Redazione

Nominati il direttore sanitario e amministrativo della Asl Brindisi. 

Il direttore generale Flavio Roseto, insediato nella Asl Brindisi il 16 febbraio scorso, ha nominato i nuovi direttori, sanitario e amministrativo, che lo affiancheranno per il prossimo triennio.
È Vito Campanile il nuovo direttore sanitario. Nato a Mola di Bari, 59 anni, proviene dalla Asl Bt dove ha ricoperto lo stesso incarico dal 2016. Laureato in Medicina e Chirurgia allUniversità degli Studi di Bari con una tesi in Medicina del Lavoro è specializzato sia in Igiene e Medicina preventiva allUniversità Cattolica del Sacro Cuore di Roma che in Medicina del Lavoro allUniversità di Bari. Dal 1999 al 2002 ha lavorato nella direzione medica dell'Azienda ospedaliera Di Summa di Brindisi e ha contribuito al trasferimento delle attività assistenziali nella nuova sede del Perrino, con un coinvolgimento diretto in tutte le fasi di programmazione e attuazione dello spostamento delle Unità operative. Ha collaborato in quel periodo allorganizzazione dei percorsi riservati al personale e all'utenza, allorganizzazione del blocco operatorio e al monitoraggio ambientale e microbiologico. È stato in servizio nella Asl Brindisi come responsabile della direzione sanitaria dello stabilimento ospedaliero di Fasano e Cisternino. Subito dopo ha lavorato nella Asl Bt: prima dellincarico di direttore sanitario è stato direttore medico del presidio ospedaliero Canosa-Minervino Murge-Spinazzola e in quello di Bisceglie-Trani.
È Andrea Chiari il nuovo direttore amministrativo. Nato a Taranto 59 anni fa, si è laureato in Giurisprudenza all'Università di Bari e ha indirizzato il suo percorso professionale e accademico verso la sanità: si è perfezionato in Diritto sanitario all'Ateneo di Bologna e in General management per la funzione di amministrazione in sanità alla scuola di direzione aziendale dell'Università Bocconi di Milano. Ha, inoltre, conseguito un diploma di esperto in appalti pubblici alla Scuola nazionale dell'Amministrazione  Presidenza del Consiglio dei ministri. Ha prestato servizio alla Ussl 76 di Rozzano e alla Ussl 39 di Milano occupandosi, in particolare, di redazione di bilanci preventivi, conti consuntivi, rapporti con i revisori dei conti e la Corte dei conti per le procedure di ripiano dei disavanzi. Tornato a Brindisi, nel 1997 ha cominciato a lavorare nellex Azienda Ospedaliera Di Summa con incarichi nellarea gestione del personale e, dopo laccorpamento nella Asl Brindisi, ha ricoperto funzioni da dirigente responsabile di importanti settori quali Ufficio procedimenti disciplinari, Affari generali e, in ultimo, direttore dellarea patrimonio. Nel 2015 è stato nominato direttore amministrativo della Asl di Taranto, maturando un'importante esperienza manageriale ai vertici dell'azienda ionica.

Mesagne. Disposta la chiusura del bar per 15 giorni. Nel pomeriggio di oggi 21.2.2022 personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Vito dei Normanni, unitamente a quello del Commissariato di P.S. di Mesagne, ha dato esecuzione all’ Ordinanza del Questore di Brindisi che ha imposto, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., la chiusura del Bar di Mesagne per la durata di gg.15 poiché individuato quale luogo utilizzato per lo spaccio di droga oltre ad essere abituale ritrovo di pregiudicati e consumatori di sostanze stupefacenti, costituendo pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica per la città di Mesagne. Il provvedimento è scaturito a seguito dell’ indagine “Fire” condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Vito dei Normanni che ha disarticolato un’associazione per delinquere armata finalizzata al narcotraffico operante nella città di Mesagne composta da 11 soggetti contigua ad elementi di vertice della locale consorteria di stampo mafioso “Sacra Corona Unita”.

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Il rilevamento già a febbraio dei primi adulti di Philaenus spumarius, l’insetto vettore della Xylella la ‘sputacchina’ a Casarano in provincia di Lecce, impone una stretta sul piano di azione anti Xylella per arrestare la diffusione della malattia. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sottolineando l’importanza del monitoraggio per rilevare i potenziali vettori contaminati accelerando sul Piano anti Xylella 2022, visto che negli anni scorsi, nella stessa località l'osservazione del primo adulto è stata effettuata rispettivamente l'11 aprile nel 2017, il 17 aprile nel 2018, il 22 marzo nel 2020 ed il 6 aprile 2021, con i cambiamenti climatici, la tropicalizzazione e il global warming – aggiunge Coldiretti puglia – che incidono sugli stadi di vita della sputacchina.

La sputacchina percorre in una stagione fino a 400 metri autonomamente con i propri arti posteriori – afferma Coldiretti Puglia - mentre è ancora da accertare la distanza percorsa dagli insetti, spesso anche di svariati chilometri, che restano attaccati ad auto e camion, a dimostrazione di quanto il rischio che l’infezione continui a ‘camminare’ ad una velocità impressionante sia tangibile e grave. La sputacchina nasce sana e si infetta acquisendo il batterio della Xylella fastidiosa – aggiunge Coldiretti Puglia - esclusivamente nutrendosi da pianta infetta, rimane infetta per tutta la sua vita sino alla morte.

Lo studio è basato su 7 esperimenti realizzati nel corso di due anni, di cui 3 in prato in Piemonte e 4 in oliveto in Puglia, consistiti nella cattura di migliaia di sputacchine, seguita dalla loro marcatura con una proteina, l'albumina (indispensabile per la loro successiva identificazione), il rilascio e successive prove di ricattura a distanze predeterminate dai punti di rilascio. La distanza media percorsa in un giorno dal punto di rilascio è risultata di 26 metri nell'oliveto e di 35 metri su prato, mentre nei due mesi di maggiore abbondanza della popolazione il 50% delle sputacchine rimane entro 200 metri dal punto iniziale, ma la percentuale sale al 98% entro i 400 metri.

Uno scenario ‘senza difesa’, soprattutto nell’attuale contesto pugliese dove è determinante l’attività di contenimento della malattia, è inimmaginabile. Lotta al vettore anche finanziata, monitoraggi e campionamenti sono attività cruciali - aggiunge Coldiretti Puglia - considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, per l'individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l'unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L'efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non va messo in alcun modo in discussione – dice Coldiretti Puglia - anzi il sistema dei monitoraggi e campionamenti va potenziato, perché la lotta all’insetto vettore è stata trascurata e monitoraggi e campionamenti degli ulivi ancora oggi si basano principalmente su analisi visiva di piante troppo spesso asintomatiche.

La vastità del problema, la rilevanza economica della coltura per l’intero territorio regionale e le prescrizioni della normativa fitosanitaria comunitaria e nazionale in caso di ritrovamento di patogeni da quarantena – incalza Coldiretti Puglia - impongono scelte e provvedimenti urgenti, anche in considerazione della diffusione della malattia che, dopo aver causato il disseccamento degli ulivi leccesi ha intaccato il patrimonio olivicolo di Brindisi e Taranto, arrivando sino alla provincia di Bari, con effetti disastrosi sull’ambiente, sull’economia e sull’occupazione.

Respinta dalla III Commissione presieduta da Mauro Vizzino la proposta di legge del consigliere Ignazio Zullo (presidente del Gruppo FdI), con la quale si chiede l’abrogazione delle disposizioni in materia di prevenzione e contagio da SARS-CoV-2, con particolare riferimento all’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari.

Secondo Zullo questa norma crea confusione in un ambito che è di competenza dello Stato, con una sovrapposizione di competenze, obblighi e sanzioni per i trasgressori.

Di parere contrario l’assessore alla sanità, Rocco Palese. Secondo Palese, la Regione Puglia in questi due anni di pandemia è stata sempre un passo in avanti rispetto alle norme nazionali ed europee. “La legge sull’obbligo vaccinale non è stata mai osservata dalla Stato e non sarebbe un buon segnale in questo momento arretrate su questo tema” – ha detto l’assessore.

Per Palese “siamo in emergenza fino al 31 marzo, è questo è un dato inconfutabile. È auspicabile che l’andamento non sia ingannevole come le altre volte e che l’impianto giuridico e normativo attuale non venga mutato assolutamente”.

Nessuno può mettere in discussione la validità del lavoro fatto in Puglia e il popolo pugliese si è dimostrato molto responsabile.

“Abbiamo di fronte sempre questo virus carogna – ha continuato Palese -  certo, conosciamo e abbiamo informazioni articolare e più pregnanti della fase iniziale, ma secondo gli esperti, di questo virus conosciamo ancora poco soprattutto rispetto al suo comportamento e alle possibili mutazioni. Non siamo per niente fuori dai rischi”.

“La nostra fortuna sono i vaccini che funzionano e su questo non bisogna assolutamente mollare la presa” – ha concluso Palese.

La Commissione ha rinviato la discussione su due proposte di legge del consigliere Zullo.

Si tratta dell’istituzione di due Commissione di inchiesta. Una su stato e remunerazione delle prestazioni RSA Universo Salute /ASL Foggia e l’altra sulla gestione del Covid 19 in Puglia.

Per entrambe le pdl si attende l’ATN dagli uffici legislativi.

Dati del giorno: 21 febbraio 2022

1.730
Nuovi casi
19.508
Test giornalieri
8
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 438
Provincia di Bat: 150
Provincia di Brindisi: 123
Provincia di Foggia: 318
Provincia di Lecce: 554
Provincia di Taranto: 126
Residenti fuori regione: 16
Provincia in definizione: 5
86.590
Persone attualmente positive
733
Persone ricoverate in area non critica
56
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

710.276
Casi totali
8.540.260
Test eseguiti
616.119
Persone guarite
7.567
Persone decedute

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Continua la mattanza di capre, pecore e mucche nei pascoli e nelle stalle con la preoccupante proliferazione di lupi, cani inselvatichiti e ibridi che, anche per effetto del Covid con le limitazioni alla movimentazione in città e nelle aree rurali durate mesi, si sono moltiplicati e attaccano gli animali negli allevamenti. E' quanto denuncia Coldiretti Puglia, a seguito del ritrovamento di animali feriti, ma anche morti in pascoli e allevamenti.

"Nelle campagne ci sono più animali selvatici, tra lupi, cinghiali e cani inselvatichiti che lavoratori agricoli e la situazione è drammatica in tutta la regione. Nel giro di dieci anni i lupi si sono moltiplicati, mettendo a rischio non solo gli animali nelle stalle e al pascolo, ma anche la vita stessa di agricoltori e pastori. In Puglia sono enormi le perdite registrate in campagna causate dalla fauna selvatica, con un danno pari ad oltre 13 milioni di euro”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Agli animali a volte ferito o uccisi si aggiungono – precisa la Coldiretti Puglia – i danni indotti dallo spavento e dallo stato di stress provocato dagli assalti, con ridotta produzione di latte e aborti negli animali sopravvissuti.

“Sono essenziali misure di contenimento per non lasciar morire i pascoli e costringere alla fuga migliaia di famiglie che da generazioni popolano le aree rurali più difficili dove l'allevamento è l'attività principale, ma anche i tanti giovani che faticosamente sono tornati per ripristinare la biodiversità perduta con il recupero delle storiche razze pugliesi, come la pecora 'Gentile' di Altamura o la 'Moscia' leccese. Il problema dei grandi carnivori sta diventando insostenibile ed è necessario trovare una soluzione in tempi rapidi", insiste Muraglia.

“Il tema ormai ingestibile della fauna selvatica e dei predatori – aggiunge il presidente Muraglia - va affrontato ai massimi livelli con una strategia congiunta tra il Ministero dell’Ambiente, il Ministero dell’Agricoltura e la Regione Puglia per stabilire le misure da adottare a tutela delle aziende agricole e zootecniche”.

Serve responsabilità nella difesa degli allevamenti, dei pastori e allevatori che con coraggio continuano a presidiare le aree zootecniche e a garantire la bellezza del paesaggio. Senza i pascoli – afferma Coldiretti Puglia - aree straordinarie muoiono, l'ambiente si degrada e frane e alluvioni minacciano le città.

Negli ultimi anni si è reso necessario un continuo vigilare su greggi e mandrie, al fine di proteggerle dagli attacchi poiché recinzioni e cani da pastori spesso non sono sufficienti per scongiurare il pericolo. La resistenza degli agricoltori è al limite – spiega la Coldiretti – è urgente trovare nuove modalità di azione che permettano di organizzare in maniera più efficace un sistema di gestione di questi animali predatori, che non sono più specie in via di estinzione.

Del resto, questa situazione si somma – conclude Coldiretti Puglia - ai problemi di sovrappopolamento di numerose altre specie selvatiche, dai cinghiali agli storni, dai cormorani alle lepri, che si moltiplicano in una situazione di assoluta mancanza di adeguate misure di programmazione necessarie per evitare il conflitto con il lavoro agricolo.

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Spegnere, pedalare, rinverdire e migliorare. Non (solo) uno slogan, ma un impegno concreto per migliorare gli stili di vita personali e di comunità.

Spegnere (l’auto per esempio), pedalare (o andare a piedi), rinverdire (con un albero), migliorare (se stessi e l’ambiente): è l’invito lanciato dalla campagna «M’illumino di meno» a cui il Comune di Fasano ha aderito.

A cittadini, attività commerciali, associazioni e comunità scolastiche si chiede di partecipare all’iniziativa che si terrà il prossimo 11 marzo e che rientra nella 18ª Giornata internazionale degli stili di vita sostenibili, promossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar di Rai Radio2. 

È possibile aderire anche con piccoli gesti: silenzio energetico, piantumazione di nuovi alberi e rinunciando all’utilizzo dell’automobile per un giorno, prediligendo una camminata o la bici.

«Possiamo migliorare il nostro stile di vita con gesti e azioni quotidiane che possono essere di esempio per tutti - dice il sindaco Francesco Zaccaria -. Per questo abbiamo aderito con piacere alla campagna promossa da Caterpillar: per responsabilizzarci reciprocamente all’adozione di comportamenti sostenibili che siano da monito a tutta la comunità. Ringrazio il consigliere Oronzo Rubino e l’intero consiglio comunale per aver promosso e sostenuto con entusiasmo l’iniziativa».

Nella serata di venerdì 11 marzo Palazzo di città si spegnerà dalle 20 alle 21 osservando un’ora di silenzio energetico per sensibilizzare tutta la cittadinanza al tema del risparmio energetico: «Un tema, quello del risparmio, che in questi giorni di aumento dei costi di luce e gas è ancora più urgente e attuale - dice il primo cittadino - perché, se non si interverrà con costi calmierati per i Comuni e con politiche a lungo termine, orientate al risparmio e quindi all’abbattimento dei costi, le amministrazioni non ce la faranno e potremmo  arrivare a ridurre i servizi. Anci su questo è già intervenuta e sta lottando: speriamo che il Governo ascolti le richieste dei sindaci di ogni parte d’Italia».

Per aderire alla campagna fasanese è possibile inviare una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e compilando il form presente sul sito web Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">www.milluminodimeno.rai.it raccontando brevemente l’iniziativa sostenibile che si intende promuovere per venerdì 11 marzo. Gli eventi promossi sul territorio del Comune di Fasano e comunicati all’Ufficio Stampa saranno raccolti in un unico racconto finale.

Caterpillar invita a usare l’hashtag #milluminodimeno sui social network così da aggregare tutti gli eventi presenti sul territorio nazionale.

Vince la linea verde della Mens Sana Mesagne che espugna il palazzetto di
Francavilla Fontana. Dopo il ritiro dall'attività agonistica di Andrea Longo
per inderogabili impegni professionali, la società mesagnese si ritrova a
fare i conti con un'altra squadra rispetto a quella disegnata all'inizio del
campionato. Come Longo per impegni lavorativi, non fanno più parte della
formazione biancoverde Potì, Ruggiero, Masi, l'infortunato Pezzarossa al
quale si aggiunge, momentaneamente, anche Prisciano. Insomma Coach Capodieci
deve riorganizzare una squadra totalmente diversa, inserendo in un
campionato senior tanti under del settore giovanile mensanino. Con l'All
Star Francavilla i biancoverdi mettono in mostra un buon basket e tanto
carattere, recuperando una gara in alcuni frangenti compromessa. Coach
Capodieci parte con Patrizio, Pesce, Scalera, Mastropasqua e Ranieri, mentre
coach Grasso risponde con Donno, Alberti, D'Amicis, Panzera e Eletto. Le
triple di Luigi Scalera e Panzera aprono le realizzazioni della gara. Poi
Pesce e ancora Scalera (23), il migliore in campo, provano ad allungare, ma
il ritorno del Francavilla è immediato con Eletto, poi la tripla di Panzera
chiude il primo tempino con i padroni di casa in vantaggio 20-12. Nel
secondo quarto l'inezia della partita non cambia. Il Francavilla manda in
campo Piliego e Mione, ma la difesa messa sul parquet da coach Capodieci
regge l'impatto. In attacco il Mesagne ha difficoltà a trovare la via del
canestro, Ranieri e Scalera Luigi piazzano altre due triple e al riposo
lungo il tabellone segna 33-24 per l'All Star. Il terzo periodo è costellato
da moltissimi errori per entrambe le squadre, si realizza con il contagocce
solo sette punti per i padroni di casa con Piliego e Panzera, mentre gli
ospiti ne realizzano dieci con la tripla di Scalera che chiude il periodo e
con il Francavilla ancora in vantaggio 40-34. Nell'ultimo periodo in campo
c'è solo la Mens Sana Mesagne. Scalera riapre il parziale con un'altra
tripla, sarà un 5/8 per lui dalla lunga distanza, poi la tripla di Patrizio
corona la rincorsa dei mensanini sul 40-40. Donno e Pezzuto provano a
scuotere i compagni di squadra, ma come un rullo compressore gli ospiti
prendono in mano la partita. La difesa biancoverde diventa un muro per
l'attacco del Francavilla, poi De Vincentis, Ranieri e il solito Scalera
allungano definitivamente portando a casa due punti preziosi in chiave
playoff. Trentadue punti realizzati in un tempino diventa un record per la
Mens Sana, sempre avara di punti. Buona la prestazione nel complesso per
Scalera e compagni, come buono è stato l'apporto dei sette under utilizzati,
merito a coach Capodieci che ha deciso di terminare il campionato con questa
formazione, senza cercare nuovi sostituti. Il prossimo turno, sabato ore
18:30 presso il Paladefrancesco, vedrà la Mens Sana Mesagne impegnata con la
Virtus Galatina.

ALL STAR FRANCAVILLA: Donno 4, Piliego 15, Alberti 2, D'Amicis 8, Panzera
12, Pezzuto 2, Mione 6, Eletto 7, Callari, Russo, Bungaro. Allenatore. A.
Grasso.
MENS SANA MESAGNE: Patrizio 9, Pesce 2, Fanelli, Scalera L. 23, Campana,
Scalera I., Rosato 2, De Vincentis 9, Malvindi, Mastropasqua 2, Mongelli,
Ranieri 19. Allenatore: Angelo Capodieci.
Parziali: 20-12 13-12 7-10 16-32
Arbitri: La Stella e De Pascalis

 

Dopo quaranta giorni di lavoro sono terminati a Mesagne i lavori stradali in via Vecchia Francavilla per porre fine agli allagamenti di questa importante strada. I precedenti allagamenti hanno reso per anni inagibile sudi essa il transito veicolare. I fondi utilizzati sono stati stanziati dal ministero dell'Interno, ben 130 mila euro, grazie al progetto presentato dall'ufficio comunale ai Lavori Pubblici. Il problema degli allagamenti era sorto dopo che alcuni residenti della contrada Palmitella avevano realizzato delle recinzioni in muratura per le proprie abitazioni ostacolando il naturale deflusso delle acque meteoriche. Una criticità che si portava avanti da oltre un ventennio, anche legalmente, che era diventata un problema non solo per i residenti, ma anche per la normale viabilità stradale. Infatti, il tratto di strada era stato inibito dal Comune al transito delle auto poiché le buche stradali, causate dalle piogge, erano motivo di incidenti e danni ai mezzi. Con relative richieste di risarcimento danni al Comune. Due le fasi della ristrutturazione.

Nella prima è stato realizzato un sistema assorbente, con progetto approvato dall'ufficio Ambiente della Provincia di Brindisi, mentre il secondo intervento ha riguardato la sistemazione del tappetino bitumoso che ha migliorato le pendenze, il drenaggio e la gestione delle acque. Soddisfatto dei lavori eseguiti l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona. “Da Assessore mi sono preso carico quelle che hanno rappresentato per la mia città delle vere grandi criticità”, ha spiegato D’Ancona -. Acqua, fogna, gas ed illuminazione, oltre ad allagamenti e zone periferiche al limite della dignità che una popolazione come quella Mesagne non merita”. Naturalmente la centralità è su via vecchia Francavilla “che rappresentava, a mio avviso, semplicemente la mancanza di attenzione politica, del passato. Abbiamo ancora tanto da fare ed abbiamo dimostrato di essere una Amministrazione del fare”, ha concluso l’amministratore.

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Dati del giorno: 20 febbraio 2022

3.541
Nuovi casi
27.723
Test giornalieri
7
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 986
Provincia di Bat: 197
Provincia di Brindisi: 306
Provincia di Foggia: 575
Provincia di Lecce: 994
Provincia di Taranto: 456
Residenti fuori regione: 20
Provincia in definizione: 9
86.582
Persone attualmente positive
729
Persone ricoverate in area non critica
55
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

708.546
Casi totali
8.520.752
Test eseguiti
614.405
Persone guarite