Redazione

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di San Pancrazio Salentino (BR) hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 34enne e di un 29enne, indagati in relazione ad un furto in abitazione commesso nel mese di dicembre 2023 all’interno dell’abitazione di un anziano a San Pancrazio Salentino. In particolare, a conclusione delle indagini condotte dai militari dell’Arma, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Brindisi, gli arrestati, tra l’altro già noti alle Forze dell’Ordine, sono stati identificati quali presunti autori del furto, nel corso del quale si sarebbero impossessati di vari monili in oro per un valore complessivo di 5.500,00 euro, asportandoli dall’interno della camera da letto della vittima. In particolare, i due, approfittando della momentanea assenza del proprietario, utilizzando verosimilmente arnesi atto allo scasso, si sarebbero introdotti all’interno dell’abitazione previa effrazione della porta d’ingresso, mettendo a soqquadro tutte le stanze, portando a compimento il loro disegno criminoso. Le indagini svolte, consistite nell’analisi delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza dell’area in cui è stato perpetrato il furto, hanno consentito di identificare i presunti responsabili. Inoltre, uno dei due soggetti, il 29enne, era sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare, pertanto, è stato anche deferito in stato di libertà per il delitto di evasione, con l’aggravante di aver commesso il fatto durante il periodo in cui era ammesso ad una misura alternativa alla detenzione in carcere. Le indagini svolte rientrano nelle attività di contrasto alla criminalità diffusa, in modo particolare contro i delitti predatori, che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi sta svolgendo in tutta la provincia.

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L’arrivo dell’anticiclone in pieno inverno fa splendere il sole ed alzare le temperature con le mimose fiorite  oltre un mese in anticipo sul tradizionale appuntamento della festa della donna dell’8 marzo. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti Puglia sugli effetti di una primavera anticipata provocata dall’anticiclone nordafricano con temperature fino a 20 gradi.

Le alte temperature – sottolinea la Coldiretti regionale – mandano la natura in tilt e favoriscono in tutte le piante il risveglio anticipato anche con fioriture fuori stagione e il pericolo di esporre le coltivazioni ai danni di un prevedibile, successivo, forte abbassamento delle temperature con la conseguente perdita dei raccolti. Ma con il caldo – aggiunge la Coldiretti - le popolazioni di insetti dannosi per le colture sopravvivono per attaccare successivamente i raccolti nella prossima primavera.

Il caldo anomalo sconvolge le campagne in un inverno mite senza pioggia che ha fatto registrare fino ad ora una temperatura superiore di quasi due gradi superiore la media storica (+1,87°), secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi al mese di dicembre. Senza dimenticare – sottolinea la Coldiretti - che se non arriva il freddo le popolazioni di insetti che causano danni alle colture potrebbero sopravvivere troppo numerose e svernare per attaccare successivamente i raccolti nella prossima estate.

L’inizio del 2024 sembra dunque confermare la tendenza al surriscaldamento anche in Italia dove lo scorso anno è stato il più bollente mai registrato facendo registrare lungo la Penisola una temperatura superiore di 1,14 gradi rispetto alla media storica del periodo 1991-2020, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr che rilevano le temperature dal 1800. La classifica degli anni più roventi da oltre due secoli si concentra infatti nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine dopo il 2023, il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020, secondo le elaborazioni Coldiretti.

Il cambiamento climatico è stato accompagnato da una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal freddo al caldo, con sbalzi termici significativi. L’agricoltura – conclude la Coldiretti Puglia – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo ma anche dagli eventi estremi che solo nel 2023 sono stati quasi 100 in Puglia con la perdita di produzione del 34%.

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Tra una pausa e l’altra dell’impegno relativo al Premio Letterario Nazionale “Città di Mesagne”, giunto al suo 21°anno, il 29 e 30 dicembre 2023, presso lo storico teatro del Carmine di Mesagne, l’Associazione Solidea ha augurato buon anno, rappresentando “Non ti pago” nella versione dialettale mesagnese di Enzo Dipietrangelo, legalmente autorizzata: una storia di sentimenti tanto umani quanto universali, come invidia, dispetto, superstizione, ma anche riconciliazione e seconde opportunità.

Hanno calcato la scena:

Edi Renna, nei panni della sognatrice vicina ti casa Nunna CARMELA;

Marcello Dipietrangelo e Carmelo Marzo, di Brindisi, sono stati gli animosi F.lli FRUNGILLO;

Carmen Longo, la disperata signora ERMINIA;

Cosimo Morleo, documenti legali alla mano, ha dato voce all’Avv. STRUMILLO, mentre, breviario

sul cuore, Stefano Bello ha indossato la talare del parroco DON RAFFAELE. Il malcapitato ma fortunato ragazzo di bottega, Mario BERTOLINI è stato vivacizzato da Ludovico Tenore, innamorato di STELLA, che è stata Concetta Passante. L’uomo di fatica (mica tanto) e di fiducia (ancora meno) AGLIETIELLO è stato impersonato da Enzo Dipietrangelo, che, pur affidandosi ad altri per la regia,  ha voluto riprovare dopo anni il gusto della polvere del palcoscenico; la volenterosa inserviente di casa, MARGHERITA, è stata disinvoltamente proposta da Georgiana Raluca Dosa, Marica Potì è stata la paziente padrona di casa, DONNA CONCETTA.  Il burbero, sfortunato, invidioso e iroso padre-padrone, Don FERDINANDO QUAGLIUOLO, è stato portato in scena da Pantaleo Ancora, regista della rappresentazione.

L’arredo scenico, all’essenziale, è stato curato da Franco Dipietrangelo, mentre Amedeo Cellino ha operato alla consolle con Raffaele Carriero, e Claudia e Annarita Quaranta, con Maria Cellino, si sono occupati dell’accoglienza all’ingresso. L’accesso ha previsto liberi contributi destinati alla Parrocchia ed alle Missioni Carmelitane, ed in entrambe le serate sono stati estratti gratuitamente dei premi offerti da attività commerciali del quartiere Carmine.

Hanno introdotto  il dott. Enzo Dipietrangelo, autore della brillante versione della commedia, e la professoressa Silvia Merenda.

La performance solidea sarà riproposta domenica 28 gennaio nello stesso teatro parrocchiale mesagnese e, successivamente, il 4 febbraio, all’Olmi di Latiano. Nel quadro di un avvicendamento nei ruoli, collaboreranno Stefania Radeglia e Vanessa Cavallo all’accoglienza, sul palco debutteranno nuovi interpreti: Cinzia Giuffrè, Cosimo Rubino e la piccola Noemi, peperina mascotte dell’Associazione.

Quest’opera, intrisa di comicità, non può non commuovere attraverso la lieve amarezza che si nasconde fra le divertenti gag comiche, che l’Associazione “Solidea” propone con il massimo rispetto per il genio Eduardo, per la lingua napoletana e con la massima fedeltà al copione originario.

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Il G7 a Fasano non è la vetrina internazionale che vogliamo per la nostra Regione.
Per questo l’entusiasmo mostrato dagli amministratori locali per la venuta in Puglia di questi guerrafondai non è per niente giustificato .

Il Cobas Brindisi ed USB di Fasano hanno proposto  e svolto  una riunione regionale nella serata di  Venerdì 26 Gennaio  a Fasano presso il Laboratorio Urbano di Corso Vittorio Emanuele 76 per discutere le iniziative da intraprendere contro  il G7 e le scelte politiche che si porta dietro che destano grande preoccupazione.
Alla riunione hanno partecipato tante associazioni, movimenti ,cittadini, sindacati di base.

Il risultato della riunione è stato quello  di costituire un tavolo di coordinamento regionale dove decidere   le iniziative da realizzare  per il G7.

Le proposte  uscite dalla riunione  sono queste:

-Riflessioni  con momenti dedicati sui già prospettati venti di guerre mondiali che attraversano di nuovo l’Europa.

Dopo l' appello dell' ammiraglio Rob Bauer presidente comitato militare Nato a iniziare a convincere i popoli europei ad una guerra tra cinque- 8 anni contro la Russia e come tale iniziare a parlare di mobilitazione di riservisti e in mancanza di essi ritorno alla coscrizione obbligatoria è immediatamente seguita la dichiarazione del capo stato maggiore inglese Sander che conferma drammaticamente l'idea.

-2 assemblee ,una nel Salento e l’altra nel Foggiano, con la presenza dell'esperto  Antonio Mazzeo sul ruolo della Puglia nell’intervento diretto nei conflitti attuali con i cercati  risvolti ,proprio dai paesi del G7 e della Nato, sulle scelte energetiche ed economiche mondiali  .

Il cambiamento  del quadro economico mondiale  a favore in particolare degli USA,che sta riducendo a mal partito l’Europa e la sua economia, è il vero obiettivo degli interventi militari nelle stesse guerre .

Assemblee in cui proporre manifestazioni contro le guerre e i processi di militarizzazione  vicino le basi di Galatina ed Amendola.Pensiamo anche a Brindisi una iniziativa sulla decisione del Governo di utilizzare il porto di Brindisi per ospitare la nuova portaerei “Trieste” dove c’è già la concessione di 500 metri di banchina.
Contestiamo fortemente le iniziative dei militari nelle scuole che di fatto serviono  a convincere i nostri giovani ad arruolarsi ,insomma prossima  carne da cannone .

-Prendere  contatti , attraverso sedi regionali pugliesi ,napoletane  e romane, con il Forum della acqua pubblica  per iniziative prima e durante il G7 .

-     Inviti i a rappresentanti  del Popolo Curdo e Popolo Palestinese,Popolo Mapuche in Patagonia , che in Puglia abbiamo sempre sostenuto.

-     Lavoro e precariato , contro le proposte sindacali e Governative  per ex-Ilva, Cerano ,ed altre vertenze dove le soluzioni  sono per una continuità di devastazione ambientale  e morte.

-     Migranti , pensando ad iniziative contro i nuovi provvedimenti governativi ,tra cui i nuovi lager da realizzare  in appalto alla Albania solo per maschi.

-     Emergenza abitativa ed il diritto alla casa.

-     Realizzare iniziative di protesta nei diversi luoghi dove il G7 svolgerà i suoi appuntamenti sparsi per la Puglia.

-     Nei tre giorni a Fasano  del G7 ,13-14-15 Giugno , la proposta è quella di riunirsi e svolgere riunioni sui temi sopra esposti . Con lo svolgimento di una  manifestazione a Fasano il pomeriggio di sabato 14 Giugno .

    Questa gente che viene non sono proprio gente per bene ,vanno contestati fortemente.

Sito della mobilitazione è nog7.it

Fasano 19.01.2024

 Referenti del tavolo di coordinamento regionale 

 Roberto Aprile- Cosimo Quaranta Cobas Brindisi

 Ciccio Lussone USB Fasano

“Dopo trent'anni dall'entrata in vigore della Legge sull'elezione diretta dei sindaci, la scelta del Governo di estendere al terzo mandato l'incarico nei comuni fino a 15mila abitanti è una novità interessante e fortemente democratica", commenta così il primo cittadino di San Michele Salentino, Giovanni Allegrini, la decisione del Consiglio dei Ministri che non mette limiti di ricandidature per i sindaci dei Comuni piccoli e piccolissimi, quelli che non superano i 5mila abitanti, e dà il via libera anche al terzo mandato per i sindaci dei Comuni di medio-piccola dimensione.
 
"Sono sinceramente entusiasta del fatto che ancora una volta avrò la libertà di essere sottoposto al giudizio dei miei concittadini che sceglieranno chi dovrà governarli," spiega il sindaco Allegrini.
 
"Rispettare la sovranità dell'elettore è la vera democrazia che si concretizza nei rapporti sociali. Se hai lavorato bene per la città, ti premia; altrimenti, in modo democratico, ti chiede di spostare il tuo impegno verso un altro obiettivo. In due mandati a San Michele Salentino abbiamo lavorato con un gruppo formato da amministratori motivati e determinati. Sono sette anni che viviamo ogni giorno con entusiasmo a stretto contatto con i nostri concittadini, e devono essere loro a dire l'ultima parola sul nostro operato. Mancano ancora più di tre anni alla conclusione di questa seconda consiliatura e abbiamo ancora in cantiere diverse opere da realizzare. Stiamo programmando investimenti che cambieranno il volto del nostro paese e avremmo bisogno di altro tempo per chiudere ogni progetto. Per questi motivi, posso affermare con orgoglio che siamo pronti a rimetterci a disposizione della comunità," conclude, "sapendo di aver lavorato onestamente e al servizio dei nostri concittadini."

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Coltiviamo la memoria: questo il titolo della cerimonia commemorativa del “Giorno della Memoria”, tenutasi stamane presso un affollato Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, alla presenza delle Autorità civili, militari e religiose nonché dei dirigenti scolastici e di una folta rappresentanza di docenti e studenti provenienti da tutti i Comuni della provincia.

L’evento, organizzato dalla Prefettura con la collaborazione del Comune di Brindisi, dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia - Ambito territoriale della provincia di Brindisi e del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, è stato abilmente condotto dal giornalista Antonio Celeste.

La scelta del più grande contenitore culturale del Capoluogo - generosamente offerto dal Sindaco -  ha consentito, come ricordato dal Prefetto Michela La Iacona nel suo messaggio di saluto, di accogliere tanti ragazzi e di offrire conseguentemente “l’opportunità di piantare più semi, affinchè le riflessioni che faremo oggi possano fare germogliare in quante più coscienze possibile un futuro di pace, diverso da quello che ci ha consegnato il terribile periodo storico che andiamo a ricordare”.

Nel corso della cerimonia il Prefetto ha consegnato le medaglie d’onore conferite dal Presidente della Repubblica alla memoria di 16 cittadini della provincia che hanno vissuto l'esperienza dell'internamento nei campi di concentramento nazisti. Alla consegna erano presenti i Sindaci dei Comuni di origine degli insigniti.

Una manifestazione, intensa per emozioni e contenuti, fortemente voluta dal Prefetto Michela La Iacona che nel suo discorso ha inteso rimarcare anche l’importanza del termine “responsabilità”: oggi più che mai  - ha evidenziato - in cui registriamo, ancora, focolai di odio, di intolleranza, di razzismo, dobbiamo sentirci responsabili delle nostre azioni, dobbiamo essere agenti attivi di una dimensione morale positiva, ma per fare questo abbiamo il dovere di ricordare, di coltivare la memoria delle atrocità disumane commesse per impedire che si possano ripetere. E, tuttavia, coltivare la memoria non basta, occorre reagire ad ogni forma di discriminazione, di sopruso, di pregiudizio e, per fare questo, tutti noi abbiamo il dovere di operare seguendo la preziosa guida della nostra Costituzione”.

Il programma della giornata ha visto la partecipazione attiva di studenti e docenti di alcune scuole della provincia (I.I.S.S. Ferraris-De Marco-Valzani - Polo Messapia, I.P.S.S.S. Morvillo-Falcone di Brindisi, Liceo Marzolla-Leo-Simone-Durano di Brindisi, I.C.S. Commenda di Brindisi) che, con i loro lavori, hanno catturato l’attenzione del pubblico presente.

La forza coinvolgente delle immagini ha toccato i cuori dei presenti sin dall’arrivo nel teatro, dove, accolti dagli studenti dell’Istituto Valzani di San Pietro Vernotico, hanno potuto visitare, nello spazioso Foyer, la mostra espositiva “Coltiviamo la Memoria” a cura del Liceo Artistico “E.Simone”, la mostra di opere grafiche "Io Deportato: dalle parole alle immagini" e l’installazione artistica in ferro "Auschwitz-Birkenau”, a cura dell’I.I.S.S. “Ferraris-De Marco-Valzani” - Polo “Messapia”, nonché l’allestimento delle riproduzioni sartoriali e di oggetti tipici della quotidianità della cultura ebraica “il Morvillo ricorda la Shoah” realizzate dell’I.P.S.S.S. “Morvillo-Falcone”.

L’evento ha avuto inizio con il “Canto degli Italiani”, l’inno nazionale magistralmente eseguito dall’orchestra  e dal coro dei ragazzi del Liceo Musicale Durano i quali, dopo i saluti del Prefetto e del Sindaco di Brindisi, hanno intonato anche il noto brano “Gam Gam”, colonna sonora del film “Jona che visse nella balena”, canto che nella pellicola viene insegnato dalla maestra a Jona e agli altri bambini nel lager.

Di grande impatto è stata la Performance Multidisciplinare dell’Istituto Professionale Morvillo-Falcone “AVETE 5 MINUTI” che ha richiamato il momento del rastrellamento da parte dei soldati nazisti nel ghetto di Roma con i giovani studenti-attori che dapprima preparano convulsamente la valigia per partire e poi si ritrovano in un corto circuito temporale nel quale si vedono agire nella tragica situazione di ieri i ragazzi di oggi. Dopo la partenza, sono ritornati sul palco, forse morti, forse dispersi e, con un tono a volte triste a volte scherzoso, hanno spiegato il perché di quella scelta.

Altrettanto significativa è risultata la proiezione del Videoracconto “Io Deportato: il Viaggio DENTRO”, realizzato dall’I.I.S.S. “Ferraris-De Marco-Valzani”- Polo “Messapia”, prodotto audiovisivo in cui uno studente, immaginando di essere un bambino al tempo dell’orrore nazista, ha raccontato lo strappo mai sanato della sua innocenza, dei suoi sogni, della sua fiducia verso la vita.

A seguire, una toccante performance teatrale è stata interpretata dalle “Cattedre in Ribalta”, ossia dalle docenti dell’Istituto Comprensivo Statale “Commenda” che hanno appassionatamente recitato il “Canto XI: l’Istruttoria” del drammaturgo tedesco Peter Weiss in cui vengono rivissuti i Processi di Francoforte del 1963-1965. La straordinaria bravura delle insegnanti, che con autentico slancio partecipativo si sono messe alla prova nel ruolo di attrici, ha sugellato alla perfezione la drammaticità delle macabre tragedie consumate.

E proprio raccontando le storie legate ai processi che ha personalmente istruito contro i criminali nazisti, ha catturato l’attenzione di tutto il pubblico presente il dott. Marco De Paolis, Procuratore Generale Militare presso la Corte d’Appello di Roma. La testimonianza di chi ha consentito di fare giustizia contro i responsabili delle più gravi stragi compiute in Italia e all’estero durante la Seconda guerra mondiale è stata pertanto motivo di riflessione ulteriore per gli studenti, specie per i più grandi che si accingono alla maturità, sugli eventi più tragici  che hanno caratterizzato la storia del novecento.

È seguito, quindi, un nuovo momento musicale sempre a cura dell’orchestra e del coro del Liceo Musicale che hanno emozionato il pubblico presente con la stupenda “Dance to the end of love”, con cui il compianto cantautore Leonard Cohen descrive la storia di un quartetto d’archi costretto a suonare nei campi di concentramento. Lo stesso Cohen raccontava che “Fammi danzare verso la tua bellezza con un violino in fiamme, sta ad indicare la bellezza della conclusione dalla vita, la fine dell’esistenza e dell’elemento passionale in quella conclusione”.

Altra emozionante performance teatrale è stata “Voci della Shoah” a cura dei ragazzi del Liceo Classico Marzolla che, con pathos e grande forza espressiva, hanno interpretato dei brani tratti da “Se questo è un uomo” di Primo Levi, dal “Diario di Anna Frank” e dal celebre discorso del Film “Il Grande Dittatore” di Charlie Chaplin”.

Come con l’inizio in musica, anche la conclusione della manifestazione ha visto esibirsi i ragazzi del Liceo Musicale che hanno eseguito “La Vita è Bella”, musicata da Nicola Piovani e cantata da Noa, colonna sonora dell’omonimo film che racconta in modo originale la tragedia dell’Olocausto.

Il Prefetto ha espresso la propria sincera, sentita gratitudine al Dirigente Scolastico Provinciale, ai Dirigenti Scolastici, agli Insegnanti e agli Studenti che sono stati i veri protagonisti della cerimonia, spendendosi con impegno e autentica partecipazione emotiva per aiutarci a dare un senso all’importante lezione educativa che una storia così tanto tragica del recente passato ci ha consegnato.

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Radiologia interventistica BR.Amati e Vizzino: “Pochi giorni sono diventati dieci e la soluzione non è il trasporto dei malati a Lecce o Taranto” 

Dichiarazione dei consiglieri regionali Fabiano Amati e Mauro Vizzino. 

“Non sappiamo più come dirlo. La radiologia interventistica al Perrino di Brindisi è un servizio salva-vita, per cui è inammissibile non averlo nemmeno per un minuto. Ci spiace che i pochi giorni per una soluzione, preventivati durante la riunione della Commissione del 16 gennaio scorso, siano diventati dieci e non sappiamo quanti altri ancora ne serviranno. 
"Eppure non c’è tanto da girarci attorno, poiché la soluzione non è un trasporto più o meno organizzato dei pazienti verso Lecce o Taranto, ma una redistribuzione provvisoria dei medici specialisti attualmente in servizio presso i presidi non rientranti tra i centri di trauma, in grado di formare in poche settimane gli specialisti da assumere. Non si tratta, dunque, di pesare sul servizio attivo a Lecce o a Taranto, poiché anch’essi sono centri di trauma come il Perrino e perciò non possono subire disservizi; si tratta di adottare un provvedimento provvisorio, nella speranza di varare al più presto AziendaZero, con uno sguardo rivolto a tutti i Centri di radiologia interventistica della regione non inseriti nella rete dei Centri di trauma. Dobbiamo fare nome e cognome per essere compresi?”

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Nella Asl Brindisi è partito in via sperimentale un progetto dedicato alla telechirurgia: mentre gli operatori eseguono un intervento, un tutor collegato da remoto con un computer, un tablet o uno smartphone, può comunicare e fornire indicazioni sulla procedura. Il tutor può anche effettuare sul filmato dell’intervento chirurgico annotazioni grafiche che compaiono in tempo reale sul monitor in sala operatoria.

Nella giornata di ieri, nella sede di via Napoli, si è svolta una dimostrazione pratica: un’operazione in laparoscopia per l’asportazione della cistifellea, in corso nell’ospedale Perrino, è stata supervisionata da remoto dal direttore del Dipartimento di Scienze chirurgiche Giuseppe Manca e seguita in diretta dal direttore generale Maurizio De Nuccio, dal direttore amministrativo Loredana Carulli, con il funzionario dei Sistemi informativi Damiano Oggiano, referente del progetto. 

“La telechirurgia - spiega De Nuccio - è stata fortemente voluta dal dottor Manca, e sostenuta dalla direzione sanitaria. Dal punto di vista tecnico è stata sviluppato dall’Unità operativa Sistemi informativi aziendali. L’iniziativa potrà essere replicata anche in altre specialità, in cui l’intervento chirurgico viene effettuato con il supporto delle immagini, come la cardiologia interventistica, L’obiettivo finale è la messa in rete di tutti gli ospedali, a iniziare da quelli pugliesi, per offrire ai pazienti una prestazione super-specialistica e tempestiva”.

“La Remote surgery - aggiunge Manca - è una modalità avanzata per effettuare gli interventi chirurgici. L’operatore può essere assistito e guidato da un chirurgo più esperto, che può trovarsi in un’altra parte del mondo, per supportare virtualmente i colleghi durante tutta la durata dell’intervento, grazie anche alla telestration, l’addestramento con il supporto di ausili informatici. La telechirurgia è, inoltre, un valore aggiunto per l'aggiornamento professionale e per la formazione di giovani chirurghi. È stato ampiamente dimostrato che il telementoring è in grado di accelerare notevolmente i tempi d'apprendimento. Il sistema multimediale, infatti, consente agli allievi di recepire velocemente e consolidare direttamente le nuove tecniche”.

“La sperimentazione, già in atto a Brindisi - sottolinea Oggiano - dispone inoltre del cosiddetto Live Vision, un sistema software integrato capace di rendere visibile a un numero illimitato di utenti, attraverso la rete internet, l’operazione chirurgica e il supporto del tutor. Il progetto trova finanziamento nel Pnrr: in particolare nella Missione 6 che prevede, tra l’altro, la digitalizzazione delle strutture sanitarie ospedaliere di primo e secondo livello e quindi potrebbe essere esteso anche al Camberlingo di Francavilla Fontana”.

Manca sottolinea, infine, che “un altro strumento, integrato nel sistema, è lo Storage, l’archivio digitale capace di memorizzare automaticamente e in sicurezza tutti i video degli interventi, oltre che sui classici dispositivi di archiviazione, come le penne usb, anche su un server. Ogni chirurgo potrà disporre di una libreria digitale delle operazioni eseguite. Questo archivio potrà essere utilizzato come una sorta di “scatola nera”, consultabile dall’Autorità giudiziaria in caso di eventuali controversie legali: uno strumento a garanzia del chirurgo che potrà documentare quanto avvenuto in sala operatoria e anche dei pazienti che avranno la certezza della massima trasparenza”.

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Il meglio dell’arte spumantistica pugliese tra masterclass, dinner class, degustazioni in enoteche, cantine e ristoranti è andato in scena nei luoghi delle Donne del Vino: 8 incontri a cavallo tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 per “Bolle di Puglia Experience”, un viaggio alla scoperta della produzione di bollicine provenienti da vitigni autoctoni che porta con sé un grande entusiasmo in termini di qualità, di numeri e di valore del territorio. Monopoli, Ostuni, Manduria, Locorotondo, Gioia del Colle, Lucera, Cellino San Marco, le tappe di questa esperienza itinerante.

Per il terzo anno, l’imperdibile percorso di degustazione delle bollicine ha animato i raffinati spazi di cantine, ristoranti ed enoteche delle Donne del Vino di Puglia, diventati vere e proprie oasi di assaggi e apprendimento. Silvia Scordino di Villa Agreste sottolinea: “La nostra adesione al progetto è stata forte in quanto crediamo nell'importanza del concetto di rete: la cultura del vino va allargata ad un pubblico più ampio possibile per far comprendere le peculiarità della produzione pugliese, anche quella delle piccole perle rare che il nostro territorio esprime.”

 

“I nostri clienti, durante la tappa a Locorotondo, - spiega Marianna Cardone di Cardone Vini - sono stati attenti, curiosi e a dir poco soddisfatti non solo dell’idea innovativa della dinner class come format ma soprattutto di scoprire ciò che non conoscevano e di poter portare a casa strumenti di scelta sulle carte dei vini.” Antonella Maci di Cantine Due Palme ritiene che “queste iniziative siano importanti per diffondere la cultura del vino, il contatto diretto con il consumatore finale oggi preparato e competente sia fondamentale. La mia idea è stata quella di aprire le porte della cantina e raccontare le tecniche di vinificazione e spumantizzazione far comprendere tutto ciò che c’è dietro un calice di vino.”

Coniugare il piacere dell’assaggio alla scoperta dei territori è ciò che ha fatto di “Bolle di Puglia” un successo da sold-out in ogni tappa: “L’aumento del consumo di bollicine è veramente importante, non solo a livello nazionale ma anche in Puglia – aggiunge Marika Maggi di Cantina La Marchesa -. Abbiamo voluto fortemente organizzare questo evento sul territorio di Lucera per promuovere la conoscenza della produzione spumantistica regionale e il sold-out registrato ci conferma che c’è molta attenzione e curiosità da parte del pubblico, sempre più esigente e consapevole.”

 

Questo viaggio gioioso e sensoriale per aprire i confini della cultura delle bollicine è stato condotto dalle sommelier delle Donne del Vino, arricchendo con leggerezza e curiosità il bagaglio gustativo dei partecipanti. “Abbiamo visto come il nostro generoso patrimonio autoctono possa essere declinato sia con il Metodo Charmat che con l’attraente e complesso Metodo Classico, nella costante esaltazione dell’autenticità territoriale – spiega la sommelier wine immersive Paola Restelli -. La spumantistica pugliese ha dimostrato di essere cresciuta non solo in volumi ma anche in valore, come risultato di anni di sperimentazione e sviluppo tecnico dell’intero comparto. La bolla di Puglia merita pertanto una vigorosa e coesa azione di promozione culturale e commerciale, così come proposto da noi Donne del Vino pugliesi”. Titti Dell’Erba, sommelier e wine communicator, afferma con enfasi come “la valorizzazione e la promozione delle bollicine pugliesi, con questo format, ha contribuito a sfatare il mito che tutte le bollicine siano Prosecco. Durante la tappa a Cantine Soloperto di Manduria oltre ad un pubblico di winelovers ho dedicato un’attenzione speciale agli alunni dell’Istituto Agrario.”

 

Bolle di Puglia Experience si è rivelato un format vincente e originale poiché ha voluto regalare un’esperienza che non si esaurisse in un solo momento di incontro e degustazione. Ma più occasioni per conoscere, approfondire, scoprire le produzioni, i vitigni, i territori, e amplificare un messaggio importante per le Donne del Vino: sensibilizzare ad un consumo più consapevole sulla ricchezza e varietà delle bollicine pugliesi. Aprire i luoghi delle Donne del Vino, da Nord a Sud della Puglia, per accogliere gli amanti del buon bere, con un focus tutto a tema Bolle, di Puglia e delle produttrici pugliesi, ha reso ogni appuntamento esclusivo e coinvolgente, una grande opportunità per immergersi nell’eccellenza dello spumante Made in Puglia.

Le socie che hanno aderito all’iniziativa

Cantine: Apollonio, Caiaffa Vini, Cantina La Marchesa, Cantine Due Palme, Cantine PaoloLeo, Cardone, Jorche, Madri Leone, Mandwinery, Placido Volpone, Produttori di Manduria, Soloperto Vini, Tenute Rubino, Vetrère, Villa Agreste. Enoteche: La Bottega del Vino di Zazzera Viviana, WalkingWine di Graziana Maiorano; Ristoranti: Trattoria Pugliese di Vittoria Santoiemma; Sommelier e Wine Communicator: Titti Dell’Erba, Lucia Leone, Carmela Lombardi, Ilaria Oliva, Paola Restelli, Flora Saponari. Si ringraziano i ristoranti che hanno ospitato due serate: KIATZ di Locorotondo e Santèn di Lucera.

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