Redazione

Uno dei punti di forza del programma dell’estate mesagnese 2022 è sicuramente il “Messapica film festival” che scandirà le calde notti nella cittadina messapica. Il cartello delle proiezioni sarà reso pubblico in settimana, nel frattempo iniziamo a scoprire qualche curiosità che orbita intorno alla programmazione che si annuncia ricca di presenze nazionali e internazionali.

Regista dell’intera operazione cinematografica, per il quarto anno consecutivo, è la mesagnese Floriana Pinto che da undici mesi, cioè dal mese successivo alla terza edizione, si è messa al lavoro per programmare un’edizione 2022 dai contorni fantastici.  Dunque, torna l’estate e, insieme agli eventi più mondani, in Puglia torna anche il cinema d’autore. A Mesagne, località in grande ascesa nella provincia di Brindisi, da 18 al 24 Luglio si svolgerà la quarta edizione del “Messapica film festival”. Uno spazio dedicato al miglior cinema internazionale, fatto dalle donne e dagli uomini che le donne le raccontano, e che la direttrice artistica Floriana Pinto ci tiene a descrivere come “un presidio di umanità attorno al quale parlare dei temi che riguardano tutti gli esseri umani’. Sette giorni ricchi di appuntamenti e grandi novità: 30 proiezioni tra lungometraggi, documentari e cortometraggi, presentazioni di libri, focus su temi del contemporaneo, eventi collaterali e un’arena tutta dedicata al cinema per ragazzi e le famiglie. Ma anche un’edizione all’insegna della solidarietà, che nasce con l’hashtag #pace come motore che sottende a tutti i contenuti del festival.Messapica_film_festival.jpeg

Novità importante di questa quarta edizione è la presenza di una giuria internazionale formata da personalità del mondo del cinema che decreterà il miglior film del concorso Meff 2022, tra cui anteprime nazionali e regionali che arrivano dai festival di Cannes, Berlino e Venezia. Il festival sarà anche l’approdo di un percorso lungo un anno, realizzato attraverso il “Meff School Lab”, un laboratorio di alfabetizzazione al linguaggio cinematografico rivolto alle scuole superiori di primo e secondo grado di Mesagne, conclusosi con la produzione di due cortometraggi che saranno presentati durante le giornate del Festival. Il Meff, che fa parte della Apulia Cinefestival Network, ed è realizzato con il contributo del Comune di Mesagne, della Regione Puglia e di Apulia Film Commission, è riuscito in tre edizioni a ritagliarsi una narrazione unica in tutta la Puglia. Per conoscere l’intera programmazione della settimana dedicata al cinema bisognerà avere un po' di pazienza e attendere ancora qualche giorno.

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Dati del giorno: 26 giugno 2022

3.022
Nuovi casi
12.494
Test giornalieri
1
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 917
Provincia di Bat: 290
Provincia di Brindisi: 267
Provincia di Foggia: 453
Provincia di Lecce: 655
Provincia di Taranto: 382
Residenti fuori regione: 48
Provincia in definizione: 10
34.640
Persone attualmente positive
269
Persone ricoverate in area non critica
9
Persone in terapia intensiva

Si sono esibite le ‘signore delle orecchiette’ in Piazza del Ferrarese per cittadini e turisti per spiegare come fare la pasta in casa con il grano appena raccolto in Puglia, in occasione della Festa del cereale più ricercato del momento a causa della guerra in Ucraina, una festa amara per il calo della produzione del 35%, con punte del 50% in alcune aree della Puglia. E’ quanto emerge dalle rilevazioni della Coldiretti Puglia, divulgata in occasione della festa della mietitura e del grano che si è celebrata in tutti i mercati contadini, con il crollo della produzione di grano in Puglia a causa della siccità che sta stringendo in una morsa la regione da mesi.

La produzione è in calo proprio quando in Puglia coltivare grano è costato agli agricoltori pugliesi fino a 600 euro in più ad ettaro a causa dell’impennata dei costi di produzione causata dall’effetto a valanga della guerra in Ucraina dopo la crisi generata dalla pandemia Covid, che si riflette a cascata dalle sementi al gasolio fino ai fertilizzanti – afferma Coldiretti Puglia - per cui il salasso a carico del Granaio d’Italia rende necessari interventi per aiutare le imprese rispetto a rincari ormai insostenibili, a partire dal settore cerealicolo che rappresenta uno dei simboli della situazione di difficoltà in cui versa l’agricoltura regionale.

Ad essere più penalizzati con i maggiori incrementi percentuali di costi correnti – continua la Coldiretti Puglia - sono proprio le coltivazioni di cereali, dal grano all’avena, che servono al Paese a causa dell’esplosione della spesa di gasolio, concimi e sementi e l’incertezza sui prezzi di vendita con le quotazioni in balia delle speculazioni di mercato.

Il taglio dei raccolti causato dall’incremento dei costi e dalla grave e perdurante siccità in alcune aree delle province di Bari e Foggia – sottolinea Coldiretti Puglia – rischia di aumentare la dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti agroalimentari con l’Italia che è già obbligata ad importare il 64% del grano per il pane, il 44% di quello necessario per la pasta, ma anche il 16% del latte consumato, il 49% della carne bovina e il 38% di quella di maiale, senza dimenticare che con i raccolti nazionali di mais e soia, fondamentali per l’alimentazione degli animali, si copre rispettivamente appena il 53% e il 27% del fabbisogno italiano secondo l’analisi del Centro Studi Divulga.

La Puglia è il principale produttore italiano di grano duro, con 360.000 ettari coltivati e 10milioni di quintali prodotti in media all’anno. La domanda di grano 100% Made in Italy che si scontra con anni di disattenzione e abbandono che nell’ultimo decennio – denuncia Coldiretti Puglia - hanno portato alla scomparsa di 1 campo su 5 con la perdita di quasi mezzo milione di ettari coltivati, con effetti dirompenti sull’economia, sull’occupazione e sull’ambiente, dalla concorrenza sleale delle importazioni dall’estero, soprattutto da aree del pianeta che non rispettano le stesse regole di sicurezza alimentare e ambientale in vigore in Puglia ed in Italia.

Le migliori varietà di grano duro selezionate – insiste Coldiretti Puglia - da Emilio Lepido a Furio Camillo, da Marco Aurelio a Massimo Meridio fino al Panoramix e al grano Maiorca, sono coltivate dagli agricoltori sul territorio pugliese che produce più di 1/4 di tutto il frumento duro italiano.

La minor produzione pesa sulle aziende cerealicole che hanno dovuto affrontare rincari delle spese di produzione che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio con incrementi medi dei costi correnti del 68% secondo elaborazioni Coldiretti su dati del Crea dalle quali si evidenzia che in un caso su quattro i costi superano i ricavi con il grano duro per la pasta che è quotato in Italia 55 centesimi al chilo e quello tenero per il pane a 45 centesimi al chilo. L’impatto si fa sentire anche sui consumatori con i prezzi che dal grano al pane aumentano da 6 a 12 volte tenuto conto che per fare un chilo di pane occorre circa un chilo di grano, dal quale si ottengono 800 grammi di farina da impastare con l’acqua per ottenere un chilo di prodotto finito venduto da 2,7 euro al chilo a 5,4 euro al chilo, secondo la Coldiretti.

Un trend negativo che aumenta la dipendenza dall’estero in una situazione in cui – evidenzia la Coldiretti regionale – l’Italia è diventata deficitaria in molte materie prime e produce appena il 36% del grano tenero che serve per pane, biscotti, dolci e il 62% del grano duro per la pasta.

Per effetto della riduzione delle rese a causa dei cambiamenti climatici– continua la Coldiretti Puglia - il raccolto dovrebbe attestarsi attorno ai 6,5 miliardi di chili a livello nazionale su una superficie totale di 1,71 milioni di ettari coltivati fra grano duro per la pasta (1,21 milioni di ettari) e grano tenero per pane e biscotti (oltre mezzo milione di ettari).

La situazione è preoccupante anche a livello internazionale dove la produzione mondiale di grano per il 2022/23 è stimata in calo a 769 milioni, per effetto della riduzione in Ucraina con un quantitativo stimato di 19,4 milioni di tonnellate, circa il 40% in meno rispetto ai 33 milioni di tonnellate previsti per questa stagione ma anche negli Stati Uniti (46,8 milioni) e in India (105 milioni), secondo l’analisi della Coldiretti sugli ultimi dati dell’International Grains Council che evidenzia peraltro  che in controtendenza il raccolto di grano cresce del 2,6% in Russia per raggiungere 84,7 milioni di tonnellate delle quali circa la metà destinate all’esportazioni (39 milioni di tonnellate).

Il Paese di Putin è il primo esportatore mondiale di grano con il controllo delle scorte alimentari– sottolinea la Coldiretti – rischia di sconvolgere gli equilibri geopolitici mondiali con Paesi come Egitto, Turchia, Bangladesh e Iran che acquistano più del 60% del proprio grano da Russia e Ucraina ma anche Libano, Tunisia Yemen, e Libia e Pakistan sono fortemente dipendenti dalle forniture dei due Paesi.

Una situazione che riguarda direttamente anche l’Unione Europea nel suo insieme dove – precisa la Coldiretti – il livello di autosufficienza delle produzione comunitaria varia dall’ 82% per il grano duro destinato alla pasta al 93% fino al 142% per quello tenero destinato alla panificazione secondo l’analisi della Coldiretti sull’ultimo outlook della Commissione Europea che evidenzia l’importanza di investire sull’agricoltura per ridurre la dipendenza dall’estero e non sottostare ai ricatti alimentari.

Bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi sia immediati per salvare le aziende che strutturali per programmare il futuro, lavorare da subito agli accordi di filiera e investire per aumentare la produzione e le rese dei terreni – conclude Coldiretti Puglia - con bacini di accumulo delle acque piovane per combattere la siccità ma bisogna anche sostenere la ricerca pubblica con l’innovazione tecnologica a supporto delle produzioni, della biodiversità e come strumento di risposta ai cambiamenti climatici.

PUGLIA

2020

2021

PRODUZIONE CEREALI

superficie totale - ettari

produzione totale - quintali

superficie totale - ettari

produzione totale - quintali

    frumento tenero

15000

402800

7100

233000

    frumento duro

344300

9904500

343500

9718500

    orzo

22350

549000

22050

550000

    avena

24650

562400

24550

564400

    mais

840

52300

835

53500

    sorgo

100

4000

100

4000

    altri cereali

6040

126800

6090

133810

TOTALE

413280

11601800

404225

11257210

Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati Istat.

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Il comune di Mesagne, con delibera di G.M. n° 186 del 25 Maggio 2022, ha avviato l’iter amministrativo per accedere ad un mutuo presso la Cassa Deposito e Prestiti per un milione di Euro con cui intende acquisire beni immobili destinati a standard’s urbanistici (verde pubblico e parcheggi) a servizio del quartiere Zecchino e terreni destinati all’ampliamento del Cimitero Comunale secondo la previsione del Piano Regolatore Generale.
 Il terreno destinato a parcheggio pubblico è ubicato e prospiciente via Damiano Chiesa, ricade in parte su strada pubblica e in parte è identificato dal Foglio Catastale 40 particella 782. Le aree destinate a verde pubblico sono sempre ubicate fra via Damiano Chiesa e via Papa Paolo VI (Foglio 40 particelle 782, 121, 739), sono in continuità con la precedente e costituiscono la gran parte della superficie da acquisire. Il costo complessivo di queste superfici, sulla base della valutazione posta dall’Agenzia delle Entrate (15 euro a mt2) è di 454.753,33 euro . 
L’area da espropriare per l’ampliamento del Cimitero avrebbe una estensione di 45.000 mt2 e un costo complessivo di 510.580,17 euro a cui si aggiungerebbe l’acquisizione della fascia di rispetto cimiteriale compresa la via Paolo IV (la strada che porta al cavalcavia) e le mura di cinta del cimitero per un costo di 34.666,50. 
Delibera secca senza fronzoli e rimandi, senza se e senza ma. I se e i ma ce li mettiamo noi.
· Possibile che una decisione così importante che espone l’Ente e i cittadini ad un ulteriore aggravio del tasso di indebitamento, in un contesto di persistente difficoltà del bilancio comunale e con ripercussioni urbanistiche e sociali rilevantissime sia stata assunta senza il parere vincolante del Consiglio Comunale, senza che vi sia menzione negli strumenti di programmazione adottati ( Bilancio di Previsione, Piano delle alienazioni e delle acquisizioni, Programma triennale delle O.O.P.P.), senza uno straccio di discussione in una Commissione Consiliare? Possibile che il sindaco non si sia sentito in dovere di inserirla tra le sue comunicazioni rese al Consiglio del 13 Giugno scorso?
· Esiste un progetto preliminare, uno studio di fattibilità, una proiezione che determini quali saranno i costi e i tempi di realizzazione delle opere? Dalla lettura deliberazione nulla di ciò è dato di sapere e non si va oltre l’acquisizione dei suoli .
· L’ampliamento del cimitero a parer nostro, non dovrebbe rientrare fra gli “standards urbanistici della zona Quartiere Zecchino” come recita la delibera, sono cose affatto differenti salvo che non si voglia considerare la città dei morti a servizio di quella dei vivi ed entrare nel cuore di una concezione transeunte della vita e della morte. Questa distinzione sarebbe importante perché diverse sono le connotazioni urbanistiche, diverse dovrebbero essere le fonti di finanziamento e il piano realizzativo delle opere. 
· L’ acquisizione delle aree da destinare a standard’s dovrebbero finanziarsi col capitolo di spesa all’uopo istituito e dedicato (cap. n°878 art 3 ), quello che si costituisce con gli oneri derivanti dalla monetizzazione cioè dai soldi che i cittadini versano nel momento del rilascio del titolo abilitativo affinchè il comune realizzi le opere di urbanizzazioni.
· L’acquisizione delle area per l’ampliamento del cimitero potrebbe finanziarsi con gli introiti derivanti dal capitolo delle entrate per “servizi cimiteriali” e l’ampliamento potrebbe realizzarsi, come già fatto, con una partita di giro derivante dalla vendita dei suoli per le cappelle gentilizie. Magari si potrebbe procedere per lotti funzionali progressivi giacchè un primo ampliamento è in corso di realizzazione e cresce la richiesta di cremazione che invece non viene affatto considerata. 
· Perché questa fretta di ricorrere all’acquisizione sic et simpliciter di aree su cui peraltro non incombe un vincolo espropriativo che obblighi il comune di acquisirle? Perché questa fretta di accendere un mutuo senza una discussione preliminare sui temi urbanistici e finanziari che la vicenda comporta?
· Considerando che verosimilmente oltre l’80% dell’area a standard che si prevede di acquisire è destinata a verde pubblico, cosa si intende fare di questa vastissima area: un parco urbano, un parco giochi per i bambini, un’ impianto sportivo? Tanti e tali sono le possibilità concesse dalle Norme Tecniche di Attuazione (N.T.A.) che bisogna attentamente valutare l’impatto e i carichi urbanistici che l’intervento comporterà su un area molto congestionata dove insistono una gran quantità di strutture e servizi pubblici ( una scuola materna, una scuola elementare, l’Istituto Tecnico Commerciale, il Palazzetto dello sport, il Salento Fun Park , l’ex mattatoio ). Si può sapere dunque cosa si intende fare e come si integrano questi ipotetici interventi con il Piano di Rigenerazione Urbana “Zecchino” approvato e finanziato?    
· Qual è il destino ipotizzato per l’area antistante l’Istituto Tecnico Commerciale (Foglio catastale 40 part. 836) anch’essa tipizzata dal Piano Regolatore come parcheggio pubblico, giacchè questa area, a differenza di quelle in discussione, è stata censita dall’Ufficio Tecnico come area di prima acquisizione per la sua la sua ubicazione strategica nel contesto del quartiere e che per questo verrebbe prima delle altre?    
Con questi chiari di luna il parcheggio allo Zecchino, che doveva esser già pronto a ricevere la folla di turisti che bussano alla Porta Grande, si farà alle calende greche e per molto tempo ancora bisognerà accontentarsi della navetta di via Brodolini.
Queste e altre domande ha sollecitato la lettura questa delibera e le risposte? …….Parole al vento.
           
Movimento libero & progressista 

Novità sul fronte dell'omicidio di Carlo Giannini. Il prossimo 22 luglio si svolgerà a Sheffield, nello Yorkshire meridionale dell’Inghilterra, l’udienza di convalida dell’arresto del 27enne sospettato di aver partecipato all’aggressione in cui perse la vita il 34enne mesagnese, Carlo Giannini. Si spera che nella medesima data possa essere fissata una data per l’istruttoria. Infatti resta ancora avvolto da un alone di mistero l’omicidio del giovane chef, ammazzato con una sola coltellata al petto, poiché sono ancora sconosciuti sia il movente sia la dinamica.

Infatti resta ancora avvolto da un alone di mistero l’omicidio del giovane chef, ammazzato con una sola coltellata al petto, poiché sono ancora sconosciuti sia il movente sia la dinamica. Di certo c’è quanto hanno rivelato alcune telecamere di video sorveglianza presenti in zona e che hanno filmato, alle 23.06 dell’11maggio scorso, Carlo entrare nel Manor Fields Park. Alle ore 5 del 12 maggio un passante ha telefonato alla polizia, dicendo che un giovane era seduto su una panchina del parco e sembrava morto. L’arrivo della polizia, poco dopo, e la conferma della causa della morte di Carlo per omicidio. Nei giorni successivi gli investigatori hanno diramato delle foto di alcuni individui che sono entrati nel parco tra le ore 23,13 dell’11 maggio e le 3,09 del 12 maggio. Qualcuno di loro potrebbe aver visto qualcosa o essere, addirittura, il killer del giovane mesagnese.

Dopo alcune settimane la polizia di Sheffield ha arrestato un 27enne sospettato di aver ruotato intorno all’omicidio del Giannini. Prima di lui era stato tratto in arresto un ragazzo di 17 anni, rilasciato sotto inchiesta, e uno di 18 anni, anch’egli rilasciato poco dopo su pagamento della cauzione. Titolare delle indagini è l'ispettore capo Becky Hodgman, che, sull’argomento, ha dichiarato: "È essenziale creare un quadro chiaro dell'attività all'interno e intorno al parco nella notte dell'11 maggio e nelle prime ore del 12 maggio”. L'omicidio è maturato in Inghilterra, nel South Yorkshire, nella città di Sheffield, dove Carlo Giannini era ritornato a lavorare dopo una parentesi tedesca. Infatti, con il fratello Stefano e la cognata Valentina avevano avviato una pizzeria in Germania, nel cuore della foresta nera. Poi Carlo aveva deciso di fare ritorno in Inghilterra. Ed è qui che, probabilmente, va cercato il movente della sua morte. La pista principale potrebbe essere quella di un’aggressione con rapina, avvenuta nella notte all’interno del parco. In pratica Carlo si sarebbe trovato nel luogo sbagliato all’ora sbagliata. Ma ogni altra ipotesi è vagliata dall’ispettore Hodgman.  Il caso Giannini è seguito costantemente anche dai funzionari della Farnesina che sono in contatto con l’ambasciata italiana di Londra e il consolato di Sheffield. Intanto, a Mesagne, e non solo, sono in tanti ad aspettare una svolta nelle indagini. Che siano chiari movente e dinamica, ma soprattutto coloro che hanno ammazzato Carlo in una terra lontana, dove si era trasferito per lavorare.

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Un gravissimo incidente sul lavoro si è verificato oggi, intorno alle ore 8, a bordo di un traghetto Moby che stava arrivando nel porto di Genova dopo essere partito da Porto Torres. Per ragioni ancora da accertare, un marittimo di circa 40 anni, C. M. di Mesagne ma residente a Ischia, è rimasto schiacciato da una porta a tenuta stagna mentre stava lavorando a bordo della nave di cui era ufficiale di macchine. 

 

La VI Commissione Cultura della Regione Puglia ha firmato, in data 22 giugno 2022, la proposta di legge sulla tutela e salvaguardia delle bande da giro.

Si tratta di un unicum nel panorama nazionale. La Regione Puglia riconoscerebbe così l’importanza, storica, sociale e soprattutto musicale culturale delle bande da giro, degli autori regionali delle tradizioni ad esse connesse che divengono patrimonio comune e come tali dovranno essere tutelate ed esportate per garantire la loro salvaguardia e vitalità.

“Alla soddisfazione dei consiglieri regionali e ai sindaci dei comuni che vedono nei festival legati alla tradizione bandistica un patrimonio immateriale da salvaguardare ed esportare - afferma Benedetto Grillo, Presidente dell’Associazione Nazionale Bande da Giro - si aggiunga quella di tutta la nostra Associazione Nazionale e delle Bande da Giro che rappresentiamo. Questo piccolo passo costituisce il riconoscimento dell’ente banda da parte della Regione Puglia in attesa della votazione in Consiglio Regionale.”

“E’ doveroso ringraziare - conclude Grillo - tutta la parte politica di ogni colore che ha ascoltato le esigenze dei lavoratori e delle bande rappresentate dall’Anbg e non solo, licenziando una legge di poche righe ma con un ampio significato. Consentiteci un particolare grazie al Presidente della Commissione Cultura Donato Metallo, ai vice presidenti Parchitelli e La Notte ed tutti i consiglieri regionali firmatari che, insieme al Direttore Generale Patruno ed ai sindaci dei festival di Puglia dedicati alla banda, hanno saputo proporre, ascoltare e tutelare diventando i primi grandi sostenitori di questa proposta di legge.

Fare rete tra istituzioni e associazioni costituisce ancora una volta il baluardo fondamentale per la salvaguardia del patrimonio comune e dei diritti dei lavoratori valorizzando la nostra terra e la nostra cultura ed in questo la Regione Puglia, mi preme dirlo, è avanti anni luce.”

Il peggio pare passato, eppure non possiamo ancora considerarci completamente al sicuro. L’interruzione forzata, nei due anni di pandemia, non ci ha sottratto impegno, passione, voglia di ritornare. Anzi, non vedevamo l’ora.

L’asd Robur Brindisi presenta l’8^ edizione del torneo di basket under 13 che da diversi anni anima le piazze della nostra città e dei paesi della nostra provincia: “Brindisi Porta del Salento”.

Da lunedì 27 giugno e sino al 2 luglio, 15 squadre, provenienti da tutta la Puglia, giocheranno, si divertiranno e faranno amicizia nei parchi e nelle piazze di Brindisi, Mesagne e San Pancrazio Salentino.

La manifestazione, giunta all’ottava edizione, rientra nel cartellone dell’estate brindisina “Un mare di eventi” e si avvale del patrocinio della regione Puglia, del comune di Brindisi, Mesagne, San Pancrazio Salentino, della Provincia di Brindisi, dell’Arcidiocesi di Brindisi e Ostuni, con il contributo di Enel, nell’ambito del progetto CSI “Insieme per lo sport”, di RentOne, BrinMense e della ditta Rubini Davide quali main sponsor, e di altre piccole e grandi aziende ed esercizi commerciali che, nonostante la crisi economica che attanaglia il Paese hanno voluto contribuire alla riuscita dell’evento.

Queste le quindici formazioni che parteciperanno all’ottava edizione di Brindisi Porta del Salento Torneo di basket Under 13: New Basket Brindisi, ASD Young  Basket Massafra, New Basket Lecce (squadra A); Mens Sana Mesagne, Virtus Taranto, Cestistica Ostuni, Gymnasium San Pancrazio, Murgia basket Santeramo, Fortitudo Francavilla, Aurora Brindisi, Pallacanestro San Vito dei Normanni, Pallacanestro Lupa Lecce, Scuola Basket Martinese, New Basket Lecce (squadra B) e Asd Robur Brindisi.

“La ASD Robur Brindisi è orgogliosa di ritornare al lavoro – afferma Gianpaolo Amatori General Manager della società organizzatrice - di dare la possibilità ai giovani, al nostro futuro, di divertirsi e di usare la pallacanestro quale veicolo di socializzazione, condivisione e di riprendere il cammino che dallo sport si propaga verso i valori che maggiormente devono ispirare tutti i cittadini: la lealtà, il rispetto, l’amicizia. Con uno sguardo a quanto accade nel mondo, dove manca la Pace.

Per noi ospitare giovani atleti provenienti da ogni dove - continua Gianpaolo Amatori - sta diventando un’esigenza, non solo per il piacere di incontrarci nuovamente sui campi dello sport che più ci appassiona. Significa ritornare a sentirci nuovamente vivi, colorando l’estate delle nostre città”.

Le gare si disputeranno nel campo di basket del Parco Maniglio al rione Bozzano (si ringrazia la Multiservizi per la fattiva collaborazione), nella Villa comunale di Mesagne  e nel pallone tensostatico di San Pancrazio Salentino e si potranno seguire sul sito asdroburbrindisi.it e sulla pagina Facebook “Brindisi porta del Salento”.

Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 22 giugno 2022 sono state somministrate 935.191 dosi di vaccino, di cui 342.256 prime dosi, 332.123 seconde dosi, 257.748 terze dosi e 3.064 quarte dosi; mediamente, sono state somministrate 1.844,5 dosi per giornata di vaccinazione.

Il 63,2% (590.897) delle dosi è rappresentato da Pfizer, il 23,6% (221.020) da Moderna, il 9,2% (86.097) da AstraZeneca, il 2,7% (24.957) da Pfizer pediatrico, l'1,3% (12.098) da Janssen (Johnson&Johnson) e lo 0,01% (86) da Novavax. Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 53,2% a persone al di sotto dei 60 anni; il 24,9% agli anziani; il 12,1% ai soggetti fragili; il 3,9% al personale sanitario; il 2,6% al personale scolastico; l’1% alle forze dell'ordine; il 2,3% ad altre categorie. Questa la distribuzione delle seconde dosi: per il 54,8% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 26,1% agli anziani; per il 10,3% ai soggetti fragili; per il 3,9% al personale sanitario; per il 2,4% al personale scolastico; per l'1% alle forze dell'ordine; per l'1,5% alle altre categorie. Questa, infine, la distribuzione delle terze dosi: il 28,9% agli anziani; il 49,8% a persone al di sotto dei 60 anni; il 10,7% ai soggetti fragili; il 3,4% al personale sanitario; l'1,2% al personale scolastico; lo 0,9% alle forze dell'ordine; il 5,1% alle altre categorie.

Fino al 22 giugno i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 335.173, di questi 321.099 con la seconda dose e 244.116 con la terza dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 90,9%, all'87,1% e al 70,6%. Sono 3.208 i residenti che hanno ricevuto la quarta dose. La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 98,9%, al 96,9% per il ciclo completo e all'85,2% per la terza dose. I residenti di età compresa tra 5 e 11 anni vaccinati con prima dose risultano essere 12.970 per una copertura vaccinale pari al 56,8%.

Sono 128.336 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, di cui 54.861 (42,8%) in ambito ambulatoriale. Il 17,9% (22.991) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 24,5% (31.440) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 24,2% (30.972) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 33,8% (42.933) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente dai medici di famiglia (70.849; 55,3%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (31.562; 24,6%), dai soggetti sotto i 60 anni (9.633; 7,5%) e da altre categorie (16.291; 12,7%).

Dati del giorno: 25 giugno 2022

3.726
Nuovi casi
14.531
Test giornalieri
1
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.112
Provincia di Bat: 412
Provincia di Brindisi: 316
Provincia di Foggia: 619
Provincia di Lecce: 704
Provincia di Taranto: 494
Residenti fuori regione: 55
Provincia in definizione: 14
32.917
Persone attualmente positive
259
Persone ricoverate in area non critica
10
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.181.808
Casi totali
11.302.337
Test eseguiti
1.140.291
Persone guarite
8.600
Persone decedute