Redazione

Oltre alle prelibatezze preparate dalla brigata dello chef Fabbro Sansoni, il dinner club di Ostuni offre una programmazione di eventi di qualità, divertentismo e musica ricercata.

Il nuovo weekend di spettacoli si apre giovedì 20 luglio con la Peppe Quintale band. Direttore artistico di Palazzo Roma, comico e personaggio televisivo, negli ultimi tempi ha sfoderato le doti da cantante e showman. In realtà ha sempre amato cantare e avuto band. Ecco l’occasione per vederlo in scena tra musica e risate.

Venerdì 21 la programmazione prosegue con il live di Piero Vincenti e Silvia Anglani.

Vincenti è pianista, compositore, arrangiatore e produttore. Da qualche anno è impegnato in progetti che spaziano dal Jazz al Soul, dal R&B all’elettronica. Al suo fianco la voce di Silvia Anglani, cantante originaria di Ostuni e attiva sulla scena jazz milanese.

Sabato 22 arriva il primo dance party di Palazzo Roma per una serata tutta da ballare. Dalle ore 21:00 si comincia nell’area bistrot con "Ballad's passion - balla coi lenti”, una selezione di musiche d’altri tempi che inviterà i commensali a ballare guancia a guancia.

Nel post dinner, dalle ore 23:00, la festa si sposta nella dance floor con lo "Shake your body party” e la selezione musicale del dj resident Maurizio Laurentaci.

La cucina di Palazzo Roma è aperta dal martedì alla domenica con la formula bistrot - menu composto da piatti veloci dallo spiccato sapore pugliese, e con la formula ristorante dal menu più articolato che prevede antipasti, primi, secondi e dessert.

Gli spettacoli hanno inizio alle ore 21:00.

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Continua la raccolta firme della CGIL, dello SPI CGIL, della FP CGIL, promossa l’11 luglio scorso nell’ambito dell’assemblea permanente tenuta all’ingresso dell’ospedale PERRINO a Brindisi,  diventata anche itinerante in questi giorni,  con tappe a Mesagne e Francavilla Fontana. Cittadine e cittadini stanno dimostrando di condividere le denunce del sindacato rispetto alle criticità del sistema sanitario provinciale, confermano il forte disagio che stanno vivendo, e sottoscrivendo la petizione danno pieno sostegno alle richieste che il sindacato rivolge ai livelli istituzionali, nello specifico al Presidente della Regione Puglia M. Emiliano e all’Assessore regionale alla Salute R. Palese. Richieste che come CGIL non si pensava mai di dover fare, se solo si rispettasse il diritto alla salute e alla cura sancito nell’articolo 32 della nostra carta costituzionale.  Invece l’ASL di Brindisi perde “pezzi” come se fosse figlia di un dio minore: non si fanno investimenti nel personale chiudendo e accorpando reparti, costringendo tutti coloro che prestano servizio a turni stressanti, si  sospendono i ricoveri ordinari in chirurgia, si lascia un solo punto nascita per l’intera provincia, si chiude l’UTIN,  e altro ancora. Ma quali sono invece gli investimenti per l’ASL di Brindisi?

Quanti posti-letto  tra quelli previsti nel vecchio piano di riordino, e mai attivati, e quelli del nuovo riparto ministeriale, assegnati alla Puglia, saranno destinati a Brindisi? Quanti ospedali e quante case di comunità, di quelle dichiarate, che dovevano essere attrezzate con i fondi del PNRR, sono concretamente in programma per la sanità territoriale? Quando si interverrà sulle liste d’attesa e sulle “agende chiuse” ? Non si può più aspettare: serve un piano straordinario per l’ASL di Brindisi. E’ per questo che come CGIL si continuerà a raccogliere le firme, oltre che online al link indicato sulle pagine facebook, anche nella provincia, nelle Camere del Lavoro comunali, e in punti itineranti, come è già previsto, per esempio,  venerdì prossimo 21 luglio, a piazza della Vittoria a Brindisi dalle ore 19:00 alle ore 21:00.

 

CGIL BRINDISI                             SPI CGIL BRINDISI                               FP CGIL BRINDISI

 

Nell’Aula Consiliare del Comune di Mesagne è stato svelato ieri mattina il programma della quinta edizione del Messapica Film Festival, un evento dedicato al miglior cinema internazionale realizzato dalle cineaste donne. <<Si conferma un presidio di umanità, che declina tutti i contenuti di un’edizione speciale, ricca di incontri e ospiti, film per tutte le età, masterclass, musica e libri per raccontare il mondo di oggi>>, ha spiegato l’ideatrice e direttrice artistica del MEFF, Floriana Pinto, alla conferenza stampa di presentazione che si è tenuta a Palazzo dei Celestini alla presenza del sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli, e del consulente comunale alle Politiche culturali e scolastiche, Marco Calò. All’incontro erano presenti gli studenti dell’IISS "Epifanio Ferdinando” e della Scuola media “Materdona – Moro”, i ragazzi hanno preso parte al progetto Meff School Lab durante l’anno scolastico che si è da poco concluso.

Il MEFF torna con un format noto e al tempo stesso arricchito da un bagaglio costituito da persone, associazioni, studiosi, professionisti, studenti e istituzioni che hanno sposato il progetto culturale facendolo proprio. <<All’iniziativa si sono aggiunti altri tasselli importanti, il percorso formativo nelle scuole costituisce è uno di questi, com’è pure preziosa la collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e il lancio di tre incubatori permanenti sui diritti umani>>, ha dichiarato Marco Calò. <<Dal 24 al 30 luglio la città di Mesagne ospiterà sette giorni di anteprime, appuntamenti con il cinema d’autore, documentari, workshop, cinema per ragazzi, realizzando un programma culturale di ampio respiro, con importanti occasioni di riflessione e approfondimento sui grandi temi di attualità>>, ha commentato il sindaco di Mesagne Antonio Matarrelli, spiegando le ragioni che hanno motivato l’Amministrazione comunale a continuare a credere nell’innovativo percorso dedicato al mondo della pellicola in tutte le sue sfaccettature. Il vincitore del Concorso sarà decretato da una prestigiosa giuria: saranno a Mesagne la regista tedesca Monica Maurer, Fabio Bobbio, regista e montatore pluripremiato; Pietro Masciullo, critico cinematografico e docente di cinema alla Sapienza di Roma; Federica D’Urso, esperta di economia dei media. Monica Maurer è stata la prima cineasta a documentare la lotta palestinese agli inizi degli anni Settanta e il prossimo 30 luglio sarà in Piazza Commestibili per dialogare con Nabil Bey, autore e giornalista palestinese, cantante dei Radiodervish. Il Messapica Film Festival è dunque cinema, ma anche incontri per aprire un confronto sul presente, il passato e il futuro. Accadrà ogni sera durante la settimana Meff alle ore 19.00 in Piazza Commestibili presso cui si svolgeranno i cosiddetti #presididiumanità. Tra gli eventi, il concerto di un grande amico del festival, Moni Ovadia, accompagnato dalla formazione Roma Arab Beat. Saranno in Piazza Orsini del Balzo il 25 luglio alle ore 22.30.

Il Festival sarà anche l’approdo del MEFF School Lab, un progetto durato un anno e risultato vincitore del Bando ‘Il cinema e l’audiovisivo a scuola’ dei Ministeri della Cultura e dell’Istruzione. <<Si è trattato di un’occasione di grande valore per la crescita degli studenti coinvolti, un’opportunità che ha rappresentato un ulteriore stimolo culturale per la loro preparazione globale e per l’acquisizione di strumenti utili alla formazione e alla crescita personale di ciascuno>>, ha sottolineato Mario Palmisano Romano, dirigente scolastico dell’IISS “Epifanio Ferdinando” di Mesagne. Il percorso didattico di educazione al linguaggio cinematografico si è concluso con la produzione di tre cortometraggi e la realizzazione della prima arena gestita interamente dai ragazzi dagli 11 ai 18 anni, l’arena MEFF YOUNG. <Il Meff School Lab ha visto la partecipazione di 30 alunni della scuola secondaria di primo grado “Materdona – Moro”. I ragazzi  - ha affermato il dirigente scolastico Salvatore Fiore – si sono approcciati con successo al linguaggio cinematografico, hanno realizzato un corto con una forte messaggio di inclusione, e saranno tra gli orgogliosi protagonisti dell'arena estiva prevista per fine luglio>>. Il MEFF è realizzato nell’ambito dell’Apulia Cinefestival Network 2023 con il sostegno di Regione Puglia e Apulia Film Commission, il contributo della Cooperativa Rinascita, progetto SAI - Sistema di Accoglienza e Integrazione e il patrocinio del Comune di Mesagne. Il programma completo è consultabile sul sito www.messapicafilmfestival.it. Tutte le iniziative sono gratuite.

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Lo scenario mondiale con Il blocco delle spedizioni di cereali sul Mar Nero e il crollo della produzione pugliese a causa del maltempo del periodo pre-mietitura stanno facendo lentamente risalire il prezzo del grano, quotato a Foggia 0,40 euro al chilogrammo sotto la spinta del pressing Coldiretti contro le speculazioni in atto. E’ quanto stima la Coldiretti Puglia, in relazione alle quotazione del grano duro alla Borsa Merci di Foggia, che segna 400 euro la tonnellata per il duro fino e 425 euro la tonnellata per il duro biologico, quando la raccolta di grano sta registrando un calo generalizzato della produzione del 20%, ma che arriva al 30% sul Gargano e sul subappennino dauno, con punte fino al 60% nell’agro di Altamura.

Il risultato è che il raccolto di grano duro pugliese per la pasta non sta producendo secondo le aspettative e quest’anno – continua Coldiretti Puglia – con il rischio concreto che possa scivolare anche sotto i 7milioni di quintali. Di fatto l'andamento climatico dell'ultimo periodo ha divorato parte del lavoro di un anno degli agricoltori che quest’anno ha speso per produrre grano fino a 300 euro ad ettaro in più, rispetto ai periodi pre-conflitto in Ucraina.

   Il calo dei raccolti è stato accompagnato – denuncia Coldiretti Puglia -  dal taglio dei compensi riconosciuti agli agricoltori che sono scesi del 40 % rispetto allo scorso anno. Non è accettabile – afferma Coldiretti – che di fronte all’aumento del prezzo della pasta al consumo rilevato dall’Istat a giugno pari al 12%, il grano duro nazionale necessario per produrla venga invece sottopagato agli agricoltori che per potersi permettere anche solo un caffè devono vendono ben 4 chili di frumento. I ricavi – afferma la Coldiretti regionale – non coprono infatti i costi sostenuti dalle imprese agricole e mettono a rischio le semine ma anche la sovranità alimentare del Paese con il rischio di abbandono di buona parte del territorio.

Sotto accusa le manovre speculative con un deciso aumento delle importazioni di grano duro dal Canada, balzate del +1018%, passando da 38,3 milioni di chili dei primi tre mesi dello scorso anno ai 428,1 milioni dello stesso periodo del 2023, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat. Gli agricoltori per una giusta remunerazione del proprio lavoro sono pronti ad aumentare la produzione di grano duro dove è vietato l’uso del glifosate in preraccolta, a differenza di quanto avviene in Canada ed in altri Paesi. Improbabili e dannosi per il tessuto economico del territorio percorsi di abbandono e depauperamento dell’attività cerealicola che deve, invece, specializzarsi, puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale.

La domanda di grano 100% Made in Italy si scontra con anni di disattenzione e di concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Italia. E’ necessario adeguare subito – sottolinea la Coldiretti – le quotazioni del grano duro per sostenere la produzione in un momento difficile per l’economia e l’occupazione.

Le migliori varietà di grano duro selezionate, da Emilio Lepido a Furio Camillo, da Marco Aurelio a Massimo Meridio fino al Panoramix e al grano Maiorca, sono coltivate dagli agricoltori sul territorio pugliese che produce più di 1/4 di tutto il frumento duro italiano.  Le superfici seminate – aggiunge Coldiretti Puglia - potrebbero ulteriormente raddoppiare già a partire dalla prossima stagione, con la produzione di grano che deve puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale.

Occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali, intensificando i controlli lungo la filiera, con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali ma è necessario investire – insiste Coldiretti Puglia - per aumentare produzione e le rese dei terreni con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità ma serve anche contrastare seriamente l’invasione della fauna selvatica che sta costringendo in molte zone interne all’abbandono nei terreni e sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della tutela della biodiversità e come strumento in risposta ai cambiamenti climatici.

Ma bisogna anche garantire che le importazioni di prodotti da paesi terzi rispettino gli stessi standard sociali, sanitari e ambientali delle produzioni italiane ed europee afferma la Coldiretti nel sottolineare che bisogna anche ridurre la dipendenza dall’estero e lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che – evidenzia Coldiretti - non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali. Bisogna riattivare da subito - precisa Coldiretti - la Commissione Unica Nazionale per il grano duro, la cui attività in via sperimentale si è sospesa nell'ottobre del 2022, perché fornisce trasparenza al mercato e dà la possibilità di poter mettere attorno ad un tavolo tutti gli attori della filiera eliminando le distorsioni e i frazionamenti delle borse merci locali.

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ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA IN ESTATE (E NON SOLO): LE ISTANZE DEI LAVORATORI DELLA SICUREZZA SIANO ASCOLTATE

 

Assieme al caldo afoso arriva in queste settimane anche il grande movimento di spostamenti, presenze, commerci ed eventi che il cuore dell’estate porta con sé. Vale per ogni realtà turisticamente attrattiva ed in modo particolare per la nostra Puglia e per la provincia di Brindisi.

Maggiori movimenti e flussi comportano la necessità di maggiore attenzione e controllo del territorio soprattutto in materia di ordine pubblico e sicurezza. Perché le feste d’estate non degenerino in situazioni pericolose e fuori controllo, il traffico su strada non sia fonte di incidenti, le opportunità di lavoro stagionale non diventino occasione di sfruttamento, gli incendi ed i deturpamenti della natura siano scongiurati è fondamentale ed imprescindibile la presenza e l’azione delle Forze dell’Ordine nel nostro territorio, a tutti i livelli ed in tutte le sue espressioni ed in un numero di unità adeguato ai tanti compiti da affrontare.

Le donne e gli uomini di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e tutte le rispettive diramazioni e specializzazioni in estate assumono il compito (fra gli altri) di discreti e silenziosi custodi delle ferie e degli svaghi estivi mentre proseguono la propria missione ordinaria di repressione del crimine e pubblica sicurezza. A questo proposito la UIL di Brindisi rivolge un accorato ringraziamento all’Arma dei Carabinieri – Compagnia di San Vito dei Normanni, diretta dal capitano Vito Sacchi e dal tenente Alberto Bruno e tutti i Corpi che hanno collaborato - per l’operazione che nelle scorse ore ha assicurato alla Giustizia pericolose frange di criminalità organizzata del nostro territorio.

È fondamentale che la politica, a tutti i livelli, riconosca il lavoro e lo spirito di abnegazione con cui tanti Operatori e Dirigenti di pubblica sicurezza garantiscono che la vita ordinaria, anche quella estiva, si svolga in modo sereno. Il riconoscimento non può fermarsi al solo, fondamentale, pubblico tributo ma deve arrivare a prevedere concrete misure di sostegno economico e di razionalizzazione operativa a favore di tutti i lavoratori delle Forze dell’Ordine. La professionalità ed il rischio che tanti lavoratori della sicurezza pubblica mettono in campo ogni giorno indossando la propria divisa non trova corrispondenza nella gratificazione che essi ricevono. Il numero di agenti, ma anche dirigenti e quadri, non è corrispondente alle tante e diverse necessità a cui si è chiamati ad intervenire per garantire piena sicurezza ai cittadini ed avventori. E ciò non è accettabile!

La UIL, il Sindacato delle persone, esprime la propria vicinanza ad ognuno dei «lavoratori della sicurezza» del nostro territorio stimolando tutti coloro che hanno responsabilità a tenere in debita considerazione le istanze portate avanti da questi preziosi lavoratori. La crescita e lo sviluppo del territorio non possono che partire dal rispetto delle Norme comuni e dalla garanzia dei controlli che i Lavoratori della Sicurezza assicurano.

La UIL è dalla loro parte, dalla parte delle persone.

Il Coordinatore Provinciale

         Fabrizio Caliolo

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Ancora due settimane e sarà svelato il nome del vincitore della 2^ edizione 2023 del Premio Letterario Nazionale “Città di Ceglie Messapica”, indetto dalla locale Amministrazione comunale. Un’occasione d’incontro, di riflessione e di approfondimento su importanti temi-guida del pensiero, ogni anno diversi, a partire dalla narrativa, filosofia, musica e arti per approdare alle tematiche legate alla religione, multiculturalità e altri settori del sapere. Il Premio sarà assegnato ad opere letterarie edite nell’ambito del tema oggetto dell’anno.

Intanto, la Giuria ha selezionato la cinquina di finalisti che si contenderà il Premio. Si tratta di:

1.Cosimo Argentina - “Vicolo dell’acciaio” - Hacca edizioni

2.Barbara Baraldi - “Cambiare le ossa” – Giunti

3.Giancarlo De Cataldo – “Dolce vita - dolce morte” - Rizzoli

4.Fulvio Ervas – “La giustizia non è una pallottola” - Marcos y Marcos

5.Gabriella Genisi “- La regola di Santa Croce” - Rizzoli

La prima edizione del Premio fu vinta da Graziano Gala, con il suo “Sangue di Giuda” (Minimum Fax), il quale fu premiato nel corso di una suggestiva cerimonia svoltasi presso il Castello Ducale di Ceglie Messapica. Quest’anno la cerimonia di consegna del Premio Letterario Nazionale “Città di Ceglie Messapica” si terrà il 3 agosto prossimo, alle ore 20, presso il Castello Ducale di Ceglie Messapica. L’evento è aperto al pubblico.

Il premio sarà conferito ad un’opera di narrativa noir, giallo o thriller. I premi speciali sono, invece, a tema libero.

L’opera che ottiene il maggior numero di voti dalla Giuria sarà proclamata vincitrice del Premio Letterario Nazionale “Città di Ceglie Messapica” e all’autore verrà consegnato il premio consistente in euro 5000.

Saranno assegnati, inoltre, con la collaborazione di partners e sponsors, quattro Premi Speciali:

  • 2000 euro alla sezione “Parola al femminile” a un’opera di un’autrice italiana o straniera;
  • 1000 euro alla sezione “Giovani” under 30 riferito a libri editi e/o a manoscritti mai pubblicati su siti internet. In caso di vittoria di un inedito, il manoscritto sarà pubblicato da Edizioni Radici Future.
  • 500 euro alla sezione “Narrativa per ragazzi”.

Premio Ippocrate. Il premio, dal tema “Sulla Sindrome Post Covid”, riguarda gli operatori sanitari che si sono interessati de funditus della materia. La pubblicazione scientifica che verrà dichiarata vincitrice sarà pubblicata su una rivista specializzata, riceverà una medaglia celebrativa in argento  e le “chiavi” della città di Ceglie Messapica. Il premio sarà giudicato da una apposita sottocommissione costituita da tre specialisti della materia.

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Martedì 18 luglio il Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica Domenico Attanasi ed il Vicepresidente del Consiglio Comunale di Francavilla Fontana Francesco Carucci hanno incontrato i responsabili territoriali di Poste Italiane per affrontare le criticità esistenti nell’erogazione dei servizi postali.

Tanti i temi sul tavolo, a cominciare dalla difficolta nella consegna della corrispondenza nelle contrade sino al problema dell’accessibilità dei bancomat per le persone con disabilità.

“È stato un confronto costruttivo. Ringrazio i dirigenti di Poste Italiane – commenta il Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica Domenico Attanasi – per la loro disponibilità. Ogni giorno riceviamo sollecitazioni relative alla consegna della posta nelle contrade e, complice una nuova normativa in materia, occorre porre dei correttivi urgenti.”

La difficoltà principale è dettata dall’assenza della toponomastica che rende particolarmente complessa la consegna della posta. Il procedimento per adeguare le contrade richiede tempistiche lunghe ed in alcuni casi sarà necessario adottare provvedimenti urbanistici. In attesa di avviare questo iter si ricorrerà all’installazione di cassette postali che saranno posizionate in aree individuate dall’Amministrazione Comunale e fornite gratuitamente da Poste Italiane alle persone che ne faranno richiesta.

“Dopo l’estate – prosegue Attanasi – avvieremo una manifestazione di interesse rivolta ai residenti nelle contrade che potranno richiedere gratuitamente l’assegnazione di una cassetta modulare. Si tratta di una soluzione temporanea in attesa dell’avvio dei provvedimenti per la realizzazione di una adeguata toponomastica nell’agro cittadino. In questo modo tutti potranno avere accesso ad un servizio che, nonostante le tecnologie, continua ad essere fondamentale.”

L’altra criticità, illustrata dal Vicepresidente del Consiglio Comunale Francesco Carucci, riguarda l’accessibilità per le persone con disabilità degli sportelli bancomat. L’attuale conformazione delle apparecchiature installate negli uffici postali ne rende impossibile l’utilizzo alle persone con disabilità motorie.

“Ho apprezzato – conclude il Vicepresidente del Consiglio Comunale Francesco Carucci – l’impegno assunto dai dirigenti di Poste Italiane di verificare la fattibilità di interventi per facilitare l’utilizzo di questi strumenti per le persone con disabilità. L’inclusione passa anche dagli aspetti più banali della quotidianità come poter prelevare da uno sportello bancomat.”

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Durante la passata stagione, Antonio Maggio ha avuto modo di farsi conoscere ed apprezzare per il suo valore e le sue competenze, divenendo in pochissimo tempo uno dei pilastri della Volley Vipostore. 

 Il giovane allenatore rivestirà ancora una volta il ruolo di Responsabile del settore giovanile e supporterà mister Fabio Tisci come Scoutman e Assistente Allenatore. 

La sua esperienza significativa su palcoscenici di successo in ambito giovanile (come la Materdomini Volley Castellana Grotte e la selezione regionale pugliese maschile, dove ha partecipato al prestigioso Trofeo delle Regioni 2022 e 2023) lo rende un professionista altamente qualificato nel campo della pallavolo giovanile. 

La sua riconferma testimonia la determinazione della società nel costruire un futuro vincente, basato su un solido settore giovanile.

 Antonio Maggio ha espresso così la sua gioia per la continuazione della sua avventura nella Volley Vipostore: "Sono molto contento di continuare la mia esperienza in questa ambiziosa società! È un onore difendere i colori della mia città, soprattutto per la visione lungimirante di questo progetto che pone particolare attenzione al settore giovanile. Anche quest'anno darò il massimo per portare il nome di Francavilla e della Volley Vipostore nei posti che merita!"

 La conferma dell'allenatore francavillese nel ruolo di Responsabile del settore giovanile e la sua presenza come Scoutman e Assistente Allenatore in prima squadra rappresentano una scelta strategica per il la società. La sua passione, impegno e competenza saranno fondamentali per la formazione e lo sviluppo dei giovani talenti e per il successo del team nel prossimo campionato.

 La Volley Vipostore è orgogliosa di avere Antonio Maggio nel proprio staff tecnico e guarda al futuro con fiducia, sapendo che la sua presenza contribuirà alla crescita e al successo della squadra.

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La FP CGIL Brindisi, con rinnovata preoccupazione, torna a sollevare l'urgenza di affrontare il problema della grave carenza di personale presso la U.O.C di Neurologia dell'Ospedale Perrino, centro nevralgico per la Deep Brain Stimulation (DBS) in Puglia e polo provinciale di riferimento per le neuropatie.

Questa unità, che svolge un ruolo cruciale nell'assistenza sanitaria regionale, versa in una situazione di insostenibile precarietà. A dispetto delle promesse di potenziamento, la Stroke Unit della provincia risulta fortemente penalizzata. Al momento, è presente un unico infermiere per sei pazienti critici, che deve simultaneamente gestire l'eventualità di un percorso Stroke in Pronto Soccorso, somministrando terapie salvavita come la trombolisi. La situazione non è migliore nelle corsie, dove spesso due soli infermieri devono assistere 27 pazienti.

Si aggiungono a questo quadro già gravoso condizioni logistiche critiche: la rottura dei pavimenti in alcune stanze e il malfunzionamento dell'aria condizionata. Queste carenze strutturali non trovano risposta né soluzione da parte della Direzione, che sembra preferire deflettere le responsabilità piuttosto che affrontare i problemi.

Inoltre, personale adeguatamente addestrato, che potrebbe rappresentare un supporto fondamentale per la Stroke Unit nei momenti di crisi, viene sistematicamente reindirizzato verso altri servizi.

L'ictus, malattia sempre più diffusa e devastante, merita un'attenzione prioritaria, che però sembra mancare completamente tra le preoccupazioni della Dirigenza. Questo atteggiamento mette a rischio sia il personale che i pazienti, oltre a violare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) e le norme in materia sanitaria.

Il nostro compito, come rappresentanti sindacali, è quello di far luce su queste criticità. La cittadinanza deve essere messa al corrente della situazione, in quanto queste negligenze stanno erodendo il tessuto del nostro servizio sanitario, senza che nessuno si assuma la responsabilità di ripristinare le condizioni di operatività e sicurezza.

Chiediamo con urgenza un intervento per far fronte alla carenza di personale presso la U.O.C di Neurologia. Non possiamo permettere che le nostre strutture sanitarie siano lasciate in queste condizioni. La salute dei cittadini e la dignità del personale sanitario sono in gioco.

La segretaria Provinciale FP CGIL                                                        

Chiara Cleopazzo      

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Questa sera alle ore 19 nell’auditorium del Castello Normanno Svevo di Mesagne, per le iniziative a latere della Mostra “Caravaggio e il suo tempo”, verrà presentato il volume del prof. Emanuele Triggiani: “L’arte in rosa”, edito da Edizioni Dipagina.
Emauele Triggiani insegnante di storia dell’arte di un liceo linguistico ha scoperto che le sue studentesse conoscono poco le artiste nella storia dell’arte e ha così deciso di creare un manualetto che mette in luce proprio quelle ombre proiettate su di esse. Si è chiesto nella stesura se fosse possibile ridisegnare un profilo dell’arte occidentale in cui il ruolo della donna venisse finalmente considerato nella sua portata storica e nell’originalità del suo contributo.

Quello che propone Triggiani è uno sguardo ”altro” che diventa un filo conduttore narrativo. Quello dell’arte è stato nel passato un mondo tutto al maschile dove le donne avevano poco posto o se lo avevano era sempre defilato, rispetto ai grandi artisti uomini, spesso padri, mariti o amanti che non davano loro il posto dovuto.
Ha rilevato nel suo percorso didattico che se vengono presi in esame i manuali utilizzati nelle scuole secondarie o i testi di ampia divulgazione ci si accorge della posizione marginale che ancora viene assegnata alla donna artista. Questo testo di agile consultazione, concepito in origine all’interno di un percorso didattico destinato alle scuole, si offre ad un pubblico più ampio per generare una nuova presa di coscienza e per stimolare nuovi itinerari di approfondimento e sorprendenti riletture della nostra eredità artistica.
Dopo i saluti del Sindaco Toni Matarrelli e del consulente alla cultura Marco Calò, dialogheranno con l’autore il prof. Pierluigi Carofano, curatore della mostra e la sua collaboratrice prof.ssa Tamara Cini.

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