Redazione

AVIS PROVINCIALE BRINDISI. Urgente Appello alla Donazione di Sangue: Una Goccia di Vita che Fa la Differenza.

 
In un momento critico per le scorte di sangue, AVIS PROVINCIALE BRINDISI,  lancia un appello a tutti i cittadini ed in particolare ai giovani  per donare sangue  e contribuire a salvare vite umane. La donazione di sangue è un percorso di solidarietà importante ed è nel contempo una responsabilità di ognuno di noi verso l'altro, una delle massime espressioni di cittadinanza attiva. Non possiamo accorgerci dell'importanza della donazione solo quando siamo  direttamente coinvolti,   ogni giorno presso il SIMT di Brindisi necessitano decine di unità di sangue per terapie trasfusionali  per talassemici, leucemici e trasfusioni domiciliari, oltre ad interventi chirurgici e incidenti stradali. Le riserve attuali stanno  rapidamente diminuendo e c'è un urgente bisogno di tutti i tipi di gruppi sanguigni per affrontare le emergenze mediche negli ospedali della nostra regione.
 
L'estate è sempre un periodo sfidante per i centri di raccolta sangue, con una diminuzione delle donazioni a fronte di un aumento della richiesta.  Senza un adeguato supporto dei donatori volontari, si rischiano ritardi nei trattamenti e nelle cure ai pazienti più vulnerabili. Pertanto invitiamo tutti ad aiutarci a risolvere l'attuale emergenza e far diventare la donazione un impegno del nostro essere cittadini solidali.
 
Invitiamo tutti coloro che hanno un'età tra i 18 e i 65 anni e sono in buona salute,  con un peso superiore ai 50 kg, a recarsi presso la sede Avis del proprio Comune per prenotare la donazione o presso il Centro  Trasfusionale del "Perrino"  di Brindisi. Donare sangue è un processo sicuro, rapido e indolore che può essere svolto subito,  mandando un msg. wathapp al numero 3357437343. Ognuno di noi può fare la differenza, c'è bisogno di Te.
Il Presidente AVIS Provinciale Brindisi Sergio Domenico Zezza

Onore a Vito MARCHIONNA, benefattore, cittadino attivo, sostenitore delle fasce deboli, testimone del Volontariato, del Non profit e del Terzo Settore, il cui fine ultimo è il bene comune.

La finitezza della condizione umana mette alla prova la Comunità mesagnese che dovrà accettare la morte, avvenuta il 10 Agosto 2024, di un promotore delle buone pratiche che sono soltanto importanti ma anche necessarie ed essenziali, per indicare ai giovani che si può costruire un futuro più giusto e sostenibile, facendo insieme cose che sembrano piccole ma sono invero grandi per il loro valore sociale.

Vito è stato l’anima dell’AUSER di Mesagne, Organizzazione di Volontariato per l’invecchiamento attivo, costituita a livello nazionale nel 1989, per iniziativa dello SPI, Sindacato Pensionati Italiani e per impulso del Segretario nazionale CGIL di allora, Bruno TRENTIN.

Per conoscere il messaggio che viene dall’impegno sociale dell’AUSER e di Vito MARCHIONNA è bene riferirsi alla cultura sindacale di cui TRENTIN fu espressione. Essa portò alla costituzione di questa organizzazione di volontariato che, in quel clima culturale e politico, esitò due anni dopo (1991) nella promulgazione della prima (e di certo migliore!) Legge Quadro sul Volontariato, numero 266/91.

Con alti e bassi, la storia del movimento dei lavoratori italiani, di ispirazione cattolica o laica (repubblicana, socialista e comunista) ha visto un impegno non solo nel difendere i salari e le condizioni di lavoro, ma anche per tutelare le condizioni di vita fuori dai luoghi di lavoro, favorendo e sostenendo altresì la democrazia e la partecipazione. Questo si ritrova in varie evidenze di rilievo storico:

- il Patto di Roma del 3 giugno 1944 che segnò la nascita della CGIL unitaria, voluta dal comunista Giuseppe Di VITTORIO, dal democristiano Achille GRANDI e dal socialista Bruno BUOZZI (barbaramente trucidato dai nazisti qualche giorno prima della firma del Patto);

- l’art. 3 della Costituzione italiana “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”;

- le separazioni che indebolirono sia la cultura che la forza del sindacato. La CGIL unitaria resistette sino all’attentato a Togliatti del 14 luglio 1948, ma nel clima della Guerra fredda, tra il ’48 e il ’50, ci furono separazioni così nacquero CISL e UIL. Bisognerà attendere gli anni Sessanta del ‘900 per rivedere delle iniziative unitarie tra i Metalmeccanici, che dopo il Movimento studentesco del ’68 e l’autunno caldo del ‘69 così definito per le lotte sindacali, giunsero ad un’unificazione sindacale, prima tra i metalmeccanici e poi coinvolgendo l’insieme di CGIL, CISL e UIL.

- La fase del sindacato unitario si concluse nel 1984. Tuttavia, quegli anni - che la retorica pubblica dei media sbrigativamente liquida come Anni di piombo - dopo la Resistenza e la nascita della Repubblica, sono stati per il nostro Paese gli anni più innovativi, in quanto le conquiste sociali furono numerose: basti pensare, per quanto riguarda i luoghi di lavoro, alla nascita dello Statuto dei diritti dei lavoratori, al passaggio dalle Commissioni interne (striminzite rappresentanze dei lavoratori) ai Consigli di fabbrica e di azienda, mentre nella Scuola si istituivano i Consigli di istituto e in Sanità si assisteva alla nascita del Sistema Sanitario Nazionale e la Riforma Basaglia sanciva la chiusura dei manicomi, senza dimenticare l’avvio di un nuovo Diritto di famiglia con l’introduzione del divorzio.

Il sindacato unitario in alcuni casi si batté a lungo direttamente per alcune di queste riforme (ad es. per la nascita del Sistema Sanitario nazionale), in altri favorì un clima di dialogo tra le diverse parti della società italiana che fu decisivo anche nel campo dei diritti civili.

Dopo quegli anni - che furono non caratterizzati, ma combattuti e interrotti dagli Anni di piombo e dalla Strategia della tensione che culminò, ma non terminò, con l’assassinio di Aldo Moro nel 1978 - il sindacato si divise e l’Italia entrò in un lungo periodo di stagnazione economica e in parte anche sociale.

Le uniche novità socialmente importanti sono state appunto la nascita e la crescita del Volontariato, del Terzo Settore e del Non profit. AUSER è un pezzo di questa storia più recente, che Bruno TRENTIN (uno dei padri della Federazione sindacale) appoggiò. Dopo AUSER promossa dalla CGIL, nel 1990 nacquero le organizzazioni gemelle di ADA (promossa dalla UIL) e nel 1996 ANTEAS (promossa dalla CISL).

Queste organizzazioni hanno fatto una piccola rivoluzione in campo sindacale, portando i lavoratori pensionati, o almeno la parte più attiva e consapevole di essi, a non estraniarsi dalla società chiudendosi in casa, ma trasformandoli in cittadini attivi, sia nei centri metropolitani che nelle varie città, anche periferiche.

Vito MARCHIONNA, formatosi come cittadino negli anni ‘70/’80, è figlio di quegli anni e non a caso per Mesagne è stato un esempio straordinario di cittadino che, con grande umiltà e senza clamore, ha generato vari circuiti virtuosi e operativi che costituiscono esempi da emulare. Ed ha fatto ciò, senza scoraggiarsi al cospetto di difficoltà incombenti, strutturali e/o contingenti, come testimonia la sua esperienza nel Banco Alimentare. Egli le ha sempre affrontate con grande impegno e con fiducia nei cittadini, nei buoni sentimenti e nelle istituzioni, elementi essenziali per riuscire a cambiare le cose senza perseguire scopi di lucro.

Che la terra gli sia lieve ma non impedisca di “indicare ed usare” il suo come esempio per giovani e senior che possono adottarlo, emulando e consolidando il buono, nonché migliorando tutto quel che si può con l’innovazione sociale.

A nome di tutti in ISBEM (Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo), del COMEPER (Comitato Mesagne per la Ricerca) e del LabTS (Laboratorio Politico del Terzo Settore) formuliamo le più sentite condoglianze alla famiglia, ai parenti tutti e all’associazione AUSER di Mesagne che è stato lo strumento tanto virtuoso quanto straordinario con cui Vito MARCHIONNA ha esplicitato il suo amore per la Comunità, non solo mesagnese ma anche di altri centri, essendo AUSER un’organizzazione nazionale connessa ad una rete che non solo si occupa dei soggetti svantaggiati delle piccole comunità, ma che si proietta lontano con un insieme di nodi intrecciati e caparbiamente tesi tutti al bene comune.

Guido MEMO ed Alessandro DISTANTE

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Riabilitazione Ceglie. Amati:“La Regione riporta fatti e leggi mentre la Fondazione San Raffaele risponde in politichese parolaio. Confido nel TAR domani” 

Dichiarazione del consigliere regionale Fabiano Amati. 

“Mentre attendiamo la decisione del TAR di Lecce, su cui confido per un esito in grado di affermare il rispetto delle leggi e le migliori cure per i pazienti, capita che la Regione Puglia riporti nelle sue relazioni i fatti e le leggi violate, mentre la Fondazione San Raffaele replichi in politichese parolaio. Il gruppo Angelucci e i suoi addetti stampa, evidentemente, pensano che il mondo si sia fermato all’opera satirica “Gli ultimi giorni dell’umanità” di Karl Kraus, dove la realtà dipende dai comunicati stampa e non dai fatti. 
"Infatti. Non è chiaro a quali requisiti organizzativi la Fondazione San Raffaele faccia riferimento, se si considera che il Dipartimento di prevenzione della ASL ha riscontrato la prevalenza di personale medico non strutturato, ma soprattutto privo della specializzazione richiesta.
"Come certificato anche dai flussi ministeriali, non è consentito ricoverare pazienti in codici di disciplina differenti, sia pur di riabilitazione a diversa intensità. Tutto ciò ha consentito comunque di fatturare prestazioni in più rispetto a quello che si sarebbe determinato senza l’utilizzo dei posti letto cod. 75. 
"Infine, il sistema sanitario deve garantire la cura e non il luogo di cura, soprattutto per attività post acuzie. Il D.M. 70/2015 ci impone il superamento della logica dell’ospedale “sotto casa” in favore di ospedali sicuri e, soprattutto, caratterizzati da alti livelli di qualità dell’assistenza, caratterihe che la Fondazione San Raffaele non ha garantito. 
"Replicare, dunque, attraverso auto elogi, senza documentare nulla, conferma la strumentalità di una resistenza inutilmente pervicace, al solo fine di mantenere l’incarico e a prescindere dalle necessità dei malati.”

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Prosegue l’impegno della STP nelle azioni di contrasto all’evasione del pagamento dei titoli di viaggio. Iniziative mirate sono state poste in essere, in particolare, sulle linee estive maggiormente attenzionate in seguito a frequenti episodi di vandalismo. Azioni realizzate in collaborazione con personale specializzato della società affidataria del servizio di vigilanza aziendale e che hanno prodotto risultati apprezzabili attestati dall’incremento dei viaggiatori paganti che, nel caso della linea stagionale San Pietro Vernotico/Cellino San Marco/Torre San Gennaro, è stato pari all’85% rispetto ad analogo periodo dell’anno precedente.
 
La Presidente della STP avv. Alessandra Cursi esprime soddisfazione per tali risultati “che danno ragione alle azioni concrete avviate a contrasto dell’evasione tariffaria e fortemente volute da questa Amministrazione a tutela della equità nei confronti dei viaggiatori onesti, e a garanzia della sicurezza personale e del patrimonio aziendale” assicurando che sarà messo in campo “ogni sforzo ed iniziativa possibile per combattere questo sgradevole e purtroppo radicato fenomeno della cui rilevanza e portata siamo ben consapevoli”.
 
L’avv. Cursi afferma, inoltre. che l’efficace impiego a bordo degli autobus delle guardie giurate, previsto appositamente dalla normativa regionale e già utilizzato dalla STP negli anni passati, ha rappresentato un positivo esempio di sinergia e collaborazione tra gli uffici aziendali e le professionalità assicurate dalla società di vigilanza affidataria del servizio.
 
La Presidente coglie l’occasione per ringraziare il Prefetto Luigi Carnevale ed il Questore Giampietro Lionetti per il costante supporto assicurato durante la stagione estiva attraverso la presenza puntuale di uomini della Polizia di Stato a tutela del personale della Stp e degli utenti del trasporto pubblico nei collegamenti più a rischio.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

 
 
 

Ieri sera, la città di Nardò ha celebrato la musica e il talento con un evento straordinario, durante il quale l’artista Ignazio Deg è stato insignito del prestigioso **“Primo Premio Città di Nardò”** per il suo contributo alla musica italiana. La serata ha visto la partecipazione di illustri cantautori del panorama musicale, tra cui Tony Bungaro, Mariella Nava, Leda Battisti e Aprés La Class, e tanti altri, rendendo l'evento ancora più significativo.

Emozionato e grato, Deg ha dedicato questo importante riconoscimento alla sua famiglia, che lo ha sempre sostenuto nel suo percorso artistico, alle sue “stelle” che brillano nel cielo e alla città di Mesagne, che lo ha supportato sin dal suo esordio. 

In un toccante momento di ringraziamento, Deg ha anche espresso la sua gratitudine verso la **Numero Tre Produzioni**, in particolare a Davide Massa.

Un riconoscimento che segna un nuovo capitolo nella carriera di Ignazio Deg e che conferma la sua posizione nel cuore del panorama musicale italiano.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

SICCITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, FRUTTI ESOTICI PER DIVERSIFICAZIONE SALENTO; TRIPLICANO CON CAMBIAMENTI CLIMATICI

Spinti dalla siccità e dai cambiamenti climatici, si moltiplicano i frutti tropicali in Puglia, anche per favorire la diversificazione colturale in Salento, dopo il disastro causato dalla Xylella Fastidiosa che ha colpito 21 milioni di ulivi. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, con le coltivazioni di avocado, mango, lime & c. che sono praticamente triplicate Puglia, oltre ai frutti sub tropicali come melograni, loti e fichi, passando da poche decine a oltre 8.000 ettari, spinti dagli effetti dell’innalzamento delle temperature e della maggiore intensità degli eventi atmosferici.

In Puglia i tropicali sono ormai una realtà che si sta consolidando, spinta dagli effetti della siccità con una impennata delle coltivazioni di avocado, mango e bacche di Goji Made in Puglia insieme a tante altre produzioni esotiche come le bacche di aronia e il lime. A Castellaneta – continua la Coldiretti - sono state piantumate altre 3mila piante di avocado, mentre in Salento si stimano 100mila piante di avocado e 8mila piante di mango e di lime, mentre fanno capolino timidamente le banane 100% made in Puglia.

Un risultato che è il frutto della tendenza al surriscaldamento in Italia dove la classifica degli anni più roventi negli ultimi due secoli si concentra proprio nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019, il 2020 e il 2023 mentre anche il 2024 si classifica come l’anno più caldo di sempre. Secondo i nuovi dati di Isac Cnr, i primi sette mesi dell’anno hanno fatto registrare una temperatura di 1,55 gradi superiore alla media dal 1880 ad oggi, con una punta di 1,72 gradi proprio al Sud.  Copernicus spiega che il mese di luglio 2024 è stato il secondo luglio più caldo della storia, dopo quello del 2023 (che è stato anche il mese più caldo di tutti i tempi).

Quello delle piante tropicali Made in Italy è un fenomeno destinato a modificare in maniera profonda i comportamenti di consumo nei prossimi anni, ma anche le scelte produttive delle stesse aziende agricole per gli effetti del surriscaldamento determinati dalle mutazioni del clima.

Il fenomeno degli alberi esotici Made in Italy, spinto dall’impegno di tanti giovani agricoltori, è un esempio della capacità di innovazione delle imprese agricole italiane nell’affrontare in maniera costruttiva i cambiamenti climatici nonostante le difficoltà e i danni causati da eventi meteo sempre più estremi che negli ultimi dieci anni hanno provocato oltre 14miliardi di euro di danni al nostro sistema agroalimentare, conclude Coldiretti.

I TROPICALI MADE IN ITALY

FRUTTO

COSA E’

DA DOVE ARRIVA

Avocado

Simile a una pera, usato per salsa guacamole

Centro America

Mango

Di sapore dolce e succoso
ricorda la pesca

Asia meridionale,
Australia

Banana

E’ il frutto esotico più conosciuto

Asia meridionale, Sudamerica, Africa

Papaya

a metà strada tra una albicocca e un melone

Sudamerica, America centrale, Asia

Frutto della passione

Profumo intenso, sapore dolce acidulo

Sudamerica, Asia

Zapote nero

Ricorda nella forma il cachi e nel sapore il cioccolato

America centrale, Asia

Annona

Ricco di zuccheri, dal sapore acidulo-dolciastro

America centrale, Sudamerica

Litchi

Piccolo frutto,
ricorda l’uva moscato

Asia

Feijoa

Ha le dimensioni di una piccola prugna

America Latina

Casimiroa

Ha un sapore che ricorda quello della pesca

Messico

Litchi

Piccolo frutto,
ricorda l’uva moscato

Asia

Guava

Dal sapore acidulo, ricca di vitamina c

America Centrale

Logan

Dalla polpa dolce e succosa con retrogusto leggermente acidulo

Asia

Carambola

Il sapore ricorda quello del ribes e degli agrumi, con un profumo molto intenso

Asia

 

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Confesercenti della Provincia di Brindisi e la Fondazione “Dieta Mediterranea” hanno accolto i partecipanti al progetto “Erasmus plus Italia-Lituania”, una iniziativa volta a diffondere la conoscenza della Dieta Mediterranea in Lituania, al fine di individuare punti di forza utili alla definizione di un regime dietetico adeguato alle esigenze fisiologiche dell’individuo di quel Paese. Si tratta di una serie di eventi a carattere scientifico e culturale, ideati e coordinati dal Segretario Generale della Fondazione, Domenico Rogoli, tra cui meeting istituzionali, seminari formativi, convegni biomedici, visite presso aziende agroalimentari d'eccellenza, musei e mostre. Questa volta il viaggio alla scoperta della Dieta Mediterranea ha fatto tappa, con visita guidata, nelle “Tenute Rubino” di Brindisi, elegante e prestigiosa Cantina della nostra terra, con degustazioni di vini bianchi, rosati e rossi, in particolare Susumaniello ed Ottavianello, eccellenti qualità autoctone del brindisino.

Essenziale la guida della bravissima Elisabetta Vierucci, che ha accompagnato in questo percorso il gruppo di visitatori. Poi, nella sede di Confesercenti Brindisi, c’è stato un incontro con il Presidente Provinciale Michele Piccirillo, che ha portato il proprio saluto e ha lanciato importanti riflessioni sul turismo sostenibile, prima di ascoltare le relazioni di Roberto Volpe, ricercatore del CNR di Roma e membro del comitato scientifico della Fondazione Dieta Mediterranea e ideatore dell'iniziativa. Il progetto “Erasmus plus Italia-Lituania”, oltre che a studenti lituani, è rivolto a cittadini di ogni età che vorrebbero approfondire le proprie conoscenze nel campo della sana alimentazione basata sui principi della dieta mediterranea, che vede la Puglia in prima linea, quale stile di vita sano e sostenibile, fondato su un modello alimentare equilibrato e caratterizzato da regolare attività fisica.

---------------dieta_2age_2024-09-03_at_10.07.32.jpeg
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

La presenza della Casa circondariale, situata tra i rioni Commenda e Cappuccini, rappresenta un ostacolo allo sviluppo di un’area fortemente urbanizzata in cui esistono inaccettabili condizioni di degrado. E’ questo il motivo per cui ho presentato, insieme al gruppo consiliare di Forza Italia, un ordine del giorno attraverso il quale il Consiglio Comunale impegna il Sindaco ad attivare le procedure necessarie per riprendere un percorso già tracciato nel Documento di rigenerazione urbana approvato dall’assise consiliare di Brindisi il 13 novembre del 2008.
 
In sostanza, l’obiettivo è quello di spostare in una zona esterna al centro abitato della città la stessa Casa circondariale. In tal modo, infatti, si renderebbero disponibili delle aree da utilizzare per rispondere ai bisogni prioritari dei quartieri interessati, in maniera tale da renderli più vivibili e quindi meno soggetti a forme di degrado sociale.
 
Allo stesso tempo, la costruzione di una nuova Casa circondariale – già ipotizzata in un protocollo d’intesa del 2004 sottoscritto dal Ministero delle Infrastrutture, dal Sindaco e dagli altri enti interessati - consentirebbe a detenuti ed a personale penitenziario di disporre di una struttura più moderna e funzionale rispetto ai bisogni dettati dalla vita carceraria.
 
Una proposta, quella contenuta nell’ordine del giorno, che rientra nel solco tracciato da Forza Italia in relazione alla vita negli istituti di pena italiani e che a Brindisi ha visto impegnato in primo piano – con una visita nella struttura di via Appia - il coordinatore regionale del partito, on. Mauro D’Attis.
 
Nicola Di Donna – capogruppo consiliare Forza Italia

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

 
 

Una esplosione si è verificata ieri sera intorno alle ore 21,15 a Brindisi in via Sant'Angelo, dove una Nissan Qashqai, per cause ancora in fase di accertamento, è stata fatta esplodere causando gravi danni nella parte anteriore del mezzo. Sul posto sono giunti i poliziotti che stanno indagando per scoprire cosa è accaduto. 

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Un tragico incidente stradale si è verificato ieri sera intorno alle ore 23,30 nel centro di Fasano, in via Roma, dove uno scooter Piaggio Medlyey con a bordo due ragazzi di Ceglie Messapico, per cause ancora iun fase di accertamento, si è scontrato con una Smart condotta da una signora 46enne di Fasano. Lo scontro è stato talmente violento che il ragazzo Gabriel Lanizllotti è rimasto ferito gravemente. I due sono stati soccorsi e trasportati d'urgenza presso l'ospedale Perrino di Brindisi. Lanzillotti purtroppo non ce l'ha fatta ed è deceduto. L'amico è stato ricoverato in gravi condizioni. Sulla dinamica del sinistro indagano i carabinieri. 

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci