Redazione

 Nella meravigliosa cornice di Tenuta Moreno, la vulcanica Pamela Raeli insieme al Sen. Dario Stefàno hanno premiato il Presidente Angelo Maci e il Direttore Generale Assunta De Cillis con il "Golden Wine Awards 2022" per essere stati insieme Ambasciatori del Vino Pugliese nel mondo. Un premio che racconta trentatré anni di promozione del brand vitivinicolo salentino; un lavoro fatto senza sosta che con tantissimi sacrifici ha reso questo territorio famoso per la produzione di vini di qualità. «...in tasca avevamo molti sogni - ha detto il Direttore Generale Assunta De Cillis che ha continuato - abbiamo proceduto consapevoli dell'importanza dello spirito mutualistico che caratterizza la nostra cooperativa e che ci ha motivati a promuovere i marcatori identitari di questo territorio attraverso le produzioni autoctone di Negroamaro, Primitivo e le altre eccellenze del Salento». Anche il Presidente Angelo Maci ha ribadito l'importanza del percorso fatto negli ultimi anni: «per il mondo eravamo dei perfetti sconosciuti; gli ostacoli maggiori che abbiamo incontrato risiedevano proprio nella difficoltà di spiegare al mondo che oltre ai blasonati vini toscani, piemontesi e veneti, nel profondo Sud d'Italia si stava muovendo una forza contadina unica che, col tempo, avrebbe conquistato i mercati mondiali». Presenti alla Premiazione anche la Event Manager Antonella Maci, il Direttore Commerciale Italia Antonella Di Fazio, l'Agronomo Nicola Scarano, il giovane enologo Francesco Fortunato Maci e la neo Presidente di Due Palme, Melissa Maci, che ha detto: «Papà e Assunta hanno creduto fortemente nel sogno Due Palme che oggi è sotto gli occhi di tutti. Siamo lo specchio dei sacrifici compiuti in questi lunghi trent'anni nei quali pietra dopo pietra si è dato vita ad una realtà cooperativistica che, mi fa piacere sempre ricordarlo, molti economisti e molti studenti raccontano nei loro lavori».
 

Dati del giorno: 22 marzo 2022

12.007
Nuovi casi
56.169
Test giornalieri
13
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 3.669
Provincia di Bat: 843
Provincia di Brindisi: 1.073
Provincia di Foggia: 1.534
Provincia di Lecce: 3.339
Provincia di Taranto: 1.403
Residenti fuori regione: 95
Provincia in definizione: 51
107.952
Persone attualmente positive
620
Persone ricoverate in area non critica
32
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

851.832
Casi totali
9.391.623
Test eseguiti
736.005
Persone guarite
 
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 276.592
Provincia di Bat: 80.906
Provincia di Brindisi: 78.062
Provincia di Foggia: 130.208
Provincia di Lecce: 164.457
Provincia di Taranto: 112.696
Residenti fuori regione: 6.137
Provincia in definizione: 2.774

L’allarme lanciato con abbondante anticipo dai costruttori italiani dell’ANCE purtroppo non è servito ad evitare il peggio ed oggi il paese rischia una crisi senza precedenti, determinata dal blocco totale di tutti i cantieri. Il dato di partenza è quello del caro-materiali, a cui il Governo nazionale non ha saputo far fronte con provvedimenti in grado di offrire soluzioni praticabili alle stazioni appaltanti (enti pubblici). Provvedimenti, peraltro, auspicati anche dall’ANAC (Autorità Nazionale anticorruzione) per venir fuori da una situazione di blocco totale del settore edilizio.

Attualmente, infatti, ci si trova di fronte alla possibilità di scegliere se alimentare la “posta improduttiva” (costituita dai ‘fermo-cantiere’, dal ricorso massiccio agli ammortizzatori sociali, dall’aumento dei percettori del reddito di cittadinanza e dalla mancata fruizione di opere pubbliche), con il conseguente fallimento del PNRR e di qualsiasi possibilità di ripresa produttiva ed occupazionale del paese, oppure se far lievitare la “posta produttiva” (riduzione delle opere da realizzare per rientrare nelle somme stanziate e disponibili oppure – ancora meglio – evitare fermi di cantiere e proseguire i lavori con la presa d’atto della variata distribuzione della spesa per gli straordinari aumenti delle materie prime, attivando ogni mezzo possibile per reperire nuovi finanziamenti) rappresentata da ciò che ANCE dice da tempo e che comincia a prendere piede grazie al coraggio di qualche amministratore locale.

Il riferimento, in particolare, è a quanto deliberato dall’Amministrazione Comunale di Cavriana (Mantova) grazie ad una proficua interlocuzione con il consorzio aggiudicatario di quell’appalto.

Puntare con decisione sulla “posta produttiva”, pertanto, rappresenta senza dubbio la più credibile via d’uscita per la crisi in atto.

Ma, come già detto, il Governo deve fare la sua parte attraverso gli ormai irrinviabili interventi normativi, prevedendo un meccanismo di revisione prezzi alla francese, con la possibilità di reperire risorse pure attraverso lo stralcio di opere (e quindi non aumentando la spesa).

Il tutto, anche per gli appalti in corso e quindi cogliendo la straordinarietà della situazione.

La politica, insomma, deve riappropriarsi del suo ruolo, tutelando gli interessi collettivi del paese ma senza sottovalutare problemi solo apparentemente confinati in un comparto, come adesso appaiono quelli dell’edilizia.

E deve fare la sua parte anche la Regione, visto che il prezziario della Puglia è fermo addirittura al 2019, cioè un mondo completamente differente da quello attuale. Apprendiamo che l’adeguamento a cui si sta pensando consisterebbe in una percentuale tra il 7 e il 9%. Si tratta di cifre irrisorie che non risolvono in alcun modo il problema.

Insomma, in assenza di interventi immediati, l’alternativa è il sostanziale fallimento del PNRR, che si concretizza nella mancata realizzazione delle opere pubbliche ed in un arretramento del paese per effetto dei ritardi nella sua infrastrutturazione.

Angelo Contessa – ANCE Brindisi

La regata costiera da Brindisi ad Apani, disputata domenica 20 marzo (giornata soleggiata e con vento debole), è stato l’ultimo atto del programma della Coppa Carnevale 2022. Particolarmente significativa la collaborazione tecnico-organizzativa tra il Circolo della Vela e la Lega Navale Italiana, fortemente voluta dai presidenti dei due sodalizi brindisini, Gaetano Caso e Salvatore Zarcone. Nella classe ORC Crociera-Regata si è imposta l’imbarcazione «Shaula» di Dario Gaetani del Circolo Nautico L’Approdo di Porto Cesareo, mentre per la classe ORC Gran Crociera affermazione di «Talitha» di Gianluca Fischetto della Lega Navale di Brindisi. La cerimonia di premiazione si è svolta nel Marina di Brindisi alla presenza dello stesso Salvatore Zarcone, accompagnato dal direttore sportivo della LNI Brindisi Angelo Lombardo, e del vice presidente del Circolo della Vela, Luigi De Bernardo e del segretario generale Federico Gagliano. E’ stato un momento festoso e di grande cordialità, con il reciproco «in bocca al lupo» per il prossimo appuntamento di Polignano (Bari) dove sarà disputata la Coppa dei Campioni, evento clou della vela d’altura pugliese. Ma l’auspicio più importante è quello del consolidamento della sinergia tra le due realtà veliche brindisine col proposito di diffondere ulteriormente questo bellissimo sport e, naturalmente, l’amore per il mare.   

Una vasta platea di lavoratori precari degli Ambiti Territoriali della Provincia di Brindisi  ha  diritto ad essere stabilizzata in quanto ha raggiunto i 36 mesi di anzianità lavorativa previsti dalla Legge Madia.

Si tratta di assistenti sociali, amministrativi, educatori, sociologi, psicologi ecc. di comprovata esperienza professionale  che ha svolto intensi percorsi di formazione per erogare   il  Welfare garantendo assistenza e benessere  per il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini più fragili.

 I fondi del PNRR sono un occasione da non perdere per rilanciare il Welfare  proprio attraverso gli Ambiti Territoriali che avranno un ruolo centrale  anche nel nuovo sistema di audit e rendicontazione.

E’ necessario, dunque, che il personale addetto ai servizi sociali  della provincia di Brindisi,  già formato e specializzato,  ottenga la stabilità occupazionale avendo maturato i requisiti di Legge per garantire il miglioramento dei servizi ai cittadini più bisognosi.

Il diritto alla stabilizzazione va garantito anche a coloro che raggiungeranno a breve il requisito dei 36 mesi.

La FP CGIL di Brindisi  sarà al fianco dei lavoratori  nel percorso di stabilizzazione e ove dovessero registrarsi resistenze   saranno attivate le proprie strutture legali a garanzia della tutela occupazionale dei lavoratori interessati.

Brindisi li, 22/03/2022                                                     LA SEGRETARIA GENERALE

                                                                                                   Patrizia Stella

In un Paese come l’Italia dove l’85% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada la riduzione dei prezzi di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa di consumatori. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in occasione della riduzione delle accise sui carburanti e quindi del loro prezzo di vendita prevista dall’entrata in vigore del decreto legge "Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina", dopo che in poche settimane il prezzo del gasolio agricolo era schizzato mediamente del 115% rispetto a prima dello scoppio della guerra. 

Con il credito di imposta del 20% per la riduzione del costo del gasolio per pesca ed agricoltura previsto dal decreto, la riduzione del costo del carburante si estende dal campo alla tavola in una situazione in cui per il balzo dei costi energetici – sottolinea Coldiretti - l’agricoltura deve pagare una bolletta aggiuntiva di almeno 8 miliardi su base annua, rispetto all’anno precedente, che mette a rischio coltivazioni, allevamenti, e industria di trasformazione nazionale ma anche gli approvvigionamenti alimentari di 5,6 milioni di italiani che si trovano in una situazione di indigenza economica. Il caro gasolio – precisa la Coldiretti - ferma i trattori nelle campagne, spegne le serre di fiori e ortaggi e blocca i pescherecci italiani nei porti, aumentando la dipendenza dall’estero per l’importazione di prodotti alimentari.

Il gasolio è necessario per le attività dei trattori che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina, la concimazione e l’irrigazione dei terreni ma anche per le attività di pesca dove la metà dei costi che le aziende ittiche devono sostenere è rappresentata, infatti, proprio dal carburante. Senza dimenticare – insiste la Coldiretti regionale – i costi per il riscaldamento delle serre per la produzione di ortaggi e fiori le serre con la necessità di contenere i costi che rischia di far scomparire alcune delle produzioni più tipiche.

Contenere il caro carburanti e ridurre la dipendenza dall’estero sui prodotti alimentari sono scelte strategiche per il Paese. Anche la Puglia, come tutta l’Italia – sottolinea Coldiretti - deve puntare ad aumentare la propria produzione di cibo recuperando lo spazio fino a oggi occupato dalle importazioni che, come dimostrano gli avvenimenti degli ultimi anni, sono sempre più esposte a tensioni internazionali e di mercato che mettono a rischio la sovranità alimentare del Paese. La corsa dei prezzi dell’energia, dal gasolio all’elettricità dal gas alla benzina, pesa dai campi alle tavole, passando per logistica e trasporti, con i costi di lavorazione dei terreni cresciuti dal  25% al 100% in più per le normali operazioni nei campi come aratura, rullatura, erpicatura, raccolta e altre lavorazioni, una emergenza proprio alla vigilia delle semine primaverili per garantire la produzione di mais, girasole e soia per l’alimentazione degli animali mentre in autunno le lavorazioni serviranno per il grano duro per la pasta e quello tenero per la panificazione, in una situazione sugli scaffali arrivano i primi razionamenti per le difficoltà all’importazione derivate dalla guerra in Ucraina.

La produzione agricola e quella alimentare in Puglia assorbono oltre il 10,3% dei 5,578 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all’anno dei consumi totali, con i rincari – conclude la Coldiretti regionale - hanno dunque un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola, in un momento in cui con la pandemia da Covid si è aperto uno scenario di accaparramenti, speculazioni e aumenti dei prezzi di beni essenziali che deve spingere il Paese a difendere la propria sovranità alimentare.

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Sabato 26 marzo torna Earth Hour, l’Ora della Terra, l’iniziativa globale del WWF che da sempre invita le persone a mobilitarsi per un futuro più sicuro, giusto e sostenibile per tutti. Anche quest’anno, alle 20,30 locali, in tutti i Paesi del mondo si spegneranno le luci: un gesto simbolico per chiamare all’azione nei confronti dell’emergenza climatica e della perdita di natura.
Il Wwf Trulli e Gravine in collaborazione con l’associazione Cicloamici-Fiab Mesagne, l’Infopoint di Martina Franca, la Cooperativa Serapia e l’Associazione Ecomuseale di Valle D’Itria aderisce alla campagna Earth Hour. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Martina Franca e dell’assessorato all’ambiente e dell’Università del Salento.

Quello appena passato è stato un anno allarmante per il clima: gli eventi estremi e le anomalie si sono moltiplicate, giungendo a nuovi record come quello registrato in Canada in estate, con quasi 50°C in alcune località della British Columbia, dopo che l’ONU ha confermato che nel 2020 si sono raggiunti i 38°C in Siberia. La crisi climatica è adesso e sta causando impatti diffusi e sempre più forti.
Il monitoraggio degli effetti del cambiamento climatico nel mondo conferma l’allarme rosso per il clima nonché l’urgenza di abbattere rapidamente le emissioni di gas serra per evitare gli sconvolgimenti peggiori e di adattarsi agli impatti ormai sempre più violenti. Le analisi confermano che se le temperature dovessero andare oltre 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali, metà della popolazione mondiale potrebbe essere esposta a condizioni climatiche pericolose, dovute all’aumento vertiginoso di caldo e umidità, e il 14% di tutte le specie terrestri affronterà un rischio molto elevato di estinzione legato al cambiamento climatico.

PROGRAMMA DELL’INIZIATIVA

Ore 17.45 Raduno davanti a Palazzo Ducale – Martina Franca
Ore 18.00 Visita delle sale del Palazzo illuminati dalle torce (Pietro Chiatante – Coop. Serapia)
Ore 19.00 Passeggiata per le vie del centro storico (Cristina Comasia Ancona – Mediatrice Culturale)
Ore 20.15 Rientro a Palazzo Ducale
Ore 20.30 – 21.30 Earth hour con spegnimento delle luci del Palazzo Ducale.

Prenotazione

Per la passeggiata guidata per il centro storico non occorre prenotarsi.
La visita guidata alle sale del Palazzo Ducale è a numero limitato e su prenotazione
Per info e prenotazioni tel 320 606 7922 / mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

L’evento sarà svolto nel pieno rispetto delle misure anti COVID-19 per cui l’accesso sarà riservato ai soli possessori di green pass ed obbligo di mascherina ffp2 all’interno del Palazzo Ducale.

Earth Hour è un appello dalla Terra per la Terra, una chiamata all’azione perché ognuno, spegnendo la luce per un’ora, si unisca agli altri in una voce comune. Solo uniti ce la potremo fare.

UCRAINA. COLDIRETTI PUGLIA, CONTRO CARO ENERGIA ARRIVANO DRONI E ROBOT; SIGLATO ACCORDO CON ‘LABORATORIO INFORMATICO’.

La guerra in Ucraina e il caro energia spingono la rivoluzione digitale nelle campagne con gli investimenti in droni, gps, robot, software e internet delle cose per combattere i cambiamenti climatici, salvare l’ambiente e aumentare la produttività. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione della firma dell’accordo di collaborazione con il Laboratorio Competenze Digitali, Formazione, Certificazione del Consorzio Interuniversitario Nazionale per l’Informatica, alla presenza del professor Giuseppe Pirlo del Dipartimento di Informatica dell’Università di Bari proprio per favorire lo sviluppo e il sostegno dei processi di innovazione tecnologica in agricoltura e nell’agroalimentare in genere, in particolare sui temi della sostenibilità e dell’economia circolare in agricoltura, anche attraverso metodi e sistemi ICT.

“Abbiamo l’obiettivo di promuovere strumenti funzionali a rafforzare il trasferimento delle tecnologie per favorire lo sviluppo dell’agricoltura di precisione e dell’agricoltura 4.0 – spiega Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia – e di realizzare, attraverso l’uso delle ICT, oltre a percorsi virtuosi, fortemente innovativi, di formazione e approfondimento presso le imprese agricole e agroindustriali per l’individuazione di circuiti di produzione di energia green e un utilizzo sostenibile dell’uso dell’acqua per l’irrigazione e la lavorazione di prodotti”.

Dai droni terrestri e aerei a guida satellitare a centraline meteo di ultima generazione, dalle smart trap con videocamera contro gli insetti nocivi ai sistemi di irrigazione automatizzata e controllata a distanza tramite app per risparmiare acqua e temporizzare gli apporti idrici alle coltivazioni, è in atto – aggiunge Coldiretti Puglia - ​ un’evoluzione del lavoro nei campi che sul Portale del Socio della Coldiretti ha portato alla creazione di Demetra, il primo sistema integrato per la gestione on line dell’azienda agricola con lettura in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, dati su previsioni meteo e temperature, fertilità dei terreni e stress idrico, anche per affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici.

Contro i parassiti che minacciano colture, produzioni di cibo – continua Coldiretti – è arrivata la “Smart Trapp iScout” trappola con un sistema fotografico integrato che, grazie al peso ridotto, può essere appesa ovunque ed è autonoma grazie alla batteria ricaricata da pannello solare. La trappola ha una fotocamera ad alta risoluzione combinata con un software di riconoscimento visivo che consente il riconoscimento automatico delle catture con l’obiettivo di supportare il lavoro degli agricoltori, la fotocamera è integrata nella trappola e consente il monitoraggio automatico delle catture, grazie a immagini con risoluzione 10 Mega Pixel inviate via modem alla piattaforma FieldClimate dove sono analizzate con strumenti di AI (Intelligenza Artificiale) e sono visibili su PC o smartphone/tablet. I dati sono esposti come catture giornaliere e totali e danno indicazioni sulla crescita della popolazione lungo la stagione.

“Sempre in tema di cambiamenti climatici – insiste il direttore Piccioni - la gestione delle risorse idriche diventa strategica sia per quanto riguarda la disponibilità di acqua che per il suo utilizzo anti spreco. Per questo sono stati ideati sistemi di irrigazione automatizzati e controllati tramite app dall’agricoltore grazie agli smartphone”. ​ Il “Grande Fratello” – sottolinea Coldiretti – è arrivato in campi e cascine, stalle e pascoli, con il controllo a distanza degli animali attraverso telefonini, tablet e pc con rilevazioni sullo stato di salute, gli spostamenti e la distribuzione di cibo e acqua. La maggior parte degli strumenti utilizzati per la svolta tecnologica – spiega Coldiretti – riguarda la mappatura e il monitoraggio da remoto dei terreni, l’analisi dei fattori ambientali e geologici, il monitoraggio di macchine e attrezzature e la gestione e organizzazione delle risorse idriche, secondo Smart Agrifood.

Un profondo cambiamento che vede in prima fila proprio le nuove generazioni con quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del Rapporto del centro Studi Divulga. Ma tra i giovani molto apprezzato è anche l’utilizzo dei social per la promozione delle proprie attività: più di un giovane su tre (37%) usa i social network per promuovere le proprie attività, con Facebook che rimane il canale preferito (71%).

La rivoluzione digitale in agricoltura vede lo sviluppo di applicazioni green sempre più adatte alle produzioni nazionali su diversi fronti – sottolinea la Coldiretti – dall’ottimizzazione produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi aziendali, dalla riduzione al minimo dell’impatto ambientale con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell’uso di acqua e sul consumo di carburanti.​ Le soluzioni di supporto alle attività in campo come le mietitrebbie con sistema di mappatura delle produzioni o i trattori con guida satellitare (Global Navigation Satellite System) rappresentano il 36% del mercato e sono fra le innovazioni più diffuse adottate in oltre 2 imprese su 5 (43%) spiega Coldiretti secondo un’indagine condotta dall’Università degli Studi di Bologna (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari) e l’Università di Wageningen (Olanda).

La tecnologia digitale – sottolinea Coldiretti – è poi alla base del sistema blockchain per la tracciabilità dei prodotti e la garanzia dell’origine considerata sempre più importante con l’82% dei consumatori che privilegia nella propria spesa l’acquisto di prodotti Made in Italy.

La superficie agricola coinvolta dalla nuova ventata di innovazioni tecnologiche e digitali è di oltre 500mila ettari a livello nazionale pari al del 3-4% della superficie totale ma – continua Coldiretti – esiste un grande potenziale di crescita soprattutto con l’utilizzo dei Big Data Analytics e del cosiddetto “Internet delle cose”. Occorre però colmare i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane, visto che quasi 1 famiglia su 3 (32%) che vive in campagna non dispone di una connessione adeguata.

Proprio per superare il digital divide tra città e campagne portando la banda ultralarga nelle aziende e sostenere con nuove soluzioni tecnologiche il grande potenziale di innovazione del settore a beneficio della ripresa economica del Paese, accelerando la transizione digitale dell’agroalimentare Made in Italy, Coldiretti, TIM e Bonifiche Ferraresi hanno firmato un accordo, considerata l’importanza del Recovery plan per accompagnare la transizione economica dell’agroalimentare italiano che è già il più green d’Europa.

Millo torna a Mesagne per l’opera di street art in piazza Commestibili: grande attesa per “Cuore Sotterraneo”. 


Cuore sotterraneo è il progetto per il quale la Città di Mesagne è stata finanziata nell’ambito del Por Puglia 2014/2020, Asse VI “Tutela dell’Ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali”: porterà la firma di Francesco Camillo Giorgino, in arte Millo, street artist italiano che ha saputo ricavarsi un ruolo di primo piano anche all’estero.
Bologna, Firenze, Londra, Milano, Parigi, Pescara - dove l’artista vive e lavora - Roma, Rio de Janeiro sono soltanto alcune delle città che ospitano i suoi lavori riprodotti in larga scala, sui muri dei palazzi e sparsi ovunque, dal centro alle periferie.

E tra le tele all’aperto che compongono il pregiato catalogo, cinque sono state già realizzate a Mesagne in occasione della rigenerazione urbana di via Sasso. Si affacciano dai prospetti delle palazzine di via Galilei su quello che fu il Campo Sportivo cittadino per sprigionare, con il tratto sempre unico e tuttavia inconfondibile dell’artista, la saggezza popolare di 5 indimenticabili proverbi tramandati dalla tradizione salentina: Turci vinchitieddu quand’è tiniriedduCugghi l’acqua quando chioviL’amori è cicatu ma veti luntanuA ci sputa ‘ncielu ‘ncapu li catiA ‘ddo rrivi chianta lu zippu. Queste opere impreziosiscono da qualche anno il paesaggio urbano nel quale si inseriscono, integrandosi alla perfezione con l’ambiente circostante. Oggi la curiosità è dunque un’altra: sul muro della chiazza cuperta, che per decenni è stato ritrovo di massaie e rivenditori di ogni genere alimentare e che oggi è il fulcro della movida mesagnese, che cosa verrà realizzato?

Ci affidiamo alla fantasia dell’impareggiabile Millo: la proposta progettuale ammessa a finanziamento dalla regione Puglia si caratterizza come un’iniziativa di promozione del ricco patrimonio culturale di Mesagne, che dovrà essere rappresentato utilizzando la speciale forma di espressione della Street Art”, spiega il sindaco della città, Antonio Matarrelli.
L’artista sarà a lavoro a partire dal prossimo mercoledì 23 marzo e conta di finire il lavoro entro domenica. Giorno più, giorno meno: con l’aiuto di una piattaforma aerea, a bordo della quale Millo si posizionerà a metà parete, raggiungendo ogni angolo di spazio con il suo pennello posto all’estremità di un’asta da lavoro, Mesagne lo ammirerà godendosi una traccia creativa che prende forma, destinata a lasciare un segno negli occhi degli abitanti e di chi raggiungerà la città da visitatore. “Il muro al quale l’artista darà nuova vita diventerà una sorta di finestra da cui guardare, ma anche un varco dal quale accedere in modo immediato alla magia evocata dalla città sotterranea”, aggiunge Marco Calò, consulente comunale alle Politiche Culturali e Scolastiche.
L’opera realizzata sarà idealmente collegata al vicino Museo del Territorio “Ugo Granafei”, dal quale si troverà alla distanza di poche centinaia di metri. Il sito scelto consente di mantenere un legame con i ritrovamenti già rinvenuti e resi fruibili, trovandosi anch’esso nel centro storico, come la maggior parte degli elementi scoperti grazie alle campagne di scavo che continuano a svolgersi sul territorio comunale.

Il prossimo capolavoro di Millo si candida a diventare il monumento alle testimonianze millenarie già restituite, di buon auspicio per tutti quei tesori ancora sotterrati che attendono di essere riportati alla luce.

Dati del giorno: 21 marzo 2022

3.020
Nuovi casi
20.004
Test giornalieri
4
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 846
Provincia di Bat: 261
Provincia di Brindisi: 264
Provincia di Foggia: 310
Provincia di Lecce: 1.065
Provincia di Taranto: 252
Residenti fuori regione: 12
Provincia in definizione: 10
104.084
Persone attualmente positive
575
Persone ricoverate in area non critica
26
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

839.825
Casi totali
9.335.454
Test eseguiti
727.879
Persone guarite
7.862