Redazione

La FP- C.G.I.L. unitamente ai suoi Delegati R.S.U. del Comune di Mesagne indice l’Assemblea dei dipendenti dell'Ente, per il  10 marzo  dalle ore 15.00 alle ore 18.30, presso l’Aula Consigliare dell’Ente nel rispetto delle norme anti COVID-19. 

L’Assemblea viene convocata in previsione delle elezioni  per il rinnovo della RSU nel pubblico impiego che si svolgeranno in tutto il paese nelle giornate del 5 - 6 e 7 aprile 2022. 
Nel Comune di Mesagne  si voterà per eleggere 7 componenti la RSU che dovranno portare avanti le istanze e i legittimi interessi di tutti i dipendenti. 
La R.S.U.  rappresenta la volontà democratica e partecipativa delle Lavoratrici e dei Lavoratori sul posto di lavoro con il compito di perseguire una coerente e ragionata azione sindacale oltre che di lottare contro iniquità e  ingiustizie.
Pertanto  le Lavoratrici ed i Lavoratori del Comune di Mesagne si riuniranno in Assemblea il 10 Marzo p.v. per discutere, confrontarsi e decidere. 
All’Assemblea parteciperanno  Patrizia Stella Segretaria territoriale FP CGIL e Cosimo Zizza  Coordinatore della Camera del Lavoro di Mesagne.
La F.P.-C.G.I.L.  da sempre attenta a contemperare l’ efficienza dei servizi  alla cittadinanza con il rispetto dei diritti dei dipendenti fa, pertanto,  avviso alla Cittadinanza dell’Assemblea che si terrà  il 10 Marzo p.v. scusandosi, sin da ora, per  eventuali disagi causati dalla chiusura dei servizi.

"Noi siamo Ucraini.

Siamo il bambino oncologico nell’ospedale colpito dalle bombe russe.

Siamo le mamme ed i papà in colonna per scappare dall’inferno della guerra.

Siamo i giovani strappati alla famiglia e al futuro e mandati al fronte.

Siamo spaventati dalle esplosioni e dai sibili dei missili.

Siamo atterriti dai cingolati per le strade.

Siamo tutti sulle barricate a Kiev contro l’invasore.

 

Non c’è guerra che abbia una ragione, non ci sono invasioni giustificate, non ci sono confini violabili con la forza.

 

Tutta la comunità brindisina esprime la più forte condanna per questa guerra che mette in pericolo la libertà di tutti. La storia sembra non abbia insegnato nulla agli accecati da manie di grandezza e a chi di noi lascia covare senza coraggio personalismi ed ideologismi, per compromessi capitalistici, per diplomazie senza principi e senza valori.

La pace è l’unico presidio per un futuro di libertà dei popoli.

 

I sindaci dei comuni della provincia di Brindisi, in modo unitario, si dichiarano disponibili ad ogni sostegno che possa essere richiesto ed organizzato volontaristicamente, pronti ad attivare ogni canale per testimoniare la vicinanza al popolo ucraino”.

 

I sindaci dei Comuni della Provincia di Brindisi

 

La guerra arriva direttamente sulle tavole del carnevale con aumenti fino al 20% dei prezzi delle chiacchiere in forni e pasticcerie per effetto dei rincari record delle materie prime e dell’energia che spingono molte famiglie al più economico fai da te recuperando le ricette della tradizione regionale. E’ quanto stima la Coldiretti regionale, in occasione dell’ultimo fine settimana prima del martedì grasso del Carnevale 2022 durante il quale i dolci della tradizione contadina e le antiche ricette sono protagonisti nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica con degustazioni, esposizioni e cooking show per aiutare il ritorno alla preparazione casalinga degli italiani.

Le quotazioni del grano si sono attestate sul valore di 8,59 dollari per bushel, dopo aver raggiunto il massimo da oltre 13 anni, alla chiusura settimanale del mercato future di Chicago che rappresenta il punto di riferimento mondiale delle materie prime agricole ma prezzi elevati si segnalano anche per tutte le componenti base dei dolci di carnevale, dal burro allo zucchero e soprattutto – sottolinea la Coldiretti Puglia - per i costi energetici di cottura. Un problema per un Paese come l'Italia che - precisa la Coldiretti regionale - è costretta ad importare il 64% del grano tenere ma anche zucchero e  grassi di cui ha bisogno perché non ha voluto investire sulla propria agricoltura.

Con i prezzi che oscillano tra i 20 ai 40 euro al chilo per l’acquisto al forno o in pasticceria non manca dunque chi si dedica alla preparazione casalinga per risparmiare ma anche – sottolinea la Coldiretti – per il piacere di esprimere la propria creatività personale nella realizzazione di dolci da offrire in famiglia o a parenti ed amici. Partendo da ricette regionali che utilizzano ingredienti semplici come farina, zucchero, burro, miele e uova è possibile fare una ottima figura spendendo meno di dieci euro al chilo con la scelta della migliore qualità e compresi i consumi energetici per la cottura.

La preparazione casalinga offre anche la possibilità di assicurarsi la qualità e la freschezza degli ingredienti, che fanno la differenza sul risultato finale, a partire dalle uova e dal miele che – continua la Coldiretti regionale – possono essere acquistati anche nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica. I dolci casalinghi sono preferiti dai bambini che – precisa la Coldiretti – stanno riscoprendo l’orgoglio di mostrare a scuola o nelle feste private l’abilità in cucina delle proprie mamme. Il fatto che una porzione di 50 grammi di frappe contenga 235 chilocalorie significa che un consumo moderato non ha effetti drammatici sulla dieta e sulla salute anche perché la privazione in un momento di festa, soprattutto per i più piccoli – sostiene la Coldiretti regionale – può avere effetti negativi sull’umore.

Il Carnevale – ricorda la Coldiretti – prende le mosse dalla tradizione della campagna, dove segnava il passaggio tra la stagione invernale e quella primaverile e l’inizio della semina nei campi che doveva essere festeggiata con dovizia. I banchetti carnevaleschi – conclude la Coldiretti – sono molto ricchi di portate perché, una volta in questo periodo si usava consumare tutti i prodotti della terra, non conservabili, in vista del digiuno quaresimale.

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Puntare anche sul riutilizzo e la restituzione dei beni confiscati alle mafie per creare servizi al cittadino e buona occupazione. E' la proposta avanzata dallo Spi Cgil nel corso della riunione per la presentazione del «Modello Brindisi per il benessere sociale diffuso», presentato nei giorni scorsi nel Salone di rappresentanza della Provincia di Brindisi dagli Ambiti Territoriali Sociali. L’Amministrazione Provinciale  coordinerà le manifestazioni di interesse sul primo riparto dei fondi di circa 8,6 milioni del PNRR.

E proprio per quanto riguarda le «missioni» 5 e 6 del Piano nazionale di ripresa e resilienza lo Spi Cgil – convocato al tavolo come richiesto dai sindacati confederali e di categoria – nell'ambito della riunione, ha presentato, tra le altre, anche la proposta di attenzionare l’avviso pubblico  del Ministero per il Sud e la coesione territoriale (  prorogato al 31 Marzo 2022) che mette a disposizione 250 milioni del PNRR per il recupero  e la restituzione alla collettività di questi spazi sottratti alla criminalità organizzata – e in provincia ce ne sono molti -, in modo da creare iniziative volte non solo ad offrire nuovi servizi  con risvolti sociali, ma anche alla creazione di lavoro buono, soprattutto per i giovani e per persone svantaggiate, finalità che non va sottovalutata. Un esempio è quello della presentazione alla cittadinanza, sabato scorso, del locale in via Remo che l'Amministrazione comunale di Brindisi sta candidando con un progetto di riutilizzo come  Market solidale.

Tutto il Sindacato Confederale  è interessato a che non si perda nessuna delle opportunità offerte dai finanziamenti del Pnrr e per questo motivo ha espresso apprezzamento per  l'avvio di un tavolo di confronto con gli Ambiti in relazione ai progetti che partecipano al Piano nazionale di ripresa e resilienza. E’  favorevole all'attivazione di una cabina di regia provinciale, perché riprende l'orientamento contenuto nella legge 328 del 2000 che avviava il processo della programmazione partecipata dei piani sociali di zona. La Provincia, prima della scellerata riforma Del Rio, svolgeva un ruolo di coordinamento che oggi è importante ritrovare per governare la massa di progetti che si intendono ammettere a finanziamento riguardo le linee d’indirizzo delle «missioni» 5 e 6 del PNRR. Lavorare insieme presentando progetti di sovra-ambito, o inter-ambito,  può essere la strategia vincente per cogliere ogni opportunità offerta dalle risorse messe a disposizione.

Il Sindacato ha esortato quindi a fare presto a confrontarsi nel merito dei progetti per dare fattivamente il proprio contributo,  nell’ottica di creare lavoro pubblico dignitoso e stabile, e dare risposte con servizi essenziali di qualità, a partire dai programmi sull’ assistenza domiciliare e di altri servizi volti a colmare le fragilità di anziani, fasce deboli e disagiate, e a costruire una rete integrata di servizi socio-assistenziali e socio-sanitari. E’ per questo che le Organizzazioni Sindacali attendono di essere convocati anche  dalla nuova direzione dell’ASL . Così come diventa essenziale il confronto con tutti i Comuni per capire quali progetti si stanno predisponendo per le altre misure del PNRR. La sfida è infatti quella di portare benefici alla popolazione determinando al contempo quel cambiamento necessario per uno sviluppo ecosostenibile e solidale.

Michela Almiento

Segretaria Generale

SPI Cgil Brindisi

Dati del giorno: 27 febbraio 2022

2.566
Nuovi casi
22.695
Test giornalieri
9
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 664
Provincia di Bat: 164
Provincia di Brindisi: 200
Provincia di Foggia: 346
Provincia di Lecce: 835
Provincia di Taranto: 327
Residenti fuori regione: 19
Provincia in definizione: 11
79.666
Persone attualmente positive
610
Persone ricoverate in area non critica
33
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

732.692
Casi totali
8.713.212
Test eseguiti
645.381
Persone guarite
7.645
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 242.781

A conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio nel Comune di Latiano, i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno segnalato all’Autorità Amministrativa due 37enni di Mesagne per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale, poiché:

‒​ ​ ​uno è stato trovato in possesso di 0,5 grammi di marijuana e 0,5 grammi di hashish, occultati negli slip;

‒​ ​ ​l’altro, a seguito di perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di 0,2 grammi di hashish.

Complessivamente sono state identificate 69 persone, controllati 45 veicoli, eseguite 6 perquisizioni, contestate 3 contravvenzioni al Codice della Starda per complessivi 249,00 Euro, controllati 3 esercizi pubblici e 9 green pass.

Il forte e repentino abbassamento della colonnina di mercurio accompagnato da temporali violenti, nevicate a Bari e Foggia e gelate mattutine, dopo il caldo anomalo di un ‘inverno primaverile’, mette a rischio verdure e ortaggi coltivati all’aperto ma anche i prossimi raccolti di frutta. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti Puglia, in occasione dell'allerta della protezione civile per l’irruzione di aria gelida con temperature sotto lo zero e la caduta di neve, in un inverno pazzo che aveva fatto segnare fino ad ora una temperatura superiore di 0.55 gradi, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi al mese di gennaio che è stato uno dei più asciutti mai registrati.

A preoccupare – continua la Coldiretti regionale – è anche il balzo dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori che risente dell’impennata della bolletta energetica. Nelle campagne il caldo anomalo – sottolinea la Coldiretti regionale – ha provocato il ”risveglio” anticipato della natura con le margherite e le primule sbocciate nei campi e mandorli, albicocchi e pesche pronti alla fioritura  e quindi particolarmente sensibili all’arrivo del maltempo che rischia di compromettere i prossimi raccolti mentre le mimose coperte dalla neve non potranno essere donate per la festa delle donne l’8 marzo.

La tropicalizzazione del clima determina la maturazione precoce dei prodotti agricoli come mandorli e peschi in fiore a febbraio, mimose già pronte a dicembre e a gennaio, maturazione contemporanea degli ortaggi in autunno e brusca variazioni climatiche con ingenti danni in campagna. Sono disastrosi gli effetti sui campi della tropicalizzazione del clima che azzera in pochi attimi gli sforzi degli agricoltori che perdono produzione e al contempo subiscono l’aumento dei costi a causa delle necessarie risemine, ulteriori lavorazioni, acquisto di piantine e sementi e utilizzo aggiuntivo di macchinari e carburante.

Il gelo poi – sottolinea la Coldiretti regionale – colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, e broccoli. Questi ultimi reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente o se le gelate sono troppo lunghe si verificano danni.

L’aumento record dei costi energetici, infatti, spegne le serre e mette a rischio il futuro di alcune delle produzioni più tipiche del florovivaismo come tra gli altri il ciclamino, il lilium o il ranuncolo, con il caro bollette che ha un doppio effetto negativo – denuncia Coldiretti Puglia - perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’arrivo del freddo e dell’inverno. Il costo dell’energia – continua la Coldiretti – si riflette infatti in tutta la filiera agroalimentare e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione, la distribuzione ed i trasporti. Per le operazioni colturali gli agricoltori – spiega la Coldiretti regionale – sono stati costretti ad affrontare rincari dei prezzi fino al 50% per il gasolio necessario per le attività che comprendono l’estirpatura, la rullatura, la semina e la concimazione. Inoltre – continua Coldiretti Puglia – l’impennata del costo del gas, utilizzato nel processo di produzione dei fertilizzanti, ha fatto schizzare verso l’alto i prezzi dei concimi, con l’urea passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%), il fosfato biammonico Dap raddoppiato (+100%) da 350 a 700 euro a tonnellata, mentre prodotti di estrazione come il perfosfato minerale registrano +65%. Non si sottraggono ai rincari anche i fertilizzanti a base di azoto, fosforo e potassio che subiscono anch’essi una forte impennata (+60%). L’aumento dei costi riguarda anche l’alimentazione del bestiame, il riscaldamento delle serre per fiori e ortaggi ma ad aumentare sono pure i costi per l’essiccazione dei foraggi, delle macchine agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne. Il rincaro dell’energia – insiste Coldiretti Puglia - si abbatte poi sui costi di produzione come quello per gli imballaggi, dalla plastica per i vasetti dei fiori all’acciaio per i barattoli, dal vetro per i vasetti fino al legno per i pallet da trasporti e alla carta per le etichette dei prodotti che incidono su diverse filiere, dalle confezioni di latte, alle bottiglie per olio, succhi e passate, alle retine per gli agrumi ai barattoli smaltati per i legumi. Di fronte ad una emergenza senza precedenti serve – conclude la Coldiretti – responsabilità da parte dell’intera filiera alimentare con accordi tra agricoltura, industria e distribuzione per garantire una più equa ripartizione del valore per salvare aziende agricole e stalle.

Sono dunque pesanti gli effetti del caro bollette, associati al cambiamento climatico con l’eccezionalità degli eventi atmosferici che è ormai diventata la norma tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – continua Coldiretti regionale – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi meteo violenti con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Un inizio di anno preoccupante dopo che le anomalie del 2021 hanno tagliato i raccolti con crolli che vanno dal 25% per il riso al 10 % per il grano, dal 15% per la frutta al 9% per il vino ma anche l’addio ad un vasetto di miele Made in Italy su quattro. Per effetto del maltempo si contano – conclude Coldiretti Puglia - danni stimati di oltre 150 milioni di euro per i raccolti a fronte del balzo nei costi di produzione, dai carburanti ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi fino ai mangimi per alimentare il bestiame.

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La diocese di Brindisi-Ostuni ha annunciato l'apertura della nuova sede della mensa cittadina di Brindisi. Il trasferimento dalla storica sede in via Conserva si è reso necessario per volere dell’Arcivescovo, per offrire un luogo più accogliente e più facilmente raggiungibile da tutti. 
La nuova sede, presso il centro pastorale, ex Seminario Benedetto XVI, con ingresso da via peschiera sarà operativa dal 2 marzo, data significativa in cui il santo padre ci chiede la preghiera per l’Ucraina e la pace nel mondo. 
 
Alle 10,30 l’Arcivescovo, mons. Domenico Caliandro, benedirà la mensa, i locali cucina i servizi dedicati ai più bisognosi della città di Brindisi e subito dopo verrà distribuito il pranzo a circa 200 tra brindisini e immigrati residenti nella nostra città. 
 
Col trasferimento di sede, cambia anche la gestione: mentre precedentemente le parrocchie erano supportate dalla Caritas diocesana, ora tutto il peso della spesa, preparazione, distribuzione dei pasti e responsabilità della nuova struttura graverà unicamente sulla spalle delle 16 parrocchie della città, costituitesi recentemente in associazione “Parrocchie Solidali Brindisi - ODV”, presidente il parroco della Pietà, p. Michele Carriero e l’attuale coordinatore il parroco di Cristo Salvatore, sac. Massimo Mengasi. 

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Terzo successo consecutivo della Mens Sana Mesagne griffata Autocarrozzeria
Dulcamare che regola in casa (48-43) una coriacea Juve Trani (tante le
giocatrici d'esperienza nella formazione della B.A.T.) team partito con
tante ambizioni in questo campionato ma decisamente in crisi di risultati
dopo questa sconfitta. Le mensanine si presentano alla gara con qualche
timore, per l'assenza dell'esperta Leo, del play Santoro e per le imperfette
condizioni fisiche di Carluccio e della rientrante Marchese, ma sopperiscono
con grande cuore e soprattutto una brillante difesa nella parte centrale
della gara.
Coach Rizzo sceglie in partenza Maggiore in regia, Carluccio e D’Aprile sul
perimetro, De Nitto e Valente sotto i tabelloni; coach Delli Carri risponde
con Pisicchio, Rinaldi, Gatta, Caputo D. e Uniti ed è proprio quest’ultima a
guidare le all blacks tranesi all'unico vantaggio della gara (9-10 alla fine
del 1° quarto). Una opportuna sistemata alla difesa e le mesagnesi
riprendono il filo del gioco con il trio Maggiore-Carluccio-Valente che
firma il sorpasso, tentando un mini allungo subito rintuzzato dalla bomba di
Pisicchio negli ultimi istanti di gioco della seconda frazione. E dopo
l'intervallo lungo che il cuore di De Nitto e compagne si fa valere in
difesa, chiudendo tutti gli spazi e concedendo solo 4 tiri liberi alle
avversarie; sull'altra metà campo vengono perfezionati i rifornimenti
nell’area colorata per una Valente in buono stato di grazia nonostante i
pochi allenamenti nelle gambe. Massimo vantaggio biancoverde (30-22)
all'alba dell'ultimo quarto, con la panchina locale che cerca di dare minuti
di appropriato riposo a tutte per non correre il rischio di arrivare in
debito di ossigeno e di idee in un finale che si annuncia combattuto per
l'atteggiamento mai domo delle ragazze di coach Delli Carri. Capitan De
Marco  e compagne riescono a mantenere pressoché inalterato questo vantaggio
con sufficiente autorità fino ad 120 dal termine; quando sembra che
possano scorrere finalmente i titoli di coda, due scellerate rimesse sul
pressing delle tranesi consentono ad Annoscia e Pisicchio di riportare le
ospiti ad un solo possesso di svantaggio (44-41 con 24 da giocare). La
lotteria del fallo sistematico, messo in atto dalle tranesi, premia però la
freddezza dalla linea della carità di Maggiore e Marchese, che timbrano un
successo fortemente voluto e meritato.
Mens Sana Mesagne: Marchese 2, De Marco, D'Aprile 4, De Nitto 4, Carluccio
10, Bocina R., Maggiore 13, Bocina I., Magrì, Valente 15. Coach: Felice
Rizzo
New JT Basket Trani : Caputo S. 1, Pisicchio 5, Annoscia 6, Rinaldi 2,
Costantino, Gatta 12, Lenzu, Uniti 13, Caputo D. 4, Madera. Coach: Luigi
Delli Carri
Parziali: 9-10; 10-8; 11-4; 18-21
Arbitri: Cometa e Urso
 
 
 

AERONAUTICA CIVILE, INTERROGAZIONE DI ARESTA (M5S) A GIORGETTI PER POLITICHE DI RILANCIO DEL SETTORE IN PUGLIA E CAMPANIA.

“Nei giorni scorsi ho depositato una interrogazione parlamentare al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti sulla crisi del settore dell’aeronautica civile nel Mezzogiorno e segnatamente nelle regioni a maggiore vocazione industriale in questo campo, Campania e Puglia.” Lo rende noto Giovanni Luca Aresta, deputato pugliese del Movimento 5 Stelle. 

“La particolare vulnerabilità del comparto – si legge nell’interrogazione - era già visibile ben prima dell’emergenza pandemica: diversi fattori strutturali, quali modelli di business delle aziende coinvolte, spesso basati su monocommittenze o monoprodotti, nonché la mancanza di una strategia di politica industriale equiparabile a quella definita per i settori spazio e difesa, ne hanno ridotto la resilienza di fronte agli eventi avversi.”

“Secondo i dati pre-covid - prosegue Aresta - nella sola Campania operavano n. 60 aziende con 8.000 addetti diretti con fatturato di 1,6 miliardi di euro, mentre in Puglia n. 40 aziende per 4.000 addetti diretti, con un fatturato di 800 milioni di euro. In Campania sarebbero a rischio 10mila occupati dopo che il settore ha   subito perdite di fatturato nell’ordine dell’80% nel 2020 e del 60% nel 2021. Non va meglio nel brindisino dove si sono persi in sette anni 948 posti di lavoro con la chiusura o crisi di aziende dell’indotto (Tecnomessapia, GSE, Processi Speciali, CMC, DEMA-DCM, TSM, ecc…). “

Per Aresta “non appare più differibile la definizione e la realizzazione di un Piano di politica industriale lungimirante a tutela delle migliaia di posti di lavoro della filiera aeronautica e per la sopravvivenza di un settore ad alta tecnologia e specializzazione”.

Per queste ragioni il parlamentare chiede al Governo “quali iniziative intenda assumere per il sostegno e il rilancio del settore nel Sud Italia per superare l’annosa questione delle mono committenze e per favorire i processi di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, supportandole nella ricerca di nuovi mercati e di ulteriori player favorendone le aggregazioni” e “se non reputi utile operare per la formazione di “reti di imprese”, anche mediante specifici incentivi alla costituzione e strumenti di supporto tecnico alla gestione, allo scopo di rispondere alle esigenze dei grandi players internazionali, ottimizzando la capacità e l’organizzazione produttiva delle aziende”.