Redazione

Con l’approssimarsi della primavera torna “La Pasquetta brindisina” un appuntamento ormai consolidato dal successo delle prime due edizioni che hanno attirato, presso il Parco “19 maggio 2012” (noto come Parco Cillarese) decine di migliaia di brindisini.

La terza edizione dell’evento patrocinato dal Comune di Brindisi si svilupperà in due momenti distinti, il primo, nella due giorni del 31 marzo e 1 aprile 2024 e il secondo il 24 e 25 aprile  i cui particolari saranno raccontati ufficialmente ai giornalisti nel corso dei una Conferenza Stampa in programma giovedì 21 marzo 2024 alle ore 11:00, che presso la Sala Mario Marino Guadalupi del Palazzo di Città.

All’appuntamento con gli operatori dell’informazione, moderato dal giornalista brindisino Nico Lorusso e al quale parteciperà l’organizzatore maestro Carmine Iaia sono stati invitati il Sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna, l’Assessore allo Sport del Comune di Brindisi Lidia Penta e l’Assessore al Marketing Territoriale del Comune di Brindisi Luciano Loiacono.

Lo spirito che anima la fase organizzativa della Pasquetta brindisina rimane sempre immutato nel tempo, l’opportunità di fornire a famiglie, gruppi di amici, associazioni di Brindisi e della sua Provincia, una valida alternativa per trascorrere all’aperto giorni di festa restando a contatto con la natura senza doversi allontanare dal Capoluogo e potendo contare su un’ampia area attrezzata per l’occasione e nel pieno rispetto dei luoghi all’interno di uno dei polmoni verdi della città, il Parco del Cillarese.

Una grande carovana del divertimento insomma dove conoscere e vivere esperienze sportive con le attività delle società brindisine dell’ASCR Uniti per lo Sport, giocare con l’animazione e le attrazioni per bambini e ragazzi e magari godersi un pic-nic all’aria aperta con gli stand del food rilassandosi con della buona musica. 

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Gli abitanti di Brindisi invitati a due eventi speciali a marzoGli abitanti di Brindisi invitati a due eventi speciali a marzoBrindisi, 13 Marzo 2024 – Nel mese di marzo 2024 i Testimoni di Geova daranno il via aduna campagna speciale per invitare gli abitanti di Brindisi a due eventi speciali.Domenica 24 marzo milioni di testimoni di Geova in tutto il mondo si riuniranno percommemorare la morte di Gesù Cristo, una celebrazione istituita da Gesù stesso neiVangeli.“La Commemorazione è considerata il giorno più importante dell’anno per i Testimoni diGeova”, ha detto Giuseppe Carbonara, portavoce dei Testimoni di Geova. “Ma in tutto ilmondo milioni di persone che non sono Testimoni di Geova partecipano a questoevento speciale. Speriamo che anche gli abitanti della nostra zona si uniscano a noi nelricordare Gesù Cristo”.L’annuale celebrazione della Cena del Signore consiste in un discorso che metterà inevidenza il significato della morte di Gesù e il suo valore per tutta l’umanità.Gratuito e aperto al pubblico, l’evento della durata di un’ora inizierà e si concluderà conuna preghiera.Per saperne di più su come i Testimoni di Geova osservano la Cena del Signore, visita lapagina delle domande frequenti sull’evento, che si trova su jw.org, il sito ufficiale deiTestimoni di Geova.Prima della Commemorazione, durante il fine settimana del 16-17 marzo 2024, nelleSale del Regno della zona si terrà un discorso speciale intitolato “La risurrezione: vittoriasulla morte!”.Questa conferenza di 30 minuti approfondirà la speranza contenuta nella Bibbia in basealla quale nel prossimo futuro avrà luogo una risurrezione dei morti.Per ulteriori informazioni su questi eventi e su come partecipare, visita il sito jw.org.

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Un incidente sul lavoro si è verificato oggi pomeriggio nella zona industriale di Brindisi. Un giovane di 38 anni di Tuturano, Gianfranco Conte, mentre lavorava nello stabilimento della Jindal Films Europe, multinazionale impegnata nella lavorazione di materiali polimerici per la produzione di packaging in polietilene e polipropilene, per cause ancora in fase di indagine ha subito un incidente. E' stato soccorso e trasportato presso il pronto soccorso del Perrino dove è deceduto. Indaga la polizia e lo Spesal. 

 

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MORTE OPERAIO A BRINDISI.
LA SICUREZZA SUL LAVORO SIA PRIORITÀ ASSOLUTA.

 

Ancora una morte sul lavoro. È successo ancora una volta, ancora a Brindisi, a solo pochi giorni dalla precedente tragedia. Nella nostra regione dodici vite spezzate sul posto di lavoro in poco più di due mesi dell’inizio dell’anno; una media ben sopra quella nazionale con cifre da bollettino di guerra. Il Sindacato lotta da anni per l’obiettivo dei «zero morti sul lavoro» ma tali tragici eventi continuano ad accadere con una frequenza intollerabile tanto che ci chiediamo se tutte le Istituzioni e gli Enti preposti siano consapevoli della gravità della situazione.

Come rappresentanti dei lavoratori ci sentiamo ogni volta sconfitti nell’apprendere queste notizie ma non ci rassegniamo nel chiedere con insistenza e risolutezza alle Istituzioni competenti la più severa e corretta applicazione della Normativa in materia di salute e sicurezza sui posti di lavoro. Regole stringenti e dure che devono essere applicate senza alcuna omissione da tutti i datori di lavoro e dagli stessi lavoratori nelle proprie mansioni quotidiane. Processi e prassi di lavoro devono mettere al primo posto la sicurezza, sempre!

Al legislatore ancora una volta il nostro invito, la pretesa, di porre il tema in cima alle agende politiche perche non vi è sviluppo, crescita economica e sociale quando la vita si interrompe sul luogo di lavoro. La sola misura della «patente a punti per le aziende» promessa dal Governo in questi mesi non basta: sono molte le iniziative che potrebbero evitare tragedie come quella di oggi. Le elenchiamo ancora una volta perché ognuna di queste proposte può contribuire notevolmente ad evitare nuove inaccettabili morti: l’incremento di controlli con nuove assunzioni di ispettori e personale,  la negazione dell’accesso al finanziamento pubblico per le aziende che non rispettano gli standard di sicurezza, la verifica della corretta applicazione dei Contratti Nazionali per garantire tutele anche in tema di sicurezza, maggiori investimenti in formazione e prevenzione, normative più stringenti per chi antepone il profitto alla sicurezza.

La campagna di sensibilizzazione UIL #zeromortisullavoro che il Sindacato da tempo porta avanti come priorità, proseguirà con ancora maggiore forza anche in memoria del lavoratore scomparso a Brindisi.

La UIL di Brindisi si unisce al doloro della famiglia dell’operaio scomparso. Per lui, e per ogni lavoratore, proseguirà il nostro impegno.

Il Coordinatore provinciale UIL Brindisi

Fabrizio Caliolo

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PREZZI: COLDIRETTI PUGLIA, SUBITO GRANAIO ITALIA CON CONTROLLI SERRATI; SPECULAZIONI SU GRANO TURCO E RUSSO AFFOSSANO 38MILA AGRICOLTORI IN PUGLIA

Serve sostegno alla produzione nazionale con almeno 30 milioni per Fondo contratti di filiera grano

Le speculazioni in corso sul prezzo del grano mettono a rischio la sopravvivenza di 38mila aziende agricole in Puglia, il Granaio d’Italia, aggravando la dipendenza dall’estero. A lanciare l’allarme è la Coldiretti Puglia con le importazioni di prodotto dalla Turchia e dalla Russia che stanno mettendo in ginocchio i produttori dello Stivale, dove le quotazioni sono scese ampiamente al di sotto dei costi di produzione.

Occorre un impegno immediato per sostenere le aziende agricole italiane, portando a 30 milioni di euro la dotazione del Fondo nazionale per i contratti di filiera del grano – dichiara Coldiretti - lavorando per prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione, come prevede la legge di contrasto alle pratiche sleali.

Al tavolo ministeriale Coldiretti ha anche ribadito la necessità di dare avvio immediato a Granaio Italia, con una costante analisi dei prezzi e l’aumento dei controlli, senza le sanzioni a carico degli agricoltori nella gestione dei registri sburocratizzando le procedure, con una  spinta che deve venire dalla piena operatività della commissione unica nazionale (Cun) grano duro, ma anche dalla promozione della pasta 100% italiana sostenendo l’intera filiera.

Dopo che nel 2023 sono arrivati quasi 900 milioni di chili di grano russo e turco, un’invasione mai registrata nella storia del nostro Paese, secondo l’analisi del Centro Studi Divulga, il Tmo, l’ente statale turco per i cereali, avrebbe bandito – sottolinea Coldiretti - una nuova gara internazionale per la vendita e l’esportazione di ulteriori 150 milioni di chili di prodotto, con il termine fissato all’11 marzo per la presentazione delle offerte.

Un vero e proprio fiume di prodotto che, aggiunto a quello di grano canadese arrivato a superare il miliardo di chili, ha impattato sui prezzi del grano nazionale, praticamente in caduta libera.

“Le aste turche del frumento affossano ancora i prezzi del grano pugliese, con il crollo delle quotazioni che perdono altri 25 euro a tonnellata in 10 giorni ed il prezzo del grano fino che scende ancora a 335euro a tonnellata a Bari, mentre nei porti pugliesi continua il via vai di navi mercantili provenienti dalla Turchia. Le navi raggiungono i porti pugliesi anche con triangolazioni attraverso altri porti intermedi, cariche di grano estero che sta facendo crollare i compensi riconosciuti agli agricoltori, scesi rispetto allo scorso anno di oltre il 60%, in netta controtendenza rispetto all’aumento dei prezzi di vendita della pasta in crescita al dettaglio”, denunciano il presidente ed il direttore di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo e Pietro Piccioni.

Si tratta di valori che – rileva la Coldiretti - portano la coltivazione sotto i costi di produzione, rendendola di fatto antieconomica ed esponendo le aziende agricole al rischio crack, soprattutto nelle aree interne senza alternative produttive. Un abbandono dei terreni che pesa anche sull’assetto idrogeologico del Paese – conclude Coldiretti – aprendo al rischio di desertificazione.

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Furto di autovetture all’interno del parcheggio del centro commerciale “Le Colonne”. I Carabinieri arrestano uno dei responsabili.

Nella mattinata del 12 marzo i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Brindisi hanno eseguito un’ordinanza cautelare in carcere nei confronti di un indagato per il tentato furto di un’autovettura e del furto di un altro veicolo commerciale, commessi tra il mese di ottobre 2023 e lo scorso mese di febbraio nell’area di parcheggio del centro commerciale “Le Colonne”.

Le indagini svolte dai militari suddetti, con la direzione e il coordinamento della Procura della Repubblica di Brindisi, consistite anche nell’attenta analisi delle immagini acquisite dal sistema di videosorveglianza del centro commerciale, hanno permesso di giungere all’identificazione dell’uomo quale presunto autore dei citati reati; inoltre, l’arrestato dovrà rispondere anche del delitto di ricettazione di un’altra autovettura, oggetto di furto in Brindisi nello scorso mese di febbraio.

Gli elementi raccolti hanno quindi permesso alla Procura della Repubblica di Brindisi di chiedere e ottenere l’emissione della misura cautelare citata da parte del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Brindisi, in considerazione della sussistenza di pericolo della reiterazione di condotte delittuose analoghe (pericolo che è desumibile dalla reiterazione in uno stesso ambito territoriale di delitti contro il patrimonio in un breve lasso temporale).

L’indagato è stato condotto presso la Casa circondariale di Brindisi in attesa dello svolgimento del c.d. interrogatorio di garanzia.

Le indagini descritte rientrano nella lodevole attività di contrasto alla criminalità diffusa, in modo particolare contro i delitti predatori, che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi sta svolgendo in tutta la provincia.

Interrogazione congiunta al Sindaco Marchionna presentata dalle forze di minoranza in Consiglio Comunale alla luce delle preoccupanti risultanze di presunta contaminazione dell’acqua utilizzata presso il centro cottura a servizio della refezione scolastica comunale e di altre mense del territorio, gestito dalla Serenissima. 

 

Al Sig. Sindaco di Brindisi

Dott. Pino Marchionna

e p.c.  Al Presidente del Consiglio Comunale

Gabriele Antonino

Interrogazione

ai sensi dell’art. 61 del vigente Regolamento del Consiglio  Comunale

I sottoscritti consiglieri comunali

Premesso che

- in data 13 marzo u.s. la testata cartacea Quotidiano di Brindisi ha pubblicato la notizia della presunta contaminazione batterica dell’acqua utilizzata nel centro cottura dei pasti del servizio di refezione scolastica e della mensa della Guardia di Finanza di Brindisi gestito dalla società Serenissima;

- il responsabile unico del procedimento del servizio di refezione scolastica comunale, Dott. Nicola Zizzi, nell’intervista ha dichiarato che la possibile emergenza si è concretizzata a seguito di un controllo di routine da parte del direttore dell’esecuzione del contratto del servizio in parola;

Constatato che

- per permettere la continuità del funzionamento del centro cottura sono state attivate modalità precarie con l’utilizzo di cisterne mobili di acqua;

- si attendono i risultati definitivi dei prelievi effettuati su mandato del direttore dell’esecuzione del contratto;

Ritenuto che

il centro cottura comunale gestito dalla Serenissima svolge a tutti gli effetti un servizio pubblico i cui utenti sono per la maggior parte bambini;

Interrogano il Sindaco per sapere

- quali sono le iniziative intraprese a tutela della salute degli utenti del servizio di refezione riveniente dal centro cottura comunale;

  • se ritiene opportuno segnalare l’accaduto alla locale Asl e chiedere quindi il loro intervento per permettere controlli e approfondimenti, pacificamente, imparziali a tutela della salute pubblica.

Brindisi 13 marzo 2024

I consiglieri comunali

Denise Aggiano, Pasquale Luperti, Michelangelo Greco, Diego Rachiero, Roberto Fusco, Alessandro Antonino, Riccardo Rossi

 Nel corso dell’emergenza pandemica la Struttura CAD del PDTA di San Pietro Vernotico fu inserita nei percorsi assistenziali dedicati ai pazienti emodializzati cronici affetti da Covid 19, in relazione alle indicazioni ministeriali e regionali.

Si è trattato, quindi, di un modello organizzativo che ha risposto in quella fase pandemica ad un’emergenza sanitaria ma considerato che oggi si è aperta una nuova fase, in relazione al fatto che la gestione del Covid 19 non viene più considerata un’emergenza, ma sul lungo periodo come le altre malattie infettive.

Dunque, si ritiene condivisibile la decisione da parte della ASL di voler adottare una “revisione” organizzativa del suddetto CAD, ripristinando la normale attività sanitaria, entro il 16 marzo c.m., anche per utilizzare al meglio le grandi potenzialità assistenziali della suddetta struttura capace di favorire la continuità assistenziale. Si spera ovviamente che tale data non venga inficiata ancora una volta per ragioni meramente tecniche – organizzative (banale tinteggiatura di superfici murarie interne e sanificazione) in capo all’Area Tecnica, così come avvenuto per i lavori di riconversione e ristrutturazione del medesimo PTA iniziati con gravissimo ritardo a causa della difficoltà (sic ) di rendere liberi gli spazi in cui avrebbero dovuto cominciare i lavori stessi, i cui effetti in termini di probabili finanziamenti andati persi non è dato ancora sapere.

Nella speranza, quindi, che venga rispettata una congrua tempistica per il ripristino dell’attività dialitica in argomento, che mitigherebbe il disagio dei pazienti interessati costretti a ricorrere al pendolarismo sanitario, si coglie, inoltre, l’occasione per chiedere alla ASL BR di avviare quanto prima un cronoprogramma di riqualificazione complessiva del PTA di San Pietro Vernotico secondo quanto approvato dalla Regione Puglia.

A tutt’oggi, purtroppo, il potenziamento del PTA di San Pietro Vernotico, è ancora fermo sulla carta. Un progetto di riconversione adottato in ragione della DGR n. 161 del lontano 2016, nell’ambito di un’organizzazione più ampia di integrazione, mediante la configurazione di reti di presa in carico, delle attività ospedaliere in sinergia con le attività territoriali.

La riqualificazione della struttura in questione non può più attendere. Occorre procedere senza più indugio alla riorganizzazione dei Servizi e Unità Operative sulla scorta delle caratteristiche sociali ed epidemiologiche del territorio aumentando la capacità di intercettare il bisogno ed offrire risposte adeguate in un’ottica polifunzionale suddivisa per aree: prevenzione, urgenza, continuità assistenziale, sanitaria, medica, socio sanitaria, servizi, consultori, day hospital, sert e moduli per riabilitazione (sono previsti 80 ppll), ecc.

Si tratta, in definitiva, di dare finalmente seguito al progetto regionale previsto per il Presidio Territoriale di Assistenza di San Pietro Vernotico, nell’ottica di realizzare concretamente la prevista configurazione del sistema sanitario provinciale, ovvero della rete ospedaliera e territoriale della ASL BR, adottata molti anni fa dalla Regione Puglia a cui i precedenti Direttori Generali si sono distinti soprattutto per le dismissioni previste e non per le nuove attivazioni, in un panorama regionale che vede la Provincia di Brindisi - giova ricordarlo -  essere la ASL Pugliese  più penalizzata in termini percentuali di posti letto per mille abitanti e di servizi previsti.

È nostra convinzione tuttavia che il nuovo corso intrapreso dall’attuale Direzione Generale nell’attivare reparti e servizi previsti dal Piano di Riordino Ospedaliero, avrà un’accelerata anche nella riorganizzazione delle Strutture Territoriali PTA per dare risposte efficaci ed efficienti ai bisogni di salute.

               Distinti saluti

       Brindisi, 12 marzo 2024

                                                                                                     La Segretaria Provinciale

                                                                                               f.to    Chiara Cleopazzo

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10eLotto, in Puglia vincite per 25mila euro. Esulta la Puglia grazie al 10eLotto. Nel concorso di martedì 12 marzo, riporta Agipronews, nella regione sono stati vinti, in totale, 25mila euro. A San Severo, in provincia di Foggia, un fortunato giocatore ha indovinato un 4 Oro da 15mila euro, mentre ad Andria, in provincia di Barletta-Andria-Trani, è stata centrata una vincita da 10mila euro grazie a un 6. L’ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito premi per 27,1 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 810,4 milioni di euro dall’inizio dell’anno.

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Il Prefetto Michela La Iacona ha ricevuto nella mattinata di ieri in visita istituzionale il Generale di Corpo d’Armata, Vito Augelli, Comandante Interregionale della Guardia di Finanza per l’Italia Meridionale, accompagnato dai Comandanti Regionale e Provinciale, il Generale di Divisione Fabrizio Toscano e il Col. Piergiorgio Vanni.

L'incontro, svoltosi in un clima di massima cordialità e proficua collaborazione, ha rappresentato l'occasione per un utile confronto sulle delicate funzioni svolte dalla Guardia di Finanza tese ad impedire ogni forma di distorsione delle attività economiche dai tentativi di infiltrazione della criminalità.

Il Prefetto ha tenuto ad esprimere il proprio sincero apprezzamento al Generale Augelli per la dedizione e la professionalità dimostrati dalla Guardia di Finanza nell'assolvimento delle complesse attività del Corpo.

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Urgente la conclusione dell’iter del Piano Generale di Bonifica con la conseguente realizzazione dei nuovi Piani di Classifica

ACQUA: COLDIRETTI PUGLIA, SERVE PIANO INVASI CON DESERTIFICAZIONE AL 57%; BENE RIPARTIRE DA INCOMPIUTE DA DIGA DEL PAPPADAI A SAGLIOCCIA

Ora necessari anche gli interventi nel bacino del torrente Vallona e sul torrente Scarafone

Bene ripartire dalle incompiute dalle Dighe del Pappadai a Saglioccia in Puglia, che necessita di un piano invasi e una gestione organica dell’acqua, partendo dal finanziamento degli interventi idrici e di riassetto del territorio, interventi entrati nell’agenda di governo regionale a nazionale da Coldiretti, opportunità da non perdere anche per ridisegnare la bonifica integrale in Puglia, dove sono drammatici gli effetti dell’incuria e delle mancate opere di bonifica sul territorio. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in una regione dove le aree a rischio desertificazione rappresentano il 57% della superficie utilizzabile e il conto pagato dall’agricoltura soggetta ai cambiamenti climatici e alla siccità è salato.

Determinante ripartire dalle incompiute, dagli interventi di manutenzione straordinaria della diga di Saglioccia, realizzata negli anni 80 e mai entrata in esercizio, con lo sbarramento sul torrente omonimo, affluente di destra del fiume Bradano, in agro di Altamura, in località Tempa Bianca, fino al recupero funzionale della Diga del Pappadai, opera idraulica in provincia di Taranto costruita tra il 1994 ed il 1997 in pietrame con manto, con una quota di massimo invaso di 108,5 metri sul livello del mare, mai utilizzata e di fatto abbandonata – aggiunge Coldiretti Puglia – che sarebbe utile a convogliare le acque del Sinni per 20 miliardi di litri di acqua da utilizzare per uso potabile e irriguo e una volta ultimata andrebbe a servire l’Alto Salento, ancora oggi irrigato esclusivamente con pozzi e autobotti

Necessario anche il completamento delle opere di sistemazione idraulica e di conservazione del suolo nel bacino del torrente Vallona a protezione dell’area irrigua di San Nicandro Garganico – ricorda Coldiretti Puglia - con inizio lavori a luglio 1991 interrotti a giugno 1993 e sul torrente Scarafone, con inizio lavori ad ottobre 1990 interrotti nel luglio 1992 in provincia di Foggia, oltre alla definitiva concretizzazione di rapporti e accordi con la Regione Molise per la realizzazione di una condotta di 10 chilometri per drenare acqua dall'invaso del Liscione sul Biferno fino all'invaso di Occhito sul Fortore.

Rispetto alla bonifica, Coldiretti Puglia ritiene urgente il cronoprogramma degli interventi, a partire dalla conclusione dell’iter del Piano Generale di Bonifica con la conseguente realizzazione dei nuovi Piani di Classifica, con riparti degli oneri adeguatamente distribuiti su tutto il territorio e una più ampia platea di contribuenti, con una coerente applicazione dei tributi di bonifica connessi ai benefici che le opere di bonifica apportano agli immobili dei contribuenti, e che la regione vigili sulla loro corretta attribuzione, il superamento del peso debitorio sul sistema Consorzi commissariati e la risoluzione delle problematiche amministrative e finanziarie esistenti, la ripresa dei servizi di bonifica (lavori, investimenti) in modo da concretare e giustificare il pagamento degli oneri di bonifica, l’aggiornamento della classificazione e dei tributi per le imprese agricole presenti nelle aree colpite da Xylella, in cui dal 2014 persiste una permanete calamità che ha sconvolto gli assetti della produttività agricola, il completamento delle opere incompiute e la ripresa delle progettazioni idrauliche ed irrigue per mettere in sicurezza il nostro territorio per il prossimo futuro.

Si sono consolidate nel tempo nuove ed inevitabili esigenze di manutenzioni ordinarie straordinarie delle opere pubbliche di bonifica che non possono e non debbono essere scaricate sugli utenti  i quali hanno, loro malgrado,  subito nell’ultimo decennio innumerevoli danni per mancata manutenzione.

La tropicalizzazione del clima sottopone ormai ciclicamente, incalza Coldiretti Puglia, alla violenza di nubifragi e bombe d’acqua che si abbattono su un territorio fragile, dove l’incuria e la mancanza di opere di manutenzione ordinaria dei canali e delle reti di scolo aggravano la situazione. Serve un piano organico pluriennale per gli interventi di manutenzione straordinaria, al fine di non gravare di oneri impropri i consorziati, già colpiti sia patrimonialmente che nella formazione del reddito, in considerazione dei ripetuti danni subiti, a causa della mancata manutenzione delle strutture di bonifica e che realizzi investimenti in infrastrutture irrigue e, soprattutto, avvii fattivamente interventi di manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali.

Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%, sostiene Coldiretti nel precisare che insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario – continua Coldiretti – anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità e al giusto prezzo. Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale – conclude Coldiretti - per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare.

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