Redazione

Bruno Conti è un giocatore del Brindisi FC. Figlio di Daniele Conti, bandiera del Cagliari, e nipote di Bruno, fuoriclasse della Roma e campione del mondo nel 1982, Conti è un centrocampista classe 2002, piede sinistro come il nonno, con all’attivo anche tre gare in Nazionale Under 16.

Cresciuto nel settore giovanile del Cagliari, ha collezionato 59 presenze con la Primavera e cinque reti, giocando da regista davanti alla difesa e contribuendo alla conquista della semifinale scudetto nel campionato 2021-22. Il Verona lo acquista nel 2022 per girarlo in prestito al Mantova nel girone A di serie C, infine la scorsa stagione ancora in serie C, nel girone C, con la maglia biancorossa del Monterosi Tuscia.

La società del presidente Roma dà il benvenuto al nuovo tesserato, già a disposizione di mister Nicola Ragno, augurandogli i migliori successi con la maglia biancazzurra.

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Il piano industriale di Eni e della controllata Versalis rappresenta, almeno nelle intenzioni, una svolta epocale per il sito di Brindisi. Non si deve sottovalutare però la preoccupazione delle aziende e dei lavoratori dell’indotto che rischiano di essere penalizzati soprattutto nella fase transitoria per il raggiungimento degli obiettivi. Dunque, per evitare tensioni sociali sarà fondamentale da parte di Eni-Versalis delineare una strategia che confermi la continuità dei contratti in essere e proceda, contemporaneamente, alla graduale attuazione degli obiettivi fissati dal piano industriale.

Per la portata degli investimenti e della progettualità annunciati dalla società sarà determinante e necessario per il territorio quindi avere conferma e conoscere la programmazione operativa e industriale in modo dettagliato.

Sono necessari perciò un cronoprogramma che scandisca con certezza i tempi e le modalità della ‘riconversione’ e sarà irrinunciabile un accordo tra Eni-Versalis e le Istituzioni per garantire, in questa trasformazione produttiva, il pieno e completo coinvolgimento delle aziende locali e delle relative maestranze. Gli investimenti sul riciclo meccanico della plastica e la produzione di batterie o accumulatori di ultima generazione possono favorire l’insediamento virtuoso di diverse filiere manifatturiere a partire, per esempio, dall’automotive. Per questo, a nostro avviso, riveste carattere prioritario attivare ogni iniziativa finalizzata alla formazione del personale e delle aziende locali per lo sviluppo di queste nuove tecnologie al fine di sostenere un potenziamento di tutto l’indotto il cui coinvolgimento sarà fondamentale per questa attesa sfida.

Questi nuovi investimenti di Eni e Versalis devono rappresentare una reale occasione per tutto il tessuto sociale ed economico brindisino e di sviluppo a medio e lungo termine.

Ci auguriamo che la residua diffidenza nel processo di decarbonizzazione che persiste a causa dell’irresponsabilità di operatori economici e Istituzioni centrali in stato confusionale sulle reali prospettive e incapaci di dare risposte, possa essere superata grazie ad azioni concrete.

Francesco Cannalire, Alessio Carbonella e Denise Aggiano consiglieri comunali PD Brindisi

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Con l’ora solare che riporta indietro di 60 minuti le lancette dell’orologio aumentano i disagi per circa mezzo milione di pugliesi che soffrono di insonnia con ansia, nervosismo, malumore, mal di testa e tensione muscolare. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, nel sottolineare che può venire dalla tavola un passaggio più morbido dall’ora legale a quella solare che ritorna nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre.

Un aiuto importante in tale direzione può venire dalle abitudini alimentari e per un passaggio più morbido dall’ora legale a quella solare il consiglio della Coldiretti è quello di consumare pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, aglio e formaggi freschi, uova bollite, latte caldo e frutta dolce è importante per favorire il sonno.

A differenza – sottolinea la Coldiretti regionale – alimenti conditi con curry, pepe, paprika e sale in abbondanza ed anche salatini, alimenti in scatola e minestre con dado da cucina rendono più difficile addormentarsi. L’alimentazione – riferisce la Coldiretti Puglia – è in stretto rapporto con il sonno, infatti, ci si addormenta difficilmente a digiuno o comunque non sazi, ma anche nei casi di eccessi alimentari, in particolare con cibi pesanti o con sostanze eccitanti.

La Coldiretti ha stilato un vademecum degli alimenti utili per conciliare un buon sonno e di quelli da evitare per battere il jet lag da cuscino come cioccolato, cacao, the e caffè per la presenza della caffeina, oltre ai superalcolici che inducono un sonno di qualità cattiva con risveglio al mattino. Innanzitutto – avverte la Coldiretti – a cena è fondamentale evitare cibi con sodio in eccesso per cui vanno banditi alimenti con curry, pepe, paprika e sale in abbondanza, ma anche salatini e piatti nei quali sia stato utilizzato dado da cucina. Anche gli alimenti in scatola per l’eccesso di sodio e di conservanti sono da tenere lontani. Esistono invece cibi – evidenzia la Coldiretti – che aiutano a rilassarsi: innanzitutto pasta, riso, orzo, pane e tutti quelli che contengono un aminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, il neuromediatore del benessere e il neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento.

Ok nella dieta serale anche a legumi, uova bollite, carne, pesce, formaggi freschi. La serotonina aumenta con il consumo di alimenti con zuccheri semplici come la frutta dolce di stagione. Tra le verdure – ricorda ancora la Coldiretti regionale – al primo posto la lattuga, seguita da radicchio rosso e aglio, perché le loro spiccate proprietà sedative conciliano il sonno, ma anche zucca, rape e cavoli. Un bicchiere di latte caldo, giusto prima di andare a letto, che oltre a diminuire l’acidità gastrica che può interrompere il sonno, fa entrare in circolo durante la digestione elementi che favoriscono una buona dormita per via di sostanze, presenti anche in formaggi freschi e yogurt, che sono in grado di attenuare insonnia e nervosismo. Infine – conclude la Coldiretti Puglia – un buon dolcetto ricco di carboidrati semplici ha un’azione antistress, così come infusi e tisane dolcificati con miele che creano un’atmosfera di relax e di piacere che distende la mente.

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La siccità che ha stretto in una morsa la Puglia sin dall’inverno ha tagliato in media del 40% la raccolta in Puglia delle zucche Made in Italy che per varietà, qualità e versatilità sono tra le migliori al mondo. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, in occasione del “Zucca day” che si festeggia in Puglia al mercato contadino di Campagna Amica a Lecce in Piazza Mazzini con lezioni di intaglio delle zucche per prepararsi ad Ognissanti, l’esposizione di “mostruose” sculture, ma anche i consigli in cucina dei cuochi contadini per prepararle al meglio.

Dalla padella all’intaglio per realizzare il caratteristico simbolo delle streghe – spiega la Coldiretti Puglia – si registra nella settimana di Halloween una corsa all’acquisto dell’ortaggio più grande del mondo con il prezzo medio al dettaglio che quest’anno in media va da 1,20 a 2,50 euro al chilo, ma anche il doppio se sbucciata e tagliata. A ridurre la disponibilità di prodotto pugliese anche nel 2024 è stata la siccità, con la grave carenza d’acqua ed il caldo fuori stagione anche in autunno che hanno tagliato i raccolti,

Si tratta per la quasi totalità di prodotti destinati al consumo alimentare anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da “competizione” con esemplari che possono arrivare anche oltre i mille chili di peso. Accanto a varietà internazionali come l’Americana, la Butternut, l’Asterix, molti imprenditori agricoli – continua la Coldiretti regionale – sono impegnati nella conservazione di quelle tradizionali come la zucca Cappello del prete, la Berretta piacentina, la Mini Moscata, la Violina, la Moscata di Provenza, la Trombetta e la Delica della quale si utilizza tutto, dalle foglie ai fiori, dalla buccia ai semi oltre naturalmente la polpa.

Sagre e fiere legate alla zucca – sottolinea Coldiretti - rappresentano l’occasione per acquistare direttamente dai produttori zucche di tutte le dimensioni e varietà, comprese quelle non commestibili per usi ornamentali. Il consiglio della Coldiretti è di acquistare le zucche direttamente nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica per assicurarsi un prodotto Made in Italy ma anche per sostenere l’economia e l’occupazione locale in un momento difficile per il Paese.

La legge impone di indicare l’origine sulle zucche fresche intere, ma non su quelle tagliate, né su quelle trasformate, né sui classici semi di zucca. Così – avverte Coldiretti – aumenta il rischio di portare a tavola zucche provenienti da paesi dove non vigono le stesse regole sull’uso di antiparassitari, come nel caso dell’Egitto e della Tunisia, tra i principali esportatori in Italia assieme al Sudafrica con il quale arrivano a coprire quasi la metà del totale degli arrivi dall’estero. 

Regina indiscussa delle tavole invernali nella versione dei famosi tortelli, la zucca – afferma la Coldiretti – è uno dei prodotti più versatili della cucina e può essere utilizzata sia per le preparazioni salate che per quelle dolci ma anche abbinata a pasta, carne, formaggi e torte. Nel corso del tempo si sono differenziate principalmente due tipologie di utilizzo, una relativa alla preparazione di tortelli, gnocchi, dolci e pane, l’altra come ingrediente di minestre e minestroni. Nel primo caso le varietà più adatte presentano polpa molto soda, asciutta e dolce; per gli altri utilizzi vanno bene anche zucche meno dolci.

L’altra categoria di zucca che si sta affermando – ricorda ancora Coldiretti – è quella ornamentale: si tratta di zucche di ogni tipo, che si differenziano per le dimensioni (di piccola taglia oppure enormi) per la forma (allungate a forma di tubo, a trombetta, a cappello, schiacciate, a spirale, tonde), per la buccia (rugosa, bitorzoluta, costoluta, liscia) e per il colore (di ogni tonalità, dal verde al rosso accesso, passando per zucche striate). Ma è indubbio – conclude la Coldiretti – che l’affermarsi della notte delle streghe ha aperto il nuovo “mercato” delle zucche intagliate con le quali si cimentano un numero crescente di consumatori.

E la nuova tendenza, anche in Puglia è – conclude la Coldiretti regionale - il “pumpkin patch”, il campo di zucche da visitare, un luogo di atmosfera a metà tra il parco-giochi e la casa dei fantasmi. Una sorta di “zucca turismo”, per far divertire i piccoli e soddisfare i grandi, golosi dei mille piatti legati alla zucca, quella buona da mangiare!

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Nell’ultimo week end di ottobre l’ora solare fa raddoppiare i visitatori pugliesi a «G 7 - Sette secoli di arte italiana» nel castello di Mesagne. Argentieri: «È la bontà di Puglia Walking Art».

Sarà gran pienone di visitatori anche nell’ultimo fine settimana di ottobre. Si registrano prenotazioni di gruppi da tutta la Puglia per la grande mostra «G 7 - Sette secoli di arte italiana», curata dal prof. Pierluigi Carofano ed organizzata - nell’ambito del Protocollo d’Intesa Puglia Walking Art - da Micexperience Rete d’Imprese, con enti promotori il Comune di Mesagne e la Regione Puglia, in collaborazione con il Ministero della Cultura. «Il cambio dell’ora nella notata fra sabato e domenica sta diventando occasione per raggiungere il castello di Mesagne anche nelle prime ore di apertura della mostra – osserva Pierangelo Argentieri, ideatore di Puglia Walking Art -. In queste ore, poi, ci stiamo preparando ad alcune novità che riguarderanno la mostra nelle prossime settimane. Osservo tuttavia – ha proseguito – che i gruppi di visitatori, siano essi studenti o aderenti ad altre istituzioni, stanno gradendo la progettualità che da anni caratterizza Puglia Walking Art che ha il suo punto focale in un’intesa di sistema sulla cooperazione culturale. Cito a memoria le parole di Aldo Patruno di qualche anno fa, quando vide in quel protocollo e nell’attività conseguente “un connubio virtuoso tra arte, promozione e valorizzazione del Territorio. Un vero modello di ripartenza da offrire alla Puglia intera”».
Il riferimento è al coinvolgimento di istituzioni culturali statali presenti in Puglia e a privati che hanno aderito al Progetto, prestando per l’esposizione opere di artisti pugliesi. «In questo fine settimana – dice ancora Argentieri -, ci si soffermerà, attraverso le illustrazioni che le guide proporranno ai gruppi, sull’Annibale Cartaginese, opera attribuita ad Andrea del Verrocchio. Il focus è dettato dalla circostanza che questo grande artista moriva a Venezia proprio nell’ottobre del 1488 e che l’opera in mostra rappresenta un esempio della collaborazione con i privati. Nel catalogo della mostra è stato lo stesso professor Carofano a curarne la scheda. Egli circa l’attribuzione scrive: “Probabilmente patinato secondo un gusto “barocco”, il marmo ha perso un po’ di quell’aspetto all’antica che la doveva caratterizzare, ma personalmente non riesco a trovarvi decisivi elementi stilistici in comune con le opere conosciute di Andrea di Pietro Ferrucci e di Michele Marini. Per questo motivo preferisco presentarlo in mostra come opere attribuita ad Andrea del Verrocchio”. Ma una cosa sono le mie parole e un’altra è ammirare Verrocchio in mostra. Il “maestro di Leonardo”, come lo dice il prof. Carofano è accanto alla “Vergine delle rocce”…».
Anche domani, domenica 27 ottobre, la sarà aperta al pubblico dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20 (info 3270112818 o segreteria@pugliawalkingart. com).

Mesagne, Latiano e Lequile insieme alla Borsa del Turismo archeologico di Paestum.

Presentano un affascinante itinerario, con un obiettivo comune: Valorizzare e destagionalizzare.
Attrarre viaggiatori colti e raffinati, interessati non tanto alle spiagge e al mare, quanto alla cultura e allarcheologia con lobiettivo di destagionalizzare. È questa la mission di Lequile, Latiano e Mesagne che presenteranno alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, in programma a Paestum dal 31 ottobre al 3 novembre un articolato itinerario fatto di siti archeologici, chiese barocche, deliziosi centri storici, musei, eventi e tappe golose.
Ne hanno parlato stamattina nel corso della conferenza stampa che si è svolta nella stanza del primo cittadino del Comune di Mesagne, il sindaco della città, Antonio Matarrelli; il sindaco di Lequile, Vincenzo Carlà; il sindaco di Latiano, Mino Maiorano; lassessore alla cultura del Comune di Latiano, Monica Albano; il consigliere delegato alla Cultura e Turismo, Marco Calò; il consulente comunale con delega al centro storico e alla valorizzazione delle aree archeologiche, Mimmo Stella; il consulente del Comune di Latiano, Angelo Gaglione. Ha moderato la direttrice della rivista “Spiagge”, Carmen Mancarella (www.mediterraneantourism.it) che sarà presente con la sua rivista a Paestum.
Dice Carmen Mancarella: Dobbiamo prendere lezione dai turisti. Quando arrivano non si accontentano di visitare un solo borgo, ma girano tantissimo. Li vediamo andare anche a Matera, pur facendo base a Mesagne. Per questo abbiamo ideato un viaggio ricco di stimoli culturali per viaggiatori appassionati, colti, raffinati e perché no, anche altospendenti, considerato che possono permettersi una vacanza fuori stagione”. 
LA VIA APPIA SITO UNESCO ACCENDE I RIFLETTORI SU TUTTO IL TERRITORIO
Un doppio filo lega le tre città: Latiano e Mesagne condividono il vasto sito archeologico di Muro Tenente, attraversato dalla via Appia, la Regina delle Vie, divenuta patrimonio mondiale dellumanità Unesco che ha acceso potenti riflettori su tutto il territorio. Lequile e Mesagne sono legate tra loro dallestro e dalla maestria di un architetto vissuto nel XVII secolo, Salvatore Miccoli di Lequile, che realizzò le chiese di San Nicola e di San Vito a Lequile, ma anche la chiesa Mater Domini di Mesagne, le quali, di fatto si assomigliano. 
E così Lequile, Latiano e Mesagne si presentano compatte alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico facendo sistema, con lo scopo di offrire un itinerario turistico da vivere durante un week - end lungo anche in pieno autunno e inverno o nella prossima primavera.
Scopriamo i borghi uno per uno.
MESAGNE 
Dice il sindaco di Mesagne Antonio Matarrelli: Capitale della Cultura di Puglia 2023, Mesagne saprà sorprendere per il suo centro storico e non solo: la città è un susseguirsi di chiese barocche, di piazze, racchiuse dalle imponenti porte il cui tracciato fa di Mesagne un centro storico a forma di cuore. Incredibile la mostra di altissimo livello 7 secoli di arte italiana”, che custodisce quadri originali di Leonardo da Vinci, Raffaello, Canaletto, Artemisia Gentileschi, De Nittis, Canova, Burri. La mostra, organizzata dalla società dalla rete di imprese, Micexperience”, presieduta da Pierangelo Argentieri, in partenariato con Comune di Mesagne e Regione Puglia, ha avuto un così grande successo che sarà molto sicuramente prorogata per tutto il periodo natalizio. 
Il castello custodisce anche lo straordinario Museo archeologico del Territorio Ugo Granafei e il raccontro delle origini messapiche della città. Da ammirare vasi decorati ispirati al mito, le tipiche trozzelle messapiche, i giocattolini messapici rinvenuti nelle tombe dei bambini. Imponente la tomba a camera dellatleta, che venne rinvenuta in via San Pancrazio. Appena fuori dal museo, ci si può soffermare sui resti di un antico villaggio japigio. 
TURISMO ACCESSIBILE 
Tutto il centro storico è stato reso accessibile ai non vedenti grazie ai pannelli, realizzati anche in braille, mentre il Museo ha attuato un interessante progetto che piace a tutti, si tratta di Touch the History - Tocca la storia, grazie al quale sono stati riprodotti i reperti archeologici più significativi, che possono essere toccati dai non vedenti e da tutti, soprattutto dai bambini.
LA VIA APPIA SITO UNESCO
Mesagne ha brindato ad un importante riconoscimento: è sito Unesco. Il suo parco archeologico, Muro Tenente, che condivide con Latiano, è attraversato dalla via Appia, e nel luglio scorso ha ottenuto il prestigioso riconoscimento di Patrimonio mondiale dellumanità. Un tracciato della via è allingresso dellantica città messapica di Muro Tenente, dove lèquipe di archeologi guidati dal professore olandese Gert Burgers della Libera Università di Amsterdam ha riportato alla luce le antiche mura, spesse cinque metri, il tracciato di interi quartieri, la necropoli e le tracce di una devastante battaglia tra Cartaginesi e Romani, avvenuta nel III secolo a.C., che decretò labbandono del sito, praticamente raso al suolo da incendi e dalle palle delle catapulte lanciate dai romani.
 
LATIANO
Dice il sindaco Mino Maiorano: Gli abitanti di Latiano sono legatissimi al sito archeologico di Muro Tenente, tanto che negli anni 70 alcuni giovani guidati da Tommaso Mola condussero una campagna di scavi che portò alla scoperta di ben 400 monete antiche in argento! Già quando vennero compiuti i primi scavi nel 1913 ad opera della Sovrintendenza tutto il paese vi partecipava con trepidazione. Nacque sin da allora il Museo Ribezzi Petrosillo (oggi divenuto fondazione), al quale la Sovrintendenza ha dato in affidamento numerosi reperti archeologici rinvenuti a Muro Tenente, indicata anche con il nome di Scamnum. Unaccurata mostra fotografica curata dallarchitetto Vincenzo Camassa sulla storia degli scavi è visitabile nello stesso Museo, divenuto oggi fondazione presieduta da Vittoria Ribezzi”.
Latiano è la città dei musei per eccellenza. Ha un bellissimo polo museale dove si possono visitare ben quattro musei, che una volta erano sparsi per la nostra città e restavano quasi sempre chiusi. Nellex convento dei domenicani si possono ammirare il Museo delle Tradizioni, il Museo della Ceramica, il Museo della Storia della Farmacia, il Museo del Territorio e vi è anche una sezione sulla storia dellevoluzione delle Telecomunicazioni. Nellex convento sono stati riprodotti fedelmente le case dei contadini con tutto il loro corredo e suppellettili, ma anche le botteghe di antichi mestieri oggi scomparsi come lu conzalimbi (chi riparava le terracotte di uso quotidiano), il fabbro che ferrava i cavalli.
LATIANO CITTÀ DI BARTOLO LONGO, FONDATORE DEL SANTUARIO DI POMPEI
A pochi passi dal polo museale, in via Santa Margherita, si trova la casa che ha dato i natali a Bartolo Longo, proclamato beato. Lui ha il merito di aver fondato il Santuario di Pompei e di aver dato un futuro dignitoso a centinaia di migliaia di figli di carcerati, istituendo una scuola dove insegnava loro un mestiere oppure una professione, strappandoli quindi a un destino, che per nascita, sembrava segnato e sfidando le teorie del Lombroso.
LATIANO E LA PASTA REALE DE.CO.
Ma ai viaggiatori Latiano sarà anche in grado di offrire un irresistibile richiamo goloso: i deliziosi fruttini di pasta reale (pasta di mandorla colorata con colori tenui), di cui le nonne si tramandano gelosamente la ricetta, sono divenuti prodotti De.co (denominazione comunale).
 
LEQUILE VOLA ALTO COME UNAQUILA
Dice il sindaco di Lequile, Vincenzo Carlà: Tutto parte dal nostro frantoio ipogeo, splendido simbolo di Archeologia industriale, che si trova nella frazione di Dragoni. Secondo alcuni documenti antichi cerano a Lequile ben 15 frantoi ipogei, di cui ben nove concentrati a Dragoni. Dobbiamo immaginare i frantoi come se fossero dei veri e propri pozzi petroliferi di una volta. E i proprietari erano come i moderni sceicchi. Vi si estraeva non petrolio ma oro giallo: il nostro olio doliva lampante, che veniva utilizzato per illuminare le vie delle principali capitali europee: Londra, Parigi, Mosca. Ogni giorno partivano da Gallipoli ben 70 navi cariche di olio. Da questa immensa ricchezza nasce la bellezza degli eleganti palazzi e delle nostre grandi chiese come la chiesa madre in stile tardo barocco, la chiesa di San Nicola e la Chiesa di San Vito con fregi in foglia oro”.
Nella piazza principale davanti al Municipio, si possono ammirare la colonna barocca di San Vito, il nostro Santo Protettore che protegge la nostra città. Accanto si erge il palazzo dei principi Saluzzo una famiglia genovese arrivata a Lequile proprio per la commercializzazione dellolio.
Stupenda è, poi, la chiesa madre tardo barocca e le chiese di San Nicola e di San Vito. Entrambe vennero progettate dallarchitetto Salvatore Miccoli di Lequile che realizzò anche la Chiesa Mater Domini di Mesagne. Infatti le tre chiese, con le loro cupole maiolicate, si assomigliano moltissimo.
Da non perdere una visita al convento di San Francesco, dove resterete letteralmente incantati dagli affreschi che ritraggono lUltima Cena, Angioletti che giocano e persino i frati Amanuensi, che con la loro pazienza e la loro cultura hanno tramandato sino a noi il Sapere dellUmanità. La biblioteca del convento conserva anche pregiati libri in pergamena antichissimi.
Per il week- end dellImmacolata è atteso levento Natale nelle Corti, con artisti di strada, performance teatrali, degustazioni di prodotti tipici e di sfondo il meraviglioso borgo. 
 

Campionato Divisione regionale 1
Palestra Liceo Scientifico Mesagne
Questa sera Sabato 26 ottobre ore 18:30
Mens Sana-NewGenn Martina
Ingresso gratuito
Diretta sulla pagina Facebook
L’ingresso sarà limitato in base alla capienza della struttura sportiva.

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"Siamo in attesa dei riscontri da parte del Governo ma, sia chiara una cosa, senza i 700 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione richiesti da queste 2.700 imprese che serviranno al cofinanziamento di investimenti io non firmerò l'accordo di coesione con il Governo e fa bene il Presidente Lippolis ad accendere i riflettori su questa criticità per il territorio e per lo sviluppo della Puglia".
 
Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano replicando alla richiesta del presidente di Confindustria Brindisi Gabriele Menotti Lippolis  che oggi nel corso dell'Assemblea dell'associazione confindustriale a cui era presente anche il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini ha dichiarato: "Abbiamo la necessità che Governo e Regione Puglia firmino quanto prima l’accordo di coesione 2021/2027 per le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione in quanto una parte di queste saranno destinate anche a finanziare oltre 2.700 nostre imprese che sviluppano investimenti per 1,9 miliardi di euro sul territorio regionale”.
 
Emiliano nel rispondere a Lippolis ha dichiarato:
"Abbiamo messo in campo una strumentazione che ha raggiunto risultati incredibili e impensabili in termini di investimenti produttivi e che ha il riscontro positivo da parte di Confindustria e delle altre associazioni di categoria. Nel 2020 dopo la catastrofe economica e sociale provocata dalla pandemia e a ridosso della conclusione della programmazione 2014/2020 abbiamo avviato una interlocuzione con il governo Draghi finalizzata a definire le modalità di sostegno alla ripresa economica e degli investimenti produttivi. In quegli incontri fu valutata positivamente la metologia e l'impostazione dei nostri strumenti agevolativi e il ministro Carfagna ci assicurò la copertura delle risorse FSC 2021/2027 in modo da evitare la chiusura dei nostri avvisi e dare sostegno e continuità operativa agli investimenti delle imprese. E così abbiamo fatto in attesa dell'adozione della delibera Cipes di riparto delle risorse FSC 2021/2027. 
Ora, improvvisamente, il nuovo Governo solleva delle criticità sul tema del sostegno alle imprese. Abbiamo fornito tutte le informazioni richieste sulle procedure e sugli investimenti proposti da queste 2.700 imprese".

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Abbiamo appreso con sconcerto le condizioni in cui dal mese di luglio è costretto a vivere il nostro concittadino Carmelo Gorini, di fatto rinchiuso in casa senza poter uscire a causa dell’impossibilità di utilizzare l’ascensore della palazzina comunale in cui vive in via Benedetto Croce al rione Paradiso. Tale ascensore risulta fermo a causa della risalita dell’acqua di falda nella buca del vano ascensore, come da noi appurato questa mattina dopo una specifica interlocuzione avuta con gli uffici comunali preposti. Si tratta di un problema tecnico che in questi 4 mesi non è stato ancora risolto per mancanza di risorse economiche da parte del Comune, rendendo ancora più difficili le condizioni di vita del signor Gorini.

Si tratta infatti di una persona con importanti difficoltà di deambulazione a causa di una grave malattia che sta affrontando con determinazione e coraggio e l’unica possibilità per poter trascorrere qualche ora all’aria aperta, socializzare con gli altri e trarne così beneficio fisico e psichico è, anzi purtroppo sarebbe meglio dire era, rappresentata dall’ascensore, in quanto la sua abitazione è posta al secondo piano e le scale costituiscono per lui un ostacolo insormontabile. Pertanto, nell’esclusivo interesse collettivo, chiediamo al Comune proprietario dell’immobile, e quindi al Dirigente e all’Assessore al ramo, di provvedere con sollecitudine al reperimento dei fondi necessari per l’esecuzione dell’intervento tecnico e suggeriamo di reperirli dal fondo di riserva del bilancio comunale. La tutela delle condizioni di vita dei cittadini, in particolar modo di quelli che hanno malattie e problemi di deambulazione, necessita di risposte immediate con il reperimento straordinario di risorse economiche, fermo restando che nessun motivo può giustificare un così lungo ritardo che nel caso specifico è arrivato a quattro mesi. Con l’occasione suggeriamo all’amministrazione comunale di verificare che non ci siano altri immobili di proprietà che presentino problematiche tecniche come quelle della palazzina in cui vive il signor Carmelo Gorini al quale vogliamo esprimere la nostra solidarietà.

Andrea Vinciguerra, PD Brindisi

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Una quercia vallonea sarà piantata il 29 ottobre alle 10 in un’area verde dell’ospedale Perrino di Brindisi dai Carabinieri del Reparto Biodiversità di Martina Franca. L’iniziativa rientra nella seconda edizione del progetto nazionale “Un albero per la salute”, realizzata dai Carabinieri del Comando Tutela per la Biodiversità e dalla Fadoi (Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti), che prevede, nella stessa giornata, la donazione e messa a dimora negli ospedali Italiani di trenta giovani alberi.

Interverranno il direttore generale della Asl, Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli, il direttore amministrativo Loredana Carulli, il comandante del Reparto di Martina Franca tenente colonnello Giovanni Notarnicola, il colonnello Ruggiero Capone, comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Brindisi e Lecce, il colonnello Leonardo Acquaro, comandante provinciale Carabinieri Brindisi, e Mariangela Barletta, direttore facente funzione della Medicina interna del Perrino, insieme al personale medico e infermieristico.

Ogni pianta potrà essere geolocalizzata fotografando uno speciale cartellino e sarà possibile seguirne la crescita su un sito web, monitorando in tempo reale anche il risparmio di anidride carbonica (CO2). Il cambiamento climatico - sottolineano i promotori dell’iniziativa - rappresenta un problema e una sfida importante: l’innalzamento della temperatura globale è correlata con l'aumento dei gas serra nell'atmosfera e in particolare con emissioni di CO2 che nell'ultimo ventennio sono aumentate in maniera significativa. Il cambiamento dei cicli di precipitazioni e temperature interessa anche i boschi, le superfici agricole, le regioni montane così come le piante, gli animali e le persone.

Gli ospedali anche attraverso processi di digitalizzazione e di implementazione tecnologica, ma non solo, sempre maggiori nella Sanità, non possono prescindere da opportune strategie tese a perseguire gli obiettivi di sostenibilità della salute collettiva secondo la visione olistica One Health.

Il settore sanitario è responsabile di circa il 5 per cento delle emissioni globali di CO2 che sono in costante crescita. L'Unione Europea ha proposto un piano per contrastare i cambiamenti climatici teso alla riduzione del 50 per cento al 2030 delle emissioni di CO2. Anche la seconda Missione del Pnrr ha come obiettivo la Rivoluzione verde e la Transizione ecologica verso una società con impatto ambientale sostenibile e neutralità climatica.

L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Un albero per il futuro” realizzato dal Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente.

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