Redazione

Cortometraggio “Il Cuore di Mesagne” del regista Premio Oscar Paul Haggis. 

Si svolgerà domani, venerdì 4 marzo, alle ore 11.00 presso il Teatro comunale di Mesagne in via Federico II Svevo, la conferenza stampa di presentazione del cortometraggio firmato dal regista Paul Haggis girato a Mesagne in occasione della candidatura della Città a Capitale italiana della Cultura con il progetto “Umana Meraviglia”.

Intervengono:

Antonio Matarrelli – sindaco della città di Mesagne;

Simonetta Dellomonaco – coordinatrice del progetto “Umana Meraviglia”;

Marco Calò – coordinatore del progetto di candidatura per Mesagne2024.

MESAGNE2024, L'AUDIZIONE COL MINISTERO DELLA CULTURA. EMILIANO: “LA CANDIDATURA DI MESAGNE È LA CANDIDATURA DELLA PUGLIA INTERA”.

Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo oggi a Mesagne durante la presentazione della candidatura della città brindisina, a Capitale Italiana della Cultura per il 2024. Mesagne è tra le dieci finaliste per l’edizione 2024 ed è l’unica città pugliese giunta a questa fase di selezione tra le 24 inizialmente candidate. Il progetto “Mesagne2024 Umana Meraviglia” è stato presentato nel castello normanno-svevo, in audizione da remoto, con la Giuria presieduta da Silvia Calandrelli che dovrà poi indicare al ministro della Cultura Dario Franceschini la candidatura ritenuta più idonea. Nell’ambito del progetto anche il corto del regista canadese premio Oscar Paul Haggis, con musiche del maestro Beppe Vessicchio e con la partecipazione di Sergio Rubini, attore, autore e regista pugliese, cittadino onorario di Mesagne. Dopo l’introduzione del sindaco di Mesagne, on. Antonio Matarrelli, è stata l’architetto Simonetta Dellomonaco, coordinatrice del progetto, a spiegare il progetto alla commissione ministeriale.

Il primo cittadino della città messapica, il presidente Emiliano e l’architetto Dellomonaco erano presenti all’audizione col MiC insieme ad Gianna Elisa Berlingerio, Direttore Dipartimento Sviluppo Economico della Regione Puglia; Elio Borgonovi, Direttore Istituto di Pubblica Amministrazione e Sanità IPAS presso l’Università Bocconi, componente del Comitato scientifico "Mesagne2024"; Aldo Patruno, Direttore Dipartimento Turismo, Economia della cultura e valorizzazione del Territorio della Regione Puglia; Fabio Pollice, Rettore dell'Università del Salento e componente del Comitato scientifico "Mesagne2024".

Nella seconda metà degli anni Ottanta, Mesagne era considerata la capitale della Scu, la cosiddetta quarta mafia. Ora concorriamo per il titolo di Capitale della Cultura Italiana dopo aver vinto una battaglia che appariva impossibile. Oggi Mesagne è una città viva e attrattiva, una città che attraverso una straordinaria partecipazione di popolo ha dato vita ad un tessuto sociale in cui operano 115 associazioni che contribuiscono alla gestione dei nostri beni monumentali, degli spazi sociali e di 7 beni confiscati alla mafia. Mesagne ha coltivato il tema della cultura in tutte le sue forme”, ha dichiarato il sindaco Matarrelli.

La storia della Puglia, quella di Mesagne, sono storie di grande riscatto. - ha proseguito Emiliano - Si parte dai punti di debolezza, dalle nostre più gravi minacce, per arrivare ad una città che oggi è turistica, culturale, imprenditoriale, legata all’agricoltura ma anche all’innovazione tecnologica, con centri di ricerca e luoghi che possono consentire di cambiare il destino dei nostri giovani”. “Questa non è la sfida di Mesagne, è la sfida della Puglia e dell’Italia. - ha concluso Emiliano - Noi vorremmo spiegare all’Italia come abbiamo fatto a diventare così importanti in così poco tempo, partendo da minacce pesanti, come l’idea che Mesagne fosse la capitale della Sacra Corona Unita”.

Dal 1° giugno si potrà volare dallaeroporto del Salento alla volta di Bordeaux, per ammirare Piazza della Borsa, i vecchi magazzini sul fiume Garonna, convertiti in luoghi di svago, le due straordinarie chiese, SantAndrea e San Michele e il Museo di Belle Arti, secondo per ricchezza solo al Louvre. Il collegamento, che verrà operato dalla compagnia Ryanair con due frequenze settimanali  mercoledì e sabato - arricchisce ulteriormente lofferta internazionale dellaeroporto di Brindisi, sul quale nella prossima stagione sono già previste 29 rotte internazionali e conferma il ruolo strategico dello scalo nelle politiche attrattive di tutta larea del Salento

 
“Dopo gli ottimi risultati raggiunti lo scorso anno su Bari  ha dichiarato il Vice presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile – abbiamo lanciato il guanto di sfida e portato il volo anche su Brindisi. Per la prima volta in assoluto quindi, Bordeaux, città nota anche per il vino, si potrà raggiungere dall’aeroporto del Salento. Il nuovo collegamento, al quale se ne aggiungeranno altri su cui stiamo lavorando, rappresenta una delle tante sfide raccolte da Aeroporti di Puglia. Siamo convinti infatti – ha continuato Vasile – che questo sia il momento non solo della ripresa, dopo un periodo pandemico che ha messo in pausa il sistema economico mondiale, ma della spinta sull’acceleratore. Dobbiamo investire su nuovi collegamenti e sulle infrastrutture, dobbiamo farci trovare pronti per nuove sfide e soprattutto vogliamo offrire ai passeggeri un ventaglio di offerte di collegamenti che possa rilanciare il sistema turistico pugliese. Il volo con Bordeaux oltre che rafforzare le sinergie con la compagnia, che su Brindisi ha due aeromobili di base, rappresenta un’importante occasione di sviluppo del network internazionale, anche alla luce della costante apertura della Puglia verso mercati esteri. Aeroporti di Puglia e Regione Puglia, anche durante la pandemia hanno messo a punto precise strategie finalizzate all’incremento dei flussi turistici, oltre a un sensibile potenziamento delle infrastrutture aeroportuali. Confidiamo che questo nuovo collegamento avrà importanti ricadute per l’industria turistica della nostra regione e dell’area del Sud Est in particolare, sempre pronta a soddisfare le richieste del traffico incoming. Salutiamo, perciò con particolare soddisfazione lannuncio del volo, certi degli ottimi risultati che porterà anche per il traffico outgoing. Ogni nuovo volo per Aeroporti di Puglia non è solo motivo di orgoglio, ma rappresenta l’inizio di una ripresa”.
 

 

Dati del giorno: 03 marzo 2022

3.696
Nuovi casi
27.636
Test giornalieri
9
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 923
Provincia di Bat: 285
Provincia di Brindisi: 323
Provincia di Foggia: 540
Provincia di Lecce: 1.170
Provincia di Taranto: 419
Residenti fuori regione: 22
Provincia in definizione: 14
75.505
Persone attualmente positive
580
Persone ricoverate in area non critica
35
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

745.543
Casi totali
8.815.784
Test eseguiti
662.339
Persone guarite
7.699
Persone decedute

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CARO – MATERIALI: SENZA UNA REVISIONE PREZZI VERA DEI CONTRATTI IN CORSO ADDIO A NUOVE STRADE ED IL PNRR FALLIRA’ PRIMA DI INIZIARE.

Si è svolto a Bari, presso la sala conferenze dell’Hotel Parco dei Principi, il tavolo di confronto interregionale tra gli operatori di filiera del settore delle costruzioni stradali.

Imprese stradali, aziende di barriere metalliche stradali e produttori di conglomerato bituminoso insieme per tentare di individuare possibili soluzioni agli incrementi esponenziali e non più gestibili del costo delle materie prime.

Una iniziativa organizzata spontaneamente (48 ore) e che ha visto l’adesione di quasi un centinaio di operatori provenienti non solo dalla Puglia, ma anche dalla Basilicata, dalla Calabria e dalla Sicilia, a testimonianza che il problema è generale e non localizzato in un singolo territorio.

In tutto il Paese, infatti, stanno nascendo comitati spontanei di imprenditori e produttori stanchi di vedere le loro attività fallire sotto il peso dei rincari.

Questo fenomeno è talmente grave da mettere in pericolo non solo la partenza e l’avanzamento delle nuove opere, ma soprattutto il proseguimento dei cantieri in corso di esecuzione, con evidenti ripercussioni sulla collettività che non potrà beneficiare di opere concluse nei tempi stabiliti.

Il rischio, preannunciato nel corso dell’incontro, è il blocco dei cantieri da parte delle imprese e il fermo degli impianti da parte dei produttori. Un’azione sicuramente molto forte che scaturisce da un clima di esasperazione/disperazione.

Tra gli altri, si è registrato anche l’intervento del direttore del Siteb (Strade Italiane e Bitumi) ing. Stefano Ravaioli che ha presentato una lettera sul tema, inviata il 22 febbraio scorso al Ministro Giovannini e alle principali Committenti.

Così come dichiarato dallo stesso Ing. Ravaioli, però, in circa dieci giorni il mondo, già attanagliato dalla pandemia e dalle speculazioni internazionali, è stato ulteriormente stravolto a causa del conflitto in Ucraina e, in questo drammatico scenario, l’unica via percorribile è quella dell’unitarietà e della collaborazione.

Ben vengano, quindi, i movimenti spontanei degli operatori al fianco delle Associazioni di categoria come l’ANCE che può assolvere ad una funzione di coordinamento e propositiva a difesa della categoria, così come è stato richiesto dagli stessi partecipanti al Presidente di ANCE Brindisi, Angelo Contessa che ha moderato l’incontro. Il numero uno dei costruttori edili brindisini ha prontamente garantito la sua disponibilità, mettendo a disposizione l’associazione anche in qualità di trade union con il sistema nazionale di ANCE. 

Tante le testimonianze raccolte nel corso dei lavori che hanno sollevato anche altre annose problematiche come quelle derivanti dal rapporto con ANAS, rea - secondo alcuni - di aver prodotto un prezziario non congruo, inferiore ai listini prezzi regionali del 30-40% e gestione contrattuale non conforme a quello che dovrebbe essere il principio di buona fede nella esecuzione di un’opera pubblica.

A tal proposito ciò che è emerso, nel corso del dibattito, è una sorta di timore, da parte di diversi operatori, di obiettare alle decisioni vessatorie  dell’ANAS – che continuerebbe a ragionare con una logica meramente formalistica - pregiudicando l’obiettivo dell’interesse pubblico.

Senza ombra di dubbio, seppur in un contesto pacifico, la fotografia rappresentata durante l’incontro ritrae una situazione non più tollerabile. Da più parti si è chiesta una vera e propria levata di scudi che consisterebbe, appunto, nel fermo delle opere, ma soprattutto in un’azione unitaria e coordinata per mettere letteralmente nero su bianco le richieste di un settore seriamente in difficoltà.

Le richieste di accesso alle procedure di concordato ormai non si contano più e la domanda che aleggiava all’interno della sala dell’hotel barese - e che dovrebbe far riflettere tutti, in primis la politica senza logiche partitiche ma in maniera trasversale - era legata alle sorti del PNRR: se le aziende falliscono e gli impianti chiudono perché non c’è più sostenibilità e convenienza nel tenerli aperti, chi e come e con quali materiali potrà eseguire questi lavori?

Si pensi, poi, alle migliaia di contratti ed accordi-quadro bloccati perché non si mettono legislativamente le stazioni appaltanti in condizioni di intervenire con un “riequilibrio contrattuale economico e temporale” automatico nella sua applicazione, a seguito degli stravolgimenti provocati dal caro-materiali e dal costo dell’energia.

In sostanza, bisogna dare gli elementi legislativi/normativi agli enti che non hanno risorse a sufficienza per modificare i quadri economici, poter procedere con un ridimensionamento delle opere da realizzare con l’appalto o, in alternativa, con una risoluzione consensuale dello stesso, senza “code” di carattere giudiziario.

E’ quindi indispensabile intervenire dando priorità ai contratti attualmente in corso, occorre con urgenza normare una revisione prezzi, magari utilizzando il metodo alla “francese” che prevede una compensazione forfettaria e mettere nelle condizioni la stazione appaltante di definire con automatismo l’importo revisionale e l’impresa di completare i lavori senza troppi danni.

Basta parlare di ristori! Diventa importante insistere sulla revisione semplice dei prezzi e per categoria di opere!

Uno scenario di questo tipo potrebbe – e ce lo auguriamo tutti - risultare determinante per evitare la paralisi del settore e un danno gravissimo per l’economia del paese.

Lo tsunami del caro energia alimentato dall’invasione Russa in Ucraina con prezzi record per gas e petrolio arriva anche ai mezzi agricoli per cui cresce l’allarme che le colonnine eroghino carburante agricolo per i trattori col contagocce per il dimezzamento degli approvvigionamenti. E’ quanto segnala Coldiretti Puglia, con gli effetti a valanga della guerra in Ucraina che fa crescere l’allarme proprio quando l’ondata di freddo fa crescere i consumi di carburante nelle serre con cicli di produzione di 24 ore e serve il gasolio per i trattori impegnati nelle lavorazioni agricole.  

I fornitori, a differenza di quanto fanno in tempi di pace, stanno anche trattenendo scorte utili ai mezzi militari – aggiunge Coldiretti Puglia – e non hanno certezza delle consegne di carburante con ordini garantiti solo al 20- 50% a prezzi che potrebbero ulteriormente schizzare.

Con la spesa energetica che si è impennata inoltre del 50% i costi di produzione superano di gran lunga quelli di vendita - spiega Coldiretti Puglia – creando una situazione insostenibile. Per una serra di mille metri – evidenzia Coldiretti regionale - la perdita netta è di 1.250 euro e chi non riesce e far fronte agli aumenti è costretto a chiudere o a riconvertire l’attività. Il 68,8% delle imprese – evidenzia l’indagine Coldiretti/Ixè – sta facendo i salti mortali per riuscire a mantenere le produzioni.

L’emergenza energetica si riversa – sottolinea Coldiretti – non solo sui costi di riscaldamento delle serre, ma anche su carburanti per la movimentazione dei macchinari, sui costi delle materie prime, fertilizzanti, vasi e cartoni. Il rincaro dell’energia – continua la Coldiretti – non risparmia fattori fondamentali di produzione come i fertilizzanti con aumenti che vanno dall’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%) alle torbe con un +20% mentre per gli imballaggi gli incrementi colpiscono dalla plastica per i vasetti (+72%) dei fiori al vetro (+40%) fino alla carta (+31%) per i quali peraltro si allungano anche i tempi di consegna, in qualche caso addirittura quintuplicati.

Con il caro benzina – sottolinea Coldiretti Puglia - crescono poi le spese di trasporto con l’85% delle merci viaggia su gomma. In questo scenario pesa il deficit logistico italiano per la carenza o la totale assenza di infrastrutture per il trasporto merci, che costa al nostro Paese oltre 13 miliardi di euro, con un gap che penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea. In Italia il costo medio chilometrico per le merci del trasporto pesante è pari a 1,12 euro a chilometro, più alto di nazioni come la Francia (1.08 euro a chilometro) e la Germania (1.04 euro), ma addirittura doppio se si considerano le realtà dell’Europa dell’Est come la Lettonia, la Romania la Lituania e la Polonia secondo l’analisi di Coldiretti su dati del Centro Studi Divulga (www.divulgastudi.it).

Gli effetti dell’invasione russa si riflettono– sottolinea Coldiretti -  direttamente sulla produzione alimentare, soprattutto a causa dei rincari dei fertilizzanti, legati agli aumenti del gas ma anche alle mosse di Putin che ha deciso di imporre il divieto all’esportazione di nitrato di ammonio, prodotto fondamentale per la concimazione del grano, di cui rappresenta da solo circa un quarto dei costi complessivi di coltivazione. Una decisione assunta per mettere in difficoltà la produzione europea di cereali, fortemente dipendente dalle materie prime estere.

La conseguenza è una riduzione generale – spiega Coldiretti - della disponibilità sui mercati che, oltre a far schizzare in alto i prezzi con rincari di oltre il 170% (da 250 euro/tonnellata a 670 euro/tonnellate), mette di fatto a rischio la produzione europea di grano, a partire da quella italiana. Il nitrato di ammonio viene, infatti, a mancare proprio nella fase decisiva per la crescita delle spighe, diminuendo inevitabilmente la produttività con il taglio dei raccolti. 

Il risultato è che il 30% delle imprese agricole è costretta a ridurre i raccolti, secondo l’indagine Coldiretti/Ixe’, con una situazione insostenibile che mette a rischio le forniture alimentari e, con esse, la sovranità alimentare del Paese che è già obbligato ad importare il 64% del grano per il pane, il 44% di quello necessario per la pasta, ma anche il 16% del latte consumato e il 49% della carne bovina e il 38% di quella di maiale. Senza dimenticare il mais e la soia fondamentali per l’alimentazione degli animali e per le grandi produzioni di formaggi e salumi Dop, dove con le produzioni nazionali si riesce attualmente a coprire rispettivamente il 53% e il 73%, secondo l’analisi del Centro Studi Divulga.

Operazione della Dda di Lecce e della squadra mobile di Brindisi. Due fratelli sono stati fermati dalla Polizia con l'accusa di aver ucciso due imprenditori del settore casalinghi nel 2000 e 2001: si tratta di Cosimo ed Enrico Morleo, di Brindisi, accusati di aver assassinato, con l'aggravante del metodo mafioso, Sergio Spada e Salvatore Cairo, quest'ultimo scomparso e mai ritrovato. Secondo le indagini, Cairo fu assassinato perché ritenuto responsabile di un ammanco di diversi milioni di lire commesso ai danni di una società di articoli per la casa di cui era socio con Cosimo Morleo e avrebbe costituito poi una propria società nonostante il divieto impostogli. Sarebbe stato ucciso e fatto a pezzi.

Sabato 5 Marzo la Polisportiva SS. Annunziata Volley Mesagne cerchera’ nelle mura ospiti di Altamura di conquistare la decima vittoria utile consecutiva prima dello scontro diretto del 13.03 22 nel Pala De Francesco di Via Udine contro la seconda del Campionato di Serie C la  Vibrotek  Volley Pulsano. Ancora una volta il pensiero della Societa’, targata Apulia Diagnostic, e’ rivolto al giovane atleta  Ucraino Yurii Starokozhko  a cui e’ stata dedicata la nona vittoria consecutiva domenica scorsa. Yurii, ingegnere meccanico ed ex giocatore di serie A in Ucraina, l’estate scorsa, si è allenato col SS Annunziata Volley, poi purtroppo è dovuto rientrare in patria, perché costretto ad imbracciare il fucile per difendere la propria casa e la propria famiglia.
 
Si invia un appello a tutte quelle ditte, provviste di codice ATECO, che possano offrire a Yuri un posto di lavoro per permettere a lui e alla sua famiglia di poter far parte della nostra comunità e godere del bene più prezioso: la LIBERTÀ.
 
Si chiede di condividere il più possibile l'appello.
 

Chiunque sia interessato può rivolgersi al numero di telefono 3713267503 Grazie.

La New Marzial Mesagne – Team Baglivo si afferma al primo posto nella categoria femminile ed al terzo posto categoria maschile.

Sono state tante le emozioni per la prima competizione nazionale di Taekwondo del 2022. Una due giorni in una delle principali strutture polivalenti di Genova, l'RDS Stadium, già teatro, in passato, di importanti Campionati Nazionali. Il denominatore comune è stato il sano agonismo, unito al divertimento da parte di tutti i giovani attori protagonisti. 

L’evento, ha visto premiati e salire sul podio tanti talenti emergenti e tra questi si è contraddistinta la New Marzial Mesagne – Team Baglivo che con una rappresentanza di dieci atleti, accompagnati dai coach Roberto Baglivo e Steeven Baglivo, ne ha portati otto sul podio, onorando ampiamente la sua storia fatta di sano impegno competitivo e grande caparbietà.

La manifestazione ha visto il susseguirsi di incontri dal livello tecnico elevato, grazie alla partecipazione dei migliori atleti giovanili delle società sportive provenienti da tutta Italia. 

La gara ha coinvolto gli atleti appartenenti alla fascia "Cadetti" suddivisa in due competizioni: oltre all'edizione del 2022 è stata infatti recuperata anche l'edizione del 2021, posticipata a causa della pandemia, sebbene non consentirà ai vincitori la convocazione nella squadra nazionale perché oramai passati nella categoria Junior dove  i campionati italiani si svolgeranno nel prossimo mese a Fondi. Mentre i vincitori dell'edizione 2022, oltre ad altri eventuali atleti meritevoli scelti, saranno convocati nella squadra nazionale “cadetti” per la preparazione alle prossime competizioni europee e mondiali.

Sul fronte della categoria Junior la società nella giornata di ieri ha ricevuto la lieta notizia che la FITA ha convocato nella squadra nazionale, per le prossime competizioni, ben 7 atleti: Teodoro Del Vecchio; Vincent De Domenico; Sicilia Nicola; Destino Davide; Cutugno Dafne; Montanaro Eva e Sicilia Celeste.

Qui di seguito i risultati di squadra e degli atleti:

RISULTATI DI SQUADRA:

CATEGORIA FEMMILE – PRIMO POSTO

CATEGORIA MASCHILE – TERZO POSTO

Campionati Italiani Cadetti 2022

Category: Cadets Male Nere -37 / Fly (18 competitors)

Alessandro Marinelli - ARGENTO

Dennis De Domenico - BRONZO

Category: Cadets Male Nere -41 / Bantam (17 competitors)

Francesco Antonio Santoro - ORO

Category: Cadets Male Nere -45 / Feather (14 competitors)

Andrea Neglia - BRONZO

Category: Cadets Male Nere -53 / Welter (13 competitors)

Gabriele Fernando Rosato - ARGENTO

Category: Cadets Female Nere -41 / Feather (6 competitors)

 Adele Del Vecchio - ORO

Category: Cadets Female Nere -59 / Light heavy (4 competitors)

Sofia Frassica - ORO

 

Campionati Italiani Cadetti 2021

 

Category: Cadets Male Nere -45 / Feather (14 competitors)

Andrea Neglia - ARGENTO

Category: Cadets Male Nere -53 / Welter (16 competitors)

Gabriele Fernando Rosato - ARGENTO

Category: Cadets Female Nere -41 / Feather (5 competitors)

Adele Del Vecchio - ARGENTO

Category: Cadets Female Nere -47 / Welter (11 competitors)

Anna Frassica - ARGENTO

LA VICARIA DI MESAGNE E LA CANDIDATURA DELLA CITTÀ A CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA. 

La cultura, secondo il filosofo Hans-Georg Gadamer, è l’unico bene dell’umanità che, se 
condiviso, aumenta anziché diminuire. 
Come Vicaria di Mesagne, ovvero l'insieme delle parrocchie e delle realtà ecclesiali ivi 
presenti, riteniamo che sia diventato ancora più utile e, perfino, necessario coltivare la condivisione 
della conoscenza del bello, del bene, dell’ascolto dell’altro, in un periodo storico segnato dalle 
tentazioni di essere vinti dall’egoismo, di trascurare il prossimo, di propendere verso la divisione. 
Inoltre, proprio il cammino sinodale che la Chiesa universale ha intrapreso, per volontà di Papa 
Francesco, ci spinge tutti a uscire dai recinti in cui abitiamo per consuetudine, per andare incontro 
all’altro e ascoltarlo, condividere pensieri, sensazioni, esperienze.
La candidatura di Mesagne a capitale italiana della cultura è un’occasione imperdibile per la 
prosecuzione di quel cammino di evoluzione positiva – di evoluzione culturale positiva – che la 
nostra città ha intrapreso da anni. Questa candidatura rappresenta un’opportunità di riscatto, di 
affermazione, di rivoluzione rivelatrice che, come Vicaria, sosteniamo con convizione, e di cui non 
possiamo non essere parte integrante. Lo testimonia la nostra storia, in considerazione delle 
iniziative che il Consiglio Pastorale Vicariale, i presbiteri e i laici di Mesagne, i componenti dei 
Gruppi Caritas e gli operatori coinvolti nelle altre forme di aggregazione hanno attivato e curato con 
impegno e nell’impegno dell’amore, del riconoscimento di tutte le donne e di tutti gli uomini come 
sorelle e fratelli in Cristo, come figlie e figli di Dio che non possono rimanere invisibili, trasparenti, 
vittime di solitudini dei luoghi e di assenze dei cuori.
Nella sua storia, la Vicaria di Mesagne ha profuso il suo sostegno alla valorizzazione e alla 
difesa di quei principi che non possono non caratterizzare la vita sociale della nostra Civitas 
Mariae: i valori della legalità e dell’accoglienza; dell’importanza del dialogo con chi ha punti di 
vista differenti; della prossimità a chi ha bisogno di aiuto e di ascolto; dell’impegno nelle vicende 
del quotidiano, nell’essenzialità dell’ordinario. Un insieme di valori e principi che creano la nozione 
di ‘cultura’ che Mesagne, come capitale nazionale, è chiamata a seguire come un faro che traccia 
quella rotta che le consenta, in questa occasione unica e non solo, di riscoprirsi e proporsi come 
esempio di vivacità trascinante e creatività fruttuosa. 
La candidatura a capitale italiana della cultura può e deve, quindi, fare della nostra Città una terra 
sempre più fertile per la custodia delle figlie e dei figli di Dio, della bellezza del creato, della 
salvaguardia della casa comune. 
La Vicaria di Mesagne è pronta ad accompagnare la nostra Città in questo percorso.
Mesagne, 28 febbraio 2022
I Parroci della Città
La Segreteria del Consiglio Pastorale Vicariale