del tessuto produttivo pugliese e brindisino nei quali ci sono stati pesanti investimenti pubblici e che fa registrare dei risultati industriali di tutto rispetto, eccellenti sia dal punto di vista della produzione, sia da quello della professionalità della manodopera altamente formata e qualificata: nessuno può neanche lontanamente pensare di smantellare il settore portando avanti politiche industriali come quelle prospettate dall'Ad di Leonardo Finmeccanica, Mauro Moretti”. Non usa giri di parole l'onorevole Toni Matarrelli per commentare le ultime notizie che arrivano dall'assessorato regionale allo sviluppo economico dove, lunedì mattina, si è tenuto un vertice al quale hanno partecipato i rappresentanti dei metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm, l'assessore Loredana Capone e il presidente della task force regionale sul lavoro, Leo Caroli. Nell'incontro, i sindacati hanno esposto ai rappresentanti della Regione i piani industriali di Leonardo Finmeccanica che prevedono l'internalizzazione di alcuni lavori affidati finora alle locali aziende dell'indotto, mettendo a rischio il destino degli operai che da anni lavorano per le numerose ditte presenti soprattutto in provincia di Brindisi. “Penso che sia arrivato il momento per i miei colleghi facenti parte della maggioranza che governa il Paese – attacca il deputato - di far sentire la propria voce presso l'esecutivo per sollecitare un intervento del governo utile a impedire che mille operai, secondo le stime fornite dai sindacati, rimangano a casa”. Matarrelli si rivolge a onorevoli e senatori del territorio affinché alzino la voce al Ministero dello sviluppo economico e in aula per bloccare la strategia aziendale proposta da Moretti e dal suo gruppo. «Non mi spiego il silenzio di tanti di fronte a una situazione così preoccupante – prosegue l'onorevole mesagnese – Diverso è, invece, l'atteggiamento tenuto dalla Regione che si è impegnata rapidamente a muovere i passi nella giusta direzione: il confronto coi sindacati per ottenere le informazioni sulle singole aziende e valutarne la situazione è il giusto punto di partenza per arrivare pronti al confronto con Leonardo Finmeccanica. Un'altra buona anzi ottima notizia è la partecipazione diretta alla discussione da parte del presidente della Regione, Michele Emiliano: la presenza di Emiliano conferma la massima attenzione di cui l'ente locale sta investendo il tema. Ora bisogna anche confrontarsi direttamente con le aziende coinvolte, per capire insieme a loro quali sono le criticità da affrontare e quali soluzioni adottare. Sarebbe auspicabile che anche i rappresentanti che i cittadini pugliesi hanno mandato in Parlamento mostrassero lo stesso interesse che si vede a Bari, vista la posta in palio». L'ultimo affondo, Matarrelli lo riserva al numero uno di Leonardo Finmeccanica, Mauro Moretti. «Vorrei ricordare a Moretti, ma c'è già chi lo ha fatto prima di me, i pesanti investimenti in termini finanziari, strutturali e formativi che la Puglia ha sostenuto per lo sviluppo del settore aeronautico sul territorio, in particolare in provincia di Brindisi, dove sorgono la maggior parte delle aziende dell'indotto i cui impiegati stanno rischiando il posto di lavoro, mettendo a repentaglio il futuro delle loro famiglie: fatico a credere che un gruppo industriale così importante riesca a rinunicare così facilmente a un simile e tanto “pesante” bagaglio».
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