Redazione

FASANO – Dopo il successo delle prime due edizioni, l’Amministrazione aderisce anche al terzo Blu Summer Camp, proposto dall’associazione Humanamente in sinergia con le associazioni partner del territorio.

Il Blu Summer Camp offrirà anche quest’estate uno spazio in cui bambini e ragazzi con disturbo autistico potranno sentirsi accolti e valorizzati, partecipando a numerose attività sportive, culturali e di gioco: esercizi motori e di psicomotricità, laboratori e attività manuali, escursioni in parchi naturali, pet therapy e musicoterapia.

«Siamo felici di sostenere l’iniziativa per il terzo anno consecutivo– spiega il sindaco Francesco Zaccaria –: crediamo da sempre in una politica per l’infanzia non limitata alla gestione degli edifici scolastici, ma con una programmazione mirata di eventi inclusivi, come l’O-maggio all’Infanzia, il Teatro per bambini, le iniziative di promozione della lettura e il ripristino del Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi. Divertimento e allegria, tramite attività pensate per le esigenze di questi bambini speciali e affidate a personale qualificato, sono le caratteristiche del Blu Summer Camp: è molto innovativo, perché aiuta i bambini nel loro percorso di crescita e sostiene le loro famiglie favorendo le scambio di esperienze e di buone pratiche».

Inoltre, l’Amministrazione comunale sostiene quest’anno anche l’Oratorio del Fanciullo ANSPI “Don Nicola Carbonara”, capofila in partnership con l’Oratorio ANSPI “Don Cosimo De Carolis” per il campo estivo 2023, e la progettazione e gestione di centri estivi riservati ai minori di età compresa tra 3 e 14 anni, seguiti dal Servizio sociale del Comune.

«L'Amministrazione comunale sostiene convintamente interventi a favore di bambini e ragazzi con particolare riguardo a minori con disabilità e minori affidati al servizio sociale – dice l’assessore alle Politiche Sociali Cinzia Caroli – Vengono quindi sostenute, oltre alle attività pensate per i bambini con spettro autistico (3° Blue Summer Camp)  anche attività  socio culturali portate avanti dagli oratori della città e naturalmente attività sportive che i vari centri sportivi organizzano per i più piccoli.  È stato già pubblicato un avviso con scadenza il 10 luglio p.v., per le associazioni sportive che vorranno manifestare il loro interesse ad aderire, di conseguenza sarà costituito un elenco delle offerte sportive per quest’estate, in modo che le famiglie, i cui minori sono seguiti dal servizio sociale potranno opzionare lo sport o il camp che desiderano e l'amministrazione procederà con il sostegno diretto della spesa».

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RIONE PARADISO, STRIPPOLI (M5S BRINDISI): “INTERROMPERE I LAVORI E RIPRISTINARE I PARCHEGGI

 Dichiarazione del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Brindisi, Pierpaolo Strippoli:

"I lavori di rifacimento di Via Carducci e dei giardini antistanti la chiesa San Nicola, al Paradiso, devono essere immediatamente bloccati. La situazione è gravissima, e viene denunciata da mesi dagli abitanti della zona, nonché dai commercianti e da coloro che appartengono alla comunità della chiesa. In particolare si lamenta l’eliminazione dei parcheggi di fronte alla “Corazzata” che è la zona commerciale del Paradiso, cuore vivo del quartiere, di fronte la chiesa. 

 

Tale scelta potrebbe avere, nell'immediato e ancor più nel lungo termine, conseguenze nefaste sulla vivibilità della zona. Le attività commerciali di vicinato presenti, verrebbero sicuramente danneggiate, poiché la maggior parte dei clienti, spesso anziani o famiglie, che si spostano abitualmente in auto, non sceglierebbero mezzi di trasporto più green, ma piuttosto preferirebbero la comodità dei vicini centri commerciali, dotati, per obbligo di legge, di ampi parcheggi.

Con la grave conseguenza che molte di queste attività rischierebbero di chiudere, non perché non siano produttive ma per la scelta scellerata di privarle della possibilità di poter beneficiare di posti auto in prossimità del proprio esercizio. Ciò, oltre ad alimentare la disoccupazione, trasformerebbe la zona della Corazzata nell’ennesimo quartiere dormitorio, nel quale, venendo meno l’importantissima funzione sociale di presidio del territorio da parte degli esercizi di vicinato, dilagherebbe la criminalità gettando il quartiere nel degrado più totale.

Quei parcheggi sono già oggi insufficienti, e andrebbero, al contrario, implementati. Infatti sono al contempo, al servizio dei numerosi residenti della zona, dei clienti degli esercizi commerciali, dei fedeli della chiesa San Nicola, che celebra quotidianamente funzioni religiose. Considerando, inoltre, che a ridosso della “Corazzata”, vi è la farmacia e gli ambulatori di sei medici di base, si fa presto a capire che la maggior parte delle persone che vi si reca, si trova in stato di malattia e quindi necessita di spostarsi in auto.Stesso discorso vale per l’ufficio postale presente in via Carducci, i cui clienti sono spesso persone anziane che ritirano le pensioni.

Insomma, la scelta di eliminare i parcheggi è disastrosa, distrugge un quartiere già in difficoltà.

Ci auspichiamo di trovare un immediato riscontro nella nuova giunta. Chiediamo a tal fine un incontro immediato con il neo sindaco Marchionna e il vice sindaco Oggiano, assessore all’Urbanistica per rappresentare loro il problema e chiedere una soluzione tempestiva".

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Sarà un sabato strepitoso il prossimo 8 luglio con quattro iniziative che attendono i turisti che giungeranno a Mesagne. Si inizia alle ore 20 presso la villa comunale con una serata danzante argentina dal titolo “Mesagne tango in love” a cura dell’associazione “Los puglieses tango”. Uno spettacolo culturale dedicato alle origini del Tango, con musica e canto dal vivo. La serata, presentata da Alessandra Clementini, vedrà la partecipazione dei ballerini professionisti Ettore Morra e Sara Ruggio, Stefano Calogiuri e Daniela Rizzo e il noto cantante argentino Jorge Barreto, con esibizione dal vivo nei più conosciuti pezzi di tango. Sempre alle ore 20 presso l’associazione “Divittorio” sarà inaugurata una personale di pittura dell’artista Giovanni Avasto. Artista schivo, riservato, ironico, che non ama raccontarsi, anzi tende a minimizzare il suo lavoro come fosse il semplice risultato dell’applicazione, preferendo lasciare scoprire a chi guarda il suo mondo popolato di figure familiari, assurte a numi tutelari, e mitiche. La mostra è visitabile dall’8 al 20 luglio dalle ore 20 alle ore 24, al civico 20 di via Castello.avasto_giovanni_autoritratto.jpg

Alle ore 20,30 presso il chiostro del Municipio “La Bottega delle Arti” ha organizzato una serata dedicata a Totò. È l’ennesima riscoperta del grande artista, la cui memoria è indelebile a oltre 50 anni dalla scomparsa: le sue poesie, le sue canzoni, sono state affidate alla voce di Betty Schiavone. Sarà presente Elena de Curtis, nipote del grande attore. La preghiera del Clown letta da Maria Saliba, i rapporti di Totò con l‘economia, in un intervento di Mino Argentieri. Grazie alla passione e lo studio di Mario Cutrì. Infine, per gli amanti della moda in piazza Orsini del Balzo alle ore 21 avrà inizio l’attesa "Mesagne in Moda & Show" che giunge quest'anno alla sua decima edizione. Un evento dedicato alla moda, allo spettacolo, al talento tra i più belli che siano mai stati realizzati a Mesagne e sull' intero territorio nazionale. L’organizzazione, come sempre, è della vulcanica Loredana Carluccio e della sua agenzia "Mitica". All’evento partecipano diversi stilisti del territorio in cui faranno sfilare i loro migliori capi di abbigliamento. Infatti, oggi più che mai, in questo particolarissimo e grave momento di crisi economica post Covid, la manifestazione vuole essere uno stimolo e un incoraggiamento verso quella che è l'imprenditoria locale di giovani talenti, in un mercato sicuramente difficile.

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Conserva: “La sanità pubblica è finita; ci affideremo ai neolaureati mentre i medici scappano all’estero o nel privato”.

Nota del capogruppo della Lega Giacomo Conserva.
“Siamo alla fine della storia; la sanità pugliese specie per le emergenze è finita. Questo va spiegato ai cittadini. Nel settore del 118 la nostra Regione ha a disposizione 300 medici a fronte dei 530 che sarebbero necessari. E allora che si fa? Diminuiamo le postazioni e le accorpiamo. Risultato: chi ha un arresto cardiaco in corso, un ictus, e si trova a molti chilometri di distanza dal pronto soccorso non ha chances di vita. In tutte le province si riducono le ambulanze medicalizzate. “Taranto è come sempre la cenerentola della sanità si pensi che la legge nazionale prevede un medico di emergenza del 118 ogni 60mila abitanti e ormai siamo lontani da questo obiettivo”. Come si sa, mancano medici in tutti i settori, dagli specialisti ai medici convenzionati sino ai medici di base. Il contratto 118 ha un problema aggiuntivo, è poco appetibile e svantaggioso a fronte di tanta possibilità di lavoro per i medici nel settore privato che paga molto meglio. Dicano che si intende abbandonare la sanità pubblica alla deriva puntando su quella privata in modo strisciante. Un medico del 118 non ha ferie pagate, se si ammala non è pagato, se non da un’assicurazione con cui ha stipulato una sua polizza, non ha diritto alla 104, non c’è tutela della gravidanza, non ha tredicesima, i versamenti contributivi sono inferiori e questo non da oggi. Un medico ogni 80mila abitanti non garantisce più nulla perché deve fronteggiare più di un intervento per volta. E’ dal 2013 che i medici chiedono aiuto alla politica e la politica al governo regionale è sorda. Non tutto può essere spiegato con la mancanza di soldi. Manca una programmazione e lo diciamo da anni. Adesso ci si riduce, come dice l’assessore Palese, a consentire l’ingresso degli specializzandi al primo anno, ossia i neo laureati nelle emergenze. Come farà un laureato che studia per specializzarsi a lavorare allo stesso tempo? O non ci sarà preparazione adeguata o non avrà formazione. Questo è il futuro che ci attende? Quanti ricorsi in tribunale avremo per malasanità in Puglia? L’assessore Palese ci dice che ci sono ormai cooperative che pagano i medici a 120 euro l’ora e questo spinge molti specialisti a lavorare nel privato. E nel pubblico mandiamo allo sbaraglio i neo laureati”.

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Il Sindacato Cobas è pronto allo sciopero generale ed alzare le barricate contro chi dice di voler uscire dal carbone ma non costruisce una alternativa occupazionale.

Sono anni ormai che il Cobas denuncia questa situazione ma le istituzioni tardano ad allarmarsi e ad alzare legittimamente la voce per difendere un territorio profondamente offeso , che continua ad esserlo con nuove decisioni.

La novità  di grande rilievo di ieri , Mercoledì 5 Luglio 2023,le hanno portate gli onorevoli D’Attis di Brindisi e Battilocchio di Civitavecchia , entrambi di Forza italia ,che  hanno messo alle corde il Ministro delle Imprese Adolfo Urso durante un question Time al Parlamento.

Sono state due le domande fondamentali poste al Ministro:

1)   Perché non è stato realizzato il Comitato che entro 6 mesi doveva nascere alla luce di quanto scritto nella legge ottenuta sempre dagli stessi ,strumento fondamentale che può aiutare a mettere dei paletti certi sulla riconversione ?

2)   Il territorio brindisino è stato escluso dai finanziamenti per la transizione ecologica; ancora oggi si persiste con il dimenticarsi ,nel nostro caso, di Brindisi?

Le risposte del Ministro sono state quelle di uno colto in flagrante e non sapere come difendersi.

Ha risposto che avvierà subito il  Comitato previsto dalla legge;

per i finanziamenti ha riproposto , se non sbagliamo , una legge del 1989 definita lodo Battaglia che prevedeva finanziamenti a territori colpiti da disastri ambientali.Legge mai applicata e messa nel cassetto .

Solo la sollevazione dei lavoratori e della popolazione può portare questa città ad avere dei  risultati, il Cobas è pronto!!!

Brindisi 06.07.2023

Per il Cobas Roberto Aprile

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CINGHIALI: COLDIRETTI PUGLIA, STORICO VIA LIBERA ABBATTIMENTO ANCHE AD AGRICOLTORI/CACCIATORI; DARE SUBITO ATTUAZIONE NEI PARCHI. 

Storico via libera anche ad agricoltori e allevatori proprietari dei fondi all’abbattimento dei cinghiali che si sono moltiplicati in Puglia raggiungendo i 250mila esemplari che spadroneggiano in città e campagne, mettono a rischio la sicurezza delle persone, causano incidenti stradali con morti e feriti, devastano i raccolti e sono pericolosi diffusori di malattie come la peste dei cinghiali. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in riferimento alla delibera approvata dalla Giunta della Regione Puglia, per cui va il plauso all’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia, che ha dato il via libera al disciplinare attuativo per il controllo numerico della popolazione di cinghiale su tutto il territorio della Puglia, da attuare anche nelle aree dei Parchi nazionale dell’Alta Murgia e del Gargano e di tutte le aree naturali protette.

Con il provvedimento adottato dalla Giunta regionale della Puglia, fortemente voluto dalla Coldiretti, sono abilitati a cacciare i cinghiali i proprietari e i conduttori di fondi agricoli ubicati in regione, in possesso di regolare porto d'armi ad uso caccia sui propri terreni.

“Chiediamo che il provvedimento sia recepito integralmente all’interno delle Aree Naturali Protette e che sia data immediata  attuazione, da parte della Regione Puglia, al “Piano straordinario per la gestione e contenimento della fauna selvatica” anche all’interno delle Aree Naturali protette, al fine di non concedere più “spezi sicuri” ai cinghiali che, oggi, utilizzano dette aree come “dormitori e zone di riproduzione”, visto che l’alimentazione è garantita dalle produzioni agricole appena fuori i confini dei Parchi”, insiste Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

Con la Puglia invasa da 250mila selvatici non c’è solo la peste dei cinghiali, ma è allarme – aggiunge Coldiretti Puglia - per la sicurezza delle persone in campagna e città con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani, fra macchine in sosta, carrozzine con bambini e anziani che vanno a fare la spesa, con le aree della Murgia barese e tarantina, del Gargano e del subappennino dauno divenute l’eldorado dei cinghiali.

I branchi dei cinghiali – sottolinea la Coldiretti – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti – viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.

Si tratta – evidenzia la Coldiretti regionale - solo della punta dell’iceberg perché molti non denunciano scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle condizioni poste dalle assicurazioni come ad esempio, oltre alle tracce sulla vettura e sull’asfalto, anche il rinvenimento della carcassa dell’animale con il quale ci si è scontrati.

Secondo l’indagine Coldiretti/Ixè la fauna selvatica rappresenta un problema per la stragrande maggioranza dei cittadini (90%) considerato poi che nell’ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 41 ore con 13 vittime e 261 feriti gravi a causa dell’invasione di cinghiali e animali selvatici che non si fermano più davanti a nulla, secondo l’analisi di Coldiretti su dati Asaps.

In Puglia sono enormi i danni causati dalla fauna selvatica, con i cinghiali distruggono le coltivazioni e attaccano gli uomini e gli animali allevati – denuncia Coldiretti Puglia - come anche i lupi e i cani inselvatichiti, gli storni azzerano la produzione di olive e distruggono le piazzole, le lepri divorano letteralmente interi campi di ortaggi, i cormorani mangiano i pesci negli impianti di acquacoltura, con un danno pari ad oltre 16 milioni di euro. Gli agricoltori stanno provvedendo a recintare a proprie spese con costi considerevoli le aziende agricole per difendersi dai cinghiali che distruggono strutture e produzioni. Si tratta di una situazione insostenibile – insiste la Coldiretti regionale - che sta provocando l'abbandono delle aree interne, con problemi sociali, economici e ambientali.

Alla domanda su chi debba risolvere il problema, oltre le metà dei cittadini  (53%) è dell’opinione che spetti alle Regioni, mentre per un 25% è compito del Governo e un 22% tocca ai Comuni. In tale scenario anche l’Autorità per la sicurezza alimentare Europea (EFSA) ha lanciato un appello agli Stati dell’Unione Europea chiedendo misure straordinarie per evitare l’accesso dei cinghiali al cibo e ridurne del numero di capi per limitare il rischio di diffusione della peste suina africana (psa) che colpisce gli animali ma non l’uomo. La maggioranza dei cittadini considera l’eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza nazionale che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate, conclude Coldiretti nel sottolineare l’esigenza di interventi mirati e su larga scala per ridurre la minaccia dei cinghiali a livello nazionale.

 

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Cia Puglia: “Danni da siccità, la beffa: ai comuni meno del 10% degli aiuti dovuti”. 

Sicolo: “Importi insufficienti, bisogna cambiare il decreto 102, istituire un fondo nazionale più ampio”

Sotto accusa anche la burocrazia lenta e macchinosa nell’erogazione degli aiuti previsti per gli agricoltori

A Cerignola e Andria assegnato poco più di un milione, ma i danni subiti dalle produzioni sono 10 volte tanto

A Bitonto riconosciuto solo il 4,8% di quanto chiesto, a Taranto 203mila euro sui 2,4 milioni richiesti

Fondi irrisori anche per Francavilla Fontana e tutto il Brindisino. Nel Leccese, a Nardò solo 97mila euro

Il caso limite di Bagnolo nel Salento: aveva chiesto 100 euro, gliene sono stati assegnati 8

Per i danni causati agli agricoltori dalla tremenda siccità del 2022, i comuni pugliesi avevano documentato e avanzato la richiesta di contributi pari a 141.591.891,67 euro. A fronte di quella richiesta, la Regione Puglia ha valutato come sufficienti 11,9 milioni, meno del 10%. “Per gli agricoltori pugliesi questa si configura come l’ennesima umiliazione, oltre che un ulteriore mazzata dopo gli ingenti danni da siccità sopportati nel 2022”, dichiara Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani.

Il dirigente del Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia ha formalizzato la proposta urgente al Ministero dell'Agricoltura, con l'elenco degli importi dei contributi in favore delle amministrazioni comunali che, a loro volta, dovranno poi erogare quegli aiuti economici agli agricoltori. I beneficiari saranno coloro i quali hanno visto accertati danni di entità superiore al 30 per cento della produzione lorda vendibile (Plv) aziendale.

L'anno scorso era stato avviato - a seguito delle segnalazioni pervenute dai Comuni e dalle organizzazioni professionali agricole - l’iter previsto dal decreto legislativo 102/2004 e successive modifiche a causa della forte siccità. I servizi territoriali di Bari-Bat, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto hanno effettuato i necessari sopralluoghi per rilevare il tipo, la natura e l’entità del danno, accertando che c'erano tutte le condizioni per formulare la proposta di declaratoria al Ministero dell'Agricoltura. "Ai Comuni - aggiunge Sicolo - spetteranno importi davvero insufficienti per compensare le gravissime perdite di produzione subite dagli agricoltori. Ci sarebbero tantissimi esempi su cui riflettere. Il Comune a cui spetta il maggior importo è quello di Cerignola (Fg) dove a fronte dei 14 milioni di euro richiesti se ne assegna appena uno. Al secondo posto si piazza Andria con il 9,3 per cento dei contributi: 1.108.124 euro contro i 13.302.896 richiesti. A Bitonto (Bari) andranno 572mila euro a fronte dei 6.867.573 euro richiesti. A Taranto spettano 203mila contro i 2.437.019 euro richiesti. Per l'area di Brindisi, si segnala Francavilla Fontana dove a fronte di 1.214.831 euro richiesti se ne riconosceranno solo 101mila. Per la provincia di Lecce, il "miglior piazzamento" se lo aggiudica Nardò a cui andranno 97mila euro a fronte di 1.168.322 euro richiesti. Bagnolo del Salento riceverà meno di 10 euro, appena 8,41 euro.

“Bisogna modificare il decreto legislativo 102/2004, istituire un nuovo e più corposo fondo nazionale per i danni da calamità naturali, prevedere un più ampio e agevolato accesso alla copertura assicurativa per le imprese agricole danneggiate da eventi estremi”, aggiunge Sicolo. “Inoltre, occorre semplificare le procedure burocratiche per permettere, ad aziende e lavoratori, di usufruire nell’immediato degli aiuti previsti. E’ drammatico quanto sta succedendo negli ultimi anni, ma le istituzioni, al di là delle parole, fanno come se nulla fosse cambiato. Gli eventi calamitosi si susseguono ormai con intervalli di tempo sempre minori. La nostra proposta è di costituire un fondo assicurativo per tutelare le aziende agricole dagli eventi naturali e dalle crisi di mercato, in parte coperto dalla fiscalità generale e in parte dai fondi del PSR. Non possiamo più permetterci che i sacrifici di una vita vengano annientati dalle calamità. I cambiamenti climatici in atto devono spingerci a una approfondita e seria riflessione, che non si limiti al momento dell'emergenza, ma sia utile a predisporre misure strutturali in grado di salvaguardare il patrimonio agricolo pugliese”.

“I danni da siccità”, conclude Sicolo, “certamente sono dovuti ai cambiamenti climatici estremi di questi anni, ma parte delle conseguenze devastanti sull’agricoltura sono dovute alla atavica carenza di infrastrutture e tecnologie nuove e moderne, su tutto il territorio regionale, che sono indispensabili per recuperare, incamerare e utilizzare al meglio le risorse idriche proprio per affrontare in modo adeguato le emergenze. I ritardi che scontiamo, in questo senso, sono responsabilità di una politica che, a tutti i livelli, e nonostante i fondi a disposizione, non è ancora riuscita a programmare e realizzare opere idrico-irrigue essenziali. Ecco perché l’assegnazione sottostimata di questi fondi è una doppia beffa per gli agricoltori”.

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Nei giorni scorsi è stata notificata la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nei confronti di un pregiudicato brindisino.

Il provvedimento era stato richiesto dal Questore di Brindisi, Annino Gargano, al Tribunale di Sorveglianza di Lecce competente per territorio, all’indomani di alcuni arresti operati dalla Squadra Mobile.
In tale contesto, il prevenuto era stato attinto, unitamente ad altre persone, da una misura di custodia cautelare in carcere per i reati di associazione per delinquere finalizzati al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.
La caratura criminale era stata poi oggetto di attenta analisi e valutazione da parte della Divisione Polizia Anticrimine della Questura che, evidenziandone la manifesta pericolosità sociale, aveva ritenuto di dover sottoporre ad un più stretto controllo il soggetto anche dopo la sua liberazione.
Tale analisi aveva costituito oggetto di apposita informativa, trasmessa all’A.G., nella quale si evidenziavano i precedenti dell’uomo e la sua dedizione alla ripetuta consumazione di reati, dai quali si riteneva che avesse acquisito le risorse economiche per vivere, non avendo mai svolto alcuna attività lavorativa.
Il quadro informativo così strutturato è stato pienamente condiviso dal Tribunale di Sorveglianza di Lecce che ritenendolo conforme e aderente ai dettami della normativa antimafia ha imposto all’uomo la misura della sorveglianza speciale per quattro anni con obbligo di soggiorno.
Anche questo provvedimento rientra in un quadro di particolare attenzione all’efficacia delle misure di prevenzione che consentono un accentuato controllo di polizia verso persone dedite ad attività criminali. 

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Per il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi una stagione teatrale 2023-24 nel segno dell’incontro con titoli che raccontano storie e aprono riflessioni sul confronto con l’altro da sé. Un Teatro in dialogo costante con le attività culturali, sempre più vivo e partecipato, un cartellone con grandi nomi della scena, un vero e proprio melting pot di poetiche ed estetiche, così come illustrato nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina nella sala del Capitello di Palazzo Granafei-Nervegna.

All’incontro hanno partecipato il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, il presidente della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, Stefano Miceli, e il direttore artistico della struttura, Carmelo Grassi. Apertura ai confronti con la letteratura, il cinema e gli altri linguaggi dell’arte. Tutto questo e molto altro è la nuova stagione del Teatro Verdi, sedicesima edizione firmata dalla Fondazione con il sostegno e la partecipazione di Enel in qualità di sponsor ufficiale.

«Il teatro riprende il suo percorso - ha detto il sindaco Giuseppe Marchionna - per restituire vitalità e consolidare il rapporto con il pubblico. Credo sia importante continuare nel solco dell’apertura e integrare sempre di più la scena nella vita e negli interessi della città. Oltre lo spettacolo, esiste il punto cardinale della civiltà che ci permette di guardare al mondo in modo più consapevole. In questa ottica la partecipazione dell’Amministrazione comunale avrà il senso di spingere verso la diversificazione dell’offerta culturale nell’idea di esaltarne il carattere multidisciplinare. Penso, ad esempio, a iniziative nel campo della promozione letteraria con festival e rassegne allo scopo di inserire Brindisi in circuiti di eccellenza di dimensione nazionale».

«Anche quest’anno - ha continuato Stefano Miceli - abbiamo pensato a un impianto culturale originale che potesse orientare ancor più il teatro verso la comunità. Il progetto recupera le aspettative culturali della città e si propone come riferimento del territorio creativo e artistico: il foyer sarà uno spazio sensibile del teatro che ci consentirà di strutturare il rapporto con le associazioni fino a diventare un hub stabile e versatile. Il nostro obiettivo è di proseguire nella direttrice segnata lo scorso anno ottimizzando creatività e condivisione».

«La stagione di prosa - ha concluso Carmelo Grassi - conferma per tradizione l’equilibrio tra generi e linguaggi, con la solita attenzione per la qualità e la originalità degli allestimenti. Drammaturghi e interpreti di grande valore e argomenti trattati con leggerezza e profondità insieme. È il filo conduttore di una proposta che prova ad aprire un dibattito secondo una chiave di lettura contemporanea, pur guardando alla tradizione e ai grandi classici della letteratura, della scena e del cinema».

La stagione di prosa comincia il 20 novembre con una prima fuori abbonamento che interrompe la tradizione giacché sarà in scena nel Teatro Impero per via dei lavori di efficientamento in corso nel Teatro Verdi: uccidereste l’uomo più crudele del mondo per un miliardo? Fin dove vi spingereste se foste convinti di avere ragionevoli attenuanti? Parte da qui “L’uomo più crudele del mondo”, spettacolo che porta in scena due talenti come Lino Guanciale e Francesco Montanari.

Il Verdi riapre le porte il 23 gennaio con un omaggio a Federico FelliniMonica Guerritore adatta, dirige e interpreta con Claudio Casadio il celebre “Ginger e Fred, storia di due anziani ballerini di avanspettacolo, interpretati al cinema da Giulietta Masina e Marcello Mastroianni. Tra dilettanti e saltimbanchi, ciascuno con il suo bagaglio di delusioni e sofferenze, Ginger e Fred riscoprono il loro antico sentimento.

Il terzo appuntamento vede protagonista “Uomo e galantuomo”, il primo testo in tre atti scritto da Eduardo De Filippo in scena il 31 gennaio con Geppy e Lorenzo Gleijeses. Una commedia dal sapore ‘scarpettiano’ in cui si ritrovano temi cari a Eduardo: l’atavica lotta tra la faticosa miseria di chi tira a campare e la fatua ricchezza di chi può giocare con la vita delle persone, il perbenismo farisaico di nobili e borghesi, l’irriverente critica a un teatro sciatto e cialtronesco.

Il filone cinematografico continua il 6 febbraio con “Perfetti sconosciuti”, trasposizione della commedia - campione d’incassi al cinema - sull’amore, sull’amicizia e sul tradimento, con Paolo Calabresi e il sigillo del suo stesso artefice, Paolo Genovese, alla prima regia teatrale. Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata ed una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare?

Massimiliano Gallo è protagonista il 16 febbraio di “Amanti”, commedia sulle relazioni di lunga durata, sull’amore, sul tradimento e sulle avventure, in definitiva sulla ricerca della felicità. Una commedia brillante e divertente, con situazioni e dialoghi che strappano risate, ma anche un’esplorazione dei sentimenti di una coppia che nella clandestinità trova rifugio, conforto, divertimento, ma anche affanno, preoccupazione e forse pericolo.

Con “Meglio stasera. Quasi-one man show” in programma il 29 febbraio (in abbonamento) e l’1 marzo (fuori abbonamento), Stefano De Martino presenta il suo primo sorprendente spettacolo live. In scena le diverse sfaccettature di artista e anche personali del protagonista: c’è lo Stefano che racconta, lo Stefano ‘crooner’ insieme agli otto orchestrali della “Disperata Erotica Band”, sospesa fra Carosone e Sanremo, lo Stefano danzatore e quello imprevedibile dell’allegria e dei giochi in tv.

Tra le novità più attese lo spettacolo “Fantozzi. Una tragedia”, in anteprima regionale il 9 marzo, con Gianni Fantoni e la regia di Davide Livermore.  In scena i personaggi creati da Paolo Villaggio, autore capace di incidere come pochi altri sull’immaginario e sul linguaggio collettivo. Fantozzi, Fracchia, Pina, Mariangela, la signorina Silvani, il ragionier Filini, i direttori megagalattici saranno maschere di una rinnovata commedia dell’arte; nelle loro peripezie, destinate a ineluttabile sconfitta, l’eco di tragedie classiche. 

Altro ritorno atteso dal pubblico del Verdi è quello di Emilio Solfrizzi, interprete il 24 marzo della celebre commedia di William Douglas Home e Marc Gilbert Sauvajon L’anatra all’arancia”, titolo che riporta a un film del 1975 con la regia di Luciano Salce. Lo spettacolo è diretto da Greg, che definisce il lavoro «una partita a scacchi» che unisce, come osserva l’attore protagonista, «la sensibilità inglese dell’autore e quella francese del drammaturgo».


Uno spettacolo intriso di dolcezza e grazia, arricchito da un’ironia elegante e tagliente. “La signora del martedì” approda il 4 aprile con protagonisti Giuliana De Sio e Alessandro Haber. La storia racconta vite spezzate, lacerate da eventi e ricordi e ripropone una sorta di nuova e potente comèdie humaine che tratteggia ombre e luci di personaggi che la vita ha umiliato e maltrattato ma che pretendono rispetto e comprensione.

La stagione si conclude il 20 (data in abbonamento) e 21 aprile (data fuori abbonamento) nel segno del divertimento brillante con “Taxi a due piazze”, evergreen in una nuova versione che vede al centro della scena Barbara D’Urso. La pièce di Ray Cooney è un grande classico della commedia leggera - basti ricordare la storica edizione della ditta Dorelli, Quattrini, Brochard e Panelli - e sotto l’esperta mano di Chiara Noschese ha una veste del tutto rinnovata dal suo autore originale, nei dialoghi e nei contenuti ben restituiti dall’adattamento italiano di Gianluca Ramazzotti.

Nei prossimi giorni saranno comunicati format e modalità di abbonamento rispetto alle diverse proposte di spettacolo inserite nella stagione.

 

Stagione di Prosa 2023-2024
Nuovo Teatro Verdi | Brindisi


20 novembre ore 20.30 (fuori abbonamento)

Teatro Impero

Lino Guanciale, Francesco Montanari
L’UOMO PIÙ CRUDELE DEL MONDO

testo e regia Davide Sacco

 

23 gennaio ore 20.30

Monica Guerritore, Claudio Casadio
GINGER E FRED

di Federico Fellini

adattamento e regia Monica Guerritore

31 gennaio ore 20.30

Geppy GleijesesLorenzo Gleijeses
UOMO E GALANTUOMO
di Eduardo De Filippo
con la partecipazione di Ernesto Mahieux

regia Armando Pugli­­­ese

6 febbraio ore 20.30

Paolo Calabresi

PERFETTI SCONOSCIUTI

regia Paolo Genovese

 

16 febbraio ore 20.30

Massimiliano Gallo

AMANTI

con Fabrizia Sacchi,

Orsetta De Rossi, Eleonora Russo, Diego D’Elia  

una commedia inedita scritta e diretta da Ivan Cotroneo

29 febbraio ore 20.30 (in abbonamento)

1 marzo ore 20.30 (fuori abbonamento)

Stefano De Martino

MEGLIO STASERA! QUASI ONE MAN SHOW

di Riccardo Cassini e Stefano De Martino
regia Riccardo Cassini

9 marzo ore 20.30 - anteprima regionale

Gianni Fantoni

FANTOZZI. UNA TRAGEDIA

regia Davide Livermore

24 marzo ore 19.00

Emilio Solfrizzi, Carlotta Natoli

L’ANATRA ALL’ARANCIA

di William Douglas Home

regia Claudio Gregori


4 aprile ore 20.30

Giuliana De Sio, Alessandro Haber

LA SIGNORA DEL MARTEDÌ

di Massimo Carlotto
e con Paolo Sassanelli, Riccardo Festa e Paolo Persi
regia Pierpaolo Sepe

20 aprile ore 20.30 (in abbonamento)

21 aprile ore 19.00 (fuori abbonamento)

Barbara D’Urso

TAXI A DUE PIAZZE

di Ray Cooney
versione italiana Gianluca Ramazzotti

con Rosalia Porcaro, Franco Oppini, Gianpaolo Gambi, Barbara Terrinoni, Antonio Rampino, Nico Di Crescenzo

regia Chiara Noschese

Brindisi, mercoledì 5 luglio 2023


UFFICIO STAMPA
FONDAZIONE NUOVO TEATRO VERDI

Largo Gianni D’Errico, 1 | Brindisi
T. 0831 229 777

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.nuovoteatroverdi.com

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Maurizio Bruno è il nuovo Presidente del Consiglio Comunale di Francavilla Fontana.

“Sono emozionato ed onorato per questo risultato. Ringrazio – dichiara il neoeletto Presidente Bruno – il Sindaco Antonello Denuzzo e tutti i Consiglieri che hanno sostenuto la mia candidatura. Dal 1995 ad oggi ho ricoperto ininterrottamente la carica di Consigliere Comunale ed ora avrò il grande onore di presiedere l’Aula. Metterò al servizio della Città la mia esperienza e le competenze che ho acquisito negli anni.”

Il Presidente Bruno aveva sfiorato l’elezione alla prima chiamata già nella giornata di martedì 4 luglio, ma si era fermato ai 16 voti della maggioranza. A distanza di 24 ore lo stesso numero di preferenze è stato sufficiente per l’elezione.

“Dedico questo risultato alla mia famiglia, a mio padre e al compianto Eugenio De Simone che proprio nei giorni scorsi ci ha lasciati. Guiderò l’Assise – prosegue Bruno – con imparzialità e garantendo il rispetto delle regole.”

Maurizio Bruno, Consigliere Regionale e Presidente del Comitato Regionale di Protezione Civile, è stato il Consigliere più suffragato dell’ultima tornata elettorale.

Con un voto all’unanimità e per acclamazione è stato eletto come vicepresidente il giovane Consigliere Francesco Carucci.

“Ringrazio tutti i Consiglieri per la fiducia e le belle parole spese nel corso della discussione. Per me – dichiara Francesco Carucci – questa esperienza rappresenta un esordio nel mondo della politica e lavorerò per portare avanti le mie istanze sui diritti civili. Sono certo che con il contributo di tutti, maggioranza e opposizione, potremo fare grandi cose per la nostra Città.”

Mercoledì 12 luglio alle 16.00 il Consiglio Comunale si riunirà nuovamente per definire la composizione delle Commissioni Consiliari.

 

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