Redazione
Mesagne. Variato l'ingresso al cimitero per le auto
GIORNATA SICUREZZA LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, 11,3% INCIDENTI MORTALI IN AGRICOLTURA IN PUGLIA
GIORNATA SICUREZZA LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, 11,3% INCIDENTI MORTALI IN AGRICOLTURA IN PUGLIA; TRISTE PRIMATO IN ITALIA
Aperta fino al 30 maggio 2024 la procedura per partecipare al Bando ISI INAIL
In Puglia gli infortuni mortali in agricoltura sono pari all’11,3% del totale nazionale, mentre le denunce di malattie professionali arrivano al 14%, un triste primato per la regione a forte vocazione agricola che ha bisogno di maggiori strumenti di tutela del lavoro in agricoltura. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro che si festeggia il 28 aprile, sulla base del Report INAIL di marzo 2024 che ha analizzato le denunce di infortunio con esito mortale e di malattie professionali nella gestione agricoltura per regione nel quinquennio 2018 – 2022.
Per modernizzare il parco macchine agricolo e rendere più sicuro il lavoro nelle campagne, è aperta fino al 30 maggio 2024 la procedura informatica – spiega Coldiretti Puglia - per compilare le domande di richiesta, nell’ambito del bando Isi 2023, dei contributi per progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori e per sostenere l’acquisto da parte delle micro e piccole imprese agricole di nuovi e innovativi macchinari e attrezzature di lavoro per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità e ridurre il livello di rumorosità o i rischi di infortuni, con il finanziamento a fondo perduto del 65% per la generalità delle imprese agricole (70 milioni) e dell’80% per i giovani agricoltori di età pari a 41 anni non compiuti (20 milioni).
Per attivare più efficaci sinergie interistituzionali per il potenziamento della sorveglianza sanitaria – aggiunge Coldiretti Puglia - è stata siglata una intesa tra la Prefettura di Bari, la ASL, l’Ispettorato del Lavoro d’Area Metropolitana di Bari-Bat, e il CIMALA EBAT Bari e Bat, l’Ente Bilaterale Agricolo Territoriale, con lo scopo di innescare un dinamico avanzamento nell’attuazione della sorveglianza sanitaria a cui sono tenute le imprese agricole, tenuto conto sia delle peculiari caratterizzazioni del lavoro agricolo e delle mansioni che rientrano nello stesso, sia del profilo della stagionalità che investe il lavoro agricolo.
Essendo diretta a lavoratori e lavoratrici che svolgono attività manuali, eseguite quindi in assenza di macchine e attrezzature specifiche, che espongono ai rischi legati alla movimentazione manuale dei carichi, alle posture incongrue protratte per tempi significativi, all’esecuzione di movimenti ripetuti con effetti principalmente a carico della colonna vertebrale e degli arti e a rischi quali l’esposizione ai raggi del sole e a condizioni microclimatiche estreme, e atteso che l’attività lavorativa si svolge prevalentemente all’aperto, la sorveglianza sanitaria dovrà essere mirata con particolare attenzione all’analisi dell’apparato muscoloscheletrico.
E’ importante incentivare l’innovazione per garantire un livello sempre più alto della sicurezza sul lavoro in agricoltura, ma molto resta tuttavia ancora da fare e per questo – conclude la Coldiretti Puglia – è necessario continuare con decisione sulla strada intrapresa con interventi per la semplificazione, la trasparenza, l’innovazione tecnologica e la formazione, che sappiano accompagnare le imprese nello sforzo di prevenzione in atto. Per questo sono importanti le risorse che INAIL mette a disposizione delle imprese agricole per rinnovare ed ammodernare il parco macchine attualmente in circolazione.
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Scontro tra 2 auto. Donna resta incastrata con un bimbo
Incidente ieri mattina lungo la provinciale che collega Brindisi con San Vito dei Normanni. Su questa importante arteria viaria, per cause ancora in fase di indagine, si sono scontrati una Ford C Max con a bordo una signora con il suo bimbo di 6 anni e una Citroen Ds5 con a bordo un uomo. Nell'impatto sono rimasti feriti tutti e tre gli occupanti dei mezzi. E' stato lanciato l'allarme e sul posto sono giunte squadre di vigili del fuoco, del 118. I soccorritori hanno estratto la donna dalla sua Ford e il bimbo e li hannio trasferiti in ospedale. Stessa cosa per il conducente della Citroen.
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Sono arrabbiati gli studenti di Mesagne che giornalmente frequentano le scuole di Brindisi che venerdì mattina sono stati lasciati inconsapevolmente a terra dai pullman della Stp che non sono passati. La stessa rabbia che hanno provato gli studenti di Latiano, Torre, Erchie, e di altre realtà provinciali, che non hanno usufruito del trasporto scolastico, peraltro regolarmente pagato anticipatamente con l’abbonamento. Davanti a questa situazione gli studenti si sono poste due soluzioni: o rinunciare ad andare a scuola oppure essere costretti a chiamare i genitori, o qualche parente, fargli prendere un permesso lavorativo e farsi accompagnare a scuola. Così, hanno scelto per entrambi le soluzioni. La risposta del mancato servizio dei pullman l’hanno scoperta ore dopo leggendo il sito della Società di Trasporti pugliese. In un breve comunicato, che la società che gestisce il trasporto scolastico ha postato sul proprio sito istituzionale, è scritto: “Per venerdì 26 aprile e sabato 27 aprile, a causa della chiusura di tutti gli istituti scolastici e dell’Università, saranno in servizio solo le linee ordinarie non scolastiche e saranno garantiti i collegamenti con la Cittadella della Ricerca e Università del Salento, il bus 7 da Tuturano delle 7,10 e dal Casale delle 13,15”. Una nota che ha fatto insorgere i genitori alcuni dei quali intendono presentare un esposto per un paventato reato di interruzione di pubblico servizio.
“Secondo noi – hanno spiegato alcuni genitori di studenti che ieri dovevano raggiungere il liceo Monticelli di Brindisi – c’è stata una cattiva comunicazione da parte della Stp. È vero che in data 24 aprile hanno postato sul loro sito l’avviso, ma è altrettanto vero che nessuno di noi o dei nostri figli ha l’abitudine di consultare giornalmente il loro sito. Sarebbe stato giusto fornire una comunicazione diretta con avvisi da affiggere nei pullman o nei punti di fermata degli stessi. Insomma, una comunicazione diretta e non indiretta. In ogni modo vogliamo valutare con alcuni legali se in questo episodio si può paventare una interruzione di pubblico servizio. Di certo c’è stato un disagio per i nostri figlioli e per noi che abbiamo dovuto prendere dei permessi lavorativi per accompagnarli a scuola. Chi non ha potuto farsi accompagnare ha rinunciato ad andare a scuola”. D’altronde per la Stp sarebbe bastato consultare il calendario scolastico regionale 2023/2024 per verificare che le uniche festività riconosciute, oltre le domeniche, sono il primo aprile, giornata di Pasquetta, e il 25 aprile, il giorno della Liberazione. Il resto dei giorni di ponte sono a discrezione dei vari istituti scolastici che li adottano in piena autonomia.
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Regata paralimpica “Coppa Forte a mare”
Regata paralimpica “Coppa Forte a mare”: nella prima giornata è avanti il circolo di Porto San Giorgio.
CGIL. «Agricoltura Sì... Cura»: una nuova visione per il futuro dell'agricoltura a Brindisi
"Agricoltura Sì… Cura" è più di un semplice titolo; rappresenta un manifesto per un futuro agricolo sostenibile e rispettoso dell'ecologia e della salute. La Flai Cgil di Brindisi è orgogliosa di annunciare la presentazione del secondo Quaderno dell’Osservatorio Placido Rizzotto, che si terrà Martedì 30 Aprile 2024, alle ore 9 presso l'Istituto Tecnico Agrario "Pantanelli-Monnet" ad Ostuni (Br).
Questa iniziativa, sostenuta con convinzione dalla Flai Cgil di Brindisi, nasce dall'entusiasmo e dalla consapevolezza dell'Istituto Tecnico Agrario "Pantanelli-Monnet" nei confronti dei suoi studenti, i futuri custodi della nostra terra e della nostra salute. L'evento sottolinea l'importanza di un approccio che privilegi la cura dell'ambiente e la salute dei lavoratori agricoli, spesso sacrificati su un altare di pratiche agricole insostenibili e di un uso massiccio di pesticidi.
Il Quaderno "Agricoltura Sì… Cura" offre una dettagliata radiografia dei rischi legati all'uso dei fitofarmaci, esplorando gli effetti collaterali che tali sostanze hanno sulla salute umana e sull'ambiente. In un momento storico in cui l'Unione Europea cerca di contrastare queste problematiche attraverso iniziative come il "Green deal" e la strategia "Farm to Fork", mirate a ridurre del 50% l'utilizzo di agenti chimici spingendo sempre più ad un'agricoltura bio, il Quaderno pone l'accento sull'urgente necessità di promuovere modelli di produzione alternativi.
La sinergia tra la Flai Cgil e Legambiente, testimoniata da questa pubblicazione, si focalizza sulla sussidiarietà sociale, coinvolgendo lavoro, cittadini, consumatori e le filiere agroalimentari nella realizzazione di un ecosistema alimentare che sia equo, salutare e giusto. Non vi può essere, infatti, cibo sano che non sia prodotto nel rispetto di criteri etici e salutari.
Il contributo di esperti di rilievo, come Giuseppe Polito, Medico nucleare e componente del direttivo ISDE Brindisi, arricchisce l'analisi presentata nel Quaderno, insieme all'esperienza di Phyto-Victimes, l'associazione francese in prima linea nella battaglia per il riconoscimento delle malattie professionali causate dall'esposizione ai fitofarmaci.
Il programma dell'evento è il seguente:
- Saluti: Natale Palmisano, Dirigente scolastico
- Introduce: Giusy De Simone, Segretaria Flai Cgil Brindisi
- Presentazione Quaderno: Matteo Bellegoni, Osservatorio “Placido Rizzotto” Flai Cgil Nazionale
- Interverranno: Gabrio Toraldo, Segretario Generale Flai Cgil Brindisi e Giuseppe Polito, Medico nucleare componente direttivo ISDE Brindisi
- Conclusioni: Antonio Gagliardi, Segretario Generale Flai Cgil Puglia.
Gabrio Toraldo
Segretario Generale
Flai-Cgil Brindisi
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C’è tanta Puglia in quell’autentica macchina del tempo, che va delineandosi con la mostra «G7: Sette secoli di arte italiana» in allestimento nel Castello normanno-svevo di Mesagne. L’evento, organizzato dalla Rete di impresa Puglia Micexperience, vede il patrocinio di Regione Puglia e Comune di Mesagne, Camera di Commercio di Taranto-Brindisi e Aeroporti di Puglia e la collaborazione fra la Direzione generale Musei, la Direzione regionale Musei Puglia, organismi del Ministero della Cultura, e il Comune di Mesagne, capofila di soggetti quali Rete d’Impresa Micexperience e Regione Puglia, in ottemperanza al Protocollo d’Intesa “Puglia Walking Art”. A cura della rete di imprese Puglia Micexperience - che sempre nel Castello di Mesagne ha proposto con successo gli eventi espositivi «Picasso, l’altra metà del cielo» (2018), «Andy Warhol, l’alchimista degli anni Sessanta» (2019), «Il ‘900 da Modigliani a Obey», (2021) e ancora «Caravaggio e il suo tempo» (2023) e il festival biennale «Culturare» - la mostra è l’evento culturale clou dell’estate pugliese 2024, che prende l’avvio nei giorni del G7 a Borgo Egnazia e chiuderà i battenti il 30 novembre successivo. Esso gode della cura scientifica del prof. Pierluigi Carofano e sarà inaugurato il 13 giugno prossimo proponendo ad un pubblico vastissimo e variegato la possibilità di percorrere con efficacia e dovizia di analisi 7 secoli di arte italiana.
E «tanta Puglia» non è solo verificabile perché il percorso cronologico si apre con la scuola di Nicola Pisano – che secondo numerosi studiosi nacque in Puglia agli inizi del XIII secolo – e si conclude con l’esperienza artistica Pino Pascali (1935-1968), al quale la Fondazione Prada sta dedicando a Milano, in queste settimane, una retrospettiva, ma anche perché diverse istituzioni pugliesi hanno aderito all’iniziativa di Puglia Micexperience, consentendo l’esposizione di opere d’arte della loro collezione. È il caso della Galleria Nazionale della Puglia «Girolamo e Rosaria Devanna» di Bitonto, della Pinacoteca «Giuseppe De Nittis» di Barletta, della Pinacoteca provinciale di Bari. Dalla raccolta Devanna, che comprende 354 opere tra dipinti, disegni e bozzetti databili dal XVI secolo al XX secolo, saranno in mostra a Mesagne il «Ritratto di Gentiluomo» di Tiziano Vecellio (1488/1490 - 1576) e il «Commiato del Cristo dalla Madre» di Giovanni Lanfranco (1582 – Roma 1647). Dalla Pinacoteca «Giuseppe De Nittis» di Barletta, ancora, giungeranno il «Busto di donna» e «Dans le monde» dell’apprezzatissimo artista barlettano (1846-1884). Dalla Pinacoteca provinciale di Bari, intitolata a Corrado Giaquinto (1703-1766), saranno esposte a Mesagne il «Diomede» del pittore molfettese e il «Filosofo» di Francesco Fracanzano (1605-1651). La Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, infine, non ha ancora ufficializzato i prestiti, mentre è notizia di queste ore la disponibilità dell’organizzazione della mostra a studiare in maniera più approfondita il «Ritratto di Gentiluomo» di Tiziano della raccolta Devanna.
Intanto mancano 47 giorni all’inaugurazione della mostra «G7: Sette secoli di arte italiana» che la città di Mesagne è in pieno fermento. Si lavora all’interno del castello Normanno-Svevo per predisporre gli allestimenti e si lavora fuori per strutturare l’accoglienza delle migliaia di persone, tra cui diversi Vip, che giungeranno in città per visitare l’esposizione dei più grandi Maestri dell’Arte italiana vissuti tra il XIV e il XX secolo. Diverse le prenotazioni giunte negli alberghi e nei B&b che sono pronti ad accogliere i clienti. E poi ci saranno una miriade di eventi che sollazzeranno gli ospiti. A guidare la macchina organizzativa c’è il sindaco Toni Matarrelli che giorno dopo giorno verifica che nulla sia lasciato al caso. “Questa nuova grande mostra si annuncia come di straordinario valore”, ha esordito il primo cittadino -. Abbiamo deciso di investire risorse ed energie per la concomitanza del G7 in terra di Brindisi, ma anche per proseguire nella strategia che ha portato ottimi risultati in termini di flussi turistici e quindi di indotto economico.
Accanto all’organizzazione di questa splendida esposizione, stiamo mettendo in campo tutta la nostra capacità di pianificazione, ad esempio proponendo Mesagne sul mercato del turismo internazionale come meta turistica integrata”. Il sindaco ha, quindi, aggiunto: “Oggi noi siamo in grado di offrirci come destinazione archeologica o religiosa o enogastronomica, in un sistema che è ormai collaudato e che si affina con l’esperienza. La bellezza paga e noi siamo orgogliosi di poter valorizzare le nostre bellezze nel contesto di una delle più belle province italiane. L’obiettivo, che di anno in anno sembra realizzarsi, è però la destagionalizzazione del turismo: gli indicatori delle presenze in città così come nell’impresa dell’accoglienza durante tutto l’anno, ci danno ragione”.
La mostra è organizzata dalla Rete di impresa Puglia Micexperience, con a capo il suo presidente Pierangelo Argentieri, con il patrocinio di Regione Puglia, Comune di Mesagne, Camera di Commercio di Taranto-Brindisi, Aeroporti di Puglia e fa parte del progetto delle “Grandi mostre”. Complessivamente le opere che saranno esposte nell’antico maniero saranno una quarantina. In questi giorni gli organizzatori hanno chiuso il contratto per due opere del Canova. Si tratta di due statue di grandi dimensioni che per essere spostate hanno bisogno di una gru e trasporti speciali. Le opere, come le altre, saranno posizionate nella sala nobile posta al primo piano del castello Normanno-Svevo. Negli eventi collaterali della rassegna artistica ci sarà un focus curato dal direttore generale della Direzione Generale dei Musei, Massimo Osanna, dal funzionario archeologo, Luca Mercuri, dal funzionario storico dell’arte, Elisabetta Scungio; nonché dalla Direzione Regionale Musei di Puglia nelle persone del direttore delegato, Francesco Longobardi. Inoltre sarà realizzato un catalogo delle opere esposte mentre il comune di Mesagne ha già pronte le “Guide storico-turistiche della città di Mesagne” per gli ospiti che arriveranno in città e vorranno ammirare le sue bellezze storico-architettoniche.
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La città di Fasano si tingerà di rosso con la XXVIII edizione delle Gare Regionali di Primo Soccorso della Croce Rossa Italiana, competizione promossa dal Comitato Regionale CRI Puglia
L’importante manifestazione vedrà giungere a Fasano centinaia di Volontari della Croce Rossa provenienti da tutta la Puglia che gareggeranno suddivisi in ben 17 squadre in diversi scenari di emergenza allestiti nei luoghi più caratteristici della città, trasformati per l’occasione in veri e propri teatri di intervento.
L’obiettivo dei più di 100 soccorritori provenienti dai Comitati CRI di Andria, Bassa Murgia, Bitonto, Brindisi, Carovigno, Casarano, Cerignola, Cisternino, Francavilla Fontana-Oria, Foggia, Grottaglie, Lecce, Manfredonia, Martina Franca, San Severo-Torremaggiore, Taranto e Valenzano, sarà quello di garantire in ogni scenario un primo soccorso rapido ed efficace intervenendo su più di 70 tra simulatori e truccatori della Croce Rossa. Un team di circa 60 giudici specializzati assegnerà un punteggio al termine di ogni prova, valutando abilità singole e di squadra, organizzazione del lavoro e prontezza. La somma dei punteggi ottenuti nelle varie scene determinerà la classifica finale a seguito della quale verrà decretata la squadra vincitrice.
La gara che si svolgerà per tutta la giornata di domenica 5 maggio verrà inaugurata con la cerimonia di apertura della manifestazione che si terrà in Piazza Ciaia alle ore 9:00 con la caratteristica sfilata dei partecipanti alla presenza del Sindaco della Città di Fasano, della Presidente Regionale della Croce Rossa di Puglia, del Presidente della Croce Rossa di Fasano e della autorità presenti.
La principale finalità delle gare di primo soccorso è proseguire sulla strada della consapevolezza e della formazione su un tema, l’educazione al primo soccorso, nei confronti del quale le Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa sono da sempre impegnate in prima linea. La competizione rappresenta un momento di sano confronto e valutazione della preparazione dei Volontari della CRI in tutta la Puglia.
La manifestazione terminerà alle ore 18:00 e si chiuderà presso Masseria Pedali con la premiazione della squadra vincitrice che rappresenterà la Puglia nell’edizione delle Gare Nazionali del 2024.
Quest’anno l’organizzazione delle gare è affidata al Comitato di Fasano in quanto vincitore della scorsa edizione regionale che si è tenuta a Carovigno a settembre e quindi alle Gare Nazionali di Caserta.
Si invita tutta la cittadinanza a partecipare alla cerimonia di apertura e ad assistere alle simulazioni che verranno effettuate nel centro di Fasano.
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ETICHETTATURA: COLDIRETTI PUGLIA, APPROVATA LA ‘DIRETTIVA BREAKFAST’; MIELE PIÙ TRASPARENTE CONTRO ASSALTO CINESE MA E' ANCORA BATTAGLIA PER ORIGINE MARMELLATA
Coldiretti mobilitata per la raccolta di un milione di firme per una legge europea di iniziativa popolare
per superare il codice doganale ed estendere l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Unione Europea
Arriva la ‘Direttiva Breakfast’ contro l’import sleale dall’estero che affossa il miele Made in Italy con arrivi di prodotto straniero di bassa qualità a prezzi stracciati, come quello cinese quotato poco sopra l’euro al chilogrammo, con la Puglia che ha dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2 a causa del clima pazzo, ma la marmellata deve ancora attendere l’etichettatura obbligatoria dell’origine del paese per la frutta utilizzata, per cui la Coldiretti continuerà a dare battaglia. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione ai risultati dell’ultima plenaria del Parlamento europeo che ha approvato in via definitiva l’accordo politico provvisorio con il Consiglio sulle norme aggiornate in materia di composizione, denominazione, etichettatura e presentazione di alcuni prodotti alimentari “per la prima colazione”, ossia la cosiddetta “Direttiva Breakfast”.
Come auspicato, le nuove norme – spiega Coldiretti Puglia - contrasteranno le importazioni di miele adulterato da paesi terzi attraverso l’etichettatura obbligatoria e chiaramente visibile del paese di origine e avvieranno un processo per creare un sistema di tracciabilità del miele. Vi sarà inoltre un’etichettatura più chiara sul contenuto di zucchero nei succhi di frutta e sul contenuto minimo di frutta nelle confetture e nelle marmellate, ma non è stabilita l’indicazione di origine obbligatoria della frutta al loro interno. Ci si limita infatti alla presentazione da parte della Commissione di una relazione entro 36 mesi dall’entrata in vigore della direttiva, per valutare la fattibilità dell’introduzione di un obbligo di etichettatura dell’origine del paese per la frutta utilizzata.
Un temporeggiamento insostenibile che aggiunge valore alla grande mobilitazione di Coldiretti con obiettivo la raccolta di un milione di firme per una legge europea di iniziativa popolare per superare il codice doganale ed estendere l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Unione Europea.
Intanto, è stato messo un freno al dumping insostenibile ai danni di 1070 le aziende apistiche in Puglia che si prendono cura di 32.000 alveari e 13.00 sciami e producono – insiste Coldiretti Puglia - numerose tipologie di miele, dal ricercato alle mandorle agli agrumi, dalle clementine al rosmarino al timo, fino al fiordaliso, sulla, eucalipto, coriandolo, trifoglio e millefiori, con una crescita sensibile della presenza di donne e giovani a condurre le aziende apistiche.
La raccolta di un milione di firme – sostenuta firmando in tutti i mercati di Campagna Amica e negli uffici Coldiretti e promossa da una campagna social #nofakeinitaly - con la proposta di iniziativa popolare per mettere in trasparenza la filiera agroalimentare è solo il primo passo per portare l’Unione Europea a un cambio di prospettiva che sostenga la sovranità alimentare, anche lasciandosi alle spalle politiche dettate da un insensato estremismo green.
Coldiretti chiede innanzitutto la revisione del criterio dell’ultima trasformazione del Codice doganale dell’Unione e del luogo di provenienza, ma serve anche insistere sul principio di reciprocità, in una situazione in cui dalle frontiere entra cibo trattato con sostanze e metodi vietati in Europa da Paesi che non rispettano le stesse normative comunitarie in fatto di sicurezza alimentare, tutela dell’ambiente e del lavoro, una concorrenza sleale che danneggia gli agricoltori europei peraltro sottoposti a regolamenti e vincoli spesso fuori dalla realtà.
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