Redazione

Il Mesagne Calcio comunica che lunedì 7 agosto alle ore 17 presso la stadio Guarini di Mesagne, inizierà la fase pre-campionato e la preparazione atletica.
Ufficialmente riparte la nuova stagione del Mesagne Calcio, gialloblù che saranno presenti nel campionato di Eccellenza 2023 /2024, in attesa solo dell'ufficialità da parte della FIGC che verrà comunicata ad agosto.
La squadra si ritroverà agli ordini del nuovo mister, Alfredo Cimino e del suo staff tecnico.
Si ripartirà da alcuni giocatori protagonisti nello scorso campionato, ma non mancheranno anche volti nuovi.
Il mister e il suo staff avranno quindi modo di poter visionare ed incominciare a prendere confidenza con i giocatori dove si cercherà di costruire una squadra che saprà ben difendersi in un campionato pieno di incognite come quello dell'Eccellenza.
Durante il corso della preparazione saranno effettuate diverse gare amichevoli, sarà poi data comunicazione ufficiale.
Inoltre, in settimana ci saranno importanti novità inquanto il Mesagne calcio ufficializzerà la partecipazione alle categorie under 15, under 17 e under 19, in merito a ciò verranno ufficializzate le date degli stage selettivi.

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Secondo colpo di mercato di grande rilievo per la Volley Vipostore, che accoglie con entusiasmo una giovanissima promessa della pallavolo pugliese: Giorgia Prato affiancherà Noemi Moschettini per la stagione 2023/2024.

 

Nata nel 2007 e alta 179 cm, Giorgia Prato è una stella in ascesa nel panorama della pallavolo giovanile. Dopo importanti esperienze con società prestigiose come il Cutrofiano e la Fusion Venezia, la giovane palleggiatrice originaria di San Pietro Vernotico ha deciso di abbracciare il progetto della Volley Vipostore ed è pronta a dare il massimo con la maglia arancio-blu.

 

Atleta talentuosa e determinata, sotto la guida esperta di Coach Tisci, Giorgia Prato si prefigura come un elemento importante nel progetto della squadra.

 

"Ho scelto questa società perché da subito mi ha entusiasmato con il suo progetto", ha dichiarato Giorgia. "Penso che sia ottima per la mia crescita tecnica, tattica e umana. Ne approfitto per ringraziare tutto lo staff per la fiducia che mi è stata data! Non vedo l'ora di intraprendere questa nuova avventura e mettermi in gioco. Spero presto di conoscere le nuove compagne ed i nuovi membri della società con cui lavorerò quest'anno, in bocca al lupo a noi!"

 

L'obiettivo dell'allenatore, Mister Tisci, è chiaro e ambizioso: costruire un roster composto per la maggior parte da giovanissime atlete sulle quali lavorare, creando una squadra competitiva e pronta ad affrontare un campionato che si prospetta molto duro.

 

Il futuro della pallavolo pugliese è nelle mani di atlete come lei, e la neopromossa società di Francavilla Fontana, con la sua filosofia di valorizzare i giovani talenti locali, è entusiasta di poter accompagnare Giorgia nel suo percorso di crescita e successi nel mondo della pallavolo.

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Ritorna ad agosto, come da tradizione, il “Barocco Festival Leonardo Leo”, giunto quest’anno alla XXVI edizione, la rassegna itinerante di appuntamenti dedicati al patrimonio di musica antica nel segno di Leonardo Leo, organizzata dalla Città di San Vito dei Normanni con il Comune di Brindisi, il Ministero della Cultura e la Regione Puglia. Al centro ancora il musicista tra i maggiori esponenti della scuola napoletana del XVIII secolo con natali a San Vito dei Normanni per una edizione che si rinnova nel segno dei più affermati interpreti del repertorio barocco.

La finestra sulla letteratura musicale dei secoli XVII e XVIII, diretta dal M.O Cosimo Prontera e curata dal “Centro studi e documentazione Leonardo Leo”, vede la partecipazione del main partner Enel e la collaborazione delle Città di Mesagne e Lecce, della Camera di Commercio e di Fondazione Treccani. Info per prenotazioni e biglietti al T. 347 060 4118. I biglietti sono disponibili online sul circuito Vivaticket e nei punti vendita accreditati, oltre che nei luoghi dei concerti. Il costo è di 3 euro, pensato per favorire la fruibilità degli appuntamenti. 

 

L’edizione è stata presentata questa mattina nel salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi. Alla conferenza hanno preso parte il sindaco di San Vito dei Normanni, Silvana Errico, l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Brindisi, Gianluca Quarta, e il direttore artistico del Festival, Cosimo Prontera.

«Mi piace pensare - ha detto Silvana Errico - che il Festival sia insieme un attrattore culturale e un produttore di cultura. Le Amministrazioni hanno il dovere di valorizzare un patrimonio di memoria che trova in Leonardo Leo un cardine di grande significato e valore. Il Festival ha epicentro a San Vito, tuttavia allarga la sua dimensione a un territorio più esteso alla luce della figura di Leonardo Leo, riconosciuta in tutto il mondo come stella polare dell’arte musicale del secolo dei lumi».   

«La cultura è l’asset strategico più forte - ha spiegato Gianluca Quarta - in grado di far interagire e sviluppare sinergie. Solo dalla cultura può derivare un impulso forte per il territorio, da quella bellezza dei luoghi di cui dobbiamo riscoprire il valore per rigenerare consapevolezza ed economia. Il Festival genera un’eco che travalica i confini della provincia, per questo occorre concentrare le energie per esportare il modello fuori del nostro territorio facendone un tratto qualificante e un veicolo di promozione».

«Diamo il benvenuto alla XXVI edizione del Festival - ha concluso Cosimo Prontera - nel segno di un elemento qualificante che unisce autori, correnti, periodi e stili. Siamo alle soglie del 26ª Festival e la passione per il genio della scuola napoletana ci permette di arrivare al cuore della early music. Leonardo Leo è essenza di genialità. La sua musica è arrivata a tutti sotto forma di linguaggio universale, al pari di Mozart. Senza bellezza non è possibile vivere, per questo il Festival si impegna ogni anno a testimoniare la grandezza di un’epoca illuminata che ha segnato la storia della musica».

Si comincia sabato 5 agosto con un prologo originale a partire dalle ore 21, proprio a San Vito. “Buon compleanno Maestro” è il titolo di una non-stop fino a mezzanotte per brindare a Don Lionardo, con la tradizione dello “stappo” familiare ai più giovani, e calare la città nel mood barocco. La città e la sua «Notte barocca», questa la copertina che il direttore artistico del Festival, Cosimo Prontera, ha pensato per l’opening ceremony del Festival, un programma - per la regia di Enzo Toma - che supera lo schema dello spettacolo unico nello stesso luogo: prima l’arrivo in piazza Leonardo Leo del re Carlo di Borbone, interpretato dall’attore Sebastiano Somma, con la cornice di danze storiche e musiche a corte per salutare il primo re di Napoli della dinastia borbonica. Quindi la seconda parte della “Notte barocca”, alle 23.30 in via Giudice Sardelli, dove presumibilmente si trovava la casa natale di Leonardo Leo (tutti gli indizi riportano nel luogo). Una festa a sorpresa per il compleanno di Don Lionardo con musiche di compositori “napoletani” coevi di Leo, un viaggio dalle villanelle alla canzone dal titolo «Salotto napoletano» a cura del “Trio Harmonique”.

Si continua domenica 20 agosto, alle ore 21, nel Castello Dentice di Frasso a San Vito dei Normanni, con “L’Olimpiade” - tra gli appuntamenti clou del Festival - opera composta da Leonardo Leo su libretto di Pietro Metastasio e rappresentata per la prima volta il 19 dicembre 1737 come secondo titolo della stagione con cui venne inaugurato il “Teatro San Carlo” di Napoli (il primo era stato “Achille in Sciro” di Sarro). Il M.O Cosimo Prontera dirige l’orchestra barocca “La Confraternita de’ Musici” in una composizione drammatica tra le più riuscite di Leonardo Leo che nella stesura abbandona i classici stilemi tardo barocchi. Lo spettacolo - che ripropone la regia di Enzo Toma - vede la partecipazione degli attori Sara Bevilacqua e Salvatore Misticone che faranno da controcanto tracciando il profilo del musicista attraverso il racconto dell’ambiente musicale dell’epoca e un libero epistolario tra Leo e la madre Rosabetta Pinto.  

Tappa a Brindisi mercoledì 23 agosto, alle ore 21, nel chiostro di San Paolo Eremita, con il concerto dal titolo “Dal golfo di Venezia a quello di Napoli”. L’orchestra barocca “La Confraternita de’ Musici” congiunge due porti della musica tra Seicento e Settecento come Napoli e Venezia, dai quali partivano professionisti impiegati lungo un arco che da Madrid saliva a Londra e attraversava il mondo tedesco per terminare a San Pietroburgo. Un confronto ravvicinato fra due civiltà musicali lontane geograficamente che ribatte la pratica dei cori battenti, di importazione veneziana. Il funambolismo di Alessandro de Carolis (flauto dolce) proporrà un ponte tra i due mondi musicali.

Si continua domenica 27 agosto, alle ore 21, nel Chiostro dei Domenicani a San Vito, con “Il Siciliano”, tributo al genio di Alessandro Scarlatti che vede protagonisti “I Solisti dell’Orchestra Barocca Siciliana”. La splendida voce del soprano Lia Battaglia condurrà il pubblico attraverso le più belle composizioni della musica barocca. La silloge del concerto, infatti, attraversa diverse fasi della carriera del maestro e alcuni aspetti della sua variegata produzione, che sorprende ancora oggi per qualità, quantità e audacia compositiva. Ovunque si trovasse a esercitare il suo magistero compositivo, Alessandro Scarlatti lasciava il segno: giovane di bellissime speranze presso la Regina di Svezia e la sua corte romana, fu maestro della cappella vicereale e del teatro di corte a Napoli, criticato compositore di musica “difficile e complicata” da Ferdinando III de’ Medici nella sua villa di Pratolino a Firenze.

«Ciò che hai ereditato dai padri - scriveva Wolfgang Goethe - conquistalo per possederlo». Così, la musica del Festival ricuce la storia dei luoghi nei quali è rappresentata: la rassegna approda nel porto vecchio di Brindisi (zona Sciabiche, porta Thaon De Revel), martedì 29 agosto alle ore 21, per continuare il viaggio nell’arte delle commistioni, dal titolo “Improvvisando. Commingling 4”. Protagonisti il sax di Raffaele Casarano - uno dei massimi esponenti della new jazz generation italiana - e il pianoforte di Mirko Signorile. Al centro della serata il tema della commistione nel segno di Bach. Conduce la serata il giornalista Antonio Celeste.

Il complesso rupestre delle Grotte di San Biagio, in contrada Iannuzzo, fa da scenario domenica 3 settembre alle ore 21 al concerto “Viva viva li galanti” con l’ensemble assisiate “Anonima frottolisti”. Lo splendore e l’eredità culturale del Rinascimento al centro di una serata che ricrea teatralmente la grandezza e la bellezza della Corte e dei suoi attori principali. In un pittoresco affresco di questa ricca epoca - erede musicale del Rinascimento -, l’ensemble propone uno spaccato dei principali aspetti che la caratterizzarono: il potere, l’amore, la festa, la danza e la fede, attraverso un immaginario viaggio nella meraviglia delle Corti italiane del XV e XVI secolo.

La XXVI edizione del Barocco Festival prosegue mercoledì 6 settembre, alle ore 21, nella Basilica Cattedrale di Brindisi con il concerto “Bach, Corelli & Vivaldi”. Ospite Stefano Montanari, uno dei più autorevoli interpreti italiani di musica antica dell’ultima generazione, con un programma dedicato a tre grandi musicisti dell’età barocca: Johann Sebastian BachCorelli e Vivaldi. Bach e Vivaldi non si conobbero mai personalmente. Eppure la musica del “Prete Rosso” influenzò profondamente il giovane Johann Sebastian che, negli anni 1713 e 1714, lavorava alle dipendenze del Principe di Weimar. Fu proprio presso la corte di Weimar che Bach ebbe modo di studiare e apprezzare la musica vivaldiana creando a sua volta capolavori che resero omaggio alla musica italiana tanto di moda nella Germania dell’epoca. 

Il Barocco Festival supera i confini provinciali e domenica 17 settembre, alle ore 20.30, approda a Lecce nella chiesa di Sant’Anna con il concerto per organo “Le improvvisazioni scritte”, che attraversa un programma di carattere improvvisativo che integra musiche di Strozzi, Frescobaldi, Greco e Scarlatti. Il concerto, che diventa l’occasione per inaugurare il nuovo organo della chiesa leccese, mette in focus i secoli XVII e XVIII nei quali la pratica dell’improvvisazione era utilizzata per la parte dell’accompagnamento ma consentiva anche al musicista di abbellire e arricchire il tema. Il partimento, ad esempio, era una traccia scritta su un solo pentagramma sulla quale il musicista esperto improvvisava un brano per tastiera.

Ancora tappa a Lecce venerdì 22 settembre, alle ore 20.30, sempre nella chiesa di Sant’Anna con il concerto “Le sonate sacre di Amadeus”. L’ensemble “Baroque Lumina” celebra la grande produzione del periodo salisburghese di Mozart, tra il 1772 e il 1780. Come lo stesso compositore scrisse in una lettera del settembre 1776 al Maestro Giovanni Battista Martini, le sonate venivano eseguite durante la Messa tra la lettura dell’Epistola e quella del Vangelo, pratica poi interrotta nel 1783. Per questo motivo e per il contemporaneo trasferimento di Mozart a Vienna nel 1781, le “Sonate all’Epistola” (così le chiamava l’autore) appartengono a un limitato periodo compositivo, nondimeno ricco dei suoi tratti fondamentali.

Ultimo concerto leccese giovedì 28 settembre, alle ore 20.30, ancora nella chiesa di Sant’Anna. L’ensemble “Fourvox” e l’orchestra barocca “La Confraternita de’ Musici” - diretta al cembalo da Cosimo Prontera - compiono un viaggio nella tradizione del “Contrappunto teatrale”, una sorta di moto interno alla musica, un perenne movimento che permette ai compositori di conservare la propria musica nel tempo: il segreto, ad esempio, dell’eterna giovinezza della musica di Bach. Il grande utilizzatore del contrappunto in Italia nella musica moderna è stato il grande maestro Morricone. È uno dei pochi infatti ad aver utilizzato l’armonizzazione classica nella musica da film, con frasi musicali di altissimo valore. Il programma è stato pensato per recuperare le architetture sonore legate alle cappelle napoletane tra Seicento e Settecento e restituire la strategia compositiva adottata per coinvolgere il popolo dei fedeli “napoletani”.

Il Festival torna a Brindisi sabato 30 settembre alle ore 20.30 nel Chiostro di San Benedetto con il concerto “Da Napoli a Lisbona. I concerti iberici”, a cura dell’ensemble Concerto Iberico, per la direzione di Joao Paulo Janeiro. Al centro la musica come vettore di contaminazione e l’eredità della scuola compositiva napoletana nella penisola iberica, con la figura di Domenico Scarlatti e di altri compositori a lui coevi, attivi a Napoli e a Lisbona, come Carlos Seixas che ne raccolse l’influenza pur mantenendo uno spiccato temperamento lusitano, galante e raffinato.

La XXVI edizione del Barocco Festival termina con il concerto “La Spagna e il suo Viceregno Napoli”, con Ton Koopman, uno dei più grandi maestri organisti viventi, in rassegna martedì 10 ottobre, alle ore 20,00 a Mesagne nella Chiesa Madre. Il programma è emblematico dei rapporti tra musica spagnola e italiana che, a partire dal XVII secolo, assumono un senso molto chiaro: da oriente a occidente, dall’Italia alla Spagna. Ciò è apprezzato nell’uso dei generi e nello stile, ma anche nelle successive ondate di compositori, cantanti e strumentisti che giunsero in Spagna in età barocca e anche negli arrangiamenti di opere dei grandi maestri dell’epoca.

BAROCCO FESTIVAL | LEONARDO LEO
XXVI EDIZIONE | 2023
Festival Internazionale di Musica antica | Early music festival

Direzione artistica | Cosimo Prontera


PROGRAMMA

 

Sabato 5 agosto - San Vito dei Normanni ore 21.00 - Notte Barocca

Piazza Leonardo Leo - Buon compleanno Maestro!

L’INVITTO CARLO - Il corteo, la musica e le danze per una reale occasione

Ensemble di danze storiche LICITA SCIENTIA

Ensemble FAIRY CONSORT

regia di Vincenzo Toma con la partecipazione di Sebastiano Somma

segue a casa Leo ore 23.30 - Notte barocca

SALOTTO NAPOLETANO - Dalle villanelle alla canzone

Ensemble TRIO HARMONIOUE

Domenica 20 agosto - San Vito dei Normanni - Castello Dentice di Frasso, ore 21.00

L’OLIMPIADE - Opera di Leonardo Leo

Regia di Vincenzo Toma con la partecipazione di Salvatore Misticone e Sara Bevilacqua

Orchestra barocca LA CONFRATERNITA DE' MUSICI Cosimo Prontera - Direzione

Mercoledì 23 agosto - Brindisi Chiostro di San Paolo eremita, ore 21.00

DAL GOLFO DI VENEZIA A QUELLO DI NAPOLI - I virtuosismi barocchi

Alessandro De Carolis flauto dolce

Orchestra barocca LA CONFRATERNITA DE’ MUSICI

Domenica 27 agosto - San Vito dei Normanni, Chiostro dei Domenicani, ore 21.00

IL SICILIANO - Il Cavalier Alessandro Scarlatti

Lia Battaglia soprano

I Solisti dell’Orchestra Barocca Siciliana

Martedì 29 agosto - Brindisi, Sciabiche (porto vecchio), ore 21.00

IMPROVVISAMENTE BACH

Commingling 4

Raffaele Casarano sax, Mirko Signorile pianoforte, Marcello Nisi batteria

Domenica 3 settembre - San Vito dei Normanni - Complesso Grotte di San Biagio, ore 21.00

VIVA VIVA LI GALANTI - La musica napoletana nelle corti d'Italia

Ensemble ANONIMA FROTTOLISTI

Mercoledì 6 settembre - Brindisi, Basilica Cattedrale, ore 21.00

BACH, CORELLI & VIVALDI - L’arte e il virtuosismo violinistico

Stefano Montanari violino solista

Domenica 17 settembre - Lecce, Chiesa di Sant’Anna, ore 20.30

LE IMPROVVISAZIONI SCRITTE

Cosimo Prontera Organo

concerto per inaugurazione del nuovo organo

Venerdì 22 settembre - Lecce, Chiesa di Sant’Anna, ore 20.30

LE SONATE SACRE DI AMADEUS

Ensemble BAROQUE LUMINA

Giovedì 28 settembre - Lecce, Chiesa di Sant’Anna, ore 20.30

IL CONTRAPPUNTO TEATRALE - Musica per le cappelle napoletane tra il XVII e il XVIII secolo

Ensemble FOURVOX (prime voci della Cappella Sistina)

e orchestra barocca LA CONFRATERNITA DE’ MUSICI

Sabato 30 settembre - Brindisi, Chiostro di San Benedetto, ore 20.30

DA NAPOLI A LISBONA - I concerti iberici

Ensemble CONCERTO IBÉRICO João Janeiro - Direzione

Martedì 10 ottobre - Mesagne, Chiesa Madre, ore 20.00

LA SPAGNA E IL SUO VICEREGNO Napoli. La musica per tastiera

Ton Koopman organo

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Ritorna ad agosto, come da tradizione, il “Barocco Festival Leonardo Leo”, giunto quest’anno alla XXVI edizione, la rassegna itinerante di appuntamenti dedicati al patrimonio di musica antica nel segno di Leonardo Leo, organizzata dalla Città di San Vito dei Normanni con il Comune di Brindisi, il Ministero della Cultura e la Regione Puglia. Al centro ancora il musicista tra i maggiori esponenti della scuola napoletana del XVIII secolo con natali a San Vito dei Normanni per una edizione che si rinnova nel segno dei più affermati interpreti del repertorio barocco.

La finestra sulla letteratura musicale dei secoli XVII e XVIII, diretta dal M.O Cosimo Prontera e curata dal “Centro studi e documentazione Leonardo Leo”, vede la partecipazione del main partner Enel e la collaborazione delle Città di Mesagne e Lecce, della Camera di Commercio e di Fondazione Treccani. Info per prenotazioni e biglietti al T. 347 060 4118. I biglietti sono disponibili online sul circuito Vivaticket e nei punti vendita accreditati, oltre che nei luoghi dei concerti. Il costo è di 3 euro, pensato per favorire la fruibilità degli appuntamenti. 

 

L’edizione è stata presentata questa mattina nel salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi. Alla conferenza hanno preso parte il sindaco di San Vito dei Normanni, Silvana Errico, l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Brindisi, Gianluca Quarta, e il direttore artistico del Festival, Cosimo Prontera.

«Mi piace pensare - ha detto Silvana Errico - che il Festival sia insieme un attrattore culturale e un produttore di cultura. Le Amministrazioni hanno il dovere di valorizzare un patrimonio di memoria che trova in Leonardo Leo un cardine di grande significato e valore. Il Festival ha epicentro a San Vito, tuttavia allarga la sua dimensione a un territorio più esteso alla luce della figura di Leonardo Leo, riconosciuta in tutto il mondo come stella polare dell’arte musicale del secolo dei lumi».   

«La cultura è l’asset strategico più forte - ha spiegato Gianluca Quarta - in grado di far interagire e sviluppare sinergie. Solo dalla cultura può derivare un impulso forte per il territorio, da quella bellezza dei luoghi di cui dobbiamo riscoprire il valore per rigenerare consapevolezza ed economia. Il Festival genera un’eco che travalica i confini della provincia, per questo occorre concentrare le energie per esportare il modello fuori del nostro territorio facendone un tratto qualificante e un veicolo di promozione».

«Diamo il benvenuto alla XXVI edizione del Festival - ha concluso Cosimo Prontera - nel segno di un elemento qualificante che unisce autori, correnti, periodi e stili. Siamo alle soglie del 26ª Festival e la passione per il genio della scuola napoletana ci permette di arrivare al cuore della early music. Leonardo Leo è essenza di genialità. La sua musica è arrivata a tutti sotto forma di linguaggio universale, al pari di Mozart. Senza bellezza non è possibile vivere, per questo il Festival si impegna ogni anno a testimoniare la grandezza di un’epoca illuminata che ha segnato la storia della musica».

Si comincia sabato 5 agosto con un prologo originale a partire dalle ore 21, proprio a San Vito. “Buon compleanno Maestro” è il titolo di una non-stop fino a mezzanotte per brindare a Don Lionardo, con la tradizione dello “stappo” familiare ai più giovani, e calare la città nel mood barocco. La città e la sua «Notte barocca», questa la copertina che il direttore artistico del Festival, Cosimo Prontera, ha pensato per l’opening ceremony del Festival, un programma - per la regia di Enzo Toma - che supera lo schema dello spettacolo unico nello stesso luogo: prima l’arrivo in piazza Leonardo Leo del re Carlo di Borbone, interpretato dall’attore Sebastiano Somma, con la cornice di danze storiche e musiche a corte per salutare il primo re di Napoli della dinastia borbonica. Quindi la seconda parte della “Notte barocca”, alle 23.30 in via Giudice Sardelli, dove presumibilmente si trovava la casa natale di Leonardo Leo (tutti gli indizi riportano nel luogo). Una festa a sorpresa per il compleanno di Don Lionardo con musiche di compositori “napoletani” coevi di Leo, un viaggio dalle villanelle alla canzone dal titolo «Salotto napoletano» a cura del “Trio Harmonique”.

Si continua domenica 20 agosto, alle ore 21, nel Castello Dentice di Frasso a San Vito dei Normanni, con “L’Olimpiade” - tra gli appuntamenti clou del Festival - opera composta da Leonardo Leo su libretto di Pietro Metastasio e rappresentata per la prima volta il 19 dicembre 1737 come secondo titolo della stagione con cui venne inaugurato il “Teatro San Carlo” di Napoli (il primo era stato “Achille in Sciro” di Sarro). Il M.O Cosimo Prontera dirige l’orchestra barocca “La Confraternita de’ Musici” in una composizione drammatica tra le più riuscite di Leonardo Leo che nella stesura abbandona i classici stilemi tardo barocchi. Lo spettacolo - che ripropone la regia di Enzo Toma - vede la partecipazione degli attori Sara Bevilacqua e Salvatore Misticone che faranno da controcanto tracciando il profilo del musicista attraverso il racconto dell’ambiente musicale dell’epoca e un libero epistolario tra Leo e la madre Rosabetta Pinto.  

Tappa a Brindisi mercoledì 23 agosto, alle ore 21, nel chiostro di San Paolo Eremita, con il concerto dal titolo “Dal golfo di Venezia a quello di Napoli”. L’orchestra barocca “La Confraternita de’ Musici” congiunge due porti della musica tra Seicento e Settecento come Napoli e Venezia, dai quali partivano professionisti impiegati lungo un arco che da Madrid saliva a Londra e attraversava il mondo tedesco per terminare a San Pietroburgo. Un confronto ravvicinato fra due civiltà musicali lontane geograficamente che ribatte la pratica dei cori battenti, di importazione veneziana. Il funambolismo di Alessandro de Carolis (flauto dolce) proporrà un ponte tra i due mondi musicali.

Si continua domenica 27 agosto, alle ore 21, nel Chiostro dei Domenicani a San Vito, con “Il Siciliano”, tributo al genio di Alessandro Scarlatti che vede protagonisti “I Solisti dell’Orchestra Barocca Siciliana”. La splendida voce del soprano Lia Battaglia condurrà il pubblico attraverso le più belle composizioni della musica barocca. La silloge del concerto, infatti, attraversa diverse fasi della carriera del maestro e alcuni aspetti della sua variegata produzione, che sorprende ancora oggi per qualità, quantità e audacia compositiva. Ovunque si trovasse a esercitare il suo magistero compositivo, Alessandro Scarlatti lasciava il segno: giovane di bellissime speranze presso la Regina di Svezia e la sua corte romana, fu maestro della cappella vicereale e del teatro di corte a Napoli, criticato compositore di musica “difficile e complicata” da Ferdinando III de’ Medici nella sua villa di Pratolino a Firenze.

«Ciò che hai ereditato dai padri - scriveva Wolfgang Goethe - conquistalo per possederlo». Così, la musica del Festival ricuce la storia dei luoghi nei quali è rappresentata: la rassegna approda nel porto vecchio di Brindisi (zona Sciabiche, porta Thaon De Revel), martedì 29 agosto alle ore 21, per continuare il viaggio nell’arte delle commistioni, dal titolo “Improvvisando. Commingling 4”. Protagonisti il sax di Raffaele Casarano - uno dei massimi esponenti della new jazz generation italiana - e il pianoforte di Mirko Signorile. Al centro della serata il tema della commistione nel segno di Bach. Conduce la serata il giornalista Antonio Celeste.

Il complesso rupestre delle Grotte di San Biagio, in contrada Iannuzzo, fa da scenario domenica 3 settembre alle ore 21 al concerto “Viva viva li galanti” con l’ensemble assisiate “Anonima frottolisti”. Lo splendore e l’eredità culturale del Rinascimento al centro di una serata che ricrea teatralmente la grandezza e la bellezza della Corte e dei suoi attori principali. In un pittoresco affresco di questa ricca epoca - erede musicale del Rinascimento -, l’ensemble propone uno spaccato dei principali aspetti che la caratterizzarono: il potere, l’amore, la festa, la danza e la fede, attraverso un immaginario viaggio nella meraviglia delle Corti italiane del XV e XVI secolo.

La XXVI edizione del Barocco Festival prosegue mercoledì 6 settembre, alle ore 21, nella Basilica Cattedrale di Brindisi con il concerto “Bach, Corelli & Vivaldi”. Ospite Stefano Montanari, uno dei più autorevoli interpreti italiani di musica antica dell’ultima generazione, con un programma dedicato a tre grandi musicisti dell’età barocca: Johann Sebastian BachCorelli e Vivaldi. Bach e Vivaldi non si conobbero mai personalmente. Eppure la musica del “Prete Rosso” influenzò profondamente il giovane Johann Sebastian che, negli anni 1713 e 1714, lavorava alle dipendenze del Principe di Weimar. Fu proprio presso la corte di Weimar che Bach ebbe modo di studiare e apprezzare la musica vivaldiana creando a sua volta capolavori che resero omaggio alla musica italiana tanto di moda nella Germania dell’epoca. 

Il Barocco Festival supera i confini provinciali e domenica 17 settembre, alle ore 20.30, approda a Lecce nella chiesa di Sant’Anna con il concerto per organo “Le improvvisazioni scritte”, che attraversa un programma di carattere improvvisativo che integra musiche di Strozzi, Frescobaldi, Greco e Scarlatti. Il concerto, che diventa l’occasione per inaugurare il nuovo organo della chiesa leccese, mette in focus i secoli XVII e XVIII nei quali la pratica dell’improvvisazione era utilizzata per la parte dell’accompagnamento ma consentiva anche al musicista di abbellire e arricchire il tema. Il partimento, ad esempio, era una traccia scritta su un solo pentagramma sulla quale il musicista esperto improvvisava un brano per tastiera.

Ancora tappa a Lecce venerdì 22 settembre, alle ore 20.30, sempre nella chiesa di Sant’Anna con il concerto “Le sonate sacre di Amadeus”. L’ensemble “Baroque Lumina” celebra la grande produzione del periodo salisburghese di Mozart, tra il 1772 e il 1780. Come lo stesso compositore scrisse in una lettera del settembre 1776 al Maestro Giovanni Battista Martini, le sonate venivano eseguite durante la Messa tra la lettura dell’Epistola e quella del Vangelo, pratica poi interrotta nel 1783. Per questo motivo e per il contemporaneo trasferimento di Mozart a Vienna nel 1781, le “Sonate all’Epistola” (così le chiamava l’autore) appartengono a un limitato periodo compositivo, nondimeno ricco dei suoi tratti fondamentali.

Ultimo concerto leccese giovedì 28 settembre, alle ore 20.30, ancora nella chiesa di Sant’Anna. L’ensemble “Fourvox” e l’orchestra barocca “La Confraternita de’ Musici” - diretta al cembalo da Cosimo Prontera - compiono un viaggio nella tradizione del “Contrappunto teatrale”, una sorta di moto interno alla musica, un perenne movimento che permette ai compositori di conservare la propria musica nel tempo: il segreto, ad esempio, dell’eterna giovinezza della musica di Bach. Il grande utilizzatore del contrappunto in Italia nella musica moderna è stato il grande maestro Morricone. È uno dei pochi infatti ad aver utilizzato l’armonizzazione classica nella musica da film, con frasi musicali di altissimo valore. Il programma è stato pensato per recuperare le architetture sonore legate alle cappelle napoletane tra Seicento e Settecento e restituire la strategia compositiva adottata per coinvolgere il popolo dei fedeli “napoletani”.

Il Festival torna a Brindisi sabato 30 settembre alle ore 20.30 nel Chiostro di San Benedetto con il concerto “Da Napoli a Lisbona. I concerti iberici”, a cura dell’ensemble Concerto Iberico, per la direzione di Joao Paulo Janeiro. Al centro la musica come vettore di contaminazione e l’eredità della scuola compositiva napoletana nella penisola iberica, con la figura di Domenico Scarlatti e di altri compositori a lui coevi, attivi a Napoli e a Lisbona, come Carlos Seixas che ne raccolse l’influenza pur mantenendo uno spiccato temperamento lusitano, galante e raffinato.

La XXVI edizione del Barocco Festival termina con il concerto “La Spagna e il suo Viceregno Napoli”, con Ton Koopman, uno dei più grandi maestri organisti viventi, in rassegna martedì 10 ottobre, alle ore 20,00 a Mesagne nella Chiesa Madre. Il programma è emblematico dei rapporti tra musica spagnola e italiana che, a partire dal XVII secolo, assumono un senso molto chiaro: da oriente a occidente, dall’Italia alla Spagna. Ciò è apprezzato nell’uso dei generi e nello stile, ma anche nelle successive ondate di compositori, cantanti e strumentisti che giunsero in Spagna in età barocca e anche negli arrangiamenti di opere dei grandi maestri dell’epoca.

BAROCCO FESTIVAL | LEONARDO LEO
XXVI EDIZIONE | 2023
Festival Internazionale di Musica antica | Early music festival

Direzione artistica | Cosimo Prontera


PROGRAMMA

 

Sabato 5 agosto - San Vito dei Normanni ore 21.00 - Notte Barocca

Piazza Leonardo Leo - Buon compleanno Maestro!

L’INVITTO CARLO - Il corteo, la musica e le danze per una reale occasione

Ensemble di danze storiche LICITA SCIENTIA

Ensemble FAIRY CONSORT

regia di Vincenzo Toma con la partecipazione di Sebastiano Somma

segue a casa Leo ore 23.30 - Notte barocca

SALOTTO NAPOLETANO - Dalle villanelle alla canzone

Ensemble TRIO HARMONIOUE

Domenica 20 agosto - San Vito dei Normanni - Castello Dentice di Frasso, ore 21.00

L’OLIMPIADE - Opera di Leonardo Leo

Regia di Vincenzo Toma con la partecipazione di Salvatore Misticone e Sara Bevilacqua

Orchestra barocca LA CONFRATERNITA DE' MUSICI Cosimo Prontera - Direzione

Mercoledì 23 agosto - Brindisi Chiostro di San Paolo eremita, ore 21.00

DAL GOLFO DI VENEZIA A QUELLO DI NAPOLI - I virtuosismi barocchi

Alessandro De Carolis flauto dolce

Orchestra barocca LA CONFRATERNITA DE’ MUSICI

Domenica 27 agosto - San Vito dei Normanni, Chiostro dei Domenicani, ore 21.00

IL SICILIANO - Il Cavalier Alessandro Scarlatti

Lia Battaglia soprano

I Solisti dell’Orchestra Barocca Siciliana

Martedì 29 agosto - Brindisi, Sciabiche (porto vecchio), ore 21.00

IMPROVVISAMENTE BACH

Commingling 4

Raffaele Casarano sax, Mirko Signorile pianoforte, Marcello Nisi batteria

Domenica 3 settembre - San Vito dei Normanni - Complesso Grotte di San Biagio, ore 21.00

VIVA VIVA LI GALANTI - La musica napoletana nelle corti d'Italia

Ensemble ANONIMA FROTTOLISTI

Mercoledì 6 settembre - Brindisi, Basilica Cattedrale, ore 21.00

BACH, CORELLI & VIVALDI - L’arte e il virtuosismo violinistico

Stefano Montanari violino solista

Domenica 17 settembre - Lecce, Chiesa di Sant’Anna, ore 20.30

LE IMPROVVISAZIONI SCRITTE

Cosimo Prontera Organo

concerto per inaugurazione del nuovo organo

Venerdì 22 settembre - Lecce, Chiesa di Sant’Anna, ore 20.30

LE SONATE SACRE DI AMADEUS

Ensemble BAROQUE LUMINA

Giovedì 28 settembre - Lecce, Chiesa di Sant’Anna, ore 20.30

IL CONTRAPPUNTO TEATRALE - Musica per le cappelle napoletane tra il XVII e il XVIII secolo

Ensemble FOURVOX (prime voci della Cappella Sistina)

e orchestra barocca LA CONFRATERNITA DE’ MUSICI

Sabato 30 settembre - Brindisi, Chiostro di San Benedetto, ore 20.30

DA NAPOLI A LISBONA - I concerti iberici

Ensemble CONCERTO IBÉRICO João Janeiro - Direzione

Martedì 10 ottobre - Mesagne, Chiesa Madre, ore 20.00

LA SPAGNA E IL SUO VICEREGNO Napoli. La musica per tastiera

Ton Koopman organo

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DH oncoematologia BR. Amati: “Siamo in notevole ritardo. Pubblicazione gara lavori prevista per ottobre” 

“C’è obiettivamente ritardo, purtroppo, per la realizzazione del nuovo DH dell’oncoematologia del Perrino di Brindisi. 

“Allo stato si attende l’adeguamento del progetto esecutivo, bisognoso dello stralcio di opere per 1milione di euro, per poi approvare definitivamente il progetto e bandire la gara entro i primi giorni di ottobre. 

“Il DH di oncoematologia è importantissimo per le migliori cure delle persone affette da gravissime malattie, anche considerando l’attuale stato dei locali messi a disposizione.” 

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati.

“Combatto dal gennaio 2021 per la costruzione del nuovo DH di oncoematologia del Perrino di Brindisi. 

“Dopo aver fatto di tutto per reperire la fonte di finanziamento, 8 milioni di euro trovata nei residui art. 20 della Legge n.67 del 1988, e aver ottenuto l’autorizzazione regionale, ancora si attende l’approvazione del progetto esecutivo, dopo una richiesta di revisione, per bandire la gara lavori. 

“L’attuale situazione strutturale del DH di oncoematologia è insostenibile, come ripetutamente denunciato dai direttori delle due unità operative Saverio Cinieri e Domenico Pastore.

“Infatti, ci sono 130 persone circa al giorno che si curano per malattie oncologiche in spazi improponibili. “Una situazione che non si può tollerare e su cui nessuna giustificazione appare plausibile.”

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E’ allarme in Puglia per la produzione di uva da tavola, dimezzata dalle scottature per il caldo eccessivo e gli attacchi di peronospora, causati dalle violente bombe d’acqua da nord a sud della Puglia di maggio e giugno. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, in riferimento alla mappatura del danno nei vigneti di uva da tavola, mentre è attesa la declaratoria dello stato di calamità naturale, dopo i sopralluoghi effettuati dalla Regione Puglia con i tecnici di Coldiretti.

In particolare a livello regionale la peronospora ha di netto tagliato i quantitativi di uva di oltre il 20% - stima Coldiretti Puglia -  con punte del 100% nella viticoltura di vecchia tradizione, come a Bisceglie, Barletta e San Ferdinando e a macchia di leopardo in provincia di Foggia, del 30/50% nel tarantino  e del 15% in provincia di Bari, con i costi di produzione per salvare il salvabile che sono stati numerosi e costosissimi, anche a causa dell’impraticabilità delle campagne colpite dai nubifragi.

Senza uva è a rischio il 50% delle giornate di lavoro degli operai dedicati alla raccolta nei vigneti, sotto attacco della peronospora che decimerà i raccolti nel 2023 sia di uva da tavola che da vino. I vigneti sono stati pesantemente attaccati dalla peronospora, una malattia fungina che causa gravi danni alle viti e compromette la capacità produttiva dei vigneti e, con essa, la tenuta economica delle aziende e delle strutture cooperative che operano nel comparto. I tecnici sul territorio – afferma Coldiretti Puglia - stanno raccogliendo le segnalazioni in tutte le province, con una conta dei danni a macchia di leopardo in alcuni vigneti del 60/70% con punte fino al 100% di prodotto perduto a causa degli attacchi della peronospora.

Il settore ha bisogno di misure urgenti per fare fronte alla perdita di prodotto e quindi di valore, ma anche di giornate di lavoro con un effetto negativa sull’occupazione, conseguenze drammatiche per il settore vitivinicolo, sia dell’uva da tavola che dell’uva da vino.

La Puglia è il primo produttore in Italia di uva da tavola, con il 74% della produzione nazionale e, grazie all'enorme contributo pugliese, l'Italia risulta il primo produttore al mondo - aggiunge Coldiretti Puglia - con il 16% sulla produzione globale, con la provincia di Bari che fa la parte del leone, con 11mila ettari e 2,2 milioni di quintali di produzione, seguita dalla provincia di Taranto con 8mila ettari e 2 milioni di quintali.

In Puglia anche il settore dell’uva da vino – spiega Coldiretti Puglia – conta 30mila aziende agricole impegnate su 71mila ettari per la produzione di vini DOP e IGP e di altre tipologie, con un valore di 1,5 miliardi di euro ed un paniere di 38 Vini DOP e IGP che posiziona la Puglia al 5° posto delle regioni italiane per prodotti certificati nel settore del Vino DOP IGP per 407 milioni di euro di valore (92,7% del paniere IG del Paese).

Dal  Vigneto Italia nascono anche opportunità di lavoro per 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio. L’esercito del vino – rileva Coldiretti – spazia dai viticoltori agli addetti nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (fecce, vinacce e raspi).

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Meno 40%. É questa la stima operata da CIA Agricoltori Italiani di Puglia che evidenzia il crollo delle produzioni di frutta, ortaggi e verdura a causa del caldo africano che rischia di compromettere in misura ancora maggiore, qualora le altissime temperature dovessero protrarsi ancora a lungo, i raccolti a cui gli agricoltori di tutte le province pugliesi hanno lavorato e su cui hanno investito per un anno intero.

“I danni sui frutteti sono evidenti – spiega Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani –. Alcune varietà risentono molto di più di altre, ma solo pochissime ne restano indenni. In alcune zone, a causa delle ondate di calore dei giorni scorsi, è andato perso oltre il 40 per cento della produzione. Tanti sacrifici in fumo. Va detto che l'eccessivo caldo si aggiunge ai repentini cambiamenti climatici, accentuandone le criticità. Ciò comporta la necessità di irrigare i campi sempre più spesso, con un conseguente aumento dei costi di produzione che si aggiungono ai rincari di luce, gasolio e materie prime. Tutto questo – aggiunge Sicolo – ci preoccupa e ci fa temere che molte imprese possano chiudere nel corso della stagione”.

La situazione, come detto, riguarda tutte le province. Gli incendi dei giorni scorsi hanno peggiorato ulteriormente il quadro. Basti pensare a Salento, Gargano, Alta Murgia e parte del Tarantino, territori falcidiati da roghi devastanti e di vaste proporzioni.

Il sole cocente mette sotto stress e brucia letteralmente alberi e piante che sono andati precocemente a maturazione, compromettendone le produzioni.

I danni in agricoltura causati dal caldo, si manifestano su tutte le coltivazioni per le quali la raccolta è stata già avviata o era in procinto di cominciare nell’arco dei prossimi giorni e delle settimane a venire.

 “Non si tratta più di emergenze, ma di un nuovo stato di cose che occorre fronteggiare con alcune importanti e non più derogabili riforme, a cominciare dal sistema assicurativo contro le calamità, ma naturalmente anche con le leggi che regolano l’erogazione di aiuti e ristori”, continua Sicolo. “Occorre inoltre dare la possibilità alle aziende agricole di proteggere più efficacemente le proprie coltivazioni, facilitando e incentivando l’investimento in tecnologie avanzate per il risparmio e l’ottimizzazione della risorsa idrica, nonché in strutture e mezzi di protezione e prevenzione contro le calamità più devastanti”. “In questa situazione, lo squilibrio di potere contrattuale tra i produttori, a cui viene riconosciuto un prezzo da ‘strozzo’, e le grandi multinazionali di industria e GDO diventa ancora più drammatico. Per questo motivo, nei giorni scorsi, CIA Puglia ha inviato una nota a Livio Proietti, Commissario straordinario di ISMEA, incentrata sulla determinazione dei prezzi dei prodotti agroalimentari, in particolare ortofrutticoli, nell’ambito dei contratti di cessione. Il legislatore europeo intervenne a suo tempo con la direttiva UE 2019/633. É ben evidente come sia necessario, in conformità alle finalità della direttiva comunitaria, tutelare la redditività delle imprese agricole attraverso la fissazione di criteri che stabiliscano chiaramente il processo di formazione del prezzo, inserito nei contratti di cessione, partendo dalla determinazione e certificazione dei costi medi di produzione dei prodotti agricoli e alimentari. Bisogna imporre una soglia preliminare oltre la quale il prezzo di vendita esercitato non può essere diminuito. É fortemente auspicabile che la definizione del costo medio di produzione consideri una serie di fattori quali: il costo di materie prime, dei prodotti energetici, il differente costo della manodopera negli areali produttivi nonché del ciclo delle colture, della loro collocazione geografica, delle tecniche di produzione, dei periodi di commercializzazione diversi, della vulnerabilità dei prodotti e dei volumi di produzione rispetto alle influenze delle condizioni di natura climatica e degli eventi atmosferici”.

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INFLAZIONE: COLDIRETTI PUGLIA, CARO BENZINA SPINGE + 20% PREZZI VERDURA; 88% PRODOTTI VIAGGIA SU GOMMA. 

A subire le conseguenze dei rincari di benzina e gasolio è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei prezzi al consumo per frutta e verdura che fanno registrare rispettivamente un aumento del 13,9% e del 20%, quando l’88% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su gomma. E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat sull’inflazione a luglio che fanno registrare un aumento del 10,7% per i prezzi dei prodotti alimentari rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Con i prodotti agroalimentari che per arrivare sugli scaffali viaggiano su strada l’aumento di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori. Uno scenario preoccupante – continua la Coldiretti – che alimenta l’inflazione e pesa sul carrello degli italiani che hanno speso quasi 4 miliardi in più per mangiare di meno.

La produzione agricola e quella alimentare in Puglia assorbono oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali. In Puglia il settore dei trasporti (34,6% dei consumi finali) si conferma tra l’altro il settore più «energivoro» ed è caratterizzato da un largo utilizzo di combustibili liquidi che coprono il 93,9% dei consumi del settore, ricorda Coldiretti Puglia sulla base dei dati MISE, Terna ed Enea. Senza adeguate ed urgenti misure per calmierare il costo del carburante gli autoarticolati rischiano di non camminare più, con il conseguente stop delle consegne dei prodotti agroalimentari.

L’approvvigionamento alimentare è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per gli effetti del clima pazzo e per la ridotta disponibilità di manodopera, un  impegno quotidiano senza sosta che è stato sostenuto anche dalle consegne a domicilio, dall’asporto e da importanti momenti di solidarietà verso gli oltre 210mila indigenti.

Una situazione che aggrava anche il gap competitivo dell’Italia a causa dei ritardi infrastrutturali con il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante che alivello nazionale è pari a 1,12 euro/ chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1,08 euro/chilometro) e la Germania (1,04 euro/chilometro) secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga. In tale ottica l’aumento delle risorse per la logistica è strategico in un Paese come l’Italia – continua Coldiretti – dove il trasporto merci su gomma è sempre più soggetto al caro carburanti.

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) – conclude Coldiretti - può essere determinante insieme ai contratti di filiera fondamentali per lo sviluppo di prodotti 100% italiani per dare opportunità di lavoro e far crescere l’agroalimentare Made in Italy, in un contesto di grande instabilità internazionale e di aumento dei tassi da parte della Bce.

Progetto “Mini Vigili”. Visita presso la sede della Compagnia Carabinieri. Il 28 luglio 2023, nell’ambito del progetto “Mini Vigili”, 16 “mini vigili” in servizio presso il Comando di Polizia Locale del Comune di San Michele Salentino (Br), di età compresa tra 10 e 13 anni, hanno visitato la sede della Compagnia Carabinieri di San Vito dei Normanni. I ragazzi, insieme al Sindaco Giovanni Allegrini, sono giunti presso la sede accompagnati dal Comandante della Polizia locale di San Michele Salentino, Avv. Anna Lucia Matarrelli, con altre due unità in servizio. I giovani, con grande curiosità e interesse, hanno avuto modo di vedere e conoscere le dotazioni di mezzi e strumenti dell’Arma dei Carabinieri in materia di controllo e sicurezza sulla strada, come ad esempio il funzionamento degli etilometri, le modalità di controllo in materia di codice della strada e porre domande al riguardo. L’iniziativa, ricompresa nel più ampio progetto denominato “Cultura della Legalità” che mira ad avvicinare le nuove generazioni alle Istituzioni dello Stato, è stata di grande interesse e certamente utile per i partecipanti.carabinieri_minivigili_31_luglio_2023_1.jpg

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È di nuovo Jamboree! Dal 1° al 12 di agosto si svolgerà a SaeManGeum, in Corea del Sud, il 25° raduno mondiale degli scout e delle guide, il World Scout Jamboree, un evento di cadenza quadriennale ideato dal fondatore dello scoutismo BP.

Vi prenderanno parte due esploratori e una guida del Gruppo scout Mesagne 1, Samuele Mitrugno, Antonio Arseni e Erika Rubino e una guida e un esploratore del gruppo scout Mesagne 2, Alessandra Acierno e Stefano Martina.

Il Jamboree, letteralmente marmellata di popoli, quest’anno accoglierà circa 50.000 persone provenienti da tutto il mondo che si amalgameranno in una “marmellata” e condivideranno cultura, esperienza, avventura e amicizia mettendo in pratica una concreta cittadinanza globale.

Il motto dell’incontro è «Draw your dream» (disegna il tuo sogno) ed esprime il desiderio di rendere l’evento e il suo percorso un’opportunità per coltivare le proprie speranze e i propri sogni.

Per tutto il tempo del campo e in ogni momento della vita quotidiana gli scout svilupperanno nuove capacità e condivideranno le loro competenze ed esperienze, lavorando al contempo per una più grande capacità di comprensione mondiale.

In programma durante l'evento numerosi programmi educativi basati sul concept “4S+ACT”, ovvero Scouting per la propria vita, Scienza e ingegno, Sicurezza e protezione, Sostenibilità, Avventura, Cultura, Tradizione: un mix per supportare i giovani di tutto il mondo a sviluppare amicizie e realizzare i propri sogni di pace globale, unità e sostenibilità.

Il Contingente degli scout italiani che compongono la Federazione Italiana dello Scautismo, sarà formato da 1.200 partecipanti tra i 14 e i 16 anni.

Buona caccia a Erika, Alessandra, Stefano, Samuele e Antonio.

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