Redazione

Il 1 e 2 luglio torna in oltre 100 città italiane la Giornata nazionale Enpa contro l'abbandono. Carla Rocchi, presidente Enpa: “E' emergenza: nel 2022 abbandonati ogni giorno più di 127 animali. Animali non sono pacchi da rimandare indietro”

Torna la “Giornata nazionale Enpa contro l'abbandono” che quest’anno il 1 e 2 luglio vedrà impegnati i volontari Enpa di tutta Italia in più di 100 piazze del Paese. E’ un trend in aumento quello delle cessioni e degli abbandoni in questo primo periodo estivo, i rifugi Enpa sono pieni  e sono migliaia le chiamate, richieste e segnalazioni che stanno arrivando da Nord a Sud sia alle sezioni locali Enpa che al nazionale. “Siamo in emergenza! I rifugi sono pieni  e le persone ancora pensano ad acquistare animali, non ci sono più scuse serve un’inversione di tendenza. Nel 2023 – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – sono stati ceduti o abbandonati più di 127 animali al giorno, con un aumento del 20% rispetto al 2021. Un dato che è ancora più preoccupante se incrociato con la diminuzione delle adozioni (-10%) e con quello della tipologia di adozioni: nel 75% dei casi chi adotta vuole solo cuccioli. Per questo il puntuale appuntamento con la Giornata nazionale Enpa contro l'abbandono prima dell’estate quest’anno è ancora più importante. I nostri volontari saranno presenti in oltre 100 piazze italiane con tante iniziative per diffondere la campagna Enpa anti abbandono di quest’anno: Basta scuse. Un tema che abbiamo scelto proprio osservando l’andamento del rapporto tra gli italiani e i loro pet che, se da un alto vede gli animali sempre più considerati come parte della famiglia, dall’altro c’è ancora una fetta grande di persone che sceglie un animale da compagnia senza consapevolezza e al primo intoppo decide di restituirlo come si trattasse di un pacco difettoso, o qualcosa che non serve più. Basta Scuse” vuole far riflettere proprio sulla mancanza del senso di responsabilità che, spesso, induce le persone a darsi delle giustificazioni plausibili per compiere un gesto inqualificabile: l'abbandono. “Non ho più tempo per lui”, “non so come fare quando vado in vacanza”, “mi costa troppo”. Sono frasi che i nostri volontari si sentono ripetere in continuazione. E se è vero che il fattore economico è una realtà, e che in questo senso si potrebbero e si dovrebbero fare tante cose per agevolare i detentori di animali in difficoltà, è anche vero che accogliere un cane o un gatto in famiglia deve essere una scelta consapevole a tutto tondo. Mantenere un cane in buona salute ha un costo mensile considerevole che si aggira attorno ai 120 euro al mese, quando poi subentrano malattie e problemi di salute i costi lievitano notevolmente. Il fattore economico incide quasi per il 50% delle cessioni che riceviamo. Serve un intervento importante e l’introduzione della riduzione dell’Iva al 10% per le spese di cibo e prestazioni veterinarie. Noi stiamo facendo la nostra parte e nel 2022 ci siamo presi cura di 139.471 animali, ne abbiamo ospitati 51.707 e accudito sul territorio 47.822.  Ora però serve l’intervento anche delle istituzioni per aiutare subito le famiglie. Non c’è tempo da perdere”.

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Mostre, degustazioni, presentazioni di libri, masterclass, talk, video mapping, installazioni artistiche, attività sportive, passeggiate ed escursioni: fino a domenica 2 luglio (info e programma completo su www.brindisiappiavinomare.it) nel centro storico, sul lungomare e nelle acque di Brindisi appuntamento con la prima edizione di Brindisi! Appia - Vino - Mare. L’idea del festival nasce con l'intento di promuovere la città e l’antica Via Appia, che partendo da Roma concludeva proprio a Brundisium il suo percorso, valorizzando la tradizione vitivinicola e gastronomica, la cultura del territorio e il mare in chiave creativa e innovativa. Sabato 1 luglio la lunga giornata partirà alle 10:30 nella Sala Gino Strada di Palazzo Granafei-Nervegna con la presentazione di “Sustainable and experiential wine tourism management”, nuovo percorso formativo a cura dell’ITS Turismo Puglia con la presenza di  Giuseppina Antonaci (presidente ITS Turismo Puglia), Dario Stefano (docente universitario e promotore della Legge sull’Enoturismo), Massimiliano Apollonio (presidente Movimento Turismo del Vino Puglia), Angelo Maci (presidente Consorzio di Tutela Vini Brindisi DOP), Federico Chimenti  (Consorzio di Tutela Vini DOP Salice Salentino), Romina Leopardi (Tenute Rubino) e Alfredo Polito (comunicatore enogastronomico). Alle 18 nel Museo Archeologico Francesco Ribezzo il Gruppo Archeo Brindisi proporrà la rievocazione storica BrundisiumDalle 19 (ingresso con ticket), gli stand allestiti in due chiostri del centro storico (Museo Archeologico "Francesco Ribezzo" ed Ex Convento delle Scuole Pie) racconteranno la città di Brindisi attraverso il vino che nel suo territorio si produce (centrale sarà la presentazione dei vini a denominazione Brindisi DOP). Ma si avrà anche la possibilità di fare un vero e proprio viaggio del gusto attraverso i vini dei territori attraversati dall’antico tracciato della via Appia (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia). Dalle 19 alle 21 nella Biblioteca pubblica arcivescovile “Annibale De Leo” la mostra documentaria “Il piatti che fanno storia. L'alimentazione a Brindisi nel XVII e XVIII secolo” sarà accompagnata dalla narrazione dei documenti che raccontano dei cibi che fanno cultura quando si producono, si creano, si preparano, si trasformano, si consumano e si scelgono. Alle 19 la Caffetteria Letteraria Nervegna accoglierà la presentazione del libro “Esercizi spirituali per bevitori di vino” del giornalista Angelo Peretti, direttore della rivista online “The Internet Gourmet” (Edizioni Ampelos). Generalmente, il vino è oggetto di manuali tecnici e di guide alla degustazione. È invece raro che costituisca la prospettiva lungo la quale interpretare i pensieri, le azioni degli esseri umani e le necessità dei loro corpi, delle anime e delle menti. La riscoperta dei contenuti emozionali e intellettuali – ossia “spirituali” – del bere e del vivere è l’obiettivo che Angelo Peretti propone al lettore attraverso novanta brevi “esercizi” mentali a cavallo tra narrativa e saggistica. Alle 20 nella Palazzo Granafei-Nervegna il degustatore, docente e studioso del vino Edoardo Duccio Armenio, affiancato dall’e(t)nogastronomo Pino De Luca, con “Regina vinarium” proporrà un viaggio del gusto lungo le storie e le eccellenze enologiche dei territori attraversati dall’antica via Appia (posti limitati - prenotazione obbligatoria). Dalle 21, invece, la facciata del Grande Albergo Internazionale sarà animata dal videomapping del visual artist Andrea CarpentieriCaos del mare è invece il titolo dell’installazione illuminotecnica a cura dell’artista L’Altro Andrea allestita nei quattro giorni del festival sul Lungomare Regina Margherita. Promosso da Regione Puglia, Assessorato al Turismo con Pugliapromozione e Teatro Pubblico Pugliese a valere su fondi Por Puglia Fesr-Fse 2014/2020 - Asse VI azione 6.8 - “Palinsesto PP-TPP Puglia - Riscopri la meraviglia 2023”, il Comune di Brindisi e la Provincia di Brindisi in collaborazione con Ministero della Cultura, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, Polo Biblio-Museale di Brindisi e in sinergia con numerose realtà pubbliche e private, il Festival sostiene la candidatura della Via Appia e della sua variante traiana a Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Nei giorni del festival e 
fino al 30 settembre (dalle 9 alle 20 - info 0831229647 - 0831229784) nelle sale di Palazzo Granafei-Nervegna sarà allestita la mostra “Still Appia - Fotografie di Giulio Ielardi e scenari del cambiamento” a cura di Simone Quilici e Luigi Oliva, organizzata da Italia Nostra - sezione di Brindisi. Oltre cinquanta scatti del fotografo romano raccontano il suo viaggio fatto a piedi nel 2021, in solitaria lungo la via Appia da Roma a Brindisi. Ventinove giorni in tutto, di zaino in spalla tra strade, ruderi e borghi alla ri-scoperta di una delle strade più antiche di Roma. Oltre che un reportage e una ricerca artistica, le fotografie di Ielardi rappresentano un’occasione per un aggiornamento sugli sviluppi della valorizzazione di questa arteria dell’antichità, prima grande direttrice di unificazione culturale della penisola italiana. La mostra -  visitabile gratuitamente ogni giorno

Domenica 2 luglio, l’ultima giornata del festival, sarà caratterizzata dal mare con lezioni ed escursioni che partiranno dal porticciolo turistico Marina di Brindisi (posti limitati e prenotazione obbligatoria su eventbrite.com). Alle 8:30 lezioni di voga esperienziale e tradizionale a bordo degli “Schifarieddi”, imbarcazioni tipiche dei pescatori brindisini a cura dell’Asd “Circolo Remiero Brindisi”. Doppia escursione in Kayak alle 10:30 (Aps “Il Giunco”) e alle 17 (Rowing Club). Alle 15 tutti in Sup con l’Aps “40 Nodi”Sempre alle 15 dal Lito Torre Guaceto la Cooperativa Thalassia proporrà una sessione di hiking e snorkeling. Dalle 17 (posti limitati e prenotazione obbligatoria) dalla Spiaggia del Cavallino Bianco partirà un’escursione al tramonto nel Parco di Punta del Serrone e di Punta Penne a cura dell’APS Flow love live Ocean nel progetto "Colmare Brindisi", mentre dalle Vigne di Tenute Rubino in Contrada Jaddico prenderà il via una Ciclopasseggiata tra vigne e mare a cura di “Madera Bike Tour”. 
Dalle 19 (ingresso con ticket), gli stand allestiti in due chiostri del centro storico (Museo Archeologico "Francesco Ribezzo" ed Ex Convento delle Scuole Pie) racconteranno la città di Brindisi attraverso il vino che nel suo territorio si produce (centrale sarà la presentazione dei vini a denominazione Brindisi DOP). Ma si avrà anche la possibilità di fare un vero e proprio viaggio del gusto attraverso i vini dei territori attraversati dall’antico tracciato della via Appia (Lazio, Campania, Basilicata e Puglia). Alle 19 nella Caffetteria Letteraria Nervegna la presentazione dello studio e della trascrizione del giornale di bordo della goletta “L’Angioletto” del 1858 con Katiuscia Di Rocco (direttrice Biblioteca Arcivescovile Annibale De Leo) e Teo Tito (imprenditore marittimo). Sempre alle 19 (posti limitati – prenotazione obbligatoria) ma nella Sala della Colonna di Palazzo Nervegna un’anteprima Summerwine con la masterclass L’estate del vino pugliese a cura de Le donne del vino con le socie Titti Dell’erbaPaola RestelliIlaria Oliva e la responsabile di servizio Lucia Leone. Alle 20 un percorso itinerante che partirà dall’Ex Convento delle Scuole Pie con letture, musica e danze a cura dell'associazione Brindisi e le antiche strade in collaborazione con la Compagnia Teatrale Atto terzo. Dalle 21, invece, la facciata del Grande Albergo Internazionale sarà animata dal videomapping del visual artist Andrea Carpentieri.

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“Il Comune di Brindisi rinuncia a lottare contro la realizzazione del un deposito costiero di stoccaggio di gas naturale liquefatto: è una vergogna. Il TAR di Lecce si è tirato fuori, non avendo competenza su ‘infrastrutture strategiche nazionali’ frutto di decreti interministeriali, ma questo non cancella l’impatto ambientale dell’opera e le sue conseguenze per l’area del porto di Brindisi. Questa è la chiara conseguenza della scelta sbagliata di chi non ha voluto sostenere la Candidatura a Sindaco dell’uscente Riccardo”.

Così, in una nota, Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di AVS

“L’attuale Sindaco Marchionna, – prosegue l’ecologista, – ignora che il gas naturale liquefatto rimane una fonte di energia fossile che è ancora lontana dall'essere una soluzione 'pulita'. Oltre a ciò, il processo di liquefazione, trasporto e rigassificazione del gas naturale comporta un significativo rilascio di metano. Sono d’accordo con l’ex Sindaco Rossi quando sostiene che la realizzazione di questo impianto a Costa Morena potrebbe pregiudicare l'attività del raccordo ferroviario, costruito con il sacrificio di tanti soldi pubblici. È assolutamente necessario un piano strategico che tenga conto delle reali necessità del porto, dell'intera comunità e del nostro Pianeta.” conclude Bonelli.

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VIOLENZA ED EPISODI PERICOLOSI: I DISAGI DEI NOSTRI GIOVANI MERITANO UNA RETE DI TUTTI I SOGGETTI DEL TERRITORIO. LA UIL DI BRINDISI C’È. 

Con l’arrivo dell’estate, la fine delle lezioni a scuola ed il rientro a casa di centinaia di universitari inizia un periodo di stacco dalle tradizionali attività di impegno per moltissimi giovani e giovanissimi. Le movide ed i locali delle nostre cittadine tornano ad essere animati da ragazzi in cerca di evasione e divertimento. Del tutto naturale se non fosse che la ricerca di leggerezza e distrazione sia sempre più spesso accompagnata da episodi di violenza, bullismo e sfide di tracotanza pericolose per gli stessi ragazzi oltre che per gli avventori di piazze e spazi pubblici.

Che sia a bordo della propria auto o sfrecciando su un monopattino elettrico, piuttosto che le conseguenze di un numero elevato di drink alcolici o sostanze varie, i nostri ragazzi diventano molesti e troppo spesso violenti fra di loro. Gli episodi sono tanti e noti a tutti, raccontati dalle cronache del giorno dopo ma anche, sempre più frequentemente, osservati in prima persona mentre si passeggia nelle vie del centro o nelle periferie. A Brindisi e in provincia. Si tratta di fenomeni profondi e complessi, in estate più visibili ma costantemente presenti fra i nostri giovani, che richiedono l’attenzione di tutte le Istituzioni civili, sociali ed educative del nostro territorio.

La scuola, la famiglia, la parrocchia, i gruppi associativi e sportivi ma anche le Forze dell’Ordine, i gestori di locali e diversi altri soggetti sono coinvolti a pieno titolo in una sfida epocale che non vuole salvaguardare moralisticamente il buon costume ma il futuro stesso dei nostri giovani e della società di domani. Nessuno di questi soggetti ha la possibilità, da solo, di risolvere la questione ma ognuno di questi è un tassello importante del grande mosaico dell’educazione giovanile. Solo una Rete del Territorio, costante e reale, può porre un argine alla deriva di certi comportamenti pericolosi e fuorvianti.

Il Sindacato avverte a pieno titolo il coinvolgimento nella sfida che le nuove generazioni rappresentano e chiama a raccolta tutti i soggetti interessanti per fare Rete per i nostri giovani. La risposta al disagio dei giovani che sfocia in violenza non può essere solo la repressione e la condanna, seppur quanto mai necessaria.

La UIL, il Sindacato delle persone, considera quella dei giovani una priorità assoluta per il futuro del territorio per la quale non servono le denunce e le indignazioni sul singolo episodio ma una programmazione seria e condivisa a chi sarà il futuro di questa terra.

Il Coordinatore Provinciale

         Fabrizio Caliolo

Si terrà domenica 2 luglio nel Palazzetto dello Sport di San Donaci la Fase Regionale della Resistant Powerlifting Challenge giunta quest’anno alla sua 2^ edizione. La tappa regionale della Puglia è patrocinata dal Comune di San Donaci - Assessorato allo Sport e dal Comitato provinciale ACSI di Brindisi in collaborazione con ACSI Lecce.
La competizione prevede una serie di prove per valutare lo sviluppo della forza resistente ovvero la capacità di base del muscolo di eseguire un lavoro protratto nel tempo. Gli atleti sono chiamati a confrontarsi su esercizi fondamentali del fitness come le distensioni su panca piana e gli stacchi da terra. Due esercizi multi articolari in cui si richiede il sollevamento del massimo carico possibile in un’unica singola ripetizione sfruttando la capacità di forza massima dell’atleta. Nella gara di Resistant Powerlifting Challenge è prevista l’esecuzione del maggior numero di ripetizioni possibili su entrambe le prove, in un tempo massimo di due minuti. In base all’età ed al loro peso dell’atleta il bilanciere viene caricato in base alla percentuale di peso corporeo e sono valutate il maggior numero di distensioni o stacchi nel tempo a disposizione. La somma dei punteggi relativi alla prova di distensione su panca piana (bench press) ed a quella dello stacco da terra (deadlift) genera la classifica finale.
Resistant Powerlifting Challenge è una competizione dinamica ed aperta a tutti i tesserati ACSI: non di rado prendono parte alla Challenge atleti provenienti dalle più disparate discipline. Nella tappa pugliese di San Donaci parteciperanno decine di Associazioni Sportive ed atleti in modo particolare dalle province di Lecce e Brindisi.
ACSI è sempre attenta all’inclusione attiva: per questo nel Regolamento è prevista anche una gara dimostrativa destinata ai portatori di disabilità fisica o intellettive denominata ParaPowerliftng ACSI nella quale gli atleti si potranno cimentare in una o in entrambe le prove a seconda del proprio grado di disabilità.
Perché lo sport è sempre di tutti e per tutti e con ACSI trova nuova linfa ed energia.

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Serbatoio Edison BR, Amati: “Ricorso ritirato per accordarsi con la Regione e condividere le ragioni del PD nel mollare Rossi per Fusco”

Dichiarazione del consigliere e commissario regionale di Azione Fabiano Amati, del commissario provinciale di Azione BR Raffaele Pappadà e del coordinatore cittadino di Azione BR Fabio Fragnelli. 

“Dopo la sberla del Tar Lecce sul serbatoio Edison, bene ha fatto la giunta Marchionna, su proposta dell’assessore Daniela Maglie, a negare la riassunzione della questione dinanzi al Tar Lazio. 
E tutto ciò innanzitutto per accordarsi con il provvedimento favorevole, giusto e fondato della Regione Puglia, per non buttare soldi in spese legali e per condividere le ragioni del PD, che proprio su questo argomento mollò Rossi per sostenere Fusco, o almeno così fu giustificata la questione. 
Il punto di stretto merito, tuttavia, è la necessità di vedere all’opera un’amministrazione - quella di Pino Marchionna - priva di tic ideologici come il no-a-tutto, e propensa ad abbracciare e sostenere con questi investimenti la sicurezza ambientale, la prosperità e la pace. 
Ci siamo messi alle spalle una gestione comunale - quella di Rossi e del PD prima della conversione - fondata sull’inquinamento, sulla povertà e sulla guerra, perché non può avere che questo significato il dire NO alla rivoluzione con tecnologie verdi”.

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FP CGIL BRINDISI DENUNCIA L'A SITUAZIONE ALLARMANTE ALL'INTERNO DELLA ASL BRINDISI.

SI ESORTA: "ARRANGIATEVI".

LA FP CGIL PRONTA A PROCLAMARE  LO STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE  ASL BRINDISI!

  • LA RISPOSTA NON PUO’ ESSERE ARRANGIATEVI
  • NOI DIREMO SEMPRE NO ALLE CHIUSURE E SI ALLE ASSUNZIONI!

ARRANGIATEVI" – non è il titolo del bellissimo film del 1959 con Totò e Peppino, ma il mantra che accompagna le decisioni nella ASL Brindisi. La situazione del personale di comparto all'interno delle strutture ospedaliere è ormai al collasso soprattutto in alcune UOC, linea del fronte per la tutela non sola della salute dei cittadini brindisini ma anche della loro vita, che purtroppo sono sistematicamente lasciate sotto organico, nonostante le numerose richieste da parte dei dipendenti, ai quali la risposta sembra essere sempre il solito motto, a detta dei lavoratori: Arrangiatevi!!!  Un ritornello, ormai noto a tutti gli infermieri, operatori socio-sanitari e a tutto il personale."Arrangiatevi" risuona come un sottotitolo, un invito implicito a spostare il personale a disposizione senza criteri condivisi con il sindacato, a proprio piacimento, nel gioco infinito del ricatto della "coperta corta". Arrangiatevi perché o cosi o potete anche andarvene!

Queste non sono accuse, ma quanto a noi riportato ogni giorno dai lavoratori e dai coordinatori che per assenza di personale ormai hanno paura che la responsabilità di stilare turni incongrui ricada su di loro.

Una responsabilità che sente da anni cucita addosso ogni lavoratore addetto ai servizi di cura, troppo spesso stremato per una mancata programmazione delle risorse umane che si configura in una mal distribuzione delle forze in campo scevra da ogni riferimento ai posti letto dei reparti, alle prestazioni erogate dalle UOC, agli indici di rotazione dei posti letto, etc. Peraltro, la mal distribuzione, sempre più spesso, appare incomprensibile e legittima il sospetto di un iniquo trattamento dei lavoratori, alcuni dei quali, anche nel pieno delle loro capacità psico fisiche e professionali vengono, per così dire, privilegiati e collocati con trasferimenti di infermieri e operatori socio-sanitari verso reparti "più leggeri" (in ogni caso essenziali per una risposta alla domanda di salute proveniente dal territorio). È del tutto legittimo parlare di privilegio se la procedura di mobilità interna all’ASLBR del personale di comparto non segue una logica trasparente e condivisa con le OOSS e nemmeno l’ordine cronologico delle domande individuali, ma segue una logica sempre più ad personam. Che rispetto è questo per la comunità di lavoratori dell’azienda brindisina? Con questi metodi l’amministrazione brindisina perde credibilità ed attrattività! Sembra oltremodo strano, invero, che la dirigenza della ASL Brindisi sia cosi restia a fornire, come richiesto in più occasioni dalla FP CGIL, l'elenco del personale e dei trasferimenti effettuati negli ultimi due anni.

La scrivente OS ritiene che l’ASLBR, nel merito del personale di comparto, dovrebbe fare la medesima operazione verità che recentemente ha compiuto ad Ostuni sulle carenze di organico del personale dirigente, ma soprattutto dovrebbe porre in essere delle procedure amministrative trasparenti ed eque!

In più occasioni la FP CGIL ha richiamato questa amministrazione ad una maggior razionalizzazione delle risorse umane e a criteri oggettivi di assegnazione, ma ad oggi niente viene condiviso con i sindacati, nei luoghi previsti al confronto: in contrattazione.

Infatti, la situazione attuale è persino peggiore di quanto vissuto durante la pandemia. Si riscontra presenza di personale sotto i livelli minimi di assistenza in intere unità operative, con voci di coordinatori costretti ad imporre turni a dispetto delle più elementari norme contrattuali, sintomo di una dirigenza cieca che non gestisce neppure minimamente le criticità del personale da assegnare mentre poi ci sono reparti praticamente privi di dirigenti ma con personale e coordinatori a pieno organico.

CHI DOVREBBE VIGILARE COSA FA?

È evidente che il sistema attuale non funziona e le principali vittime sono il personale e i pazienti, poiché, è chiaro che una iniqua suddivisione dei carichi di lavoro, per cui in alcuni contesti questi sono divenuti insostenibili, favorisce un lavoro non salubre e non sicuro con aumento delle patologie stress lavoro correlate ed aumento del rischio clinico. Dalla tutela della sicurezza e della salute degli operatori dell’ASLBR dipende la tutela e la sicurezza delle cure degli utenti dell’ASLBR!

In emodinamica, ad esempio, malgrado le 7 pronte disponibilità previste dal CCNL, gli infermieri per garantire un servizio "salva vita" sono costretti a effettuare 12-13-14 turni al mese, un dato allarmante a cui la dirigenza infermieristica non ha ancora posto rimedio.

E in una terapia semi-intensiva, è davvero normale che un solo infermiere sia costretto a gestire 6 pazienti gravi?

Oltre alla mala gestio della distribuzione del personale di comparto, per cui ci sono trasferimenti da verificare, come denunciato a più riprese (ad esempio come mai al P. O. del Perrino la Direzione Sanitaria può spostare personale solo d’ufficio mentre ad Ostuni si trasferisce senza chiedere il permesso a nessuno?), la FPCGIL stigmatizza ancora una volta la politica assunzionale agita, speso, in antitesi alle reali necessità delle varie UOC. Una vera contraddizione è che l’ASLBR ha licenziato tutti gli infermieri e gli OSS che non hanno partecipato ad una selezione pubblica, tra cui anche molti di coloro che hanno partecipato al concorsone di Bari: sono stati mandati a casa perché non avevano inserito Brindisi tra le preferenze. Personale che ha lavorato in piena pandemia e del quale oggi si sente la mancanza vista la grave situazione che sta vivendo la sanità brindisina.

Qual è il disegno per la sanità provinciale? Esporre il personale e i pazienti a tutti i rischi possibili?

LA RISPOSTA NON PUO’ ESSERE ARRANGIATEVI.

NOI DIREMO SEMPRE NO ALLE CHIUSURE E SI ALLE ASSUNZIONI!

La FP CGIL pronta a proclamare lo stato d’agitazione del personale e chiede, ancora una volta, alla direzione della ASL Brindisi l'elenco del personale trasferito negli ultimi due anni, una immediata razionalizzazione del personale infermieristico e OSS, secondo le linee guida regionali, una revisione e valutazione dell’efficacia dei modelli organizzativi per le professioni sanitarie, come indicato nella nota inviata precedentemente. È fondamentale restituire trasparenza e fiducia ai lavoratori.

L'opinione pubblica deve essere informata sullo stato attuale delle cose: medici, infermieri e operatori socio-sanitari stanno subendo pressioni e, a volte, violenze da parte di parenti e utenti che non conoscono le condizioni in cui sono costretti ad operare a Brindisi e con quali insostenibili carichi di lavoro.

LA FP CGIL CONTINUERÀ A COMBATTERE PER LA TUTELA DEI LAVORATORI E DELL’UTENZA, PER UN SERVIZIO SANITARIO EFFICACE ED EFFICIENTE, DI QUALITÀ PER TUTTI, PUBBLICO ED UNIVERSALE .

GIÙ LE MANI DALLA ASL BRINDISI!

NO ALLE CHIUSURE DI REPARTI E SERVIZI!

La segretaria

Chiara Cleopazzo

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CONFERENZA DEI SINDACI ASL BRINDISI: FIALS, CISL FP E UIL FPL: “Un piano estivo sanitario” lesivo del diritto alla salute della cittadinanza

 
 
Si apprende, purtroppo, dalla stampa, che si tenuta ieri al Comune di Brindisi, la Conferenza dei Sindaci, convocata per fare il punto sulle criticità della sanità locale, dove il commissario straordinario della Asl Brindisi, Giovanni Gorgoni ha relazionato sulla situazione emergenziale attuale che attanaglia l’azienda e sulle possibili soluzioni da adottare per fronteggiarla. Alla grave carenza di personale dell’ Ostetricia-Ginecologia, Ortopedia, Radiodiagnostica, Cardiologia, Pronto soccorso, Chirurgia generale, Unità di Terapia Intensiva Neonatale si vuol rispondere con “ temporanei” accorpamenti di reparti delle medesime discipline, salvaguardando le attività del Perrino, ospedale di II livello, nella speranza di concorsi in svolgimento che non vedranno mai esito positivo, proprio per l’assenza di attrattività della stessa Asl. Chiusura di alcuni reparti a Francavilla Fontana, sospensione dell’attività di chirurgia, pronto soccorso in tracollo, reclutamento di medici e infermieri fantasma, punti di primo intervento 118 chiusi. Come se il diritto alla vita umana fosse solo una possibilità lasciata al caso. Dove si cureranno i cittadini? Dove ci cureremo tutti noi? Per non parlare del fatto che siamo in pieno periodo estivo, quando il carico di lavoro per offrire un’assistenza sanitaria pubblica adeguata anche ai turisti si triplica. Dove è andato a finire il diritto alla salute?
Per l’ennesima volta dall’insediamento del commissario, assistiamo ad una perpetrata opera di completo “disinteresse” nelle relazioni sindacali. Per quanto lodevole sia stata la tavola rotonda indetta dalle forze politiche locali, il mancato dialogo con le parti sociali silenzio assordante del manager e della Regione non è più tollerabile, se non altro perchè previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro e dalla Legge. L’ Organizzazione del lavoro e la gestione delle risorse umane non sfugge al confronto con le parti sociali, voce dei professionisti che abitano quelle corsie, costrette a lasciarle dall’oggi al domani. Si è atteso mesi confidando in un’apertura al dialogo e in un cambio di atteggiamento nella ASL BR invocando un senso di responsabilità che ci appartiene, ma che non rispecchia la mission di tutti. Un’altra conferma al fatto che, lo Stato di Agitazione promosso da queste OO.SS. è più che giusto e certamente sfocerà in azioni che, gioco forza, pretenderanno una presa di posizione seria e concreta da parte della politica espressione del territorio, ovvero di chi può pretendere l’immediata nomina di un Direttore Generale “vero”, come pure le dimissioni di chi ha favorito il disastro sanitario in terra di Brindisi.
Questa situazione altro non è se non lo specchio del fallimento di una politica scellerata che si ripercuote solo ed esclusivamente sui cittadini. Ogni giorno assistiamo quasi inermi a colpi mortali che, come un piccone, sbriciolano la nostra sanità, pezzo dopo pezzo. Forse che la provincia di Brindisi non merita rispetto?

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Nell’ambito dei rafforzamenti dei servizi di controllo del territorio per la stagione estiva, il Questore di Brindisi, Annino Gargano, ha disposto l’intensificazione dei servizi straordinari di controllo del territorio su esercizi pubblici, automezzi e persone. Nell’ambito delle attività finalizzate alla prevenzione e alla repressione di ogni forma di illiceità, il personale in forza al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ostuni, con l’ausilio di personale della Questura di Brindisi, della Polizia Locale di Ostuni e della Asl, ha sottoposto a controllo alcuni locali pubblici siti nel centro storico e lungo la costa ostunese, rilevando delle irregolarità per le quali sono in corso delle ulteriori verifiche. Nelle prossime settimane continueranno analoghi controlli su tutto il territorio ostunese per consentire una stagione estiva sicura per i cittadini residenti, i turisti e gli operatori commerciali del territorio ostunese.

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TRANSUMANZA: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA ANTICA PRATICA IN PUGLIA; GREGGI IN VIAGGIO PER STAZIONI DI POSTA

Al via la transumanza in Puglia, dichiarata patrimonio dell’Umanità dal Comitato intergovernativo dell’Unesco, una grande opportunità di tutela e promozione dell’antica pratica ancora viva sul Gargano. E’ quanto annuncia la Coldiretti Puglia nel sottolineare il valore della tradizionale migrazione stagionale delle greggi, delle mandrie e dei pastori che, insieme ai loro cani e ai loro cavalli, si spostano dalla pianura alla montagna, percorrendo le vie semi-naturali dei tratturi, con viaggi di giorni e soste in luoghi prestabiliti, noti come "stazioni di posta".

La transumanza conferma il valore sociale, economico, storico e ambientale della pastorizia – aggiunge Coldiretti Puglia - in un momento di difficoltà per gli allevamenti ed il settore zootecnico, un mestiere ricco di tradizione, ma molto duro con gli allevatori che accompagnano per lunghi percorsi tra gli antichi tratturi le mandrie che beneficiano di clima, alimentazione e uno ‘stile di vita’ tornato alle origini.

 

La transumanza avviene a maggio – spiega Coldiretti Puglia  - perché gli animali hanno bisogno di partire, avvertono il caldo, lo patiscono, abbisognano di temperature più fresche dell’alpeggio. Sul Gargano il viaggio dura 4 giorni con 3 soste per riposare a San Paolo Civitate, Santa Croce di Magliano, Ripalimosani e Frosolone. Restano a casa solo gli animali più piccoli, perché non ce la farebbero. La transumanza si snoda attraverso i vecchi tratturi de L’Aquila-Foggia, il famoso ‘tratturo del re’, incrociato a San Paolo di Civitate, del Celano-Foggia e del Lucera-Castel di Sangro, con tratturelli e bracci tratturali da raccordo e tratti di strade statali, provinciali e comunali”. Per questo il camminamento è scortato dalla Polizia stradale preallertata, perché la mandria invade le strade, ricreando scenari da amarcord, aggiunge Coldiretti.

Il riconoscimento Unesco tutela un’attività ad elevato valore ecologico e sociale poiché – continua la Coldiretti – si concentra nelle zone svantaggiate e garantisce la salvaguardia di ben 38 razze a vantaggio della biodiversità del territorio, messe a rischio dai prezzi bassi pagati ai pastori, dal moltiplicarsi degli attacchi degli animali selvatici, dalla concorrenza sleale dei prodotti stranieri spacciati per nazionali ma anche dalla deriva del cibo sintetico, con le bugie sul cibo in provetta a conferma  che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione, con la Coldiretti che sta dando battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci si può fare mangiare.

Per quanto riguarda la carne da laboratorio ad esempio – aggiunge la Coldiretti – la verità che non viene pubblicizzata è che non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare, non è accessibile a tutti poiché per farla serve un bioreattore e non è neppure carne ma un prodotto sintetico e ingegnerizzato.

La sostituzione del cibo naturale coltivato nei campi con quello creato in laboratorio attraverso chimica e bioreattori mette in pericolo il made in Italy a tavola a partire proprio dalla Dieta Mediterrenea – conclude Coldiretti - giudicata universalmente come la migliore soprattutto dal punto di vista della salute dell’organismo. Un primato che trova un riscontro pratico nel fatto che l’alimentazione degli italiani basata sui prodotti della dieta mediterranea come pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari ha consentito una speranza di vita tra le più alte a livello mondiale.

Ma a pesare c’è anche il massiccio consumo di suolo che ha ridotto drasticamente gli spazi e i tradizionali percorsi usati proprio per la transumanza delle greggi con pesanti ripercussioni sull’economia nazionale ma anche sull’assetto ambientale del territorio perchè quando un allevamento chiude si perde – conclude Coldiretti Puglia – un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado spesso da intere generazioni.

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Centri per l’impiego di Brindisi e provincia: 115 annunci di lavoro sul portale regionale “LavoroXTe”. Brindisi, 30 Giugno 2023 - 115 annunci di lavoro per 249 figure professionali: è il dato registrato nella settimana dal 30 giugno al 7 luglio relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.

Questa settimana si registrano 88 posti vacanti nel settore ristorazione su Brindisi e provincia, edilizia 33, commercio 20, trasporti 17, artigianato 13, socio-sanitario 12, impiantistica elettrica 10, turismo 10, servizi 8, metalmeccanico 8,  pulizie 6,  servizi assicurativi e finanziari 5, informatico 5, meccatronico 4, energetico 3, termoidraulico 2, alimentari 2, tecnico, amministrativo, agricoltura e zootecnia 1.

Le opportunità di impiego all’estero tramite la rete EURES sono numerose: si ricerca personale soprattutto nel settore alberghiero e della ristorazione.

Sempre aggiornata, inoltre, la sezione dedicata ai corsi di formazione per diplomati e disoccupati, cui si uniscono le opportunità offerte con i programmi Garanzia Giovani e NEET.

Per qualunque supporto, richiesta o informazione, i cittadini e le imprese possono rivolgersi agli operatori di ARPAL Puglia dei tre Centri per l’impiego dell’Ambito territoriale di Brindisi (Brindisi, Francavilla Fontana, Ostuni), i cui contatti si trovano in coda al comunicato.

Si consiglia di consultare quotidianamente il portale Lavoro per Te - Regione Puglia, per rimanere sempre aggiornati sulle nuove opportunità lavorative.

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