Redazione

CANALE SUEZ: COLDIRETTI PUGLIA, A RISCHIO EXPORT PUMMAROLA MADE IN ITALY; IN PUGLIA 1,4 MLN TON POMODORO DA INDUSTRIA

I costi dei container stanno avendo aumenti vertiginosi che si riflettono sulla competitività del prodotto sui mercati esteri

 

Le difficoltà alla navigazione provocate dagli attacchi degli Houthi dello Yemen contro le navi nel Mar Rosso mettono a rischio circa 270 milioni di esportazioni di pummarola Made in Italy dirette in Asia nel 2023, tra pelati, polpe, passate e concentrato di pomodoro. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sugli effetti economici delle tensioni sui trasporti marittimi attraverso il canale di Suez.

Si tratta – sottolinea la Coldiretti - di ben 10% del totale delle spedizioni all’estero di pomodoro Made in Italy trasformato diretto all’estero. L’allungamento delle rotte marittime tra Oriente e Occidente, costrette ad evitare il Canale di Suez, per arrivare in medio oriente, India e sud est asiatico, a causa dei ripetuti attacchi terroristici, hanno portato – continua la Coldiretti – ad aumenti vertiginosi del costo dei trasporti marittimi e dei tempi di percorrenza. I costi dei container stanno avendo aumenti vertiginosi che si riflettono sulla competitività del prodotto sui mercati esteri con aumenti a valanga che interessano anche le rotte non direttamente coinvolte.

La Puglia detiene la quasi totalità della produzione del pomodoro all’interno di una filiera del Sud Italia - riferisce Coldiretti Puglia - con 15.527.500 quintali di pomodoro da industria su una superficie di 17.170 ettari prodotti in Puglia. La provincia di Foggia è leader indiscussa del mercato e rappresenta il maggiore bacino di produzione nazionale – insiste Coldiretti Puglia - con una superficie media annua di 15.000 ettari e con una produzione di pomodoro da industria che si aggira intorno ai 14.250.000 quintali (1,4 milioni di tonnellate).

Il pomodoro trasformato Made in Italy – evidenzia Coldiretti – rappresenta un ingrediente fondamentale della dieta Mediterranea e della vera cucina italiana candidata all’iscrizione nella Lista rappresentativa dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità dell’Unesco. In Italia – spiega Coldiretti – sono circa 70mila gli ettari coltivati a pomodoro da salsa in circa 7.000 imprese agricole, oltre 100 imprese di trasformazione e occupa 10.000 addetti, per una produzione di 5,4 milioni di tonnellate di prodotto destinata a polpe, pelati, passate, sughi e concentrati consumati i Italia e in tutto il mondo con una valore totale delle esportazioni di 2,7 miliardi.

Lo scenario di difficoltà e incertezza rischia di ostacolare le importazioni dall’Asia di fertilizzanti per un valore di circa 200 milioni nel 2023 con preoccupante impatto sui costi di produzione delle imprese agricole. A rischio anche le esportazioni di prodotti agricoli e agroalimentari pugliesi che si muovono in nave – aggiunge Coldiretti Puglia - con il cambiamento delle rotte, l’aumento dei costi ed il ritardo nelle spedizioni, quando ammontano ad oltre 500milioni di euro l’export dell’agroalimentare pugliese verso i Paesi africani e Indiani e Orientali, con la situazione di criticità che mette particolarmente a rischio le consegne dei prodotti deperibili come la frutta e la verdura con la perdita di fette importanti di mercato che sarebbero poi difficili da recuperare.

Per sostenere il trend di crescita dell’agroalimentare Made in Italy serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra sud e nord del paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da porti, aeroporti, treni e cargo, cogliendo appieno l’opportunità del PNRR per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro paese un danno in termini di minor opportunità di export. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati valorizzando il ruolo strategico dell’Ice con il sostegno delle ambasciate anche nel contrasto all’italian sounding.

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Si discuta con i sindacati perché senza assunzioni e personale non si curano le persone e non si aprono i servizi.

 I protocolli aiutano, rendono esecutive procedure in uniformità di accessi e trattamento in altre ASL limitrofe, ma non salvano ancora la vita alle persone. Sono anni che denunciamo la gravissima situazione in cui versano i servizi essenziali e di cura della ASL Brindisi a cominciare proprio dal servizio di Radiologia Interventistica avendo negli anni espresso reiteratamente più denunce anche quando - nel recente passato - altri non se ne erano proprio accorti ed oggi assumono tardivamente le giuste rivendicazioni.

L' ospedale Perrino di Brindisi, così come avveniva fino al 2021, deve essere autosufficiente, deve tornare ad essere punto di riferimento per i pazienti brindisini che hanno il diritto alle cure al pari degli altri utenti nei territori della Regione Puglia, in omologazione di servizi e anche per quanto rappresentato per anni per il reparto di radiologia interventistica. Un’autonomia che al momento manca, pur essendo un ospedale di II livello, principalmente per l’assenza di medici e di altro personale di comparto per rendere operativo il reparto di radiologia interventistica. La Regione deve autorizzare subito assunzioni straordinarie per personale dirigenziale e di comparto, poiché e' inutile fare finta di non capire che a Brindisi nonostante le dotazioni strumentali mancano le persone che si prendano cura delle persone.Assumere e rendere attrattiva la  ASL Brindisi istituendo una struttura complessa di radiologia_ neuro radiologia interventistica per non avere concorsi e selezioni deserti.

Ora, occorre urgentemente intervenire per custodire e potenziare la complessa filiera della emergenza- urgenza della Asl BR, trovando - ora non “domani”- soluzioni operativamente percorribili per ripristinare il funzionamento di tale fondamentale servizio.

Brindisi 28.01.2024

     

Chiara Cleopazzo

   

C. Luca Ghezzani

Segretaria Area Sanità

FPCGIL Brindisi

   

Coordinatore FPCGIL Medici e Dirigenti SSN Brindisi

       

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Lo scorso dicembre, in centro, nella Città Bianca, una ottantatreenne ostunese denunciava lo scippo della sua borsa contenente denaro e documenti.

A nulla era servito il tentativo di trattenere con tutte le sue minute forze la borsa che così finiva nelle mani dello scippatore il quale si rifugiava in un veicolo fermo poco distante ove ad attenderlo vi era il complice alla guida.

Nella circostanza la povera vittima si procurava una lieve ferita al mignolo.

Tuttavia, l’anziana donna non si perdeva d’animo! In sede di denuncia raccontava con dovizia di particolari la dinamica dell’azione delittuosa posta in essere dall’esecutore materiale, ma soprattutto dichiarava di essersi insospettita, poco prima che fosse scippata, di un veicolo che la “tallonava” mentre guidava nel centro di Ostuni.

Proprio questo particolare rappresentava il punto di partenza delle indagini che permetteva agli uomini del commissariato di PS di Ostuni di individuare gli autori ai quali, tra le altre aggravanti (recidiva per entrambi), veniva contestata quella di aver approfittato della minorata difesa della vittima in ragione all’età della stessa.

I gravi indizi raccolti a carico dei due presunti responsabili, entrambi cinquantenni di Ostuni, hanno permesso al pubblico ministero della Procura di Brindisi di chiedere ed ottenere dal Giudice per le indagini preliminari di quel Tribunale la misura cautelare della custodia in carcere eseguita ieri pomeriggio dagli agenti del Commissariato di P.S. di Ostuni.

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Mesagne Calcio Vs Manduria 1 - 3
Reti:
Castro (Ma) rig. 13 pt 0-1
Niare (Me) 3 st 1-1
Quarta (Ma) 19 st 1-2
Salvemini (Ma) 50 st 1-3
Finisce con la vittoria del Manduria per 3 a 1. Risultato che lascia i gialloblù con l'amaro in bocca perché i ragazzi di mister Germano hanno tenuto testa al Manduria, squadra costruita con giocatori esperti e di categoria superiore.
PRIMO TEMPO
Inizio veloce dove le due squadre si affacciano pericolosamente dalle parti di Maraglino e Carriero.
Al 13' il Manduria si procura un calcio di rigore con Plecic realizzato poi da Castro.
Spinge la squadra banco verde, arrivando più volte in area di rigore e ottenendo diversi calci d'angolo.
L'occasione più pericolosa capita sui piedi di Bocchino al 30' ma una gran parata di Carriero gli nega la gioia del gol.
Al 37' l'arbitro Lucanie non assegna un rigore netto per un fallo di mano di Cicerello, apparso evidente per tutti tranne per il direttore di gara che compie così un errore clamoroso a sfavore del Mesagne.
Continua a rendersi pericoloso il Mesagne ma la difesa ospite riesce a gestire gli affondi gialloblù.
I primi 45 minuti di gioco finiscono con il Manduria in vantaggio per un gol a zero.
SECONDO TEMPO
Parte forte il Mesagne e dopo soli tre minuti trova il pareggio con un gran gol di Niare che fa partire un tiro preciso e forte che si insacca nell'angolino alto alla destra del portiere.
Un inizio di secondo tempo bellissimo per il Mesagne che mette alle corde il forte Manduria, creando diversi pericoli.
Si rende pericoloso il Manduria al 15' ma Plecic davanti alla porta spreca clamorosamente.
Ma a sorpresa nel momento migliore del Mesagne al 19' il Manduria passa con il classico gol dell'ex di Quarta che sorprende Carriero sul primo palo.
Le due squadre visibilmente stanche dopo aver lottato su ogni pallone non si tirano indietro, continuano a giocare a viso aperto
Ma a tempo ormai scaduto arriva il terzo gol del Manduria con Salvemini che mette la parola fine a questo match.
Dopo sei minuti di recupero termina la partita con la vittoria del Manduria per 3 a 1. Peccato, il Mesagne avrebbe meritato almeno un pareggio per aver giocato alla pari per gran parte della partita contro il Manduria.
Adeso il campionato osserverà un altro turno di riposo per consentire al Molfetta ed al Manduria di giocare la finale di ritorno di Coppa.
Si riprende domenica 11 febbraio quando il Mesagne andrà a giocare sul campo della V.Matino.
La cronaca
1° TEMPO
13 (Ma) Plecic si procura un calcio di rigore
Sul dischetto si presenta Castro che realizza il gol del vantaggio per il Manduria
21 (Ma) cros di Salatino che termina di poco alto sulla traversa
25 (Ma) da calcio d'angolo il Manduria si rende pericoloso, ma la palla attraversa pericolosamente l'area per poi essere allontanata
30 (Ma) Maroto mette in mezzo un bel pallone, arriva Bocchino a colpo sicuro ma Carriero compie una grande parata sulla conclusione del numero 25
36 (Me) colpo di testa di Niare su cross di Miccoli che non crea pericoli
37 (Me) clamoroso fallo di mano di Cicerello ma l'arbitro non concede un rigore evidente
43 (Me) cross preciso di Giancola, la difesa del Manduria respinge un pallone che poteva essere pericoloso
45 minuti di recupero 3
48 il primo tempo termina con il Manduria in vantaggio sul Mesagne per una rete a zero.
2° TEMPO
1 (Me) tiro debole di Niare parato facilmente dal portiere
3 (Me) gol del Mesagne con Niare 1-1
Il Mesagne pareggia con un grandissimo gol di Niare che dal limite fa partire un tiro imprendibile per Maraglino
7 (Me) diagonale di Sacco parato da Maraglino
15 (Ma) palla filtrante di Maroto per Plecic che tutto solo calcia fuori
18 (Me) azione costruita da Nanitelamio e Niare va alla conclusione Nanitelamio ma Maraglino non si fa
19 (Ma) gol del Manduria con Quarta 1-2
Quarta trova il gol del vantaggio con un tiro sul primo palo che inganna Carriero
27 (Ma) tiro da dentro l'area di Lorusso appena entrato per Quarta e ottiene un calcio d'angolo
45 minuti di recupero 6
50 (Ma) gol del Manduria con Salvemini 1-3
Salvemini beffa Carriero e realizza il terzo gol
51 finisce con la vittoria del Manduria per 3 a 1
TABELLINO
MESAGNE CALCIO
1) Carriero (K)
2) Orfano
3) Giancola
4) Cerrato
5) Del Frari
6) Munoz
7) Sacco
8) Tatullo
9) Niare
10) Nanitelamio
11) Miccoli
A disposizione
12) Di Pietrangelo Claudio
13) D'Ippolito
14) Di Pietrangelo Cosimo
15) Halm
16) Ancora
17) Di Dio
18) De Robertis
19) Di Noi
20) Palazzo
ALLENATORE
Germano
CAMBI MESAGNE CALCIO
1) ESCE IL N. 8 ENTRA IL NUMERO 17 AL Min 20 del ST
2) ESCE IL N. 11 ENTRA IL NUMERO 13 AL Min 23 del ST
3) ESCE IL N. 2 ENTRA IL NUMERO 14 AL Min 40 del ST
4) ESCE IL N. 7 ENTRA IL NUMERO 15 AL Min 46 del ST
AMMONITI MESAGNE CALCIO
3
ESPULSI MESAGNE CALCIO
Nessuno
MANDURIA
1) Maraglino (K)
7) Cicerello
16) Rapio
25) Bocchino
28) Dorini
4) Ristovski
Castro
20) Maroto
24) Plecic
10) Quarta
14) Salatino
A disposizione
12) Coletta
76) Salvadore
44) Ungredda
17) Nestola
26) Salvemini
2) Zecca
77) Ancora
11) Lorusso
5) Marsili
ALLENATORE
Salvadore
CAMBI MANDURIA
1) ESCE IL N. 10 ENTRA IL NUMERO 11 AL Min 26 del ST
2) ESCE IL N. 4 ENTRA IL NUMERO 44 AL Min 32 del ST
3) ESCE IL N. 20 ENTRA IL NUMERO 26 AL Min 37 del ST
4) ESCE IL N. 24 ENTRA IL NUMERO 17 AL Min 43 del ST
AMMONITI MANDURIA
16, 8, 17
ESPULSI MANDURIA
Nessuno
ARBITRO:
Piergiorgio Lucanie di Molfetta
PRIMO ASSISTENTE:
Marco Stellacci di Molfetta
SECONDO ASSISTENTE:
Filippo Alfieri di Lecce.

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 CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, E’ VITAMINA DAY NEI MERCATI CONTADINI IN PUGLIA CONTRO MALANNI STAGIONE.

L’iniziativa in programma fino alla fine della stagione di raccolta.

E‘ Vitamina Day  nei mercati contadini in Puglia anche contro i malanni di stagione, un patrimonio da valorizzare e sostenere quello agrumicolo pugliese che vale oltre 80 milioni di euro milioni di euro con una produzione di 2,6 milioni di quintali soprattutto di arance e clementine. Ad organizzare gli appuntamenti con gli agrumi è Coldiretti Puglia nei mercati di Campagna Amica in Puglia, con agrichef e tutor della spesa per far conoscere i sani e naturali “rimedi contadini” per difendersi a tavola con la giusta alimentazione, con spremute in diretta, bicchieroni di succo di arancia offerte ai consumatori, oltre a muffin alle arance e fette di torta al succo e alla crema di agrumi per i consumatori

Le imprese agricole che si dedicano alla produzione di agrumi in provincia di Taranto – ricorda Coldiretti Puglia - sono 1.041, il 9% del totale dell’imprenditoria agroalimentare jonica, con una produzione di clementine, arance e mandarini di 1,9 milioni di quintali, e tale patrimonio va valorizzato attraverso un piano straordinario agrumicolo ed un sostegno al reddito, considerato anche il fatto che la concorrenza sleale dei Paesi comunitari ed extracomunitari sta determinando un calo dei prezzi di vendita del 25%. In provincia di Foggia si producono 103mila quintali di arance e limoni, in un’area ad alto rischio di dissesto idrogeologico, caratterizzata da agrumeti storici.

E’ scientificamente provato – spiega Coldiretti regionale – che una corretta dieta a base di vitamina C e sali minerali sia una validissima alleata contro le malattie da raffreddamento e non c’è dubbio che l’alto contenuto di questa vitamina negli agrumi, ma anche nei kiwi, ha un effetto benefico contro le scorie (radicali liberi) che “annientano” l’organismo e che sono prodotte, proprio dal nostro corpo, in grandi quantità nel periodo invernale. E allora – continua la Coldiretti – invece di abusare di sostanze multivitaminiche che vanno tanto di moda oggi, è meglio preferire gli agrumi e tutta la frutta e verdura di stagione, preparando spremute e centrifugati, che il nostro Bel Paese ci offre in questo momento con benefici per il portafogli e il palato.

Proprio gli agrumi sono i grandi protagonisti degli antichi rimedi contadini. Se contro mal di gola – continua la Coldiretti – si consiglia di fare gargarismi con succo di due limoni diluiti in mezzo bicchiere d’acqua e sale, contro il raffreddore basta tagliare un limone in due, versarne un po’ di succo nel palmo della mano e aspirarlo. La fastidiosa tosse può essere sedata poi – spiega Coldiretti – bevendo il succo di un limone con un cucchiaio di miele.

In caso di gola infiammata è utile anche fare degli sciacqui con 6 cucchiai di aceto di mele aggiunto a mezzo bicchiere di acqua. Per la raucedine il toccasana è un centrifugato di carote fresche e un cucchiaino di miele da bere durante la giornata. E se si aggiungono problemi bronchiali i nonni contadini preparavano un decotto con 2 o 3 cucchiai di semi di lino, acqua e mezzo bicchiere di vino rosso fatti bollire per 2 o 3 minuti. Il tutto va versato su una salvietta di cotone o di lino da piegare e mettere sul petto, lasciandolo fino a quando diventerà freddo. E per la convalescenza, nessun dubbio, mangiare pomodori crudi molto maturi o berne il succo aiuta – precisa la Coldiretti – a tornare presto in forma.

Fondamentale – sottolinea la Coldiretti – è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti che sono di grande aiuto per combattere le conseguenze dello stress del cambio di stagione sull’organismo.

Nella dieta – prosegue la Coldiretti – non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l’organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali. Va infine ricordato che in un soggetto normale l’assunzione di proteine deve essere compresa tra 0,8- 1,3 grammi di proteine per chilo di peso corporeo, per cui – conclude la Coldiretti – una buona dose di carne nella dieta non può fare che bene.

Anno da incorniciare il 2023 per il canile di Mesagne da cui sono usciti ben 60 cani che sono stati adottati da altrettante famiglie. Il trend positivo sta continuando anche nel 2024 con la previsione che per giugno nel canile ci dovrebbero essere solo un centinaio di pelosi. Alcuni giorni fa il presidente di Federalberghi provinciale, Pierangelo Argentieri, ha adottato Gina, una meticcia, che adesso ha una casa favolosa in cui scorrazzare e giocare: masseria Malvindi. Il presidente Argentieri lo scorso anno aveva assistito personalmente all’accalappiamento del peloso e da quel momento ha fatto di tutto per riuscire ad adottarlo. E c’è riuscito per la grande gioia di Gina. Come Argentieri tante altre famiglie stanno adottando dei pelosi presi dal canile. Nelle ultime settimane sono stati adottati Lupin, Dante, Chico, Iris, Leone, Zora, Maddox, Kendra e tanti altri ancora. Attualmente nel canile rifugio sono ospitati 117 cani mentre nel sanitario ve ne sono 7.  Di questi 5 sono di proprietà del comune di Oria.

Tra il 2022e il 2023 sono entrati in canile 60 pelosi che erano ospiti presso altre strutture provinciali poiché il canile di Mesagne non aveva ancora ottenuto il dissequestro. “Fortunatamente non abbiamo più situazioni del genere, i cani che fanno ora ingresso sono solo quei pochi che vengono accalappiati sul territorio mesagnese”, ha spiegato Vincenzo Carella, consigliere comunale con delega al canile e randagismo. Passati gli anni, quando il canile ospitava dai 400 ai 500 animali. “La personale previsione tra adozioni e perdite – ha proseguito Carella - è che a giugno 2024, per la prima volta nella storia del canile comunale, il numero dei cani ospitati scenderà sotto i 100.  Inoltre, con la razionalizzazione della spesa nel 2023 il comune di Mesagne ha prodotto un risparmio per il settore animali di circa 100 mila euro. Quindi gli obiettivi raggiunti sono stati: il benessere degli animali attraverso un percorso di socializzazione dei cani ospitati nella struttura, quando sono meno si riesce a lavorare bene, mentre il secondo obiettivo è stato di produrre un risparmio considerevole per l’ente. Tutto ciò è stato possibile grazie ad un attento lavoro giornaliero. L’ordine, il censimento, le carte d’identità esposte fuori ad ogni box hanno aiutato nella scelta delle famiglie che vengono a visitare il canile e decidono per l’adozione”. Anche il randagismo è sotto controllo poiché gli animali delle masserie e delle zone rurali sono ormai quasi tutti censiti e sterilizzati così da evitare nuove cucciolate. “Anche gli assidui controlli sui microchip e i bandi per le sterilizzazioni gratuite di cani e gatti padronali hanno ridimensionato moltissimo il fenomeno delle riproduzioni dei cani”, ha concluso il consigliere delegato.

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La notizia relativa alla collocazione in cassa integrazione di 83 lavoratori della SIR addetti alla movimentazione del carbone ripropone in termini drammatici i problemi legati alle conseguenze del processo di decarbonizzazione. L’Enel ormai non fa mistero della sua chiara volontà di anticipare i tempi della dismissione della centrale Federico II, tanto più perché Terna non ha ancora fatto chiarezza su ciò che dovrà rimanere “in sonno” nell’eventualità di un accresciuto fabbisogno energetico a livello nazionale.
 
Nel frattempo, come era facile immaginare, si registrano altre conseguenze negative sul piano occupazionale che vanno ad aggravare una situazione già di per se drammatica che investe il comparto industriale brindisino.
 
Oggi più che mai, pertanto, è necessario fare pressioni sul Governo nazionale perché Brindisi torni al centro delle attenzioni attraverso la immediata riconvocazione del tavolo istituito presso il Ministero del made in Italy.
 
Un appuntamento che dovrà essere preceduto da un incontro operativo organizzato – come da intese raggiunte a livello ministeriale – dal Sindaco di Brindisi per redigere un elenco di emergenze ed anche per individuare possibili soluzioni.
 
Le organizzazioni sindacali si sono già attivate in questa direzione ed è necessario che lo facciano anche le istituzioni, così come è indispensabile un ruolo attivo di Confindustria la cui decisione di dar vita ad un ricco programma di festeggiamenti per il suo ottantesimo anniversario appare a dir poco fuori luogo in un periodo in cui a Brindisi si celebrano i funerali per la perdita di migliaia di posti di lavoro.
 
Lino Luperti – consigliere comunale e consigliere provinciale con delega all’Ambiente

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Diploma quadriennale, l'IISS "Ferdinando” autorizzato per il settore "Turismo". Si punta sullo studio di tre lingue straniere dal primo anno, metodologia Clil, legame con le filiere produttive e apprendistato formativo.

MESAGNE - Si è svolta stamattina la conferenza stampa convocata per annunciare l’attivazione del percorso formativo quadriennale nel settore economico-turistico presso l’“Epifanio Ferdinando” di Mesagne. «Si tratta di una proposta innovativa: in linea con le direttive europee in materia, si sposa con i bisogni e le caratteristiche del nostro territorio», ha commentato Anna Maria Scalera, assessore alle Politiche Sociali e ai Servizi Educativi della città di Mesagne nell’introduzione all’incontro. «Sono grato al dirigente e ai docenti dell’Istituto di Istruzione Superiore mesagnese per l’importante lavoro  che stanno svolgendo in un settore cruciale per la formazione dei nostri giovani, un settore in cui l’innovazione diventa la caratteristica imprescindibile con cui strutturare una offerta didattica adeguata e competitiva», ha dichiarato il sindaco di Mesagne Antonio Matarrelli.

«Potenziamento nei 4 anni di tre lingue straniere, delle discipline professionalizzanti come diritto ed economia, e una attenzione specifica rivolta al settore turistico e al consolidamento di materie come “Arte e Territorio” e Informatica, per accrescere le abilità di digitalizzazione da applicare nell’ambito della promozione storico-monumentale», Mario Palmisano Romano, dirigente scolastico dell’IISS “Ferdinando», ha così elencato le principali novità che andranno a caratterizzare il nuovo percorso formativo attivo a partire dall’anno scolastico 2024/2025. Il termine per effettuare l’iscrizione è stata fissato al prossimo 10 febbraio, data entro la quale gli studenti che stanno per terminare i tre anni di scuola secondaria di primo grado potranno scegliere di accedere ad un percorso di studi che fornisce un ventaglio completo di opportunità. Il diploma apre infatti le porte al mondo del lavoro oppure all'iscrizione all'università.

«Il percorso sperimentale permette agli studenti di conseguire, con 6 anni complessivi di studio, 4 anni di scuola superiore e 2 anni di ITS Academy, un titolo di alta specializzazione tecnica, che consente l’accesso a posizioni lavorative qualificate», ha spiegato Imma Petìo, responsabile della comunicazione dell’Istituto tecnologico superiore per l’Industria dell’Ospitalità e del Turismo allargato di Puglia, soggetto partner del sodalizio insieme a “Tenuta Moreno spa” di Latiano, “Pro Loco Mesagne”, “Snoopy Tour” di Brindisi e l'ente di formazione “Profeta”. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi alla segreteria dell’Istituto tecnico economico, in via Damiano Chiesa a Mesagne.

 

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CARABINIERI, CERIMONIA DI GIURAMENTO DI 67 VICEBRIGADIERI.

La cerimonia si è svolta alla presenza del Comandante della Legione Carabinieri Puglia, Generale di Brigata Ubaldo Del Monaco.

Nei giorni 24, 25 e 26 gennaio, presso la caserma Bergia di Bari, sede del Comando Legione Carabinieri Puglia, ha avuto luogo la cerimonia di giuramento di 67 vicebrigadieri appena promossi e assegnati a reparti dell'Arma nell'ambito regionale.

La cerimonia si è svolta alla presenza del comandante della Legione Carabinieri Puglia, Generale di Brigata Ubaldo Del Monaco, dei Comandanti Provinciali e dei familiari dei militari.

Il Generale Ubaldo Del Monaco, al termine della cerimonia, in un momento di incontro con i neo promossi vicebrigadieri, ha formulato loro gli auguri personali per il grado conseguito, richiamandone la professionalità e le responsabilità derivanti, in linea con i valori etici fondanti dell'Arma dei Carabinieri, tra i quali la vicinanza, costantemente espressa dall’Istituzione, al cittadino e alle sue esigenze.

Mercoledì 31 gennaio alle 17.00 a Castello Imperiali è in programma un incontro sulla nuova legge regionale che disciplina le ristrutturazioni edilizie.

Il convegno, organizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati e AIGA Brindisi, sarà aperto dai saluti del Sindaco Antonello Denuzzo, del Consigliere Regionale Maurizio Bruno, della Presidente dell’Ordine degli Avvocati Daniela Faggiano, del Presidente di AIGA Brindisi Cataldo Lolli e del Presidente della Commissione Urbanistica Nicola Lonoce.

Le relazioni saranno a cura del Consigliere Regionale Stefano Lacatena, del dirigente comunale del settore urbanistica Luigi Resta e degli Avvocati Fabio Patarnello e Silvio Molfetta. Modererà e concluderà il Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica Domenico Attanasi.

“Lo scopo di questo convegno – commenta l’Assessore all’Urbanistica Domenico Attanasi – è avviare una riflessione sul nuovo scenario normativo introdotto dalla legge regionale con le relative implicazioni di carattere tecnico, urbanistico, amministrativo e penale. Si tratta di novità molto significative che investono vari profili professionali e che necessitano di una attenta riflessione da parte di tutti i soggetti coinvolti in questo processo di innovazione.”

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