Redazione

 

Dati del giorno: 13 marzo 2022

4.422
Nuovi casi
24.527
Test giornalieri
2
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 1.265
Provincia di Bat: 278
Provincia di Brindisi: 381
Provincia di Foggia: 488
Provincia di Lecce: 1.496
Provincia di Taranto: 470
Residenti fuori regione: 33
Provincia in definizione: 11
80.152
Persone attualmente positive
543
Persone ricoverate in area non critica
28
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

787.313
Casi totali
9.073.635
Test eseguiti
699.360
Persone guarite
7.801
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 257.649
Provincia di Bat: 76.322
Provincia di Brindisi: 72.314
Provincia di Foggia: 122.373
Provincia di Lecce: 144.650
Provincia di Taranto: 105.723
Residenti fuori regione: 5.679
Provincia in definizione: 2.603

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E' allarme freddo e gelo nelle campagne che si abbattono sulle piante fiorite e sulle primizie, mettendo a rischio i futuri raccolti in un inverno pazzo che ha sconvolto la natura ed i cicli stagionali delle produzioni. E' quanto afferma la Coldiretti Puglia,  per l’abbassamento delle temperature in un inverno caldo che fino a pochi giorni fa è stato uno dei più caldi e asciutti mai registrati. Il caldo fuori stagione - sottolinea la Coldiretti Puglia - ha stravolto completamente i normali cicli colturali e accelerato il risveglio vegetativo delle produzioni con fioriture anticipate nei frutteti che ora rischiano di essere compromesse dal brusco abbassamento delle temperature con il taglio dei raccolti. In pericolo per le gelate anche le primizie dell'orto arrivate in anticipo, dai piselli alle fave, dalle insalate alle fragole, con interi campi gelati a Fasano in provincia di Brindisi per l’abbassamento notturno delle temperature.

L’arrivo del grande freddo – sottolinea la Coldiretti regionale – colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, broccoli, oltre a prezzemolo, finocchi e sedano. Questi ultimi reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente o se le gelate sono troppo lunghe si verificano danni. A preoccupare – continua la Coldiretti - è anche il balzo dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori che risente dell’impennata dei prezzi dei beni energetici. L’aumento record dei costi energetici, infatti, spegne le serre e ferma i trattori, mettendo a rischio il futuro di alcune delle produzioni più tipiche pugliesi, con il caro bollette che ha un doppio effetto negativo – denuncia Coldiretti Puglia - perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’arrivo del freddo e dell’inverno. Il costo dell’energia – continua la Coldiretti regionale – si riflette infatti in tutta la filiera agroalimentare e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione, la distribuzione ed i trasporti.

Sono dunque pesanti gli effetti del caro bollette, associati al cambiamento climatico con l’eccezionalità degli eventi atmosferici che è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – continua Coldiretti regionale – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi meteo violenti con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Un inizio di anno preoccupante dopo che le anomalie del 2021 hanno tagliato i raccolti con crolli che vanno dal 25% per il riso al 10 % per il grano, dal 15% per la frutta al 9% per il vino ma anche l’addio ad un vasetto di miele Made in Italy su quattro. Per effetto del maltempo si contano – conclude Coldiretti Puglia - danni stimati di oltre 150 milioni di euro per i raccolti a fronte del balzo nei costi di produzione, dai carburanti ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi fino ai mangimi per alimentare il bestiame.

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Coronavirus: verso un nuovo percorso diagnostico-terapeutico per la gestione dei pazienti. Una giornata di approfondimento e condivisione per fare il punto sulle esperienze accumulate durante i due anni segnati dalla pandemia e prepararsi alla nuova fase che vedrà la gestione della malattia sempre meno ospedaliera e più domiciliare.

Nel corso di Coronavirus 2.0: a due anni dall'apocalisse, convegno svoltosi questa mattina nell'hotel Monte Sarago di Ostuni e organizzato da Emanuela Ciracì, direttore dell'Unità operativa di Medicina interna all'ospedale di Ostuni, sono stati affrontati molti aspetti: si è parlato di biologia ed evoluzione del Coronavirus, di ultrasuoni nella diagnosi della malattia da Sars Cov-2, di test diagnostici, di ossigenoterapia non invasiva e di sequele polmonari post Covid, tra i vari argomenti.

“A due anni dall'inizio della pandemia – spiega Ciracì - ho sentito la necessità di fare il punto della situazione con i colleghi che si sono occupati di Covid nei diversi setting assistenziali, sia a livello territoriale che a livello ospedaliero. Stiamo per entrare, si spera, in una nuova era, con una patologia a prevalente gestione domiciliare: bisogna consolidare le conoscenze acquisite e organizzare le cure e l'assistenza al meglio per arrivare pronti al prossimo futuro”.

L'approccio multidisciplinare scelto per il convegno è stato voluto per avere una circolazione del sapere scientifico tra gli interpreti della medicina in vista delle novità che presto potrebbero arrivare in tema di gestione dei pazienti affetti da Covid.

“Il titolo del convegno è significativo – ragiona il direttore sanitario della Asl, Vito Campanile - perché racchiude in sé tutta la complessità che il sistema sanitario ha dovuto affrontare durante l'emergenza pandemica. In questi due anni è stato fatto tanto sia in termini di procedure che di farmaci, dagli antivirali agli anticorpi monoclonali, con il grande contributo della campagna vaccinale. Adesso registriamo la lenta decrescita dei ricoveri che sono prevalentemente gestiti in area medica e non in terapia intensiva. Dobbiamo guardare al futuro: l'obiettivo è creare un assetto assistenziale che unisca il territorio, ossia medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, Usca, Pta e ospedali di comunità con la rete di emergenza costituita dagli ospedali. Tutte queste funzioni verranno collegate anche formalmente da un documento, un Percorso diagnostico terapeutico assistenziale per rispondere in maniera più efficace alle esigenze dei cittadini”.

Le nuove disposizioni sono attualmente allo studio della struttura aziendale che terrà in considerazione gli elementi emersi nel corso del convegno per mettere a punto la strategia più efficace nella lotta alla malattia.

“Siamo qui dopo due anni di Covid – conclude Pietro Gatti, direttore del Dipartimento di Area medica - per tirare le somme dell'esperienza maturata nella Asl di Brindisi e delle nuove acquisizioni terapeutiche, utili a capire come programmare la nuova fase della pandemia e rivedere la valutazione dei pazienti. Ci sono i nuovi farmaci e c'è un'esperienza che dall'ospedale deve arrivare al territorio per ridurre le ospedalizzazioni e lasciare liberi i posti nelle strutture per i pazienti non Covid”.

E’ partito ieri, Venerdì 11 Marzo c.m., da Villa Castelli, il furgone contenente 5 pedane con beni di prima necessità e materiale sanitario, alla volta dei confini ucraini.
 
La raccolta organizzata in maniera spontanea dai ragazzi del “Centro Sportivo 5-5-5”, ha trovato immediata risposta nei cittadini di Villa Castelli e dei paesi limitrofi che si sono recati al centro nei giorni scorsi, donando il più possibile con la speranza di alleviare le sofferenze della popolazione ucraina in fuga dalla guerra.
 
Il materiale raccolto è stato consegnato personalmente dagli organizzatori che si sono recati a Bari, presso il punto di raccolta istituito dall’ Associazione Italo Ucraina di Puglia e Basilicata con la quale avevano preso contatti in precedenza.
 
L’Associazione nata come punto d’incontro tra persone ed istituzioni, al fine di promuovere la cooperazione italo – ucraina, è diventata ponte umanitario tra l’Italia e i confini del territorio di guerra e si è rivelata, in questi giorni, un sostegno indispensabile per tutte quelle persone che, scappando dal conflitto, raggiungono le vicine frontiere.
 
Qui sotto le parole di Lorenzo Ammirabile, coordinatore della raccolta beni di Villa Castelli, pubblicate mezzo social, dopo l’avvenuta consegna a Bari.
 
“Dal Cuore delle vostre, case passando da Bari, per arrivare a dare conforto in Ucraina.
Ieri abbiamo consegnato i beni raccolti all’Associazione Italo Ucraina di Puglia e Basilicata. Villa Castelli ha risposto alla grande, dando dimostrazione di grandissima sensibilità: oltre 5 pedane tra cibo a lunga conservazione, prodotti per l’igiene personale, medicinali e materiali di primo soccorso.
Ho avuto modo di conoscere Olena Balan e tutti i volontari ucraini che vi ringraziano di cuore e vi abbracciano forte. Siamo riusciti a portare un sorriso a chi sta vivendo da vicino una situazione impensabile nel 2022.
Con poco abbiamo fatto tanto e il popolo Ucraino ve ne sarà per sempre grato!”
 
In tutta la provincia di Brindisi la popolazione sta dando prova, attraverso numerose iniziative, di grande slancio solidaristico nei confronti delle sofferenze del popolo ucraino e sono molti i cittadini che stanno offrendo la disponibilità ad accogliere ed ospitare eventuali nuclei familiari.
 
La Prefettura, riunitasi il 3 Marzo scorso, comunica che, per il momento, in assenza di indicazioni ufficiali al riguardo, siano da preferire i canali attivati dalle organizzazioni internazionali, ampiamente pubblicizzati, per la raccolta di fondi in favore della popolazione ucraina, nonché la raccolta di farmaci ricompresi nell’apposito elenco pubblicato dal Ministero della Salute, per i quali sono stati individuati i canali di raccolta e di invio dove ve ne sia la necessità.
 
E’ stata quindi condivisa l’opportunità, nella fase attuale, di ricorrere alla   raccolta di beni e di generi vari, alimentari e non, solo per contribuire, ove ve ne sia l’esigenza e con il coordinamento dei comuni, all’accoglienza dei cittadini ucraini che siano eventualmente già giunti sul nostro territorio o che possano arrivare nelle prossime settimane.
     Si è inoltre concordato che i Comuni provvederanno a raccogliere le eventuali disponibilità di accoglienza che provengano da privati cittadini e a comunicarle alla Prefettura e   sono state condivise le procedure da attivare per assicurare una adeguata accoglienza ai profughi, sotto ogni profilo.

Nella serata di ieri, personale del Commissariato di P.S. di Mesagne ha eseguito l’ordine di esecuzione della misura di sicurezza detentiva emessa nella medesima giornata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce a carico di un uomo mesagnese di 38 anni, che a seguito di ripetute violazioni, passa dall’attuale misura di sicurezza della libertà vigilata a quella detentiva della Casa di Lavoro ove dovrà permanere per un anno.

Noi di Europa Verde Fasano avversiamo fermamente la decisione presa dalla giunta e comunicata dal sindaco della città Francesco Zaccaria attraverso i propri profili social relativa alla realizzazione di barriere frangiflutti sommersi al largo di Torre Canne e di una scogliera artificiale frangiflutti al largo di Savelletri con l'idea di risolvere il problema dell'erosione della spiaggia, nel primo caso, e consentire l'incremento di posti barca, nel secondo caso.

È risaputo che qualsiasi intervento antropico sulle spiagge (spiaggia emersa, retrospiaggia, spiaggia sommersa) contribuisce all'erosione delle stesse. E numerosi sono già gli interventi di simil specie falliti e dannosi portati a termine in altre località italiane. Ci chiediamo, infatti, se a fronte di tale “insana e sconsiderata” decisione, in netto contrasto con direttive comunitarie e leggi nazionali, ci sia alla base una analisi dello stato dei luoghi, uno studio (condotto da esperti e ricercatori del ramo) circa le cause del problema che giustificherebbe tale intervento e una valutazione di impatto idrogeologico e ambientale, oltre che degli effetti che tali interventi comporteranno. Un intervento sbagliato al largo delle nostre coste causerà seri danni ad un ecosistema ricco e meraviglioso, come quello che caratterizza i nostri mari, e che vede anche la presenza di coralli.

Del resto, sarebbe opportuno anche ricordare gli ingenti danni che i lavori svolti con leggerezza nel porto di Savelletri, precedenti all'amministrazione Zaccaria, hanno provocato alla marina di Savelletri. Pertanto, cari amministratori, se non avete voglia di confrontarvi con Europa Verde neppure nell'affrontare temi di così tanto delicato equilibrio, propriamente ecologico, almeno fatevi guidare da esperti e ricercatori, che meglio potrebbero orientarvi nelle scelte più delicate del vostro operato, che diversamente si connoteranno come frettolose e avventate. E si sa, la fretta è sempre cattiva consigliera.

Chiudiamo questa nota con un sollecito all'uso della parola AMBIENTE un po' più parsimonioso e accurato: l'ambiente è cosa seria e non solo una parola “bella” da usare con leggerezza.
Circolo cittadino Europa Verde Fasano

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Tutto pronto per la I Edizione della "Camminata e Corsa Rosa". È salito a 150 il numero delle donne che hanno sottoscritto la partecipazione all'evento podistico, patrocinato dal Comune di Brindisi, ideato e organizzato dal maestro Carmine Iaia, fondatore della Boxe Iaia Brindisi. Appuntamento confermato quindi per domani, domenica 13 marzo 2022 con start alle ore 10 (raduno in Via Giuseppe Pisanelli ore 9:30).

“Siamo pronti per dare un messaggio tangibile contro la violenza sulle donne, - dichiara il maestro Carmine Iaia -  un gruppo di persone compatto e deciso a dire basta, nel rispetto di tutta la sfera dell’universo femminile, a minacce, soprusi, atti di violenza e costrizioni che provocano sofferenza fisica, sessuale o psicologica in mogli, madri, figlie e sorelle!!!”

L’appuntamento, che non a caso arriva nel mese in cui ricorre la "festa della donna", assume valori dello sport come rispetto, impegno, sacrificio e collaborazione ed è promosso in tandem con le associazioni sportive brindisine di "Uniti per lo sport", aveva già superato quota 100 partecipanti iscritte prime di domenica scorsa, dat inizialmente indicata per lo svolgimento e poi saltata a causa del maltempo.

Come noto, la "Camminata e Corsa Rosa" sarà caratterizzata da percorso podistico non competitivo di 4 Km tra le vie del centro del Capoluogo Adriatico, segnalato da frecce rosse e indicato alle partecipanti da una ragazza che si posizionerà in testa al gruppo. Partendo dal punto di raduno, la palestra della Boxe Iaia, al civico 3 di Via Giuseppe Pisanelli, le partecipanti formeranno un unico grande corteo che si muoverà compatto alle ore 10 in punto. Dopo aver percorso i corsi principali le Piazze Cairoli e Santa Teresa, giungendo da via Del Mare al Lungomare Regina Margherita e poi tornando in via Pisanelli dove, nei pressi della palestra ci sarà il momento clou: l’inaugurazione di una panchina rossa simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, che il sodalizio pugilistico del maestro Carmine Iaia donerà alla città di Brindisi come atto conclusivo della manifestazione.               

Anche in Puglia la magistratura dovrà intervenire sull’escalation senza sosta dei listini dei carburanti. Il Codacons, unica associazione italiana a scendere in campo con denunce penali contro il caro-benzina, presenta infatti un esposto alle Procure della Repubblica di BARI, LECCE, FOGGIA, TARANTO, BRINDISI, BARLETTA-ANDIA-TRANI e all’Antitrust chiedendo di indagare sugli abnormi rincari dei prezzi di benzina e gasolio alla pompa registrati in regione e su possibili speculazioni in atto a danno di consumatori e imprese della Puglia.

“In questi giorni i listini dei carburanti venduti presso i distributori sono letteralmente fuori controllo, con la benzina che in modalità self viaggia verso i 2,3 euro al litro e costa in media il 39,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio sale addirittura del +51,3%” - spiega il presidente Carlo Rienzi

Aumenti che, come segnalato oggi anche dal Ministro Cingolani, non apparirebbero giustificati né dalle attuali quotazioni del petrolio, né da riduzioni delle forniture sul territorio legate alla guerra in Ucraina, senza contare che benzina e gasolio venduti oggi presso i distributori sono stati acquistati mesi fa, a prezzi sensibilmente inferiori.

“Il rischio è i rincari dei prezzi alla pompa possano essere dopati da fenomeni speculativi tesi a sfruttare la delicata situazione in Ucraina per incrementare i guadagni a danno di consumatori e imprese – prosegue Rienzi – Per tale motivo presentiamo un esposto all’Antitrust e a alle Procure della Repubblica della Puglia, chiedendo di aprire indagini con l’ausilio della Guardia di Finanza e accertare eventuali speculazioni e illeciti sul territorio regionale, alla luce delle possibili fattispecie di truffa aggravata, aggiotaggio e manovre speculative su merci”.

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Una petizione sottoscritta da 532 mesagnesi è stata presentata in Comune, nelle mani del sindaco Toni Matarrelli, al fine di intitolare una piazza, una via, o il commissariato di pubblica sicurezza a Candido Plenilunio deceduto 17 anni fa. Egli fu un valente commerciante, tra le altre cose fu anche presidente della Confcommercio locale e vice presidente provinciale, e un fervente politico prima tra le fila del Msi e poi di Alleanza nazionale. Fu distributore per la provincia di Brindisi del latte Verbano vendute nelle confezioni in tetrapak triangolari. Diverse le battaglie politiche che Plenilunio ha condotto durante gli anni della sua militanza.

Nella petizione pubblica è scritto: “Il cavaliere Candido Plenilunio “ha dedicato una parte importante della sua vita a Mesagne con il ruolo sociale e politico; è ancora presente nella "memoria collettiva" dei mesagnesi per lo spirito di servizio, le sue qualità umane e per la sua generosità dimostrata durante la sua attività politica e commerciale. È stato un uomo che si è costruito da sé con un percorso di vita semplice e proficuo che lo ha portato a ricoprire la carica di vice presidente della Confcommercio provinciale di Brindisi”. Inoltre, Candido Plenilunio è stato insignito di diversi riconoscimenti come “Maestro del commercio”, da parte della Confcommercio provinciale e il riconoscimento del Presidente della Repubblica di “Cavaliere sul lavoro”. “Plenilunio – è scritto nella petizione – è stato presidente dell’associazione commerciante di Mesagne, per non parlare della sua capacità di coinvolgere nello sport tanti ragazzi, finanziando il tutto di tasca propria, in varie discipline come il calcio, la gimkana, i tour in bicicletta e tanto altro ancora”.

Infine, i firmatari della petizione hanno chiesto all’Amministrazione comunale “l’intitolazione al cavaliere Candito Plenilunio, della ex piazza coperta o la struttura del commissariato di pubblica sicurezza di Mesagne. Questo per onorare la sua personalità.

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L’impegno della CGIL contro l’aggressione e la guerra dichiarata da Putin all’Ucraina non si ferma alle dichiarazioni ed alle manifestazioni contro la guerra.

Dopo la manifestazione pacifista di Roma, Brindisi, Mesagne e le tante altre a livello provinciale, la CGIL ha messo in campo una raccolta fondi per sostenere il popolo ucraino.

L’impegno della Cgil contro l’aggressione e la guerra in Ucraina non si ferma alle dichiarazioni e alle manifestazioni di pace. Occorre dimostrare concretamente la nostra solidarietà con la popolazione martoriata dalla guerra e ai tanti profughi che verranno accolti in Italia.

Per queste ragioni, si afferma in una nota – la Cgil ha promosso una raccolta fondi tra lavoratori, lavoratrici, pensionate e pensionati, studentesse e studenti per l’aiuto umanitario alle vittime della guerra e per l’accoglienza e i profughi in Europa e in Italia.

Le risorse raccolte saranno destinate esclusivamente a queste finalità umanitarie attraverso sindacati, entità o associazioni di assoluta garanzia che già operano nel campo dell’aiuto umanitario.

La Cgil continua a sostenere con forza che non è con l’invio delle armi, ma con il negoziato, la diplomazia, la cooperazione, la forza della democrazia e della non violenza che riusciremo a costruire l’Europa di pace e a consentire al popolo ucraino e al popolo russo di vivere in libertà e senza oppressori.

Per donazioni: Solidarietà Ucraina Intestazione:

CGIL Nazionale Iban: IT18Y0103003201000007777787

Causale: “Emergenza Ucraina”