Redazione

FASANO – Stop al countdown, è tempo di sedersi e gustarsi il cabaret sotto le stelle di «Ridarella OFF», evento organizzato dal Gruppo di Attività Teatrali “Peppino Mancini” e che rientra nel cartellone artistico dell’ATS Katharà nell'ambito del progetto di gestione del Teatro Sociale, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese e con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Fasano.

Protagonisti della serata spin off saranno 3 comici (Gianpiero Renna, Antonello Vannucci e Francesco Birardi) che domani, giovedì 20 luglio alle 21.00, si alterneranno sul palco di Lama d’Antico e intratterranno con battute, gag e sketch il pubblico che già si preannuncia numeroso e caldo.

Il riferimento metereologico non è di certo legato alle temperature attuali e all’anticiclone africano che sta attanagliando la Penisola, ma alla voglia degli spettatori fasanesi di regalarsi una serata all’insegna della spensieratezza e del buonumore e già capaci di lasciarsi coinvolgere dai protagonisti nella prima edizione del Festival di Cabaret «Ridarella» (tenutasi al Teatro Sociale lo scorso 30 marzo).

 È ancora possibile acquistare il biglietto in prevendita al costo di 10€ presso Mondo Casa by Tessilcofano in Corso Vittorio Emanuele 33 a Fasano.

Il Sindacato Cobas ed il “Comitato lavoratori DCM-exGSE”, ormai disoccupati da mesi, hanno svolto nella giornata di Mercoledì 19 Luglio un sit in sotto Confindustria ,poi con un breve corteo ci si è spostati  al Comune d Brindisi dove si è svolto un incontro con l’Assessore al Lavoro ,Lidia Penta , ed il Consigliere di maggioranza  Ercole Saponaro ,raccogliendo risultati importanti.

Sotto la sede di Confindustria Brindisi si è svolto il sit in con un intervento del rappresentante Cobas , Roberto Aprile che ha   denunciato il comportamento delle organizzazioni sindacali avuto in occasione  dell’incontro con la ditta italsistemi proprio in Confindustria alcuni giorni fa .

All’incontro con  l’azienda Italsistemi ,che è in predicato di acquistare lo stabilimento DAR ex GSE in seguito alla procedura di fallimento del gruppo Dema, è stato vietato di fatto che ci fosse come uditore  qualche rappresentante del Comitato dei lavoratori Dcm.

Era importante la loro presenza all’incontro  perché la stessa Italsistemi aveva presso pubblicamente    l’impegno  ad una  possibile  riassunzione dei lavoratori DCM, cosa scomparsa completamente dal panorama.

Durante il sit in abbiamo avuto uno scambio di idee proprio  lì davanti con il Direttore di Confindustria , Angelo Guarini, sul certo rilancio del settore aeronautico e della necessità di un tavolo nazionale capace di attirare lavoro in Italia  specialmente al Sud ed a Brindisi in particolare, sito particolarmente danneggiato nel corso degli anni.

In corteo ci siamo spostati al Comune dove siamo stati ricevuti nella sala Mario Marino Guadalupi.

Qui il Cobas unitamente ai lavoratori DCM ex GSE ha tracciato le tappe  delle disavventure avute , tra cui un contenzioso giudiziario ancora aperto con il gruppo Dema.

Hanno ricordato che all’atto dell’acquisto del gruppo Dema  i lavoratori  GSE sono stati divisi in due aziende , Dar e Dcm, la prima operativa  e la seconda in attesa di un preannunciato  rilancio occupazionale .

Il tutto è andato invece in maniera diversa per arrivare al licenziamento il 23 Aprile di questo anno  dei 66  lavoratori Dcm.

Da  qui l’impegno chiesto alla Amministrazione Comunale di poter essere sostenuti presso gli Enti preposti.

L’Assessore al lavoro, Lidia Penta, ha preso l’impegno di convocare le organizzazioni sindacali la prossima settimana per valutare la complessiva situazione del settore aeronautico brindisino.

Sosterrà presso il Ministero la necessità che ci siano rappresentanti sindacali  alla prossima riunione sulla crisi del gruppo Dema che portino la voce   degli ormai disoccupati Dcm.

Ci siamo lasciati quindi con l’impegno di non mollare un millimetro, anzi di rafforzare le iniziative rivolte ad un possibile salvataggio.

Per il Cobas Roberto Aprile

L’Arpa Puglia comunica la presenza di Ostreopsis ovata (alga tossica) nelle acque del litorale di Forcatella e Torre Canne. I due punti in cui l’Arpa Puglia ha riscontrato valori di proliferazione molto abbondante dell’alga tossica sono la zona nelle vicinanze del depuratore di Forcatella (dove già vige il divieto di balneazione) e nella zona prospicente il Faro.

 
 Con una nota dell’ASL Brindisi comunica che nell’ambito dei controlli routinari effettuati sulle acque di balneazione nella quindicina di luglio 2023, l’Arpa Puglia ha riscontrato valori di proliferazione molto abbondante di “Ostreopsis Ovata” (alga tossica) nel punto di prelievo antistante la zona nelle vicinanze del depuratore di Forcatella (dove già vige il divieto di balneazione) e nella zona prospicente il Faro. 
 
Il Dipartimento di Prevenzione Azienda Sanitaria Locale Brindisi informa che l’Ostreopsis Ovata è un’alga microscopica che vive comunemente nei mari tropicali; condizioni climatiche ottimali favoriscono lo svilupparsi di quest’alga anche alle nostre latitudini.
 
LA SINTOMATOLOGIA
Febbre > 38°, Faringite, Tosse, Disturbi respiratori, Cefalea, Nausea, Raffreddore, Congiuntivite, Vomito, Dermatite.
I sintomi si presentano dopo alcune ore (circa 4-6 ore) e regrediscono dopo 24-48 ore.
La sintomatologia si può manifestare anche senza necessariamente essere venuti in contatto con l’acqua perché il vento può trasportare le goccioline.
Si raccomanda, nel caso di sospetta presenza di alghe tossiche, di evitare di bagnarsi con l’acqua marina e di allontanarsi dalla spiaggia. Tale raccomandazione vale in particolare per soggetti affetti da disturbi di tipo respiratorio (ad esempio gli asmatici) e per coloro che, abbiano avvertito in spiaggia, o nelle zone circostanti, sintomi di irritazione alle vie respiratorie, lacrimazione agli occhi o altri disturbi.
È stato accertato che sono sufficienti spostamenti di alcune decine di metri per eliminare o attenuare tali malesseri e, in alcuni casi, i disturbi si risolvono soggiornando in locali dotati di impianto di condizionamento.
Qualora i disturbi dovessero perdurare o aggravarsi, è opportuno consultare il medico curante o recarsi al presidio di guardia medica turistica od al più vicino pronto soccorso.
 
 
 
La protesta degli animalisti: gli orsi polari dello zoo pugliese costretti a sopportare temperature estreme. In Italia si sfiorano i 50 gradi, troppi per gli orsi polari.  Si torna a parlare di orsi, ma questa volta di orsi polari rinchiusi in uno zoo pugliese. Nello zoo Safari di Fasano, in Puglia, due femmine di orso polare devono fare i conti con le temperature italiane, temperature non consone alla loro natura e che nel periodo estivo diventano ancora più calde, soprattutto al sud della nostra penisola. L’orso polare è un mammifero semi acquatico che vive tra il ghiaccio e la neve presenti lungo le coste gelide dell’estremo nord. Il suo nome scientifico è “orso bianco” per la sua pelliccia bianca o color crema, ovvero “orso del mare”, infatti questa specie trascorre la maggior parte del suo tempo in acqua. 
La maggior parte degli orsi polari vive nel circolo Polare Artico, in Alaska, in Siberia e in Groenlandia, mentre alcuni esemplari sono costretti a dover vivere lontanissimi dal loro habitat, rinchiusi negli zoo e nei circhi. L'orso polare è considerato ormai una specie protetta a causa di gravi minacce ambientali, e naturalmente l'uomo rappresenta il vero pericolo per questa specie: le minacce che mettono a rischio l’orso polare sono tutte legate all’azione dell’uomo. Eppure pur essendo a rischio di estinzione, questi splendidi animali non vengono tutelati, e molti di loro vengono utilizzati impunemente come attrazione negli zoo o nei circhi, in luoghi lontanissimi dal loro habitat. Non c'è pace per gli orsi polari: il loro habitat naturale è a rischio per il surriscaldamento climatico, mentre per alcuni esemplari il ghiaccio polare è già soltanto un miraggio. L'habitat naturale degli orsi polari sta scomparendo, ma per alcuni esemplari, rinchiusi negli zoo e nei parchi, è già scomparso.
L'associazione Meta Parma rilancia l'appello:"Il nostro pensiero oggi va a Marissa e sua figlia, i due orsi polari rinchiusi nello zoo di Fasano. Che cosa ci fanno due orsi polari in Puglia? Gli orsi polari, come dice il nome stesso, hanno bisogno di temperature polari, distruggere il loro habitat o costringerli a vivere lontano da esso, è un vero e proprio scempio.
Le temperature in Italia sono in aumento, soprattutto al sud dove si arriva ormai a sfiorare i 50°, e questi poveri orsi sono costretti a sopportare temperature per loro infernali. Questi poveri orsi sono un simbolo, gli animali non dovrebbero vivere rinchiusi negli zoo; continueremo a lanciare l'appello per la liberazione dei due orsi polari, sperando che qualcosa possa smuoversi per loro. Ci auguriamo che non debbano morire in uno zoo, come successo già ad Arturo, l'orso polare più triste del mondo che morì di caldo in uno zoo dell'Argentina. Per la liberazione di Arturo si mobilitò tutta l'opinione pubblica, ma lo zoo non volle liberarlo e il povero orso infine morì nella sua bollente gabbia dorata. Non vogliamo altri Arturo!"
Su change.org è stata aperta una petizione per la liberazione dei due orsi polari: change.org/orsipolariliberi. La petizione ha superato le 55.000 firme, gli orsi polari sono ancora rinchiusi nello zoo pugliese. 
 
Associazione Meta Parma

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La Confesercenti della provincia di Brindisi ha incontrato nella giornata di ieri il sindaco di Francavilla Fontana, Antonello De Nuzzo, e parte dell’amministrazione comunale, alla presenza di una delegazione di esercenti del settore della somministrazione e ristorazione e di dirigenti provinciali e cittadini della stessa associazione. L'incontro ha avuto come obiettivi principali la problematica della migliore gestione degli spazi pubblici da parte degli esercenti che utilizzano dehors esterni in questi mesi estivi e la discussione dell'emanazione di un'ordinanza comunale riguardante le regole relative alla “movida”.La Confesercenti della provincia di Brindisi ha incontrato nella giornata di ieri il sindaco di Francavilla Fontana, Antonello De Nuzzo, e parte dell’amministrazione comunale, alla presenza di una delegazione di esercenti del settore della somministrazione e ristorazione e di dirigenti provinciali e cittadini della stessa associazione. L'incontro ha avuto come obiettivi principali la problematica della migliore gestione degli spazi pubblici da parte degli esercenti che utilizzano dehors esterni in questi mesi estivi e la discussione dell'emanazione di un'ordinanza comunale riguardante le regole relative alla “movida”.Il presidente provinciale di Confesercenti, Michele Piccirillo, il direttore provinciale Angelo Colella e il delegato cittadino Pierangelo Taurisano hanno chiesto di valutare la possibilità di concedere una deroga di un'ora rispetto alla legge regionale attualmente in vigore. 

Tale richiesta mira a consentire la continuazione della musica fino all'una di notte, al fine di contrastare il fenomeno del nomadismo notturno, che spinge i giovani ad affluire verso i comuni limitrofi in cui è consentito svolgere attività musicali.Durante la riunione, il Sindaco, Avv. Antonello Denuzzo, l'Assessore Ing. Carmine Sportillo con delega alle Attività produttive, Politiche della notte, Turismo e marketing territoriale, l'Avv. Sergio Tatarano Assessore alla Polizia Locale, il Comandante della Polizia Locale e il dott. Galiano Dirigente SUAP, hanno dimostrato ampia disponibilità e apertura al dialogo. Infatti, l'amministrazione comunale ha raccolto le proposte avanzate dagli esercenti, dimostrando un approccio aperto e collaborativo. Inoltre, si è raggiunto un accordo per vietare la vendita di bevande e alcolici dai distributori automatici a partire dalle 22:00 e il consumo di alcolici in luogo pubblico dalle 22:00 nel caso in cui tali bevande siano state acquistate da distributori automatici.Per la problematica dell’utilizzo dei dehors esterni nei mesi estivi da parte degli esercenti interessati, si è riconosciuta l'esigenza di risolvere alcune criticità da parte dell'amministrazione e, contestualmente, di adottare comportamenti più attenti al rispetto delle norme e del contesto urbano da parte degli operatori. In tal senso, si è preso atto della necessità di una complessiva rivisitazione della regolamentazione comunale in vigore e ci si è impegnati a una modifica sostanziale della stessa entro la fine dell'anno.Pertanto, con l'obiettivo di promuovere una gestione ottimale degli spazi pubblici e garantire il rispetto delle norme vigenti, nel mese di settembre sarà avviato un tavolo di confronto tra l'amministrazione comunale di Francavilla Fontana e le associazioni di categoria. Questo permetterà di coinvolgere attivamente gli esercenti e lavorare insieme per definire soluzioni che soddisfino le esigenze di tutti, nel rispetto dell'ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini.

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Fasano – Tutto pronto per Angelo Loconte, in partenza per la trasferta umbra del prossimo 21-23 luglio per la cronoscalata Gubbio - Madonna della Cima, 8ª tappa del Campionato Italiano Velocità della Montagna, che vede al via oltre 240 iscritti.

Dopo la striscia negativa che lo vede assente dal gradino alto del podio da ben quattro gara, Angelo “The Doctor” Loconte è già proiettato sul velocissimo e tecnico tracciato della cronoscalata Gubbio - Madonna della Cima, 58° Trofeo Luigi Fagioli. The Doctor sa che, nonostante il tracciato “sprint” di Gubbio non sia tra i più positivi per il suo trascorso sportivo, dovrà attaccare sin dalle prime prove del sabato se vuol uscire dall’8ª tappa del CIVM ancora in testa alla classifica riservata alle vetture di stretta derivazione di serie, le Racing Start.

«Tranne che nell’edizione del 2015 – dice Loconte -, dove ebbi modo di salire sul gradino più alto del podio, la ”Montecarlo delle Salite” mi ha sempre visto soccombere dinanzi ad avversari che sono riusciti ad esprimersi al meglio. Dunque, è un tracciato con il quale non ho feeling. Altri piloti nella categoria saranno i reali candidati a vincere, io sarò costretto a difendermi, tentando di racimolare ancora qualche punto per un campionato che, alla vigilia della competizione eugubina, mi vede ancora in corsa per il titolo. Non mi resta che incrociare le dita e fare un “in bocca al lupo” a tutti».

 

Il programma del weekend di gara inizia da venerdì 21 con le verifiche tecnico amministrative mentre sabato, dalle ore 9.30 si terranno le due salite di prove ufficiali. Domenica, alle ore 9.00 prenderanno il via le due manche di gara, seguite dalla diretta televisiva di ACI Sport TV al canale 228 di Sky e in live streaming sul web.

 

Calendario CIVM 2023:

 

2 Aprile - 61ª Alghero - Scala Piccada, Sardegna

30 Aprile - 32° Trofeo Scarfiotti Sarnano-Sassotetto, Marche

14 Maggio - 64ª Coppa Selva di Fasano, Puglia

28 Maggio - 52° Trofeo Vallecamonica, Lombardia

11 Giugno - 72ª Trento - Bondone, Trentino-Alto Adige

18 Giugno - 62ª Coppa Paolino Teodori, Marche

2 Luglio - 58ª Rieti Terminillo – 56ª Coppa Bruno Carotti, Lazio

23 Luglio - 58° Trofeo Luigi Fagioli, Umbria

6 Agosto - 49ª Alpe del Nevegal, Veneto

20 Agosto - 27ª Luzzi - Sambucina, Calabria

3 Settembre - 65ª Monte Erice, Sicilia

10 Settembre - 68ª Coppa Nissena, Sicilia

22 Ottobre - 31ª Salita del Costo, Veneto.

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Una trilogia dal sapore siciliano domani sera alla kermesse letteraria “Un’emozione chiamata libro” organizzata dall’associazione “Una Valle di Libri” con il supporto di New Music Promotion, Bottega del Libro e Comune di Ostuni. Appuntamento domani 20 luglio 2023 alle ore 20.30.

Nel consueto scenario del chiostro di Palazzo San Francesco la scrittrice Tea Ranno dialogando con Anna Maria Romano, più che un libro presenterà un mondo che affascina attraverso “Sentimi” (Frassinelli), “Amorusanza” (Mondadori), “Gioia mia” (Mondadori). È vero “Sentimi” (Frassinelli) ha visto la luce prima degli altri due titoli e ha confermato come “lo sguardo simpatetico su tutte le creature” dell’autrice si coniughi “con un impeto inesausto di trascrivere la vita”, ma la chiave di lettura più agevole del mondo di Ranno resta l’ “amorusanza”, tanto che quanti hanno già letto criticamente “Gioia mia”, non hanno potuto non notare che “il suo ultimo lavoro (è) fatto tutto di “amurusanza”, un termine che  rappresenta la Ranno per definire quanto di più bello e antico e armonioso la vita ci può regalare,  in questo mondo di brutture e in una società di malaffari”.

Ed il 9 aprile 2019, giorno di uscita di “Amorusanza” si notò subito che quella parola dava significato ad un mondo. “Letteralmente significa amorevolezza e per estensione, gesto d’affetto, piccolo dono fatto con amore, atteggiamento affettuoso”: quanto basta per creare una realtà.  “Tra la magia, la sensualità e i valori di un mondo che forse non esiste più, se non nelle piccole realtà del Sud, si srotola il filo di questa storia che, con il suo stile fresco, vivace e mai pesante, rende scorrevole e agile il testo – si sostenne all’epoca -. Il linguaggio usato dall’autrice è un misto di siculo-italiano, sulla scia di quanto il Maestro Andrea Camilleri (e i maestri fanno sempre scuola) ha sperimentato nei suoi romanzi. L’ironia tipicamente siciliana, leggera, gradevole a volte pungente, impera su tutte le 354 pagine del libro, spingendo il lettore a scorrerle piacevolmente”. E quella piacevolezza si trasmette, di libro in libro, fino alla serata di domani sera nella “Città bianca” di Puglia.

Tea Ranno è nata a Melilli, in provincia di Siracusa, nel 1963. Dal 1995 vive a Roma. È laureata in giurisprudenza e si occupa di diritto e letteratura. Ha esordito con Cenere, uscito per e/o nel 2006, finalista ai premi Calvino e Berto e vincitore del premio Chianti. Successivamente ha pubblicato i romanzi In una lingua che non so più dire (e/o, 2007), La sposa vermiglia (Mondadori, 2012), vincitore del premio Rea, Viola Fòscari (Mondadori, 2014), Sentimi (Frassinelli, 2018), L’amurusanza (Mondadori, 2019) e Terramarina (Mondadori, 2020), che ha vinto il premio Città di Erice.

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Indagine a tutto campo della polizia di Mesagne per individuare i ladri che hanno trafugato un'auto dal posteggio dell'ipermercato di Mesagne. Il tutto si era svolto in un'operazione lampo della polizia di Mesagne che in venti minuti ha rintracciato, grazie all’aiuto di un vigilantes di Sicuritalia, un’auto rubata poco prima a una coppia di turisti tedeschi. I ladri, quando hanno incrociato la volante della polizia e la pattuglia di guardie, hanno preferito abbandonare l’auto in strada e fuggire nelle campagne circostanti. Al termine degli accertamenti il mezzo è stato consegnato ai legittimi proprietari. L’episodio si è verificato nel parcheggio del centro commerciale Appia antica di Mesagne, dove due turisti si erano recati a bordo della loro Fiat 500 per fare dello shopping.

Appena entrati nell’ipermercato dei “topi d’auto” sono entrati in azione. Hanno forzato la serratura della Fiat 500, hanno messo in moto e sono fuggiti lungo la complanare della statale 7 in direzione Brindisi. Nel frattempo i due turisti, dopo aver fatto gli acquisti, sono usciti dall’ipermercato e si sono diretti nello stallo del parcheggio per prendere l’auto. Ma con loro grande meraviglia non l’hanno trovata. Immediatamente hanno composto il numero del 113, hanno denunciato il furto e chiesto l’intervento di una pattuglia.

Nel frattempo la sala operativa ha diramato alle volanti e alle “Monza” presenti sul territorio il furto di una Fiat 500 fornendo i dati necessari per individuarla. Ed è così che una volante ha incrociato il mezzo ricercato ed ha fatto manovra per inseguirlo. Nello stesso momento una pattuglia di vigilantes si è trovata di fronte ai malfattori che a quel punto hanno preferito abbandonare l’auto e fuggire. Poco dopo i poliziotti sono giunti sul posto, ma dei ladri si era persa ogni traccia. Il mezzo, dopo le verifiche della polizia scientifica, è stato riconsegnato ai due turisti tedeschi. In questo periodo resta alta l’attenzione di polizia e carabinieri sulla città di Mesagne per prevenire ed evitare reati predatori.

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Caldo record, attenzione ai colpi di calori: pericolo numero uno per i nostri animali. Cinque cose da non sottovalutare per vivere l’estate in sicurezza. Il termometro sta segnando cifre record e a soffrire sono anche loro, i nostri animali che, senza le dovute precauzioni, possono rischiare molto in queste giornate così calde. L’Ente Nazionale Protezione Animali ha quindi realizzato con l’aiuto di Westie di Amici Cucciolotti un piccolo video-vademecum sui pericoli da non sottovalutare in estate. In giornate così calde la prima attenzione è per i colpi di calore.

1.COLPI DI CALORE

Ogni estate, purtroppo, ancora troppi cani subiscono il colpo di calore, in particolare le razze brachicefale, ossia con testa corta e larga come il bulldog. Come regolarsi dunque per prevenire? Come riconoscere un colpo di calore e come dobbiamo comportarci nel caso? Innanzitutto non lasciamo mai il nostro animale in macchina, rischia di morire! La temperatura all’interno dell’abitacolo, infatti, sale rapidamente, anche con i finestrini aperti, e può arrivare a 70°. Dimenticarsi o lasciare il proprio amico a quattro zampe in macchina vuol dire condannarlo a morte.

COME RICONOSCERE UN COLPO DI CALORE: La pelle scotta, l’animale barcolla e respira con affanno e in modo veloce, sembra come bloccato. Il colpo di calore si presenta con depressione, ipertermia (febbre alta), congestione delle mucose (che possono assumere una colorazione rosso intensa) fino a giungere alle crisi convulsive e al coma dell’animale. 

COME COMPORTARSI: La prima cosa da fare è spostarlo dal sole e abbassare la sua temperatura corporea bagnandolo con acqua con un panno o con le mani, senza immergerlo, su tutto il corpo e specialmente sul collo, sotto la testa e sull’addome. Mai immergere il cane in acqua perché si potrebbero avere effetti secondari letali. L’intervento più saggio dopo queste azioni è in ogni caso portare l’animale il prima possibile in un centro veterinario attrezzato dove sarà possibile effettuare tutti i controlli e le terapie che possono essere svolte solo in una clinica e che possono salvare la vita all’animale.

2.SCOTTATURE

Anche gli animali domestici sono soggetti alle scottature solari. È possibile proteggerli applicando una crema solare ad alta protezione alle estremità bianche e sulle punte delle orecchie prima di farli uscire. Particolare attenzione a quelli bianchi, sono i più soggetti agli eritemi solari. Fare anche molta attenzione all’asfalto bollente: i nostri cani potrebbero scottarsi le zampette. Come regolarsi? Se è troppo rovente per i nostri piedi lo sarà anche per i sensibili polpastrelli dei nostri amici a quattro zampe. Attenzione quindi alle passeggiate in città.

3.FORASACCHI

Sono molto pericolosi perché queste spighe secche, molto piccole e appuntite, si infilano nel pelo e possono arrivare a perforare anche la cute, provocando ferite e infezioni che possono risultare anche molto gravi. Altre volte possono entrare dal naso o dalle orecchie, causando otite o perforazioni del timpano. Il consiglio è quello di spazzolare con cura i nostri cani al ritorno dalle passeggiate e fare attenzione a possibili sintomi anomali come lo scuotimento della testa, starnuti ripetuti, o il fatto che l’animale si lecca con insistenza qualche parte del corpo, che potrebbero far sospettare la presenza di un forasacco. In questo caso la cosa migliore è rivolgersi subito al proprio veterinario di fiducia per una visita.

4.PUNTURE API O VESPE

Se il nostro cane viene punto da un’ape, nella maggior parte dei casi le conseguenze sono lievi e legate all’irritazione della zona interessata dalla puntura. Se, però, il pungiglione dovesse penetrare in punti come la lingua o la gola, la situazione diventa rischiosa perché il gonfiore potrebbe far ostruire le vie respiratorie. In questo caso, così come se dalla puntura dovesse scaturire una reazione allergica, è bene rivolgersi immediatamente ad un veterinario.

5. SALE E SABBIA

Non tutti sanno che la spiaggia nasconde due potenziali nemici per i nostri animali domestici: la sabbia e il sale dell’acqua marina. Se da una parte la sabbia può provocare irritazioni cutanee e oculari molto fastidiose l’ingestione di sabbia, molto frequente per i cani, è pericolosa e può generare forti disagi intestinali, difficoltà a defecare e costipazione. In questi casi consigliamo di rivolgersi al proprio veterinario che valuterà eventuali esami e terapie. Per quel che riguarda l’acqua di mare può provocare diversi problemi ai nostri cani sia a livello di irritazioni e dermatiti sia, se ingerita in grandi quantità, per l’avvelenamento da eccessiva ingestione di sale. Una volta evaporata l’acqua marina, sulla cute lascia uno strato di sale che, soprattutto tra le pieghe cutanee e al di sotto delle zampe fra i polpastrelli, potrebbe generare delle dermatiti, specialmente nei cani a pelo lungo. Se invece il cane beve troppa acqua salata, l’eccesso di sale nel cane può provocare l’ipersodiemia. Come rendersene conto? Il cane mostra apatia e stanchezza, può avere vomito e diarrea e manifestare sete consistente e conseguenti abbondanti pipì. In questi casi è fondamentale non trascurare e consultare subito il veterinario. Se non curata, infatti, l’ipersodiemia può causare squilibrio nel bilancio elettrolitico e portare a conseguenze gravi. 

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L’Agenzia Regionale per la Casa e l’Abitare (A.R.C.A.) Nord Salento, grazie a un cofinanziamento della Regione Puglia, a fine 2022 è riuscita ad affidare i lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche per n. 2 condomini in piena proprietà di questa Agenzia utilizzando il bonus dedicato con scadenza al 31/12/2022. L’Ufficio tecnico, con la conferma avuta nel mese di Aprile 2023 da parte del Governo sulla proroga dello sconto in fattura per il bonus dedicato all’ abbattimento delle barriere architettoniche, ha avviato una nuova procedura per l’affidamento dei lavori per la realizzazione di ulteriori n. 3 nuovi interventi.
Il Direttore f.f. Serinelli annuncia che con un ulteriore finanziamento regionale, atteso per questo anno, potranno essere affidati i lavori per esaudire tutte le richieste di abbattimento delle barriere architettoniche, pervenute a questa Agenzia.

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