Redazione

Nuovo sciopero nazionale del settore del trasporto aereo per la giornata di sabato 15 luglio.

Uno sciopero che avrà pesanti ripercussioni nei passeggeri, con voli cancellati e voli in ritardo. Secondo una stima di ItaliaRimborso, oltre 270mila i viaggiatori italiani possono subire un disservizio per lo sciopero aereo.

Per lo sciopero di sabato 15 luglio, l’Enac ha diffuso l’elenco dei voli garantiti, che riguardano i movimenti aerei da e per l’Italia. Basta consultare il seguente link dove sono presenti tutte le tratte aeree garantite.

Le compagnie aeree hanno iniziato a cancellare con anticipo i voli coinvolti nello sciopero di sabato 15 luglio. I vettori aerei dovrebbero fornire assistenza, proponendo un volo alternativo al passeggero, così come previsto dal Regolamento Comunitario 261/2004. Ecco quindi che il viaggiatore si trova in una situazione di totale difficoltà.

In caso di sciopero aereo del comparto aereo nazionale, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una compagnia aerea diversa rispetto a quella inizialmente scelta. Ciò avviene qualora il passeggero non venga adeguatamente riprotetto dal vettore aereo. Queste somme sborsate per via dello sciopero aerei possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo.

“La stagione estiva è entrata nel vivo ed è evidente la crescita delle ultime settimane delle proposte delle destinazioni da parte delle compagnie aeree – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – . Proporzionalmente, però, sono cresciuti i disservizi aerei, così come gli scioperi, dove il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo. Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi all’assistenza della compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso spese, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o ad una claim company”.

L’amministratore di ItaliaRimborso, che fornisce assistenza gratuita ai passeggeri, vittime dei disservizi aerei, chiarisce i diritti del viaggiatore in caso di sciopero: “Nei casi di sciopero del comparto aereo, al passeggero non spetta la compensazione pecuniaria, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004, che oscilla da 250 a 600 euro, ma solo ed esclusivamente il rimborso delle spese per raggiungere la meta, se queste comprovate da scontrini e/o fatture”.

Ulteriori dettagli sul rimborso delle spese sostenute in riferimento allo sciopero aereo è possibile consultarle al seguente link: rimborso sciopero aerei.

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BIOLOGICO: COLDIRETTI PUGLIA, AIUTA A TAGLIARE COSTI ENERGIA E CONCIMI; CRESCE A DOPPIA CIFRA IN PUGLIA (+12%)

Con l’aumento dei costi l’agricoltura biologica ha consentito anche di tagliare di un terzo i consumi energetici attraverso l’utilizzo di tecniche meno intensive, le filiere corte e la rinuncia ai concimi chimici di sintesi prodotti con l’uso di gas. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti Puglia sull’andamento del settore biologico che torna a crescere a doppia cifra, sulla basa dei dati Sinab 2023, con un aumento del 12% in 1 anno, confermando la Puglia al top della classifica nazionale per l’agricoltura biologica con quasi 321mila ettari coltivati a bio.

La Puglia è la seconda regione più bio d’Italia con 320.829 ettari, dove la pratica biologica – spiega Coldiretti Puglia - interessa tutti i comparti agricoli dall’olivo con 89mila ettari ai cereali con oltre 63mila ettari, dalla vite con più di 19mila ettari agli ortaggi con quasi 13mila ettari, oltre a 3 impianti di acquacoltura biologica.

Un successo trainato dalla fiducia dei consumatori con 1cittadino su 5 che – secondo Coldiretti - consuma regolarmente prodotti bio ed è disposto a pagare anche di più per acquistare un prodotto certificato bio, mentre il 13% dei consumatori è certo che, nel prossimo futuro, aumenterà la spesa per portare in tavola prodotti biologici. La spinta verso il biologico è sostenuta soprattutto da motivi salutistici, ma molto importanti nella scelta di acquisto, il territorio di origine e le garanzie della certificazione. Sul fronte dei prezzi si registra – precisa la Coldiretti -  il permanere di una marcata instabilità e un generale trend rialzista. Anche se per la maggior parte delle colture si riduce il differenziale di prezzo riconosciuto all’agricoltore biologico rispetto all’omologo prodotto convenzionale.

L’attenzione dei consumatori di cibo biologico ha portato alla realizzazione nei Mercati di Campagna Amica di spazi destinati alle produzioni agroalimentari biologiche, oltre alle fattorie completamente bio e numerosi agriturismo di Campagna Amica che hanno impostato la ristorazione proprio sulle produzioni aziendali bio.

Ma si va anche dall’uso di sostanze naturali e 100% Made in Italy – spiega Coldiretti - per concimare i terreni e sostituire i fertilizzanti dall’estero, rincarati anche del 170% con un effetto valanga sulla spesa delle famiglie, al riutilizzo degli scarti di produzione (foglie, gusci, paglia, ecc.) per garantire energia pulita, fino al potenziamento delle filiere corte con la vendita diretta che abbatte i trasporti. In questo modo si riesce a ridurre i consumi di energia in media del 30% rispetto all’agricoltura tradizionale – sottolinea Coldiretti – ma in alcuni caso, come ad esempio per le mele, si arriva addirittura al -45%.

I concimi di sintesi (azotati, fosfatici o potassici) sono, infatti, ottenuti con procedimenti fortemente energivori e l’Italia – ricorda Coldiretti - è dipendente dall’estero per la produzione di questi prodotti. L’aumento dei costi dei fertilizzanti chimici (+170% degli azotati) è dovuta proprio a tali dinamiche e l’agricoltura bio, puntando esclusivamente su concimi organici e minerali, evita il ricorso a queste sostanze, valorizzando la zootecnia, che rappresenta una risorsa nazionale anche in termini di sostanza organica che gli allevamenti mettono a disposizione per rendere più fertili i nostri suoli.

Concimare la terra attraverso l’uso del letame, il compostaggio dei residui organici e anche i residui degli impianti di biogas, favorisce così la resilienza delle aziende agricole biologiche – rileva Coldiretti - e rappresenta un modello produttivo in grado di contrastare la dipendenza da mezzi di produzione esterni alle aziende. Ma, puntando sulla filiera corta, il biologico riduce anche i tempi di trasporto dei prodotti e, con essi, le emissioni in atmosfera, tagliando le intermediazioni con un rapporto diretto che avvantaggia dal punto di vista economico agricoltori e consumatori.

Il biologico si inserisce a pieno titolo nel modello dell’agroalimentare made in Italy sostenuto da Coldiretti, già fortemente caratterizzato per l’attenzione alla qualità, alla salute dei consumatori e alla tutela dell’ambiente. Temi e obiettivi che, proprio nel biologico, trovano la loro piena definizione.

Il biologico sta già dimostrando di essere una risposta alle sfide attuali per una maggiore sostenibilità economica ambientale e sociale, conclude Coldiretti sottolineando che è necessario però ricentrarlo nella sua dimensione agricola, legarlo saldamente al territorio di produzione ed affrontare un processo di evoluzione nel sistema di certificazione che possa essere sempre di più garante di un modello produttivo attento all'ambiente e alle persone di cui le aziende agricole italiane sono da tempo protagoniste.

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Inserire immediatamente il Salento, assieme alle altre zone colpite da Xylella e comprese nella zona infetta, tra le zone svantaggiate, vale a dire tra quelle aree a cui sono riconosciute alcune misure specifiche per il rilancio produttivo, la ricostruzione economica e il sostegno alla ripresa.

“A dieci anni dall’invasione del batterio, e con 22 milioni di ulivi distrutti, i danni sono ormai permanenti, strutturali, perché il potenziale produttivo olivicolo è stato azzerato e il paesaggio distrutto nei 750 mila ettari di ex uliveti completamente annientati dalla Xylella”, dichiara Gennaro Sicolo, presidente regionale di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani.

“I comuni, la Regione Puglia e il Governo nazionale, ognuno per le proprie competenze e prerogative, facciano in modo che il Salento e le altre aree più colpite siano considerate zone svantaggiate e possano utilizzare le misure speciali per risalire la china”.

“É un’urgenza assoluta”, aggiunge Emanuela Longo, direttrice provinciale di CIA Agricoltori Italiani Salento, “occorre che la decisione sia assunta nel più breve tempo possibile, affinché possano dispiegarsi velocemente gli effetti di azioni, programmi, agevolazioni e misure che diano ossigeno a questi territori. Le particolari avversità che attanagliano il Salento, come la lontananza dai mercati centro europei, con assenza di centri intermodali di carico in entrata e in uscita, il disastro disseccamento e la mancanza di scambio generazionale possono configurare il Salento quale zona svantaggiata e depressa, in quanto in nessuna parte d’Europa esistono queste condizioni tanto avverse quanto invalidanti per lo sviluppo socio-paesaggistico agricolo. L’inserimento del Salento e degli altri territori colpiti nella zona svantaggiata potrebbe portare, almeno in parte, quanto è necessario e urgente per rilanciare davvero queste aree, per ricostruire un potenziale produttivo, commerciale, economico e occupazionale”. Ciò che è successo nel sud della Puglia è spaventoso, in 10 anni si è passati da un’area di 25mila ettari colpita dal batterio agli attuali 750mila ettari, con 22milioni di piante d’olivo completamente ‘bruciate’ dalla Xylella, che avanza 10 chilometri l’anno. È necessario ridare vita a questo territorio che sembra non avere avuto mai un passato.

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Giornata della memoria contro il caporalato, la Flai a Oria depone una corona di fiori davanti al monumento alle vittime.

Toraldo: «Mai più un'altra Paola Clemente»

Sono trascorsi otto anni dalla morte di Paola Clemente, l’operaia agricola allora 49enne, morta di fatica il 13 luglio 2015 nelle campagne di Andria, mentre era al lavoro in un vigneto.

 Giornata della «memoria» e di lotta contro ogni forma di caporalato domani (13 luglio) per la Flai Cgil e la Camera del lavoro di Brindisi nella città di Oria dove si terrà la commemorazione di Paola, con la deposizione di una corona di fiori, nei pressi del Monumento dedicato alla vittime del caporalato.

 Alla cerimonia sono stati invitati il prefetto di Brindisi, il sindaco di Oria, i rappresentanti locali delle forze dell'ordine e saranno presenti Gabrio Toraldo segretario generale Flai Brindisi; Antonio Macchia segretario generale Cgil Brindisi. Nel corso della breve cerimonia Giusy De Simone segretaria Flai Cgil Brindisi tratteggerà il ricordo di Paola Clemente: donna, moglie e madre morta di sfruttamento nei campi.

 «Mai più un'altra Paola Clemente – dichiara il segretario generale Flai Brindisi Gabrio Toraldo –,mai più altre tragedie come le tre ragazze di Oria Antonia Carbone (39 anni) , Maria Marsella (25 anni) e Maria Dell’Aquila (31 anni) che 30 anni fa trovarono la morte mentre andavano a lavorare nei campi su un  pulmino di un caporale. Mai più caporalato. Paola e le altre vittime innocenti sono diventate , loro malgrado, simbolo dell’impegno sindacale contro il caporalato e la Flai le farà vivere domani nella memoria in tutta la Puglia».

 In ogni provincia infatti si terrà una commemorazione dedicata a Paola Clemente e alle vittime del caporalato.

 «Nel suo e dal suo sacrifico – sottolinea Toraldo -, grazie alla battaglia condotta in primis dalla nostra organizzazione, si è ottenuta una legge fondamentale come la 199 del 2016 contro sfruttamento e caporalato.  Strumento di contrasto fondamentale a detta degli stessi magistrati. In virtù di tutto questo, per tenere viva la memoria di Paola e la battaglia quotidiana che conduciamo contro l’offesa della dignità delle persone e del lavoro che ancora non sono sradicate dal settore primario pugliese».

 

 

                                  Gabrio Toraldo

                                                Segretario    generale

                                               Flai-Cgil Brindisi

 possibile votare fino al 31 agosto i video candidati nell'ambito del Contest per i migliori prodotti comunicativi realizzati all'interno dei progetti finanziati da Azione Province Giovani 2021. I vincitori, che avranno come premio un viaggio a Roma con visita ai palazzi istituzionali e la proiezione delle opere in una giornata evento, saranno selezionati in base al numero di visualizzazioni e al gradimento dei video sul canale YouTube di UPI. Per votare vai al link https://youtu.be/qy5GnA0-PLc e metti mi piace.

Il gruppo di ragazzi che partecipa al progetto Ri-Orientiamoci ha realizzato un video sul tema della dispersione scolastica e dell'importanza di un ri-orientamento personale. Attraverso il prodotto realizzato, si è voluto normalizzare il senso di disorientamento che molti studenti vivono e che, se non adeguatamente guidato, può portare a un senso di smarrimento personale. Dopo aver descritto alcune situazioni di crisi, i giovani hanno identificato e richiesto il supporto delle risorse locali, come istituzioni, associazioni e enti, per fornire un sostegno efficace al percorso di scelta. Dal video emerge che ogni giovane può aver bisogno di un ri-orientamento nel proprio percorso di crescita e che il territorio è pronto ad aiutare a soddisfare questa esigenza.

“RI-ORIENTIAMOCI Scelta consapevole azioni a supporto dei giovani della provincia di Brindisi” è un progetto che vede come partner Upi Regione Puglia, Università del Salento, IISS “E. Ferdinando” di Mesagne e San Pancrazio, Centro Servizi per il Volontariato Brindisi, Lecce Volontariato nel Salento. Tra gli interventi già attivati nelle scuole di Mesagne c’è uno sportello d'ascolto e animazione educativa dedicato a studenti, genitori e docenti. Si tratta di un percorso fortemente voluto dal presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, per dare una risposta concreta alle esigenze del mondo giovanili.

L'iniziativa Azione Province Giovani (APG), promossa da UPI e finanziata dal Fondo Nazionale per le Politiche Giovanili, si rivolge ai giovani attraverso la partecipazione del mondo associativo, delle scuole, degli enti di formazione e delle imprese, su tematiche di interesse e attualità in linea con le priorità nazionali. Il gruppo di ragazzi ha preso parte a un contest, creando le loro opere senza l'assistenza di professionisti del settore.

L'obiettivo del Video contest è stato quello di offrire visibilità alle opere realizzate dagli studenti, senza distinzioni di genere e stile di produzione, al fine di stimolare la creatività e la capacità di espressione, affinché il mezzo audiovisivo, unito alla componente comunicativa e giornalistica, diventi un canale per rappresentare le loro idee e i loro punti di vista sui temi sopra menzionati. I ragazzi che hanno realizzato il video sono Maura Ferraro, Alessia Calvano, Federica Marcellino, Mattia Dellomonaco, Alice Zaccaria  e Miryea Dipresa.

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Asfalto appena rifatto a seguito di lavori di manutenzione dei sottoservizi e già cede. La rabbia dei residenti: "Nessuna macchina della Polizia locale è mai passata su Via Reali di Bulgaria, dietro la chiesa di Mater Domini, prima di svoltare per Viale Indipendenza, per accorgersi che sta sprofondando l’asfalto appena rifatto, dopo i lavori Aqp? Cosa dobbiamo aspettare che qualche macchina o mezzo pesante rimanga incastrato nella voragine che col passare del tempo si sta aprendo sempre di più?".

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La Volleypostore Francavilla è pronta a iniziare una nuova stagione carica di entusiasmo e determinazione, e la conferma del Direttore Sportivo Francesco Melegari è il primo passo verso il raggiungimento di nuovi ambiziosi traguardi. Dopo una stagione costellata di successi e risultati brillanti, la società ha deciso di ripartire dalle fondamenta rinnovando la fiducia al DS della storica promozione, offrendogli la possibilità di continuare a guidare la squadra verso obiettivi ambiziosi.

La riconferma ufficiale di Melegari per la stagione 2023/2024 rappresenta un segnale di fiducia e continuità da parte del club. Il suo impegno per la crescita della squadra e la creazione di un ambiente inclusivo e positivo sono stati riconosciuti e apprezzati dalla società, la sua esperienza e la sua passione saranno fondamentali per condurre la Volleypostore Francavilla verso nuovi traguardi.

L'entusiasmo nel club è palpabile, con l'ambiente che si prepara a sostenere la squadra e il suo Direttore Sportivo in questa nuova avventura. I tifosi sono impazienti di vedere i risultati che Melegari e il suo staff tecnico riusciranno a ottenere. L'atmosfera è carica di aspettative e l'intera comunità si unisce nell'incoraggiare la squadra verso il successo.

Melegari si è dimostrato felice e motivato per la riconferma: "Sono grato al presidente Di Castri e alla società per aver nuovamente riposto fiducia in me. Il desiderio comune di puntare su una squadra composta da giovani talenti ha reso formalità il prosieguo del rapporto di collaborazione. La stagione 2023/2024 ci vedrà impegnati in un campionato storicamente difficile e in un girone che ci costringerà a trasferte molto lunghe. Ce la metteremo tutta per regalare a tutti i nostri tifosi un'annata ricca di emozioni!"

La conferma di Melegari ha generato grande entusiasmo non solo tra i tifosi, ma anche all'interno della società.  L'obiettivo è creare un legame forte e coeso tra tutti i membri della squadra e dello staff, per affrontare al meglio le sfide che li attendono.

L'ambiente è in fermento, e l'intera comunità di Francavilla è pronta a sostenere la Volleypostore con grande passione e calore. Ci si aspetta una stagione piena di emozioni, con la squadra pronta a scendere in campo per dare il massimo e portare in alto il nome di Francavilla nel mondo della pallavolo.

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POMODORO: COLDIRETTI PUGLIA, ACCORDO FILIERA PER GARANTIRE QUALITÀ E PREZZO GIUSTO DAL CAMPO ALLA TAVOLA

Con la fumata nera sul prezzo del pomodoro per il Centro -Sud, solo gli accordi di filiera possono garantire la corretta programmazione delle scelte colturali, con le imprese agricole costrette ad affrontare rincari vertiginosi per tutte le operazioni colturali e con la preoccupazione di una difficile gestione delle risorse idriche, tra siccità e alluvioni. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, in occasione del momento di confronto organizzato da Princes sulle sfide e le aspettative per la stagione del pomodoro 2023.

“Stiamo condividendo con Princes un’azione di responsabilizzazione – spiega Mario de Matteo, presidente Coldiretti Foggia - dal campo allo scaffale per garantire che dietro tutti gli alimenti in vendita ci sia un percorso di qualità che riguarda l’ambiente, la salute e il lavoro, con un’equa distribuzione del valore che rappresenta anche un prezioso punto di riferimento per sostenere la competitività del Made in Italy in Italia e l’estero. La filiera del pomodoro impegna in Italia complessivamente circa 7.000 imprese agricole, oltre 100 imprese di trasformazione e 10.000 addetti ed esporta 1,7 miliardi di euro di derivati del pomodoro in tutto il mondo. L’Italia è il principale produttore dell’Unione Europea con la produzione nazionale prevista quest’anno in calo su valori attorno ai 4,5 milioni di tonnellate. La provincia di Foggia è leader indiscussa del mercato e rappresenta il maggiore bacino di produzione nazionale con una superficie media annua di 15.000 ettari e con una produzione di pomodoro da industria che si aggira intorno ai 14.250.000 quintali”, conclude de Matteo.

Ai ritardi registrati in campagna nel trapianto delle piantine di pomodoro a causa del clima pazzo – aggiunge Coldiretti Puglia - si aggiunge l’aumento dei prodotti energetici e delle materie prime che si riflette sui costi di produzione del pomodoro superiori del 30% rispetto alle medie storiche, mentre si prevede che la raccolta si concentrerà tra fine agosto e inizio settembre, con i prevedibili effetti sui trasporti.

Il risultato è che, ad esempio, in una bottiglia di passata di pomodoro da 700 ml in vendita mediamente a 1,3 euro oltre la metà del valore (53%), secondo la Coldiretti, che è il margine della distribuzione commerciale con le promozioni, il 18% sono i costi di produzione industriali, il 10% è il costo della bottiglia, l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai trasporti, il 3% al tappo e all’etichetta e il 2% per la pubblicità.

Fondamentale è il ruolo dei contratti di filiera che garantiscono un prezzo equo e stabilità al mercato – insiste Coldiretti Puglia - tenendo conto sempre dell’equità di una remunerazione congrua che non alimenta eventuali speculazioni in momenti di confusione. Si rende necessario, infatti, uscire immediatamente con un prezzo congruo dovuto anche al rispetto dell’eticità del prodotto che sempre più deve avere un ruolo fondamentale nella strategia di marketing del pomodoro di Capitanata.

La Puglia detiene la quasi totalità della produzione del pomodoro all’interno di una filiera del Sud Italia, riferisce Coldiretti Puglia sulla base dello studio commissionato all’Università di Foggia, con 15.527.500 quintali di pomodoro da industria su una superficie di 17.170 ettari prodotti in Puglia, mentre in Campania 2.490.080 quintali su una superficie di 3.976 ettari.

La provincia di Foggia è leader indiscussa del mercato e rappresenta il maggiore bacino di produzione nazionale – insiste Coldiretti Puglia - con una superficie media annua di 15.000 ettari e con una produzione di pomodoro da industria che si aggira intorno ai 14.250.000 quintali (1,4 milioni di tonnellate).

Intanto, procede l’iter per il riconoscimento della ‘DOP Pomodoro di Puglia’ – aggiunge Coldiretti Puglia - per la valorizzazione del pomodoro ed il rilancio dell’economia foggiana, con il 40 percento del pomodoro italiano che viene proprio dalla Capitanata che da sola produce il 90% del pomodoro lungo, per cui sono scaduti i 60 giorni utili alla Regione Puglia a notificare osservazioni. E’ a tutti nota la posizione di Coldiretti sull’importanza dell’origine del prodotto agricolo alla base dei cibi trasformati che arrivano sulle tavole dei consumatori, per cui numerose sono state le battaglie per arrivare all’etichettatura certa dell’origine dei prodotti agroalimentari.

D.O.P. e I.G.P. sono marchi europei che  identificano – spiega Coldiretti Puglia - prodotti che possiedono caratteristiche peculiari, legate da origini storiche al determinato territorio indicato nella denominazione, e dalla accurata e precisa applicazione di un disciplinare di produzione. Di scelta del Ministero delle Politiche Agricole l’area delimitata e la nomenclatura, basate su comprovata ricostruzione storica che i consorzi di valorizzazione devono documentare.

Per i prodotti DOP è previsto che tutto il processo produttivo avvenga nell’area delimitata dal disciplinare di produzione, trasformazione e confezionamento inclusi, mentre per le produzioni IGP, invece, non esistono gli stessi vincoli – conclude Coldiretti Puglia -  in particolare nessun obbligo di utilizzare i prodotti agricoli del territorio al quale la IGP si ispira.

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Una neoformazione all’utero di oltre nove chilogrammi è stata asportata dall’équipe di Ginecologia dell’ospedale Perrino di Brindisi, diretta da Massimo Stomati. L’isterectomia è un’operazione di routine, ma diventa eccezionale e tecnicamente complessa quando le dimensioni del viscere uterino, normalmente di 75 grammi, raggiungono volumi e peso notevoli, come in questo caso.

L’intervento, eseguito nei giorni scorsi in collaborazione con l’équipe anestesiologica, si è svolto senza complicanze e con un normale decorso postoperatorio per la donna di 49 anni, che è stata dimessa nella giornata di ieri.

“Nonostante le ben note carenze di personale – commenta Massimo Stomati - si registrano miglioramenti nella qualità di erogazione delle cure e dell'assistenza ostetrica e ginecologica, grazie alla abnegazione dei medici e del personale ostetrico, infermieristico e ausiliario”.

Per quanto riguarda i tagli cesarei primari, nei primi sei mesi del 2023 i dati regionali riportano una significativa riduzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente: si è passati dal 37,1 per cento del 2022 al 25, 4 per cento, dati Cedap, Certificato assistenza al parto, Regione Puglia. Questo obiettivo risulta in linea con i dati nazionali per i punti nascita di secondo livello e porta quello del Perrino al quarto posto nella Regione Puglia per appropriatezza in termini di tagli cesarei, che è uno dei principali indicatori utilizzato dal Ministero della Salute per valutare la qualità dell’assistenza sanitaria.

Da tre mesi, inoltre, è attiva la collaborazione con le altre discipline del Perrino di Brindisi e del Camberlingo di Francavilla Fontana coinvolte nel percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) per il trattamento del tumore dell'endometrio. Oltre alla ginecologia sono coinvolte le branche specialistiche di oncologia, radiodiagnostica, anatomia patologica, radioterapia e il Centro di orientamento oncologico. La collaborazione interdisciplinare permette la gestione integrata delle pazienti affette da carcinoma dell'endometrio dal momento della diagnosi fino al trattamento chirurgico, ai trattamenti radio e chemioterapici adiuvanti e al follow up. Tutti i casi clinici vengono discussi in riunioni interdisciplinari, garantendo alle pazienti una costante e completa assistenza in accordo con le linee guida nazionali. 

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“VERDI IN CITTÀ”, TEATRO E MUSICA PER UN’ESPERIENZA UNICA.teatro_verdi_luglio_2023_conferenza_stampa.jpg

 È stata presentata questa mattina, nella Sala del Capitello di Palazzo Granafei-Nervegna a Brindisi, la rassegna di musica e teatro outdoor, dal titolo «Verdi in Città», organizzata dal Teatro Pubblico Pugliese e dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi tra luglio e agosto. All’incontro hanno partecipato il direttore del Polo BiblioMuseale di Brindisi, Emilia Mannozzi, il direttore del Teatro Pubblico Pugliese, Sante Levante, e il direttore artistico del Verdi, Carmelo Grassi. Un percorso tra generi che lega i linguaggi della musica, della letteratura e del teatro, pensato per un pubblico eterogeneo che voglia godere di titoli originali e di qualità. L’ingresso è libero. La rassegna vede il sostegno e la partecipazione di Enel in qualità di sponsor ufficiale. Tutti gli spettacoli si terranno alle ore 21 in piazza Duomo nello spazio antistante il Museo archeologico “Ribezzo”, salvo il concerto all’alba del 6 agosto.Enrico_Lo_Verso_-_Mito_in_fabula.jpg

«Contiamo - ha spiegato Emilia Mannozzi - di dare impulso a nuove esperienze coniugando proposte culturali con le potenzialità che il territorio possiede. Il museo archeologico farà da quinta scenica a quasi tutte le iniziative che interpretano in modo originale il tema del mito e del viaggio, così legato alla realtà qualificante del nostro museo. Al pari del viaggio, il mito rappresenta un “manifesto” portato e tramandato per vicende e testimonianze. I miti evocavano una tradizione di qualcosa di conosciuto, oggi giungono a noi come forma poetica e figurata che permette di produrre conoscenza».

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«L’iniziativa - ha aggiunto Sante Levante - conferma il clima di dialogo e sinergia tra il Teatro Pubblico Pugliese e la città di Brindisi, che si ripropone nel segno di progetti e percorsi culturali improntati alla riscoperta della identità del territorio. Si tratta di un’intesa di cooperazione destinata a consolidarsi nel corso della stagione teatrale del Verdi».   

È infine intervenuto Carmelo Grassi per illustrare le attività del programma. «Tanti titoli da seguire - ha detto -, con la certezza, per chi lo vorrà, di trovare un luogo condiviso per incrociare le proprie curiosità e i propri interessi in sintonia e in relazione con altre persone. Con la rassegna contiamo di portare in piazza famiglie e giovani, di animare la scena in un luogo della città che evoca pagine di storia legate all’immaginario del viaggio e del mito».Senza_Cri_-_Senza_Cri_in_concerto.jpg

Si comincia giovedì 27 luglio con il concerto di Senza­_Cri, la giovane cantautrice brindisina, volto rivelazione della nuova generazione del pop italiano che, dopo aver vinto Area Sanremo nel 2021 ed essere stata selezionata tra i dodici finalisti di Sanremo Giovani dello stesso anno, arriva a Brindisi con un brano pieno di energia, dal titolo “Non ti sopporto più”, fuori dallo scorso maggio su tutte le piattaforme digitali e che l’artista definisce «una dedica alla musica, in cui ho sempre trovato la spalla su cui piangere, ma che talvolta ho realizzato essere la causa dei miei dolori».Trio_Felix_-_da_sx_Flavio_Peconio_Marilena_Gaudio_e_Giacomo_Piepoli.jpg

Secondo appuntamento venerdì 4 agosto con “Mito in fabula”. Enrico Lo Verso è protagonista di un’opera popolare - adattata e diretta da Alessandra Pizzi - che intesse il racconto di storie legate al variopinto universo delle Metamorfosi di Ovidio. Lo Verso ripercorre gesta dei grandi e celebri miti, restituendo al racconto la sua funzione principale: rendere immortale il pensiero e il valore della classicità. Uno spettacolo che attinge alla poesia epica per ritrovare insegnamenti e valori che oggi, a distanza di duemila anni dalla scrittura delle Metamorfosi, sono straordinariamente attuali.Concerto_allalba_-_Francesca_Leone_e_Guido_Di_Leone.jpg

Torna domenica 6 agosto, con inizio alle ore 5, il tradizionale concerto all’alba (il sole sorgerà alle 5.49). Luogo scelto quest’anno l’area antistante l’Estoril Beach Club, in via Torpediniera Climene, in località Materdomini. Saranno Guido Di Leone alla chitarra e Francesca Leone alla voce a calare la bellezza del risveglio della luce e le vibrazioni della musica d’autore nel silenzio della natura, le irripetibili meraviglie del luogo rigonfio di storia e di mare, elementi di un concerto capace di unire sonorità intime e delicate con il talento dei due interpreti. Il jazz incontra la poetica e lo stile della bossa nova e del samba - con un sound ricco di saudade, ritmo, armonie e melodie ricercate - e lo fa seguendo le tracce di brani evergreen, alcuni quasi dimenticati dai più, e di altri appartenenti al vocabolario di ogni appassionato di musica. Improvvisart_-_ImproShow.jpg

Venerdì 11 agosto in scena il Trio Felix, composto da Marilena Gaudio (soprano), Giacomo Piepoli (clarinetto) e Flavio Peconio (pianoforte), con un programma che compie un viaggio - non solo geografico e storico ma anche nello spazio dell’anima - dalle atmosfere bucoliche della Germania di Kreutzer e Kalliwoda fino all’opera italiana di Giacomo Puccini, con le celebri arie da “Madama Butterfly”, “La bohème” e “Tosca”. Secondo le istruzioni del compositore, nell’intermezzo “Always Smaller”, fantasia umoristica del tedesco Adolf Schreiner, il clarinettista smonta gradualmente lo strumento partendo dalla campana fino a suonare solo sulla canna. Finale dedicato ai classici napoletani “I’ te vurria vasà” di Eduardo Di Capua e “Reginella” di Libero Bovio e Gaetano Lama.

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Ancora musica venerdì 18 agosto con SudesTrio, un originale trio formato da Vince Abbracciante alla fisarmonica, Giorgio Vendola al contrabbasso e Fabio Accardi alla batteria. Il repertorio è costituito in gran parte da composizioni originali che si ispirano all’immaginario sonoro dei tre artisti fatto di jazz, tango, samba, colonne sonore, dal quale trapela appieno la loro “pugliesità”. Non mancano incursioni e rielaborazioni di brani scritti da grandi maestri della musica brasiliana come Edu Lobo, Jobim, Milton Nascimento, Chico Buarque, Egberto Gismonti, Hermeto Pascoal.

 

Deciso cambio di registro lunedì 21 agosto con uno spettacolo fuori dai canoni convenzionali che promette di regalare emozioni, follia, divertimento ed energia: “ImproShow” è uno spettacolo di improvvisazione teatrale nel quale gli attori della compagnia Improvvisart danno vita a un format senza copione, senza costumi e scenografia, creandolo al momento grazie all’interazione diretta con il pubblico. All’inizio, gli spettatori avranno a disposizione dei bigliettini sui quali poter scrivere i titoli delle improvvisazioni, gli stili o i personaggi che vorrebbero vedere in scena: gli attori, estraendoli da una boule, li utilizzeranno come ispirazione per liberare storie inedite e improvvisate.

 

Ultimo titolo in rassegna, “Discorso sul Mito. Il ritorno di Ulisse in patria”, in piazza venerdì 25 agosto: un solo attore, Vittorio Continelli, accompagnato da un musicista, fa rivivere attraverso il racconto orale le vicende della mitologia classica restituendo uno sguardo talvolta impietoso, talvolta divertito sull’umanità e sul presente. Ognuno può riconoscersi nei sentimenti e nelle azioni dei protagonisti delle storie - dèi ed eroi ma non solo. “Discorso sul Mito” mette in scena passioni, sentimenti, avventure, disavventure, amori, metamorfosi e ci racconta tutti così come siamo: coraggiosi e codardi allo stesso tempo, avventurieri e vittime delle nostre più intime paure. È il racconto dell’umanità attraverso il filtro di storie antichissime.

PROGRAMMA “VERDI IN CITTÀ”

Giovedì 27 luglio ore 21

SENZA CRI in concerto

Piazza Duomo | Museo archeologico “Ribezzo”

musica pop

Venerdì 4 agosto ore 21

Enrico Lo Verso

MITO IN FABULA

Piazza Duomo | Museo archeologico “Ribezzo”

teatro

Domenica 6 agosto ore 05

Francesca Leone (voce) | Guido Di Leone (chitarra)

CONCERTO ALL’ALBA

Via Torpediniera Climene | zona Estoril Beach Club

Venerdì 11 agosto ore 21

Marilena Gaudio (soprano) | Giacomo Piepoli (clarinetto) | Flavio Peconio (pianoforte)

TRIO FELIX

Piazza Duomo | Museo archeologico “Ribezzo”

concerto lirico-sinfonico

Venerdì 18 agosto ore 21

Vince Abbracciante (fisarmonica) | Giorgio Vendola (contrabbasso) | Fabio Accardi (batteria)

SUDESTRIO

Piazza Duomo | Museo archeologico “Ribezzo”

contaminazioni jazz

Lunedì 21 agosto ore 21

Improvvisart

IMPROSHOW

Piazza Duomo | Museo archeologico “Ribezzo”

improvvisazione teatrale

Venerdì 25 agosto ore 21

Vittorio Continelli

DISCORSO SUL MITO - Il ritorno di Ulisse in patria

Piazza Duomo | Museo archeologico “Ribezzo”

teatro

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