida) e segnalato nove giovani alla Prefettura per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale:

  • un 19ennedi san Michele Salentino trovato in possesso di 0,6 grammi di cocaina;
  • un 25ennedi Carovigno trovato in possesso di 2 grammi di marijuana;
  • un 16ennedi Mesagne trovato in possesso di 3 grammi di hashish;
  • un 19ennedi Mesagne trovato in possesso di 1 grammo di marijuana;
  • un 26ennedi Ostuni trovato in possesso di 0,8 grammi di hashish;
  • un 28ennedi Ceglie Messapica trovato in possesso di 0,45 grammi di cocaina e 3,30 grammi di hashish;
  • un 21ennedi Ceglie Messapica trovato in possesso di 0,50 grammi di marijuana;
  • un 26ennedi Ceglie Messapica trovato in possesso di 0,50 grammi di marijuana;
  • un 21ennedi Ceglie Messapica trovato in possesso di 2 grammi di hashish.

Gli stupefacenti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro.

Complessivamente sono stati controllati 70 automezzi e identificate 108 persone, eseguite diverse perquisizioni, nonché controllati alcuni esercizi pubblici ed elevate contravvenzioni al Codice della Strada.

Dopo la denuncia dei cittadini per un'autovettura posteggiatore in maniera anomala in via Manfredi Svevo, fuori dagli stalli, creando problemi alla circolazione stradale sono intervenuti i vigili urbani e prima hanno multato e poi rimosso il mezzo. 

Servizi straordinari di controllo del territorio. Denunciate 2 persone e 3 segnalate all’Autorità Amministrativa. A Fasano, sin dall’inizio del mese scorso, i Carabinieri della locale Compagnia hanno eseguito dei servizi straordinari di controllo del territorio con numerose pattuglie e perlustrazioni nel centro abitato e nelle aree periferiche della città, comprese la Selva, Laureto, Pezze di Greco, Montalbano, fino a passare per i Comuni di Cisternino ed Ostuni.

A conclusione dei vari servizi svolti, finalizzati in particolar modo al contrasto dei reati predatori, i militari hanno denunciato in stato di libertà due persone, rispettivamente per furto in abitazione e furto di autovettura in sosta, e segnalato all’Autorità Amministrativa tre persone trovate in possesso di sostanze stupefacenti.

Complessivamente sono stati controllati più di 300 automezzi e identificate più di 500 persone, controllate 34 persone sottoposte agli arresti domiciliari e 16 esercizi pubblici anche con l’ausilio della Polizia Locale di Fasano.Carabinieri_Fasano_gen_2023_2.jpg

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BBC: Da Luperti solo menzogne. La verità su indennità e Tari. Siamo all'avvio di una campagna elettorale per le amministrative della città di Brindisi, noi speriamo che questa possa basarsi su proposte, idee di città e non menzogne, false narrazioni ai limiti della diffamazione come fa in un recente video il signor Luperti già assessore nella giunta Consales.

Luperti infatti, chiede al sindaco Rossi " issi li sordi" in quanto afferma che lo  stesso si sia aumentato lo stipendio a carico dei cittadini di Brindisi. Niente di più falso. Perché il signor Luperti dovrebbe sapere, e sicuramente sa, che il governo Draghi nel dicembre del 2021, su sollecitazione dell'ANCI, con legge dello Stato, ha incrementato le indennità di tutti i sindaci, assessori comunali e presidenti di provincia di tutta Italia. Inoltre tale aumento è finanziato direttamente dallo Stato italiano con una progressione con tre scatti di aumento per gli anni 2022-2023-2024.

Ribadiamo quindi che nessun sindaco in Italia, né tanto meno Rossi, si è aumentato lo stipendio, ma tutte le giunte in Italia con delibera, hanno recepito le indicazioni del Governo. Per di più, i fondi del governo non utilizzati per l'aumento delle indennità non possono essere spesi per altro, ma devono essere restituiti allo stato italiano qualora non spesi.

L'attuale amministrazione Rossi infatti, avendo attualmente in giunta 7 assessori sui 9 previsti dalla legge, per via del ridotto numero di assessori,  utilizza parzialmente il fondo determinato dalla legge.

Per il sindaco Rossi, l'indennità netta è passata, con aumento deciso dal Governo, da 3.200,00 euro sino al 2021 a 4.200,00 euro nel 2022. L'ulteriore aumento previsto per il 2023 porterà l'indennità a circa 5.000,00 euro netti.

I 1.800,00 euro di aumento, ribadiamo, sono interamente finanziati dallo Stato e saranno percepiti da chiunque sarà il sindaco che i cittadini sceglieranno nella prossima tornata amministrativa. Non una scelta di Rossi ma una legge dello Stato.

Per quanto concerne l'aumento della Tari, ci verrebbe da dire "da che pulpito arriva la predica" in quanto il signor Luperti sa benissimo che proprio sull' impiantistica dei rifiuti si è consumata una delle storie più tristi della vita politica e amministrativa della città di Brindisi, culminata il 6 febbraio 2016 con l'arresto dell'allora  sindaco Consales, il sequestro della discarica di Autigno con la revoca dei provvedimenti autorizzativi della discarica, con gli impianti di  compostaggio e di biostabilizzazione inutilizzabili.

Una eredità pesantissima che questa amministrazione si è trovata a gestire.

I costi della TARI passano dai 22 ai 25 milioni di euro, quindi circa il 15 per cento in più a causa del costo dell'aumento per lo smaltimento dei rifiuti e del trasferimento in altre città degli stessi. Cose che il signor Luperti sa benissimo essendo stato assessore fino a quel triste 6 febbraio 2016.

In questi anni insieme con l'AGER abbiamo avviato un percorso per la realizzazione dei necessari impianti di trattamento dei rifiuti a Brindisi,   impianto di compostaggio e di recupero di materia - biostabilizzatore. Tali impianti hanno ottenuto la Autorizzazione Unica Regionale, sono stati realizzati i progetti esecutivi e nei prossimi mesi verranno bandite le gare per la loro realizzazione.

Tutto ciò speriamo che nei prossimi due anni consentirà di completare la realizzazione degli impianti ottenendo notevoli risparmi sul trattamento dei rifiuti e quindi poter diminuire la tari per i cittadini e le cittadine di Brindisi.

Questi sono i fatti, non le diffamatorie narrazioni del signor Luperti e del suo segretario  Pino Roma.

Quel suo "issi li sordi" indirizzato al sindaco, i signori Luperti e Roma, dovrebbero quindi indirizzarlo a chi ha prodotto questi danni enormi alla città di Brindisi.

                                                                                                   BRINDISI BENE COMUNE

L’amministrazione comunale ha pubblicato il bando per l’affidamento dei lavori di “Demolizioni e rimessioni in pristino dello stato dei luoghi dell’area occupata dall’ex lido Provincia” nell’ambito del progetto Rete ecologica regionale dal torrente Giancola al bosco del Compare di Brindisi.

L’intervento prevede la demolizione di manufatti che costituiscono il lido balneare dismesso da anni, in località Torre Testa, e il ripristino dell’area naturale che l’amministrazione comunale vuole valorizzare come spiaggia pubblica inserita nel sito di grande valore naturalistico essendo un habitat di interesse comunitario.

Ci si può candidare all’avviso tramite procedura aperta telematica sul portale Appalti del Comune di Brindisi undefined entro le ore 13 del 31 gennaio 2023.

L’affidamento dei lavori avverrà con il criterio del minor prezzo. L’importo a base di gara è di 339.977 euro.

La durata del cantiere è di 60 giorni dalla data del verbale di consegna dei lavori.

L’intervento rientra nel progetto “Rete ecologica regionale dal torrente Giancola al bosco del Compare di Brindisi” finanziato con 1,3 milioni di euro nell’ambito della misura 6.6 del Por Puglia Fesr-Fse 2014/2020, asse VI Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali.

Il progetto complessivo prevede oltre al ripristino dell’area naturale con l’eliminazione dei manufatti, il posizionamento di 3 capanni per il birdwatching, la riqualificazione di Torre Testa come Centro visite e Osservatorio con servizi innovativi di accoglienza. Il sito sarà interessato anche da opere di ripermeabilizzazione.

“Giancola con il suo mare e l’antica Torre Testa è un tratto della costa di Brindisi di grande valore, già meta di numerosi visitatori, con l’abbattimento dell’ex stabilimento balneare ridaremo lustro ad un luogo caratteristico del nostro litorale e molto amato.  Contiamo per la prossima estate di restituire a Brindisi un’altra spiaggia pubblica, sgombra da pericoli e valorizzata al meglio per i brindisini e i turisti”, dichiara il sindaco Riccardo Rossi.

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Grazie all’interessamento e alla presenza del coordinatore cittadino di FDI per Mesagne, Gianfranco Alibrando venerdì 13 gennaio siamo stai ricevuti a Maruggio dall’Onorevole Giovanni Maiorano di FDI. Oltre a me Angelo Pignatelli in rappresentanza di "Eroipartiteiva", c’erano anche la presidente regionale del “Movimento Legalità Puglia” di Castellaneta Marina, Rachele Ciardo e il suo vicepresidente. Abbiamo portato all’attenzione dell’Onorevole la gravissima crisi in cui versa tutto il mondo produttivo, prima a causa della Pandemia e adesso per colpa di questa assurda guerra.

Abbiamo chiesto di portare all’attenzione del Governo Nazionale alcune nostre proposte urgentissime, che vanno dalla:

--riforma della legge 108/96 sull’Usura e suo congruo finanziamento.

--riforma e semplificazione della legge 3/2012 sul Sovraindebitamento.

--creazione immediata di un “Fondo per gli Esodati”.

--creazione della “Carta dei diritti del Debitore”.

--impignorabilità della “Prima Casa”.

E tantissime altre proposte urgentissime, ma soprattutto in attesa di queste leggi, abbiamo chiesto un Decreto Legge Urgentissimo per:

1- Blocco di tutti i fallimenti, pignoramenti, aste fallimentari, ganasce fiscali, atti e aste giudiziarie varie, e invio cartelle esattoriali, almeno fino al 31Dicembre 2023.

2- Per imprese e cittadini, moratoria totale compresi gli interessi, possibilità di surroghe e rinegoziazione, a tassi simbolici di tutti i debiti contratti con gli istituti di credito con Garanzia statale del 100%, da estendere al periodo Pré Covid, a far data dall’1Gennaio 2019. La durata dei nuovi impegni deve essere non inferiore a 15 anni, e non superiore a 30 anni, con preammortamento di 2 anni.

3- Superamento definitivo della Stretta Creditizia per tutti, anche per chi e iscritto in Crif e per chi ha crediti deteriorati. Istituzione di nuove misure di fondo perduto, non inferiori al 40% dell’intera somma che si va a rinegoziare con gli istituti di credito, per la ripartenza delle attività economiche colpite dal Covid e dalla crisi innescata dalla guerra.

Io personalmente invio continuativamente 3 PEC al giorno dai primi giorni di Novembre 2022, a:

al Presidente Mattarella,

al Presidente Meloni, e sua segretaria personale,

ai nostri conterranei, il Sottosegretario Mantovano, e il Ministro Fitto,

e ai Ministri, Urso, Nordio e Piantedosi,

senza ad oggi aver avuto nessun riscontro.

Ringraziamo l’Onorevole Maiorano per la sua cordialità, per averci ascoltato, e per averci dedicato un po del suo preziosissimo tempo.