Redazione

Organizzare una rete sociale con l'intento di rafforzare i presidi territoriali di assistenza sanitaria collegati alle malattie oncologiche: con questo obiettivo, ambizioso ma che può contare su buone pratiche già realizzate in via sperimentale nei 9 Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale  per la realizzazione del sistema integrato di welfare, il Consorzio BR4 di Mesagne ha pubblicato l’avviso pubblico che apre al coinvolgimento delle organizzazioni del Terzo Settore, puntando ad un’azione condivisa di co-progettazione incentrata sull’esigenza di sostenere i malati di tumore e le loro famiglie. I contenuti della manifestazione di interesse sono stati presentati nel corso della conferenza stampa aperta al pubblico che si è svolta stamattina nell’aula consiliare di palazzo dei Celestini a Mesagne e alla quale sono intervenuti i rappresentati del Consorzio BR4, il presidente Antonio Calabrese e il direttore Pierpaolo Budano, il presidente della Provincia di Brindisi Antonio Matarrelli e Rino Spedicato del “CSV Brindisi Lecce Volontariato nel Salento”.

«Un progetto sperimentale al quale guardiamo con attenzione, immaginando che possa replicato anche da altri consorzi della provincia di Brindisi», ha dichiarato il presidente Matarrelli. Nello specifico, si tratterà di fornire supporto informativo e orientamento per richieste relative ai rapporti con enti e strutture sanitarie; e ancora, aiuto per la richiesta di attivazione dei servizi e per spostamenti, sostegno psicologico e per ogni attività ricreativa e complementare, utile al miglioramento della qualità della vita dei malati e dei loro familiari. «L’iniziativa nasce dall’esigenza di sostenere i malati oncologici nella gestione dei molteplici aspetti legati alla patologia. I bisogni esistenti sono stati intercettati con particolare attenzione e sensibilità dalle organizzazioni di volontariato presenti sul territorio, alle quali rivolgo il mio ringraziamento per quanto hanno saputo esprimere e per ciò che insieme si potrà fare», ha spiegato il presidente Calabrese. Sulle modalità di partecipazione si è soffermato il direttore Pierpaolo Budano, che per i dettagli ha rimandato alle informazioni disponibili sul sito istituzionale del Consorzio Br4. Le proposte progettuali dovranno pervenire entro il prossimo 15 novembre, tramite posta elettronica certificata all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Rino Spedicato del “CSV Brindisi Lecce Volontariato nel Salento” ha indicato il Consorzio BR4 come un modello all’interno del quale si sta realizzando in modo concreto il principio di pari dignità tra enti pubblici e soggetti del terzo, nello spirito della legge di riforma del Terzo Settore che promuove cooperazione e cittadinanza attiva.

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Tanta apprensione lunedì sera a Mesagne a causa di un anziano che nel pomeriggio si era recato in campagna e non aveva fatto rientro a casa. I familiari preoccupati avevano avvisato il locale commissariato che aveva fatto scattare le ricerche con l’ausilio dei vigili del fuoco e della protezione civile. Dopo alcune ore l’uomo è stato trovato che vagava per le campagne poiché aveva perso l’orientamento. Gli agenti lo hanno condotto in commissariato dove è stato affidato alle cure dei soccorritori del 118. Sta bene nonostante la disavventura. Tutto è iniziato nel pomeriggio di lunedì, quando un anziano agricoltore poco dopo le ore 17 è uscito di casa in auto per andare in campagna per trascorrere un po' di tempo. Dopo un po' è risalito in auto per fare ritorno a casa. Ha cercato di mettere in moto l’auto, ma la batteria si era scaricata. Ha provato e riprovato, ma nulla. Intanto le prime tenebre della sera sono giunte.

L’anziano ha lasciato l’auto in campagna e si è incamminato per cercare di trovare qualcuno che gli potesse dare un passaggio per ritornare a Mesagne. Ma ha perso l’orientamento. Ha iniziato a vagare da una parte e dall’altra fino a quando si è perso. Intanto i familiari preoccupati perché non l’hanno visto rientrare hanno lanciato l’allarme. Immediatamente sono scattati i soccorsi con polizia, carabinieri, vigili del fuoco e volontari della protezione civile. Il nonnino, che fortunatamente aveva con sé il telefonino, è stato raggiunto telefonicamente dai parenti e dalla polizia che gli hanno chiesto dove si trovasse. Ha potuto esprimere solo qualche parola e poi anche la batteria del cellulare si è scaricata. Le forze dell’ordine hanno concentrato le ricerche sulle indicazioni dell’anziano e riscontrando l’ultimo contatto lo hanno geolocalizzato e concentrato le ricerche lungo le contrade che si trovano tra le vie San Pancrazio e San Donaci. Finalmente intorno all’una di ieri notte una pattuglia della polizia ha intravisto una sagoma che camminava in un terreno. Lo hanno raggiunto e verificato che si trattava proprio dell’uomo che stavano cercando. Lo hanno preso e condotto in commissariato, dove ha potuto riabbracciare i suoi cari.

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Pit stop a Bari della campagna ‘Buon Cibo fa Buon Sangue’ con una intesa tra Coldiretti Puglia e AVIS Puglia per prevenire le malattie ma anche per garantire gesti di solidarietà come la donazione del sangue che in Puglia conta 55mila cittadini, una platea che va educata ad alimentarsi al meglio. A darne notizia Coldiretti Puglia, in occasione dell’iniziativa di informazione e sensibilizzazione sulla raccolta del sangue in Piazza Prefettura a Bari, con il sindaco di Bari Vito Leccese.

Il programma di attività prevede – spiega Coldiretti Puglia – strategie condivise per i servizi alla persona, percorsi preferenziali di acquisto del cibo locale per i donatori di Avis nei mercati di Campagna Amica attraverso una ‘social card’, ma anche l'educazione alla salute, promuovendo nelle scuole una adeguata consapevolezza dell'importanza del dono del sangue e dell’educazione alimentare nelle per sensibilizzare sul valore della solidarietà, della corretta alimentazione e di uno stile di vita sani ed equilibrati per la salute fisica e psicologica, valorizzando nelle mense scolastiche il cibo locale, per trasmettere alle giovani generazioni la conoscenza e l'importanza dei prodotti tipici locali e della tradizione unitamente ai bisogni di salute dei cittadini.

Sono quasi 80mila le donazioni di sangue in Puglia che vanno implementate, sostenendo i bisogni di salute dei cittadini, favorendo, in ambito regionale – aggiunge Coldiretti Puglia - il raggiungimento dell’autosufficienza di sangue e dei suoi derivati, dei massimi livelli di sicurezza trasfusionale possibili e la promozione per il buon utilizzo del sangue, ma anche stili di vita sani e positivi mediante una puntuale informazione ed educazione rivolta alla buona salute, realizzando realizzare, con particolare riferimento al mondo della scuola, del servizio civile universale e del volontariato, attività di formazione sul buon cibo e sui temi della sana e corretta alimentazione al fine di prevenire patologie metaboliche e degenerative, disseminando la cultura della prevenzione sanitaria e del corretto stile di vita come contrasto a fenomeni "deviati", quali dipendenze, comportamenti a rischio e bullismo al fine di migliorare gli apprendimenti ed il successo formativo.

Saranno favoriti attraverso i giovani e le donne di Coldiretti Puglia e la consulta giovani progetti ed iniziative di ampio respiro per una formazione puntuale e cosciente dei giovani sulle tematiche economico sociali    regionali, nazionali e internazionali nel campo sociosanitario e del volontariato, con particolare riguardo alle tematiche della cultura del dono del sangue e della solidarietà; promuove interventi volti alla formazione dei giovani all’esercizio della Cittadinanza attiva, quale fondamento di una Convivenza Civile basata sui valori della solidarietà, del dono e della partecipazione volontaria, responsabile, democratica e civica all’attività di volontariato, anche attraverso forme di associazionismo, per la crescita umana, civile e culturale delle nuove generazioni.

Il consiglio ai donatori che sono in buona salute – aggiunge Coldiretti Puglia -  è di prenotare la donazione, telefonando prima al centro di riferimenti, in modo da evitare affollamenti degli ambulatori dove vengono prese tutte le precauzioni per evitare contagi prima, durante e dopo la seduta trasfusionale. Per donare il sangue occorre averte fra i 18 e i 65 anni (si scende a 60 se lo si fa per la prima volta), pesare almeno 50 chili e aspettare almeno 90 giorni fra una donazione e l’altra. Quindi ogni donatore lo può fare al massimo per 4 volte l’anno ed è quindi necessario avere un continuo afflusso per garantire le scorte necessarie a livello nazionale. La sera prima della donazione del sangue effettuare un pasto normale, senza eccessi ed è indispensabile il digiuno da almeno 8 ore.

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L’associazione Emotivamente, che si occupa di epilessia, ha organizzato un corso di formazione per docenti della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo di Latiano.“Emotivamente “opera in sinergia con altre associazioni del territorio che si occupano dello stesso problema come l’AICE, e non ha mai fatto mancare il suo contributo in idee, proposte, il consorzio ATS BR/4, con cui le associazioni hanno sottoscritto un protocollo d’intesa. ” La scuola non ha paura delle crisi “ è il titolo del progetto che si propone nelle scuole, che gode del patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Brindisi, dell’Amministrazione Comunale di Mesagne e del CSV centro volontariato nel Salento e della collaborazione del reparto di Neurologia del Perrino di Brindisi, dell’IRCCS “ E. Medea “ di Brindisi e della Dott.ssa Elia Marisa neurologa pediatra. L’incontro si è tenuto nel centro Polifunzionale di Latiano, grazie alla sensibilità della Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo di Latiano la Prof.ssa Ornella Manco sempre attenta verso questi temi. L’incontro è stato illustrato dalla neurologa pediatra Elia Marisa, con una esperienza pluriennale verso questa patologia, ad un corpo docente attento e partecipe che ha rivolto numerose domande e osservazione alla relatrice, sulla corretta gestione delle emergenze che possono essere legate ad un attacco di convulsioni epilettiche, ma anche al riconoscimento dei sintomi meno tipici di questa patologia, per mettere così la scuola nella condizione di svolgere al meglio l’importantissima funzione di prevenzione e promozione, sia sotto il profilo della crescita psicologica sia sotto quello dell’assistenza e della vigilanza. La scuola rappresenta il luogo privilegiato in cui i bambini e i ragazzi passano gran parte del loro tempo, ma anche quello all’interno del quale, secondo gli studi, si possono manifestare per la prima volta alcuni dei disturbi neuropsichiatrici. Per questo occorre mettere le istituzioni scolastiche nelle condizioni di svolgere il suo doppio ruolo, educativo e di tutela. Uno dei compiti principali delle associazioni che si occupano di epilessia è quello di indirizzare i propri sforzi, insieme alle istituzioni scolastiche, affinchè sia garantita la salute e la sicurezza dei ragazzi, sia all’interno dell’ambito scolastico che nella vita quotidiana, per non lasciarsi indietro nessuno. Il prossimo appuntamento si svolgerà a S. Michele Salentino il 19 novembre con i docenti delle scuole di quella cittadina.

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l Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento, in collaborazione con il DISTAR dell’Università di Napoli Federico II, è lieto di annunciare l’avvio del Master di II livello 2024/2025 in Geoarcheologia dei Paesaggi di Mare del Mediterraneo. Il Master, diretto dalla prof. Rita Auriemma (UniSalento) e dal prof. Leopoldo Repola (UniNapoli), rappresenta una proposta formativa unica, rivolta ad archeologi, architetti e geologi, e si inserisce in una prospettiva di valorizzazione e protezione dei paesaggi marini del Mediterraneo, mettendo al centro il patrimonio culturale sommerso.

“Rendere visibile l’invisibile, restituire alle comunità un patrimonio nascosto e riservato a pochi, farne bene e risorsa comune per uno sviluppo di qualità: ecco la sfida che abbiamo lanciato con questo master”, afferma la professoressa Auriemma. “Oggi sui fondali e sulle coste del Mediterraneo si sommano interessi diversi, non sempre positivi; occorre formare professionisti attenti, capaci di leggere l’eredità del passato grazie a solide conoscenze storico-archeologiche e a un uso sapiente delle nuove tecnologie ma anche di progettare soluzioni partecipate e consapevoli di valorizzazione, pianificazione e gestione dei paesaggi costieri e subacquei”.

“Conoscere il mare, le sue bellezze e i segni delle storie che custodisce, per immaginare nuovi modi di proteggerlo, di fruirlo, di sentirlo. Sono questi gli obiettivi del master”, dice il professor Repola. “che serve ad aprire nuovi scorci sulle sfide che i giovani dovranno affrontare attraverso i profondi cambiamenti che le tecnologie digitali stanno imponendo ai paradigmi della conoscenza. Il paesaggio sommerso e costiero se da un lato si offre come una possibile risorsa per lo sviluppo di politiche di sostegno per le comunità locali, dall’altro registra, per la sua fragilità, gli effetti del dissennato sfruttamento dell’ambiente che si consuma nella totale mancanza di visioni che permettano uno sviluppo sostenibile della società. Fornire ai giovani i metodi per la comprensione del patrimonio culturale, gli strumenti per conoscerlo profondamente, i linguaggi digitali per comunicarlo attraverso i modi che essi prediligono, permetterà di tracciare nuovi processi rivolti a possibili strategie di rimodulazione delle nostre idee di progresso”.

Obiettivi del Master: Conoscere il mare, le sue bellezze e i segreti storici che custodisce è fondamentale per poterlo proteggere, valorizzare e fruirne in modo responsabile. Il Master ha l’obiettivo di formare operatori scientifici subacquei, capaci di documentare, tutelare e gestire i beni culturali sommersi, con un approccio sistemico e multidisciplinare. I partecipanti impareranno a interpretare le tracce degli insediamenti antichi, approdi, porti e relitti, che il Mediterraneo ha custodito per secoli, come testimonianze preziose delle relazioni tra le culture che ne hanno fatto la storia.

Queste tracce, oltre a raccontare il passato, offrono spunti fondamentali per comprendere il cambiamento climatico e il futuro delle nostre coste. La protezione e la valorizzazione di tali patrimoni sono essenziali per promuovere una governance attenta, sostenibile e rispettosa dei valori espressi dalla Convenzione di Faro, in linea con le nuove sfide ambientali, sociali ed economiche che i paesaggi marini affrontano oggi.

Struttura e Contenuti del Master: Il percorso formativo del Master prevede un totale di 1500 ore, articolate in:

  • 343 ore di didattica frontale, con insegnamenti come la Metodologia della ricerca archeologica subacquea, la Geoarcheologia dei paesaggi costieri e subacquei, e la Storia della navigazione e delle relazioni transmediterranee.
  • 331 ore di addestramento pratico, che includono attività laboratoriali, esercitazioni sul campo e campagne didattiche di scavi archeologici in siti sommersi di rilevante interesse.
  • 50 ore dedicate alla prova finale, che culminerà con il rilascio della certificazione come Operatore Europeo Scientifico Subacqueo (ESD) e Operatore Europeo Scientifico Subacqueo Avanzato (AESD), secondo gli standard dell’European Scientific Diving Panel.

Le campagne di scavo, autorizzate dal Ministero della Cultura, si svolgeranno tra maggio e settembre in aree come l’Area Marina Protetta di Porto Cesareo e il Parco Sommerso di Baia. Questa esperienza sul campo rappresenta un valore aggiunto del Master, offrendo competenze operative concrete e altamente specialistiche.

Una Formazione Unica nel Panorama Nazionale: Il Master in Geoarcheologia dei Paesaggi di Mare del Mediterraneo si distingue nel panorama nazionale per la sua offerta formativa integrata, che prepara i partecipanti a intervenire nei complessi scenari della gestione del patrimonio sommerso, con un focus su innovazione tecnologica, tutela e valorizzazione sostenibile.

 

Si allega la locandina.

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Intitolazione del Centro Servizi Diocesano al Venerabile Matteo Farina

24 ottobre 2024, ore 18

 

Nell’ambito della prima convocazione per l’anno pastorale 2024-2025 dell’équipe del Progetto Policoro dell’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, avrà luogo l’intitolazione del Centro Servizi Diocesano, sito in Via Giovanni Tarantini, 37, al Venerabile Matteo Farina, giovanissimo esempio di vita cristiana e impegno per il bene comune..

All’evento presenzieranno l’Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, S.E. Rev.ma Mons. Giovanni Intini, l’équipe del Progetto Policoro, l’Associazione "Matteo Farina" e i genitori del ragazzo.

La cerimonia di intitolazione non rappresenta solo il riconoscimento dell’eredità di Matteo Farina, ma anche un momento di riflessione sui valori di servizio e dedizione che egli ha incarnato e di cui ha lasciato traccia nei suoi numerosi scritti.

Una scelta che sottolinea la volontà di promuovere un modello positivo per i giovani del nostro territorio, ispirandoli a impegnarsi attivamente nella comunità, affidando a Matteo il cammino di coloro che si rivolgono al Progetto Policoro per essere accompagnati nei propri progetti di vita.

L’evento è gratuito e aperto al pubblico.

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Piogge intense al Nord, in alcune regioni italiane ma in Puglia persisterebbe la siccità. Giovanna Amedei    (Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia): “ In Puglia invece continua la siccità al punto che a partire dalla data odierna l'Acquedotto pugliese ha dovuto abbassare la pressione dell'acqua potabile.  Tale decisione si è resa necessaria poiché lo stesso Osservatorio permanente dell’Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale ha aumentato il livello di severità idrica per il potabile da basso a medio”. 

“Un'Italia divisa nettamente a metà. Attenzione perchè in Puglia continua la siccità! Se nel centro nord le piogge    che cadono in poche ore superano ogni media annuale, provocando alluvioni e dissesti, in Puglia invece continua la siccità al punto che a partire dalla data odierna l'Acquedotto pugliese ha dovuto abbassare la pressione dell'acqua potabile.  Tale decisione si è resa necessaria poiché lo stesso Osservatorio permanente dell’Autorità di bacino distrettuale dell'Appennino meridionale ha aumentato il livello di severità idrica per il potabile da basso a medio. Purtroppo la mancanza di precipitazioni e le temperature elevate, nonostante la stagione autunnale, stanno mettendo in seria difficoltà sia le falde naturali che i bacini artificiali. Siamo ormai ai minimi storici e se continua questo trend a breve potrebbero essere a secco anche i rubinetti delle nostre case. Oggi è necessario ridurre o meglio eliminare ogni spreco sia da parte dell'utenza finale che a partire da 'monte' controllando tutte le tubazioni al fine di evitare inutili e dannose perdite di acqua. Bisogna considerare che i lavori di efficientamento delle reti idriche mediante la sostituzione delle condotte deteriorate, il monitoraggio delle pressioni in rete ed il loro controllo mediante valvole automatiche di controllo hanno consentito nei primi sei mesi di questo anno un risparmio di 15 milioni di metri cubi d’acqua. Valori di certo non trascurabili in un periodo di così lunga crisi idrica”. Lo ha dichiarato Giovanna Amedei, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia.

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Domenica 27 ottobre escursione in bici tra i territori di Latiano e San Vito

Il territorio tra Latiano e San Vito dei Normanni è ricco di siti archeologici che raccontano una storia di almeno 2300 anni. Percorrendo tranquille strade secondarie i Cicloamici alla scoperta della torre Ellenistica di Asciulo, Casale San Donato, Masseria Coltura e altri interessanti luoghi di storia e natura.

Programma

 

Raduno ore 9:00 a Mesagne a Piazza IV Novembre
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Raduno e Partenza ore 9:00
Difficoltà e lunghezza: Itinerario di media bassa difficoltà lungo 34Km quasi tutto su strade secondarie asfaltate e con qualche tratto di sterrato.
Percorreremo l’itinerario indicato dal Gal dei Messapi nella tratta segnalata dai Cicloamici nel 2006 alla regione Puglia con con passaggio al Casale di Sano Donato, Masseria Asciulo, Masseria Coltura.
Rientro: rientro a Mesagne entro le 13:30
Info e capogita Antonio Licciulli 3333744725

Iscrizione all’escursione

Chiediamo ai partecipanti di compilare il modulo di iscrizione. Non vi sono costi per la partecipazione. L’associazione accoglie libere offerte per finanziarie le proprie attività di volontariato ambientaliste.

Torrione Asciulo

Situato vicino alla masseria omonima, il torrione Asciulo è una struttura di età classica, con pianta quadrangolare, di cui si ipotizza l’utilizzo come torre di avvistamento.

La sua costruzione è databile intorno al IV secolo A.C. e fu scoperta nel 1986 dal Gruppo per la catalogazione dei beni storico-artistici-monumentali di Latiano; il team segnalò prontamente la presenza di questa struttura muraria in grandi blocchi di carparo alla Soprintendenza Archeologica della Puglia. Il gruppo fece anche presente alla stessa del danno arrecato al sito a causa della demolizione del muro a secco della zona.

La pianta, di metri 5,40×5,40, è costruita in opera quadrata isodomica: questa tecnica, utilizzata sin dai greci, consisteva in un modo di disporre i blocchi con filari di altezza e spessore identici, generalmente su due cortine riempite con vario materiale nel mezzo. Su alcuni blocchi, sui filari inferiori, sono ancora presenti tracce di incassi per grappe a coda di rondine ( barrette di ferro lavorate affinché potessero unire i blocchi evitandone eventuali scorrimenti e cedimenti). Sui lati a nord-est si raggiungono 1,60 metri di altezza.

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IVAN ALMEIDA UN NUOVO GIOCATORE DELLA VALTUR BRINDISI. UFFICIALE IL NUOVO INNESTO IN CASA BIANCOAZZURRA.

BRINDISI, 22 ottobre 2024 – Valtur Brindisi comunica con soddisfazione di aver siglato un accordo valido per due mesi con l'atleta Ivan Almeida, ala classe 1989 originaria di Capo Verde con passaporto portoghese.
 
Un innesto di caratura internazionale per il roster biancoazzurro, uno sforzo societario necessario per permettere alla squadra di esprimersi nel migliore dei modi nonostante il difficile periodo a livello di infortuni e assenze.
 
Almeida ha giocato nei massimi campionati europei di prima divisione in Francia, Israele, Italia, Polonia, Estonia, Repubblica Ceca e vanta un palmares da tre titoli consecutivi vinti in Portogallo dal 2021 al 2024 con il Benfica a quasi 12 punti, 4.5 rimbalzi e 2.5 assist di media nel triennio, squadra con cui conquista la Portuguese Cup 2022/23, la Super Cup 2023 e la League Cup 23/24.
In Polonia vince due titoli nazionali nel 2018 e 2019 alla media di 15.3 punti, 4.9 rimbalzi e 4.6 assist con il 40.5% da tre punti e la Polish Super Cup 2017 da MVP del match realizzando 23 punti in finale.
Negli ultimi mesi ha aggiunto nella propria bacheca personale anche la Libya Supercup Champs 2024 con il club Al Ahil Tripoli, protagonista nell'ultima edizione della Basketball Africa League.
Almeida ha rappresentato Capo Verde alla Coppa del Mondo FIBA nelle Filippine-Giappone-Indonesia lo scorso anno, manifestazione in cui ha riportato una media di 11.6 punti e 4.4 rimbalzi a partita.
 
'El Condor' atterrerà a Brindisi nella giornata di domani e sarà a disposizione di coach Piero Bucchi a partire dalla prossima giornata di campionato in programma domenica al PalaPentassuglia.
 
IVAN ALMEIDA - LA SCHEDA
Luogo e data di nascita: Praia, Capo Verde - 10/05/1989.
Altezza: 199 cm.
Nazionalità: CPV - POR.
Ruolo: Ala piccola/grande.
 
Carriera: Stonehill University (2009-11, College USA), Sampaense (2011/12, POR), Vitoria Guimaraes (2012/13, POR), Lille (2013-15, FRA), Rouanne (2015/16, FRA), Cholet (2016/17, FRA), Anwil (2017-19, POL), Kalev/Cramo (2018/19, EST), Ironi Nahariya (2019/20, ISR), CEZ Nymburk (2019/20, CZE), Treviso (2019/20, ITA), Galitos Barreiro (2019/20, POR), Anwil (2020/21, POL), Benfica (2021-24, POR), Al Ahil (2024/25, LBY).
 
Competizioni europee: Basketball Champions League – Nymburk 2019/20, Benfica 2022/23, 2023/24 QR; Europe Cup – Anwil Wloclawek 2020/21; Europe Cup – Hapoel Eliat 2021/22.
Competizioni internazionali: FIBA Basketball World Cup 2023, Capo Verde; World Cup Qualification, AfroBasket, Afrobasket Qualifiers.
 
 

BEFFA FINALE A RIETI PER UNA CAPARBIA VALTUR BRINDISI.

IL PUNTEGGIO FINALE di 74-73 IN FAVORE DEI PADRONI DI CASA AL PALASOJOURNER DI RIETI. 
Amara sconfitta e delusione finale per la Valtur Brindisi al PalaSojourner di Rieti, sconfitta per un solo punto di distacco a fronte di un canestro allo scadere di Laquintana convalidato da due punti. La squadra di coach Bucchi mostra il suo volto migliore per larghi parti dell’incontro, domando i padroni di casa per 35 minuti di gioco in cui la Valtur tocca anche dodici lunghezze di svantaggio. Nel rocambolesco finale di gara viene a galla tutta la stanchezza fisica di un roster ridotto all’osso per via delle assenze di Ogden e Vildera oltre quella di Ndzie, mentre Rieti coglie il momento opportuno e piazza la zampata vincente dopo un match vissuto in piena apnea.
Lo starting five è confermato rispetto all’ultimo match disputato a Torino con Calzavara-Allen-Arletti-De Vico-Del Cadia. Partenza determinata e concentrata per la Valtur sui due lati del campo ad imbrigliare l’attacco ospite ad un solo canestro dal campo nei primi cinque minuti di gioco. Monaldi sblocca i suoi con due triple di fila su azioni personali, Calzavara risponde con altrettante conclusioni a buon fine dalla lunga distanza in un primo quarto gestito al meglio dal play brindisino al terzo assist smazzato ai propri compagni (15-18). La Valtur apre il secondo quarto con le giocate dei due playmaker Calzavara-Laquintana, in campo fianco a fianco per il vantaggio sul +8; Rieti reagisce sfruttando la buona vena realizzativa dei tiratori dall’arco (24-27 al 15’). Brindisi si esalta nelle difficoltà partendo dalla difesa e da un mastino come De Vico, decisivo a fine secondo quarto per il nuovo break che garantisce il +12 ai biancoazzurri sul 27-39 grazie anche al buzzer finale di Laquintana. Al rientro in campo Rieti aumenta l’intensità ed energia ma la squadra di coach Bucchi non si fa sorprendere e controbatte azione dopo azione (39-50 al 26’). Le fasi finali del terzo quarto consentono alla squadra locale di rientrare a sette lunghezze di svantaggio (49-56). Nel momento clou del match, spalle al muro, Rieti risale la china con un parziale di 15-5 che la riporta ad un solo punto di distacco (67-68 al 36’). Il bonus falli di squadra permette alla Real Sebastiani di capitalizzare i viaggi in lunetta e mettere la freccia del sorpasso dando vita a un mini supplementare di tre minuti ad alta tensione. Le due compagini non riescono più a trovare la via del canestro e Brindisi sul -2 spreca l’opportunità della tripla del sorpasso con Calzavara a 15” dalla fine. Il canestro di Laquintana allo scadere risulta da due punti ed è beffa allo scadere per Brindisi sconfitta al PalaSojourner con il punteggio di 74-73.
Prossimo turno di campionato, domenica 27 ottobre alle ore 18:00 al PalaPentassuglia, in occasione del derby pugliese Brindisi-Nardò. Biglietti disponibili e in vendita a partire da €10.
 
IL TABELLINO
 
REAL SEBASTIANI RIETI-VALTUR BRINDISI: 74-73 (15-18, 27-39, 49-56, 74-73)
 
REAL SEBASTIANI RIETI: Spencer 4 (2/3, 6 r.), Piunti 9 (2/4, 1/1, 5 r.), Johnson 13 (3/9, 0/4, 8 r.), Sarto 7 (2/2, 1/3), Cicchetti 5 (2/5, 3 r.), Pollone 10 (2/3, 1/3, 3 r.), Lupusor 7 (3/6, 0/1, 5 r.), Spanghero 13 (0/1, 4/6, 1 r.), Piccin (0/1), Monaldi 6 (2/7 da tre, 1 r.), Mattia ne. Coach: Rossi.
 
VALTUR BRINDISI: Buttiglione ne, Laquintana (0/2, 0/2, 1 r.), Arletti 7 (3/5, 0/2, 6 r.), Del Cadia (6 r.), Fantoma (0/1 da tre, \ r.), De Vico 17 (4/6, 3/5, 2 r.), Radonjic 3 (0/1, 1/2, 6 r.), Calzavara 17 (2/5, 4/6, 4 r.), Allen 14 (4/11, 1/6, 3 r.). Jahier ne. Coach: Bucchi.
 
ARBITRI: Rudellat – Tirozzi – Agnese. 
NOTE - Tiri liberi: Rieti 15/20, Brindisi 6/9. Perc. tiro: Rieti 25/59 (9/25 da tre, ro 10, rd 24), Brindisi 29/61.