Redazione

Il mare la sera” è la seconda raccolta di poesie di Damiano Andriolo in cui sono presenti le emozioni che il poeta vive dentro di sé. Una silloge poetica in cui si vede ben chiaro l’animo dello scrittore. La raccolta di poesie, un volumetto tascabile di 66 pagine in cui sono inserite 50 poesie, è edito da “Nulla Die”.

Leggere le poesie di Damiano Andriolo è sempre un piacere perché l’Autore oltre a scavare dentro sé stesso con i suoi versi tocca l’animo del lettore facendogli provare delle forti emozioni. E’ un viaggio interiore in versi, nel quale il poeta si avventura per esplorare l’imperscrutabile mistero della vita.

La prefazione è firmata da Angelo Sconosciuto, giornalista e capo servizio de La Gazzetta del Mezzogiorno, che dell’opera, tra l’altro, ha scritto: “Nelle garbate e sicuramente originali pagine, Damiano Andriolo ci presenta due mondi. Il mare e la sera: due mondi capaci talvolta di convivere, talaltra di dividere i loro destini. Sono entrambi sinonimi della più vera natura umana e hanno la forza e la capacità narrativa di evocare molteplici stati d’animo”.

“Il mare la sera” segue la prima opera del poeta, “Arpeggi d’Autunno” pubblicata a febbraio 2022 per Interno Libri edizioni. Il libro è in vendita sul Mondadori store, Amazon, Feltrinelli e sui principali store Online.

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La trottola, le cerbottane, le 5 pietre, scacchi e shangai giganti, campana, la cuccagna, il salto della corda, una megapista di biglie: dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 21, il Centro Storico diventerà un campo da gioco all’aperto, con postazioni dislocate nie diversi punti dedicate ai giochi di strada.

Alle 19.30, in Piazza Orsini del Balzo si svolgerà il torneo di Biliardone, un calcio balilla con personaggi in carne e ossa. E alle 20.30 gran finale con il tiro alla fune e una gara di 200 persone che sfidano altri 200 giocatori in una mastodontica prova di forza. L’iniziativa - organizzata dall’aps “Casarmonica” in collaborazione con la cooperativa “Rinascita” - Progetto SAI e il patrocinio della città di Mesagne – è promossa con l’intento di fornire ad adulti e bambini l’occasione di divertirsi insieme. La partecipazione è gratuita e rivolta a un pubblico che include tutte le fasce d’età. Nato con una finalità iniziale di natura esclusivamente ludica, il Festival dei Giochi si è trasformato in un’esperienza socio-culturale, di contrasto al gioco d’azzardo e alle ludopatie.

Dalle 21 in poi, in Piazza Orsini, il gruppo de “I Sarchiatoria” terrà un concerto con i più apprezzati brani di pizzica salentina, iniziativa gratuita.Sarc.png

SANTA TERESA – LUPERTI (MRS): AVEVAMO RAGIONE NOI! MARCHIONNA HA AMMESSO DI AVER SBAGLIATO. MA ADESSO CHI PAGA?
 
Purtroppo avevamo ragione noi nel denunciare quanto stava accadendo nella società partecipata Santa Teresa. L’ex amministratore unico (ancora in carica) Pino Marchionna se n’è letteralmente fregato dei reali interessi dei lavoratori della Santa Teresa, soprattutto di coloro che vengono volutamente da anni tenuti ai margini della società, con gravissime ripercussioni sul salario, ridotto a qualche centinaio di euro.
 
Il giorno dopo la sua proclamazione evidentemente doveva tenere fede a quanto già deciso e quindi ha firmato 16 lettere con avanzamento di stipendio e di livello professionale. Il tutto, nei confronti di altrettanti dipendenti, scelti non si sa come.
 
Noi abbiamo fatto venire alla luce questa situazione ed il Presidente della Provincia lo ha convinto a tornare sui suoi passi. Cosa che Marchionna ha fatto (pur avendo già presentato le dimissioni), congelando le lettere inviate ai dipendenti.
 
Il suo obiettivo – neanche tanto nascosto – era quello di lasciare la patata bollente nelle mani del futuro amministratore unico, ma Matarrelli lo ha obbligato a risolvere il problema prima di andar via: annullare definitivamente gli effetti delle sedici lettere inviate ai dipendenti oppure confermarne la validità. Marchionna ha scelto la prima strada. Il che si traduce in un tradimento nei confronti delle persone destinatarie dei provvedimenti, così come rappresenta la conferma di aver sbagliato clamorosamente pensando di poter compromettere ancora di più la situazione economica della Santa Teresa.
 
Ma il danno, come era facilmente immaginabile, è fatto: i sedici dipendenti si stanno già rivolgendo ad un legale per rivendicare i propri diritti (ormai acquisiti) e quindi la Santa Teresa dovrà pagare gli aumenti accordati da Marchionna. E’ evidente, a questo punto, che dovrà essere proprio la Provincia ad assumere provvedimenti adeguati nei confronti di Marchionna per il danno arrecato alla sua società partecipata.
 
E stupisce non poco anche il silenzio delle organizzazioni sindacali ( a partire da chi non avrebbe proprio titolo a sedersi nei tavoli di confronto in quanto riveste un ruolo politico a sostegno proprio di Marchionna) che hanno accettato passivamente il fatto che l’ex amministratore unico facesse delle promozioni senza confrontarsi con le organizzazioni dei lavoratori e soprattutto in assenza di un piano industriale. E lo “strano silenzio” lo si avverte anche adesso che quelle lettere di promozione sono state annullate.
 
Ovviamente, a questo punto, il timore è che Marchionna voglia guidare la città di Brindisi con la stessa superficialità con cui ha guidato la Santa Teresa, portandola sull’orlo del baratro, a danno di 88 lavoratori e delle rispettive famiglie.
 
Un motivo in più per avere un atteggiamento estremamente rigoroso, partendo da una analisi compiuta di ciò che è avvenuto in questi giorni di coabitazione di Marchionna tra Santa Teresa e Comune, con i relativi profili di incompatibilità di cui si dovrà tenere presente.
 
Lino Luperti – Movimento Regione Salento
 

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Si chiude domenica 25, al Forum Eventi di San Pancrazio Salentino, la prima edizione del Forum Wine Festival, grande rassegna dedicata al mondo dell’enologia pugliese, nel cuore del Salento, fra le province di Brindisi, Lecce e Taranto, nella terra di Negroamaro e Malvasia, Primitivo e Susumaniello: una “celebrazione” del mondo del vino, un settore che, come pochi altri, è veicolo di promozione del territorio e delle sue risorse. L’organizzazione è curata dall’associazione Ads Wellness con il supporto del Comune di San Pancrazio Salentino, della Provincia di Brindisi, del Comune di Manduria, del Consorzio di tutela vini DOP Salice Salentino, del Consorzio di tutela vini DOC Brindisi, del Consorzio di tutela Primitivo di Manduria e della delegazione Puglia dell’associazione nazionale Le donne del vino; e in collaborazione con la delegazione di Brindisi-Lecce-Taranto dell’Associazione italiana sommelier, il Movimento Turismo del Vino Puglia, l’associazione Eventi Salentini. 

Gli ultimi eventi della kermesse, strutturata in tre giorni ricchi di eventi, emozioni sensoriali, musica e tantissime degustazioni delle circa 40 cantine che hanno aderito alla manifestazione, partono dalle 20.30 con la seconda masterclass, riservata esclusivamente agli operatori della ristorazione, a cura di Alessandro Nigro Imperiale, già miglior Sommelier d’Italia ed eletto Miglior Sommelier anche dalla guida gastronomica francese “Gault&Millau”, per un riconoscimento mai andato in precedenza a un italiano. 

Dalle 21 si balla, con lo spettacolo itinerante Ciccio Riccio in tour e con Chiara Conte DancingViolinist, unica violinista e ballerina performer in Italia che incanta il pubblico suonando le hit del momento e i grandi classici del rock. 
La serata si chiude con le premiazioni del Palio della Civetta dei quattro rioni partecipanti e per la promozione della squadra di calcio Virtus San Pancrazio, e poi, ancora, con la musica dal vivo di tanti gruppi folcloristici salentini e dj set finale.

Ingresso libero.

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Questa mattina intorno alle ore 4,30 i vigilantes della VigilNova hanno sventato un furto presso un impianto fotovoltaico che si trova lungo la provinciale che collega Mesagne con la stazione di San Vito scalo. I malviventi sono fuggiti abbandonando davanti alla recinzione del campo fotovoltaico una Fiat Panda. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di stato. 

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Centro risvegli di Ceglie Messapica: lunedì 26 giugno al via il cantiere. Lunedì 26 giugno partiranno i lavori per la realizzazione del Centro risvegli di Ceglie Messapica che accoglierà pazienti con gravi lesioni cerebrali. Alle 10.30 in programma il sopralluogo del commissario straordinario della Asl, Giovanni Gorgoni, insieme al direttore sanitario Vito Campanile e al direttore amministrativo Andrea Chiari.

La struttura sarà costruita in prossimità del Presidio ospedaliero di riabilitazione ad alta specialità, gestito dalla Fondazione San Raffaele. Saranno 45 i posti letto del Centro risvegli: dieci dedicati alla riabilitazione post-acuta intensiva, venti alla riabilitazione in regime residenziale e semiresidenziale e quindici posti all’accoglienza permanente.

La direzione dei lavori è stata affidata alla GA&M srl, mentre il responsabile del procedimento è l’ingegner Sergio Maria Rini, direttore dell’Area Gestione tecnica della Asl Brindisi. Il completamento dell’opera, realizzata dal raggruppamento d’impresa LFM spa - ILARIOGROUP srl, è previsto entro la fine del 2024 con un investimento complessivo di circa dieci milioni di euro.

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CALDO: COLDIRETTI PUGLIA, CON TEMPERATURE BOLLENTI +25% ACQUISTI FRUTTA; DOPO CROLLO DELL’8%.

Il balzo delle temperature fino a quasi 40 gradi che stringe d’assedio città e campagne in Puglia ha fatto esplodere i consumi di frutta e verdura del 25%, dopo il crollo dell’8% nel primo trimestre. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, sulla base delle rilevazioni nei mercati contadini di Campagna Amica, con il brusco cambiamento del clima che influenza anche gli acquisti.

Angurie, meloni, albicocche, pesche, nettarine, ciliegie, nespole e susine – sottolinea la Coldiretti - aiutano a combattere l’afa, a idratarsi e a fare il pieno naturale di vitamine. Frutta e verdura – spiega la Coldiretti – sono infatti alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.

La ripresa dei consumi è importante dopo che nel 2022 il consumo di frutta e verdura degli italiani – precisa la Coldiretti – è risultato di mezzo miliardo di chili inferiore a quello dell’anno per un totale di appena 5,5 miliardi di chili con preoccupanti effetti sulla salute dei cittadini. Il brusco calo – sottolinea la Coldiretti – ha fatto scendere il consumo individuale sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, da mangiare in più volte al giorno, raccomandato dal Consiglio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per una dieta sana. Un dato ancora più allarmante, siamo intorno ai 250 grammi di consumo medio pro capite – denuncia Coldiretti – se si considera che a consumare meno frutta e verdura sono soprattutto i bambini e gli adolescenti, con quantità che sono addirittura sotto la metà del fabbisogno giornaliero, aumentando così i rischi legati all’obesità e alle malattie ad essa collegate, con una potenziale esplosione della spesa sanitaria.

L’80% dei pugliesi che ritiene i prodotti a Km0 gli unici a poter salvare le tasche in questo momento di difficoltà, secondo il sondaggio condotto sul sito puglia.coldiretti.it, secondo cui il km0 è l’unica salvezza perché i prodotti provengono dal territorio regionale e non subiscono eccesivi rincari per il trasporto a causa del caro gasolio (36%), per il rapporto qualità prezzo (28%), perché la stagionalità e la biodiversità garantiscono che i prodotti non siano importati con l’effetto a valanga del caro prezzi a causa della guerra in Ucraina.

Per garantirsi prodotti freschi e di qualità ma anche per sostenere il sistema produttivo nazionale duramente colpito dal clima per ottimizzare la spesa e non cadere negli inganni il consiglio della Coldiretti è di verificare la provenienza italiana, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati di Campagna Amica e non cercare per forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali.

Il risultato è che il valore della vendita diretta dagli agricoltori è salito in Puglia ad oltre 800 milioni di euro e coinvolge ormai oltre un’azienda agricola su cinque. Un fenomeno reso possibile dal fatto che l’Italia – spiega Coldiretti – è il Paese della Ue con la più estesa rete organizzata di mercati contadini con 12.000 agricoltori coinvolti in circa 1.200 farmers market di Campagna Amica. Grazie al progetto economico di filiera corta di ‘Campagna Amica’, in Puglia è stata data una risposta alla grande attenzione dei consumatori alla tutela della salute e dell’ambiente attraverso scelte agroalimentari consapevoli, testimoniata quotidianamente dall’affluenza nei mercati contadini che contano 1.500 giornate di apertura e circa 750 produttori coinvolti.

I cittadini scelgono la vendita diretta perché questo modello risponde in pieno alle loro esigenze di sicurezza alimentare, di gusto e di contatto con la realtà. Ciò che guida la spesa del consumatore – insiste Coldiretti Puglia - non è tanto il prezzo quanto piuttosto fattori qualitativi, come ad esempio la trasparenza su provenienza e ingredienti, la tutela della salute (94%), l’eticità (83%).

L’affermazione dei mercati degli agricoltori nelle città capoluogo della Puglia ha consentito di ridurre la distanza tra produttore e consumatore rafforzando il legame tra aree rurali e aree urbane con un importante patrimonio di biodiversità che dalle campagne si trasferisce in città. Anche nei pesanti tempi del Covid e della guerra in Ucraina i mercati contadini – conclude Coldiretti Puglia – hanno offerto un contributo fondamentale, garantendo alla popolazione cibo sicuro e approvvigionamenti costanti nonostante le difficoltà legate alla pandemia riuscendo anche a rendere più trasparente per il consumatore il prodotto acquistato, tutelando la biodiversità, le specificità locali e valorizzando la custodia dei territori.

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Polizia Postale e Airbnb, portale online di case vacanza, rinnovano la loro collaborazione per gli utenti che scelgono la prenotazione delle vacanze online. Testimonial dell’iniziativa Marco Camisani Calzolari

Sempre più persone scelgono di organizzare in totale autonomia le vacanze, e questa tendenza ha attirato purtroppo l’attenzione dei malintenzionati, facendo aumentare il rischio di imbattersi in tentativi di truffa. Per stare più tranquilli, Polizia Postale e delle Comunicazioni e Airbnb hanno avviato una campagna per aiutare i meno esperti a riconoscere e stare alla larga dai tentativi di raggiro più diffusi, individuando i profili più comuni dei truffatori e i consigli per smascherarli.
Il Testimonial della campagna è Marco Camisani Calzolari, che si e’ messo a disposizione gratuitamente, in quanto collabora già con la Polizia di Stato sul tema delle truffe online.

I tentativi di truffa su Airbnb sono estremamente rari grazie anche alla nostra scelta di trattenere i pagamenti per l’host fino a check-in avvenuto. Inoltre, comunicando solamente attraverso la piattaforma gli ospiti sono tutelati lungo tutto il percorso. La collaborazione con la Polizia Postale è un’ulteriore iniziativa pensata per i meno esperti che si misurano per la prima volta con l’acquisto online: bastano davvero pochi accorgimenti per prenotare le proprie vacanze in tutta sicurezza”, ha spiegato Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia.

Attenzione ai seguenti annunci:

 

  1. Proprietario all’estero: secondo questo schema, il finto proprietario si è appena trasferito all’estero e perciò non può accogliere di persona l’affittuario. La trattativa viene condotta a distanza ed è il preludio di una richiesta di bonifico internazionale. Il malintenzionato, durante la trattativa, comincerà subito a chiedere documenti (che utilizzerà poi per costruire la sua prossima falsa identità), a condividere non meno di 2-3 bozze di contratto, in un crescendo di zelo che culminerà nella necessità di concludere l’affare entro 24 ore. Il tutto seguito da una finta pagina di prenotazione, una finta fattura e… una vera scomparsa dopo aver ricevuto una caparra importante.
  1. Il problema informatico: L’host ha creato un annuncio su un sito di seconda mano o immobiliare, ma appena gli vengono chieste ulteriori informazioni, anche tramite l’app ufficiale, propone di continuare la conversazione per posta elettronica o messaggistica. Nelle successive immediate interlocuzioni, invierà una mail nella quale informerà che, per un problema con l’aggiornamento del calendario, l’annuncio non è in quel momento visibile nella ricerca (in realtà lo ha rimosso) e fornirà per comodità il link diretto all’annuncio sul portale, che in realtà non è altro che un sito clone.
  1. L’amico: In questo caso l’host ha creato (da poco, troppo poco) un annuncio, sprovvisto di recensioni. La proposta è allettante, e si passa alla prenotazione. Il truffatore è amichevole, gentilissimo e lieto che sia stata scelta la sua abitazione, e proporrà addirittura un bello sconto. Come? annullando la prenotazione e passando a trattare privatamente, così da risparmiare entrambi la commissione del portale. Una volta incassato il bonifico, l’amichevole complicità lascerà il posto ad un assordante silenzio: l’”amicone” è già a caccia di un’altra vittima.

I consigli per non farsi ingannare

 

  1. Occhio a link condivisi via email o da altri siti. Bisogna diffidare da chi propone affitti sui social, su siti di annunci di seconda mano o portali immobiliari e poi chiede di trasferire la trattativa su un altro portale come Airbnb. C’è il rischio, infatti, che venga condiviso un link ad un sito fasullo. Occhio anche alle email con il logo della piattaforma: non è detto che siano autentiche, ed è sempre bene non aprire i link allegati, ma accedere al servizio richiesto digitando direttamente la url nella barra degli indirizzi del browser. Infine, le prenotazioni si concludono solamente dal sito o dall’app: se l’email include la richiesta di un bonifico bancario, si tratta di una truffa.
  1. Occhio ai siti-clone. Per prenotare dal telefonino è consigliato usare l'applicazione, scaricandola dallo store ufficiale, e non la navigazione internet. Dal computer, bisogna assicurarsi che le pagine consultate non abbiano un indirizzo sospetto e prestando attenzione che sia presente l'icona del lucchetto accanto all’indirizzo della pagina web.
  1. Nessuna trattativa fuori dal sito. Se le comunicazioni avvengono via email oppure WhatsApp, qualcosa non torna. Bisogna diffidare da chi propone di lasciare il portale per accordarsi privatamente con la promessa di uno sconto: è il preludio ad una richiesta di bonifico. Inoltre, uscendo dalla piattaforma ufficiale, l’utente non sarà tutelato dalle garanzie della stessa. In ogni caso, restando nella chat dell’applicazione, segnalare sempre i comportamenti sospetti al servizio clienti.
  1. Attenzione alla lettura dell’annuncio. Un annuncio ben curato è di solito indice di un host e di una casa altrettanto in ordine. Dovrebbero invece mettere in allarme: un prezzo troppo competitivo per la settimana di Ferragosto, descrizioni particolarmente vaghe, la totale mancanza di recensioni o un profilo utente creato da pochi giorni.
  1. Airbnb non è un’agenzia immobiliare. Bisogna diffidare di chi dice di aver dato incarico al sito per mostrare la casa. Il sito infatti è solamente un portale di intermediazione, equidistante da host e guest. Non esiste “personale Airbnb con le chiavi”, come se si trattasse di agenti immobiliari.
  1. Nessun bonifico per pagare. Se viene proposto di inviare una caparra, non bisogna fidarsi: è contrario ai termini del servizio della piattaforma. I pagamenti devono avvenire esclusivamente attraverso carta di credito sul sito, e in nessun altro modo. Airbnb trattiene l’intera somma dalla carta e la inoltra all’host solamente 24 ore dopo l’avvenuto check-in, dando il tempo di arrivare a destinazione e verificare che la casa sia esattamente come pubblicizzata.
  1. Attenzione agli alloggi ‘esca’. Arrivato a destinazione, viene chiesto all’utente un cambio di sistemazione, ovviamente non all’altezza di quella prenotata, usando come scusa un problema improvviso sorto nell’appartamento originario, che lo ha reso momentaneamente inagibile. La cosa migliore è documentare tutto e contattare subito la piattaforma per avere un rimborso totale.

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Nella tarda serata di ieri, al culmine di intense ed accurate attività d’indagine, il Commissariato di P.S. di Mesagne ha eseguito un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Ordinario di Brindisi su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, a carico di due persone, una donna e un uomo residenti in provincia di Salerno, ritenuti responsabili del reato di furto aggravato commesso ai danni di una gioielleria della provincia di Brindisi, nello scorso mese di marzo. Nella tarda serata di ieri, al culmine di intense ed accurate attività d’indagine, il Commissariato di P.S. di Mesagne ha eseguito un’Ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Ordinario di Brindisi su richiesta della Procura della Repubblica di Brindisi, a carico di due persone, una donna e un uomo residenti in provincia di Salerno, ritenuti responsabili del reato di furto aggravato commesso ai danni di una gioielleria della provincia di Brindisi, nello scorso mese di marzo.

In particolare, l’attività d’indagine, avviata nell’immediatezza dagli investigatori di quel Commissariato di P.S. sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Brindisi, permetteva di ricostruire come con più azioni criminose del medesimo disegna criminoso e con destrezza, gli arrestati erano riusciti a sottrare numerosi monili in oro e pietre preziose per un valore di circa 80 mila euro. Dagli accertamenti è emerso che, in passato, la donna si era già resa responsabile di numerosissimi furti, sempre con lo stesso modus operandi, in altre gioiellerie, come risulta dal casellario in atti. Le risultanze degli accertamenti venivano rassegnate all’A.G. titolare delle indagini che, facendole proprie, richiedeva ed otteneva dal Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione delle misure cautelari coercitive personale de quo, eseguite in provincia di Salerno dagli operatori del Commissariato di P.S. di Mesagne in collaborazione con personale del Commissariato di P.S. di Battipaglia. A seguito delle perquisizioni eseguite durante l’esecuzione delle misure cautelari, venivano rinvenuti e debitamente sequestrati alcuni monili in oro, denaro in contanti e gli indumenti che la donna indossava durante i furti.Al termine delle formalità di rito, la donna veniva sottoposta al regime di custodia cautelare in carcere presso la Casa Circondariale di Salerno, mentre l’uomo alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.

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Il Sindacato Cobas ed i precari Sanitaservice, disoccupati da diversi mesi, dopo aver vissuto una lunga mattinata davanti la Regione sono riusciti ad incontrare  l’Assessore Palese a cui hanno chiesto lo stato della loro vertenza  alla luce delle nuove procedure chieste dalla Regione Puglia in tema di nuove assunzioni, che li dovrebbero riguardare direttamente.

La manifestazione era organizzata in concomitanza della riunione Regione ed Asl Brindisi per discutere delle grandi criticità emerse nella sanità Brindisina.

La manifestazione ha avuto un forte  strascico polemico del Cobas nei confronti del Questore di Bari,Giovanni Signer, che aveva autorizzato il corteo sì…..ma sul marciapiede che tra l’altro era anche impraticabile.

Il diritto a manifestare completamente cancellato, alla faccia della democrazia.

I lavoratori e le lavoratrici hanno quindi sostenuto fin dal primo mattino un  sit in davanti la sede del Consiglio Regionale di via Gentile perché fortemente preoccupati dalle voci incontrollate che circolavano in questi giorni negli ambienti regionali sullo stop alle nuove assunzioni.

Una delegazione nella tarda mattinata è riuscita a salire  sopra nell’ufficio dell’Assessore Rocco Palese e ad incontrarlo;mentre gli altri continuavano a rimanere fuori l’ingresso della Regione Puglia in via Gentile in sit in,con una giornata di caldo a dir poco incredibile.

Il Sindacalista Cobas Roberto Aprile ha quindi chiesto all’Assessore Regionale alla Sanità Rocco Palese informazioni su come stesse procedendo la istruttoria regionale  al piano presentato dall’Asl di Brindisi  per i bisogni di nuove assunzioni per ausiliari ed amministrativi di Sanitaservice.

Ampia documentazione è stata infatti inviata nelle settimane scorse   in Regione  alla luce delle nuove disposizioni  , che assegna al Consiglio Regionale l’ultima parola per autorizzare le nuove assunzioni.

L’Assessore Rocco Palese ha assicurato che l’istruttoria per Brindisi è finita salvo piccoli particolari, che si dovrà aspettare la conclusione delle relative istruttorie  nei prossimi giorni per alcune altre Sanitaservice .

L’Assessore vuole  portare  le decisioni relative  alle nuove assunzioni per le Sanitaservice Pugliesi in una delibera unica in Consiglio Regionale per la prima metà di Luglio.

Aggiungendo anche per rasserenare gli animi che la Sanità ha bisogno di nuovo personale.

Dall’altra i numeri presentati alla Regione  dalla Asl nel piano delle nuove assunzioni realizzato con la Sanitaservice , passati al vaglio dei Dirigenti Baresi,  portano a sperare a breve nella assunzione per questi giovani .

 Roberto Aprile ha riportato a tutti i partecipanti al sit in i contenuti della riunione che portava a dare   un segno positivo alla giornata , pronti  a sostenere successivi impegni per il raggiungimento del risultato .

Si è tornati quindi nei diversi paesi dei partecipanti al sit in con maggiore fiducia ed anche con maggiore determinazione a non mollare , il tutto per conseguire quel posto di lavoro che era già loro.

Per il Cobas Roberto Aprile