Redazione
Costruire una larga alleanza democratica e progressista, alternativa alla destra e capace di proiettare Brindisi verso il futuro
Costruire una larga alleanza democratica e progressista, alternativa alla destra e capace di proiettare Brindisi verso un futuro all’altezza delle sue enormi potenzialità. E’ questo l’obiettivo per il quale abbiamo lavorato nelle ultime settimane, confrontandoci e dialogando in vista delle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio.
Abbiamo profuso ogni sforzo possibile per presentare alle elezioni amministrative una coalizione che includesse tutti i partiti, i movimenti, le liste civiche del centrosinistra e il Movimento 5 Stelle, non perché ce lo chiedesse qualcuno a Bari o a Roma, ma perché, in qualità di espressioni locali delle suddette formazioni politiche e civiche, consideriamo di cruciale importanza, per Brindisi, questa scelta unitaria.
Ci rammarica che Brindisi Bene Comune, Sinistra Italiana e Europa Verde abbiano scelto un’altra strada, rompendo l’unità del fronte progressista, pur constatando una sostanziale unità di intenti sulle politiche e sulle scelte amministrative di cui Brindisi necessita.
Andiamo avanti, certi che lo sforzo fatto per unire e aggregare non solo sia stato giusto ma debba essere protratto da qui in avanti per continuare a coinvolgere e a chiamare all’impegno cittadini, singoli e associati, che vogliano dare un loro contributo affinché Brindisi progredisca e determini autonomamente il suo sviluppo economico, sociale e culturale.
La nostra città rappresenta in sé un paradigma di tutti i cambiamenti che investono oggi l’Italia e l’Europa: la conversione ecologica del sistema produttivo; la transizione energetica; le trasformazioni del sistema logistico e infrastrutturale che ne conseguono; le scelte da compiere in materia di welfare e di difesa del diritto alla salute, di fronte al quale non sono tollerabili disuguaglianze e disparità tra cittadini abbienti e cittadini meno abbienti; l’indispensabile investimento sulla cultura, la ricerca e la conoscenza, che le trasformazioni in atto richiedono, unito alla necessità di valorizzare le nostre migliori risorse, i nostri giovani, che anziché costretti a scappare devono essere messi al centro di un progetto politico di sviluppo e di valorizzazione di Brindisi e del suo territorio.
Questi processi di cambiamento producono effetti diretti su Brindisi e sul suo tessuto sociale e produttivo. Governarli per la parte che ci compete, far sì che le istituzioni, a tutti i livelli, i gruppi industriali che qui insistono considerino Brindisi e il suo territorio centrale nei loro progetti di sviluppo tesi alla compatibilità con l’ambiente, è la ragione per cui abbiamo scelto di stare insieme, costruendo una alleanza plurale ma forte nella sua identità, che abbia come minimo comune denominatore la impellente necessità di mettere “l’essere umano”, i suoi diritti e i suoi bisogni, al centro di tali trasformazioni, dando voce a chi è più esposto agli effetti di queste ultime.
Un’alleanza, quella con la quale ci presentiamo alle elezioni amministrative, nettamente alternativa rispetto a chi propone l’autonomia differenziata: un progetto di disgregazione dell’Italia; che indebolisce ulteriormente territori e cittadini già deboli, allargando e cristallizzando insopportabili diseguaglianze.
Su tutti questi temi pensiamo che Brindisi possa dare un importante contributo al Paese e al mezzogiorno in particolare, tornando a crescere e a garantire un miglioramento delle condizioni di vita, morali e materiali, dei suoi cittadini. E’ sulla base di questi obbiettivi che abbiamo inteso mettere insieme diverse esperienze politiche e civiche unite da una comune matrice culturale. E’ sempre insieme che abbiamo chiesto all’Avv. Roberto Fusco la disponibilità a svolgere il ruolo di guida della coalizione democratica e progressista di Brindisi, rappresentandola in qualità di candidato Sindaco della città alle prossime elezioni amministrative.
Nelle settimane che verranno, saremo impegnati a completare la stesura del nostro programma amministrativo, che sarà certamente arricchito da un confronto con parti sociali, realtà associative, cittadine e cittadini che vorranno impegnarsi per il bene comune e per la nostra città. Con la stessa apertura costruiremo le nostre liste, mettendo a disposizione della comunità cittadine e cittadini spinti alla politica dalla voglia di dare un contributo al cambiamento e allo sviluppo di Brindisi, avendo dell’impegno un’idea non dissimile da quella che portò Don Milani ad affermare che “il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia”.
F.to
Partito Democratico
Movimento Cinque Stelle
Con
Partito Socialista
Fusco Sindaco
Puglia Popolare
Ora Tocca a Noi
Impegno Per Brindisi
EXPORT: COLDIRETTI PUGLIA, CRESCE ‘MADE IN PUGLIA’ ALL’ESTERO (+16%); AUMENTI A DOPPIA CIFRA PER L’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA (+30,4%), PASTA (+37,1%) E VINO (+10,4%).
Con un aumento del 16% è record delle vendite all’estero dei prodotti agricoli made in Puglia nel 2022, trainato dai prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come vino, pasta, olio e ortofrutta che salgono sul podio dei prodotti pugliesi più venduti all’estero. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia sui dati Istat Coeweb sul commercio estero relativi al quarto trimestre del 2022 dei prodotti agricoli, con le performance straordinarie dell’agroalimentare come pasta, olio extravergine di oliva e vino pugliesi.
All’estero le vendite del Made in Italy sono sostenute soprattutto dai prodotti base della dieta mediterranea come l’olio che svetta sul podio con un aumento del 30,4%, la pasta che fa un balzo del 37,1%, il vino con una crescita del 10,4% nei primi mesi, davanti a frutta e verdura trasformata e conservata dell’11,5%, anche se resta da colmare il pesante deficit produttivo in molti settori importanti dalla carne ai cereali fino alle colture proteiche necessarie per l’alimentazione degli animali negli allevamenti.
Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i turisti e i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio in Italia e all’estero è il nostro obiettivo perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio, commenta Coldiretti Puglia che ricorda come l’ulivo in Puglia sia presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia, con l’olivicoltura pugliese che è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d’Italia con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l’8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile) di olio extravergine di oliva.
Entusiasmanti anche i risultati del vino pugliese che testimonia un processo di rigenerazione realizzato da un sistema di imprese che si è posto l’obiettivo – afferma Coldiretti Puglia - di offrire nel bicchiere un intero territorio fatto del patrimonio genetico dei suoi vitigni, delle sue ricchezze endogene, del clima, di paesaggio, di testimonianze artistiche e naturali con i marchi di qualità che sono riusciti a penetrare il mercato estero facendo un salto in avanti tangibile in pochi anni.
Con un totale di 38 vini DOP e IGP la Puglia si posiziona al quinto posto della classifica nazionale dei prodotti certificati – aggiunge Coldiretti Puglia su Dati Ismea-Qualivita – con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 7,3% e quello vitivinicolo per il 92,7%. Un vero boom – precisa la Coldiretti Puglia – si è verificato nel Regno Unito con un +68% che evidenzia come l’export pugliese si sia rivelato più forte della Brexit, dopo le difficoltà iniziali legate all’uscita dalla Ue, seguito dalla crescita del +24% delle vendite negli Stati Uniti.
Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy serve ora agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo, sottolinea Coldiretti Puglia nel sottolineare l’importanza di cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale che ogni anno rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati – insiste Coldiretti Puglia - valorizzando il ruolo strategico dell’ICE e con il sostegno delle ambasciate.
L’andamento sui mercati internazionali potrebbe però ulteriormente migliorare – sottolinea la Coldiretti – con una più efficace tutela nei confronti della “agropirateria” internazionale il cui valore è salito a 120 miliardi, anche sulla spinta della guerra che frena gli scambi commerciali con sanzioni ed embarghi, favorisce il protezionismo e moltiplica la diffusione di alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale. A pesare sul Made in Italy a tavola nel mondo ci sono anche il probabile arrivo delle prime richieste di autorizzazione alla messa in commercio di carne, pesce e latte sintetici alla minaccia delle etichette allarmistiche sul vino fino al semaforo ingannevole del Nutriscore che boccia le eccellenze tricolori. Si tratta di un sistema di etichettatura fuorviante, discriminatorio ed incompleto che – aggiunge la Coldiretti – finisce paradossalmente per escludere dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta. I sistemi allarmistici di etichettatura a semaforo – continua la Coldiretti – si concentrano esclusivamente su un numero molto limitato di sostanze nutritive (ad esempio zucchero, grassi e sale) e sull’assunzione di energia senza tenere conto delle porzioni, escludendo paradossalmente dalla dieta ben l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine.
Il contributo della produzione agroalimentare Made in Italy alle esportazioni e alla crescita del Paese potrebbe essere nettamente superiore con un chiaro stop alla contraffazione alimentare internazionale, conclude Coldiretti nel sottolineare che serve cogliere l’opportunità del Pnrr per modernizzare la logistica nazionale ed agire sui ritardi strutturali dell’Italia sbloccando tutte le infrastrutture per migliorare i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo.
PUGLIA |
|||
Export 2021 |
Export 2022 provv. |
||
Foggia |
91.634.391 |
81.382.197 |
|
Bari |
575.072.679 |
714.767.657 |
|
Taranto |
73.790.687 |
67.538.794 |
|
Brindisi |
18.922.526 |
21.672.647 |
|
Lecce |
27.480.054 |
29.660.616 |
|
Barletta-Andria-Trani |
75.914.664 |
82.825.397 |
|
Puglia |
862.815.001 |
997.847.308 |
|
* Elaborazioni Coldiretti Puglia su dati ISTAT Coeweb.
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FORTITUDO APRICENA – MENS SANA MESAGNE = 72-73
La Mens Sana Mesagne si aggiudica gara uno dei playoff per l’accesso al campionato di serie C. La partita la risolve Piliego, a fil di sirena, con una magia da quasi metà campo. In un palasport gremito in ogni ordine di posti e con un tifo assordante, ma corretto per tutta la gara, il Mesagne si presenta senza il suo capo allenatore Angelo Capodieci fuori sede per motivi di lavoro, sostituito da Alfredo Grasso con la collaborazione di Fabio Mellone. Coach Marra nel quintetto iniziale schiera Pistillo, Minutello, D’Uffizi, Carriera e l’argentino Velardo terzo migliore realizzatore del campionato, mentre la Mens Sana manda in campo Colucci, Rollo, Ciccarese, Malvindi e Scalera. Parte subito forte la Fortitudo con D’Uffizzi che realizza due tiri liberi e una tripla che fanno 5-0. Gli ospiti stentano a ingranare concedendo ampi spazi ai padroni di casa che tentano il primo allungo con le triple del sanseverino Carriera (17-10), vecchia conoscenza nei campionati giovanili. Ciccarese e Rollo cercano di limitare i danni, ma i mensanini difendono male e spesso attaccano peggio. Minutello e D’Uffizi per i locali chiudono il primo quarto sul 23-12. Nel secondo periodo aumenta la pressione difensiva degli ospiti, ma l’Apricena continua a realizzare con ottime percentuali mettendo a referto sei tiri da tre punti nei primi due quarti di gioco. Il secondo periodo si apre con una tripla del sud americano Velardo subito imitato da Carriera che porta i padroni di casa al massimo vantaggio (29-17). Scalera e compagni non demordono facilmente e cominciano una lenta e costante risalita. Piliego e Colucci colpiscono dalla lunga distanza, Prisciano e De Vincentis trovano punti importanti e con Malvindi tentano l’aggancio alla fine del secondo periodo che si chiude sul 42-37. Ancora De Vincentis apre il quarto di gioco (39-42), poi la partita procede con un sostanziale equilibrio. La Fortitudo comincia a subire la difesa degli ospiti e cala vistosamente nelle percentuali di realizzazione. Al quinto minuto del parziale la Mens Sana con la tripla di Ciccarese mette per la prima volta il naso avanti nel punteggio (49-51), poi ancora equilibrio con alternanza di vantaggi tra le due squadre fino alla fine del terzo periodo che vede i foggiani in vantaggio 61-59. Nell’ultimo quarto prevale la stanchezza tra i giocatori in campo, una serie di errori condizionano entrambe le formazioni con rare realizzazioni. Rollo e Colucci portano i mensanini in vantaggio 61-65 in apertura di parziale, ma un terrificante 8-0 con sei punti consecutivi di Pistillo e un canestro di Minutello ribaltano il punteggio in favore dei padroni di casa. (69-65) La tripla di Piliego e una incursione di Rollo portano il tabellone sul 70 pari con ancora quattro minuti da giocare. Il canestro per le due squadre diventa piccolissimo, i tiri liberi di Pistillo mandano in vantaggio l’Apricena (72-70), Rollo invece sbaglia due tiri liberi imitato dal foggiano Pistillo. Piliego spara sul ferro la tripla del vantaggio, ma prende le giuste misure per il fine gara, anche Velardo fallisce un tiro dalla lunga distanza, poi sul ribaltamento di fronte Rollo tenta una penetrazione che non va a buon fine e sul possesso della Fortitudo la Mens Sana continua a difendere non scegliendo la possibilità del fallo personale per fermare il cronometro. Carriera fallisce il tiro al limite, mentre restano ancora cinque secondi da giocare, Turchiarulo cattura il rimbalzo e apre per Rollo che passa la palla a Piliego appena oltre la linea di metà campo. La guardia brindisina, quasi dalla panchina degli ospitanti, lascia partire un tiro che si adagia nella retina ammutolendo il pubblico locale. Delusione tra i giocatori foggiani, mentre i biancoverdi festeggiano per l’importante vittoria. Adesso tutto è rinviato alla gara di ritorno che si disputerà domenica alle ore 18:00 presso il palazzetto dello sport. La Fortitudo Apricena cercherà di riportare l’eventuale bella in terra foggiana, mentre la Mens Sana Mesagne tenterà di chiudere la mini serie, aspettando il pubblico delle grandi occasioni.
Fortitudo Apricena: Ferrara Ferrara A., Zecchino, Pistillo 14, Ferrara Ferrara L., Velardo 9, Fraccacreta, Minutello 19, Di Santo 1, D’Uffizi 14, Binetti 2, Carriera 13. Allenatore: A. Marra.
Mens Sana Mesagne: Rollo 12, Ciccarese 12, Scalera 7, Piliego 12, Campana, Prisciano 2, Turchiarulo 4, De Vincentis 6, Malvindi 6, Lamaj, Fanelli, Colucci 12. Allenatore: Alfredo Grasso.
Parziali: 23-12 19-25 19-22 11-14
Arbitri: Procacci e Lorusso.
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Sostituzione pavimentazione antitrauma nella Villa Comunale
Nelle scorse ore la ditta che si occuperà della sostituzione della pavimentazione antitrauma dell’area giochi della Villa Comunale ha delimitato il perimetro del cantiere con una recinzione che impedirà l’utilizzo delle giostrine sino al termine dei lavori.
“L’intervento – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – è un atto dovuto nei confronti dei bambini che utilizzano la Villa Comunale per divertirsi e socializzare. È importante che ognuno di noi abbia cura di questo luogo che facilita, tra le altre cose, l’incontro e il dialogo intergenerazionale. Passa anche da queste piccole cose la crescita di una comunità cittadina.”
A differenza di quella esistente, la nuova superficie sarà applicata sotto forma di un tappeto uniforme che, secondo le previsioni dei tecnici, garantirà una maggiore resistenza del materiale antitrauma.
Il miglioramento dell’area giochi è solo un tassello degli interventi previsti nei prossimi mesi nella Villa Comunale.
La società che si occupa della gestione della ex casa del custode, dell’anfiteatro, dei servizi di manutenzione e custodia del parco, nei prossimi giorni depositerà il progetto esecutivo per la ristrutturazione dei bagni.
Le opere, che prevedono un investimento di circa 80 mila euro, saranno realizzate a spese del gestore. In particolare, il rifacimento dei bagni rientra tra le proposte migliorative presentate in seduta di gara insieme alla manutenzione straordinaria della ringhiera e dei cancelli, alla realizzazione di un dog park, alla manutenzione delle giostrine e all’installazione di un impianto di videosorveglianza.
I lavori prevedono la sistemazione delle murature, la riorganizzazione degli spazi interni, la manutenzione e l’adeguamento degli impianti e l’installazione di nuovi infissi. Grazie a questo intervento sarà aumentato il numero di sanitari a disposizione dell’utenza e vedrà la luce un baby pit-stop per permettere ai genitori di cambiare i bambini in un luogo protetto e accogliente.
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Ripartyamo del WWF con pulizia delle spiagge
Sabato 18 marzo c'è stata la prima giornata in provincia di Brindisi del progetto Ripartyamo del WWF. L'evento ha avuto una grande partecipazione e le tantissime prenotazioni arrivate ci hanno indotto a organizzare due raccolte su due luoghi nella stessa mattina. Centinaia di studenti, famiglie e singoli cittadini si sono uniti a noi per ripulire due luoghi importanti, di grande fascino e di alta valenza naturalistica: il parco di Punta Penne/Punta del Serrone e l'isola di Sant'Andrea. Per quest’ultima abbiamo potuto agire solo su metà, quella di competenza comunale. Quella dove insistono il forte è il castello è sotto la competenza della soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi e Lecce ma, nonostante una richiesta di autorizzazione inviata mesi prima e poi diverse telefonate, dalla soprintendenza non è mai arrivata risposta, neanche negativa.
Le nostre coste sono sempre più martoriate dalla presenza di rifiuti di tutti i tipi ma quando così tante persone si uniscono insieme per raccoglierli, significa che la consapevolezza del problema sta aumentando.
Per questo evento abbiamo chiesto e ottenuto il patrocinio del Comune ed è stata molto gradita la presenza del Sindaco e dell'intera giunta dei ragazzi.
Insieme a noi hanno raccolto le associazioni ASD Scuba Dive e Le Sciabiche che con i loro sub hanno tolto copertoni e altri rifiuti dai fondali, Puliamo il mare, sempre presenti a difesa delle nostre coste, l’associazione Cambiamoci, tante famiglie e singoli cittadini. Con nostro grande piacere sono stati con noi anche 60 studenti entusiasti dell'ITT Giorgi di Brindisi e 80 del liceo Epifanio Ferdinando di Mesagne. Menzione speciale a questi ultimi che hanno pagato personalmente 10 euro a testa (!!!) per il trasporto dalla loro scuola a Punta Penne.
Nelle primissime ore del pomeriggio, gli addetti della azienda Ecotecnica avevano già provveduto a ritirare i sacchi di rifiuti raccolti: un grazie anche a loro per la disponibilità e l'efficienza!
Un ringraziamento particolare anche al presidente della cooperativa Amani e alla diocesi di Brindisi Ostuni per il supporto logistico.
Tanto lavoro di preparazione alle spalle, già da novembre, ma tanta soddisfazione per la grande partecipazione e la quantità di rifiuti raccolti. In molti ci hanno ringraziato per quello che facciamo ma il ringraziamento va a tutti coloro che si sono uniti a noi! GRAZIE!!!
Fra l’altro sabato era una bella giornata ed è stato anche commovente vedere che tante famiglie hanno rinunciato a fare una passeggiata per stare con noi in questa grande dimostrazione di educazione civica.
Questa giornata, organizzata nel progetto Ripartyamo, fa parte del programma di sensibilizzazione del WWF GenerAzioneMare, che mira a salvaguardare il nostro amato capitale blu! Nel Mediterraneo finiscono circa 230 mila tonnellate di plastica ogni anno: è come se ogni giorno 500 container vi scaricassero il proprio contenuto. 116 specie animali che vivono nel nostro mare hanno ingerito plastica che, ridotta a frazioni infinitesimali ma indistruttibili, entrano a fare parte della alimentazione umana, finendo nei polmoni, nel sangue e nella placenta.
Per questo non ci fermiamo e invitiamo tutti a partecipare ai nostri prossimi eventi che, come quello di sabato, saranno momenti non solo di pulizia, ma anche di festa e socialità all’insegna della tutela ambientale.
WWF BRINDISI
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Cobas: corteo a bari per Dcm il 21 Marzo
Il Sindacato Cobas organizza un corteo a Bari Martedì 21 Marzo con partenza alle ore 11,00 da Piazza Eroi del Mare con i lavoratori DCM che si concluderà in un sit in su Lungomare Nazario Sauro davanti la Presidenza della Regione Puglia .
La manifestazione è organizzata in concomitanza del tavolo di monitoraggio convocata dal Presidente della Task Force Regionale sulla Occupazione,Leo Caroli, sulla vertenza relativa ai 66 rimasti lavoratori DCM che ad Aprile finiranno la cassa integrazione e saranno licenziati .
In queste settimane il Cobas unitamente ai lavoratori DCM ha incontrato il Prefetto Michela La Iacona, successivamente il Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi e per ultimi il Ministro Raffaele Fitto,l’Onorevole Mauro D’Attis , il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, a cui ha chiesto sostegno ad evitare questi licenziamenti.
In particolare sia il Ministro Fitto che il Presidente Emiliano hanno preso l’impegno di interessare il Ministro Urso per 2motivi;primo per la convocazione di un tavolo ministeriale dove trovare il modo di prendere tempo per evitare il licenziamento previsto per la fine di Aprile per i 66 lavoratori; secondo quello di cercare di legare i dipendenti DCM alla vertenza che comprende i lavoratori DEMA e DAR di Brindisi di cui il fondo americano proprietario degli stabilimenti ha chiesto la chiusura nella presentazione del piano di ristrutturazione, cercando interlocuzioni nazionali con le società del settore per un possibile acquisto.
La riunione del 21 Marzo a Bari non deve quindi rappresentare il saluto di commiato per questi lavoratori ma l’inizio di un percorso di salvataggio, visto che sono anche aumentate le proposte di acquisto dei due stabilimenti brindisini destinati alla chiusura .
Una terza proposta , ci riferiva il Presidente Emiliano nel corso della riunione di Lunedì scorso avuta con lui, è arrivata direttamente alla Regione Puglia dopo le due riscontrate nell’ultima riunione Romana al Ministero.
La speranza è l’ultima a morire e la cercheremo fino alla fine.
Per il Cobas Roberto Aprile
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L’Aurora Volley Brindisi conquista un successo fondamentale per morale e classifica imponendosi con il punteggio di 3-1 sulla formazione avversaria della Fulgor Tricase e porta a casa l’intera posta in palio al termine di una gara che già dalla vigilia si preannunciava piena di insidie. Le due formazioni hanno dato vita ad una partita,valida per la ventesima giornata del Campionato di Serie C e disputatasi sabato 18 marzo sul parquet del Pala Malagoli di Brindisi, che non ha deluso le aspettative dei tanti tifosi biancazzurri accorsi per sostenere le ragazze di Coach Adolfo Rampino.
La squadra ospite allenata dal Coach salentino Giuseppe Potente, è una formazione in grado di creare grattacapi a chiunque, come dimostrato nell’ultimo turno di campionato dove ha tolto punti e primato alla corazzata Nardò, ed è a pieno titolo una delle compagini in lotta per un posto nei play-off. L’Aurora Brindisi è reduce invece da un periodo altalenante in cui non è riuscita a dare quella continuità di risultati sperata alternando buone prestazioni ad inspiegabili passaggi a vuoto.
La gara è come ci sia aspettava molto equilibrata, con le ospiti che prendono il comando del gioco e vincono il primo set con il punteggio di 17-25. Le giocatrici brindisine però non si demoralizzano e hanno il grande merito di voltare subito pagina. Le biancazzurre infatti riescono ad esprimere finalmente il loro gioco e conquistano il secondo ed il terzo set con il rotondo punteggio di 25-14.
Come sempre accade in questi casi, il quarto set è il momento della verità per entrambe le squadre. Brindisi vuole assolutamente conquistare la vittoria per scacciare il difficile momento che sta attraversando, Tricase non ha nessuna intenzione di lasciare ancora punti per strada. Il set è equilibrato e spettacolare con la formazione ospite che nelle battute finali si trova in vantaggio di ben quattro lunghezze.
E’ a questo punto della gara che la squadra brindisina, sostenuta dai propri tifosi, compie una piccola impresa. Prima rosicchia punto dopo punto tutto il vantaggio conquistato dalle ospiti, poi dopo aver resistito agli attacchi avversari mette a terra la palla che vale il match in un incredibile set chiuso sul 26-24.
Una vittoria ottenuta con carattere che ha messo in evidenza la volontà della squadra di gettarsi alle spalle un periodo difficile e riprendere il cammino verso l’obiettivo dei play off. Con questi tre punti la formazione biancazzurra si riappropria del terzo posto in classifica.
Alla fine della gara è il Vice Presidente Daniele De Leonardis a parlare “Prima di tutto voglio ringraziare il numeroso pubblico presente che ha trascinato alla vittoria le nostre ragazze. Venivamo da una settimana difficile dove avevamo lavorato tanto per ottenere una vittoria importante soprattutto per il morale.” Il dirigente brindisino non vuole sentire parlare di classifica “In questo momento dobbiamo pensare alla prossima difficilissima gara contro l’Ostuni, squadra ben organizzata che in casa fa sempre molto bene. Dobbiamo giocare come abbiamo fatto oggi, con carattere e abnegazione. La classifica la guarderemo alla fine del campionato.” conclude De Leonardis.
Tabellino:
Aurora Volley Brindisi – Fulgor Tricase 3-1 (17-25, 25-14, 25-14, 26-24)
Aurora Volley Brindisi: Palumbo K 18, Mollica 5, Galiulo 10, Della Rocca 10, De Toma 20, Maggio L1, Valente 2, De Maria, Montanero, Difronzo L2, Fiore, Mastrantonio, Greco. All. Rampino – Casalino.
Fulgor Tricase: Zocco K 7, Stincone 5, Lazzari L1, Scupola 15, Zaccaria 10, Rizzo 4, De Micheli 5, Manco G. 2, D’Alessandris L2, Fortunato 1, Venuti, Mastrangelo, Manco. All. Potente.
Arbitri: Massimiliano Capozzo (1°) – Cosimo Zizza (2°).
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ECONOMIA CIRCOLARE: COLDIRETTI PUGLIA, DA AGRICOLTURA PRODOTTI PER ENERGIA, BIO-CHEMICALS E GREEN REFINERY
Per combattere il caro bollette e ridurre la dipendenza energetica dall’estero è utile la valorizzazione delle biomasse agricole per la produzione di biocarburanti avanzati per il comparto energetico e bio-chemicals, oltre alla ricerca e promozione di colture per la produzione di cariche alternative per le green refinery. E’ quanto emerso nel corso dell’incontro sull’economia circolare di Coldiretti Puglia a Santeramo con il sottosegretario di Stato al MASAF, Patrizio Giacomo La Pietra e la senatrice Vita Maria Nocco, componente della V Commissione Bilancio.
Nell’ambito della missione del Pnrr “Sviluppo del biometano, secondo criteri per promuovere l'economia circolare” fino al 31 marzo – informa Coldiretti Puglia - si possono presentare le domande per partecipare alla prima procedura competitiva del bando per la realizzazione degli impianti per la produzione di biometano e la riconversione a biometano di impianti di biogas agricoli attualmente operativi.
Per finanziare gli interventi sono disponibili 1,73 miliardi del Pnrr e la procedura è gestita dal Gse. Possono accedere agli incentivi piccole, medie e grandi imprese e aziende agricole, in particolare imprenditori agricoli in forma individuale, societaria e cooperativa, società agricole secondo il dlgs 99/2004 e consorzi costituiti da due o più imprenditori agricoli e/o società agricole. Gli interventi ammessi sono per impianti di nuova costruzione, riconversione di impianti agricoli di produzione e utilizzazione di biogas per la produzione elettrica che viene convertito a biometano.
“Dall’allevamento di mucche si ricavano non solo il latte e i formaggi che vengono venduti direttamente ai consumatori ma anche un biogas di qualità per la auto a metano. I liquami e il letame prodotti in stalla dalle mucche – ha spiegato Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia - vengono mescolati ai residui della lavorazione dei cereali per l’alimentazione degli animali, dalla paglia agli stocchi di mais, e messi a fermentare in un impianto che somiglia a una sorta di grande pentola a pressione”. Il gas prodotto viene quindi trasferito in un impianto di upgrading dove viene completamente purificato e stoccato in grandi bombole che alimentano il distributore, capace di fare il pieno a 100 macchine al giorno mentre gli scarti vengono usati per concimare i terreni. Il primo distributore a km zero – rivela Coldiretti - sta riscuotendo un successo clamoroso con decine di automobilisti in fila per fare il pieno “a km zero”, peraltro molto più conveniente.
Con gli aumenti di elettricità e gas, la promozione di rete energetiche alternative – insiste Coldiretti Puglia - rappresenterebbe un contributo determinante alla transizione green ma anche per contrastare l’aumento dei costi per famiglie e imprese. In questo senso l’agricoltura gioca un ruolo strategico. “Partendo, ad esempio, dall’utilizzo degli scarti delle coltivazioni e degli allevamenti – ha aggiunto Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia – è possibile arrivare alla realizzazione di impianti per la distribuzione del biometano a livello nazionale per alimentare le flotte del trasporto pubblico come autobus, camion e navi oltre alle stesse auto dei cittadini. In questo modo sarà possibile generare un ciclo virtuoso di gestione delle risorse, taglio degli sprechi, riduzione delle emissioni inquinanti, creazione di nuovi posti di lavoro e sviluppo della ricerca scientifica in materia di carburanti green”.
E’ importante cogliere le opportunità che vengono dall’economia circolare dotando il Paese di una riserva energetica sostenibile attraverso un fotovoltaico “intelligente” che non consuma suolo fertile e una rete per il biometano, conclude Coldiretti nel sottolineare peraltro l’importanza in tale ottica di sbloccare la proroga degli incentivi al biogas e finanziamento degli impianti che hanno presentato domanda al Gestore dei Servizi energetici (Gse) per favorire la transizione ecologica, trasformando gli sprechi in energia, e di dire sì al digestato come fertilizzante per evitare di fare un favore alle multinazionali straniere.
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Successo per il convegno Copagri a San Michele S.no sul futuro del comparto olivicolo
Grande partecipazione di olivicoltori al convegno organizzato da Copagri Brindisi, nella sala conferenze dell’azienda dei Fratelli Palumbo a San Michele Salentino (Br), alla presenza del sottosegretario all’agricoltura, Patrizio La Pietra. Gli agricoltori hanno seguito con grande interesse gli interventi degli esperti e dei riferimenti istituzionali intervenuti per trattare il tema “Lo sviluppo dell’olivicoltura tra il PSN e gli eco-schemi”. L’attenzione principale dei produttori è stata rivolta alle novità di un comparto che sta attraversando una fase molto complessa e delicata. Ad aprire i lavori il sindaco, Giovanni Allegrini, anche in veste di presidente della Copagri Brindisi che ha salutato i presenti e ha chiesto risposte concrete sulle problematiche che gli imprenditori olivicoli affrontano nel quotidiano, come la drammatica epidemia della Xylella. “I produttori hanno bisogno di ripartire – ha spiegato il sindaco Allegrini -. Hanno bisogno di conoscere quali sono gli aiuti della nuova PAC, le caratteristiche degli eco-schemi e il piano strategico nazionale. Grande merito va a Copagri – ha concluso - che intende confrontarsi con gli organi di governo per fare fronte comune e cogliere le occasioni del PSN e rilanciare il settore”.
Il presidente della Copagri Puglia, Michele Palermo, ha spiegato agli intervenuti i motivi per cui l’organizzazione dei produttori agricoli sta ricercando il confronto in tutta Italia con i protagonisti principali delle produzioni agricole. In Puglia, in particolare, questo percorso è stato intrapreso con gli imprenditori olivicoli che più di altri hanno bisogno di essere accompagnati e supportati nel loro lavoro.
Le novità degli eco-schemi per il comparto olivicolo sono state snocciolate da Angelo Frascarelli, presidente ISMEA che con rapidità e precisione ha spiegato ai presenti le caratteristiche fondamentali della nuova PAC soprattutto nella parte che interessa gli eco-schemi. Da questa interessante relazione ne è nato un confronto schietto con i produttori locali che hanno potuto chiarire tutti i dubbi in materia.
“Copagri ha avviato una campagna informativa incontrando direttamente gli agricoltori su tutto il territorio italiano – ha esordito il presidente nazionale Copagri, Tommaso Battista -. Lo fa per illustrare le novità della nuova PAC che parte da quest’anno e sarà attiva fino al 2027. Sono novità fondamentali che hanno stravolto il metodo di coltivazione dei fondi rustici ed è per questo motivo necessario che i produttori conoscano ogni aspetto così da essere informati sul pagamento del premio unico. La presenza del sottosegretario – continua Battista - è fondamentale per capire quali sono le prospettive e le strategie del Governo sulla produzione olivicola italiana e pugliese in particolare. Il Ministero deve essere coinvolto anche nella promozione della vendita dell’olio extravergine di oliva – ha fatto appello il presidente Copagri - poiché è ancora attuale il problema del prezzo al consumatore che non è redditizio agli olivicoltori. In questo il Ministero ci deve affiancare nel rapporto anche con la grande distribuzione”.
Nel folto pubblico erano presenti anche il vicario del Prefetto, Maria Antonietta Olivieri, il presidente della provincia di Brindisi, on. Toni Matarrelli e i rappresentanti delle forze dell’ordine. A concludere l’incontro, coordinato da Maria Cristina Solfizi, direttore Caa Caf Agri, è intervenuto il sottosegretario all’agricoltura, Patrizio La Pietra che ha ricordato di aver convocato nelle scorse settimane un tavolo dell’olivicoltura “ho lanciato l’idea di fare un piano nazionale olivicolo per rilanciare il settore – ha ricordato-. È necessario ripartire dalla Puglia perchè è la regione italiana che produce più olio a livello nazionale. La Xylella è un problema che sta mettendo in seria difficoltà l’intera produzione pugliese ed è necessario capire che interventi concretizzare. Quello che è stato fatto negli ultimi dieci anni non è servito, la quantità di terreno perso a causa della Xylella è aumentato per questo motivo credo che bisogna rivedere tutti i parametri. Le risorse economiche ci sono ma vanno spese bene. Il piano olivicolo regionale – ha concluso il sottosegretario - deve essere attuato perché è fermo da anni e non possiamo permetterci di perdere ulteriore tempo”.
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