Redazione

Peronospora della vite e danni causati dal maltempo. Galante : “A breve partirà dalla Regione la richiesta per lo stato di calamità naturale. Attivati tutti gli adempimenti”

“L’assessorato regionale all’Agricoltura ha attivato tutti gli adempimenti e invierà a breve una nota al Ministero con la documentazione necessaria per chiedere di deliberare lo stato di calamità naturale e, di conseguenza un contributo straordinario per i nostri viticoltori, che hanno perso quasi il 100% di uva da tavola e da vino a causa delle forti piogge della scorsa primavera e della peronospora della vite. Continuerò a monitorare la situazione e ad interloquire con l’assessore Pentassuglia, che ringrazio, per dare risposte ai nostri agricoltori”. Lo dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante che sui danni causati ai vigneti nella provincia di Taranto aveva richiesto un’audizione in Commissione Agricoltura.

“L’audizione - dichiara Galante - calendarizzata per il prossimo giovedì dal presidente Paolicelli, è ormai superata viste le rassicurazioni dell’assessore Pentassuglia e la celerità con cui si sta muovendo il Dipartimento, e avrebbe riguardato sia il versante orientale che quello occidentale della provincia Taranto. Si è in attesa della conclusione dei sopralluoghi nei territori interessati per rilevare l’entità, il tipo e la natura del danno. Al termine dei rilievi sul campo, verrà redatta una relazione e sarà formulata la proposta al Ministero delle Politiche Agricole per l’emanazione del decreto di declaratoria dell’eccezionalità dell’evento avverso e la delibera dello stato di calamità naturale. Ai nostri agricoltori  - conclude Galante - va dato un sostegno economico visti gli ingenti danni subiti”.

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Riconoscere il bracconaggio ittico come delitto prevedendo anche il carcere, rafforzare il sistema dei controlli e la tutela del Delta del Po. Questi i punti centrali dell'intervento di oggi di Annamaria Procacci, dell’Organo di Amministrazione Enpa, durante l’audizione al Senato della Repubblica in merito al ddl S. 316 “Modifiche all’articolo 40 della legge 28 luglio 2016, n. 154, in materia di contrasto del bracconaggio ittico nelle acque interne" in discussione presso la Commissione IX (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare). Annamaria Procacci ha sottolineato come il bracconaggio ittico sia “una piaga che affligge il nostro Paese con conseguenze devastanti sotto il profilo ambientale, ma a lungo ignorata, o quantomeno sottovalutata”.

Occorre una forte riflessione sul sistema sanzionatorio proposto – ha affermato Procacci - Sanzioni, sistema dei controlli, rafforzamento delle tutele del Delta del Po, stretto coordinamento con l'Unione Europea, sono alcuni elementi su cui si può intervenire, in modo molto efficace. Siamo convinti che occorra riconoscere nel Codice Penale il bracconaggio ittico come delitto, prevedendo la reclusione e multe molto elevate e che, quindi, sia tempo di superare la previsione della sanzione contravvenzionale ed oblazionabile, che, tra l'altro, non esercita la carica di deterrenza che è assolutamente necessario assicurare alla norma. Lo richiede la dimensione e la configurazione dell'attività criminosa, condotta da gruppi organizzati dell'Est Europa, spesso con la complicità di cittadini italiani sul territorio”. Procacci ha anche ricordato quanto oggi la crisi della biodiversità richieda più che mai una forte azione di tutela e come questa non possa essere assicurata da un sistema punitivo blando. Come nel caso della fauna selvatica per la quale servirebbe una radicale riforma dell'articolo 727 bis del Codice Penale, del tutto inefficace a causa delle sanzioni irrisorie che prevede per l’uccisione di specie particolarmente protette. “Basti pensare – ha sottolineato Annamaria Procacci – che l'uccisione di un orso viene sanzionata in modo più leggero rispetto al danneggiamento di un’automobile!”

L’Ente Nazionale Protezione Animali ha poi sottolineato il fondamentale ruolo del sistema dei controlli, “gravemente indebolito dalla malaugurata scomparsa della Polizia Provinciale in seguito alla legge n.56 del 2014”, “Un vero errore – ha spiegato Annamaria Procacci – perché svolgeva una forte azione di prevenzione con il controllo, quotidiano, minuzioso e capillare, del territorio. Questo sistema di ispezione, dalle strade alle acque, va ristabilito”.

Sulla tutela dell’area del Delta del Po Enpa ha chiesto alla Commissione di adoperarsi, affinché finalmente, dopo tanti anni di richieste e di attesa, il Delta, luogo di straordinaria natura, patrimonio dell'umanità riconosciuto dall'UNESCO, divenga parco nazionale.

“Infine – ha concluso Procacci -chiediamo che vi sia un sempre maggiore coordinamento con gli altri paesi membri dell'Unione Europea per la salvaguardia della biodiversità e per una sempre più decisa azione contro le illegalità e le criminalità ambientali, nella consapevolezza che ormai il fenomeno della predazione nelle acque dell'Unione si e diffuso a tutti i paesi del sud Europa con conseguenze che rischiano di divenire irreversibili”.

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Ondata di calore in Puglia: 19 e 20 luglio prevista allerta di livello 3. Lo comunica il Ministero della Salute tramite il Bollettino sulle ondate di calore. 

Massimo livello di allerta per le temperature in Puglia, secondo il bollettino del Ministero della Salute.

Mercoledì 19 e giovedì 20 luglio è previsto l’arrivo di una nuova ondata di calore: temperature molto elevate per più giorni consecutivi, tassi elevati di umidità, forte irraggiamento solare e assenza di ventilazione.

Un'esposizione prolungata a temperature così elevate può provocare disturbi, come crampi, svenimenti, edemi, congestione, colpo di calore e disidratazione.

Condizioni di caldo estreme, inoltre, possono portare all’aggravamento delle condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti.

Previeni i rischi per la salute indicati dal sito del Ministero: http://rpu.gl/jMIGi.

Clicca sul link per sapere cosa fare: https://www.salute.gov.it/portale/caldo/homeCaldo.jsp.

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Con l'anticiclone Caronte che sta soffocando la Puglia con le temperature che raggiungono picchi fino a 43 gradi, il sole sta scottando frutta e verdura nei campi dai pomodori all’uva da tavola, dalle zucchine alle melanzane, con la mancanza di acqua che sta mandando in stress idrico frutteti e vigneti. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, diffusa in occasione dell’Assemblea nazionale presentata in occasione della grande ondata di calore che sta ustionando la frutta e verdura nei campi e tagliato del 15% la produzione di latte delle mucche stressate dall’afa che ha fatto smettere alle api di volare.

Il caldo torrido sta “bruciando” la frutta e verdura nei campi con ustioni che provocano perdite, dall’uva ai meloni, dalle angurie alle albicocche, dai pomodori alle melanzane, secondo il primo monitoraggio della Coldiretti. La morsa del caldo – sottolinea la Coldiretti regionale – sta facendo danni a macchia di leopardo lungo la penisola con gli agricoltori che cercano di correre ai ripari ombreggiando i prodotti, anche attraverso erba e foglie come barriere naturali. Le scottature da caldo – spiega la Coldiretti – danneggiano in maniera irreversibile frutta e verdura, fino a renderle invendibili. Si cerca di anticipare il raccolto quando possibile – continua la Coldiretti Puglia – si provvede al diradamento dei frutti sugli alberi, eliminando quelli non in grado di giungere a maturazione, per cercare di salvare almeno parte della produzione. Ma il caldo torrido ostacola pure le operazioni agronomiche e di raccolta che devono essere sospese nelle ore più bollenti per tutelare la salute dei lavoratori mentre diventa impossibile lavorare nelle serre. 


Il caldo africano di questi giorni taglia anche le produzioni di uova, latte e miele, Le api stremate dal caldo hanno smesso di volare e non svolgono più il prezioso lavoro di trasporto di nettare e polline. Con il termometro sopra i 40 gradi ci sono forti ripercussioni con la produzione di latte scesa di oltre il 15% per le mucche nelle stalle, mentre nelle stalle sono in funzione a pieno ritmo ventilatori e doccette refrigeranti per salvare le mucche che a causa dell’afa mangiano poco, bevono molto fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 di periodi normali e producono di meno visto che per loro il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi.

Con le elevate temperature – precisa la Coldiretti Puglia – in pericolo ci sono anche le colture nelle campagne dove gli agricoltori sono costretti a ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare i raccolti in sofferenza per le alte temperature, dagli ortaggi all’avena, dal grano al pomodoro poiché con le temperature superiori ai 35 gradi anche le piante sono a rischio colpi di calore e stress idrico che compromettono la crescita della frutta sugli alberi, bruciano gli ortaggi e danneggiano i cereali.

L’ondata di calore africana – sottolinea la Coldiretti – è la punta dell’iceberg delle anomalie di questo pazzo 2023 che – continua la Coldiretti- è stato segnato, fino ad ora, prima da una grave siccità che ha compromesso le coltivazioni in campo e poi per alcuni mesi dal moltiplicarsi di eventi meteo estremi, precipitazioni abbondanti e basse temperature ed infine dal caldo torrido di luglio con danni all’agricoltura e alle infrastrutture rurali che supereranno i 6 miliardi dello scorso anno, dei quali oltre 1 miliardo solo per l’alluvione in Romagna.

L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli, afferma Coldiretti nel sottolineare che i cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio. Un obiettivo che – continua Coldiretti – richiede un impegno delle Istituzioni per accompagnare innovazione dall’agricoltura 4.0 con droni, robot e satelliti fino alla nuova genetica green no ogm alla quale la Commissione Europea, anche grazie al nostro pressing, sta finalmente aprendo le porte. Coldiretti sta già lavorando per migliorare la sostenibilità attraverso le tecnologie, che ad esempio consentono un risparmio di acqua anche del 30% rispetto al passato ma per l'adattamento climatico – conclude Prandini - è fondamentale aumentare gli investimenti nell'innovazione e nell'agricoltura di precisione, anche attraverso risorse PNRR. E’ cresciuto del 31% in un anno il fatturato dell’agricoltura 4.0 che fra droni, robot, satelliti e controlli da remoto per supera i 2 miliardi di euro di investimenti per salvare i raccolti anche contro gli effetti del meteo pazzo fra siccità e maltempo, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Osservatorio Smart Agrifood del Politecnico di Milano.

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CALDO: COLDIRETTI PUGLIA, CAMPI ALLO STREMO SENZA ACQUA; POZZI KO A BARI

L’Organizzazione sta sollecitando ripetutamente Arif per il ripristino dei pozzi fermi

Con la morsa di caldo torrido improvviso dopo una primavera caratterizzata da eventi estremi, i campi sono allo stremo in Puglia, ma ad aggravare la situazione è la mancanza di acqua, a causa di pozzi malfunzionanti o guasti. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, che sta sollecitando ripetutamente l’intervento di Arif per il ripristino tempestivo dei pozzi fermi.

Non eroga acqua il pozzo artesiano in agro di Palo del Colle in Contrada “Miglionica” – insiste Coldiretti Puglia – quando, sempre in agro di Palo del Colle si registra un’altra situazione critica riferita al pozzo presente in contrada “Difesa” dove, per una serie di malfunzionamenti, si stanno creando problemi per l’irrigazione dei fondi collegati.

Ma le stesse criticità ci sono a Monopoli in contrada “Sorba”, dove da qualche giorno il pozzo non risulta in funzionamento, creando allarme e grande preoccupazione alle imprese agricole interessate, in particolar modo quelle zootecniche per l’approvvigionamento idrico degli allevamenti e per il benessere animale.

La gestione irrigua, specialmente in questo periodo di grande caldo e scarse precipitazioni, è un fattore fondamentale per l’agricoltura e la zootecnia, per la salvaguardia delle produzioni e dei redditi e va affrontato con la massima attenzione e efficienza. La Puglia, tra l’altro, ha il triste primato nazionale di essere la regione d’Italia dove piove meno, ma quando piove in maniera anche violenta, l’acqua non viene raccolta per la mancanza di invasi utili a conservarla, ma il fatto che la Puglia conviva da sempre con la siccità – argomenta Coldiretti Puglia -  con oltre il 57% del territorio a rischio desertificazione, impone di non sottovalutare e minimizzare il problema, piuttosto di correre ai ripari una volta per tutte sfruttando le risorse del PNRR anche per far fronte allo stato di emergenza cronica che la nostra regione sopporta, con costi enormi a carico di tutti i settori produttivi e della popolazione stessa.

In questo scenario critico, serve subito una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando serve, ma urge il completamento e il recupero di strutture già presenti, progettualità già avviata e da avviarsi, in uno scenario aggravato in Puglia – dice ancora Coldiretti - dal ventennale commissariamento dei Consorzi di Bonifica, con procedure autorizzative non complesse, in modo da instradare velocemente il progetto complessivo e ottimizzare i risultati finali.

La mancanza di piogge e la stretta di Caronte  stanno costringendo gli agricoltori all’irrigazione di soccorso con l’aumento dei costi altissimi – conclude Coldiretti Puglia - per tirare l’acqua dai pozzi e rifornirsi di acqua con le autobotti, anche per abbeverare gli animali nelle stalle, con i pozzi artesiani  che stanno franando, mentre altri pozzi a falda superficiale, stanno scomparendo, si stanno prosciugando.

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Air France festeggia i 5 anni della rotta Bari-Parigi insieme ad Aeroporti di Puglia. Cinque anni di successi resi possibili grazie ad una forte domanda e a un importante traffico leisure e business.

L’Italia è un mercato fondamentale per il Gruppo Air France-KLM - ha dichiarato Eléonore Tramus, Direttore Generale Air France-KLM East Mediterranean - siamo orgogliosi di confermare la nostra presenza a Bari e di celebrare il successo di questa rotta. Dalla reintroduzione del volo, 5 anni fa, abbiamo visto triplicare il traffico in risposta ad una crescente domanda di traffico turistico e anche di traffico business. Questo volo permette di raggiungere Parigi comodamente con frequenze che arrivano a 10 settimanali nei mesi di luglio e agosto e di accedere alle oltre 200 destinazioni del network di Air France in Europa e nel mondo intero”.

 

“Festeggiamo oggi non solo i cinque anni di presenza di Air France in Puglia – ha dichiarato Antonio Maria Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia – ma una partnership commerciale forte, stabile, costellata di grandi successi e che ha visto Aeroporti di Puglia e Air France operare uniti da un comune obiettivo: dare risposte certe in termini di eccellenza alla crescente domanda di mobilità. Livelli di eccellenza che contraddistinguono i servizi della compagnia e gli standard di servizio nei nostri aeroporti. Così come eccellenti sono i rapporti commerciali che si sono consolidati nel corso di questi cinque anni e che hanno permesso di superare anche i momenti più bui della recente storia dell’aviazione. Non è un caso che il mercato francese rappresenti oggi il primo mercato incoming per il turismo pugliese, così come è altrettanto evidente che siano sempre più i passeggeri che apprezzano le possibilità che l’hub di Parigi offre come prosecuzioni sul lungo raggio. Su questa strada di successo intendiamo proseguire, certi come siamo che tutto ciò non potrà che portare a nuovi straordinari risultati in termini di crescita – economica, sociale, culturale per la nostra amata Puglia”.

 

Il volo Air France permette non solo di raggiungere Parigi in poco più di due ore ma offre anche alcune coincidenze con un tempo di transito inferiore alle tre ore all’aeroporto di Parigi Charles de Gaulle. Stoccolma, Copenaghen, Edimburgo, Città del Messico, Miami e Tokyo, sono raggiungibili ad esempio, da Bari con un transito a Parigi entro le due ore.

Air France

Dal 1933, Air France porta in alto i colori della Francia in tutto il mondo. Con un'attività suddivisa tra trasporto aereo di passeggeri, merci, manutenzione e assistenza aeronautica, Air France è uno dei principali attori nel settore dell'aviazione. Ogni giorno vengono mobilitati più di 42.000 dipendenti per offrire a ogni cliente un'esperienza di viaggio unica.

Air France, KLM Royal Dutch Airlines e Transavia formano il gruppo Air France-KLM. Il Gruppo si affida alla forza dei suoi hub Parigi-Charles de Gaulle e Amsterdam-Schiphol per offrire una vasta rete internazionale. Il suo programma fedeltà Flying Blue conta oltre 18 milioni di membri. Air France e KLM sono membri dell'alleanza SkyTeam, che riunisce un totale di 19 compagnie aeree.

Air France si è posta obiettivi ambiziosi in termini di sviluppo sostenibile e sta lavorando per ridurre e compensare le proprie emissioni di CO2. Nell'ambito del programma Horizon 2030, la società si è impegnata a ridurre del 50% le proprie emissioni di CO2 per passeggero-chilometro entro il 2030 attraverso importanti investimenti a favore del rinnovo della flotta con aeromobili di nuova generazione, l'utilizzo di soluzioni innovative per ridurre consumo di carburante o mobilitarsi per la creazione di un futuro settore del carburante per l'aviazione sostenibile per un'aviazione francese responsabile, economicamente sostenibile e sostenibile.

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Un incontro eccezionale ed importante per la specie. Un gruppo di sub ha immortalato il rituale di accoppiamento tra due Caretta caretta nelle acque del porticciolo di Brindisi. Il Consorzio di Torre Guaceto: “Ora la femmina deporrà, chi dovesse avvistare i nidi, ci avvisi, dobbiamo proteggere le uova”. 

Attimi incredibilmente emozionanti. Nelle immagini foto e video dei sub Monia Mondatore e Andreas Paoli si vedono le danze di corteggiamento di una femmina e di un maschio di Caretta caretta. 
Le due grandi tartarughe noncuranti del mondo circostante sono vicine al gommone degli sportivi e si inseguono vorticando in acqua. 
“E’ un evento straordinario – spiega il biologo faunista del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Giacomo Marzano -, afferma la presenza di nidificazioni nel Brindisino. Negli anni passati abbiamo trovato impronte sull’arenile della riserva e uova distrutte da una mareggiata a nord di Brindisi. Il rituale di accoppiamento al quale hanno assistito i fortunati sub ci dice che presto troveremo un nido”. 
Una volta avvenuto l’accoppiamento in acqua, nell’ambito del quale il maschio si aggrappa al carapace della femmina grazie a due unghioni che ha sulle pinne anteriori, la femmina raggiunge la sabbia e fa 2-3 deposizioni in altrettanti nidi a distanza di una settimana una dall’altra. 
Ogni nido generalmente conta dalle 50 alle 120, ma il successo della riproduzione non è assicurato. Ciò che mette più in pericolo la nascita dei piccoli è la gestione delle spiagge, ossia la pulizia meccanica dell’arenile e lo spostamento degli ombrelloni. 
E’ auspicabile la pulizia manuale e che una volta posizionati a inizio stagione, i gestori dei lidi non spostino più le proprie postazioni. 
“Ora è fondamentale individuare i nidi e proteggerli – ha continuato Marzano -, noi del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto siamo gli unici nella provincia di Brindisi, e uno dei due centri pugliesi, autorizzati dal Ministero in deroga alla regolamentazione Cites ad intervenire su questa specie protetta. Mettiamo in sicurezza nidi in tutta la regione e facciamo in modo che i piccoli riescano a nascere, raggiunto il mare, poi la sopravvivenza non è assicurata, il numero degli esemplari che riesce a crescere è estremamente ridotto, da qui la necessità di proteggere con tutte le nostre forze ogni nido. Invitiamo chiunque dovesse avvistare una deposizione a chiamarci al 335 523 0215”. 

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Dicerse segnalazioni sono giunte da via Francesco Vita in cui c'è un cestino che non è stato svuotato da almeno 4 giorni. I rifiuti sono mal odoranti e causano problemi tra gli avventori delle vicine attività commerciali e residenti. In una città a misura d'uomo la pulizia e l'igiene non devono lasciare a desiderare.

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Proseguono in Biblioteca Comunale le attività del progetto Francavilla Orienta finanziate nell’ambito del bando Punti Cardinali. Da lunedì 24 luglio, allo sportello attivo ogni giorno dal lunedì al venerdì, si affiancheranno nuovi laboratori pensati per fornire le competenze fondamentali per trovare lavoro.

“Grazie ai 91 mila euro ottenuti dal bando Punti Cardinali – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – abbiamo potuto avviare un servizio gratuito rivolto alle persone disoccupate o che vogliono cambiare la propria professione.”

Si comincerà con una tre giorni, da lunedì 24 a mercoledì 26 luglio dalle 9.00 alle 14.00, a cura di Gianmaria Carriere. Il laboratorio sarà incentrato sulle tecniche per parlare in pubblico, scrivere un curriculum e una lettera di presentazione. Il 27,28 e 31 luglio, sempre dalle 9.00 alle 14.00, Gennaro Gigli guiderà le persone interessate tra gli strumenti e i metodi per la creazione di impresa con una attenzione particolare all’innovazione tecnologica. Gli orientation lab proseguiranno il 7,8 e 9 agosto, sempre dalle 9.00 alle 14.00, con la guida di Antonio Tondo che approfondirà le sfide e le opportunità dell’innovazione tecnologica con gli studenti universitari e degli Istituti Tecnici Superiori.

“Oggi – conclude il Sindaco Denuzzo – è necessaria una cassetta degli attrezzi più ampia rispetto al passato e con questa iniziativa vogliamo fornire tutte le competenze necessarie per vivere e relazionarsi in maniera corretta con il mondo del lavoro.”

Da alcune settimane in Biblioteca Comunale è attivo dal lunedì al venerdì uno sportello gratuito dedicato all’orientamento. Il personale specializzato impiegato è a disposizione di chiunque per rispondere a domande, fornire consigli e indicazioni.

Francavilla Orienta è frutto di un lavoro di rete che ha visto coinvolti Amministrazione Comunale, Arpal Puglia, Confindustria Brindisi, Confcommercio Taranto Brindisi, Terzo Istituto Comprensivo, ITST Fermi, ITS Aerospazio Puglia, ITS Apulia Digital Maker, ITS Mi.Ti. Tecnologie e Innovazione per il Made in Italy, ITS Agroalimentare Puglia, Programma Sviluppo, Ambito Territoriale Br3, CIRPAS Università di Bari, Liceo Scientifico Ribezzo, ITS per lo sviluppo dell’industria dell’ospitalità e del turismo allargato, CISL Taranto Brindisi, Secondo Istituto Comprensivo e ITES Calò.

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In un’epoca come la nostra, caratterizzata dal “tutto e subito”, stress e scarso autocontrollo, la pazienza non è più considerata una virtù. Per molti essere pazienti significa rassegnarsi agli eventi della vita. Ma cos’è la pazienza? Essere pazienti può migliorare la nostra vita e i rapporti con gli altri? A queste e ad altre domande risponderà il congresso dei Testimoni di Geova del 2023 dal tema “Siate Pazienti” in programma dal 21 al 23 luglio 2023, a Bari presso il Nuovo Padiglione della Fiera del Levante.In un’epoca come la nostra, caratterizzata dal “tutto e subito”, stress e scarso autocontrollo, la pazienza non è più considerata una virtù. Per molti essere pazienti significa rassegnarsi agli eventi della vita. Ma cos’è la pazienza? Essere pazienti può migliorare la nostra vita e i rapporti con gli altri? A queste e ad altre domande risponderà il congresso dei Testimoni di Geova del 2023 dal tema “Siate Pazienti” in programma dal 21 al 23 luglio 2023, a Bari presso il Nuovo Padiglione della Fiera del Levante.“La pazienza è una qualità importante che può essere utile a tutti nella vita quotidiana”, dice Giuseppe Carbonara portavoce dei Testimoni di Geova per Puglia e Basilicata. “Nonostante le buone intenzioni, però, mantenere la pazienza di fronte ai tanti problemi che la vita ci riserva può essere una sfida.

Trascorrere tre giorni approfondendo gli aspetti di questa qualità sarà molto istruttivo”.Da venerdì a domenica si parlerà della pazienza, evidenziandone il valore pratico attraverso esempi tratti dalla Bibbia. I momenti più attesi saranno il battesimo dei nuovi fedeli, che sarà celebrato sabato mattina, e un video racconto in due parti, che sarà presentato durante le sessioni del sabato e della domenica pomeriggio. Quest’anno sono in programma in tutto il mondo circa 6.000 congressi dal tema “Siate Pazienti”. Solo in Italia, più di 75 congressi si terranno in 14 città.A causa della pandemia, nel 2020 i Testimoni di Geova avevano cancellato i loro eventi in presenza in tutto il mondo e per tre anni li hanno tenuti online in più di 500 lingue. “Grazie ai nostri congressi online sono stati raggiunti milioni di persone in tutto il mondo e si è riusciti a proteggere la salute dei tanti partecipanti. Quest’anno però non vediamo l’ora di ritrovarci finalmente in presenza” conclude Giuseppe Carbonara.Da oltre 100 anni i Testimoni di Geova tengono grandi eventi in stadi, arene, centri congressi e teatri in tutto il mondo. Come sempre, l’appuntamento è aperto al pubblico. Per ulteriori informazioni sul programma o per trovare le altre sedi e date dei congressi, visitate il sito jw.org e navigate nella scheda “Chi siamo”.

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