Redazione

“Il potenziamento delle infrastrutture di importazione del gas in Puglia attraverso il gasdotto Poseidon con approdo a Otranto, ossia un Tap bis, è una prospettiva da accelerare al massimo, perché riguarda un’opera compatibile con l’ambiente, di forte impatto economico e pure di libertà, come è chiarissimo in queste ultime ore con l’invasione russa ai danni dell’Ucraina. In questo senso mi occuperò di capire nei prossimi giorni lo stato di avanzamento del programma Poseidon, considerata la necessità di avere informazioni dettagliate sui giacimenti a cui collegarsi e sui tempi di realizzazione ”.

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e Programmazione Fabiano Amati.

“In queste ore si stanno mostrando dinanzi ai nostri occhi tutte le ragioni che giustificavano l’investimento italiano e pugliese in infrastrutture energetiche e l’irrazionalità di tutti gli argomenti che ostacolavano tali prospettive, eccitando le paure delle persone al fine di raccattare qualche voto. Stiamo infatti vedendo sia l’innalzarsi dei prezzi delle bollette, che sarebbero stati ben più alti se non avessimo avuto Tap, che il pericolo di dover soggiacere alle decisioni politiche dispotiche di nazioni fintamente democratiche: prova ne sia l’invasione russa dell’Ucraina e la correlativa necessità di utilizzare sanzioni economiche di rappresaglia che sono l’unica alternativa credibile per dissuadere l’aggressore e invasore senza ricorrere al fuoco.
L’autonomia energetica e la diversificazione delle fonti, che si può ben raggiungere con infrastrutture compatibili con l’ambiente, è un obiettivo che non possiamo più eludere, cominciando col reclamare la realizzazione e l’entrata in esercizio del gasdotto Poseidon, quale sistema in grado di connettere tutti i giacimenti del mediterraneo con il sistema di approvvigionamento italiano.
I tempi sono ormai maturi per affrontare questi argomenti con maturità politica e tecnico-scientifica, facendosi indirizzare solo dai dati di realtà e respingendo il tentativo di condizionamento di illusionisti politici sempre al servizio di mortifere ideologie”.

L’angiografo biplano dell’Ospedale Perrino di Brindisi è ancora una volta fuori uso, la terza in pochi giorni. Il  Reparto di Cardiologia interventistica dell’Ospedale Perrino in difficoltà, anche oggi l’angiografo  biplano, una delle apparecchiature radiologiche  più importanti per l’esame delle arterie, è fuori uso. “La frequenza con la quale questa strumentazione va in tilt è davvero preoccupante- dice il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Brindisi- Un paziente infartuato che arriva nel nostro presidio ospedaliero, pur stabilizzato, non può essere sottoposto a trattamenti salvavita.  Questo vuol dire che per ricevere l’assistenza adeguata deve essere trasferito, necessariamente,  all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce. In questo modo, tuttavia, si perde tempo prezioso rischiando di compromettere le chance di sopravvivenza dell’assistito”. L’angiografia è, infatti,  un esame radiologico fondamentale che  attraverso l’acquisizione di immagini delle arterie consente di fare una diagnosi sullo stato di salute del sistema vascolare e intervenire tempestivamente. “La cosa grave è che l’angiografo è stato attivato qualche mese fa- sottolinea il dott. Oliva- nonostante questo continua ad arrestarsi anche durante la procedura. Inoltre abbiamo anche  un apparecchio simile collocato al quarto piano dell’ospedale ad uso esclusivo dei cardiologi. E’ vecchio di 12 anni ma, al momento, anche quello non funziona. Due anni fa ne è stato acquistato un altro ma non è mai stato montato nonostante le ripetute richieste del direttore del Reparto di Cardiologia, dott. Gianfranco Ignone. Nelle more si  potrebbe provvedere alla riparazione del vecchio angiografo da utilizzare in casi di emergenza. Così come sta accadendo in questi giorni. Non sono 100mila euro che valgono la vita di una persona. Ogni minuto è prezioso quando un paziente si trova in queste condizioni”. In questi giorni si sono insediati i nuovi vertici della Asl di Brindisi, l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Brindisi ritengono quanto mai urgente un confronto con i nuovi direttori, soprattutto alla luce delle tante criticità che affliggono gli ospedali della provincia a partire da quello del Perrino. “I tempi della salute mal si conciliano con quelli della burocrazia- conclude il dott. Oliva- Sarebbe opportuno avere quanto prima un confronto diretto con il nuovo direttore generale. L’Ordine dei Medici non si è mai sottratto alle soluzioni ed è pronto a collaborare”.

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A Mesagne, dal prossimo 26 febbraio, piazza IV Novembre diventerà off limits per le auto. In pratica non si potrà più posteggiare. L’Amministrazione comunale ha, infatti, deciso di sfrattare dalla bella piazza i mezzi a motore. Con questo provvedimento l’ente locale ha dato inizio a un’operazione green che comprenderà, step dopo step, la realizzazione di una zona a traffico limitato nell’intero centro storico. In pratica nei quattro varchi esistenti saranno installate delle telecamere intelligenti che leggeranno il numero di targa dei mezzi in entrata e li compareranno con un soft, dove saranno inserite i numeri di targa dei mezzi autorizzati a oltrepassare il varco. Chi sarà beccato privo di autorizzazione sarà multato. Una decisione che stravolgerà l’attuale cultura degli automobilisti di entrare nel centro storico e arrivare con i mezzi fin sotto i negozi.

La decisione, per la verità, da un lato è stata appresa con soddisfazione dagli ambientalisti mentre dall’altra, i commercianti, hanno storto il naso poiché temono che il divieto di posteggiare, o il non poter più transitare, possa incidere negativamente sui loro affari. In pratica la preoccupazione dei commercianti è che i clienti scelgano altre attività al di fuori del centro storico dove fare agevolmente i propri acquisti. In ogni modo chi è soddisfatto del provvedimento è, in primis, il sindaco Toni Matarrelli. “Piazza IV Novembre per sempre libera dalle auto: è deciso”, ha spiegato con soddisfazione il primo cittadino. La delibera è stata approvata dalla giunta comunale: il divieto di parcheggiare in una delle piazze storiche più belle di Mesagne decorrerà a partire da sabato 26 febbraio”.

Il sindaco ha, quindi, chiarito che “la decisione è parte di un progetto più ampio, che guarda al centro storico come ad uno spazio più accessibile, sicuro ed attrattivo, in un'ottica di rispetto dell'ambiente e di salvaguardia del patrimonio monumentale che il cuore antico della città include e custodisce”. Intanto, a battersi per l’eliminazione del posteggio da piazza IV Novembre sono stati i cicloamici. È necessario un progetto lungimirante per la riqualificazione urbana di Piazza IV Novembre – hanno auspicato gli ambientalisti -. La consuetudine dei cittadini a parcheggiare e transitare è stata improvvidamente legittimata dalla precedente amministrazione che ha istituito un parcheggio a pagamento con la capacità di ospitare decine di automobili”. Per i cicloamici la presenza di un “manto di auto in sosta ed in transito, le fioriere i pali lasciano con difficoltà percepire al viandante che si è in presenza di quella che fu la più importante piazza cittadina. Piazza IV Novembre è dunque vista come una semplice via di passaggio e un comodo parcheggio collocato all’ingresso di un centro storico che meriterebbe di essere in Ztl”.

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Dati del giorno: 24 febbraio 2022

3.652
Nuovi casi
29.393
Test giornalieri
9
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 932
Provincia di Bat: 272
Provincia di Brindisi: 322
Provincia di Foggia: 589
Provincia di Lecce: 1.065
Provincia di Taranto: 443
Residenti fuori regione: 20
Provincia in definizione: 9
83.307
Persone attualmente positive
689
Persone ricoverate in area non critica
44
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

723.374
Casi totali
8.636.501
Test eseguiti
632.455
Persone guarite

Puglia paralizzata dallo sciopero dei TIR con navi merci di grano e mais che ripartono dal porto di Bari senza aver scaricato, mentre intere pedane di ortaggi, funghi, fiori e frutta stipate da ore nei camion sono da già da buttare per il blocco della catena della distribuzione alimentare. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, in relazione alla protesta degli autotrasportatori che ha portato alla paralisi del settore del traposto su gomma, con i camion carichi di prodotti agroalimentari deperibili che sono fermi da giorni su statali e autostrade. Resta una autonomia di 5 giorni nelle stalle per l’alimentazione degli animali – denuncia Coldiretti Puglia – poi le scorte di mais saranno esaurite.

Con l’85% delle merci che viaggia sui strada lo sciopero dei Tir con i blocchi stradali provoca danni incalcolabili, dal campo alla tavola – aggiunge Coldiretti Puglia -  con i prodotti deperibili come frutta, verdura, funghi e fiori fermi nei magazzini che marciscono e il rischio concreto di scaffali vuoti anche per la mancanza di forniture all’industria alimentare costretta a fermare gli impianti di lavorazione.

Le celle delle aziende agricole stanno letteralmente ‘scoppiando’ di cibo che non riescono a raggiungere le piattaforme logistiche italiane di distribuzione – dice Coldiretti Puglia - con alcuni TIR già carichi di prodotti deperibili fermi sulle strade, con uno sciopero ormai ad oltranza ed il rischio che il cibo vada irrimediabilmente buttato.

Una situazione che – sottolinea la Coldiretti Puglia - aggrava le già pesanti difficoltà della filiera agroalimentare costretta a far fronte a pesanti aumenti dei costi di produzione per le materie prime e l’energia la capacità di autoapprovvigionamento alimentare del Paese in un momento di grandi tensioni internazionali con accaparramenti, speculazioni e limiti alla circolazione delle merci e venti di guerra sotto la spinta dell’attacco della Russia all’Ucraina che soffiano sui prezzi di gas e carburanti, per cui si rischia di dover buttare i prodotti salvati nelle campagne dalla difficile situaizone climatica ma il problema riguarda anche i lattiero caseari, spiega la Coldiretti. Occorre trovare una soluzione immediata per rimuovere i blocchi stradali e consentire – insiste Coldiretti Puglia -  la ripresa dei ritiri dei prodotti nei magazzini e la consegna ad industrie alimentari e distribuzione commerciale.

In Puglia il settore dei trasporti (34,6% dei consumi finali) si conferma tra l’altro il settore più «energivoro» ed è caratterizzato da un largo utilizzo di combustibili liquidi che coprono il 93,9% dei consumi del settore, ricorda Coldiretti Puglia sulla base dei dati MISE, Terna ed Enea. Senza adeguate ed urgenti misure per calmierare il costo del carburante gli autoarticolati rischiano di non camminare più, con il conseguente stop delle consegne dei prodotti agroalimentari.

A subire gli effetti dei rincari – conclude la Coldiretti – è l’intera filiera agroalimentare, dai campi all’industria di trasformazione fino alla conservazione e alla distribuzione. Su questo scenario pesa il deficit logistico italiano per la carenza di infrastrutture per il trasporto merci, che costa al nostro Paese oltre 13 miliardi di euro, con un gap che penalizza il sistema economico nazionale rispetto agli altri Paesi dell’Unione Europea.

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La decisione di Terna di evidenziare che “il sistema elettrico della macro-area di Brindisi non ha attualmente necessità di ulteriore capacità a gas” pone una pietra tombale sul progetto Enel di realizzare una centrale a turbogas al posto dell’attuale centrale termoelettrica di Cerano.
 
E’ un fatto gravissimo che forse in tanti – anche tra rappresentanti politici ed istituzionali – non hanno ancora compreso sino in fondo.
 
Come è noto, inizialmente Enel aveva annunciato la costruzione di due gruppi a turbogas, per poi ridimensionare l’investimento ad un solo impianto. Ed è proprio in riferimento a quest’ultimo che aveva candidato Brindisi nell’ambito dell’asta della capacità (strumento previsto dal Piano nazionale integrato Energia e Clima).
 
La decisione assunta, però, spazza via questi nuovi investimenti che per il nostro sito avrebbero certamente raggiunto una somma non inferiore agli 800 milioni di euro.
 
E’ un danno gravissimo per il territorio brindisino, già così duramente colpito dalla crisi di settori vitali come quelli aeronautico e metalmeccanico.
 
Le conseguenze della chiusura della centrale di Cerano nel 2025, se non almeno in parte compensate dalla realizzazione del nuovo gruppo a turbogas, saranno devastanti!
 
Ed è auspicabile che nessuno consideri compensativi gli investimenti riguardanti le fonti rinnovabili. Brindisi, infatti, è alla disperata ricerca di “valore aggiunto” in termini occupazionali e di nuovi investimenti e non si può continuare a far finta di poter tenere la situazione sotto controllo pur in presenza di eventi drammatici sul piano sociale ed economico.
 
La realtà è che, in questa come in tante recenti occasioni, il Governo nazionale e quello regionale appaiono anni-luce lontani dai reali bisogni del nostro territorio che rischia di diventare residuale anche nell’ambito degli interessi di grandi player come l’Enel.
 
Un motivo in più perché si insedi immediatamente presso il Ministero dello Sviluppo Economico un tavolo di crisi industriale complessa, come già fatto per altre aree, che veda alla testa Sindaco e Presidente della Provincia e che si ponga come obiettivo immediato e prioritario il coinvolgimento della Presidenza del Consiglio e di ogni altro Ministero direttamente interessati nelle scelte energetiche nazionali e, più in generale, nei processi di salvataggio di aree del paese in cui si prospettano – come per Brindisi – preoccupanti cadute economiche ed occupazionali.
 
Franco Gentile – Presidente CNA Brindisi
Per il recupero dell'undicesima giornata del girone d'andata, la New Virtus Mesagne ospita il Basket Corato, seconda forza del campionato dietro l'imbattibile Molfetta ma con ben quattro lunghezze di vantaggio nei confronti del Vieste, terzo in classifica.
 
"Corato è una squadra fortissima", esordisce Mimmo Galgano, secondo di coach Bray ed ormai veterano del sodalizio gialloblu.
"Il roster è ben assortito e tutti i ruoli sono abbondantemente coperti. Il quintetto base è di livello assoluto per la categoria e non solo, a partire da Stella, play mesagnese con una grande visione di gioco, un buon tiro da tre e ottime doti nell'uno contro uno. Forse Oundie è la punta di diamante della squadra, ala di 198 cm fortissima sia spalle a canestro che fronte al ferro. Tomasello è il centro, con esperienze anche in campionati superiori. Chiriatti e Lutterman completano la batteria degli esterni, entrambi forti fisicamente, presenti sotto canestro e buoni realizzatori.
Un punto di forza è la profondità della panchina, giovane ma validissima, che assicura rotazioni di livello e freschezza dei titolari nei momenti caldi, per quanto la maggior parte dei palloni coratini passi dalle mani di Stella e la sua presenza in campo è fondamentale per assicurare prestazioni di livello al resto dei compagni.
Sarà una sfida difficile, faremo il massimo per sbloccare la nostra classifica e confidiamo nel supporto del pubblico".
 
Fischio d'inizio alle 21.00 di domani, giovedì 24 febbraio, al Pala Defrancesco di via Udine. Si accede nel rispetto delle normative anti Covid.
 

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E' stata approvata dalla giunta di Manduria la proposta di utilizzare il comandante della polizia locale di Mesagne, Teodoro Nigro,  in part time per complessive 18 ore settimanali. La decisione "è finalizzata a soddisfare le esigenze temporanee di personale del Comune di Manduria, sprovvisto temporaneamente della figura del Comandante dei Vigili Urbani, a causa di aspettativadel titolare, nelle more del rientro del medesimo". L'accordo sarà valido dal 24 febbraio fino al prossimo 31 dicembre. 

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«Per la provincia di Brindisi saranno presto a disposizione 1,5 milioni di euro come supporto alla pianificazione per il Pnrr». E’ quanto comunica l’on. Valentina Palmisano (Movimento Cinque Stelle) dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dpcm del 17 dicembre del 2021 in riferimento alla “Ripartizione del Fondo per la progettazione territoriale”. Per l’Ente Provincia di Brindisi previste risorse economiche per 500mila euro. Per i 16 comuni sotto i 30mila abitanti, della stessa provincia, somme variabili in base alla popolazione da 46mila a 95 mila euro. «Grazie all’interessamento ed all’attività svolta in questi mesi dalla Sottosegretaria per il Sud e la Coesione Territoriale Dalila Nesci, nelle prossime settimane migliaia di Comuni del Mezzogiorno potranno ricevere risorse economiche importanti per avviare la fase di progettazioni, funzionali alla partecipazione ai bandi del Pnrr. Si tratta di un fondo- spiega la parlamentare brindisina- che permetterà alle amministrazioni locali di implementare alcune particolari attività di pianificazione per il proprio territorio». Il Fondo è finalizzato a supportare gli enti territoriali nella fase di progettazione, indispensabile per rispondere alla sfida del Pnrr e delle politiche di coesione, in sinergia e complementarietà con altri strumenti di supporto attualmente in fase di perfezionamento da parte del Governo. Risorse che in questa specifica procedura sono state assegnate a favore dei Comuni con popolazione complessiva inferiore a 30.000 abitanti, delle Città metropolitane e delle Province, ricompresi nelle Regioni del Sud, per indire concorsi volti ad acquisire progetti per partecipare ai bandi finanziati con le risorse del Pnrr, dei Fondi strutturali europei e del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. «E’ un segnale importante in questa fase per i territori, tra cui la Provincia di Brindisi, che dovranno nei prossimi mesi evitare di perdere opportunità di sviluppo. Perché-conclude l’on. Valentina Palmisano (M5S)- l’importanza di una pianificazione strategica adeguata alle esigenze della popolazione, dovrà essere una condizione necessaria in questa sfida del Pnrr».

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Con la pubblicazione online del pre-bando di regata, sono aperte ufficialmente le iscrizioni per la partecipazione alla 36^ edizione della Regata velica internazionale Brindisi-Corfù (la modulistica è scaricabile attraverso il sito internet www.brindisi-corfu.com – info 0831/411479 - 3296256611).

La Regata partirà alle ore 12.00 di domenica 12 giugno 2022 dalla parte esterna del porto di Brindisi, mentre l’arrivo è previsto nell’isola di Corfù dopo aver percorso le 104 miglia che separano le coste pugliesi da quelle elleniche.

La partecipazione è aperta a imbarcazioni monoscafo ed a imbarcazioni multiscafo.

Le iscrizioni dovranno giungere alla Segreteria di regata del “Circolo della Vela Brindisi” entro il 31 maggio 2022.

L’organizzazione dell’evento è del Circolo della Vela Brindisi e del Marina Gouvia Sailing Club.

Per ulteriori informazioni ci si potrà rivolgere alla segreteria di regata (+390831/411479 - +393296256611 – mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

La Regata, inserita a pieno titolo nei programmi della Federazione Italiana Vela, gode del  sostegno di partner istituzionali e privati, a dimostrazione della grande rilevanza che viene attribuita a questo evento sportivo che rappresenta una delle regate d’altura più importanti del Mediterraneo.

La “Brindisi-Corfù” sarà preceduta da una serie di eventi sportivi di grande rilevanza. Il 27 febbraio, il 6 e il 13 marzo si svolgerà, in collaborazione con la Lega Navale Italiana di Brindisi, la “Coppa Carnevale”.

Il 29 maggio, invece, è previsto lo svolgimento delle Regate “Bocche di Puglia”.

Nel corso del 2022, infine, l’11 settembre si svolgerà la Regata delle Torri Costiere, mentre il 12 e il 13 novembre la Regata zonale “Dinghy”.

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