Redazione

CALDO: COLDIRETTI PUGLIA, ANTICIPA PRIMIZIE DI 1 MESE DA FAVE A PISELLI; NEI MENU SU 8 TAVOLE SU 10.

La Puglia è la regione più ortofrutticola d’Italia con 198mila ettari di superficie utilizzata, 23 milioni di quintali di prodotti

Con le prime fave già raccolte con quasi un mese di anticipo, anche in Puglia i piselli hanno accelerato di due settimane e sono sui banchi degli agricoltori dove ci sono già anche i cavoli viola e rosso mentre nei mercati di Campagna Amica gli agricoltori vendono già anche le fragole, i fiori di zucca e le erbe spontanee. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti Puglia sui mercati degli agricoltori di Campagna Amica sugli effetti concreti dei cambiamenti climatici in occasione dell’ultimo weekend prima della primavera dedicato all’arrivo delle primizie in tutta la Puglia, che cambia le abitudini alimentari dei consumatori.

Con la fine dell’inverno e il cambio di stagione si riscopre la voglia di portare in tavola nuovi prodotti con oltre otto cittadini su dieci (82%) che colgono l’occasione dell’arrivo delle primizie per rinnovare il menu, secondo l’indagine on line su sito www.coldiretti.it divulgata in occasione dell’ultimo week end prima della primavera dedicato da Campagna Amica agli effetti concreti di caldo e siccità sulla spesa degli italiani con le primizie e le erbe spontanee che arrivano quest’anno sui banchi dei mercati in forte anticipo a causa di un inverno anomalo.

L’arrivo della primavera – sottolinea la Coldiretti – porta con sè un’impaziente voglia di colori e profumi, soprattutto in cucina dove si rivedono le abitudini alimentari e si preparano ricette ricche di sapori, vitamine sali minerali e fibre con la nuova offerta di stagione. Una novità che stravolge gli acquisti dei consumatori di frutta e verdura che nel 2022 hanno fatto segnare il record negativo da inizio secolo con un quantitativo pari a 5,47 milioni di tonnellate, l’8,6% in meno rispetto ai 5,98 milioni del 2021, secondo l’analisi della Coldiretti su dati CSO Italy Un dato allarmante che rischia di stravolgere la dieta Mediterranea che ha consentito agli italiani di raggiungere record di longevità. Il calo negli acquisti di ortofrutta rischia di far schizzare la spesa sanitaria del paese, con conseguenze anche sui conti pubblici.

La Puglia è la regione più ortofrutticola d’Italia – ricorda Coldiretti Puglia – con 198mila ettari di superficie utilizzata, 23 milioni di quintali di prodotti e 1,2 miliardi di euro di Produzione Lorda Vendibile, più di 1/3 della PLV agricola totale regionale, con punte di eccellenza e di valore dell’uva da tavola negli areali di Bari e Taranto, degli agrumi dell’arco jonico-tarantino e degli ortaggi, con spinte forti dalle province di Foggia e Brindisi.piselli.jpg

La specializzazione strutturale dell’ortofrutticoltura pugliese, legata alla spiccata vocazione pedoclimatica, flessibilità e tradizione imprenditoriale, consente – aggiunge Coldiretti Puglia - di proporre una amplissima gamma di prodotti e si manifesta anche in termini di performance produttive.

Il 27% delle aziende presenta una produzione di ortive, mentre il 58% in quella di fruttiferi. Le percentuali si invertono ove si consideri la SAU, visto che per le coltivazioni ortive la SAU aumenta al 55,7% mentre l’incidenza dei fruttiferi sulla superficie complessiva scende al 33,7%. Le dinamiche aziendali negli ultimi 10 anni evidenziano un processo di ristrutturazione importante, con una forte riduzione della numerosità delle aziende, cui è associato un aumento della SAU, particolarmente significativo nel comparto delle ortive.

La Puglia  – rileva Coldiretti regionale – primeggia inoltre in Europa con molte produzioni importanti, dalle mele a pesche e nettarine, dalle ciliegie all’uva da tavola, dai kiwi a molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi.

Per ottimizzare la spesa e non cadere negli inganni il consiglio della Coldiretti è quello di verificare l’origine nazionale, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori e non cercare per forza la frutta o la verdura perfetta perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali, i cosiddetti brutti ma buoni.

Nelle scelte dei consumatori grande rilievo viene dato alla freschezza del prodotto e al luogo di acquisto con una tendenza a privilegiare la spesa dal produttore. Anche perché – continua la Coldiretti – la verdura comperata direttamente dal contadino dura di piu’ non dovendo affrontare lunghe distanze per il trasporto prima di arrivare nel punto di vendita ed è più buona e ricca di nutrienti perché raccolta quotidianamente al giusto grado di maturazione.

Alle barriere commerciali si aggiungono i danni causati dalla concorrenza sleale – denuncia Coldiretti – con quasi 1 prodotto alimentare su 5 importato in Italia che non rispetta le normative in materia di tutela della salute e dell’ambiente o i diritti dei lavoratori vigenti nel nostro Paese, spesso spinto addirittura da agevolazioni e accordi preferenziali stipulati dall’Unione Europea. Un esempio sono le nocciole dalla Turchia, su cui pende l’accusa di sfruttamento del lavoro delle minoranze curde. Ma ci sono anche l’uva e l’aglio dell’Argentina e le banane del Brasile gravati da pesanti accuse del Dipartimento del lavoro Usa per utilizzo del lavoro minorile ma con i quali l’Ue ha comunque avviato l’accordo commerciale di libero scambio Mercosur.

E’ necessario che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei  - conclude Coldiretti - rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute, secondo il principio di reciprocità.

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ACQUA: COLDIRETTI PUGLIA, RIPARTIRE DA INCOMPIUTE E SPRECHI; PERSO OGNI ANNO 89% PIOGGIA. 

Sopralluogo con il Sottosegretario all’Agricoltura La Pietra sulla diga del Pappadai in provincia di Taranto, costruita tra il 1994 ed il 1997. 

 La Puglia non può più permettersi di perdere risorse vitali e opportunità per innovare le reti, ammodernare e rendere più efficiente l’infrastrutturazione, completare le incompiute, negli anni più siccitosi di sempre, con l’acqua che manca ed oltre il  57% del territorio a rischio desertificazione. E’ il grido d’allarme lanciato da Coldiretti Puglia, in occasione del sopralluogo con il sottosegretario di Stato all’Agricoltura Patrizio Giacomo La Pietra sulla diga del Pappadai, opera realizzata e mai entrata in funzione che avrebbe dovuto portare l’acqua nelle campagne tarantine e salentine.

Oltre agli sprechi con l’89% dell’acqua piovana che va persa ogni anno, ci sono le incompiute, con la diga del Pappadai, opera idraulica in provincia di Taranto costruita tra il 1994 ed il 1997 in pietrame con manto, con una quota di massimo invaso di 108,5 metri sul livello del mare, mai utilizzata e di fatto abbandonata – aggiunge Coldiretti Puglia – che sarebbe utile a convogliare le acque del Sinni per 20 miliardi di litri di acqua da utilizzare per uso potabile e irriguo e una volta ultimata andrebbe a servire l’Alto Salento, ancora oggi irrigato esclusivamente con pozzi e autobotti. La mancanza di una organica politica di bonifica e irrigazione - aggiunge la Coldiretti Puglia - comporta che lo stesso costo dell'acqua sia stato e continui ad essere caratterizzato da profonde ingiustizie. Per questo vanno rivisti gli accordi fatti con la Regione Basilicata, circa il ristoro del danno ambientale, e con la Regione Molise per la realizzazione di una condotta – insiste Coldiretti Puglia - di 10 chilometri per drenare acqua dall'invaso del Liscione sul Biferno fino all'invaso di Occhito sul Fortore.

“E’ importante l’impegno del Governo sulla semplificazione anche per accelerare la realizzazione delle infrastrutture di cui il territorio ha bisogno in una situazione in cui viene intercettata e raccolta solo l’11% della acqua piovana, con il tema dell’acqua che non viene affrontato solo come emergenza ma anche per consentire la programmazione necessaria per gestire una risorsa essenziale per l’intera collettività attraverso una cabina di regia tra tutte le Istituzioni interessate a livello nazionale e territoriale”, ha detto Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.  

A causa della siccità nel 2022 in Puglia è andato perso 1/3 delle produzioni – denuncia Coldiretti Puglia - da oltre il 50% delle olive al 35% della frutta e della verdura, del grano, delle foraggere per l’alimentazione del bestiame, del miele, con gravi danni anche sugli allevamenti di cozze e ostriche.

“Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione – ha aggiunto Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia - con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi civili industriali ed agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare”.

Con la temperatura aumentata di oltre 1 grado e le precipitazioni crollate di oltre 124 millimetri di pioggia annua, in Puglia a causa dei cambiamenti climatici è a rischio lo stesso valore dei terreni – insiste Coldiretti Puglia - che potrebbero subire una perdita tra il 34% e il 60% nei prossimi decenni rispetto alle quotazioni attuali proprio a causa dell’innalzamento delle temperature che minaccia anche i redditi agricoli e rischia di far aumentare la domanda di acqua per l’irrigazione dal 4 al 18%.

Gli agricoltori hanno dovuto dire addio quest’anno in Puglia a 1 bottiglia di passata di pomodoro su 5 con l’esplosione dei costi di produzione che hanno tagliato le semine, la siccità e le temperature roventi che hanno ridotto drasticamente - aggiunge Coldiretti Puglia - il raccolto del pomodoro da salsa destinato a polpe, passate, sughi e concentrati. Ma ci sono anche aree dove, non arrivando acqua, gli agricoltori sono stati costretti – dice Coldiretti Puglia – ad abbandonare le colture, dopo i costi stellari, causati dalla ripercussione della guerra in Ucraina, sostenuti per arare i terreni, seminare e far crescere ortaggi e frutta, perché non possono irrigare.

La siccità grave e perdurante  ha costretto gli agricoltori all’irrigazione di soccorso con costi altissimi per il caro gasolio – spiega Coldiretti Puglia - per tirare l’acqua dai pozzi e rifornirsi di acqua con le autobotti, anche per abbeverare gli animali nelle stalle, con i pozzi artesiani  che stanno franando, mentre altri pozzi a falda superficiale, stanno scomparendo, si stanno prosciugando.

Tra l’altro, la Puglia è la regione d’Italia dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi e rappresenta la calamità più rilevante per i campi e mantiene anche il primato negativo – ricorda Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi. D’altro canto ogni anno va perso l’89% dell’acqua piovana, una dispersione che la Puglia non può permettersi – insiste Coldiretti - considerato che l’acqua non ce l’ha e ha bisogno di importanti opere per ridisegnare il proprio assetto idrico e idrogeologico e per garantire non solo l’approvvigionamento idrico per la popolazione, ma per assicurare corpi irrigui adeguati alle produzioni agricole, artigianali e industriali.

Di fronte al cambiamento climatico è necessario realizzare un piano invasi per contrastare la siccità ed aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma ad appena l’11%, sostiene Coldiretti nel precisare che insieme ad Anbi e soggetti pubblici e privati abbiamo pronti una serie di interventi immediatamente cantierabili che garantiscono acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita. Un intervento necessario – continua Coldiretti – anche per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare con l’aumento della produzione Made in Italy, la riduzione della dipendenza dall’estero e la fornitura di prodotti alimentari nazionali di alta qualità e al giusto prezzo. Gli agricoltori sono impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale – conclude Coldiretti - per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio, la produzione di cibo e la competitività dell’intero settore alimentare.

 

Al via Gatekeeper, il progetto sperimentale per la promozione della salute negli over 55. 

Dopo lapprovazione del Comitato Etico, la Asl Brindisi ha aderito a Gatekeeper, il progetto europeo Stili di vita e Promozione della Salute negli over 55 attuato in Puglia dalla Regione attraverso AReSS Puglia e InnovaPuglia. Referente aziendale del progetto è Luigi Vernaglione, direttore della struttura complessa di Nefrologia e Dialisi.
Lo studio Gatekeeper si pone lobiettivo di verificare la possibile incidenza dellintelligenza artificiale tramite cellulare per modificare comportamenti scorretti ed effettuare scelte di vita salutari. Si tratta del più ampio studio mai realizzato prima in Italia per la valutazione dellutilità della tecnologia attraverso lutilizzo di app dedicate alla promozione di corretti stili di vita e per il monitoraggio, realizzato per la prima volta, del loro rapporto costo-efficacia. 
Alla sperimentazione possono partecipare i cittadini residenti nella provincia di Brindisi che hanno compiuto 55 anni di età e che non hanno patologie conclamate. Ladesione avviene attraverso la registrazione, che richiede appena due minuti, al portale www.gatekeeper.puglia.it
La partecipazione alla ricerca è gratuita e non comporta alcun impegno, permettendo invece di beneficiare di un monitoraggio e di una raccolta automatizzata di alcune informazioni legate al proprio stile di vita, quali ad esempio il livello di attività fisica. I dati saranno consultabili in tempo reale da parte di ogni partecipante. In particolare, nel caso del gruppo di intervento, i cittadini riceveranno anche consigli mirati e informazioni personalizzate per mantenersi attivi e in salute il più a lungo possibile.
Dopo la registrazione - dice Vernaglione - sarà unicamente richiesto di scaricare unapplicazione sul cellulare grazie alla quale lo studio osservazionale Gatekeeper permetterà di valutare, secondo i criteri della ricerca scientifica, se e come questa tipologia di intelligenza artificiale può effettivamente influenzare in maniera positiva gli stili di vita, diminuendo per esempio ricoveri o la percentuale di manifestazione di nuove patologie. I dati che emergeranno dallo studio saranno dunque rilevanti per orientare il futuro impiego di tale tecnologia allinterno di strategie di invecchiamento attivo e in salute della popolazione.
In provincia hanno già aderito lOrdine dei Farmacisti e lOrdine dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri.
 

Sabato 18 marzo alle 17.30 l’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana intitolerà il sagrato della chiesa del Convento dei Frati Minori Cappuccini di via San Francesco a Padre Romano.

All’iniziativa interverranno il Sindaco Antonello Denuzzo, l’Assessore Sergio Tatarano e i membri della Commissione Toponomastica Sandro Rodia e Giuseppe Cafueri.

Padre Romano, al secolo Guido D’Aversa, ha legato la sua esperienza professionale e religiosa con la comunità francavillese sin dal 1962, anno del suo arrivo nella Città degli Imperiali. È stato per 30 anni docente presso l’ITES Calò e promotore di numerose iniziative culturali. Scomparso nel 2009 ha lasciato un vuoto incolmabile nella comunità parrocchiale del Convento dei Frati Minori Cappuccini per le sue doti umane e per il suo operare discreto al fianco dei più fragili.

“Lo spazio dedicato a Padre Romano – spiega l’Assessore Sergio Tatarano – recepisce la richiesta di tantissime persone credenti e non che tempo addietro si fecero promotrici di una raccolta firme, a testimonianza dell’apprezzamento per le doti umane di quest'uomo. Ruolo determinante di ricerca storica anche in questo caso è stato svolto dalla Commissione Toponomastica che ringrazio per lo scrupoloso lavoro che porta avanti.”

Il percorso che ha condotto all’intitolazione del sagrato è partito su iniziativa della comunità parrocchiale che ha raccolto un considerevole numero di firme.

La Commissione Toponomastica, organo presieduta dall’Assessore Sergio Tatarano e composto da Sandro Rodia, Giuseppe Cafueri e dai docenti Domenico Fanelli, Giuseppa Epifani, Angelo Sgura e Letizia Soloperto, ha condotto i necessari approfondimenti storici ed indicato all’Amministrazione Comunale che Padre Romano è senza dubbio una personalità meritevole di intitolazione.

L’iter si è concluso nei giorni scorsi con l’adozione di una specifica delibera da parte della Giunta cittadina.

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Questionario Acque chiare per il Programma Integrato di Rigenerazione Urbana. 

  • Ai fini della redazione del Programma Integrato di Rigenerazione Urbana (PIRU) del micro-ambito “Acque chiare” nel Comune di Brindisi, si invita la cittadinanza a partecipare al questionario che ha l’obiettivo di valutare le percezioni circa i principali aspetti del contesto costiero da rigenerare, declinati secondo i principi di una società inclusiva e sostenibile quali: ambiente, economia e comunità.
  • Le informazioni fornite saranno trattate solo per fini di ricerca scientifica garantendo così il più completo anonimato.
  • La compilazione richiede una disponibilità in termini di tempo di circa 10/15 minuti.
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Saranno "Il tempo e la luna", enigmi insondabili e affascinanti sui quali l'umanità si interroga sin dalle origini, i protagonisti della terza edizione della Giornata Mondiale della Poesia a cura dell'associazione culturale "Solidea (1 Utopia) OdV", con patrocinio morale dell'amministrazione comunale di Mesagne.
La ricorrenza, istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale Unesco nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo dell'anno successivo, intende valorizzare l'antichissimo genere letterario della poesia, in quanto "luogo fondante della memoria e base di tutte le altre forme della creatività letteraria ed artistica".
Il reading poetico, che spazierà dall'intensa spiritualità cristiana dell'Ecclesiaste al paganesimo di Quinto Orazio Flacco, dal romantico Giacomo Leopardi alla contemporanea Syvia Plath, passando per Charles Baudelaire, Emily Dickinson, Nina Cassian, Federico Garcia Lorca e moltissimi altri, si terrà sabato 18 marzo alle ore 19,30 presso la basilica del Carmine di Mesagne, parrocchia da sempre particolarmente attenta a favorire le iniziative culturali del territorio messapico.
Nel corso dell'evento le liriche, prescelte da Rita Greco e Marina Poci, saranno declamate in lingua originale e in traduzione italiana da soci e collaboratori dell'associazione, organizzatrice - tra l'altro - del Premio Letterario Nazionale "Città di Mesagne", giunto alla sua ventesima edizione.
Declameranno: Pantaleo Ancora, Virginia Argentieri, Antonio Denitto, Elia Desiati, Enzo Dipietrangelo, Flavio Dipietrangelo, Georgiana Raluca Dosa, Rita Greco, Silvia Merenda, Gabriella Monaco, Maximiliano Montero, Cosimo Morleo, Marina Poci, Stefania Radeglia, Armani Shashmuhamed, Sofia Sansò, Maria Carmela Stridi. Ad accompagnare i lettori, creando piacevoli intermezzi musicali, ci sarà il M° Rino Carparelli.
Il coordinamento generale della serata sarà affidato a Enzo Dipietrangelo, presidente di Solidea, che si avvarrà della collaborazione e del supporto logistico di: Amedeo Cellino, Rosaria D'Errico, Marcello Di Pietrangelo, Franco Dipietrangelo, Lucia Maggiore, Annarita Quaranta e Claudia Quaranta.
 

Atletica Mesagne, al via la stagione del più importante campionato regionale. Diciotto gare, coinvolte tutte le province pugliesi.

Fervono i preparativi per l’edizione numero 36 del CORRIPUGLIA, il grand prix pugliese di corsa su strada, proprio mentre un gruppo di masters athlete raggiunge la capitale per la Rome Marathon 2023. È da poco concluso il Campionato provinciale 2022, importante occasione per la storia associativa dell’Atletica Mesagne, la prima volta infatti che la squadra vince la competizione classificandosi al primo posto, ed ecco, già pronte, gare e date che comporranno l’edizione del Trofeo Corripuglia, un torneo in linea con il calendario 2023 della Federazione Italiana di Atletica LeggeraComitato regionale pugliese. Ricco il calendario, tra entusiasmo e soddisfazione del gruppo dirigente locale che da poco ha visto l’ingresso dei tre nuovi consiglieri Valeria Perrucci, Angelo Epifani e Gianluca Aresta.

Un anno importante per l’atletica mesagnese – spiega Lorena Chezzi, Presidente Asd Atletica Mesagne –, obiettivi societari ben definiti per il raggiungimento di risultati di successo e soprattutto maggiore attenzione per le nostre atlete e i nostri atleti. L’avvio dell’attività dilettantistica di un campionato importante come quello regionale - sottolinea Chezzi - è un po’ come il ritorno a scuola dopo le vacanze, porta con sé sensazioni e aspettative diverse, tra interesse e sano ottimismo per un nuovo capitolo che sta per aprirsi. La partita più importante da giocare. A tutti i protagonisti di questa stagione buon Corripuglia e buon divertimento!”, conclude.

Il Corripuglia 2023 contemplerà 18 gare (saranno rappresentate quasi tutte le province con almeno una prova), tappa il prossimo novembre anche a Mesagne. Un calendario impegnativo, dove la qualità dovrà e sarà sempre messa in primo piano.

Scopriamo dunque gare e date della 36ma Edizione del Corripuglia 2023.

Start la prossima domenica 19 marzo da Putignano con la storica Marcialonga di San Giuseppe, a seguire il 26 marzo – Canosa di Puglia, 30 aprile – Casamassima, 7 maggio – Gioia del Colle, 28 maggio – Barletta, 4 giugno – Laterza, 11 giugno – Fasano, 17 settembre – Santeramo in Colle, 24 settembre – Trani, 1 ottobre – Putignano, 8 ottobre – Palagianello, 15 ottobre – Molfetta, 22 ottobre – Taranto, 5 novembre – Massafra, 12 novembre – Mesagne, 19 novembre – Altamura, 3 dicembre – Monopoli, e infine con data de definire – Noci.atletica_mesagne_corripuglia_2023_1.jpg

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CONSUMO SUOLO: COLDIRETTI PUGLIA, SPECULAZIONI DA FOTOVOLTAICO A TERRA; IN PUGLIA COSÌ 75% IMPIANTI.

Il 75% degli impianti fotovoltaici in Puglia è a terra, contro una media nazionale del 42%, con effetti negativi sul consumo di suolo, con la percentuale di terreni coperti artificialmente dai pannelli pari al 2,5% rispetto a una media nazionale che non raggiunge l’1%. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dalla Cassa Depositi e Prestiti, con l’analisi diffusa in occasione dell’incontro del presidente nazionale Ettore Prandini con il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, per ribadire la necessità di salvaguardare le campagne per garantire la sovranità alimentare nazionale fermando le speculazioni ed il consumo di suolo con impianti fotovoltaici a terra che sono incompatibili con l’attività agricola.

E’ da rilevare che, nonostante la Puglia produca il 25% dell’energia eolica italiana e il 14% di quella solare, posizionandosi al primo posto per numero di impianti e per potenza installata di “nuove rinnovabili” – aggiunge Coldiretti Puglia - la quota di autoconsumo resta bassa, pari al 26%.

Ipotizzando che sul 10% dei tetti sia già installato un impianto, il semplice utilizzo degli edifici disponibili, secondo le elaborazioni del Centro Studi Divulga, potrebbe generare una potenza fotovoltaica compresa fra 59 e 77 GW un quantitativo sufficiente a coprire l’aumento di energia rinnovabile previsto dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) al 2030.

Con gli aumenti di elettricità e gas, la promozione di rete energetiche alternative rappresenterebbe un contributo determinante alla transizione green ma anche per contrastare l’aumento dei costi per famiglie e imprese. In questo senso l’agricoltura gioca un ruolo strategico. Partendo, ad esempio, dall’utilizzo degli scarti delle coltivazioni e degli allevamenti – sottolinea la Coldiretti – è possibile arrivare alla realizzazione di impianti per la distribuzione del biometano a livello nazionale per alimentare le flotte del trasporto pubblico come autobus, camion e navi oltre alle stesse auto dei cittadini. In questo modo sarà possibile generare un ciclo virtuoso di gestione delle risorse, taglio degli sprechi, riduzione delle emissioni inquinanti, creazione di nuovi posti di lavoro e sviluppo della ricerca scientifica in materia di carburanti green.

E’ importante cogliere le opportunità che vengono dall’economia circolare dotando il Paese di una riserva energetica sostenibile attraverso un fotovoltaico “intelligente” che non consuma suolo fertile e una rete per il biometano, conclude Coldiretti nel sottolineare peraltro l’importanza in tale ottica di sbloccare la proroga degli incentivi al biogas e finanziamento degli impianti che hanno presentato domanda al Gestore dei Servizi energetici (Gse) per favorire la transizione ecologica, trasformando gli sprechi in energia, e di dire sì al digestato come fertilizzante per evitare di fare un favore alle multinazionali straniere.

La Coldiretti sostiene un modello di transizione energetica che vede le imprese agricole protagoniste, come ad esempio con le comunità energetiche, gli impianti solari sui tetti e l’agrivoltaico  sostenibile e sospeso da terra che consentono di integrare il reddito degli agricoltori con la produzione energetica rinnovabile, con una ricaduta positiva sulle colture e sul territorio. Occorre anche considerare la produzione di crediti di carbonio da parte delle imprese agricole e la loro potenziale vendita ad altre aziende, in un’ottica di economia circolare e di sostenibilità del Paese. Il carbon farming, infatti, rappresenta – conclude Coldiretti - un’altra voce di reddito potenziale per gli agricoltori che deve essere resa disponibili attraverso scelte amministrative chiare e semplici.

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10eLotto, Puglia protagonista: vincite per 60mila euro. Festa al 10eLotto in Puglia: come riporta Agipronews, a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, è stato centrato un 6 da 50mila euro, a cui si aggiunge un 7 Oro da 10mila euro indovinato a Locorotondo, in provincia di Bari. L'ultimo concorso del 10eLotto ha distribuito 24,6 milioni di euro in tutta Italia, per un totale di 839,3 milioni dall'inizio dell'anno.

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Dopo la morte di Andrea Santorsola, l'operaio elettricista dipendente di un'azienda edile di Mesagne, la procura della Repubblica di Brindisi ha emesso 4 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti soggetti dell'azienda appalatrice dei lavori. Tutti e quattro sono assistiti dall'avvocato Massimo Manfreda. Le indagini sono indirizzate anche nella direzione di accertare se sul cantiere gli operai indossavano regolarmente gli strumenti antinfortunistici. Intanto prima di eseguire l'autopsia sul corpo del giovane sono stati prelevati alcuni organi, cuore, polmoni, reni e cornee, che saranno impiantati in altrettanti pazienti residenti a Palermo, Bergamo, in Toscana e nella stessa regione Puglia.

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