Redazione

Noto con piacere che anche il consigliere comunale Riccardo Rossi è interessato a saperne di più sul ruolo svolto dal presidente di Confindustria Brindisi Gabriele Lippolis nella complessa e – sotto certi aspetti – inquietante vicenda legata al deposito GNL di Edison.
Rossi fa notare che la società di comunicazione 2LD (che fa capo proprio a Lippolis) “è stata scelta da Edison”, ma è evidente che sarebbe interessante se lo stesso presidente di Confindustria fornisse i chiarimenti richiesti da Rossi, non fosse altro per il ruolo che dovrebbe svolgere il massimo rappresentante della più titolata associazione di categoria, non solo nell’interesse di una propria associata come Edison, ma anche (se non addirittura “soprattutto”) a tutela degli interessi della comunità brindisina.
Pare di capire, insomma, che Edison affida la sua comunicazione a Lippolis il quale (questa volta in veste di Presidente di Confindustria) poi commissiona una ricerca al Censis sui ritorni per Brindisi derivanti dalla realizzazione del deposito proposto da Edison. E visto che ci siamo, Lippolis chiarisca (come già da me evidenziato nelle scorse settimane) se è vero che ha acquisito quote ed ha assunto la guida, come amministratore unico, di società di capitali e consortili che potrebbero avere un ruolo nella aggiudicazione di commesse (IS Projects srl, EG Logistics srl e Power4EU società consortile) sia per Edison che per altri grandi committenti.
In tal caso – è evidente – Lippolis non potrebbe oggettivamente rappresentare tutte le aziende brindisine che operano in campo industriale.
 
Lino Luperti – Uguaglianza Cittadina

Una giornata dedicata all’avvicinamento dei ragazzi con disabilità al sup ed al canottaggio. I professionisti del Cus di Bari ed i loro atleti speciali, in collaborazione con gli sportivi del Rowing club di Brindisi hanno portato a Torre Guaceto lo sport inclusivo, perché la sostenibilità sociale può muoversi anche a colpi di remi. canottaggio_torre_guaceto_5.jpeg

In spedizione nella riserva per fare comunità. Gli atleti baresi del pararowing, canottaggio per persone con disabilità, accompagnati dai loro istruttori ed affiancati dagli sportivi dell’associazione brindisina si sono immersi nelle bellezze dell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto per fare sport e, attraverso la pratica, avvicinare altri ragazzi alla disciplina del canottaggio. 
“La riserva di Torre Guaceto è lo scenario più entusiasmante che questi ragazzi potessero provare – ha commentato il responsabile delle attività paralimpiche del Cus di Bari, Paolo Attolino -, immersi nella natura, in mare aperto e senza vincoli, hanno sintetizzato quello che per noi è un motto di inclusione: il mare è senza barriere. Ringrazio il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto per averci fatto vivere questa meravigliosa esperienza ed averci supportati”. canottaggio_torre_guaceto_4.jpeg
Un evento molto emozionante al quale hanno preso parte il comandante della stazione dei carabinieri di Carovigno, Giuseppe Berardino, per la capitaneria di porto il sottotenente di vascello Massimiliano Mitola e la comune di seconda classe Alessandra Fago, l’assessore ai Servizi Sociali di Carovigno, Luigi Orlandini, che ha commentato: “Lo sport è un importante strumento di inclusione sociale ed eventi come questo vanno promossi a tutti i livelli. Ringrazio il presidente Malatesta del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto e Attolino del Cus per averlo organizzato e speriamo che questa attività possa essere replicata lungo tutta la costa. Noi, come Amministrazione stiamo lavorando su questo fronte e presto i nostri impianti sportivi saranno accessibili a tutti”. 
Un’esperienza che nasce dalla voglia di fare inclusione di Attolino, ex atleta maglia azzurra di canottaggio e papà di una ragazza speciale, che nel 2018 ha stretto il primo accordo di inclusione sociale del genere con Antonio Prezioso, presidente del Centro Universitario Sportivo di Bari, per dare ai ragazzi con disabilità, la possibilità di partecipare ai camp estivi post scuola con il sostegno di operatori certificati. 
“I risultati sperati sono arrivati subito – ha spiegato Attolino -, i ragazzi “normotipici” dapprima hanno accettato questa presenza un po’ scomoda e nel giro di poco si sono integrati con i coetanei più ‘deboli’, circostanza che ci ha dato l’energia che serviva per crederci e continuare”. canottaggio_torre_guaceto_3.jpeg
Dopo lo stop imposto dalla pandemia, a dicembre 2022 il Cus ha avviato il primo corso di pararowing. 
Oggi, la “squadra” conta 10 atleti coadiuvati da tecnici federali e volontari che prestano alla causa il loro know-how in maniera sempre più entusiasta al fine di fare comunità e arrivare alle gare nazionali. 
Il team degli allenatori, infatti, oggi è piuttosto nutrito, al fianco di Attolino, sono scesi in campo volontari ed atleti pluri medagliati ai campionati nazionali, quali Giuseppe Martinelli che con le sue 72 primavere è un esempio per tutti, Daniela Di Battista, allenatrice e mamma speciale, Palma Gaudio, biologa che ha stravolto la sua vita professionale concorrendo al ruolo di docente di sostegno, e Alberto Boccuto, unico coach professionista che coordina tutto lo staff. 
La pratica della disciplina ha permesso a dieci ragazzi con disabilità diverse, chi con problemi motori, chi non vedenti, altri con sindrome di down, autistici e con gap cognitivo, di mettere su una vera e propria squadra e di approdare a Torre Guaceto con gli amici del Rowing club di Brindisi di Antonio Castrignanò, per vivere una giornata intensa e mostrare ad altri ragazzi con disabilità che lo sport e la socialità non hanno barriere. canottaggio_torre_guaceto_1.jpeg
 “Se la definissimo un’esperienza emozionante non renderemmo abbastanza l’idea di ciò che è stato – ha commentato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta -, abbiamo dato bellezza, concretezza e colore alla Carta Europea del Turismo Sostenibile, che certifica la riserva quale realtà virtuosa e che fa della sostenibilità ambientale, energetica e sociale il fine ultimo del turismo. Ringrazio il Cus di Bari per averci onorato della sua presenza speciale, la Guardia Costiera di Brindisi e il Comune di Carovigno per la preziosa collaborazione. È una strada che praticheremo ancora, senza alcun dubbio”.

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Creature straordinarie: i laboratori per bambini, domenica 29 ottobre al Parco “Potì”.

“Giardini di parole, l’arte di vivere tra natura e libri”, si conclude con l’evento “Bestiario e creature straordinarie” la prima parte della rassegna promossa dall’Amministrazione Comunale di Mesagne. Organizzata  nell’ambito del progetto a cura della Biblioteca “Ugo Granafei”, l’iniziativa  può contare sul contributo del Cepell - Centro per il libro e la lettura relativo al bando “Città che legge 2021”.  

L’appuntamento si terrà domenica 29 ottobre presso il Punto Lettura della Biblioteca nella Casa di Vetro al Parco “Roberto Potì”. Il programma include attività di lettura e lo svolgimento di laboratori per l’infanzia a cura di Chiara Sergio e Anna Lucia Demilito, si svolgeranno in due momenti: dalle 16.30 in poi accoglieranno i bambini dai 4 ai 6 anni, mentre dalle 18 in poi riguarderanno la fascia d’età dai 7 ai 10 anni.

Il filo che collega due segmenti del medesimo racconto è rappresentato dal mondo animale e dalle sue creature. Unico anche il messaggio: ogni forma vivente merita attenzione, i più piccoli saranno guidati alla scoperta del messaggio grazie a storie di fantasia da ascoltare e raccontare. Potranno così scoprire che anche animali misteriosi, e che con il loro aspetto possono incutere paura, possiedono particolarità che servono a renderli affascinanti. E che, soprattutto, hanno diritto al loro posto nel mondo. L’ingresso per partecipare è libero è gratuito, per info e contatti chiamare o mandare un messaggio al numero 3389183643. La rassegna “Giardini di parole” ha finora declinato il tema dei bestiari attraverso una carrellata di scritti, parole ed esperienze grafico-pittoriche per i piccoli che ha posto al centro dell'attenzione i grandi temi che ruotano intorno al rapporto con la natura, in una prospettiva ripensata in chiave meno antropocentrica.

Così è stato per il reading letterario con il musicista e autore Massimo Zamboni lo scorso 12 settembre, nel suo racconto sulle specie “intruse” e su quelle che tornano a farci compagnia e che sono state ritratte nel suo “Bestiario selvatico”, per passare poi alla magia delle lucciole in terra salentina del coloratissimo albo illustrato di Mavi Ferramosca presentato il 21 settembre. E per approdare infine, ma solo per il momento, all’incontro col matematico Piergiorgio Odifreddi che, nella pubblicazione edita da Rizzoli, “Sorella scimmia, fratello verme. Storie straordinarie di animali, scrittori e scienziati”, ha indotto ad una maggiore considerazione di quelle specie che hanno contribuito ai progressi dell’uomo nella scienza e nella medicina. La seconda parte della rassegna dà appuntamento al prossimo aprile, sarà dedicata agli erbari, termine con cui si rimanda a studi, raccolte e classificazioni di piante a uso scientifico.

 

Poca produzione, ma con una qualità eccellente: così si presenta l’annata olivicola 2023/2024, che ha preso avvio già da qualche giorno in provincia di Brindisi, con un calo produttivo che si stima in circa il 30%. Quasi azzerata la produzione a sud della provincia mentre nei territori a nord si continua a combattere contro la xylella. L’apertura della nuova campagna è stata anticipata di una quindicina di giorni confronto alle stagioni precedenti. Purtroppo da circa dieci anni, dal 2013 con la sua prima comparsa, il batterio della xylella Fastidiosa ha avuto un impatto letteralmente devastante, non solo su questo comparto, ma sull’intero ecosistema agricolo della regione Puglia.

“Le piante colpite – ha spiegato il presidente di Coldiretti, Giovanni Ripa - si stima possano essere state più di 20 milioni in tutto il territorio Salentino. Il batterio è responsabile della diffusione della malattia conosciuta come il “complesso del disseccamento rapido dell’olivo” (CoDiRO), ed ha la capacità di essere facilmente trasportato da molteplici vettori tra i quali il più noto è la sputacchina media”. La diffusione di questa malattia non ha avuto solo un effetto devastante sulla produzione complessiva di olio (-40%), ma anche sull’ambiente, sul paesaggio e sull’intero indotto turistico, date le tetre parvenze dei campi. “Il contagio, partito dalla provincia di Lecce, ad oggi ha invaso la provincia di Brindisi, che rientra nella zona infetta, ha raggiunto il tarantino e dal 2018 ha superato minacciosamente i confini della provincia di Bari”. Nonostante questo flagello gli olivicoltori non demordono. “Certamente – ha confermato il presidente – per quanto riguarda la qualità la presente annata può essere reputata ottima, data l’assenza, rispetto agli scorsi anni, della mosca delle olive. Questo può essere ricondotto alle alte temperature che si sono registrate a partire dalla fine del mese di luglio, che hanno garantito il non proliferarsi delle infestazioni di tale insetto”.campagna_olivicola_2023_-2024_6.jpg

Il buon prodotto, quindi, fa sperare in una buona commercializzazione. “In generale – ha tenuto a spiegare Ripa - l’intero mercato nazionale è in forte ripresa, grazie anche al fatto che i nostri competitor hanno un forte calo di produzione. Un esempio ne è la Spagna, ma anche il resto del Mediterraneo, in particolare la Tunisia, dove le condizioni climatiche avverse hanno prima condizionato negativamente il processo di allegagione della drupa e poi sono state seguite da forte siccità”. Intanto, anche per il settore olivicolo Coldiretti Brindisi sta per istituire un tavolo provinciale di consultazione al fine di mettere a punto tutte le problematiche del settore e le relative azioni da intraprendere elaborando delle proposte da sottoporre al tavolo olivicolo regionale di Coldiretti. “I nostri sforzi maggiori sono sul contenimento della diffusione della xylella, nonostante le note difficoltà, che hanno incluso misure di quarantena, come l’abbattimento degli alberi infetti, l’obbligo di attuazione delle buone pratiche agricole e la promozione di varietà resistenti alla malattia. Ad oggi, le cultivar di olivo selezionate in quanto resistenti agli attacchi del batterio sono il Leccino e FS-17 (Favolosa) e, da poco tempo, si ripone speranza anche in una terza varietà (da mensa), ovvero la Sant’Agos?no”. Pertanto, alla luce di queste nuove pratiche si può affermare che in Provincia la produzione della campagna olivicola di quest’anno risulta essere soddisfacente. “Questo lo si deve alla buona allegagione e alle precipitazioni abbondanti che hanno caratterizzato la fase di prefioritura, in cui le piante hanno giovato di idonee condizioni vegeto-produttive, consentendo anche un migliore sviluppo della drupa”, ha sottolineato il presidente -. Ciò nonostante, la produzione subirà una riduzione di circa il 25-30%, proprio a causa della presenza del batterio nei nostri areali di produzione. In par?colare, la fascia più a sud, ovvero quella confinante con la provincia di Lecce, risulta essere molto più compromessa, mentre nella fascia più a nord, dove la raccolta è iniziata da oltre dieci giorni, ci sono buone possibilità che il prodotto sia quantitativamente maggiore data il minor numero di alberi colpiti da xylella fastidiosa”.campagna_olivicola_2023_-2024_5.jpg

Moderata soddisfazione è espressa anche dal produttore Vincenzo Iaia di Ostuni: “Complice anche la scarsa pressione della dacus (volgarmente detta mosca delle olive), il risultato che si prospetta è entusiasmante: olio in quantità, di qualità eccellente e quotazioni del mercato in forte ascesa ascriveranno la campagna olearia 2023 fra le più significative dell’ultimo decennio”. Purtroppo resta immutato “il problema del patogeno, la cui avanzata, seppur rallentata, non si ferma: il più grande rischio per la nostra area, nota proprio per essere la “piana degli ulivi monumentali” è quello di perdere il principale elemento identitario, non solo dal punto di vista visivo, ma anche culturale. Il paesaggio rurale è infatti un paesaggio culturale quando natura e lavoro dell’uomo si completano e si esaltano a vicenda: ogni tentativo va fatto per cercare una soluzione a questa enorme piaga”, ha concluso Iaia.

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Per gli olivicoltori anche la campagna 2023-2024 non sarà facile a causa della crisi che la xylella ha aperto in questo primario comparto produttivo. Ne abbiamo parlato con il produttore olivicolo Filippo De Miccolis Angelini, con azienda agricola in territorio di Fasano.

De Miccolis, ormai è certo che sul buono andamento della raccolta olivicola incide il clima.

“E’ Vero. Quest'anno hanno avuto un ruolo fondamentale le condizioni climatiche avverse, che ormai non sono più l'eccezione, ma la regola. Infatti, siccità, incendi, alluvioni hanno colpito duramente l'intera Europa creando una scarsità di olio extravergine senza precedenti”.

Ecco perché la campagna olivicola si è aperta con largo anticipo.

“La zona di Fasano è in piena campagna di raccolta, anzi quest'anno abbiamo ulteriormente anticipato l'inizio per alzare l'asticella della qualità, per produrre un raccolto che promette acidità bassissima, eccellenti fruttati e buona quantità”.

In ogni modo le difficoltà legate alla siccità sono state mitigate.

“Fortunatamente le piogge provvidenziali di settembre ci hanno permesso di raccogliere oggi un ottimo prodotto, senza di esse sarebbe stata un’altra raccolta: ma l'acqua e le strategie legate all'irrigazione avranno un ruolo fondamentale per il futuro dell'olivicoltura, soprattutto per i territori che vivono la sfida della rigenerazione olivicola post xylella”.

Intanto si combatte per non perdere gli ulivi secolari, diversamente sarebbe un grave danno anche in termini di produzione e sostenibilità.

“Gli olivi secolari oltre ad essere identitari per il nostro territorio, riescono con il loro apparato radicale imponente a resistere con grande efficacia alla siccità, a differenza delle moderne colture superintensive”. 

In questi giorni i consumatori si sono accorti che il prezzo dell’olio negli scaffali dei market è iniziato a salire.

“Da sempre siamo impegnati come azienda a diffondere la cultura legata all'olio extravergine di oliva, un prodotto che per caratteristiche chimico fisiche è unico al mondo, ma che troppo spesso vede i produttori di questa eccellenza come la parte più debole della filiera, in balia di prezzi di mercato altalenanti, al di sotto dei costi di produzione, legati alle speculazioni e mai alla qualità, con un prezzo dell'olio che viene determinato principalmente dall'olio raffinato e non in base alle caratteristiche organolettiche”.

Allora che strategia può usare il consumatore finale per garantirsi l’acquisto di un buon olio al giusto prezzo?

“È fondamentale che il consumatore sia informato ed educato a saper riconoscere la qualità, incentivando, in un territorio come il nostro che produce oltre il 50% dell'olio nazionale, l'acquisto direttamente dai produttori, accorciando la filiera e legando fortemente questa meravigliosa risorsa enogastronomica al turismo, divenendo anche fattore per la destagionalizzazione nel periodo autunnale”.

E poi cosa resta da fare?

“È importante la permanenza degli agricoltori nelle aree rurali ed uno sviluppo del territorio che sia capace di innovare mantenendo la bellezza dei nostri uliveti secolari, che sono il vero biglietto da visita per tutta l'olivicoltura pugliese e non solo brindisina. Anche se la xylella avanza facendo sparire nel silenzio pezzi di un’agricoltura millenaria ed ogni raccolta la si vive con il timore che possa essere l’ultima”. 

 

 

 

Il Consiglio Comunale monotematico sull’insediamento Edison ha prodotto indubbiamente due notevoli risultati.

Infatti alla luce delle due mozioni presentate dalla maggioranza e dalla minoranza si è riusciti a fare sintesi, voluta e ricercata da tutti i capigruppo in seno alla conferenza preposta, su un documento unitario che, al netto delle motivazioni alla base della richiesta e delle aspettative dei singoli gruppi consiliari, ha richiesto il riesame delle autorizzazioni ministeriali e regionale. Questa decisione si è resa necessaria poiché dopo la fase di ascolto degli enti coinvolti nella procedura autorizzativa per l’insediamento Edison, erano emerse diverse criticità e incongruenze non adeguatamente rilevate rispetto alle reali interferenze con infrastrutture esistenti, a partire dai binari del raccordo ferroviario.

Un altro importante dato è sicuramente la centralità acquisita da tutto il Consiglio Comunale che, opportunamente coinvolto, ha assunto la piena e consapevole decisione di richiedere il riesame delle autorizzazioni, senza delegare nessuno. E questa circostanza, che speriamo non sia l’unica, rappresenta con chiarezza l’autonomia decisionale del più importante consesso istituzionale cittadino.

Questo deliberato con la richiesta di riesame delle autorizzazioni e il contestuale rinvio dei relativi effetti ristabilisce, seppur in parte, le ragioni alla base del consiglio comunale del luglio 2021 che, a causa della mancanza del numero legale, non poté compiutamente esprimersi sulla vicenda, producendo esiti procedurali evidentemente azzardati.

Abbiamo chiesto al consigliere regionale Maurizio Bruno di sollecitare all’occorrenza la Regione Puglia affinché possa far riesaminare in tempi celeri l’istruttoria, che consideriamo carente, alla base del rilascio dell’intesa e auspichiamo che l’On.Mauro D’Attis solleciti i ministeri competenti coinvolti ad aprire immediatamente il riesame della relativa autorizzazione interministeriale.

Ci auguriamo, infine, che il coraggio e l’autonomia dimostrata da tutti i consiglieri comunali in questa circostanza possano rappresentare la base su cui fissare il confronto politico nel prossimo futuro.

Partito Democratico di Brindisi

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Domenica 22 ottobre 2023, con la cerimonia di preparazione alla intitolazione del giardino di Largo Risorgimento a Madeleine e Raoul Follereau, si è conclusa formalmente la VII Edizione del “Festival della Cooperazione Internazionale” -  “Mare Omnium – Città e comunità sostenibili ed inclusive nel Mediterraneo”.

Nella mattinata di Domenica 22 ottobre 2023, alle ore 10:30, ad Ostuni, tre coinvolgenti eventi, hanno concluso la VII Edizione del “Festival della Cooperazione Internazionale” -  “Mare Omnium – Città e comunità sostenibili ed inclusive nel Mediterraneo”.

La prolusione del grande economista dei beni e del bene comune, Stefano Zamagni, ci ha confermato nella convinzione che oltre lo Stato ed oltre il mercato, il vero presidio dell'umano è il principio di reciprocità, incarnato dal dono e dall'amore.

Il professor Francesco Fistetti, con I suoi richiami filosofici, ha illustrato il volume “Le nostre generose reciprocità” del professor Philippe Chanial.

Il professor Luciano Ardesi, responsabile della rivista Amici di Follereau, e la socia nazionale AIFO e Cavaliere al Merito della Repubblica, Susanna Bernoldi, hanno arricchito l'incontro con le loro riflessioni acute ed appassionate.

Infine, il presidente nazionale Antonio Lissoni ha rimarcato l'impegno dell'AIFO all'estero e in Italia per costruire la civiltà dell'amore.

Poi, una passeggiata breve in Ostuni, guidata dalle preziose annotazioni della professoressa Enza Aurisicchio, fino a largo Risorgimento. Qui, con il sindaco Angelo Pomes, si è svolta la cerimonia simbolica di preparazione alla intitolazione del giardino a Madeleine e Raoul Follereau.

Il sindaco ha consegnato la delibera ai responsabili AIFO, che come associazione ha assunto l'impegno di realizzare un percorso pedagogico permanente nei vialetti del giardino.

«Il successo di pubblico, ha dichiarato il dottor Franco Colizzi, psichiatra e scrittore, coordinatore del Festival, dimostrato dalla rassegna stampa, dalle iniziative nelle scuole e nelle comunità cittadine, dalla partecipazione ai 4 webinar specifici, continua a dimostrare la necessità di un evento ricorrente dedicato alla solidarietà concreta, alla cooperazione tra popoli e comunità e alla diffusione della cultura del dono. Tanto più in una fase storica funestata da crisi economiche, pandemia da virus SARS-CoV2, guerre che si riaccendono con crudele violenza».

L’evento di quest’anno ha avuto come tematica centrale quella ispirata all’obiettivo 11 dell’Agenda Onu 2015-2030 e alla contemporaneità mediterranea, “Mare Omnium – Città e comunità sostenibili ed inclusive nel Mediterraneo”. Un tema di estremo interesse, in quanto si è discusso di innovazioni, coesione sociale e salvaguardia dei nostri territori urbani e rurali.

La città di Ostuni è stata con forza al centro dell’evento, grazie al contributo e al supporto della nuova amministrazione comunale, ma anche altre città pugliesi, come Oria, Francavilla Fontana e Lucera, hanno già ospitato delle iniziative. Nelle prossime settimane vi saranno ancora degli eventi, a Fasano, Oria e Massafra con una mostra fotografica e una rappresentazione teatrale sul tema della migrazione, ad Ostuni con un corso per giornalisti sul tema del reportage fotografico in zone di conflitto. Stanno infine realizzandosi anche delle iniziative sorelle in diverse città fuori della Puglia, a cominciare da Imperia, Santa Margherita Ligure e Latina.

«Il Festival non è stato un aggregato di azioni, ha concluso Colizzi, ma un contributo appassionato a sostegno della speranza attiva che il Mediterraneo diventi un mare di tutti, tra terre del ben vivere, del dono e della reciprocità».

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Il clima pazzo del 2023 ha tagliato in media del 30% la raccolta in Puglia delle zucche Made in Italy che per varietà, qualità e versatilità sono tra le migliori al mondo. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, in occasione del “Zucca day” che si festeggia in Puglia nei mercati di Campagna Amica a Lecce, Foggia e Brindisi con lezioni di intaglio delle zucche per prepararsi ad Ognissanti, l’esposizione di “mostruose” sculture, ma anche i consigli in cucina dell’agrichef per prepararle al meglio.

Dalla padella all’intaglio per realizzare il caratteristico simbolo delle streghe – spiega la Coldiretti – si registra nella settimana di Halloween una corsa all’acquisto dell’ortaggio più grande del mondo con il prezzo medio al dettaglio che quest’anno in media va da 1,5 a 2 euro al chilo, ma anche il doppio se sbucciata e tagliata. A ridurre la disponibilità di prodotto pugliese nel 2023 sono state le anomalie climatiche con il caldo fuori stagione che si sta protraendo anche in autunno – rileva la Coldiretti Puglia –  ma anche per i repentini nubifragi che hanno pesato sullo sviluppo delle piantine e la formazione del frutto, pur se la qualità è fortunatamente salva.

Si tratta per la quasi totalità di prodotti destinati al consumo alimentare anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da “competizione” con esemplari che possono arrivare anche oltre i mille chili di peso. Accanto a varietà internazionali come l’Americana, la Butternut, l’Asterix, molti imprenditori agricoli – continua la Coldiretti regionale – sono impegnati nella conservazione di quelle tradizionali come la zucca Cappello del prete, la Berretta piacentina, la Mini Moscata, la Violina, la Moscata di Provenza, la Trombetta e la Delica della quale si utilizza tutto, dalle foglie ai fiori, dalla buccia ai semi oltre naturalmente la polpa.

Sagre e fiere legate alla zucca – sottolinea Coldiretti - rappresentano l’occasione per acquistare direttamente dai produttori zucche di tutte le dimensioni e varietà, comprese quelle non commestibili per usi ornamentali. Il consiglio della Coldiretti è di acquistare le zucche direttamente nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica per assicurarsi un prodotto Made in Italy ma anche per sostenere l’economia e l’occupazione locale in un momento difficile per il Paese.

La legge impone di indicare l’origine sulle zucche fresche intere, ma non su quelle tagliate, né su quelle trasformate, né sui classici semi di zucca. Così – avverte Coldiretti – aumenta il rischio di portare a tavola zucche provenienti da paesi dove non vigono le stesse regole sull’uso di antiparassitari, come nel caso dell’Egitto e della Tunisia, tra i principali esportatori in Italia assieme al Sudafrica con il quale arrivano a coprire quasi la metà del totale degli arrivi dall’estero.  Nei primi sette mese del 2023 l’Italia ha importato il 7% in più di zucche dall’estero rispetto al 2022 quando nell’intero anno ne erano arrivate 12,7 milioni di chili secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat.

Regina indiscussa delle tavole invernali nella versione dei famosi tortelli, la zucca – afferma la Coldiretti – è uno dei prodotti più versatili della cucina e può essere utilizzata sia per le preparazioni salate che per quelle dolci ma anche abbinata a pasta, carne, formaggi e torte. Nel corso del tempo si sono differenziate principalmente due tipologie di utilizzo, una relativa alla preparazione di tortelli, gnocchi, dolci e pane, l’altra come ingrediente di minestre e minestroni. Nel primo caso le varietà più adatte presentano polpa molto soda, asciutta e dolce; per gli altri utilizzi vanno bene anche zucche meno dolci.

L’altra categoria di zucca che si sta affermando – ricorda ancora Coldiretti – è quella ornamentale: si tratta di zucche di ogni tipo, che si differenziano per le dimensioni (di piccola taglia oppure enormi) per la forma (allungate a forma di tubo, a trombetta, a cappello, schiacciate, a spirale, tonde), per la buccia (rugosa, bitorzoluta, costoluta, liscia) e per il colore (di ogni tonalità, dal verde al rosso accesso, passando per zucche striate). Ma è indubbio – conclude la Coldiretti – che l’affermarsi della notte delle streghe ha aperto il nuovo “mercato” delle zucche intagliate con le quali si cimentano un numero crescente di consumatori.

E la nuova tendenza, anche in Puglia è – conclude la Coldiretti regionale - il “pumpkin patch”, il campo di zucche da visitare, un luogo di atmosfera a metà tra il parco-giochi e la casa dei fantasmi. Una sorta di “zucca turismo”, per far divertire i piccoli e soddisfare i grandi, golosi dei mille piatti legati alla zucca, quella buona da mangiare.

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L’ora solare che riporta indietro di 60 minuti le lancette dell’orologio aumenta i disagi per circa 800mila pugliesi che soffrono di insonnia con ansia, nervosismo, malumore, mal di testa e tensione muscolare. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, nel sottolineare che può venire dalla tavola un passaggio più morbido dall’ora legale a quella solare che ritorna nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre.

Un aiuto importante in tale direzione può venire dalle abitudini alimentari e per un passaggio più morbido dall’ora legale a quella solare il consiglio della Coldiretti è quello di consumare pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, aglio e formaggi freschi, uova bollite, latte caldo e frutta dolce è importante per favorire il sonno.

A differenza – sottolinea la Coldiretti regionale – alimenti conditi con curry, pepe, paprika e sale in abbondanza ed anche salatini, alimenti in scatola e minestre con dado da cucina rendono più difficile addormentarsi. L’alimentazione – riferisce la Coldiretti Puglia – è in stretto rapporto con il sonno, infatti, ci si addormenta difficilmente a digiuno o comunque non sazi, ma anche nei casi di eccessi alimentari, in particolare con cibi pesanti o con sostanze eccitanti.

La Coldiretti ha stilato un vademecum degli alimenti utili per conciliare un buon sonno e di quelli da evitare per battere il jet lag da cuscino come cioccolato, cacao, the e caffè per la presenza della caffeina, oltre ai superalcolici che inducono un sonno di qualità cattiva con risveglio al mattino. Innanzitutto – avverte la Coldiretti – a cena è fondamentale evitare cibi con sodio in eccesso per cui vanno banditi alimenti con curry, pepe, paprika e sale in abbondanza, ma anche salatini e piatti nei quali sia stato utilizzato dado da cucina. Anche gli alimenti in scatola per l’eccesso di sodio e di conservanti sono da tenere lontani. Esistono invece cibi – evidenzia la Coldiretti – che aiutano a rilassarsi: innanzitutto pasta, riso, orzo, pane e tutti quelli che contengono un aminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, il neuromediatore del benessere e il neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento.

Ok nella dieta serale anche a legumi, uova bollite, carne, pesce, formaggi freschi. La serotonina aumenta con il consumo di alimenti con zuccheri semplici come la frutta dolce di stagione. Tra le verdure – ricorda ancora la Coldiretti regionale – al primo posto la lattuga, seguita da radicchio rosso e aglio, perché le loro spiccate proprietà sedative conciliano il sonno, ma anche zucca, rape e cavoli. Un bicchiere di latte caldo, giusto prima di andare a letto, che oltre a diminuire l’acidità gastrica che può interrompere il sonno, fa entrare in circolo durante la digestione elementi che favoriscono una buona dormita per via di sostanze, presenti anche in formaggi freschi e yogurt, che sono in grado di attenuare insonnia e nervosismo. Infine – conclude la Coldiretti Puglia – un buon dolcetto ricco di carboidrati semplici ha un’azione antistress, così come infusi e tisane dolcificati con miele che creano un’atmosfera di relax e di piacere che distende la mente.

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Cosimo SIMONE è il nuovo Presidente dei Giovani Commercialisti di Brindisi. Ieri, venerdì 27 novembre 2023, nella splendida cornice di Tenuta Moreno a Mesagne si è svolta l’assemblea dei soci dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Brindisi per il rinnovo delle cariche dirigenziali per il triennio 2023-2026.

Ad unanimità è stato eletto presidente il Dott. Cosimo SIMONE, giovane commercialista mesagnese da anni impegnato attivamente dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti il quale prende il testimone dalla Dott.ssa Barbara d’Ambrosio.

La squadra del direttivo sarà così composta: Cosimo SIMONE Presidente, Cosimo Orlandino Vice Presidente, Eugenio Francioso Tesoriere, Francesca Landolfa Segretario, Irene Falconieri Resp. Commissioni Studio, Giuseppe Bottacci Consigliere, Luca Verardi Consigliere; si affiancherà al direttivo il collegio dei probiviri presieduto al presidente uscente Barbara d’Ambrosio assieme ai probiviri Francesco Taurino e Piero Trisciuzzi.

Il presidente Cosimo SIMONE ha dichiarato che sarà un triennio impegnativo che vedrà impegnati i giovani dottori commercialisti nel consolidare i rapporti istituzionali  già avviati dal precedente direttivo e offrire tutela e assistenza a tutti i colleghi per il bene della professione.

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Oggi è stata una giornata speciale per la città di Brindisi. La politica è riuscita a trovare un momento di sintesi e a mostrare una sentita coesione nell’esigere rispetto e chiarezza per il nostro territorio. Uscire dall’aula con una istanza di riesame delle autorizzazioni Edison approvata all’unanimità dal Consiglio era un esito sognato da molti, ma non così ovvio. Un dibattito civile, un confronto onesto e soprattutto una emozionante presenza di tantissimi cittadini sono stati gli elementi fondamentali di questo successo. Oggi non si parli di vittoria della maggioranza o di vittoria dell’opposizione… perché oggi abbiamo vinto tutti. Grazie di cuore a tutti i colleghi Consiglieri e a tutti i cittadini che hanno seguito con passione ore di discussione sino alla presentazione della mozione congiunta.Oggi è stata una giornata speciale per la città di Brindisi. La politica è riuscita a trovare un momento di sintesi e a mostrare una sentita coesione nell’esigere rispetto e chiarezza per il nostro territorio. Uscire dall’aula con una istanza di riesame delle autorizzazioni Edison approvata all’unanimità dal Consiglio era un esito sognato da molti, ma non così ovvio. Un dibattito civile, un confronto onesto e soprattutto una emozionante presenza di tantissimi cittadini sono stati gli elementi fondamentali di questo successo. Oggi non si parli di vittoria della maggioranza o di vittoria dell’opposizione… perché oggi abbiamo vinto tutti. Grazie di cuore a tutti i colleghi Consiglieri e a tutti i cittadini che hanno seguito con passione ore di discussione sino alla presentazione della mozione congiunta.

Consigliere Comunale Diego Rachiero

LISTA CIVICA ROBERTO FUSCO SINDACO