Redazione

Alessandro Delli Noci, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, riceve ufficialmente il Passaporto Pugliese, il nuovo diario di bordo delle esperienze turistiche ideato dal tour operator BRIO Brindisi con il patrocinio di Puglia Promozione.

Il passaporto pugliese è un’iniziativa per promo-commercializzare tour ed esperienze turistiche presenti su tutto il territorio regionale. Un nuovo canale di vendita ideato dal tour operator BRIO Brindisi nato nel 2020 anche grazie al sostegno del bando PIN della Regione Puglia.

“Un’offerta turistica di qualità, servizi efficienti che soddisfino le diverse esigenze rappresentano delle condizioni su cui occorre necessariamente puntare per spingere un numero sempre maggiore di visitatori a scegliere la Puglia come meta turistica.” Dichiara l’assessore Delli Noci che aggiunge “Il progetto del passaporto pugliese è uno strumento utile che mira proprio a questo. Siamo felici che questa realtà sia nata anche col bando regionale di PIN, un’iniziativa a supporto dei giovani che hanno un’idea imprenditoriale e che vogliono provare a realizzarla.”

Grazie al sito web del progetto (www.passaportopugliese.it), turisti e turiste possono facilmente prenotare tour e attività disponibili sul territorio ottenendo in cambio una copia fisica del passaporto pugliese; un vero e proprio diario di bordo ricco di consigli di viaggio, sezioni da personalizzare e liste di cose da fare e da mangiare. Uno strumento che rende i visitatori protagonisti del viaggio premiandoli per ogni attività vissuta sul territorio. Come ogni passaporto che si rispetti, anche in questo caso sono presenti spazi dove collezionare gli appositi timbri realizzati per l’iniziativa.

“Ci piace pensare che il passaporto pugliese possa essere un motivo di vanto non solo per i turisti ma anche per la nostra stessa comunità.” dichiara Nicola Giulivo, direttore tecnico del tour operator BRIO Brindisi. “Per questo vogliamo continuare il nostro percorso di mappatura dell’offerta su tutto il territorio coinvolgendo sia gli operatori turistici che le istituzioni. Siamo quindi molto felici di aver consegnato all’assessore Delli Noci la copia del passaporto pugliese dando continuità alla sinergia tra il nostro tour operator, la Regione Puglia e l’agenzia ARTI avviata proprio in occasione del bando regionale PIN.”

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IL NUOVO PIANO DI “DISORDINE” OSPEDALIERO DELLA PUGLIA E IL “METODO PALESE”: COME SALVARE IL PORTAFOGLIO. 

Una programmazione ospedaliera all’insegna dell’epidemiologia, cioè delle malattie realmente presenti sul territorio e quindi in base alle concrete necessità di cura. Una bella promessa tanto sbandierata quando disattesa dalla Regione Puglia. Sicuramente a Brindisi. Dove il rapporto posti letto/popolazione è il più basso della Puglia e d’Italia : poco più del 2x1000.

Eppure Brindisi è area ad alto rischio di crisi ambientale, Sito Nazionale per le Bonifiche (che non si fanno), l’ultimo rapporto registro tumori vi rileva un incremento di incidenza e mortalità per alcuni tumori per i quali non c’è neppure il reparto per curarli (è il caso della chirurgia toracica), l’ultimo rapporto SENTIERI dice che le malformazioni neonatali sono comunque oltre la media regionale (e rischia di chiudere proprio l’Unità di Terapia intensiva Neonatale!)

Ma c’è di più o di peggio : la Regione Puglia rimodula il Piano Ospedaliero dal quale emerge che a Brindisi si danno 30 posti letto in più, alla BAT, provincia più piccola, 70, a Lecce che ha una popolazione doppia, 192 di cui 58 al privato, a Bari 272 di cui 76 al privato. Si tratta di allargamenti di specializzazioni di base mentre le alte specialità vengono date alle strutture private a Lecce e a Bari. C’è da dire anche  che comunque molti reparti previsti sulla carta non sono mai stati aperti e altri si sono chiusi nel frattempo, come denunciano da anni sindacati e ordini professionali proprio a Brindisi. Il tutto sotto il naso dei Sindaci che dei Direttori Generali delle ASL fanno le valutazioni dell’operato ed dei bilanci. Evidentemene a loro va bene così salvo poi sbracciarsi nei momenti critici come ora!

Questa è la politica programmatoria della Regione Puglia, ingrossare l’ospedalità privata ai danni di quella pubblica per le specializzazioni più remunerative. Altro che epidemiologia, si dovrebbe dire “privatocrazia”.

A coronare il tutto una delibera di fine marzo scorso, la n. 412, con la quale la Giunta Regionale adotta dopo 23 anni, quasi come una nemesi, il « metodo Palese ». Stesso assessore, stessa delibera, diverso, almeno nominalmente, schieramento! Blocco di acquisti e di assunzioni. Il motivo : 450 milioni di deficit creato dalla spese per il reparto Covid19 in Fiera, di cui la trasmissione Report del 10.4.2023 su Rai3  narra gli inquietanti dettagli, e le assunzioni  oltre il fabbisogno approvato da parte di alcune ASL sempre durante il COVID19.

Risultato che a Brindisi alcuni reparti sono praticamente chiusi e altri sono virtuali, nel senso che in alcune ore della giornata i pazienti sono trasferiti nelle altre  strutture ancora aperte.

Qualcuno si è accorto che questa organizzazione è prima di tutto pericolosa per i residenti e per i turisti e propro in un’area come Brindisi città, con impianti a rischio di incidente rilevante, che dovrebbe avere un di più anche per l’emergenza, come si è segnalato al Prefetto in fase di redazione del piano di emergenza esterno del Petrolchimico. Il Prefetto ha riferito ai responsabili sanitari e queste sono le risposte.

In tale contesto in cui è difficile salvare l’urgenza, salta anche l’attività programmata! Cittadini con patologie croniche che hanno bisogno di controlli periodici per ridurre le riacutizzazioni non trovano posto nelle agende. Se possono, fanno ricorso al privato con perdita di reddito. Ma a questo scopo ricordiamo che se non si trova posto nelle agende pubbliche o convenzionate, la legge prevede che con una annotazione della direzione sanitaria competente sulla ricetta inevasa, si può poi accedere al rimborso d quanto pagato privatamente. Se siamo riusciti a salvare la pelle nell’emergenza, cerchiamo di salvare il portafoglio nella cronicità.

Qui le istruzioni:
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Brindisi, 7 luglio 2023

SALUTE PUBBLICA

MEDICINA DEMOCRATICA

LEGAMBIENTE BRINDISI

NOALCARBONE

MOVIMENTO NOTAP/SNAM

ITALIA NOSTRA SEZIONE DI BRINDISI

FORUM AMBIENTE SALUTE SVILUPPO

COBAS

MESAGNE BENE COMUNE

WWF BRINDISI

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Mesagne città che legge, nella sala lettura di Parco Potì apre la Bibliofarmacia. <<Chi ama la lettura apprezzerà e potrà confermare il potere benefico che un buon libro può avere su ciascuno di noi, nello specifico quel libro in quel particolare momento della propria vita>>, dichiara il sindaco della città di Mesagne Antonio Matarrelli annunciando lultima iniziativa della Biblioteca comunale Ugo Granafei, risultata beneficiaria di un finanziamento nell'ambito del bando ministeriale Cepell Città che legge". "Giardini di parole: l'arte di vivere tra natura e libri è il nome del filone tematico: la sala lettura di Parco Potì accoglie così al suo interno lAntica BiblioFarmacia, uno spazio destinato a offrire rimedi letterari ad antichi malanni, quali mal d'amore, noia, tristezza, solitudine, e a dare piccole o grandi risposte in una fase esistenziale incerta o poco serena. I titoli nelle bottigliette sapranno indicare possibili soluzioni e alleviare il carico dei momenti complicati. 

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Il luogo è stato sempre quello,lo splendido parco urbano“R. Potì “, il tema però è cambiato; ieri sera si è parlato di sport, di calcio in particolare,lo sport più popolare al mondo, che porta con se passioni, amori, odi, ma anche tanti aspetti deleteri. Dopo i saluti istituzionale del dott. Omar Ture, presidente del consiglio comunale di Mesagne,l’autore R. Maida ha appassionato il numeroso e attento pubblico su tematiche che spesso vengono sottaciute in ambito calcistico e sono lontane dalle cronache sportive. L’evento ha visto la partecipazione di persone venute da molto altre città, che hanno avuto modo di apprezzare il parco urbano, una vera bellezza e un’oasi di verde. Hanno ammirato lo splendido scenario, lo spazio dedicato ai giochi per  bambini  che con la loro vivacità hanno reso ancora più colorata e bella la presentazione del libro “ Storie maledette del calcio “. Il comitato pro parco ha realizzato questa serie di iniziative per rendere il parco ancora più attrattivo e per dimostrare a tutti che anche le periferie possono essere luoghi di incontri e socialità. Il prossimo appuntamento al parco è per il 14 luglio con la “ Notte bianca dei bambini “ organizzata anche l’anno scorso e vedrà protagonisti i bambini con i loro genitori e parenti; la manifestazione è organizzata dall’amministrazione comunale di Mesagne, nell’ambito dell’estate Mesagnese.

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Quale riabilitazione sociale delle persone con sofferenza psichica?

La riabilitazione Psicosociale è un processo di soluzioni dei problemi e di educazione sociale con la finalità di raggiungere la persona sofferente nel miglior livello di vita possibile sul piano sia fisico che sociale ed emozionale.

Oggi purtroppo non è sufficiente l’assistenza che viene messa in campo per le persone con sofferenza psichica; partendo dal concetto di interazione sociale, questo può definire una nuova ripresa per la persona che si lascia alle spalle una condizione patologica familiare e conquista una nuova condizione primaria e fisiologica. Affinché tutto ciò avvenga, è necessario che le persone con sofferenza psichica siano sostenute e non abbandonate o emarginate ma, coinvolte in un contesto più vivo dell’organizzazione sociale. I territori si devono arricchire di un sostegno ai familiari perché essi non rimangono chiusi nel loro dramma e non giochino il ruolo di mendicanti d’aiuto.

Occorre alleviare il loro peso: così facendo si ottengono effetti positivi anche sulla persona sofferente. Il sostegno alle famiglie è necessario per svariate ragioni: per ridurre le ricadute della persona, per una guida corretta all’interpretazioni dei sintomi e dei comportamenti, per migliorare la qualità della vita nell’ambito familiare, per aumentare la stabilità emozionale dell’ambiente familiare, per migliorare la capacità dei singoli familiari ad interagire, per fare in modo che i familiari diventino soggetti positivi nel processo di riabilitazione sociale della persona. Ma la condizione della riabilitazione sociale si ottiene, principalmente, quando nel territorio – che è il luogo di tutti i Cittadini- vengono realizzati interventi progettuali dei singoli soggetti e servizi di riabilitazione psicosociale per la tutela della salute mentale.

Pronunciando le parole dell’OMS: “per Riabilitazione” si intende” l’insieme di interventi che mirano allo sviluppo di una persona al suo più alto potenziale sotto il profilo fisico, psicologico, sociale, occupazionale ed educativo, in relazione al suo deficit fisiologico o anatomico ed all’ambiente”.

Dott. Gino Stasi

Coordinatore ed Educatore DOMUS ADA

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Ha perso oltre 4 chili il gelatiere Angelo Pignatelli che da giovedì scorso ha iniziato uno sciopero della fame per sensibilizzare i politici verso un problema sociale che non riguarda solo lui bensì molte altre partite iva nazionali: strutturare con le banche i debiti accumulati negli anni con le proprie attività. “Noi vogliamo pagare – ha spiegato Pignatelli -, ma lo Stato ci deve dare una mano a strutturare il nostro indebitamento bancario”. Pignatelli, come tanti suoi colleghi, a causa della crisi del comparto acuitasi con la pandemia non ha più un lavoro. Ha 59 anni con pochi contributi pensionistici da sperare in una pensione. Questo è il terzo sciopero della fame che fa nel giro di tre anni. “Non mollerò – ha spiegato Pignatelli – voglio andare fino in fondo. È una battaglia di legalità e civiltà non solo per me, ma anche per tutti i colleghi Italiani che vivono gli stessi miei drammi”. La sua richiesta è rivolta principalmente ai politici del territorio, gli stessi che alcuni anni fa erano presenti all’inaugurazione della sua nuova gelateria in via Tenente Ugo Granafei.

Gli stessi politici che. Dopo il crack, ha bersagliato di sms e telefonate senza ricevere nessuna risposta. Ciò che chiede è semplice: “Si tratta di far presente ai nostri politici di presentare in Parlamento delle riforme urgenti riguardo le leggi 108/96, sull’usura, e 3/2012, sul sovraindebitamento, in modo che finalmente si ponga fine ai suicidi delle partite iva, che vanno avanti ininterrottamente dal 2008. Ad oggi nessun governo ha fatto nulla per porvi rimedio”, ha spiegato Pignatelli. D’altronde il commerciante ha chiesto una sola cosa: “lavorare”. In questi anni non ha mai chiesto, ad esempio, il reddito di cittadinanza. “Non voglio che mi regalino soldi - ha spiegato – i soldi voglio guadagnarli onestamente con il mio lavoro. Chiedo solo che mi aiutino a rimettere in piedi la mia attività commerciale. Ho le macchine, gli arredi. Il tutto, però, ha bisogno solo di una manutenzione. Se riparto con la mia attività commerciale posso ripianare pian piano tutti i miei debiti”. Ma anche lo Stato dovrebbe fare, secondo Pignatelli, la sua parte e agevolare le partite iva. “Non chiedo un colpo di spugna sui miei debiti – ha proseguito l’uomo – chiedo solo di avere la possibilità di rinegoziare il mio debito con le banche e poter rateizzare il debito con l’Agenzia delle entrate”.

Questo è ciò che chiedono in Italia molti altri commercianti i quali a causa del covid o della crisi globale si sono trovati a non poter onorare i pagamenti. Gente che ha voglia di continuare a lavorare per rimettersi in carreggiata. “Ho iniziato questo sciopero della fame, della sete, e dei farmaci che prendo tutti i giorni per la pressione arteriosa e la glicemia - ha concluso Pignatelli -. Andrò avanti con la mia protesta pacifica a danno della mia incolumità e se dovesse accadermi qualcosa di tragico, la colpa sarà solo di questa politica che non sa e non vuole ascoltare i reali bisogni dei cittadini, così mi avranno sulle loro coscienze. La mia protesta è per tutti, non solo per me, soprattutto in memoria dei colleghi che non hanno avuto la mia stessa forza. È ora di dire basta a questa mattanza per colpa dello Stato”.

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La riforma dello sport: se ne parlerà in un Convegno organizzato dal CSI.  A pochi giorni dall’entrata in vigore della riforma, società sportive e addetti ai lavori si danno appuntamento lunedì 10 luglio, alle ore 18:30, a Tenuta Moreno per un seminario di approfondimento sulle novità normative e fiscali. Il Centro Sportivo Italiano, sezione di Brindisi, con il contributo di Enel, organizza il convegno "Nuova riforma dello sport. Cosa cambia nello sport per ASD/SSD e per i lavoratori sportivi”, aperto a tutte le associazioni affiliate del territorio. L’evento, che rientra nel progetto di promozione dello sport nella Città di Brindisi, “Insieme per lo Sport 2023”, si terrà lunedì 10 luglio alle 18.30 presso Tenuta Moreno (Contrada Moreno, SS7 Mesagne-Latiano).

L’incontro sarà l’occasione per un approfondimento attento e minuzioso, curato da esperti della materia, sulle novità normative e fiscali alla luce delle nuove disposizioni della legge entrata in vigore il 1° luglio. Un momento di confronto ma anche informativo per le società, associazioni sportive dilettantistiche ed enti no profit che dovranno sottostare alle diverse novità che riguardano in larga parte l’inquadramento professionale degli allenatori e il loro rapporto con le società sportive.

Introdurrà i lavori Ivano Rolli, Presidente CSI Puglia, e relazioneranno Marco Calogiuri, Vice Presidente Nazionale CSI e Cosimo Simone, dottore commercialistica e formatore CSI.

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Per far emergere situazioni di illegalità, come lo sfruttamento o le condizioni di lavoro sottopagate, nel mondo della ristorazione è stato lanciato un sondaggio di sensibilizzazione sulle condizioni di lavoro di camerieri, cuochi, aiuto cuochi, lavapiatti, baristi o di chiunque è impiegato in questo pianeta economico. La presentazione del sondaggio è avvenuta lunedì sera nella struttura delle “Officine ipogee” in cui ha sede “Mesagne bene comune”, il movimento di ambientalisti che ha curato e lanciato la campagna informativa. Il modulo dal titolo “Raccogliamo le testimonianze per cambiare le cose”, è composto da 16 domande in cui l’identità dell’interlocutore è coperta dall’anonimato e garantita dal movimento. Una situazione di sfruttamento che se realmente denunciata dagli interessati stride con i ricavi dei loro datori di lavoro. A Mesagne, infatti, la maggior parte delle attività economiche l’estate lavorano a pieno regime. Insomma, i clienti, molti dei quali arrivano da fuori città, non mancano.mesagne_bene_comune_incontro_sulla_illegalità_ristorazione_1.jpg

Diversi gli interventi che hanno caratterizzato l’incontro di lunedì sera tra cui quello di Monica Capraro, dirigente dello stesso movimento di ambientalisti. “Abbiamo deciso di concentrarci su questo segmento dell’economia locale – ha spiegato l’ambientalista - perché questa città ha puntato il suo sviluppo sul settore turistico e, di conseguenza, sulle attività di ristorazione, bar e pub, che nascono in maniera preponderante. Noi non entriamo nel merito di questa scelta politica di sviluppo della città, ma vogliamo che siano garantiti i diritti di chi ci lavora. Che il tutto si svolga nella piena legalità e dignità di ognuno, anche perché sono lavori impegnativi e usuranti”. E per garantire il diritto al lavoro con conseguente paga dignitosa “Mesagne bene comune” ha voluto lanciare la campagna in questo particolare segmento enogastronomico. “Abbiamo la percezione che molte delle persone occupate nelle attività di ristorazione, bar e pub, nella città di Mesagne non siano contrattualizzati così come previsto dal contratto collettivo nazionale del lavoro”, ha aggiunto Marica Capraro che ha tenuto, inoltre, ad assicurare che “i dati acquisiti con il questionario sono anonimi e ci permetteranno di raccogliere testimonianze come, ad esempio, quante sono le ore lavorate, se sono le stesse  previste dal contratto collettivo di lavoro del comparto, sulla soddisfazione della paga e sulla percezione che hanno circa i controlli da parte degli organi ispettivi del lavoro. Ed ancora se c’è, su questo tema, l’attenzione dell’amministrazione comunale. Il questionario può essere compilato anche parzialmente”.mesagne_bene_comune_incontro_sulla_illegalità_ristorazione_2.jpg

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LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, ATTIVO SPORTELLO ON LINE JOB IN COUNTRY; -7MILA LAVORATORI AGRICOLI IN 1 ANNO IN PUGLIA

Per combattere le difficoltà occupazionali e la mancanza di manodopera nei campi, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi e l’inflazione con lo svolgimento regolare delle campagne di raccolta in agricoltura è attivo lo sportello on line “Jobincountry” autorizzato dal Ministero del Lavoro con le aziende agricole che assumono, quando in Puglia in 1 anno sono mancati all’appello 7mila lavoratori agricoli nei campi. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione ai dati Inps 2022 che segnano un calo di operai in agricoltura di 2.055 a Foggia, 1976 a Bari. 1178 a Brindisi, 982 a Lecce, 801 nella BAT e 733 a Taranto.

Job in Country è la piattaforma di intermediazione della manodopera della Coldiretti che offre a imprese e lavoratori un luogo di incontro, prima virtuale on line e poi sul campo. Si pone infatti l’obiettivo di mettere in contatto nei singoli territori i bisogni delle aziende agricole in cerca di manodopera con quelli dei cittadini che aspirino a nuove opportunità di inserimento lavorativo, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità. Vanno infatti specificate – precisa la Coldiretti – mansioni, luogo e periodo di lavoro ma anche disponibilità e competenze specifiche in un settore dove è sempre più rilevante la richiesta di specifiche professionalità. L’attività è svolta direttamente nelle singole provincie attraverso le Società di servizi delle Federazioni provinciali ed interprovinciali della Coldiretti, secondo un modello di capillare distribuzione sul territorio.

Nelle campagne è richiesta tra l’altro manodopera sempre più specializzata – spiega Coldiretti Puglia - perché I cambiamenti climatici hanno spinto la rivoluzione digitale con oltre sei aziende agricole italiane su 10 (64%) su dieci che hanno adottato almeno una soluzione di agricoltura 4.0 dai droni ai robot, dai sensori ai gps, dalle piattaforme satellitari all’internet delle cose per combattere il clima pazzo, salvare l’ambiente, aumentare la produttività e contenere i costi.

Nelle campagne servono – sottolinea la Coldiretti regionale – figure specializzate come i trattoristi, i serricoltori, i potatori e tecnici dell’agricoltura 4.0 per guidare droni, leggere i dati metereologici ed utilizzare gli strumenti informatici ma anche raccoglitori per le verdure, la frutta e la vendemmia. Non vanno dimenticati poi – continua Coldiretti – i nuovi sbocchi occupazionali offerti dalla multifunzionalità che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.

Si tratta di un fabbisogno da colmare in Puglia anche con un decreto flussi aggiuntivo, previsto peraltro dalla legge, in Puglia dove – sottolinea la Coldiretti regionale – un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da mani straniere con più di 36.000 lavoratori provenienti soprattutto da Romania, Albania, Marocco, Senegal, Bulgaria, Polonia e Nigeria che sono impegnati nei campi e nelle stalle. Ma è importante anche il nuovo sistema di prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato introdotto nella Manovra finanziaria dal Governo e sostenuto da Coldiretti che porta una rilevante semplificazione burocratica per facilitare l’avvicinamento dei cittadini italiani al settore agricolo. Possono accedervi – spiega Coldiretti – pensionati, studenti, disoccupati, percettori di Naspi, reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali e detenuti ammessi al lavoro all’esterno, purché nei tre anni precedenti non siano stati operai agricoli. Al lavoratore – conclude Coldiretti – saranno inoltre garantite le stesse tutele (contrattuali, previdenziali, assistenziali, ecc.) previste per gli occupati operai a tempo determinato con esenzione sulla retribuzione da ritenute fiscali.

Sul portale JobinCountry raggiungibile dal sito www.coldiretti.it è possibile per le aziende, inserire offerte di lavoro, indicando le caratteristiche professionali richieste e le condizioni relative alle offerte (come mansioni e retribuzione), per chi è in cerca di occupazione, è possibile inserire il proprio curriculum e la propria disponibilità alla nuova occupazione, e mantenere sempre aggiornati i propri dati professionali. La burocrazia è percepita come un considerevole ostacolo dalle aziende agricole, specialmente dalle piccole e medie realtà. Le maggiori difficoltà sono rappresentate dalla lunghezza delle procedure burocratiche che, richiedendo tempo e risorse economiche di cui le aziende spesso non dispongono, incide negativamente sia sulla gestione quotidiana dell’azienda che sulle opportunità di partecipazione a progetti.

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È già partito il programma estivo per l'Estate 2023 voluto dall'Amministrazione comunale di San Michele, un'opportunità unica per coloro che desiderano vivere la Puglia autentica. Sotto il tema "Estate 2023: Destinazione San Michele Salentino. Vivi la Puglia autentica", abbiamo preparato un cartellone di eventi interessanti che offrono relax, divertimento e esperienze indimenticabili. Con oltre 40 eventi che spaziano dalla musica alle presentazioni dei libri, dalle sagre agli spettacoli teatrali, il programma estivo offre qualcosa di speciale per ogni visitatore con messaggi sui diritti sociali e la solidarietà. L’assessorato allo spettacolo del Comune ha lavorato per garantire un'ampia gamma di attività che soddisfino i gusti di tutti. Questa iniziativa rappresenta un'occasione unica per celebrare l'arte e la cultura nel suggestivo scenario di San Michele Salentino, un paese ricco di storia, profumi e sapori tipici.
Uno dei momenti culturali più attesi è il programma dell'associazione Attacco Poetico, che presenterà "DisequiLibri d'autore" e una passeggiata poetica a sorpresa. I giovedì di luglio saranno dedicati alle "Notti delle Band", una serie di appuntamenti che celebrano le cover di artisti di fama nazionale. Inoltre, non vediamo l'ora di festeggiare la festa patronale in onore di San Michele Arcangelo, che sarà un momento di gioia e celebrazione con concerti, spettacoli pirotecnici e un grande concerto bandistico. Sarà un'occasione unica per immergersi nella tradizione e nell'ospitalità della nostra comunità. In aggiunta, il Festival del Fico Mandorlato, giunto alla 21ª edizione, si svolgerà dal 21 al 27 agosto in Piazza Marconi, deliziando i visitatori con le prelibatezze locali, esibizioni artistiche e incontri di approfondimento sulla storia e i benefici di questo frutto tipico della nostra terra.
“L'obiettivo principale di queste iniziative – spiega il sindaco Giovanni Allegrini - è creare un'atmosfera vibrante e coinvolgente per residenti e turisti, promuovendo l'arte, la cultura e l'interazione sociale. Valorizzeremo ogni angolo del nostro centro senza dimenticare Borgo Ajeni, il parco Augelluzzi e le strade principali che portano in piazza. Siamo convinti che ognuno troverà qualcosa di proprio interesse nella nostra programmazione estiva. Invitiamo tutti a partecipare e godere di queste splendide occasioni per condividere momenti speciali e creare ricordi duraturi”.
"Il programma tiene conto delle esigenze di tutte le fasce d'età", afferma l'assessore allo spettacolo Angela Martucci. "Sia le famiglie che i giovani e gli anziani avranno numerose opportunità di divertimento pensate appositamente per loro. In particolare, abbiamo prestato molta attenzione nel proporre numerosi momenti di intrattenimento per i bambini, con la Notte Bianca Dei Bambini. Questa serata di festa è interamente dedicata all'allegria e all'intrattenimento dei più piccoli, con spettacoli ed attrazioni che si svolgeranno in Piazza Marconi. Inoltre, il 29 luglio gli artisti di strada, apprezzati sia dai grandi che dai piccini, coloreranno tutto il centro, e il magico mondo di Harry Potter sarà svelato il 11 agosto nella Villa Comunale."

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