Redazione

I TORNEO DELLA VITA IN MEMORIA DI ALESSANDRO VITALE.

La manifestazione sportiva si svolgerà domenica 19 marzo 2023, alle ore 16, presso il Centro sportivo Taf Ceglie – Polivalente 2013 (zona 167) a Ceglie Messapica e vedrà protagonisti gli amici di Alessandro. I fondi raccolti saranno destinati alla Cooperativa sociale Naukleros di Brindisi per le attività di clown terapia presso il reparto di Pediatria dell’ospedale “Perrino” di Brindisi

Tanti giovani daranno vita a Ceglie Messapica al torneo in ricordo di Alessandro Vitale, il 30enne deceduto in un incidente stradale avvenuto la sera del 9 marzo scorso sulla strada che collega Ostuni a Montalbano di Fasano. L’evento sportivo, 1° Torneo della Vita, è organizzato da Alessia Caroli, compagna di Alessandro e mamma del piccolo Alessandro Leo nato 8 mesi dopo la scomparsa del padre. Alessia, infatti, scoprì di essere in dolce attesa qualche giorno dopo il tragico evento.

Il memorial si svolgerà domenica 19 marzo 2023, alle ore 16, presso il Centro sportivo Taf Ceglie – Polivalente 2013 (zona 167) a Ceglie Messapica e vedrà protagonisti gli amici di Alessandro. I fondi raccolti saranno destinati alla Cooperativa sociale Naukleros di Brindisi, che si occupa di progettare e realizzare servizi educativi e formativi, per scuole, ambito sanitario, organizzazioni, RSSA, centri di accoglienza, enti pubblici e privati.

Tra le attività, anche, quella di clown terapia presso il reparto di Pediatria dell’ospedale “A. Perrino” di Brindisi con il progetto “Clown in Corsia” e altri reparti su richiesta dello stesso Presidio Ospedaliero (G.U., Otorino, Medicina Generale, Geriatria, P.S., Sala Operatoria. La Naukleros, infatti, gestisce e coordina dal 2012 la SICLOT Scuola Internazionale di Clown & Clown Terapia che ha sede a Brindisi ed è patrocinata dalla stessa Asl Brindisi, dall’Ordine dei medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Brindisi, dal Csv Centro Servizi Volontariato di Brindisi e di Lecce, dal Comune e dalla Provincia di Brindisi, l’Isbem S.C.p.A. di Mesagne (istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo).  Coordina per la Puglia dal 2010 la Missione Terabithia, missione clown di volontariato in Albania.

“L’iniziativa nasce per rendere omaggio ad Alessandro – spiega la compagna Alessia Caroli - dove si legano i valori dell'amicizia e l'amore per il calcio, quelli che lui ha sempre portato avanti nel corso della sua vita. Un grazie di cuore va a tutti coloro che renderanno possibile questo importante evento. L’iniziativa è anche e soprattutto solidale perché con i fondi che saranno raccolti sosterremo le attività di clown terapia nei reparti dell’ospedale Perrino di Brindisi, in particolare, nel reparto di Pediatria. Sorridere fa bene all’anima e donare un sorriso spezza la sofferenza e la solitudine.”

Primo dell'inizio della partita porteranno i saluti il sindaco della Città, Angelo Palmisano e Alessandro Scarciglia, referente della cooperativa Naukleros.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

Un uomo denunciato per il furto di pali da vigneto e un altro denunciato per ricettazione è il bilancio di un’operazione della polizia di Mesagne che, grazie anche alla collaborazione dei cittadini, è riuscita a chiudere il cerchio intorno a due malfattori rei di aver rubato e rivenduto sul mercato nero i supporti degli impianti viticoli. Al termine dell’operazione circa mille pali sono stati recuperati e riconsegnati in parte ai legittimi proprietari. Da diversi mesi il territorio di Mesagne, e non solo, è flagellato da ladri che rubano i paletti in ferro dei vigneti. Oltre al danno, riveniente dal costo dei paletti che il viticoltore deve sostituire, ci sono i costi per i fili di ferro che vengono tranciati dai malfattori e non più recuperabili. Pertanto le perdite aziendali sono considerevoli. Le indagini della polizia sono partite a seguito di alcuni esposti che i viticoltori hanno presentato nei mesi scorsi. Gli agenti hanno realizzato una pianta delle zone depredate e le ha tenute sotto controllo. Dei monitoraggi delle zone interessate ha permesso loro di ottenere una buona conoscenza del territorio. Compresi i nascondigli dove i ladri, lontano da occhi indiscreti, depositano la merce rubata prima di piazzarla presso i ricettatori. Le indagini hanno permesso ai poliziotti di intercettare un carico di paletti rubati e a seguirne il processo di alienazione. Così, hanno individuato il ladro e lo hanno seguito per alcuni giorni. Grazie a questa attività investigativa hanno potuto constatare che l’uomo aveva preso la merce rubata dal nascondiglio e l’aveva portata a Torre Santa Susanna. Qui era stata scaricata in un locale, probabilmente prima di essere venduta ad altri soggetti. A quel punto i poliziotti sono intervenuti e hanno trovato accatastati nel deposito circa mille pali in ferro da spalliera di vite. Al termine dell’operazione il ladro è stato denunciato per furto e il proprietario della struttura in cui è stata trovata la merce rubata è stato denunciato per ricettazione. Tuttavia, le indagini sono tutt’altro che concluse poiché gli agenti continuano a indagare per recuperare i pali rubati qualche giorno fa in altra azienda agricola.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

 

“Dico Donna Dico Diritti”, avviato il gruppo di sostegno per caregiver". Sarà attivato gratuitamente presso il Centro Ascolto Famiglia “Marcella Di Levrano

 Caregiver, tradotto dall’inglese, identifica una persona che “dà le cure”, che si occupa dunque in ogni aspetto di qualcuno che ha bisogno, prendendosi cura di una persona anziana, malata o disabile. I caregiver, fonte Istat, sono più di 12 milioni e sono soprattutto donne, di età compresa tra 45 e 55 anni, si tratta di persone che spesso svolgono anche un lavoro fuori casa ma che nel 60% dei casi si sono trovare costrette a lasciare il lavoro per prendersi cura della persona malata. Solitudine, emarginazione, paura dello stigma, portano queste donne a chiudersi intorno alla malattia, in stretta correlazione con la condizione del proprio caro. Per loro, a Mesagne, presso il Centro Ascolto Famiglie Marcella “Di Levrano”, nasce un gruppo di auto mutuo aiuto contro l’isolamento sociale, familiare ed emotivo che deriva dal carico assistenziale.

Essere caregiver – ha dichiarato il sindaco di Mesagne, on. Antonio Matarrelli – comporta un carico emotivo che, associato alla tendenza a non dedicare tempo a sé stessi, a lungo andare può determinare un generale peggioramento della qualità di vita, arrivando a causare ansia e depressione. In numerosi contesti, i gruppi di auto mutuo aiuto hanno dimostrato la loro efficacia a favore di queste figure fondamentali per il nostro tessuto familiare e sociale, offrendo conforto e confronto attraverso una rete di supporto e protezione basata sullo scambio di esperienze”. “Abbiamo chiamato il gruppo “Il mondo fuori” – ha spiegato la responsabile del progetto “Dico Donna Dico Diritti”, dr.ssa Serena Mingolla – per rappresentare uno spazio sicuro in cui per il tempo in cui le partecipanti si incontreranno, il tempo sarà solo per loro. Per il gruppo sono stati programmati laboratori tenuti da psicologhe e facilitatori con diverse attività, ma come caratteristica dei gruppi AMA, i partecipanti sono tutti alla pari trovando beneficio proprio nella dinamica di scambio e reciprocità tra persone e nella opportunità protetta di esprimersi e condividere i propri vissuti”. “Con questa iniziativa - ha concluso il presidente del Consorzio BR4, dott. Antonio Calabrese – vogliamo contribuire a valorizzare ulteriormente il ruolo che le relazioni sociali assumono ai fini della promozione del benessere psicofisico delle persone, riconoscendo l’insostituibile funzione di sostegno attivata dalle e dai caregiver a favore delle nostra comunità”.

La partecipazione al gruppo è libera e gratuita, gli appuntamenti si terranno ogni martedì dalle 16,30 alle 18,30 presso il Centro Ascolto Famiglia “Marcella Di Levrano”, all’interno dell’Ospedale di Mesagne. Per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o via WhatsApp allo 3381279494. Il gruppo di auto mutuo aiuto “Il mondo fuori” è promosso dall’Associazione Conchiglia APS ETS in collaborazione con il Consorzio dei Comuni dell’Ambito BR4 e il Comune di Mesagne nell’ambito del Progetto Dico Donna Dico Diritti sostenuto dalla Regione Puglia attraverso l’avviso Puglia CapitaleSociale 3.0. Il gruppo rientra nel Piano d’Azione dedicato dal Progetto “Dico donna Dico Diritti - incubatore dei diritti di bambine, ragazze e donne” a tutte le generazioni che da luglio 2022 ha realizzato laboratori di inclusione nel Primo e Secondo Circolo Didattico; laboratori di comunicazione per le/gli adolescenti e iniziative di divulgazione scientifica dedicate alla salute della donna adulta.

È tutto pronto ad Erchie per l’annuale appuntamento con il Falò e le Mattre di San Giuseppe. Si parte sabato 18 marzo con il Falò organizzato dall’associazione gli “Amici del Falo’ di San Giuseppe”: alle ore 18.00 Santa messa con catechesi e benedizione dei papà, a seguire processione per le vie del paese con arrivo presso la zona 167. Alle 20.30 benedizione e accensione del Falò con uno spettacolo pirotecnico, musica e divertimento con la “Cool Blues Band”.

Il Falò è stato realizzato dai giovani dell’associazione “Gli Amici del falò di San Giuseppe” che hanno costruito una pira formata da fascine di fronde di alberi e vigneti organizzati in una architettura piramidale a base triangolare alta 15 metri e con lato che supera i 12 metri. Durante la serata sarà possibile degustare piatti tipici e vino locale, il tutto offerto gratuitamente.

Domenica 19 marzo è il giorno delle Mattre: una antica tradizione custodita e valorizzata dai fedeli del Santuario di Santa Lucia, dove i protagonisti sono il cibo e la solidarietà. Per l’ora di pranzo, piazza Umberto I, cuore del paese, profumerà di buono con le tavole imbandite di piatti tipici. La tradizione delle Mattre è un forte richiamo al senso di condivisione con chi un tempo non aveva nemmeno da mangiare e occasione per valorizzare la dieta contadina composta da 13 piatti tipici: la tria condita con olio fritto e pane, la tria con le fave, la tria con il miele, la tria con i ceci, la tria con la cipolla fritta, l'ampasciuni fritti, i cavolfiori fritti, il baccalà e pesce fritto vengono offerti all'intera popolazione e agli ospiti dei paesi limitrofi. Le Mattre sono allestite a cura delle Associazioni di Erchie e, una in particolare, dall’Amministrazione comunale.  

Il doppio appuntamento di marzo è un evento particolarmente sentito da tutta la cittadinanza, promosso dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Pasquale Nicolì, nell’ottica di promuovere il turismo religioso e gastronomico legato al territorio.

Domenica 19 marzo, festa di San Giuseppe, alle ore 11.30 verrà celebrata la santa messa presieduta dal Vescovo di Oria, S.E. Mons. Vincenzo Pisanello. Alle ore 12.30 benedizione delle Mattre e, a seguire, “After Mattra” a cura delle associazioni Joga Bonito e Miyagi con i Kalinka band. Domenica ha confermato la presenza il Presidente della Provincia di Brindisi, on. Toni Matarrelli. Tutti i partecipanti alle Mattre potranno portare a casa il tradizionale “uccelletto” un impasto di acqua e farina, modellato a forma di uccellino, che secondo la tradizione popolare terrebbe lontani fulmini e tuoni così da proteggere il raccolto.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

POMODORO: COLDIRETTI PUGLIA, SERVE STRETTA PER ACCORDO SUL PREZZO DOPO AVER PERSO 1 BOTTIGLIA PASSATA SU 5.

Serve una stretta per riconoscere ai produttori di pomodoro un prezzo che in Puglia deve partire dagli elevati costi di produzione, dando giusto seguito alla legge sulle pratiche sleali, quando nel 2022 è andata persa una bottiglia di pomodoro su 5, a causa del clima e dei negativi effetti del conflitto in Ucraina. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, alla luce della trattativa tra Organizzazioni dei produttori (Op) e industriali dell’area nord per il prezzo del pomodoro indicativo relativo alla campagna 2023, con un prezzo di riferimento al nord di 150 euro a tonnellata che ancora faticherà a chiudersi e ad oggi è in pieno stallo.

Con il rincaro dei costi energetici che si è trasferito a valanga sui costi di produzione, nel 2022 – ricorda Coldiretti Puglia - produrre un ettaro di pomodoro lungo è costato agli agricoltori in media 3.500 euro in più, mentre allo scaffale si paga più la bottiglia che il pomodoro. “E’  vitale che venga riconosciuto il giusto prezzo al prodotto ed il corretto valore dato dall’origine in etichetta, per salvaguardare i produttori ed i consumatori, con il marchio comunitario DOP, che rappresenta un plus in termini di distintività”, afferma Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia.

Fondamentale è inoltre il ruolo dei contratti di filiera che garantiscono un prezzo equo e stabilità al mercato   tenendo conto sempre dell’equità di una remunerazione congrua che non alimenta eventuali speculazioni in momenti di confusione. Si rende necessario, infatti, uscire immediatamente con un prezzo congruo dovuto anche al rispetto dell’eticità del prodotto che sempre più deve avere un ruolo fondamentale nella strategia di marketing del pomodoro di Capitanata.

La Puglia detiene la quasi totalità della produzione del pomodoro all’interno di una filiera del Sud Italia, riferisce Coldiretti Puglia, sulla base dello studio commissionato all’Università di Foggia, con 15.527.500 quintali di pomodoro da industria su una superficie di 17.170 ettari prodotti in Puglia, mentre in Campania 2.490.080 quintali su una superficie di 3.976 ettari.

La provincia di Foggia è leader indiscussa del mercato e rappresenta il maggiore bacino di produzione nazionale – insiste Coldiretti Puglia - con una superficie media annua di 15.000 ettari e con una produzione di pomodoro da industria che si aggira intorno ai 14.250.000 quintali (1,4 milioni di tonnellate).

E’ a tutti nota la posizione di Coldiretti sull’importanza dell’origine del prodotto agricolo alla base dei cibi trasformati che arrivano sulle tavole dei consumatori, per cui numerose sono state le battaglie per arrivare all’etichettatura certa dell’origine dei prodotti agroalimentari.

D.O.P. e I.G.P. sono marchi europei che  identificano – spiega Coldiretti Puglia - prodotti che possiedono caratteristiche peculiari, legate da origini storiche al determinato territorio indicato nella denominazione, e dalla accurata e precisa applicazione di un disciplinare di produzione. Di scelta del Ministero delle Politiche Agricole, l’area delimitata e la nomenclatura, basate su comprovata ricostruzione storica che i consorzi di valorizzazione devono documentare.

Per i prodotti DOP è previsto che tutto il processo produttivo avvenga nell’area delimitata dal disciplinare di produzione, trasformazione e confezionamento inclusi, mentre per le produzioni IGP, di contro, non esistono gli stessi vincoli – conclude Coldiretti Puglia- in particolare nessun obbligo di utilizzare i prodotti agricoli del territorio al quale la IGP si ispira.

E’ però necessario che anche gli altri attori della filiera riconoscano gli sforzi che la parte agricola e l'industria di trasformazione stanno facendo – conclude Coldiretti Puglia - in un periodo economico e sociale che non ha precedenti, con un aumento senza eguali dei costi di produzione, per cercare di dare continuità ad una delle produzioni di maggior successo del made in Italy agrolimentare.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

No alla transizione ecologica a tutto Gas: una delegazione delle realtà ambientaliste brindisine parteciperà alla manifestazione nazionale a Piombino

Una delegazione delle realtà ambientaliste brindisine che stanno cercando di impedire la costruzione nel porto di Brindisi di un deposito costiero di GNL proposto da Edison sarà sabato 11 marzo a Piombino per partecipare alla manifestazione nazionale contro i rigassificatori, gasdotti e contro i depositi costieri di GNL e GPL.

La delegazione brindisina, assieme ad altre realtà pugliesi, rappresenteranno i territori pugliesi che a vario titolo sono interessati da nuovi progetti fossili come Manfredonia con il mega deposito costiero di GPL proposto da Energas, già bocciato dalla Regione Puglia e che ora rientra in gioco grazie alle solite paroline magiche “è strategico per la nazione”.

Le stesse paroline magiche che valgono anche per il raddoppio del TAP a Melendugno, per il famoso East Med “Poseidon” a Otranto e per un ipotetico rigassificatore da collocare a Taranto per chissà quali reconditi motivi.

Quella di sabato è una manifestazione sostenuta da un processo di lotta nei territori ed è promossa dalla Rete no Rigassificatore e dalla Campagna nazionale “Per il Clima, Fuori dal Fossile” alle quali aderiscono tantissime realtà ambientaliste italiane che lottano nei propri territori contro i nuovi e vecchi progetti fossili, soprattutto per impedire che l’Italia diventi un gigantesco (e secondo noi perfettamente inutile) hub del gas nel Mediterraneo così come è nelle intenzioni dell’attuale governo.

Il nome della manifestazione è appunto: “Liberiamoci dal fossile - Territori in cammino” ed è stata convocata a Piombino perché Piombino è stata sottoposta a uno stress non solo ambientale ma anche democratico, perché lì deve arrivare la nave rigassificatrice di Snam, la Golar Tundra, senza che ci sia stata mai nessuna possibilità di discussione con la popolazione piombinese che sarà costretta a convivere con la paura di avere una enorme bomba galleggiante nel porto, a centinaia di metri dalle loro abitazioni.

Il che diventa un pericoloso precedente perché oggi succede a Piombino ma potrebbe accadere ovunque per questi tipi di progetti.

Non a caso si parla già di “metodo Piombino” perché presuppone che, con la scusa di “presunte” emergenze e/o esigenze, per ridurre i tempi e far trovare i territori a fatto compiuto, tutte le autorizzazioni potranno essere rilasciate senza le valutazioni degli impatti sui territori.

Metodo che potrebbe essere esteso anche a Brindisi, certamente, a riguardo del deposito costiero di GNL di Edison.

Questo metodo, se passa, potrà essere esteso ovunque e non solo per le opere energetiche ma anche per altre opere, molto spesso inutili, che potrebbero avere impatti notevoli nei territori per quanto riguarda l’ambiente, la salute, l’economia e la sicurezza delle popolazioni.

La manifestazione che si terrà a Piombino il prossimo 11 marzo a partire dalle ore 14 sarà solo la prima di una serie di mobilitazioni nazionali che coinvolgeranno vari territori del Paese di varie Regioni con la partecipazione di comitati cittadini, associazioni ambientaliste, organizzazioni sindacali e sociali.

Una lotta a livello nazionale con proposte e azioni concrete a partire dai luoghi dove si stanno imponendo le opere fossili con già trenta “territori in cammino”.

La manifestazione di Piombino, già convocata mesi fa, si svolgerà in concomitanza con la manifestazione nazionale convocata a Cutro per ricordare le vittime del tragico naufragio che ha visto morire decine di migranti che scappavano da guerre, dittature, povertà e dalle disuguaglianze globali che molto spesso vedono al centro il sistema “estrattivista” che depaupera le risorse dei territori e riduce le popolazioni alla fame e alla miseria.

Sono due manifestazioni apparentemente assai diverse ma sono due manifestazioni che rappresentano le due facce della stessa medaglia.

Mentre a Piombino si denunciano le cause a Cutro si denunciano gli effetti.

Le due piazze, quella di Piombino e quella di Cutro, si uniranno simbolicamente con un messaggio di testimonianza per rafforzare il concetto che, ovunque nel mondo, non ci sarà mai pace se non ci sarà giustizia.

No Tap Brindisi

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

Gradito ritorno in maglia biancazzurra per Giorgia Valente, 32 enne schiacciatrice, tesserata dal sodalizio del Presidente Saponaro nei giorni scorsi. Il DS Salvatore Vaccaro ha individuato nell’esperta giocatrice brindisina il profilo adatto a ricoprire il posto nell’attacco biancazzurro lasciato libero dalla giovane Rebecca Mastrantonio dirottata al palleggio dall’allenatore Adolfo Rampino.

Atleta in grado di giocare con efficacia sia in banda che da opposto, Giorgia porta nel roster brindisino oltre alle sue doti tecniche anche tutta l’esperienza accumulata nella sua lunga carriera.

Cresciuta nell’Amatori Brindisi, esordisce giovanissima in B1 con l’Assi Amatori BR. Successivamente Tuglie, San Pietro, Potenza e Fabriano in B2. Nel suo palmares fanno bella mostra i due campionati di Serie C vinti con Lavello e Pallavolo 80 Brindisi. Nella sua carriera ci sono pure le esperienze con Mesagne in serie C, Oria in serie B2 e, ultimamente, con Torre S. Susanna in C prima di fermarsi per motivi lavorativi.

Giocatrice stimata e benvoluta nell’ambiente pallavolistico, nel club biancazzurro ritroverà vecchie conoscenze sia tra le compagne di squadra che tra tecnici e dirigenti.

 “Sono felice e motivata di essere arrivata all’Aurora. La pallavolo è la mia passione fin da bambina e ritornare a giocare nella squadra della mia Città, alla quale sono molto legata, è per me un grande piacere oltre che un onore.” - dichiara la nuova giocatrice biancazzurra - “Sto lavorando duramente per essere pronta atleticamente e aiutare la squadra al meglio. Nel frattempo cercherò il legame con l’ambiente, mettendomi a disposizione delle mie compagne, magari le più giovani, e dare loro qualche consiglio tecnico o caratteriale.” - conclude la giocatrice brindisina.

L’atleta si è già aggregata alla squadra e vestirà la maglia numero sette.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

Un incidente stradale con 2 feriti si è verificato questa mattina sulla circonvallazione di Mesagne, nel tratto tra via San Pancrazio e via TorreSanta Susanna. Due auto, una Fiat Panda e una Fiat 500, per cause ancora in fase di accertamento si sono scontrate. Nell'urto sono rimasti feriti i due conducenti. E' stato lanciato l'allarme e sul posto è giunta una unità del 118 e una pattuglia della polizia locale. I feriti sono stati stabilizzati e trasferiti presso l'ospedale di Brindisi. Le indagini per la ricostruzione del sinistro sono affidate ai vigili urbani. Ancora una volta questi sinistri mettono in evidenza la necessità di realizzare delle rotatorie nei punti stradali maggiormente nevralgici. 

Dunque, ancora un incidente stradale, con due feriti, sull’anello della circonvallazione di Mesagne. Il sinistro si è verificato ieri mattina lungo la circonvallazione di Mesagne, nel tratto tra via San Pancrazio e via Torre Santa Susanna. Due auto, una Fiat Panda e una Fiat 600, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrate. Nell'urto sono rimasti feriti i due conducenti. È stato lanciato l'allarme e sul posto sono giunte due unità del 118 e una pattuglia della polizia locale. I feriti sono stati stabilizzati e trasferiti presso l'ospedale di Brindisi. Le indagini per la ricostruzione del sinistro sono affidate ai vigili urbani. Ancora una volta questi sinistri mettono in evidenza la pericolosità della circonvallazione, in cui ci sono diversi incroci a raso, e la necessità di realizzare delle rotatorie nei punti stradali maggiormente nevralgici. Su quest’ultimo punto il presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, ha anticipato la realizzazione nel tratto di strada interessato di tre rotatorie. L’incidente si è verificato ieri mattina intorno alle ore 7,30 nell’incrocio della circonvallazione, ancora priva di autorizzazione al transito poiché non c’è l’agibilità, che conduce da via Torre Santa Susanna a via San Pancrazio nell’intersezione con la strada comunale di contrada Corti vecchie-Arrabbiato-Baccone. E’ in questo scenario che una Fiat Panda e una Fiat 600, per cause ancora in fase di indagine, si sono scontrate. Un urto alquanto violento, che ha fatto scoppiare gli airbag della Panda e ferito i due conducenti. È stato lanciato l’allarme e sul posto sono giunte due ambulanze del 118 dell’ospedale “De Lellis” di Mesagne. I feriti sono stati stabilizzati e trasferiti presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. Qui sono stati sottoposti ad accertamenti diagnostici e strumentali dai quali sono emersi traumi tipi dei sinistri stradali. I due non sono in pericolo di vita. Sul posto è giunta una pattuglia della polizia locale che ha rilevato il sinistro e avviato le indagini per individuare le rispettive responsabilità. Intanto sulla vicenda è intervenuto il presidente della Provincia di Brindisi, Matarrelli, che ha detto: “Ci sono dei soldi fermi in bilancio fin dal 2006 che abbiamo destinato al completamento della circonvallazione di Mesagne e San Pancrazio. Pertanto, abbiamo messo in gara i lavori che dovrebbero partire nel prossimo mese di maggio. Nel completamento della circonvallazione di Mesagne ci saranno delle economie che ci porteranno a realizzare tre rotatorie”.

---------------incidente_del_9_marzo_2023_2.jpg
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

Istituto Caterina Scazzeri nuova sede dei servizi territoriali di Latiano. In occasione del trasferimento dei servizi distrettuali dai locali di via Papa Giovanni XXIII nel ristrutturato immobile del Pio Istituto Caterina Scazzeri, questa mattina c'è stata la visita congiunta del direttore amministrativo della Asl, Andrea Chiari, e del sindaco di Latiano, Cosimo Maiorano.

“A novembre - spiega Chiari - abbiamo stipulato con il Comune di Latiano il protocollo d'intesa per il riutilizzo di questa bellissima struttura e ora stiamo cominciando a riempirla di contenuti. Abbiamo la Guardia medica, lo sportello Cup e il Centro vaccinazioni, mentre era già presente la postazione del 118. Il traguardo più importante sarà la realizzazione dell'ospedale di comunità coi fondi del Pnrr. Stiamo già lavorando: è in corso la progettazione e contiamo, restando al passo della tabella di marcia imposta dal Pnrr, di attivare tutti i servizi previsti in questa struttura”.

Maiorano ha aggiunto che “oggi è una giornata importante per Latiano. Siamo contenti: la Asl ha ristrutturato la parte dove sono allocati i servizi in questione e i nostri cittadini possono trovare una struttura adeguata, accogliente, efficiente e anche bella. Prosegue, intanto, l'impegno della Asl per l'ospedale di comunità. Sono questi due obiettivi fondamentali che l'amministrazione comunale e l’azienda sanitaria stanno conseguendo per erogare maggiori servizi sul territorio e per offrire ai cittadini ambienti confortevoli”.asl_sede_Dss_Latiano_2.jpg

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

 

CAROVIGNO. SOTTOPOSTO A FERMO IL PRESUNTO RESPONSABILE DEL DUPLICE OMICIDIO.
Nel pomeriggio di oggi, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni (BR) hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto disposto dal PM della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi del presunto responsabile del duplice omicidio di contrada Serranova di Carovigno (BR). L'arresto di C. C, 84enne di San Vito dei Normanni, arriva dopo una intensa attività investigativa tradizionale e tecnica posta in essere nei giorni immediatamente successivi al rinvenimento dei cadaveri dei due coniugi, condotta dai Carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi e sviluppata attraverso numerose escussioni di familiari e conoscenti delle vittime, l'acquisizione dei sistemi di videosorveglianza dell'intera zona interessata dagli eventi, intercettazioni telefoniche e ambientali, nonché la ricostruzione degli spostamenti delle varie persone di interesse investigativo. Nella mattinata odierna, all'esito dell'ennesima convocazione in caserma, nel corso dell'interrogatorio, alla presenza del difensore di fiducia, l'84enne ha reso ampia confessione, dichiarando di avere ucciso il fratello Antonio e la cognata Caterina Martucci la sera del 28 febbraio 2023 per rancori risalenti nel tempo e ragioni economiche. Il fermato è indagato per duplice omicidio volontario aggravato dal rapporto di parentela con una delle vittime, con la premeditazione e porto in luogo pubblico di arma comune da sparo.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci