Redazione

BREXIT: COLDIRETTI PUGLIA, BLOCKCHAIN SALVA EXPORT PUMMAROLA IN UK; A FOGGIA 22MLN Q.LI PRODUZIONE. Quasi un barattolo di pomodori pelati Made in Italy su cinque esportati finisce in Gran Bretagna che è dipendente dall’estero per l’80% del pomodoro che consuma e rappresenta per l’Italia uno sbocco di mercato di vitale importanza per l’economia e l’occupazione che va difeso con forza anche dopo la Brexit. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sottolineando la politica lungimirante e di visione adottata con l’accordo di filiera sottoscritto da Coldiretti e Princes che hanno unito gli sforzi per sostenere il “Made in Italy” della filiera del pomodoro, valorizzandone l’elevata qualità e l’identità nazionale, con una intesa che garantisce una remunerazione in campo che gli agricoltori non vedevano da 22 anni, dal lontano 1998. Per questo nel primo contratto di filiera pluriennale del pomodoro da industria per il sud Italia tra Princes industrie alimentari e Coldiretti è stata introdotta per la prima volta in Italia la tecnologia blockchain in grado di fissare immutabilmente in un database pubblico tutti i dati relativi al “viaggio” del pomodoro dal campo allo stabilimento industriale.

"L’Accordo di filiera triennale, che rappresenta uno strumento straordinario di investimento e valorizzazione della filiera pugliese del pomodoro da industria, si prefigge lo scopo di rendere più equilibrata e coerente la distribuzione del valore lungo la filiera per contrastare pratiche commerciali sleali come i casi di aste capestro on line al doppio ribasso che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione, nonostante il codice etico firmato l’anno scorso fra il Ministero delle Politiche Agricole e le principali catene della grande distribuzione”, afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

La Gran Bretagna – sottolinea la Coldiretti - con 3,4 miliardi di euro di importazioni agroalimentari Made in Italy si classifica al quarto posto tra i partner commerciali del Belpaese per cibo e bevande ma è il primo per derivati del pomodoro con circa 350 milioni di euro nel 2020.

“La definizione del contratto annuale sul pomodoro, nell’ambito dell’”Accordo di Filiera” triennale sottoscritto nel 2019 garantisce produzioni di qualità eccellenti, sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale, con i coltivatori che si sono visti riconoscere un prezzo di acquisto “equo”, basato sugli effettivi costi sostenuti per rispettare il disciplinare di produzione basato su una equa pianificazione degli investimenti”, afferma Pietro Piccioni, delegato confederale di Coldiretti Foggia.

Il 40 percento del pomodoro italiano viene proprio dalla Capitanata, che da sola produce il 90% del pomodoro lungo. La provincia di Foggia – ricorda Coldiretti Puglia - è leader nel comparto con 3.500 produttori di pomodoro che coltivano mediamente una superficie di 32 mila ettari, per una produzione di 22 milioni di quintali ed una P.L.V. (Produzione Lorda Vendibile) di quasi 175.000.000 euro. Un bacino produttivo straordinario se confrontato al resto d’Italia con i suoi 55 milioni di quintali di produzione e i 95mila ettari di superficie investita, una realtà che va salvaguardata e promossa – insiste Coldiretti Puglia - perché rappresentata da imprese agricole e agroalimentari pugliesi che operano con grande professionalità e in assoluta trasparenza.

Occorre – precisa Coldiretti Puglia - garantire continuità delle esportazioni di conserve di pomodoro che sono aumentate del 9,4% in valore nei primi otto mesi del 2020 ma che rischiano di subire l’impatto dei nuovi standard imposti con l’uscita della Gran Bretagna dalle Ue. Nella blockchain sono stati raccolti – spiega Coldiretti - tutti i dati relativi all'origine del prodotto (tutti gli appezzamenti di terreno coltivati), ai lavoratori assunti per la raccolta ed ai macchinari utilizzati nonché i dati relativi al trasporto ed alla trasformazione. Un progetto con la collaborazione della Casaleggio Associati – continua la Coldiretti -  che ha coinvolto 300 aziende agricole, 19 cooperative e 9 Organizzazioni dei produttori per un totale di quasi 3 milioni di quintali di prodotto destinato all'estero dove le grandi catene chiedono il rispetto di precisi standard sanitari, ambientali e di tutela del lavoro contro il caporalato. Si tratta di una esperienza che garantisce la rintracciabilità di quasi il 10% delle conserve di pomodoro Made in Italy esportato all’estero da estendere ad altri settori per sostenere la valorizzazione delle produzioni agroalimentari nazionali.

Princes e Coldiretti hanno sviluppato congiuntamente un’innovativa piattaforma digitale basata sulla tecnologia blockchain che per la prima volta in Italia verrà applicata a un prodotto trasformato industrialmente. La piattaforma garantisce la tracciabilità del prodotto lungo tutta la filiera e il rispetto di tutti i requisiti previsti con forti benefici in termini di sicurezza, efficienza e automazione delle transazioni interaziendali. La blockchain, grazie a registri informatici distribuiti e concatenati, fornirà ulteriore garanzia che il pomodoro provenga da cooperative che rispettano gli standard etici richiesti.

Princes lavora nello stabilimento di Foggia - il più grande sito industriale d’Europa - unicamente pomodoro di origine pugliese e si rifornisce esclusivamente da produttori che rispettano i più alti standard in tema di lavoro etico, secondo le certificazioni “Global G.A.P. GRASP” o “SA8000”.

Coldiretti e Princes intendono così ulteriormente sostenere e promuovere la filiera del pomodoro pugliese, unica al mondo per la qualità del prodotto e che da sola contribuisce per circa il 30% all’intero volume del pomodoro italiano da industria.

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Erchie. Per evitare la contravvenzione per la violazione delle misure anti Covid–19, minaccia i Carabinieri, denunciato. I Carabinieri della Stazione di Erchie, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 24enne del luogo, per minaccia a pubblico ufficiale. In particolare, il giovane, alle ore 22:30 del 7 dicembre, in una via del centro abitato, allo scopo di intimidire i militari operanti per evitare la contestazione della sanzione amministrativa per la violazione delle misure anti Covid–19, ha proferito frasi minacciose nei loro confronti.

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Non tutti i Comuni del brindisino hanno risposto al nostro invito di pubblicare gli Avvisi per le piccole imprese locali dell’artigianato, del commercio e dell’agricoltura per candidarsi ad accettare i buoni spesa finanziati dal Governo e destinati ai nuclei familiari in grave stato di necessità.

L’invito che rivolgiamo alle imprese è di consultare i siti internet dei propri Comuni, i primi a muoversi ad oggi sono stati i Comuni di Mesagne, Francavilla Fontana, Oria, Torchiarolo, Sandonaci, altri, ci auguriamo, stiano per farlo.

Purtroppo le macchine comunali dei nostri Comuni vanno a velocità diverse e questo crea disparità e disequilibri anche in un territorio così piccolo come quello della nostra provincia fatto di 20 Comuni.

La raccomandazione che facciamo ai Comuni, in considerazione dei ritardi accumulati, è quella di stabilire date di scadenza più lunghe per le candidature delle imprese perchè temiamo che saranno in pochi a sapere dell’opportunità e conseguentemente a rientrare negli elenchi che, a breve, alcuni Comuni, i più celeri, renderanno pubblici.

Confartigianato, considerato il fatto che le festività sono alle porte e che la domanda delle famiglie presso i nostri sportelli è diventata di una certa rilevanza, invita tutti i Sindaci ad accelerare nella pubblicazione degli avvisi sia per le imprese che per i cittadini, darne la massima pubblicità anche per il tramite della stampa locale, intendiamo scongiurare che i buoni spesa rimangano nelle casse comunali, desideriamo soprattutto che i cittadini possano spenderli presso i nostri panifici, alimentari, macellerie, fruttivendoli, pescherie, negli esercizi dove si lavora e si vende prevalentemente prodotto locale, e qualora i cittadini decidessero di spenderli nei supermercati rivolgiamo loro l’invito a scegliere marchi della nostra terra per l’acquisto di quei prodotti “Made in Brindisi” tanto ricercati anche nei nostri ristoranti.

 

                                                                                                                              Il Direttore di Confartigianato Brindisi

                                                                                                                                               Teodoro Piscopiello

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Presentazione del XVI Rapporto sulle condizioni di detenzione. Presentazione del XVI Rapporto sulle condizioni di detenzioneappello al Governo per fronteggiare emergenza COVD 19. Analizzare e raccontare la situazione di emergenza che stanno affrontando i detenutiall'interno delle carceri italiane, dal momento che la pandemia ha contribuito adaccentuare seri problemi e far emergere nuove criticità all'interno delle stesse.L'associazione Antigone Puglia presenta il XVI Rapporto sulle condizioni didetenzione "IL CARCERE AL TEMPO DEL CORONAVIRUS".L’appuntamento, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche e LinkLecce Coordinamento Universitario, si svolgerà venerdì 11 Dicembre 2020 alle ore17.30 sulla piattaforma Google Meet.L'incontro sarà moderato da Andrea Pascali, studente di giurisprudenza.Seguiranno i saluti di Maria Pia Scarciglia, Presidente Antigone Puglia e un contributodella Prof.ssa Maria Mancarella, Garante dei diritti delle persone private dellalibertà personale del Comune di Lecce.Interverranno: Prof. Avv. Giulio DE SIMONE, Docente di Diritto Penale Unisalento, Avv. Alessandro STOMEO, Antigone Puglia, Dott.ssa Ines CASCIARO, Magistrato Presidente facente funzioni - Tribunale di Sorveglianza Lecce.L'evento illustra il panorama regionale della Puglia contestualizzando nel merito anche l’appello che Associazione Antigone Nazionale, Anpi, Cgil, Gruppo Abele e uno schieramento composto da sindacati e associazioni legati alla tutela dei diritti delle persone, hanno firmato e inviato attraverso una lettera al Governo e alla Commissione Giustizia di Camera e Senato, per ridurre il numero delle persone ristrette (sono 7.000 in più rispetto ai posti letto), mettere in sicurezza quelle a rischio, garantire una quotidianità decorosa in questa nuova emergenza pandemica.

Secondo i dati del Garante delle Persone Private delle Libertà Personali, al 13 novembre scorso le persone detenute e registrate sono 54.767, 53.992 quelle fisicamente presenti. La seconda ondata dell’epidemia da Covid-19 sta portando conseguenze pesanti negli istituti di pena, con numeri maggiori rispetto a quelli di marzo e aprile. Quasi 1.000 sono detenuti e operatori positivi, per ciascuna di queste categorie, con ritmi di crescita preoccupanti. In circa il 40% delle carceri del Paese, c'è stato almeno un caso di positività e, in alcuni penitenziari, Antigone ha testimoniato veri e propri focolai. Nonostante ciò, il sovraffollamento è ancora preoccupante: ci sono circa 7.000 detenuti in più rispetto ai posti letto disponibili. Se si considera che alcune sezioni sono state liberate per i contagiati, la situazione è ancora più difficile di quanto non dicano questi numeri.“C'è bisogno di misure drastiche e urgenti”, sottolineano i firmatari, attraverso misure e proposte per ridurre la popolazione detenuta, mettere in sicurezza le persone sanitariamente a rischio, rendere non rischiosa e piena di senso la vita in carcere.E quindi:Estendere affidamento in prova in casi particolari e domiciliari senza limiti di pena a coloro che soffrono di pregresse patologie fortemente aggravabili in caso di contagio da Covid-19;Domiciliari per chi è ritenuto non pericoloso;Licenze per i detenuti semiliberi;Estendere i domiciliari per la parte finale della pena;Liberazione per buona condotta, strumento assai efficace per diminuire la popolazione carceraria;Dignità e organizzazione per i carcerati, è fondamentale che il diritto alle relazioni affettive venga garantito anche in pandemia, attraverso strumenti come le video-chiamate, che hanno dato buoni risultati nella prima fase del virus e che possono essere potenziate;Prevenzione dei contagi ed efficienza sanitaria, dentro, troppo spesso il carcere non è dotato degli strumenti idonei per proteggere chi lo abita. Così come manca una prospettiva di orizzonte che sappia riportare il giuramento di Ippocrate al centro delle politiche sanitarie in carcere.

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Ciclocross e Polisportiva Dilettantistica Gaetano Cavallaro accoppiata vincente come tradizione vuole: tanti gli sforzi profusi nel totale rispetto del protocollo sanitario anti Covid con lo svolgimento del Memorial Peppino Preziosa-Coppa Città di Bisceglie che ha animato la festività dell’8 dicembre in quello che è stato il secondo appuntamento stagionale 2020-2021 del circuito Mediterraneo Cross.

All’ombra delle Grotte di Santa Croce tra Bisceglie e Corato, gli ulivi secolari sono il “gioiello” dell’azienda agricola Cassanelli, nonchè la nuova location scoperta e scelta dagli organizzatori biscegliesi capitanati dalla famiglia Piccolo (Sabino, il padre Francesco e la madre Isabella), al cui interno i 150 partecipanti da tutta la Puglia e da fuori regione (Abruzzo, Lazio, Lombardia, Marche, Campania, Sicilia, Piemonte, Calabria, Basilicata e Veneto), hanno dato sfoggio delle loro abilità su un percorso di 3500 metri tecnico e abbastanza scorrevole, contraddistinto da lunghi rettilinei, alcuni ostacoli artificiali, curve, contropendenze e lievi dislivelli.

Inserito nella lista del Coni come gara di interesse nazionale, l’evento di ciclocross si è tenuto lontano dal centro cittadino di Bisceglie per disputarlo in tranquillità e in sicurezza presso l’azienda agricola Cassanelli, senza la presenza del pubblico come da normative dettate dal Dpcm per contrastare il contagio da Covid-19.

Tra le migliori prestazioni ottenute dai rappresentanti delle categorie giovanili, entro la top-5, Alessio Lacche (SS Lazio Ciclismo), Luca Bardi (Mtb San Pietro Salis Bike), Pietro Scottoni (SS Lazio Ciclismo), Marco Petrolati (SS Lazio Ciclismo) e Marco Russo (Gruppo Ciclistico Salentino) in evidenza tra gli esordienti uomini, Giada La Cioppa (Cicli Fiorin) e Angelica Brucoli (Avis Bike Ruvo) tra le donne esordienti, Simone Massaro (Andria Bike), Jacopo Pavanello (Borgo Molino Rinascita Ormelle), Nicolò D'Alessandro (Busto Garolfo), Lorenzo Cipriani (SS Lazio Ciclismo) e Antonio Regano (Andria Bike) tra gli allievi primo anno uomini, Sara Tarallo (Team Bike Terenzi) e Giulia D’Ambra (Special Bike Cross Country) tra le donne allieve primo anno, Milo Marcolli (Busto Garolfo) Anthony Montrone (Andria Bike), Antonio Bassi (Team Eurobike), Manuel Rescia (Team Bike Terenzi) e Vittorio Capogna (Andria Bike) tra gli allievi uomini secondo anno, Rebecca Lobascio (Polisportiva Dilettantistica Gaetano Cavallaro) e Aurora Falabella (Cicloteam Valnoce) tra le donne allieve secondo anno.

Per quanto concerne le categorie agonistiche, profeti in patria Ettore Loconsolo (Team Bike Terenzi), Ivan Carrer (Team Eurobike) e Vittorio Carrer (Team Bike Terenzi) nei primi tre della gara juniores uomini (Loconsolo biscegliese doc e i fratelli Carrer dalla vicina Corato), a completare la top-5 Andrea Sicuro (Scuola di Ciclismo Vincenzo Nibali Tugliese Salentino) e Fabio Di Stefano (Team Eurobike).

Ad avere la meglio nella gara juniores donne Benedetta Brafa (Team Bike Terenzi) davanti a Rebecca Pavanello (GS Mosole), Ilaria Scarpa (Team Eurobike) e Rebecca Angiulo (Polisportiva Dilettantistica Gaetano Cavallaro).

A Luca De Nicola (SS Lazio Ciclismo) il netto primato tra gli open ed anche nella sua categoria élite dove ha preceduto Antonio Lavieri (Loco Bikers), Gino Masino (Team Bykers Viggiano), Domenico Chiarelli (Cicloteam Valnoce) e Nicola Falabella (Cicloteam Valnoce).

Terzo nella gara open e in promiscuità con gli élite, Mattia Maria Varalla (Pro.Gi.T. Cycling Team) è stato il miglior under 23 davanti a Simone Tarantini (Ciclisport2000 Team) Besnik Islami (Team LVF Marche), Federico Forestieri (SS Lazio Ciclismo) e Francesco Presta (Asd Belvedere) tra gli under 23 uomini.

A podio per le categorie amatoriali Francesco Acquaviva della Sport For Fit Racing Team (suo il primato tra i master di prima fascia under 45), Giacomo Colona (Scuola di Ciclismo Vincenzo Nibali Tugliese Salentino) e Roberto Semeraro (Chialà Cycling Team Locorotondo) tra gli élite sport, Adriano Luciano (CPS Professional Team), Luigi Quintiero (Team Bike Terenzi) e Giuseppe Todisco tra i master 1, Cosimo Cattedra (Team Preview Bikespace Sei Sport), Luca Re (Bike Racing Team) e Sandro Iovanella (Mtb Caserta) tra i master 2, Fabrizio Iaconi (Bike Racing Team), Christian Riccio (Sannio Bike) e Carlo Saracino (Scuola di Ciclismo Vincenzo Nibali Tugliese Salentino) tra i master 3, Donato Capitaneo del Team Preview Bikespace Sei Sport (il migliore tra i master di seconda fascia over 45), Angel Lisandro Calla (Cicloteam Valnoce) e Carmine Rega (CPS Professional Team) tra i master 4, Michele Salza (Team Co.Bo. Pavoni), Francesco Masullo (Movicoast Sport & Turismo) e Vito Sante Sgobba (Team Eurobike) tra i master 5, Biagio Palmisano (Asd Narducci-Team Edil Luigi Cofano), Luigi Cofano (Asd Narducci-Team Edil Luigi Cofano) e Antonio Lorusso (Chialà Cycling Team Locorotondo) tra i master 6, Nunziato Sidella (Fausto Coppi Acquaviva) tra i master 8, Ferdinando Panagrosso (Cicloo Carbonari Bikers) e Mario De Pascali (Scuola di Ciclismo Vincenzo Nibali Tugliese Salentino) tra i master 7.

Onore al merito per la Polisportiva Dilettantistica Gaetano Cavallaro nell’essere riusciti nell’impresa di portare avanti la macchina organizzativa, nonostante le problematiche legate all’andamento dei contagi da Covid-19 nella città di Bisceglie (a sua volta indicata tra i 20 comuni pugliesi ritornati momentaneamente in zona arancione, nonostante il ripristino della zona gialla da pochissimi giorni nel resto della regione) con l’obiettivo di non interrompere una tradizione che dura da oltre 20 anni: “Siamo molto entusiasti perché è stata l’edizione più difficile da organizzare in assoluto – ha commentato Sabino Piccolo, direttore sportivo della Cavallaro e responsabile tecnico della manifestazione - ma i complimenti che ci sono giunti da tutti i partecipanti ci hanno reso felici. Abbiamo messo da parte la paura e le varie incertezze, abbiamo optato per una location sicura e adeguata per una gara di ciclocross con tutte le tipicità pugliesi, compresi i premi a base di prodotti alimentari. Per noi è stato importante gratificare gli atleti e accoglierli in un clima più sereno, ragion per cui vogliamo sentitamente ringraziare la famiglia Cassanelli per l’ospitalità che ci ha dato ed anche l’amministrazione comunale di Bisceglie, rappresentata per l’occasione dall’assessore allo sport Loredana Acquaviva”.

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Buoni spesa comunali, avviso aperto ai commercianti ed artigiani di Mesagne per la fornitura di beni. Sul sito istituzionale del Comune di Mesagne è disponibile l’avviso pubblico rivolto a tutti i commercianti ed artigiani, con attività che hanno sede in città, per la fornitura di prodotti alimentari e di ogni altro genere.  

“Chi aderisce all’iniziativa potrà ricevere i buoni spesa natalizi erogati dal Comune in favore delle famiglie mesagnesi e dei singoli in condizioni di disagio economico”, ha spiegato il sindaco Toni Matarrelli. “L’iniziativa dell’Amministrazione Comunale ha come obiettivo quello di sostenere i concittadini in maggiori difficoltà e le categorie di lavoratori che più di altre hanno subito le conseguenze dell’emergenza sanitaria”, ha continuato il primo cittadino.
 
L’istanza, compilata su apposito modulo, dovrà essere restituita all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o consegnata in copia cartacea all’ufficio Protocollo del Comune. Nell’oggetto dovrà essere riportata la dicitura “Manifestazione di interesse – BUONI SPESA NATALIZI”.
“I commercianti saranno liquidati dall’Ente. Dovranno presentare una richiesta di rimborso alla quale andrà allegata la matrice dei buoni consegnati dai beneficiari al momento dell’acquisto”, ha concluso l’assessore ai Servizi Sociali, Anna Maria Scalera. 
I negozi che aderiscono all’iniziativa riceveranno dall’ufficio un adesivo da apporre alle vetrine delle rispettive attività. 
Sul sito istituzionale del Comune è disponibile l’elenco aggiornato dei negozi che hanno già inoltrato manifestazione di interesse. I buoni potranno essere utilizzati entro il 10 gennaio 2021.
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---------Emergenza epidemiologica, gli aggiornamenti: oggi a Mesagne 9 nuovi casi e 13 guariti. 

Sono 116 le persone attualmente positive, di cui 5 in ospedale, una di queste  in condizioni molto gravi.

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“Dall’I.I.S.S. ‘Ettore Majorana’ di Brindisi arriva un prezioso contributo alla ricerca sull’apprendimento. Da uno studio effettuato su alcune classi prime è emerso che posticipare l’orario d’ingresso, consentendo agli alunni di dormire di più, ha degli effetti benefici in termini di attenzione e rendimento”. Così la deputata brindisina Anna Macina, portavoce del MoVimento 5 Stelle a Montecitorio. “I risultati della ricerca – continua – sono stati pubblicati sulla rivista Nature and Science of Sleep e sono il prodotto di uno studio sperimentale che si è svolto nell’anno scolastico 2018-2019.

Si tratta del primo progetto italiano di questo tipo, sviluppato dal team di ricercatori guidato da Luigi De Gennaro del Dipartimento di Psicologia della Sapienza e dal dirigente scolastico Salvatore Giuliano, ex sottosegretario al MIUR. La ricerca smonta anche una delle critiche principali mosse al posticipo dell’orario di ingresso in classe, in quanto dimostra che questo non comporta un ritardo nell’orario in cui i ragazzi si addormentano a fine giornata. Questi risultati arrivano anche in un momento particolare, perché ci spingono a incentivare lo scaglionamento degli ingressi a scuola per decongestionare i trasporti, un aspetto che il Ministero dell’Istruzione va sollecitando da tempo. Confidiamo che questa ricerca sia un ulteriore strumento nelle mani di chi deve organizzare la ripartenza al 75% della didattica in presenza per il 7 gennaio” conclude la deputata.

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FASANO – Sì è svolta oggi, giovedì 10 dicembre, nella Sala di Rappresentanza di Palazzo di Città la conferenza stampa di presentazione dell’opuscolo “Xylella Fastidiosa – Misure di contenimento e prevenzione” Sono intervenuti l’assessore all’Agricoltura Gianluca Cisternino, il presidente del GAL Valle d’Itria Giannicola D’Amico e la dirigente di settore Beba Caldarazzo, moderati dal dott. Gianfranco Mazzotta. Nella conferenza stampa, trasmessa in diretta sul canale ufficiale Facebook “Città di Fasano”, è stato presentato l’opuscolo informativo “Xylella Fastidiosa – Misure di contenimento e prevenzione”, fortemente voluto dall’assessore Cisternino. «Ringrazio il Comune di Fasano – ha dichiarato il presidente del GAL Valle d’Itria Giannicola D’Amico – per l’iniziativa e per la sinergia che lega il GAL all’amministrazione fasanese, sempre attenta a queste tematiche. L’opuscolo è stato realizzato dai tecnici del sito infoxylella.it, impaginato e stampato dagli uffici comunali. Il suo scopo è quello di combattere l’avanzare della Xylella nel nostro splendido territorio. Come GAL abbiamo sposato l’idea dell’Amministrazione e dell’assessore Cisternino in particolare, perché è importante informare gli addetti su questa piaga che sta infestando il nostro territorio. Nell’opuscolo vengono sintetizzate tutte le azioni preventive che si possono tenere per contenere il contagio da Xylella fastidiosa. Sono inoltre contento di poter annunciare – ha concluso D’Amico – che nella prossima settimana sarà pubblicato il bando regionale per la realizzazione dei sovrainnesti degli ulivi monumentali, una delle principali attività che si spera possa contenere l’avanzata del contagio». «E’ di fondamentale importanza – ha specificato l’assessore Cisternino – informare e continuare l’opera di difesa da questo fenomeno della Xylella, che ormai è arrivato a minacciare il nostro territorio (diversi i casi già segnalati nell’agro di Fasano) e tutta la piana degli ulivi millenari. L’opuscolo sarà distribuito in questi giorni presso le aziende agricole, nei punti di ritrovo degli agricoltori e nelle associazioni di settore. Oltre alle problematiche agricole, anche il settore turistico è colpito da questa piaga, quindi è fondamentale combattere il vettore della Xylella per tutelare il nostro territorio e di conseguenza il patrimonio paesaggistico: stiamo mettendo in campo tutte le risorse possibili per non lasciare soli i nostri cittadini in questa guerra alla Xylella».

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Comincia il suo viaggio la campagna “Tumore Ovarico, manteniamoci informate!” con la sua prima tappa in Puglia, dove sono circa 300 i nuovi casi di tumore ovarico ogni anno (Registri Tumori) e sono circa 5.000 le pazienti che convivono con la malattia. 


La campagna, promossa da Fondazione AIOM insieme ad ACTO Onlus, LOTO Onlus, Mai più sole e aBRCAdabra con il sostegno incondizionato di GSK, ha come obiettivo quello di invitare le donne e le pazienti a “mantenersi informate” proprio perché oggi sul fronte del tumore ovarico sono molte le cose da sapere e le novità da conoscere: in primo luogo i progressi della ricerca e delle terapie, che stanno migliorando sopravvivenza e qualità di vita, ma anche i test molecolari, che permettono alle pazienti di accedere al trattamento più appropriato per il proprio tipo di tumore.

Sul sito www.manteniamociinformate.it le informazioni sul tumore ovarico, le terapie e i 6 video-racconti che illustrano momenti di straordinaria quotidianità di due donne affette da tumore ovarico, una con mutazione BRCA l’altra con forma non mutata di malattia, narrati dal volto e dalla voce di Claudia Gerini, testimonial della campagna.