Redazione
GIORNATA ULIVI: COLDIRETTI PUGLIA, GIÀ 100MILA PIANTE LECCIANA E LECCIO DEL CORNO PER RINASCITA SALENTO
GIORNATA ULIVI: COLDIRETTI PUGLIA, GIÀ 100MILA PIANTE LECCIANA E LECCIO DEL CORNO PER RINASCITA SALENTO CON POLO SPECIALISTICO ANTIXYLELLA
Sono 21 milioni gli ulivi infetti e oltre 183mila ettari contaminati; serve stretta per la rigenerazione
Sono già 100mila gli ulivi di varietà Lecciana e Leccio del Corno arrivati in Salento per la rigenerazione delle province di Lecce, Taranto e Brindisi, grazie al polo antixylella che accompagna le aziende olivicole nella realizzazione dei nuovi impianti resistenti e nella ricostruzione, dopo il disastro causato dalla Xylella al patrimonio olivicolo salentino. A darne notizia, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ulivo, è Coldiretti Puglia che con UNAPROL Consorzio Olivicolo Italiano e CAI Consorzi Agrari d’Italia hanno attivato il progetto di investimento e assistenza agli olivicoltori, dopo la strage di ulivi causata dalla Xylella in Puglia, con le varietà resistenti dalla Lecciana al Leccio del Corno, dal Leccino fino alla FS17 e a tutte le ulteriori varietà che saranno autorizzate, con una gestione olivicola al passo con i tempi, con mezzi e conoscenze tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio.
Per accelerare la ricostruzione, con il numero stimato di ulivi reimpiantati che sono poco più di 3 milioni, contro i 21 milioni di piante infette per la strage causata dalla Xylella, il polo specialistico costituito da Coldiretti, UNAPROL e CAI, metterà a disposizione la fornitura di piante di olivo resistenti certificate e di alta qualità, mezzi tecnici per la lavorazione del terreno e la gestione degli impianti, servizi di assistenza tecnica specializzata per la progettazione, la realizzazione e la gestione degli impianti, consulenza agronomica e fitopatologica, oltre al supporto ai finanziamenti pubblici e privati.
Solo nell’area infetta risultano contaminati 183mila ettari e 21 milioni di alberi e contro il dilagare della Xylella che è arrivata in provincia di Bari sono determinanti monitoraggio, campionamento, analisi di laboratorio e continua ricerca, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, per l’individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione – ricorda Coldiretti Puglia - su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe, anche puntando sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto.
La Xylella è un problema europeo, oltre che nazionale e pugliese, e che se dovesse continuare a ‘camminare’, non ci sarà più olio da commercializzare, oltre al danno per l’economia ed il turismo con la perdita di ambiente e paesaggio. La zona di contenimento si è allargata pericolosamente a nord – insiste Coldiretti Puglia – e il fronte della malattia è molto ampio, le ‘eradicazioni chirurgiche’ vanno attuate tempestivamente, ma soprattutto vanno attivate misure per espiantare tutti gli ulivi secchi che ancora incombono nelle campagne salentine e finanziate misure per i reimpianti e la ripresa piena dell’attività olivicola e agricola in generale con la diversificazione.
La sperimentazione, gli innesti per salvare gli olivi monumentali e lo studio della biodiversità – aggiunge Coldiretti Puglia - rappresentata dalle piante selvatiche nate da incroci spontanei sono temi di sicuro interesse e di concreta speranza che vanno supportati perché unica speranza contro la Xylella la pandemia degli ulivi, così come i progetti di rinaturalizzazione.
Proseguono inoltre gli studi in Puglia, dove sono già oltre 35.000 i semenzali spontanei osservati, numerosi semenzali già a frutto che hanno superato la fase giovanile, di cui 190 asintomatici selezionati ed analizzati con PCR quantitativa, 33 semenzali risultati privi del batterio a 3/4 successive analisi, di cui 23 già riprodotti e pronti per essere sottoposti ai test di patogenicità, dove i risultati attesi – incalza Coldiretti Puglia - riguardano nuove fonti di resistenza nuove varietà, uniche e nate in loco da genitori autoctoni, nuovi genitori locali per attività di incrocio, alla base del progetto di ricerca e sperimentazione ‘Resixo’ condotto dal CNR-Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP Bari).
L’ulivo in Puglia è presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP, con il riconoscimento ufficiale dal Ministero anche della DOP Terra d’Otranto, e 1 IGP Olio di Puglia. L’olivicoltura pugliese è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d’Italia – ricorda Coldiretti Puglia - con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l’8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile) di olio extravergine di oliva.
La coltivazione dell’olivo è la più estesa del territorio regionale (64% della superficie agricola utilizzata regionale) ed interessa ben 148.127 aziende (43% del totale). Un patrimonio minacciato dai cambiamenti climatici – conclude Coldiretti Puglia - dalle oscillazioni produttive e dall’emergenza Xylella che ha intaccato il patrimonio olivicolo di Lecce, proseguendo indisturbata il cammino di infezione a Brindisi, Taranto e arrivando fino alla provincia di Bari.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Avvicinare i ragazzi al buon cinema è la nostra nuova scommessa
“Un linguaggio diverso è una diversa visione della vita” affermava Federico Fellini parlando del cinema. E una diversa visione delle cose è ciò che si trova alla base dell’azione educativa che in ogni scuola si cerca di perseguire. Il tentativo, cioè, di far immaginare ciò che nella vita accade riuscendo a guardare da diverse prospettive, liberandosi dalle proprie convinzioni per arrivare a comprendere quelle altrui, anche senza condividerle. Il cinema, dunque, uno sguardo sul mondo che affascina, incanta, disturba, stupisce, terrorizza, commuove, spaventa e tanto altro.
Per avvicinare i più giovani a questo grande meccanismo, l’Istituto Comprensivo Commenda ha deciso di partecipare a un bando del Ministero dell’Istruzione e del Merito e del Ministero della Cultura - Scuole 2023 dal titolo “Il linguaggio cinematografico e audiovisivo come oggetto e strumento di educazione e formazione”. E ha vinto.
Ha vinto grazie al progetto “Il cielo sopra Brindisi- Storie della città”.
Il risultato sarà che i ragazzi dell’Istituto assisteranno a una serie di spettacoli cinematografici in maniera del tutto gratuita e che parteciperanno, se interessati, alla realizzazione di due puntate di una docuserie, ognuna dedicata a storie e ritratti dalla città. Impareranno, così, le tecniche di base del linguaggio cinematografico sotto la guida di professionisti del settore e quindi scopriranno i segreti del cinema, come si realizzano le scene, cosa accade dietro le quinte, quali sono le figure che ruotano attorno alle opere cinematografiche: registi, attori, direttori della fotografia, montatori, musicisti, scenografi. Infine i ragazzi faranno parte di una vera e propria troupe e, guidati dai registi Paola Crescenzo e Paolo Pisanelli, gireranno le loro prime scene.
“Il linguaggio cinematografico – afferma la Dirigente Scolastica, Patrizia Carra – purtroppo non fa parte delle materie di studio delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Ma è, a mio avviso, uno tra i linguaggi più compositi e affascinanti con cui nella vita veniamo in contatto e scoprirne i segreti permette ai ragazzi di sviluppare una maggiore capacità di osservazione e di analisi e, soprattutto, una vera capacità critica.
Avvicinare i ragazzi al buon cinema è la nostra nuova scommessa e, grazie a questo progetto, il viaggio è iniziato.”
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Brindisi, intensificati i controlli della Polizia di Stato nel fine settimana. Rinvenuta una pistola e sequestrato materiale per il confezionamento della droga.
L’ultimo fine settimana, per la Polizia di Stato è stata l’occasione per mettere in atto un ulteriore rafforzamento dei servizi di controllo del territorio disposti dal Questore di Brindisi Giampietro Lionetti, in vista delle festività.
Nel week end, nella sola città di Brindisi, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura hanno controllato 120 veicoli e 300 persone, mentre ad Ostuni e Mesagne, gli operatori dei Commissariati hanno controllato complessivamente 320 persone e 78 veicoli.
Durante i controlli, gli operatori delle Volanti hanno rinvenuto e sequestrato una pistola di piccolo calibro e materiale per il confezionamento di dosi di sostanze stupefacenti, tra cui nastro isolante e porzioni di involucri in cellophane, oltre ad un bilancino di precisione. Tutto il materiale rinvenuto era stato occultato in un anfratto dell’area comune di un grosso complesso edilizio del rione Sant’Elia., ove è intervenuta anche la Polizia Scientifica per i rilievi finalizzati ai successivi accertamenti finalizzati a risalire a coloro che hanno nascosto la pistola ed il materiale sequestrato.
Anche i servizi predisposti nel centro abitato di San Pietro Vernotico e nei comuni limitrofi sono stati ulteriormente rafforzati, portando al controllo di 344 persone e di 218 veicoli da parte dei Reparti Prevenzione Crimine della Polizia di Stato. Durante le attività, due uomini sono stati denunciati per violazione di obblighi imposti dall’Autorità Giudiziaria ed un uomo è stato segnalato alla Prefettura per il possesso di un piccolo quantitativo di marjuana.
18 dicembre. Presentazione dell'antologia "Dossier Messe"
Il volo Ryanair Verona Brindisi ha portato un ritardo di quasi sei ore, cambiando tutti i piani previsti in precedenza.
Anziché atterrare alle 17:55, come previsto, il volo è giunto all’aeroporto di Brindisi solamente alle 23:40. Un ritardo di quasi 6 ore per un cittadino di Brindisi, avvenuto il 4 gennaio 2023, che ha portato non pochi disagi a lui e ad altri passeggeri del volo.
Sulla questione è intervenuto il Giudice di Pace di Verona, che, pochi giorni fa, ha disposto che Ryanair dovrà sborsare il pagamento di 250 euro nei confronti del passeggero.
«Il Giudice di Pace di Verona – commentano da ItaliaRimborso, che ha dato supporto al passeggero – ha applicato il Regolamento Comunitario 261/2004, che tutela i passeggeri aerei anche in casi di ritardo aereo. Oltre le tre ore di ritardo, infatti, i passeggeri possono richiedere la compensazione pecuniaria. Nella fattispecie non vi erano circostanze di sciopero o di condizioni meteo avverse».
ItaliaRimborso punta a far valere i diritti dei viaggiatori ed ancora una volta ha ricevuto una sentenza accolta, accaduto come il 97,8% dei casi. Per attivare l’assistenza è possibile farlo agevolmente, compilando il form presente nell’homepage del sito italiarimborso.it.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Cgil. Unite facciamo rumore
Facciamo rumore perché... nessuna donna deve essere lasciata sola Una giornata per dire basta alla violenza sulle donne e dare voce al coraggio di denunciare. Brindisi, ex Convento Santa Chiara, ore 16.30, assemblea pubblica. «Facciamo rumore» è un invito a tutte le donne a parlare, a denunciare, a rompere il silenzio che circonda la violenza. L’iniziativa vuole essere un momento di riflessione e azione per dare voce a chi subisce violenze, per sensibilizzare la comunità e per rafforzare il coraggio delle donne che decidono di denunciare. In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, il 28 novembre alle ore 16:30, presso l'ex Convento di Santa Chiara a Brindisi, il Coordinamento Donne della Cgil Brindisi organizza l’assemblea pubblica «Facciamo rumore». Rosa Maffei, Responsabile delle Politiche di Genere Cgil Brindisi, spiega il senso profondo di questa giornata: «È fondamentale parlare della violenza di genere per far emergere una consapevolezza collettiva. La disparità di salario, le violenze domestiche e quelle psicologiche sono ferite che attraversano la nostra società. Nel 2020, a livello nazionale, sono state 4.497 le denunce, ma nel 2023 il numero è cresciuto a 6.062. Questo aumento ci dice che più se ne parla, più donne trovano il coraggio di denunciare. La consapevolezza dà forza, e questa forza può cambiare la vita». Anche Antonella Montanaro, Segretaria Organizzativa della Cgil Brindisi, sottolinea l'importanza di educare e sensibilizzare sin dalla giovane età: «I giovani mostrano una grande sensibilità al tema della violenza di genere, grazie anche ai progetti promossi nelle scuole dai docenti.
Ma non basta. Dopo il caso di Giulia Cecchettin, il Governo aveva promesso di introdurre una materia sull’educazione alla non violenza nelle scuole “Educare alle relazioni”. Ad oggi, non è stato fatto nulla. È urgente partire dalla base, insegnando a bambine e bambini che la violenza non è mai accettabile, indipendentemente dal genere». Montanaro aggiunge: «La Cgil vuole fare emergere le situazioni di violenza che spesso si nascondono nei piccoli centri, dove una mentalità patriarcale scoraggia le denunce e lascia che le violenze si moltiplichino. Vogliamo fare rumore per rompere questo silenzio». All’assemblea interverranno Massimo Di Cesare, Segretario Generale Cgil Brindisi, e Rosa Maffei, Responsabile delle Politiche di Genere Cgil Brindisi, che introdurrà i lavori. Parteciperanno Monia De Nitto, mediatrice culturale, Veronica Pesari, psicoterapeuta del Centro Antiviolenza di Brindisi, Marina Antonazzo, OSS Brindisi, Alessandra Prete, Vice Questore Aggiunto di Brindisi, e il Collettivo Antiviolenza di Latiano. Filomena Principale, Segretaria Confederale Cgil Puglia, concluderà l’evento. L'assemblea è aperta a tutte e tutti. Insieme possiamo fare la differenza. Unite, facciamo rumore! Vi aspettiamo numerosi il 28 novembre alle ore 16:30 presso l’ex Convento di Santa Chiara, Brindisi. Perché solo insieme possiamo costruire una società più giusta e libera dalla violenza.
Rosa Maffei e Antonella Montanaro Coordinamento Donne Cgil Brindisi
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Prosegue la campagna informativa e di sensibilizzazione alla prevenzione e al contrasto delle truffe ai danni delle persone anziane
Prosegue la campagna informativa e di sensibilizzazione alla prevenzione e al contrasto delle truffe ai danni delle persone anziane.
Nell’ambito della campagna di sensibilizzazione e repressione dei reati concernenti le truffe agli anziani, il Maggiore Massimo Cicala, Comandante della Compagnia Carabinieri di Fasano, è stato intervistato dall’emittente radiofonica fasanese “Radio Diaconia Inblu”, nata nel 1977 come organizzazione locale di volontariato con lo scopo di fornire un servizio informativo alle locali comunità ecclesiale e civile.
Nel corso dell’intervista è stato evidenziato come l’Arma dei Carabinieri:
- abbia integrato la quotidiana azione di prevenzione e di contrasto con una mirata opera di rassicurazione sociale attraverso consigli pratici, testimonianze e analisi dettagliate per evitare di rimanere vittime di truffe o essere coinvolti in situazioni pericolose; soprattutto nell’ultimo periodo, sono diversi i casi di persone, anche anziane, che, grazie ai consigli ricevuti nel corso dei vari incontri, sono riuscite a evitare il raggiro;
- prosegua lungo il percorso proficuamente intrapreso, reiterando la campagna di sensibilizzazione già condotta in tutti i comuni della provincia con lo svolgimento di campagne informative nell’ambito dei luoghi di lavoro e di culto, previo contatto con i parroci e con i responsabili delle associazioni presenti sul territorio;
- rinnovi l’invito alla popolazione a segnalare immediatamente eventuali analoghi fenomeni criminali, la cui pervasività ai danni delle persone anziane costituisce motivo di allarme sociale. Al riguardo, l’Ufficiale ha evidenziato alcune delle metodologie più diffuse e nel contempo ha fornito dei semplici ma efficaci suggerimenti su come comportarsi per evitare spiacevoli situazioni di cui, sovente, l’ignara vittima si accorge quando ormai è troppo tardi.
Gli interventi del Comandante della Compagnia Carabinieri di Fasano saranno trasmessi il lunedì alle ore 19.30 e il sabato alle ore 13.20, dal 25 novembre al 28 dicembre prossimo, sulle frequenze FM 94,4 (per Fasano e frazioni) e FM 92,7 (per le province di Brindisi, Bari e Taranto) e può essere ascoltata anche in streaming sul sito web www.radiodiaconia.it.
È importante prestare la massima attenzione, rivolgendosi alle forze dell’ordine in caso di necessità, reale o presunta, non esitando a chiamare il 112. Il numero è gratuito, noi sempre pronti ad aiutarvi.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
L’ARMA DEI CARABINIERI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
n occasione del 25 novembre, “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, l’Arma dei Carabinieri ha organizzato una campagna di comunicazione e responsabilizzazione, che mira a rafforzare la consapevolezza e l’impegno sul delicato tema.
Ogni giorno, l’Istituzione è in prima linea nella lotta alla violenza contro le donne e le iniziative intraprese sono tutte accomunate dal dire fermamente “No!” a qualsiasi forma di comportamento violento o discriminante - sia fisico che psicologico.
La diffusione di materiale informativo, di locandine e video sui principali canali social dell’Arma, oltre alle numerose interviste di Carabinieri particolarmente impegnati nella specifica attività, rappresentano strumenti utili a incoraggiare le vittime affinché denuncino ciò che subiscono.
In tale prospettiva, sono stati realizzati uno spot con la partecipazione del famoso presentatore televisivo Carlo Conti, nonché un videomessaggio a cura di personale dell’Arma, che invitano le donne a “fare il primo passo”, evidenziando l’esistenza, a sostegno delle vittime, di misure di natura legale, nonché di supporto psicologico, lavorativo ed economico.
Un altro pilastro della campagna è il coinvolgimento delle scuole e delle comunità In molti Comuni i Carabinieri hanno organizzato incontri informativi per sensibilizzare i giovani sul delicato tema e per promuovere una rinnovata concezione della donna, che ne rispetti la dignità, valorizzandone le risorse, così superando in definitiva quel retaggio culturale che l’ha vista storicamente in posizione di disuguaglianza.
Anche quest’anno, tante caserme dell’Arma si illumineranno di arancione, in adesione alla campagna internazionale “Orange the World”, come segno concreto dell’importante impegno profuso dall’Istituzione.
Inoltre, sul sito www.carabinieri.it, è stata dedicata un’intera sezione al “codice rosso”, che offre informazioni sul fenomeno e sugli strumenti di tutela delle vittime, mettendo a disposizione un test di autovalutazione, denominato “Violenzametro”, che rileva il livello di violenza subita in un rapporto di coppia (undefined).
In un quadro sociale e normativo in continua evoluzione, l’Arma ha avviato da tempo progetti finalizzati alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere.
Infatti, nel 2009, è stata istituita la Sezione Atti Persecutori, collocata nell’ambito del Reparto Analisi Criminologiche (R.A.C.) del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (Ra.C.I.S.), per svolgere studi e analisi del fenomeno e delineare strategie di prevenzione e di contrasto aderenti, aggiornate ed efficaci. La Sezione viene tempestivamente informata di ogni evento significativo che accade sull’intero territorio nazionale, per approfondire gli aspetti psico-criminologici, anche nella prospettiva di analisi dei fattori di rischio e di elaborazione di strategie operative.
È una unità di punta, che si compone di personale con peculiari competenze scientifiche e psicologiche, cui si affiancano anche investigatori, per portare, all’interno di tale struttura di eccellenza, l’esperienza maturata direttamente sul campo.
A partire dal 2014, l’Arma si è dotata di una “Rete nazionale di monitoraggio sul fenomeno della violenza di genere”, costituita da ufficiali di polizia giudiziaria (Marescialli e Brigadieri), con una formazione certificata nello specifico settore. Essi fungono da punti di riferimento per il personale dei Reparti sul territorio nello sviluppo delle indagini e sono elemento di raccordo, a livello centrale, con la Sezione Atti Persecutori per un più compiuto apprezzamento dei casi.
La loro preparazione è assicurata da specifici corsi frequentati presso l’Istituto Superiore di Tecniche Investigative (ISTI), centro di alta qualificazione dell’Arma, che, dal 2008, provvede alla specializzazione degli ufficiali di polizia giudiziaria e li abilita alla conduzione delle indagini più complesse e all’uso di sofisticati strumenti, coniugando innovativi metodi didattici e contenuti formativi aggiornati. Un vero e proprio laboratorio di cultura investigativa in cui converge l’apporto delle più qualificate risorse dell’Arma, tratte dal R.O.S., dai Reparti Investigazioni Scientifiche (R.I.S.), dal Reparto Analisi Criminologiche e dai Nuclei investigativi, i quali portano in aula le migliori esperienze acquisite.
Ad oggi, sono stati svolti 36 corsi della durata di 2 settimane, che hanno consentito di formare 864 operatori. Inoltre, nel quadro di un accordo operativo con il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (CNOP), i componenti della “rete” partecipano a seminari informativi incentrati su elementi di psicologia comportamentale, volti a migliorare le capacità di interazione con le vittime vulnerabili sia nel primo contatto in situazioni di emergenza, sia nel successivo percorso di denuncia.
Oltre al personale debitamente formato e ai Reparti dedicati, il primo sportello di ascolto per le vittime sono le Stazioni Carabinieri, fulcro dell’Istituzione, “porte della speranza”, capillarmente diffuse sul territorio che assicurano tempestivi interventi.
Nell’ambito delle collaborazioni interistituzionali, l’Arma dei Carabinieri partecipa a numerose intese siglate tra Procure della Repubblica, Prefetture, Forze di polizia, Aziende Sanitarie, Ospedali, Centri antiviolenza e associazioni onlus.
Tra queste, il progetto denominato “Una stanza tutta per sé”[1] che, a partire dal 2015, grazie alla preziosa collaborazione di Soroptimist International d’Italia, ha consentito di allestire nelle caserme dell’Arma distribuite sul territorio nazionale circa 200 stanze dotate di strumenti tecnologici utili per l’ascolto delle vittime di violenza domestica e di genere e la verbalizzazione delle denunce in un contesto dedicato e assolutamente riservato, in grado di trasmettere una sensazione di accoglienza e attenzione per le sofferenze subite. A tal fine, sono state definite le linee guida per l’arredo dei locali che tengono conto della psicologia dei colori e delle immagini.
L’iniziativa ripropone su più ampia scala la positiva esperienza attuata nel 2014, presso la sede della Sezione Atti Persecutori, con la realizzazione della “Sala Lanzarote”[2], ambiente ideato per la confortevole ricezione della vittima, con una sala-regia per le audizioni.
Proprio nella giornata odierna, presso la sede della Stazione Carabinieri di Sezze Romano, è stata inaugurata un’altra stanza che si aggiunge alle altre, tutte concepite per incoraggiare le donne a rivolgersi all’Arma e sostenerle nel momento della denuncia.
Nel 2019, è stata avviata in provincia di Napoli la sperimentazione del sistema “Mobile Angel”, sviluppato con la società “Intellitronika” grazie al sostegno dell’associazioni “Soroptimist International Italia” e “Woman Care Trust”, impegnate nella tutela delle vittime di stalking, e delle Fondazioni “Vodafone Italia” e “Lottomatica”, che perseguono finalità di assistenza alle categorie sociali vulnerabili. Il progetto, oggi esteso alle province di Roma, Milano e Torino d’intesa con le rispettive Procure della Repubblica, prevede la consegna alle vittime di violenza di genere di un dispositivo di allarme integrato in uno “smart watch”, connesso con la rete telefonica. Una “App” dedicata consente, in caso di necessità, di inviare richieste d’intervento alla Centrale Operativa dell’Arma.
Complessivamente sono stati assegnati 15 smartwatch a Napoli, 15 a Milano, 20 a Torino e 21 a Roma e il loro utilizzo ha determinato positivi riscontri in ragione sia dell’accresciuta percezione di sicurezza da parte delle vittime, consapevoli di poter contare su interventi tempestivi a fronte di situazioni di emergenza, sia dell’accertata funzione di deterrenza svolta dagli apparati.
L’impegno prioritario dell’Arma è quello garantire la sicurezza delle donne e prevenire situazioni che possano degenerare, prestando particolare attenzione ai cosiddetti “reati spia”, ovvero a quei delitti come gli atti persecutori, i maltrattamenti contro familiari e conviventi e le violenze sessuali, spesso precursori di epiloghi tragici e fatali per le vittime. Nel 2023, rispetto al 2022, i delitti perseguiti dall’Arma con riferimento al Codice Rosso sono passati da 54.062 a 55.374 confermando la prevalente percentuale di quelli denunciati presso le Stazioni Carabinieri.
In riferimento ai primi dieci mesi del 2024, i Carabinieri hanno perseguito 46.317 reati nell’ambito del Codice Rosso.
Sul piano investigativo - repressivo, l’attività di contrasto istituzionale condotta dall’Arma è risultata particolarmente significativa. Infatti, lo scorso anno - per quanto attiene al Codice Rosso - sono state tratte in arresto 7.644 persone rispetto ai 7.111 arresti del 2022. Nei primi dieci mesi del 2024 gli arresti sono stati 7.928.
Rivolgendo lo sguardo al futuro, l’Arma intende confermare il proprio contributo nella prevenzione e nel contrasto del fenomeno, ben consapevole delle difficoltà di intercettare in anticipo - a differenza di molte altre fattispecie di reato - i singoli episodi delittuosi, posto che si manifestano nella loro gravità e vengono denunciati dopo molto tempo rispetto all’inizio delle condotte vessatorie, in una fase già critica per l’integrità fisica e la sicurezza delle vittime.
Quello della violenza di genere è un grave fenomeno di natura culturale e sociale, contro il quale le sole misure restrittive non bastano, dovendosi, invece, ritenere imprescindibile un processo evolutivo della componente antropologica che vada di pari passo con il mutevole e rapido cambiamento della società.
-
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Cia Puglia, “Fitto e Decaro con l’Europa diano una svolta sulla Xylella”
Cia Puglia, “Fitto e Decaro con l’Europa diano una svolta sulla Xylella”
“Il contrasto al batterio e la ricostruzione del potenziale produttivo diventino una questione europea”
“Regione Puglia, Governo centrale ed Europa lavorino insieme per risorse adeguate e azioni efficaci”
“Con Raffaele Fitto vicepresidente della Commissione Europea e Antonio Decaro presidente della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, è giunto finalmente il momento che il contrasto alla Xylella e la ricostruzione del potenziale ambientale e olivicolo delle zone colpite dal batterio diventi una questione europea”. CIA Agricoltori Italiani di Puglia fa leva sul rinnovato e forte protagonismo dei maggiori esponenti politici pugliesi, a cui sono stati riconosciuti ruoli-chiave in ambito europeo, per ribadire quanto sia fondamentale che la regione a cui Fitto e Decaro devono gran parte della loro fortuna politica non sia lasciata più sola nel debellare, una volta per tutte, il problema Xylella, rendendo più efficaci le misure di contrasto all’ulteriore diffusione del batterio e segnando una svolta nel rilancio di un tessuto produttivo agricolo drammaticamente danneggiato dalla distruzione degli ulivi.
“La Xylella è ormai arrivata alle porte di Bari”, ricorda il conte Spagnoletti Zeuli, presidente del comitato promotore CIA Provincia Bat, “per questo occorre che l’Europa metta in atto misure decise e che stanzi risorse economiche ingenti per bloccare l’avanzata del batterio verso Nord”. “Al contenimento – aggiunge Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale dell’organizzazione – va accompagnata una solida, tempestiva e sistematica azione di ricostruzione del potenziale produttivo agricolo nei territori colpiti dal batterio”.
Per CIA Agricoltori Italiani, l’Europa deve prendere in mano la situazione e c’è la necessità che la Regione Puglia rafforzi ulteriormente le azioni di controllo e monitoraggio.
CIA Puglia ribadisce la necessità che Regione Puglia, Governo nazionale ed Europa agiscano di concerto, con più efficacia e rapidità per azioni di contenimento e per la conseguente erogazione di aiuti. È necessario destinare specifiche risorse ad aziende agricole e pubbliche amministrazioni per le pratiche obbligatorie (lavorazioni e trattamenti fitosanitari). Non bastano solo i piani di contenimento, perché bisogna soprattutto promuovere la ricerca scientifica, al fine di trovare la giusta terapia per salvare le piante. “Bisogna rafforzare tutti gli strumenti e le iniziative di contrasto alla patologia, con cui stiamo già facendo i conti da oltre dieci anni, attraverso un più sistematico sostegno alla ricerca scientifica - conclude Sicolo - creando e rafforzando una rete internazionale capace di trovare soluzioni finalmente efficaci".
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
VIOLENZA DONNE: COLDIRETTI PUGLIA, CORSO AUTODIFESA PER SICUREZZA IN CAMPAGNA E IN CITTÀ
VIOLENZA DONNE: COLDIRETTI PUGLIA, CORSO AUTODIFESA PER SICUREZZA IN CAMPAGNA E IN CITTÀ; CASE RIFUGIO PER VITTIME I TRATTE E ABUSI
Protocollo anti violenza con le Donne Coldiretti, prodotti “gentili” per sostenere associazioni e borse di studio
Corso di autodifesa dedicati alle donne dei campi per aumentare la consapevolezza delle proprie capacità, garantire il benessere psicofisico, gestendo il panico in momenti di criticità. L’iniziativa è di Donne Coldiretti che nell’agriturismo Bosco Didattico Mezzana Grande a Lucera in provincia di Foggia, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra il 25 novembre, organizza le lezioni di autodifesa dedicate alle donne.
Si tratta di 12 ore di lezione suddivise in 6 giornate, dedicate alle differenti tecniche – piega Donne Coldiretti Puglia - per difendersi da aggressioni in città ma anche nelle aree rurali, spesso in balba di malintenzionati che agiscono indisturbati approfittando della condizione di isolamento delle campagne.
Ma quasi un’azienda agricola su cinque tra quelle che fanno agricoltura sociale offre accoglienza residenziale per persone in disagio e fragilità, proprio come le donne vittime di abusi, secondo l’analisi Coldiretti su dati Welfare Index Pmi. Da qui sono nate le case rifugio nelle campagne per dare ospitalità alle vittime di tratte e abusi, grazie alle opportunità offerte oggi dal nuovo welfare agricolo.
Le donne vittime di violenza o di tratte e abusi incidono per il 25% nei servizi gestiti dalle imprese di agricoltura sociale, secondo un’analisi Coldiretti sull’ultimo rapporto Welfare Index Pmi. Un esempio è quello di Miriam Zenorini che in Trentino Alto Adige accoglie nella propria fattoria le donne maltrattate che hanno un vissuto difficile, supportandole con amore e impegno nel riprendere in mano la propria vita.
Sono diverse le iniziative promosse lungo tutto il territorio con le fattorie sociali e le Donne Coldiretti che hanno sottoscritto un protocollo contro la violenza di genere con la Presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio, On. Martina Semenzato, e Fondazione Campagna Amica. Un esempio è la vendita dei “prodotti della gentilezza”, offerti dalle aziende agricole rosa per raccogliere fondi da destinare alle associazioni impegnate a combattere gli abusi. Le specialità presenti all’interno dei mercati di Campagna Amica sono corredate da un talloncino che riporta il numero antiviolenza 1522 accessibile gratuitamente tramite telefono e chat (da sito o da applicazione)
Nell’ultimo anno – sottolinea Coldiretti – oltre 50mila persone hanno usufruito dei servizi nati grazie all’impegno sociale degli agricoltori, migliorando la qualità della propria vita e ricevendo formazione, con una presenza in azienda in molti casi quotidiana.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci