Redazione

L’Amministrazione Comunale ha avviato gli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche degli immobili pubblici.Il p rimo cantiere è partito lunedì 14 novembre nel Comando della Polizia Locale dove sono in corso i lavori di adeguamento al PEBA degli accessi, dei percorsi interni e dei servizi igienici, con un potenziamento della segnaletica e dei parcheggi riservati.

“Il PEBA – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – è uno strumento pensato per garantire l’inclusività dei luoghi. In questi anni abbiamo sviluppato un percorso incentrato sul rispetto dei diritti. L’adozione del PEBA è stato un passo importante in questa direzione e l’avvio dei cantieri rappresenta il frutto del serio lavoro di programmazione avviato dall’Amministrazione Comunale.”

Il lotto di interventi sugli immobili comprende, oltre al Comando della Polizia Locale, la Scuola Musicale Comunale e i plessi Collodi e Montessori del Secondo Istituto Comprensivo.
Tra le principali novità spiccano la realizzazione di stalli rosa, che si aggiungeranno ai tradizionali posti auto riservati alle persone con disabilità, l’installazione di mappe tattili e di percorsi loges per le persone cieche e ipovedenti, ed interventi strutturali sui servizi igienici.

Per gli interventi di adeguamento al PEBA sugli immobili l’Amministrazione Comunale ha stanziato 100 mila euro nel bilancio 2021.

“Come con gli altri strumenti di pianificazione – conclude l’Assessore ai Diritti Civili Sergio Tatarano –, anche col PEBA (atteso per 35 anni e approvato solo nel 2020) diamo avvio ad una serie di interventi che non sono estemporanei ma sono frutto di programmazione e di un'idea di città democratica, che accoglie e non esclude più nessuno.”

Nelle prossime settimane saranno avviate le progettazioni per la nuova annualità di lavori di adeguamento al PEBA di altri edifici di proprietà comunale.

Intanto, proseguono i lavori di rifacimento delle strade di Francavilla Fontana con l’avvio del cantiere nel tratto iniziale di via San Vito.

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Brindisi, lunedì 14 novembre – Parte oggi una nuova iniziativa del Progetto Case di Quartiere che vede l’attivazione di un’edizione speciale dei tre laboratori “Invia”, “Raccogli” e “Includi” dedicati agli Istituti Superiori di Brindisi e, in particolare, agli studenti delle classi terze e quarte che seguiranno dei percorsi su progettazione, raccolta fondi e comunicazione, ideati per i più giovani.

“Abbiamo voluto proporre a tutte le scuole superiori di Brindisi il format dei tre laboratori che da marzo ad ottobre 2022 sono stati realizzati nella rete delle case di quartiere della città. Mentre la prima edizione – spiega Giulio Gazzaneo Consigliere comunale delegato per Palazzo Guerrieri e Politiche giovanili – era dedicata agli enti gestori di spazi a vocazione culturale e sociale, e a tutti i cittadini che hanno voluto partecipare, questa nuova iniziativa intende avvicinare i ragazzi dai 15 ai 18 anni alla realtà delle Case di Quartiere e ai temi della partecipazione e dell’attivazione delle comunità che esse promuovono”.

Le scuole che hanno raccolto la sfida lanciata lo scorso luglio sono l’I.I.S.S. "Ferraris - De Marco - Valzani" e l’Istituto Tecnico Tecnologico "G. Giorgi" che da novembre a gennaio scopriranno la realtà delle Case di Quartiere di Brindisi con degli appuntamenti settimanali che avranno luogo presso le Case Molo 12 (Palazzo Guerrieri) e Accademia degli Erranti (Ex Convento delle Scuole Pie), ma che presenteranno la rete e i servizi anche delle altre 5 Case di Quartiere attive nei quartieri della città: Yeahjasi Spazio Musica (Ex Convento Santa Chiara) e Bastioni Carlo V nel centro storico, Parco Buscicchio nel quartiere Sant’Elia, Centro Aggregazione Giovanile del Paradiso e Casa San Bao a La Rosa.

“La visione delle terze e delle quarte classi che parteciperanno alle giornate di formazione sarà preziosa per orientare le prossime attività – dichiara Davide Di Muri, Coordinatore del Progetto Case di Quartiere, finanziato dal POR Puglia 2014-2020 Azione 3.2 e 9.3 Hub di Innovazione Sociale. Sono proprio le ragazze e i ragazzi ad essere i principali utilizzatori, presenti e futuri, dei servizi di questi spazi che aspirano a diventare luoghi di aggregazione e di innovazione. Per questo è importante farli conoscere e, da parte nostra, comprendere quali sono le aspettative in termini di servizi e attività che i più giovani vorrebbero trovare al loro interno”.

Oltre a conoscere la Rete delle Case di Quartiere, le classi coinvolte seguiranno una edizione speciale dei tre laboratori ognuno dei quali sarà suddiviso in quattro appuntamenti: INVIA “Il bugiardino del progettista”, ovvero un mini-corso di progettazione in cui i ragazzi apprenderanno a leggere un bando e a scrivere un’idea-progetto, condotto da Marica Girardi e Rosanna Picoco, esperte in progettazione sociale e culturale e in forze allo staff dei progetti Case di Quartiere e Circolo della Legalità; RACCOGLI, laboratorio di raccolta fondi, tenuto da Kedy Claudia Cellamare, designer e animatrice territoriale, che presenterà le modalità per coinvolgere le comunità nel reperimento di risorse utili alla realizzazione di idee e progetti attraverso apposite piattaforme online e modalità di comunicazione ad esse collegate; INCLUDI, laboratorio di comunicazione efficace tenuto dallo staff di comunicazione del progetto, Serena Mingolla e William Vesnaver che proporranno un percorso pratico per apprendere sul campo come si realizza una campagna di comunicazione.

“Il coinvolgimento dei più giovani nelle politiche pubbliche – conclude Giulio Gazzaneo – fa parte delle priorità che abbiamo portato avanti in questi anni e a cui abbiamo dato sempre maggiore concretezza attraverso i progetti tutt’ora in corso. Grazie al risultato appena conseguito che vede Brindisi nodo di “Galattica - Rete Giovani Puglia” sarà presto possibile attivare nuovi servizi di orientamento, formazione e animazione territoriale a loro dedicati che avranno come centro Palazzo Guerrieri ma che saranno erogati in maniera itinerante nella rete delle Case di Quartiere. In questo contesto, è fondamentale lavorare in partenariato con le scuole, luoghi principali preposti a formare e ad educare le giovani generazioni, concorrendo con loro ad avvicinare il più possibile i ragazzi alle dinamiche di innovazione della città e ad opportunità che li rendano cittadini attivi e consapevoli”.

SETTIMANA CUCINA: COLDIRETTI PUGLIA, ALL’ESTERO TAROCCATI 3 PIATTI SU 4; SPAGHETTI MEATBALLS VARIANTE BIZZARRA DELLE ORECCHIETTE CON POLPETTE AL SUGO.
Quasi tre italiani su quattro (73%) in viaggio all’estero per lavoro o in vacanza si sono imbattuti almeno una volta in un piatto o una specialità Made in Puglia taroccati come gli spaghetti meatballs, la variante bizzarra delle orecchiette al sugo con le polpette, il pane con l’olio, dove l’olio è miscelato con qualche goccia di aceto balsamico, il pane all’aglio, rievocativo della bruschetta su cui si strofina aglio fresco, che consiste in pezzi di baguette conditi con burro fuso, aglio e prezzemolo freschi tritati, oltre ad una dose generosa di aglio in polvere, o ‘The Vigil’, la “Festa dei Sette Pesci”, che negli Stati Uniti passa per la più importante festa della tradizione italiana, mentre in realtà in Italia non esiste, piuttosto è usanza in Puglia di mangiare pesce la sera della vigilia di Natale.

E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, sulla base dei risultati di un sondaggio condotto sul sito www.coldiretti.it in occasione dell’avvio della Settimana della cucina italiana nel mondo, che si celebra quest’anno fino al 20 novembre, dedicata al tema “Convivialità, sostenibilità e innovazione: gli ingredienti della cucina italiana per la salute delle persone e la tutela del Pianeta”. Una iniziativa utile – sottolinea la Coldiretti – per valorizzare l’identità dell’agroalimentare nazionale e fare finalmente chiarezza sulle troppe mistificazioni che all’estero tolgono spazio di mercato ai prodotti originali.coldiretti_falsi_prodotti_made_in_italy.JPG

Tra gli “orrori a tavola” non mancano l’olio extravergine di oliva o le conserve, ma anche i vini, con i casi di “agropirateria” nel settore vinicolo pugliese che riguardano in particolare Negroamaro, Primitivo, Moscato, Aleatico e Malvasia. In America si producono Moscato, Malvasia e Aleatico, venduti con​ “DOC” californiane Napa Valley o Sonoma County, ma commercializzati con nomi italiani. Il fenomeno sta colpendo, in maniera particolare, il primitivo pugliese. In America un vino, lo ‘Zinfandel’, viene venduto e si sta affermando sul mercato come ‘Primitivo’ ed i siti non si lasciano sfuggire l’occasione di chiamare in causa continuamente la Puglia, per accrescere il valore e l’immagine del prodotto americano.

La mancanza di chiarezza sulle ricette Made in Italy offre terreno fertile alla proliferazione di prodotti alimentari taroccati all’estero dove le esportazioni di prodotti agroalimentari tricolori potrebbero triplicare se venisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che è causa di danni economici, ma anche di immagine.

Le ricette “sbagliate” nel mondo aprono infatti – sottolinea la Coldiretti – le porte all’ “agropirateria” internazionale il cui valore è salito a 120 miliardi, anche sulla spinta della guerra che frena gli scambi commerciali con sanzioni ed embarghi, favorisce il protezionismo e moltiplica la diffusione di alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale.

Il fenomeno criminale si sviluppa poi – conclude Coldiretti Puglia - attraverso la vendita, le importazioni, la manipolazione e la trasformazione di prodotti agricoli di dubbia qualità e provenienza che giungono nel nostro Paese e diventano “made in Puglia” e “made in Italy” fregiandosi in modo fraudolento dell’immagine che accompagna, nel mondo, le produzioni del nostro territorio.

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 Ricostruita l’aggressione al 17enne di Sava del 22 ottobre scorso. Denunciati due 19enni. I Carabinieri di Francavilla Fontana hanno denunciato in stato di libertà due 19enni, uno dei quali ritenuto responsabile delle lesioni personali inferte al 17enne di Sava (TA) il 22 ottobre scorso nel centro di Francavilla Fontana. L’indagine ha consentito di raccogliere elementi a carico dei due e ricostruire dettagliatamente la vicenda avvenuta nella tarda serata del 22 nella Piazza Dante di Francavilla Fontana. Quella sera, i Carabinieri del Comando Compagnia di Francavilla Fontana furono allertati a causa di un’aggressione che si era appena verificata nel cuore della “movida” francavillese, tra Piazza Dante e Piazza Umberto I, allorquando un 17enne incensurato, proveniente da un paese limitrofo, era stato colpito al volto, cadendo al suolo privo di sensi. Il minore, nell’occasione, aveva riportato la frattura dello zigomo sinistro e, in conseguenza della caduta al suolo, anche dell’osso occipitale. Il ragazzo, dopo diversi giorni di ricovero all’Ospedale “Perrino” di Brindisi, è stato poi dimesso con una prognosi di 40 giorni.

I militari dell’Arma, una volta intervenuti ed avere immediatamente avviato le indagini per far luce sul grave episodio, hanno identificato due giovani amici, entrambi 19enni. In particolare, per quanto emerso nel corso degli approfondimenti investigativi dei Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Brindisi, la vicenda è nata da una provocazione attuata da uno dei due 19enni il quale, senza apparenti motivi, aveva dato uno schiaffo alla nuca del 17enne che, preso alla sprovvista, si era girato chiedendo spiegazioni. Tale circostanza avrebbe innescato la reazione dell’altro 19enne che, inspiegabilmente, colpiva il minore con uno pugno al volto, il quale cadeva per terra battendo la testa. Il litigio non ha coinvolto altri giovani.

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La Giornata del Ringraziamento dal 1951 viene festeggiata dalla Coldiretti in tutta Italia, con una manifestazione promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana (CEI) per rendere grazie per il raccolto dei campi e chiedere la benedizione sui nuovi lavori.

Ogni anno scegliamo un tema nazionale che oltre a divenire un tema per le messe che vengono celebrate, diviene anche il tema per una riflessione all’interno delle nostre federazioni, dei nostri consigli e delle nostre attività.
Il tema di quest’anno è incentrato sui pericoli delle agromafie, delle mafie che mettono i loro artigli nel nostro settore cosi come in altri  infettandolo e creando danni incalcolabili per le nostre comunità, in cui degrado, inquinamento, sfiducia e prevaricazione dei più deboli divengo il triste epilogo dell’infiltrazione criminale nell’economia e nel nostro tessuto sociale.
La scelta di Mesagne non è casuale, questa terra ha vissuto per troppo tempo l’infamia di una etichetta mafiosa che oggi questa comunità cerca di debellare attraverso un percorso virtuoso di riscatto, fatto di legalità, rilancio economico e senso di comunità.
Sicuramente la presenza dello stato nel garantire sicurezza e punire i criminali è fondamentale, ma un riscatto è possibile solo se la comunità è salda nel costruirlo senza lasciare i più deboli indietro, creando una economia che dà reddito ed un tessuto sociale ricco di valori.
Il covid così come l’inflazione galoppante e la crisi energetica in atto pongono grandi sfide per le nostre comunità. La capacità di garantire che l’agricoltura sappia produrre, attraverso uno sviluppo ragionato, reddito e lavoro diviene fondamentale per il nostro territorio: se si perde l’opportunità di rigenerare il territorio devastato dalla Xylella, se si deturpa il paesaggio rendendolo poco attrattivo per il turismo, se si manca l’obiettivo di tutelare le produzioni vitivinicole costruendo una filiera forte e distintiva, se spariscono le tante aziende che garantiscono eccellenze ortive, cerealicole e zootecniche, l’unica cosa che ci rimarrà sarà degrado, povertà e senso di sfiducia. In queste condizioni prolifera e trova consensi la criminalità. Quando viene meno un’azienda agricola quel territorio rimane sguarnito non solo di un attore della nostra economia, ma di un vo e proprio custode della terra.
Fare agricoltura è difficile, è un settore pieno di incognite ed incertezze, ma è un lavoro meraviglioso, ricco di altruismo ed amore per la terra. Immaginate le generazioni che per secoli hanno piantato milioni di ulivi nostri territori, la maggior parte di loro non ha goduto a pieno dei frutti dei propri sacrifici, MA ERA ANIMATA DALLA CONSAPEVOLEZZA, COSÌ COME AVEVANO FATTO I LORO PADRI, CHE SE UNA GENERAZIONE NON PIANTA NON CE NE SARÀ UNA CHE RACCOGLIE. Ecco che l’agricoltura va tutelata e protetta, troppe volte i nostri imprenditori vengono lasciati soli e quando sono in difficoltà sono preda della criminalità, oppure quando avviano una impresa florida vedono succhiarsi il sangue da parassiti che con  violenza godono dei sacrifici altrui, oppure vedono aziende che fanno delle regole in materia di lavoro, sicurezza alimentare e origine dei prodotti carta straccia mettendo in atto una concorrenza sleale che toglie qualsiasi possibilità a chi con tanti sacrifici opera onestamente. 
E’ ora di essere risoluti e come comunità non permettere che nessuno rimanga indietro, che nessuno sia preda, perché chi delinque in questo spera nell’incapacità di una comunità di essere solidale e nella assenza dello stato o nella sua debolezza nel punire. La criminalità  cerca di sostituirsi ed esso e stabilire un differente ordine sociale ed economico in cui tutti sono sudditi e schiavi.

Nel porto delle nebbie non disturbare il manovratore. Non disturbare il manovratore è il principio ispiratore della pianificazione, della programmazione e della gestione di progetti e attività nel porto di Brindisi.

Il fronte del porto è chiuso in se stesso, non si apre all’innovazione e a nuovi modelli di sviluppo e, come contraltare, assistiamo ad attacchi a volte anche inquietanti, nei confronti di qualsiasi forma di dissenso.

In questi giorni oggetto degli attacchi è il sindaco di Brindisi, non tanto per contestarne le posizioni espresse, quanto per ridurlo ad una voce fuori dal coro e contestare lo stesso diritto di opinione.

Si è aperta una discussione sul merito del piano regolatore del porto in fieri e sul modo in cui viene gestito il confronto, relegando l’amministrazione comunale di Brindisi, che ha il ruolo di assumere atti pianificatori concettualmente sovraordinati rispetto a piani specifici quale quello del porto, a semplice attore secondario.

Quel che è certo è che il Piano Regolatore del Porto in discussione ha cartografie e aerofotogrammetrie datate e previsioni di opere che aggravano il già pesante consumo di specchi di mare e l’impatto negativo sulle attività commerciali e turistiche e sulle potenzialità di nuovi investimenti ad alto valore aggiunto.

Mentre, infatti, la presidenza dell’ Autorità di sistema portuale, operatori portuali e qualche politico dichiaratamente di parte, mostrano un iperattivismo a sostegno di opere portuali quali la colmata di Costa Morena est, del deposito costiero di GNL di Edison e del deposito di carburante Brundisium, gli stessi soggetti non spendono una parola rispetto al fatto che la possibile cantieristica per impianti eolici offshore in Adriatico si crei a Taranto (anzi, c’è chi ha voluto amplificare superabili limiti legati al cono di atterraggio) e rischia di saltare il progetto sostenuto da ENEL di realizzazione di uno stabilimento di produzione di pale eoliche ad alta efficienza energetica, presentato dalla società Act Blade, perché tardano le autorizzazioni e la possibilità di avviare la produzione nei tempi richiesti da Invitalia.

Le scriventi associazioni continueranno a disturbare il manovratore e programmi e progetti che ripercorrono scelte altamente impattanti del passato, nell’unico interesse di pochi e continueranno a percorrere tutte le strade necessarie, tanto più se si ripeteranno fatti sconcertanti quali l’ancora mancata assegnazione del ricorso delle associazioni al Presidente della Repubblica in merito alle opere portuali, o il decreto ministeriale che autorizza il deposito costiero di GNL, localizzato in aperto contrasto con lo scalo intermodale da potenziare ed anche “aggirando” l’obbligo di valutazione dell’impatto ambientale.

Le associazioni ritengono la decisione del sindaco di Brindisi di ricorrere al TAR in merito al decreto sopra citato, un atto politicamente rilevante che richiede una costituzione ad adiuvandum e attendono pubbliche risposte in merito all’assordante silenzio di chi non ha speso una parola contro la possibile realizzazione della cantieristica per impianti eolici offshore a Taranto e non a Brindisi, affinché siano accelerati i tempi per l’attivazione dello stabilimento di produzione di pale eoliche di ultima generazione, primo insediamento di quel “polo delle rinnovabili” che è il vero futuro per Brindisi.

Fondazione Di Giulio; ISDE – Medici per l’Ambiente; Italia Nostra; Legambiente; No al Carbone; No Tap/Snam; Salute Pubblica.

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MENS SANA CIAURRI MESAGNE - VIRTUS GALATINA = 88 – 74

Mens Sana Mesagne: Rollo 16, Scalera D., Pesce, Ciccarese 12, Piliego 17,
Campana, Lamaj, Giorgio 10, De Vincentis, Malvindi 15, Callari, Colucci 18.
Allenatore: Angelo Capodieci.
Virtus Galatina: Calasso 17, Scalese 16, Stefanizzi 12, Bianco 7, Gabrieli,
Forte 6, Ottaviano, Toma 6, Guido, Mele, Spada 10. Allenatore: S.
Argentieri.
Parziali: 20-22 29-18 25-15 14-19
Arbitri: Laterza e Narracci.

Pronto riscatto della Mens Sana Mesagne, dopo la pessima prestazione di
sette giorni fa, che con pieno merito batte la capolista Virtus Galatina nel
match clou della quarta giornata di andata. Davanti a un folto pubblico, i
padroni di casa sciorinano una prestazione di alto livello con cinque
giocatori in doppia cifra e disputando una gara a tratti molto spettacolare.
Gli ospiti arrivano a Mesagne senza Provenzano, febbricitante, e la Mens
Sana deve rinunciare ancora a Luigi Scalera per un problema muscolare. Coach
Capodieci manda in campo Rollo, Giorgio, Malvindi, Colucci e Ciccarese,
mentre coach Argentieri schiera Calasso, Stefanizzi, Forte Toma e Spada. La
tripla di Colucci, la prima delle quattro, apre le ostilità e Rollo
imperversa nella difesa salentina. Stefanizzi ribatte colpo sul colpo, i
mensanini tentano la prima fuga con la tripla di Giorgio (16-10), ma un
parziale di 2-9 della premiata ditta Stefanizzi – Calasso portano gli ospiti
in vantaggio (18-19), a un minuto dalla fine del parziale che si chiude con
il Galatina avanti 20-22. Nel secondo periodo continua il botta e risposta
tra le due formazioni, un Piliego in gran spolvero mette subito a referto
nove punti, ma Scalese con due triple mantiene a ruota la sua squadra
(28-27). Il giovane Malvindi, buona la sua prestazione, insieme a Rollo e a
Colucci innescano il primo vero allungo dei biancoverdi, A tre minuti dal
risposo lungo il tabellone riporta 44-34 con gli ospiti in difficolta ad
attaccare la difesa della Mens Sana. Ancora Calasso prova a ricucire il
divario, ma all’intervallo il Mesagne con la tripla di Piliego conduce
49-40. Al rientro in campo la musica non cambia. I mensanini controllano
l’incontro realizzando con regolarità e difendendo la zona pitturata dalle
incursioni di Spada e compagni. Il Mesagne perde Rollo per una distorsione
alla caviglia, soccorso dai sanitari la guardia brindisina prova a
rientrare, ma deve abbandonare definitivamente la contesa. Stefanizzi prova
a mettersi in proprio incassando falli e punti dalla lunetta, ma una Mens
Sana perfetta con le triple consecutive di Malvindi, Colucci, Giorgio e
Piliego spacca definitivamente la gara. In chiusura del terzo periodo i
padroni di casa mettono in cassaforte il risultato raggiungendo il massimo
vantaggio 74-53. Nell’ultimo quarto il Galatina prova a mitigare la
sconfitta, le triple di Scalese portano gli ospiti a -10 ( 83-73) mentre
scorrono i titoli di coda. Davvero una bella Mens Sana quella vista in campo
con la capolista del girone. Buona circolazione di palla, ottime
collaborazione sulle due zone del campo e le migliori percentuali di
realizzazione notate in questa prima parte del campionato. Adesso bisogna
continuare su questa strada a cominciare da sabato prossimo quando alle ore
19:00 i mensanini renderanno visita ai giovani della Fortitudo Francavilla.

A.S.D. MENS SANA MESAGNE




Ancora grane nel centro polivalente “Francesco Bardicchia” di Mesagne a causa delle dimissioni dei sindaci revisori. Infatti, i soci con delega al controllo fiscale della struttura hanno rassegnate le loro dimissioni nelle mani del presidente dell’associazione “Bardicchia”, il cui comitato di gestione gestisce il centro. Per la verità è un po' tutta la gestione del polivalente per anziani che andrebbe rivista. Tanto, almeno, è ciò che pensa l’Amministrazione comunale che ha già avviato degli incontri interlocutori con funzionari e assessori al ramo per cercare di districare l’ingarbugliata matassa.

Tra le ipotesi maggiormente avvalorate ci sarebbe la messa a bando della gestione per assegnarla a un soggetto giuridico che dovrebbe far funzionare la struttura, di proprietà del Comune di Mesagne, come centro polivalente. Il centro polivalente, infatti, è una struttura di servizio territoriale che costituisce un luogo di incontro sociale culturale sportivo e ricreativo dei cittadini, d’ambo i sessi e di diversa fascia d’età, residenti nel Comune di Mesagne, che intendono integrarsi al fine di promuovere tutte quelle attività formative, culturali e sociali utili alla costruzione democratica di una società civile fondata sul pluralismo e sulla gestione sociale di tutte le istanze dell’educazione permanente.

Per questo motivo all’interno dei polivalenti è importante avere la presenza di figure professionali come, ad esempio, gli assistenti sociali, gli educatori, gli psicologi, e tante altre ancora utili a mettere al centro delle attenzioni l’anziano. Il tutto in ossequio alle direttive della Regione Puglia. Il “Bardicchia” di Mesagne, purtroppo, non ha queste caratteristiche. Probabilmente al suo interno ci sono soci che non sanno nemmeno chi è il poeta mesagnese cui è intitolato il centro. Per non parlare del rinnovo del comitato di gestione che a causa anche della pandemia attende di essere rinnovato. Per sistemare la situazione piuttosto nebulosa del centro polivalente “Bardicchia”, l’Amministrazione sta valutando l’ipotesi di indire una gara per l’assegnazione della gestione a un soggetto giuridico che abbia tutte le caratteristiche che la legge richiede.

“Per il polivalente c’è l'orientamento di adeguarlo alla realtà.  Si tratta di un centro ricreativo per anziani che svolge una funzione sociale importante, ma non è un centro polivalente come da legge regionale”, ha precisato l’assessore alle Politiche sociali, Anna Maria Scalera, che ha tenuto a precisare che dell’argomento “ne dovremo parlare con la maggioranza di governo per poi definire il percorso amministrativo”.

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La New Marzial Mesagne cala il tris per European Cadet Championships che si terrà a Malta. Gli atleti sono Adele Del Vecchio (-44 kg), Gabriele Rosato (-53 kg) e Sofia Frassica (-59 kg). Sono loro che rappresenteranno l’Italia ai prossimi europei dal 24 al 27 Novembre. iI tre si sono allenati con costanza e determinazione per questo appuntamento. 

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In occasione della “Giornata della donazione in ricordo del Dott. Angelo Raffaele Devicienti”  la squadra Omega Mesagne della SS Annunziata Mesagne, che milita nel Campionato Nazionale di Pallavolo Serie B Maschile, ha fatto visita al “Cento Omega Mesagne”, abbracciata dalle dottoresse Ersilia e Piera Devicienti, per certificare la condivisione dell’iniziativa in memoria del Dott. Devicienti. Infatti, non potendo aderire alla donazione  nella mattinata di oggi a causa dell’imminente gara a Pomigliano d’Arco contro l’Elisa Volley Pomigliano, è stata concordata una donazione di sangue in una seduta ad hoc, che tutti i dirigenti ed atleti della Polisportiva SS Annunziata Mesagne effettueranno, in data 27 Novembre. Tutto questo a memoria e in onore dell’indimenticato Dott. Angelo Raffaele Devicienti che ha speso la sua vita al servizio dei deboli e dei bisognosi.

“Molti sono coloro che, colpiti da problemi di salute e nell’impossibilità di fare fronte alle spese sanitarie necessarie, sono stati ospitati nella sua struttura privata per l’assistenza sanitaria necessaria gratuita ma sempre con la stessa gentilezza, affabilità e alta professionalità che l’ha sempre caratterizzato. Lo ricordo sempre col sorriso e la sua dolcezza ha sempre lenito le ansie dei pazienti che a lui ricorrevano. Era un professionista poliedrico dalle mille sfaccettature virtuose. Prima fra tutte la sua grande conoscenza della Medicina soprattutto nel campo specialistico della Radiologia oltre che la grande comunicazione con i pazienti anche nei frangenti più difficili e rispetto e considerazione dei colleghi”. Così lo ricorda con commozione Aldo Indolfi, dirigente della SS Annunziata Mesagne, che ha voluto a tutti i costi suggellare la condivisione con questa iniziativa e che spera si riproponga annualmente quasi come un appuntamento fisso col Dott. Angelo Raffaele Devicienti che così lo farebbe rivivere secondo la filosofia di vita che lo ha sempre caratterizzato.

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