Redazione

È sconcertante, ma non sorprendente la decisione della giunta regionale pugliese di approvare la realizzazione del deposito costiero di GNL nel porto commerciale di Brindisi: non è sorprendente perché la stessa giunta, quasi in solitudine, all’atto della raccolta delle osservazioni e dei pareri istituzionali, aveva espresso parere favorevole per la realizzazione a Cerano di una nuova centrale a turbogas, bloccata nell’asta di Terna, ciò che ha portato Enel ad accelerare i programmi per la realizzazione a Brindisi di un polo energetico delle rinnovabili, mentre la Regione Puglia e chi oggi chiede il riconoscimento della UE del porto di Brindisi quale porto core, “non si sono accorti” che il gas non ha niente a che vedere con porti core europei fondati su progetti sostenibili e che la commissione europea ha bocciato “in prima istanza” l’inserimento di gas e nucleare nella tassonomia verde ed ha confermato l’uscita da tutti i combustibili fossili e dai motori endotermici per l’autotrazione dopo il 2035. D’altronde è la stessa Regione che boccia progetti di impianti da fonti rinnovabili, ma ha un piano energetico vecchio di 15 anni e non aggiorna l’individuazione delle aree idonee per impianti da fonti rinnovabili, ciò che è di sua competenza, mentre pretende di individuare le aree idonee per impianti eolici offshore in mare, ciò che è di competenza unicamente statale.

La condizione posta dalla giunta regionale è l’immissione nella rete gas, ma va specificato che il metano in rete è allo stato gassoso e non liquido, ragion per cui sarebbe necessaria una non prevista (?!) rigassificazione nel porto.

Il deposito costiero di GNL, come la nave rigassificatrice che alcuni volevano fuori dal porto di Brindisi, rappresenta un maldestro tentativo di rincorrere piccoli e pericolosi appalti e subappalti in sostituzione di quelli legati al carbone.

Ricordiamo che è previsto l'approdo di una gasiera ogni settimana e la movimentazione e lo stoccaggio di GNL in un’area commerciale particolarmente delicata e vulnerabile.  La motivazione dell’impianto verrebbe giustificata dall'alimentazione di poche navi e per circa il 75% della capacità del deposito dalla continua e pericolosa alimentazione di automezzi e auto cisterne destinate a rifornire stazioni di servizio di GNL.

Il GNL nel deposito o nei serbatoi, su navi o nell’autotrazione richiede non lo stoccaggio prolungato, ma l’immediatezza nell’utilizzo o nel trasbordo per evitare la formazione di boil off, di vapore da rilasciare in atmosfera aprendo valvole di sicurezza, ciò che rende evidente il rischio di incidente rilevante in un porto che ha già quantità enormi di stoccaggi pericolosi: I circa 20.000 m3 di Gnl si aggiungerebbero ai 36.000 m3 di gasolio e benzina del deposito Brundisium appena approvato e ai depositi dell’area industriale.  In Basell si trovano già 143 tonnellate di Propilene, 11 t di Butene, 3 di Esene 1 di Etilene, 1 di Idrogeno ed altre sostanze infiammabili.

In Versalis sono stoccate oltre 9.000 tonnellate di etilene, oltre 9000 t di esene, 11000 t di propilene,  41.000 t di benzina, 123000 t di virgin nafta, 8000 t di butadiene, 8000 t di idrocarburi C4. In Chemgas 545 tonnellate di ossigeno. In IPEM 23.000 t di GPL. La polveriera di Brindisi si amplierà ancor più senza contare le navi in manovra che trasporteranno queste sostanze.

E’ da tempo che sul deposito costiero chiediamo la realizzazione di uno studio di fattibilità su diversi siti possibili: lo studio di fattibilità è quello strumento che, preteso dalle Associazioni e dall'allora Sindaco Mennitti, portò a far emergere l'opzione zero (non realizzabilità tecnica dell'opera) del gasdotto Tap a Brindisi. E prevista una capacità di stoccaggio di 19.950 mq. La legge prevede lo studio di fattibilità e l'obbligo della Via nazionale prescritta dai 20.000 metri cubi equivalenti in su,

Qualora uno studio di fattibilità dovesse giustificare un sito idoneo, è essenziale la realizzazione di una valutazione di impatto ambientale e, in essa, quella di incidenza ambientale e quella di valutazione del rischio di incidente rilevante.

Abbiamo più volte ricordato quanto contenuto anche nelle osservazioni sul progetto del Comune e della Provincia di Brindisi con riferimento alla pianificazione portuale, ai piani di sicurezza ed a quelli idrogeologici, ma le richieste avanzate sono rimaste senza risposta mentre porti europei quali quello di Marsiglia e di Rotterdam stanno redigendo piani e progetti operativi per i programmi europei green port ed il porto di Napoli ha escluso qualsiasi possibilità di realizzazione di un deposito costiero di GNL in un porto che voglia essere realmente core.

Prendiamo atto della decisione della giunta regionale e delle posizioni di istituzioni e gruppi politici che ritengono di “poter aggirare” obblighi di legge e strumenti democratici di consultazione e partecipazione popolare e annunciamo che la nostra opposizione sarà espressa in tutte le sedi che si riterranno opportune.

FONDAZIONE DI GIULIO; FORUM AMBIENTE, SALUTE E SVILUPPO

ITALIA NOSTRA; LEGAMBIENTE; SALUTE PUBBLICA; NO AL CARBONE;

NO TAP/SNAM BRINDISI; WWF

FASANO – Sarà La caravella di San Nicola a chiudere il corteo storico della Scamiciata di sabato 25 giugno. Fasano chiama Bari risponde.

Il barcone andato distrutto la scorsa notte in un incendio (non doloso) sarà sostituito dalla caravella che tradizionalmente trasporta l’effige di San Nicola durante la festa barese.

Il sindaco di Bari Antonio Decaro ha subito favorevolmente alla richiesta dell’amministrazione e del Comitato Giugno Fasanese.

«La tradizione, i valori, la nostra storia hanno una forza che nessun incendio potrà mai spegnere - dice il sindaco Francesco Zaccaria -. Subito dopo l’incidente di ieri notte ci siamo attivati per trovare una soluzione e grazie alla disponibilità del sindaco Decaro e alla collaborazione dell’associazione i figuranti di San Nicola, che ringraziamo, il nostro corteo è salvo».

La caravella arriverà a Fasano giovedì grazie a un trasporto speciale. La collaborazione con l’associazione i figuranti di San Nicola è antica: tanti anni fa Fasano ospitò il corteo del santo patrono di Bari e ora l’amicizia si rinnova e potrebbe anche consolidarsi in un gemellaggio: «Possiamo tirare un sospiro di sollievo - dice Lucio Legrottaglie - presidente del Comitato Giugno Fasanese - il corteo si svolgerà nella sua forma tradizionale dopo due anni di assenza».

Intanto presto si procederà alla ideazione e realizzazione di un nuovo barcone (quello andato distrutto aveva circa 30 anni): «È un impegno che vedrà istituzioni e comitato collaborare insieme - dice il sindaco - affinché la traduzione della Scamiciata possa rinnovarsi nel rispetto della nostra storia e la nostra Comunità ritrovarsi sempre attorno ai valori della nostra identità».

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Di seguito la dichiarazione congiunta del Gruppo regionale di Fratelli d’Italia (il capogruppo Ignazio Zullo e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Luigi Caroli, Renato Perrini e Francesco Ventola).
“Non avevamo mai avuto dubbi conoscendo da anni la correttezza istituzionale e comportamentale di Raffaele Fitto: da presidente della Puglia non ha causato alcun danno alla Regione quando ha utilizzato il Fondo del Presidente. La Corte d’ Appello Civile di Bari ha ritenuto, infatti, che non vi fu illecità perché le scelte furono tutte compiute nell’ambito dell’esercizio di un potere discrezionale, e quindi in modo esente da rimproveri. Non solo, ma nell’ambito di questa discrezionalità l’on. Fitto non ha mai effettuato spese ‘inutili o comunque non prioritarie rispetto a spese più urgenti, oppure non equilibrate quanto ai profili del rapporto costi-benefici o qualità-prezzo o disponibilità di migliori soluzioni alternative, ecc.’
Una sentenza che pone la parola fine a un’accusa che si protrae da 17 anni e che è stata puntualmente utilizzata dagli avversari in campagna elettorale per discreditare e offendere Fitto e il centrodestra. Un’accusa frutto di un’indagine che travolse il governo Fitto e molto probabilmente segnò le elezioni regionali del 2005, perse contro Nichi Vendola e che come una bomba a orologeria è tornata in ballo alle ultime regionali 2020 quando, due giorni prima del voto, un quotidiano nazionale schierato a sinistra dedicò all’accusa tutta la prima pagina. 
Qualcuno pagherà tutto questo o, quando meno, chiederà scusa?”

Domani aprirà i battenti l’area parcheggio a servizio della riserva di Torre Guaceto. Dal pomeriggio di oggi sarà possibile prenotare il proprio posto auto attraverso la piattaforma online che sarà visibile sulla home del sito istituzionale dell’area protetta www.riservaditorreguaceto.it

E’ tutto pronto per l’apertura dell’area di sosta. Localizzata a nord del ponte di Punta Penna Grossa, fuori rispetto ai confini del Parco, l’area sarà facilmente raggiungibile seguendo la segnaletica presente sul posto o inserendo le relative coordinate gps sul proprio dispositivo 40.71943374026093, 17.758733116540753. 
La capienza del parcheggio è di 500 auto e la prenotazione del servizio è consigliata. 
Una volta posteggiato il proprio veicolo per un costo pari a 4 euro ad auto, 2 euro per le moto e 7 per i camper, gli utenti potranno scegliere se salire a bordo del trenino turistico che accompagna i visitatori sino ad un’area di scambio posta a 50 metri dal mare per un costo di 2 euro a veicolo appena parcheggiato o se muoversi battendo il percorso ciclopedonale di un chilometro e mezzo nella macchia mediterranea, con tempi di percorrenza pari a circa 20 minuti, e dovutamente segnalato. 
Nelle prossime ore, tramite piattaforma online, sarà possibile godere anche del sevizio di noleggio bici. Come negli ultimi anni, gli utenti potranno prenotare il posto auto da tre giorni prima rispetto a quello scelto per visitare la riserva e sino alla mezzanotte del giorno precedente. torre_guaceto_ciclovia_tratturo.jpg
L’area parcheggio aprirà ogni giorno alle 8 per chiudere alle 20, con ultima navetta dalle spiagge alle 19.30.
Ottenute tutte le autorizzazioni del caso, partiranno anche i lavori per l’allestimento del lido dell’area protetta localizzato a Punta Penna Grossa. 
A partire dall’estate 2023, l’area parcheggio sarà arricchita di tutti i servizi programmati nell’ambito del progetto Porta della riserva. 
Affinché Torre Guaceto rimanga al riparo da azioni che ne danneggiano l’ecosistema, si ricorda che non è possibile accedere all’area protetta con mezzi a motore, da qui l’avvio del servizio di sosta, che è vietato l’accesso ai cani, per via della presenza in spiaggia di fauna selvatica a rischio di estinzione, che chiaramente non è possibile introdurre mezzi di cattura e disturbo degli animali, quindi niente retini, droni, sistemi ad emissione sonora come radio, vige il divieto di fumo, calpestio delle dune, danneggiamento della falesia, asportazione di elementi organici come fiori e conchiglie, non si accede e non si fa il bagno nelle zone A terrestre e marina, dovutamente segnalate, bisogna andare via al tramonto, di notte la riserva appartiene solo agli animali. trenino_per_il_mare.jpeg
Per vivere Torre Guaceto a pieno, bisogna fruirne in modo sostenibile, rispettare il regolamento con il quale il Consorzio di Gestione della riserva protegge i suoi habitat ed i suoi animali, i veri padroni di casa. 
Chi viola le norme di tutela, mette a repentaglio l’immensa bellezza di Torre Guaceto.

Il 92% delle produzioni tipiche nasce nei piccoli borghi con meno di cinquemila abitanti, un patrimonio dell’enogastronomia sostenibile e a km zero conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti diffusa alla vigilia della Giornata internazionale per la gastronomia sostenibile 2022 proclamata dall’Onu, che si celebra il 18 giugno, in occasione della XXXIV Assemblea Nazionale di Terranostra, l’associazione agrituristica della Coldiretti, con le previsioni sulle ferie green nell’estate 2022 e l’esposizione in anteprima dei “Sigilli di Campagna Amica 2022” dell’estate, i cibi salvati dall’estinzione.

 La Puglia si rivela una delle mete più gettonate per le campagne e gli agriturismi di straordinaria bellezza, ma anche per i borghi con il 33% tra i più belli d’Italia, dove si conservano – spiega Coldiretti Puglia - le antiche tradizioni enogastronomiche rurali, incrementano la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali, dove Dop, Igp e i 311 prodotti pugliesi riconosciuti tradizionali dal Mipaaf vengono coltivati, allevati e trasformati, in quelli che rappresentano veri e propri presidi presìdi della biodiversità.

I piccoli comuni in Puglia sono 87, tra i più belli d’Italia, di cui 42 in provincia di Lecce, 38 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Taranto e 2 in provincia di Bari, con l’80% delle Dop e Igp e della miriade di produzioni locali tradizionali – aggiunge Coldiretti Puglia - che vengono coltivate, allevate e trasformate in aree sotto i 5mila abitanti e riguardando specialità come la carota giallo - viola di Tiggiano, il barattiere, le lenticchie di Altamura, i lampascioni, i funghi cardoncelli, la Cipolla di Zapponeta, Fava di Zollino, Patata di Zapponeta, Pisello nano di Zollino, Pomodoro di Morciano, Fava di Carpino, Cacioricotta caprino orsarese, Lardo di Faeto, Prosciutto di Faeto, Calzone di Ischitella, l’Arancia del Gargano, il Limone Femminello del Gargano e la Patata novella di Galatina, un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari. 

Ma l’interesse dei turisti per i piccoli centri è importante – continua Coldiretti – anche per la ricerca del buon cibo che aiuta a salvare una parte consistente del patrimonio agroalimentare Made in Italy. Il simbolo di questo impegno sono i Sigilli di Campagna Amica 2022, 418 prodotti tipici e razze animali da scoprire durante l’estate grazie alla più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata in Italia dagli agricoltori durante la pandemia.

Un terzo della spesa di turisti italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche, un tesoro che può contare in Puglia – aggiunge Coldiretti Puglia - su 13 bevande analcoliche, distillati e liquori, 24 carni fresche e loro preparazione, 1 condimento, 17 formaggi, 1 olio extravergine aromatizzato, 120 prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, 79 paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria, 43 prodotti della gastronomia,  9 preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi, oltre a 4 prodotti lattiero caseari, la ricotta fresca, la ricotta forte, la ricotta marzotica leccese e la ricotta salata o marzotica.

I “Sigilli”, censiti dall’Osservatorio sulla biodiversità istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica, sono prodotti rari che posseggono caratteristiche assolutamente preziose che il mondo contadino ha sapientemente custodito contro l’omologazione e la banalizzazione.

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In programma il 21 giugno 2022 alle ore 17:30, a Fasano (BR) presso la Sala di Rappresentanza del Comune, l’evento La biodiversità dei fondali marini della ZSC “Litorale brindisino” organizzato dal Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo per un confronto sul tema della tutela della biodiversità dell’ecosistema marino e per presentare i risultati della Mappa Biocenotica realizzata nell’ambito del Progetto di Cooperazione Territoriale Europea SASPAS - “Safe Anchoring and Seagrass Protection in the Adriatic Sea”, finanziato dal Programma INTERREG V-A Italia – Croazia 2014/2020.mare_fondali_costabrindisina_4.jpeg

Il Consorzio di Gestione del Parco Naturale Regionale "Dune costiere da Torre Canne a Torre S. Leonardo" è partner del progetto SASPAS, che si concluderà il 30 giugno 2022, e che coinvolge sul versante italiano il Comune di Monfalcone, in qualità di partner Capofila, la Cooperativa SELC di Venezia, il CONISMA con l’Università di Trieste, il CORILA - Consorzio per il coordinamento delle ricerche inerenti al sistema lagunare di Venezia e sul versante croato il Parco Nazionale delle Isole Incoronate, SUNCE - l’Associazione per la natura, l’ambiente e lo sviluppo sostenibile ed il Dipartimento di Biotecnologia dell’Università di Rijeka.mare_fondali_costabrindisina_2.jpeg

La sfida comune del progetto SASPAS è quella di preservare e migliorare lo stato di conservazione della biodiversità dell’ecosistema del mare Adriatico per diminuire la sua vulnerabilità attraverso trapianti pilota di Posidonia oceanica, attività di monitoraggio, la posa di boe eco-compatibili e la definizione di linee guida per la gestione integrata di queste risorse marine nell’ottica di un opportuno equilibrio tra fruizione, protezione e conservazione. (undefined)

Le azioni concrete sono state condotte in tre siti facenti parte della Rete Europea Natura 2000 e sottoposti a diversi gradi di pressione antropica: il Golfo di Panzano (Comune di Monfalcone), il litorale del Parco Naturale Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo ed il Parco Nazionale delle Isole Incoronate in Croazia. Le soluzioni innovative proposte nell’area adriatica, in termini concreti e di governance, potranno essere estese anche in altri contesti marini.

Tra le azioni concrete attuate nel Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo oltre al trapianto pilota di Posidonia oceanica, eseguito e presentato nel 2021, sono state eseguite tre campagne di monitoraggio dell’habitat ed è stata realizza una mappa biocenotica dell’area ZSC “Litorale brindisino” i cui risultati saranno presentati durante l’evento.mare_fondali_costabrindisina_3.jpeg

Interverranno all’evento: Anna Grazia Maraschio - Assessora all’Ambiente della Regione Puglia, Annarita Angelini - Presidente del Parco Dune Costiere, Francesco Zaccaria - Sindaco del Comune di Fasano, Luana Amati - Assessora Porti e Demanio marittimo del Comune di Fasano, Antonietta Lonigro - Commissaria Prefettizia del Comune di Ostuni, Giuseppe Ventrella - Referente del Parco Dune Costiere per la Provincia di Brindisi, Caterina Dibitonto - Dirigente del Servizio Parchi e Tutela della Biodiversità della Regione Puglia, Marco Dadamo - Biologo ed esperto ambientale della società Studio Sigma che ha realizzato la mappa biocenotica ed Alessandro Ciccolella - Direttore della Riserva Naturale dello Stato / Area Marina Protetta di Torre Guaceto.

L’evento si concluderà con un dibattito sul tema tra le istituzioni, gli esperti e gli stakeholder presenti.mare_fondali_costabrindisina_5.jpeg

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Doppia festa al Lotto in Puglia: a Grottaglie, in provincia di Taranto, sono stati centrati tre ambi e un terno da 22.750 euro, mentre a Monopoli, in provincia di Bari, segnala Agipronews, è stata realizzata una vincita da 19.200 euro. L'ultimo concorso del Lotto ha distribuito 8,3 milioni di euro, per un totale di 494,5 milioni da inizio anno.

 

10eLotto, Puglia protagonista: vincite per 76mila euro

Puglia fortunata al 10eLotto, con vincite per 76mila euro: a Casamassima, in provincia di Bari, segnala Agipronews, si festeggia con un 9 Oro da 50mila euro, mentre a Martano, in provincia di Lecce, è stato centrato un 8 Doppio Oro da 20mila euro. Infine a Bovino, in provincia di Foggia, è stata realizzata una vincita da 6mila euro con un 6 Oro. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito 21 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di oltre 1,7 miliardi dall'inizio dell'anno.

Al via la collaborazione tra le donne di Coldiretti e l’Avis per le donazioni di sangue, quando proprio in estate cala la raccolta e c’è maggiore necessità.  A darne notizia è Coldiretti Donne Impresa regionale che ha lanciato l’iniziativa di sensibilizzazione in Capitanata, in riferimento ai dati forniti dal Centro Nazionale Sangue che nei primi due mesi dell’anno ha registrato un brusco calo della raccolta, dovuto probabilmente all’ondata di casi Covid, a cui è seguito un marzo stabile e nei mesi successivi mesi c’è stato un nuovo calo che può portare a un inizio anticipato delle carenze di sangue che ogni anno si registrano in estate, quando le alte temperature e i periodi di vacanza spingono le persone a donare di meno.

“Coldiretti Donne Impresa ha sposato appieno la campagna di Avis a Foggia per promuovere la donazione di sangue, con una emergenza che scatta soprattutto nel periodo estivo quando le temperature che si innalzano erodono le scorte di sangue. Le donne delle aree rurali, sempre sensibili ai temi legati alla salute, si sono fatte promotrici di un gesto determinante per tanti, consapevoli del dono prezioso verso persone che abbisognano di sangue. E’ un momento di solidarietà a garanzia  della disponibilità di sangue anche durante i mesi estivi”, afferma Maddalena Rignanese Rinaldi, leader di Coldiretti Donne Impresa Puglia.

Il consiglio ai donatori che sono in buona salute – aggiunge Coldiretti Puglia -  è di prenotare la donazione, telefonando prima al centro di riferimenti, in modo da evitare affollamenti degli ambulatori dove vengono prese tutte le precauzioni per evitare contagi prima, durante e dopo la seduta trasfusionale. Per donare il sangue occorre averte fra i 18 e i 65 anni (si scende a 60 se lo si fa per la prima volta), pesare almeno 50 chili e aspettare almeno 90 giorni fra una donazione e l’altra. Quindi ogni donatore lo può fare al massimo per 4 volte l’anno ed è quindi necessario avere un continuo afflusso per garantire le scorte necessarie a livello nazionale. La sera prima della donazione del sangue effettuare un pasto normale, senza eccessi ed è indispensabile il digiuno da almeno 8 ore.

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Nell’estate 2022 oltre sette italiani su 10 (72%) andranno in agriturismo, per trascorrere le proprie vacanze o anche semplicemente per mangiare, simbolo di una nuova tendenza verso il turismo green e sostenibile, spinta dalla ricerca di relax nel tempo della guerra e della pandemia. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti-Noto Sondaggi sulle ferie degli italiani presentata alla vigilia della Giornata internazionale per la gastronomia sostenibile 2022 proclamata dall’Onu, che si celebra il 18 giugno, in occasione della XXXIV Assemblea Nazionale di Terranostra, l’associazione agrituristica della Coldiretti, con le previsioni per la stagione estiva.

In testa alle motivazioni che spingono gli italiani in agriturismo c’è la voglia di contatto con la natura, mentre al secondo posto – secondo Coldiretti/Noto Sondaggi – c’è l’enogastronomia. Un trend trainato dal fenomeno dei cuochi contadini, gli agricoltori chef a chilometri zero che cucinano i prodotti coltivati in azienda recuperando spesso antiche ricette della tradizione campagnola, diventati un vero e proprio valore aggiunto per le strutture.

Lo dimostra il fatto che l’offerta agrituristica è addirittura cresciuta per numero di aziende (+2%) in Puglia, superando quota 950. L’alloggio (con 870 aziende, 91% del totale) e la ristorazione (688 aziende, il 72% del totale) si confermano i due pilastri dell’agriturismo. Ma la degustazione proposta da 448 aziende (il 47% del totale delle aziende) è addirittura cresciuta esponenzialmente.

Al terzo posto tra le motivazioni c’è la voglia di relax, ma c’è anche qualcuno che ha paura del Covid e trova sicurezza nello stare in campagna e chi vuole fare attività sportiva. Ma l’amore degli italiani per l’agriturismo è dimostrato anche dal fatto che a ben 20,5 milioni di italiani piacerebbe aprirne uno, secondo l’indagine Coldiretti/Noto Sondaggi.

“L’agriturismo ha aumentato la disponibilità di accoglienza turistica, offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, lo sviluppo dell’agriturismo – commenta Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia - significa maggiore capacità di attrazione da parte della Puglia a beneficio dell’intera economia regionale. L’ospitalità nelle strutture agrituristiche assume una rilevanza fondamentale per la salvaguardia del patrimonio rurale che, oggi, è il fiore all’occhiello del turismo regionale”.

Tra le tendenze dell’estate 2022 c’è la crescita dei viaggi di media e breve distanza e del turismo di prossimità, il ricorso a prenotazioni last minute e la preferenza per alloggi autonomi, luoghi e attività all’aria aperta. Cresce anche l’interesse per le mete minori. Inoltre la tendenza a muoversi in periodi meno affollati spinge verso un altro aspetto importante per l’economia dell’intero settore: la destagionalizzazione e l’allungamento dei soggiorni medi. L’estate 2022 è un appuntamento importante per il settore dopo due anni di pandemia che sono costati un calo del 34% delle presenze, secondo l’analisi Terranostra Campagna Amica, ma che non hanno inciso sulla struttura del settore che ha mostrato la propria solidità e capacità di adattamento, innovazione e di risposta ai nuovi stimoli del mercato.

Per chi ama la vacanza all’aria aperta come i camperisti, gli agriturismi italiani mettono inoltre a disposizione – sottolinea la Coldiretti – circa 12mila piazzole attrezzate di sosta ma anche spazi per picnic, tende e roulotte per rispettare le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all’acquisto dei prodotti aziendali.

Alla luce dell’attuale scenario, connotato da una serie di emergenze ambientali, l'impegno di Terranostra è di contribuire a riposizionare l’offerta turistica nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale oltre che economica, secondo modelli di sviluppo più equilibrati, con il turismo di qualità che è sempre più attento non solo alle bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e archeologiche del nostro territorio ma anche ad un ambiente pulito e salubre e alla riscoperta dei prodotti tipici, della qualità del cibo e del buon mangiare.

GLI AGRITURISMI IN PUGLIA

Tipo di autorizzazione agrituristica

alloggio

ristorazione

degustazione

altre attività diverse da alloggio ristorazione e degustazione

tutte le voci

Territorio

 

 

 

 

 

 

Puglia

 

870

688

449

437

952

Foggia

 

118

115

65

71

138

Bari

 

142

135

85

85

169

Taranto

 

91

68

60

41

94

Brindisi

 

121

93

62

53

125

Lecce

 

371

248

151

175

396

Barletta-Andria-Trani

 

27

29

26

12

30


*Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati ISTAT.

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Laura Ephrikian presenta il suo libro ‘Una famiglia armena’: l’iniziativa si svolgerà alle ore 18.30 di oggi, venerdì 17 giugno, nel Chiostro di Palazzo dei Celestini, sede del Comune di Mesagne. Dopo il saluto istituzionale del sindaco della città, Antonio Matarrelli, intervengono Marco Calò, consulente comunale alle Politiche Culturali e scolastiche; Isabella Oztasciyan Bernardini della Comunità ellenica del Grande Salento, e Marina Suma, referente dell’associazione ‘Donne mediterranee’. Dialoga con l’autrice Kegham J. Boloyan, docente di lingua e traduzione araba presso l’Università del Salento.

L’autrice sceglie con cura le parole per esprimere al meglio fatti ed episodi del proprio passato, che riconducono tutte alle sue origini armene. Tra le pagine, la travagliata storia d'amore dei nonni Akop e Laura, rivissuta attraverso le poetiche lettere che si scrivevano, e il rapporto di Laura con il padre e con la madre. Prefazione di Walter Veltroni. Ingresso gratuito.