Redazione

Il Consigliere regionale Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio, il 23 luglio 2020 dichiarava ai giornali locali: “Ieri sera ho visitato il quartiere Torre Rossa di Brindisi e ho avuto modo di studiare tutta la documentazione urbanistica e idrogeologica. Ho potuto constatare che da qualche settimana la già assurda condizione igienico-sanitaria è stata aggravata dall’improvvisa e misteriosa interruzione del tributo idrico della falda ai pozzi artesiani. È come se fosse stata rotta la calotta in creta della falda superficiale in pressione, determinando un nuovo equilibrio idrologico e mettendo dunque fuori gioco i pozzi.” 

Abbiamo svelato il mistero noi del Movimento No TAP/SNAM di Brindisi: quella “improvvisa e misteriosa interruzione del tributo idrico della falda ai pozzi” di Torre Rossa l’avevamo denunciata “da qualche settimana”, precisamente il 1 luglio 2020, quando SNAM stava prosciugando la falda di San Paolo a Tuturano, proprio a monte della Contrada Torre Rossa, falda che porta acqua meteorica superficiale verso i pozzi di Torre Rossa e poi nel canale “Li Siedi” che sbocca a mare lungo il Bosco di Tramazzone, che è la Riserva Naturale Regionale Orientata “Bosco di Cerano”.

I fatti: a fine giugno 2020, durante gli scavi per interrare il tubo del megagasdotto TAP/SNAM, vicino all’abitato di Tuturano, nel Comune di Brindisi, si era verificato uno spillamento di una falda, che aveva allagato la trincea di scavo. Sono stati interrotti i lavori e l’agenzia ARPA aveva scoperto che è acqua salinizzata: la zona è inserita nelle aree sottoposte a tutela idrogeologica, ed ARPA dovrebbe saperlo. Così SNAM, in accordo con ARPA, hanno prosciugato la falda, smaltendo “adeguatamente” l’acqua con centinaia di autocisterne. Era chiaro che avrebbero prosciugato anche i pozzi a valle della falda e l’afflusso verso la Riserva.

Abbiamo denunciato SNAM ex. Art. 27 del DPR 380/2001 ed inosservanza del PTCP Brindisi art. 16 NTA, inosservanza del DGR 233 del 28/02/2017  e delle prescrizioni A4., A6. E A7. della VIA n.249 del 22/09/2017 per il Metanodotto Interconnessione TAP all’ Autorità di Bacino e la Commissione  Tutela del Territorio e delle Risorse Naturali, Difesa del suolo, Risorse Naturali della Regione, alla Sovraintendenza per il Paesaggio e al Comune di Brindisi, che in una nota del 6 luglio 2020 chiedeva di ispezionare i luoghi.

Portiamo così a conoscenza del nuovo sindaco di Brindisi Marchionna e del Consigliere Amati, che come Regione Puglia, nel comunicato Nr.: 2509 del 23/07/2020  e  nelle Audizioni in Commissione ambiente su allacci al servizio idrico a Brindisi e impatto della rete Tap-Snam sulla falda acquifera nell’ Nr.: 170 del 18/01/2021, certificava tale denuncia di disastro ambientale, che non si tratta di compensazioni, ma SNAM deve ripristinare il disastro ambientale causato.

Il Comune di Brindisi non può perciò accettare nessun tipo di compensazione, ma deve chiedere il ripristino del danno ambientale causato dai lavori del gasdotto, danno che persiste tuttora.

Movimento No TAP/SNAM della Provincia di Brindisi

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Musica, danza e teatro, 5 spettacoli nella suggestiva cornice del parco rupestre Lama d'antico a Fasano a partire dal 26 Luglio. 

E’ la rassegna dedicata alla diffusione dei risultati del progetto Hermes, organizzata dal Teatro Pubblico Pugliese in collaborazione con il Comune di Fasano e finanziata dal Programma Interreg V-A Greece Italy 2014 - 2020.

Giulio De Leo, Ill Preso Male e Marco RedShot, Elisa Barucchieri ed Enzo Toma, Luigi D’Elia, Giuseppe Ciciriello alcuni tra i protagonisti della rassegna. 

 Questo il programma presentato stamane in conferenza stampa alla Sala Di Jeso del Palazzo della Presidenza della Regione Puglia a Bari:

 Danza: 26.07 “Lazarus” e “Tirana my Rhythm” di Giulio De Leo, Compagnia Menhir

 Musica: 31.07 “Next Generation Music Award” concerto dei vincitori del contest musicale “Ill Preso Male e Marco Redshot. Guest: GEA e Dionaea;

 Prosa: 03.08 “La Luna e i Falò” tratto da Cesare Pavese, di Luigi D’Elia, Compagnia INTI;

 Teatro - Danza: 09.08 “Antigone - Opera Rock” Regia di Enzo Toma, Coreografie di Elisa Barucchieri;

 Prosa: 23.08 “Città” tratto da Italo Calvino, di e con Giuseppe Ciciriello, con Kyotolp 

Il progetto Hermes è iniziato con una ricerca dedicata alle principali forme di animazione territoriale attraverso lo strumento della narrazione. A seguito della ricerca, sono stati individuati alcuni artisti a cui è stata affidata la realizzazione di una serie di laboratori teatrali, di musica e di danza aperti a studenti di tutti gli ordini scolastici del territorio del Comune di Fasano, capofila del progetto, con l’obiettivo di rafforzare e far emergere la propria identità culturale.

Con l’avvio della seconda fase (di “increase”) del progetto Hermes, i soggetti partecipanti sono stati invitati a portare a capitalizzazione i risultati della precedente fase, ovvero, ad ottenere risultati che permanessero nel tempo oltre la conclusione del progetto e che portassero al territorio un valore aggiunto in termini di promozione e di sviluppo.

"Il Progetto Hermes ha anticipato le politiche comunitarie sul new European Bauhaus” - ha sottolineato Ginafranco Gadaleta, coordinatore del Segretariato Interreg Grecia-Italia “attraverso la riqualificazione di edifici storici in Italia a Fasano ed in Grecia ad Arta, si sono sviluppate aree dove si incontrano la creatività e lo sviluppo economico. Spazi animati e raccontati attraverso lo strumento della narrazione, laboratori creativi, musicali e della danza che hanno dato al territorio un valore aggiunto in termini di promozione e di crescita”.

 

“Il progetto Hermes continua a regalarci interessanti opportunità in città, grazie alla rete di collaborazione tra Comune di Fasano, Teatro Pubblico Pugliese e associazioni del territorio” – ha commentato Cinzia Caroli, Assessore alla Cultura del Comune di Fasano, aggiungendo: “dopo un percorso fatto insieme, abbiamo raggiunto un'alchimia perfetta che continua a dare i suoi frutti.

In questa stagione estiva grazie al progetto Hermes e ai fondi del Programma Interreg Grecia - Italia, abbiamo programmato spettacoli teatrali che peraltro saranno allestiti presso il parco rupestre di lama D'Antico che ha visto dei lavori di intervento grazie proprio a questo progetto. Gli spettacoli teatrali di cui i cittadini ed i turisti potranno godere, saranno gratuiti ed inseriti in una magnifica cornice naturale dove alberi secolari, muretti a secco ed una meravigliosa chiesetta risalente al XII SEC. faranno da sfondo agli spettacoli di grande pregio che andranno in scena. I colori, i profumi e i giochi di luce faranno il resto creando un'atmosfera accogliente e tipica del comune paesaggio mediterraneo che condividiamo con gli amici greci”.

 

“Avere una netta ed evidente consapevolezza della propria identità culturale è un assioma imprescindibile per una vita basata su scelte consapevoli ed autonome. I laboratori hanno lavorato su questo ed il feedback è stato la realizzazione di cinque spettacoli/concerti con una matrice identitaria forte, raffinata pugliese, che hanno già iniziato a promuovere la nostra cultura in Italia ed all’estero” – ha detto Lino Manosperta, responsabile ufficio progetti speciali del TPP.

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Tutti gli spettacoli si terranno alle ore 21:00 con ingresso libero fino ad esaurimento posti. 

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 con grande entusiasmo che la Volley Vipostore Francavilla annuncia la riconferma di Vipostore Italia come Main Sponsor per la stagione 2023/2024. La partnership tra le due entità rappresenta un impegno condiviso nel promuovere lo sport e i valori positivi che la pallavolo incarna.

Il Main Sponsor Vipostore Italia, azienda del presidente Vincenzo di Castri, ha deciso di continuare a supportare e sostenere la società francavillese per il secondo anno consecutivo, evidenziando la fiducia e l'apprezzamento verso il lavoro svolto fino ad ora.

La collaborazione tra la Volley Vipostore Francavilla e Vipostore Italia va ben oltre il rapporto di sponsorizzazione, rappresentando un'importante sinergia tra il mondo imprenditoriale e quello sportivo. Entrambe le parti hanno dimostrato un impegno costante nel sostenere lo sviluppo di un settore giovanile di eccellenza e nel promuovere i valori di lealtà, impegno e crescita personale attraverso lo sport.

La presenza di un Main Sponsor solido e determinato come Vipostore Italia rappresenta un pilastro fondamentale per la Volley Vipostore Francavilla e permetterà alla giovane società sportiva di continuare la sua crescita e perseguire traguardi sempre più ambiziosi.

Tutta la famiglia Di Castri, a capo di Vipostore Italia, ha espresso la sua soddisfazione per la continuità di questa collaborazione di successo, sottolineato l'importanza di sostenere il mondo dello sport ed elogiando la Volley Vipostore Francavilla per la sua determinazione nel raggiungere risultati di eccellenza sul campo.

Con l'annuncio del rinnovo del Main Sponsor, la Volley Vipostore Francavilla guarda al futuro con grande ottimismo. Il club è pronto ad affrontare la prossima stagione con ancora più determinazione e ambizioni elevate, sapendo di poter contare sul prezioso supporto di Vipostore Italia.

La Volley Vipostore Francavilla e Vipostore Italia si apprestano a vivere un'altra stagione emozionante, in cui la passione per il gioco, l'impegno verso l'eccellenza e la volontà di coinvolgere e ispirare la comunità saranno i principali obiettivi.

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Il tris che “Un’emozione chiamata libro” ha riservato per questo fine settimana di metà luglio trova completezza, domani sera alle 21, nel chiostro di Palazzo San Francesco. Dopo Carlo Greppi e Diana Ligorio, domani sera sarà il romanzo di Andrea Pomella “Il Dio Disarmato” (ed. Einaudi) al centro del talk che vedrà l’autore in dialogo con Sergio Montanaro.

Una terna di autori che sta confermando la validità della 27esima edizione della rassegna, realizzato per il secondo anno consecutivo dall’associazione “Una Valle di Libri” in collaborazione con il Comune di Ostuni – Assessorato alla Cultura. Una terna di autori, le cui riflessioni appositamente sollecitate dagli intervistatori sono state ancora più comprensibili grazie alla vera novità della kermesse: il coinvolgimento di tutta la comunità, anche quella dei sordi.

“Da ieri sera abbiamo attivato il servizio LIS Linguaggio nella Lingua dei Segni, grazie alle interpreti Angela Buta, Mariangela Maglionico e Sabrina Panna Spagnolo – spiegano dall’associazione “Una Valle di Libri” -. Il grazie più grande va a Teresa Sanluca che ha fortemente voluto insieme al presidente dell’associazione “Una Valle di Libri” Flavio Cellie, che tutto questo diversasse realtà”.

Andrea Pomella

Andrea Pomella scrive su “il Fatto Quotidiano” on line, sulle pagine culturali dell’“Unione Sarda”, su “Doppiozero” e su “minima&moralia”. Ha pubblicato vari libri d’arte, tra cui I Musei Vaticani (Editrice Musei Vaticani, 2007) e Caravaggio. Un artista per immagini, prefazione di Maurizio Calvesi (ATS Italia, 2005). Ha pubblicato inoltre i romanzi Il soldato bianco (Aracne, 2008), La misura del danno (Fernandel, 2013), Anni luce (Add, 2018), L'uomo che trema (Einaudi, 2018) e I colpevoli (Einaudi, 2020).

Il Libro

Il rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse e il massacro dei cinque agenti della scorta è l'evento che ha generato la più grave frattura emotiva, politica e sociale della storia repubblicana. L'attacco dura tre minuti. Tre minuti che, a più di quarant'anni di distanza, continuano a essere oggetto di ricerche, ricostruzioni e speculazioni. Ma questo, va detto, non è un saggio: qui siamo nel territorio della letteratura. E ogni scrittore, si sa, manipola il tempo, può condensare dieci anni in una frase o dilatare pochi secondi e farli durare quanto vuole, se in quei secondi si nasconde una verità su cui lo sguardo continua a posarsi. Il metodo in un certo senso è quello del realismo traumatico, lo stesso che usava Andy Warhol nelle sue immagini seriali: mettere in scena e replicare per sfiorare la verità. Non la verità storica, ma quella piú sfuggente della percezione individuale e collettiva. Ecco allora alternarsi nella narrazione i testimoni oculari, i brigatisti, i politici, gli uomini della scorta, persino personaggi storici vissuti secoli prima. E l'azione, gli spari, la fuga, il congegno che scatta e che si replica all'infinito, perennemente identico a se stesso, ma che viene osservato ogni volta da una prospettiva diversa. A intersecare i fatti pubblici è il racconto privato delle ultime otto ore di vita di Aldo Moro prima del sequestro. Il dio disarmato è un romanzo senza aggettivi: storico, politico, filosofico, lirico, documentario; nessun termine riesce davvero a definirlo. È un libro che indaga nel profondo le scelte individuali e i disegni del destino, il territorio e lo spazio urbano, la sostanza del tempo, il mormorio segreto della vita di un uomo tra i piú importanti della storia d'Italia, che quando tornava a casa si toglieva di dosso l'aggettivo «politico» per cercare di essere soltanto un uomo.

“Una Valle di Libri” ha tra i partner dell’iniziativa, che vanno ringraziati per la collaborazione: l’hotel "La Terra" e Todo Modo, "Carella Ceramiche", trasporti "Antico", “Typicus”, Ostuni Touring e Grafiche Nacci.

 

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Truffatori di nuovo in azione a Mesagne, vittime ancora una volta sono gli anziani. Nelle ultime ore in città si sono verificati due episodi della truffa dell’incidente accaduto a un parente e della necessità di incassare il contante per coprire i costi assicurativi. In un caso i truffatori sono riusciti a farsi consegnare dalla vittima ben 700 euro mentre nel secondo caso sono stati scoperti e si sono dileguati. Nella tarda mattinata di ieri una signora che abita dalle parti di via Brindisi ha ricevuto una telefonata da un fantomatico agente delle forze dell’ordine che gli ha comunicato di un incidente accaduto al nipote. Purtroppo l’auto coinvolta nel sinistro era priva di assicurazione e affinché non si procedesse al sequestro del mezzo era necessario coprire con celerità il premio assicurativo. L’interlocutore chiudeva la sua telefonata avvisando la signora che un suo collega sarebbe passato dalla sua abitazione per riscuotere la somma necessaria a oblare il tutto. Infatti, dopo pochi minuti un signore si è presentato alla porta dell’anziana e ha riscosso la somma necessaria: ben 700 euro. In preda alla preoccupazione la signora ha preso il telefono ed ha chiamato il nipote per sincerarsi che tutto si fosse aggiustato, quando con suo grave disappunto ha scoperto che il nipote stava bene e non aveva subito nessun sinistro.

A quel punto ha composto il numero 113 e ha denunciato i fatti. Il secondo episodio è simile al primo solo che questa volta la scaltrezza di una impiegata postale ha fatto saltare la truffa. Nella mattinata di ieri un vecchietto si è presentato presso lo sportello dell’ufficio postale per ritirare del contante necessario a saldare l’assicurazione dell’auto di un parente. A casa la moglie aveva ricevuto poco prima una telefonata con la quale era stata richiesta una somma di denaro per sistemare una vicenda legata a un incidente stradale. L’impiegata ha compreso che, probabilmente, era in atto una truffa ai danni dei due anziani ed ha allertato la polizia che in pochi minuti si è recata nei pressi della residenza dei due coniugi per cercare di bloccare il truffatore. Ma, probabilmente il truffatore che era nelle vicinanze ha notato la presenza degli agenti e non si è avvicinato all’abitazione. Purtroppo, nonostante gli avvisi di attenzione diramati dalla polizia di Mesagne, i truffatori sono tornati a colpire le persone anziane e indifese.

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Siamo nel mese di luglio e il caldo avanza. L’ADA non intende che questa estate diventi un incubo se si considera che l’incendio nella RSA di Foggia, per fortuna senza vittime, e l’incendio con 6 vittime con 81 feriti in una casa di riposo a Milano. Oggi, però, la nostra Associazione si rivolge al territorio di Mesagne sul tema “Truffe e i Raggiri” dove alcuni sconosciuti sono riusciti a truffare una signora del territorio. Questi , prima hanno utilizzato il telefono e poi sono riusciti a convincere la signora anziana, di consegnare i soldi per salvaguardare il nipote che sarebbe stato coinvolto in un incidente stradale.

Gli anziani, spesse volte da false notizie, sono raggirati da sconosciuti per salvare il figlio o il nipote oppure un amico che si trova in una situazione enunciata dal bisogno, espressa come evento drammatico. Questo è accaduto, come quasi a tutti noi, anche nei riguardi della Signora di Mesagne, la quale è riuscita solo in parte a riparare il danno, grazie all’intuito di un impiegato alle Poste che insieme  hanno avvertito il Commissariato di polizia di Mesagne.

È un merito di lode che l’ADA fa non solo nei confronti dell’impiegato alle Poste e del Commissariato di Mesagne, ma anche ai giornalisti che divulgano la puntuale informativa in difesa delle persone più fragili e che sono sempre solerti nel dare sostenibilità a favore delle persone più care.

Purtroppo il truffatore, spesse volte, raggira la persona anziana non solo vicino alle Poste e Telecomunicazioni, ai supermercati cittadini e alle Chiese del quartiere, ma sopraggiunge perfino dentro casa della povera vittima. Noi dell’Associazione a tutela delle vittime, abbiamo organizzato diversi convegni su “Truffe e Raggiri” anche a Mesagne nella sala convegni del Castello, insieme al Prefetto di Brindisi, al comando dei Carabinieri di Brindisi e di San Vito dei Normanni, della Polizia di Stato di Brindisi e di Mesagne e con la compartecipazione della stazione dei carabinieri di Mesagne.

La partecipazione è stata molto attiva, in particolare da parte degli alunni delle scuole medie e Istituti superiori territoriali. A tal proposito il riferimento del comandante dei carabinieri era verso l’anziano, (il papà, la mamma o i nonni), come tesoro e risorsa da tutelare e da difendere da parte della famiglia, della società e dalle Istituzioni e che “tocca a noi (carabinieri o istituzioni), che viviamo la straordinaria Missione del Servizio alla gente per la sicurezza della sua vita, dei suoi beni, dei suoi valori, delle sue relazioni e delle sue libertà, lavorare concretamente per proteggerli da chi vuole approfittare della loro condizione per derubarli di tutto questo”.

L’anziano, specie se è un pensionato con un reddito basso, vive con una pensione che non supera i mille euro. Con questa deve alimentarsi e curare le sue malattie. La nostra Associazione crede che il truffatore non sia una persona, ma un individuo da definire un incivile è sicuramente troppo educativo, ma un personaggio “vile” che con “infantile ingenuità” intende raggirare i deboli, gli sprovveduti del momento e che sono subdoli all’inganno, considerati purtroppo “Merce di mercato” per arraffare oppure “sottouomini” della società che rifiuta i valori e l’etica di chi ha un passato da vissuto, vive il quotidiano del presente ed ha una visione da tutelare delle domani per le generazioni del futuro.

Noi, come Associazione ADA, chiediamo all’anziano di essere protagonista della sua vita nel fare attenzione alle truffe e ai raggiri degli sconosciuti, nel diffidare delle Apparenze e di non aprire la parte a chiunque si presenti davanti al portone di casa, e in particolare verso chi elargisce “confidenze o false amicizie”, perché a volte è sufficiente una “battuta spiritosa” per entrare nella sacralità di un’abitazione e poi subire gravi perdite di denaro e di tesori di appartenenza alla famiglia. L’attenzione della nostra Associazione è rivolta soprattutto verso le persone sole, gli ammalati e chi soffre. La nostra raccomandazione è di rivolgersi verso le Istituzioni locali e in caso di necessità reale o presunta, come suggeriva il capitano dei carabinieri a tutti i presenti, di non dover esitare a chiamare il 112. “Il carabiniere è sempre pronto ad aiutare”. La nostra Associazione ringrazia l’impiegato alle poste di Mesagne, il commissariato di polizia di Mesagne per il servizio prestato e i giornalisti che hanno diffuso l’informativa in difesa della signora raggirata e truffata.

Il presidente dell’ADA

Tindaro Giunta

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L’Amministrazione comunale di San Michele Salentino, anche quest’anno, come segno di riconoscimento per l'eccellenza e il merito degli studenti sanmichelani, ha deciso di conferire un premio simbolico agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado che hanno conseguito la maturità con il massimo dei voti nell'A.S. 2022/2023.
“Questo riconoscimento mira a premiare l’impegno e la dedizione degli studenti di San Michele Salentino che hanno raggiunto risultati importanti nel loro percorso di studio – spiega il sindaco Giovanni Allegrini -. Riteniamo che l’eccellenza debba essere sempre valorizzata e premiata per attivare lo spirito di emulazione tra le giovani generazioni”
L'importo dell'assegno sarà determinato in base alla somma stanziata nel bilancio comunale, appositamente destinata alle spese per la premiazione dei neo-diplomati, pari a Euro 1.400,00. Tale importo sarà suddiviso tra gli studenti sanmichelani che si sono diplomati con il massimo dei voti, senza eccedere l'importo di Euro 200,00 per ogni studente premiato.
Gli interessati che desiderano partecipare a questa premiazione possono presentare la propria istanza entro e non oltre le ore 12:00 del giorno 4 agosto 2023. La domanda può essere inviata tramite Posta Elettronica Certificata all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure consegnata personalmente presso l'Ufficio Protocollo del Comune di San Michele Salentino entro il suddetto termine. I documenti da allegare alla domanda includono un'attestazione della votazione riportata dal candidato e una copia non autenticata di un documento di riconoscimento.
Per ulteriori informazioni e per ottenere i moduli di domanda, si prega di visitare il sito web del Comune di San Michele Salentino all'indirizzo www.comune.sanmichelesal.br o contattare direttamente l'Ufficio Protocollo.

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Francavilla Fontana, 14 luglio 2023: Cerimonia di commemorazione del Maresciallo Ordinario dell’Arma dei Carabinieri M.O.V.M. Antonio DIMITRI.

Alle 10.00 di oggi, venerdì 14 luglio 2023, alla presenza del rappresentante del Prefetto di Brindisi, Dott.ssa Michela Savina La Iacona, del sindaco di Francavilla Fontana, avv. Antonello Denuzzo, del Presidente del Tribunale, Dott. Vincenzo Pietro Scardia, del Procuratore di Brindisi, Dott. Antonio De Donno, del Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Leonardo Acquaro e con la partecipazione delle massime Autorità civili e militari della provincia, ha avuto luogo a Francavilla Fontana la cerimonia di commemorazione del 23° anniversario del sacrificio del Maresciallo Ordinario Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” Antonio Dimitri, trucidato a Francavilla Fontana da alcuni malviventi mentre tentava di sventare una rapina in banca.

Per l’eccezionale coraggio e il senso del dovere dimostrati nella circostanza, al Maresciallo DIMITRI è stata concessa la massima onorificenza al valor militare, compendiata nella seguente motivazione:

Con ferma determinazione e insigne coraggio, affrontava due malviventi in flagrante rapina in un istituto di credito che tentavano, armi in pugno, di guadagnare la fuga, facendosi scudo di due ostaggi. Rinunciava all’uso dell’arma in dotazione per non mettere a repentaglio la vita degli ostaggi e intimava la resa ai malfattori, ma veniva raggiunto mortalmente dai colpi proditoriamente esplosi da un terzo rapinatore appostato all’esterno dell’istituto. Chiaro esempio di ardimento ed elette virtu’ militari, spinti fino all’estremo sacrificio.” Francavilla Fontana (BR), 14 luglio 2000.

Alla cerimonia, officiata dal Vescovo di Oria, S.E. Monsignor Vincenzo Pisanello, ha presenziato il fratello del caduto, Raffaele, Luogotenente dei Carabinieri in congedo, oltre alle rappresentanze delle Sezioni della provincia dell’Associazione Nazionale Carabinieri (colleghi non più in servizio). Nel corso della commemorazione è stata data lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare, resi gli onori ai Caduti e deposta una corona di alloro nei pressi della targa commemorativa presente sul luogo dell’eccidio, benedetta da S.E. Monsignor Vincenzo Pisanello.

A seguire, c’è stata l’allocuzione del rappresentante del Prefetto di Brindisi e del Sindaco di Francavilla Fontana.DI_MITRI_ANTONIO_MARESCIALLO_COMMEMORAZIONE_LUGLIO_2023_3.jpg

La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Brindisi, che, dopo aver salutato i familiari del Maresciallo Dimitri presenti, ha ricordato il tragico evento affinché emerga forte, vivido, luminoso soprattutto ai più giovani, a coloro che hanno solo qualche sfumata notizia di quell’episodio, l'eroismo del Maresciallo dell’Arma che non esitò un solo attimo a mettere a repentaglio la propria vita per contrastare un delitto efferato che aveva messo in serio rischio l’incolumità di innocenti cittadini. L’eroismo di Antonio Dimitri è un ricordo che appartiene a tutta la comunità francavillese in particolare, a tutta la Nazione e a tutti coloro che quotidianamente continuano ad adempiere il proprio dovere con convinzione costante, disponibilità totale e generoso slancio verso le comunità che gli sono state affidate, in nome di quegli ideali di legalità e giustizia tramandatici dai nostri Padri e da tutti coloro che hanno sacrificato la vita per quegli stessi valori.

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Inaccettabili pressioni al ribasso del prezzo del latte alla stalla con forti tensioni che mettono a rischio tutto il sistema degli allevamenti in Puglia, con decisioni unilaterali dei trasformatori e gesti estremi come il mancato ritiro del latte senza preavviso. La denuncia è di Coldiretti Puglia, che stigmatizza lo scenario critico sul prezzo del latte che si è nuovamente venuto a creare in Puglia.

“Il prezzo del latte alla stalla in Puglia – afferma Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia – non può andare sotto i costi di produzione calcolati da Ismea, quando nella forbice tra produzione e consumo ci sono margini da recuperare per garantire un prezzo giusto e onesto che tenga conto dei costi degli allevatori e la necessaria qualità assicurare ai consumatori”.

Con 3 DOP (canestrato pugliese, mozzarella di Gioia del Colle e mozzarella di bufala) e quasi 20 formaggi riconosciuti tradizionali dal MIPAAF (burrata, cacio, caciocavallo, caciocavallo podolico dauno, cacioricotta, cacioricotta caprino orsarese, caprino, giuncata, manteca, mozzarella o fior di latte, pallone di Gravina, pecorino, pecorino di Maglie, pecorino foggiano, scamorza, scamorza di pecora, vaccino) – aggiunge Coldiretti Puglia – il settore lattiero–caseario garantisce primati a livello nazionale e Sigilli della biodiversità dal valore indiscutibile.

Occorre intervenire urgentemente per salvare la “Fattoria Puglia”, dove sono riuscite a sopravvivere con grande difficoltà in Puglia – incalza Coldiretti Puglia – appena 2163 stalle per la produzione di latte, decisivo  presidio di un territorio dove la manutenzione è garantita proprio dall’attività di allevamento, con il lavoro silenzioso di pulizia e di compattamento dei suoli svolto dagli animali a causa principalmente del prezzo del latte spesso non remunerativo, dovuto non solo alla crisi, ma anche e soprattutto alle evidenti anomalie di mercato con i prezzi alla stalla che subiscono inaccettabili ‘fluttuazioni’ e agli alti costi di gestione degli allevamenti.

Quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere – conclude Coldiretti Puglia – spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado.

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UE: COLDIRETTI PUGLIA, AFFONDA 500 PESCHERECCI IN PUGLIA; FA SPARIRE DA TAVOLE 1 PESCE TRICOLORE SU 3.

Sono quasi 500 i pescherecci pugliesi che saranno “affondati” dalle nuove linee europee che prevedono la scomparsa della pesca a strascico, il settore più produttivo della marineria nazionale, con un impatto devastante sull’economia sull’occupazione e sui consumi. A lanciare l’allarme è Coldiretti Impresapesca Puglia, in occasione della mobilitazione dei pescherecci dal porto di San Benedetto del Tronto, uno dei più importanti scali pescherecci italiani, dove il Villaggio contadino apre con la clamorosa protesta dei pescatori con il Ministro dell’agricoltura e la sovranità alimentare Francesco Lollobrigida sarà presente il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

Il piano d’azione presentato dal Commissario europeo alla Pesca e all’Ambiente Virginijus Sinkevicius, con l’obiettivo di essere presto tradotto in una direttiva o in un regolamento vincolanti per gli Stati membri, va a penalizzare gravemente – spiega Coldiretti Impresapesca - le marinerie tricolori e gli stessi consumi di pesce, uno dei prodotti cardine della Dieta mediterranea. 

Scelte che sono il frutto di un estremismo ambientalista lontano dalla logica e che non tiene conto peraltro di quanto già promosso dalla stessa Unione Europea sul fronte della tutela degli stock, con le norme di contenimento dello sforzo di pesca nel Mediterraneo, in particolare per Adriatico e West-Med, avviate nel 2019 e seguite dai pescherecci italiani, che, a detta della stessa Commissione, cominciano a dare risultati positivi sulla conservazione delle risorse ittiche. Un risultato raggiunto grazie ai sacrifici delle marinerie italiane – ricorda Coldiretti Impresapesca- che vengono ora di fatto cancellati, mentre le stesse regole non vengono seguite dai pescherecci dei Paesi extraUe che si affacciano sul Mediterraneo, liberi di fatto di pescare anche più di prima approfittando delle restrizioni a cui sono obbligate quelle nazionali.

L’eliminazione della pesca a strascico senza che siano state peraltro previste risorse adeguate per la riconversione significa per l’Italia - calcola  Coldiretti Impresapesca - la rinuncia ai 2/3 del pescato nazionale, aggravando ulteriormente una situazione che nel 2022 ha visto arrivare in supermercati e ristoranti del nostro Paese oltre 1 miliardo di chili di prodotto straniero tra fresco e trasformato, pronto spesso per essere servito come tricolore nei ristoranti.

Quasi 8 pesci su 10 che arrivano sulle tavole sono stranieri spesso senza che i consumatori lo sappiano, soprattutto a causa della mancanza dell’obbligo dell’indicazione di origine – denuncia Coldiretti Puglia -  sui piatti consumati al ristorante che consente di spacciare per nostrani prodotti provenienti dall’estero che hanno meno garanzie rispetto a quello Made in Italy.

Gli effetti combinati dei cambiamenti climatici, delle importazioni selvagge di prodotto straniero e di una burocrazia sempre più asfissiante impattano sulla sopravvivenza delle 1.500 imbarcazioni pugliesi – ricorda Coldiretti Puglia - ma anche sulla salute dei cittadini poiché con la riduzione delle attività di pesca viene meno anche la possibilità di portare in tavola pesce Made in Italy, favorendo le importazioni dall’estero di prodotti ittici che non hanno le stesse garanzie di sicurezza di quelle tricolori.

Nei mari italiani si pescano ogni anno circa 180 milioni di chili di pesce cui vanno aggiunti gli oltre 140 milioni di kg prodotti in acquacoltura – spiega Coldiretti Impresapesca – mentre le importazioni dall’estero hanno ormai superato il miliardo di chili. Una situazione che lascia spazio agli inganni dal pangasio del Mekong venduto come cernia al filetto di brosme spacciato per baccalà, fino all’halibut o la lenguata senegalese commercializzati come sogliola. Una frode in agguato sui banchi di vendita in Italia e soprattutto nella ristorazione dove non è obbligatorio indicare la provenienza. Tra i trucchi nel piatto più diffusi in Italia ci sono anche – continua la Coldiretti Impresapesca – il polpo del Vietnam spacciato per nostrano, lo squalo smeriglio venduto come pesce spada, il pesce ghiaccio al posto del bianchetto, il pagro invece del dentice rosa o le vongole turche e i gamberetti targati Cina, Argentina o Vietnam, dove peraltro è permesso un trattamento con antibiotici che in Europa sono vietatissime in quanto pericolosi per la salute.

Alle importazioni selvagge e alle scelte Ue si sommano anche gli effetti combinati del surriscaldamento, dei cambiamenti climatici e di una burocrazia comunitaria sempre più asfissiante, con il risultato – spiega Coldiretti Impresapesca – che la flotta peschereccia pugliese ha perso oltre 1/3 delle imprese e 18.000 posti di lavoro, con un contestuale aumento delle importazioni dal 27% al 33%. Di assoluto rilievo i numeri del settore in Puglia, segnala Coldiretti, il cui valore economico è pari all’1% del PIL pugliese e arriva fino al 3,5% se si considera l’intero indotto, conta 1500 imbarcazioni, 5000 addetti, 10 impianti di acquacoltura e mitilicoltura. Le aree vocate sono prioritariamente Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi.

Una crisi quella del settore ittico, che si trascina da 30 anni – rileva Coldiretti Puglia – in un mercato, quello del consumo del pesce, che aumenta, ma sempre più in mano alle importazioni. La produzione ittica derivante dall’attività della pesca è da anni in calo e quella dell’acquacoltura resta stabile, non riuscendo a compensare i vuoti di mercato creati dell’attività tradizionale di cattura. Una rinascita che passa per il mercato e sulla quale Coldiretti sta cercando di impegnarsi a fondo, facendo partire iniziative nei Mercati di Campagna Amica che hanno come obiettivo la vendita diretta, la semplificazione e la tracciabilità.

Un business non indifferente se si considera che a livello globale – conclude Coldiretti – ogni persona consuma oltre 20 chili di pesce vero all’anno, mentre gli italiani ne mangiano circa 28 chili pro capite, sopra la media europea che è di 25 kg.

Il consiglio di Coldiretti Impresapesca è di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). Per quanto riguarda il pesce congelato c’è l’obbligo di indicare la data di congelamento e nel caso di prodotti ittici congelati prima della vendita e successivamente venduti decongelati, la denominazione dell’alimento è accompagnata dalla designazione “decongelato”.E intanto bussa già alla porta il pesce in provetta dove l’ultima deriva arriva dalla Germania con i primi bastoncini di sostanza ittica coltivati in vitro senza aver mai neppure visto il mare, mentre negli Usa con un’abile strategia di marketing si stanno buttando sul sushi in provetta. La società tedesca Bluu Seafood impegnata nel progetto – spiega Coldiretti – promette di ricreare in laboratorio la carne di salmone atlantico, trota iridea e carpa partendo da cellule coltivate e arricchite di proteine vegetali.