Redazione
Covid - 19. Oggi 917 casi positivi in Puglia, 190 in provincia di Brindisi con 1 decesso
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 9 dicembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 2.758 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 917 casi positivi: 323 in provincia di Bari, 190 in provincia di Brindisi, 35 nella provincia BAT, 236 in provincia di Foggia, 97 in provincia di Lecce, 33 in provincia di Taranto, 5 residenti fuori regione, 2 casi di provincia di residenza non nota sono stati riclassificati e riattribuiti. (La Asl Bat – lab “Dimiccoli”) non ha comunicato i dati relativi alle ultime 24 ore per problemi tecnici).
Sono stati registrati 20 decessi: 7 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 3 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce,7 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 855.898 test.
17.325 sono i pazienti guariti.
48.070 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 67.174 , così suddivisi:
25.984 nella Provincia di Bari;
7.490 nella Provincia di Bat;
4.926 nella Provincia di Brindisi;
15.195 nella Provincia di Foggia;
5.153 nella Provincia di Lecce;
7.976 nella Provincia di Taranto;
421 attribuiti a residenti fuori regione;
29 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
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Questa mattina in Consiglio Regionale si sono insediate le Commissioni. "Pochi minuti fa sono stato eletto presidente della III Commissione Sanità. Un compito difficile soprattutto in questo periodo complicato della vita di tutti noi. Cercherò di fare del mio meglio per essere all’altezza del ruolo che mi è stato affidato", ha dichiarato Vizzino.
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Sorpreso con un coltello del genere proibito, denunciato
Brindisi. Sorpreso con un coltello del genere proibito, denunciato. I Carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Brindisi hanno denunciato in stato di libertà un 30enne del luogo, per porto di armi od oggetti atti a offendere. L’uomo, nella mattinata dell’8 dicembre, è stato controllato a piedi in una via del centro abitato e, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 16,5 cm, occultato nel del giubbotto indossato. L’arma bianca è stata sottoposta a sequestro.
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Mesagne in tilt per lavori stradali lenti
La perdurante chiusura di via Tancredi Normanno, arteria stradale nevralgica, per la ristrutturazione del tronco idrico-fognante ha mandato letteralmente in tilt la città di Mesagne. A protestare sono in tantissimi: dai pedoni agli automobilisti, dai residenti ai commercianti. Un coro di lamentele contro coloro che hanno organizzato la discutibile logistica che sta causando disagi oggettivi e una significativa perdita economica, per mancati incassi, per le attività presenti. Il tutto nel periodo natalizio in cui gli operatori commerciali speravano di poter recuperare parte dei mancati incassi dei mesi scorsi. I lavori dovevano svolgersi in quindici giorni lavorativi e invece i giorni si sono trasformati in diverse settimane.
Intanto, il comando della polizia locale ha inviato una nota di sollecito all’azienda che sta effettuando i lavori per inchiodarla alle sue responsabilità. Contestualmente sta cercando di mettere in atto una viabilità alternativa che possa decongestionare il tutto nel più breve tempo possibile. Tra le varie ipotesi in cantiere c’è quella di svolgere i lavori in notturna. Dunque, la chiusura del primo tratto di via Tancredi Normanno sta comportando una serie di disagi non solo ai residenti del quartiere S. Rosa e delle zone Torretta e Manfredonia, al traffico veicolare che da via S. Vito dei Normanni entra in città per diramarsi in varie direzioni, ma all’intera città. A risentirne sono, soprattutto, le attività commerciali della zona, ma anche i residenti del quartiere Zecchino sommerso dall’inquinamento atmosferico, prodotto dai gas di scarico dall’abnorme traffico presente in zona. Via Merano, ad esempio, è percorsa giornalmente da centinaia di auto, in via Diego Ferdinando le colonne di auto sono chilometriche e su via Brindisi, strada già di per sé spesso congestionata, è difficile immettersi.
C’è chi ha proposto di aprire temporaneamente al doppio senso di marcia via Tenente Roberto Antonucci sino all’incrocio con via Vittorio Veneto ed invertire, come era una volta, il senso di marcia di quest’ultima via. Soluzione che, al momento, non è stata presa in considerazione. Per cercare di lenire i disagi nella giornata di lunedì sono stati impegnati quattro vigili in servizio di viabilità. “I cittadini e gli automobilisti devono convincersi che c’è la possibilità di evitare la zona caotica che inizia da via Boemondo Normanno incanalandosi verso direttrici alternative”, ha spiegato il comandante della polizia locale, Teodoro Nigro -. Certo, bisogna fare una riflessione con i tecnici e gli organi politici per cercare, nell’ambito del nuovo programma di viabilità urbana, di evitare l’uscita su via Brindisi dove, al contrario, si potrà solo entrare per raggiungere i vari quartieri. Insomma, secondo me bisognerebbe invertire il senso di marcia”. Tuttavia, questo provvedimento avrebbe una logica “quando l’intero sistema viario funziona ad orologio. Cosa che, ad oggi, non è così a causa di questi lavori stradali certamente importanti, ma nello stesso tempo invasivi, di lungo periodo che interessano più strade dell’intero quartiere Carmine”, ha concluso il comandante. Solo alcuni giorni fa a protestare erano stati i residenti e gli automobilisti di via Udine a causa della lungaggine dei medesimi lavori di ristrutturazione del tronco idrico-fognante. In quella via, dopo una copiosa pioggia, il canale di posa era franato trascinandosi dentro alcune auto in sosta.
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COVID: COLDIRETTI PUGLIA, STOP A 9MILA BAR, RISTORANTI E AGRITURISMI
Sono oltre 9mila i bar, i ristoranti, le pizzerie e quasi 200 gli agriturismi chiusi in provincia di Foggia, BAT e nei 2 comuni di Altamura e Gravina in provincia di Bari, rientrate con una ordinanza regionale in zona arancione, con una perdita di fatturato mensile di quasi 170 milioni di euro ed un drammatico effetto a valanga sull’intera filiera per il mancato acquisto di alimenti e vino. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia sulle conseguenze della ordinanza della Regione Puglia con la serrata imposta dalle misure anti contagio in aree provinciali della regione dove molto diffuso è il consumo alimentare fuori casa.
In zona arancione, caratterizzata da ‘uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto’, è consentita la sola consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze dei locali.
Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione – continua Coldiretti Puglia - si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.
“In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione e l’agriturismo rappresentano addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Le limitazioni alle attività di impresa devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione in un settore chiave del Made in Italy”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Lo scenario è reso anche più drammatico dalla decisione di impedire gli spostamenti tra i comuni, senza alcuna distinzione nei giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno che colpisce duramente le 876 strutture agrituristiche regionali, principalmente situate in piccoli centri rurali con una clientela proveniente dalle grandi città e dai paesi limitrofi, con la necessità di adeguare le misure dell’ultimo DPCM per le feste di fine anno, al fine di evitare di favorire gli assembramenti in città con lo stop agli spostamenti nelle campagne.
“La possibilità per le strutture della ristorazione di rimanere aperti a pranzo durante le festività a pranzo – denuncia Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti - è vanificata dai limiti agli spostamenti tra comuni che impedisce agli ospiti di raggiungere le campagne, riducendo peraltro la pressione e gli assembramenti nelle città. Un vero paradosso se si considera che gli agriturismi spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, che sono forse i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Si tratta dunque di una misura illogica ed insostenibile che colpisce anche gli agriturismi pugliesi che per la crisi generata dalla pandemia hanno giù perso oltre 150 milioni di euro”, insiste il presidente De Miccolis.
I limiti imposti per le festività di fine anno – precisa la Coldiretti – arrivano dopo che il primo lockdown ha azzerato le visite in campagna nei tradizionali weekend di primavera e di Pasqua mentre durante l’estate ha pesato l’assenza praticamente totale degli stranieri che in Puglia rappresenta la maggioranza degli ospiti degli agriturismi.
Servono dunque ristori immediati e un piano nazionale – conclude Coldiretti Puglia - che metta in campo tutte le azioni necessarie per non far chiudere per sempre attività come gli agriturismi che rappresentano un modello di turismo sostenibile grazie ai primati nazionali sul piano ambientale ed enogastronomico.
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Questa mattina, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brindisi, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo antimafia, finalizzato alla confisca, nei confronti di un brindisino, gravato da precedenti penali per contrabbando di tabacchi lavorati esteri e traffico di sostanze stupefacenti.
Durante la lunga carriera criminale, l'uomo (attualmente detenuto all’estero per traffico internazionale di sostanze stupefacenti) è già stato destinatario di una misura di prevenzione personale.
Le Fiamme Gialle brindisine, all’esito di approfonditi e mirarti accertamenti, hanno ricostruito il patrimonio accumulato nel tempo dal soggetto, la relativa sproporzione rispetto ai redditi dichiarati, ottenendo dalla competente Autorità Giudiziaria l’emissione del provvedimento ablativo. A nulla è valso il tentativo di mascherare il proprio patrimonio attraverso la fittizia interposizione di prestanome e stretti familiari.
L’attività ha consentito, nel complesso, di sequestrare 5 società, 16 unità immobiliari (tra fabbricati e terreni), conti correnti, 9 autovetture, 2 moto di grossa cilindrata per un valore stimato di circa 2 milioni di euro.
Il sequestro odierno conferma come l’azione del Corpo sia costantemente diretta a ostacolare l’ingresso, sotto qualsiasi forma, degli interessi criminali nell’economia legale e tutelare, al contempo, la correttezza del mercato.
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Verso il recupero dell'ex Piazza Coperta di Francavilla
Verso il recupero dell'ex Piazza Coperta. Dopo decenni di attese, ipotesi e promesse, si chiude il cerchio intorno al recupero dell’ex Piazza Coperta di Francavilla Fontana.
Nei giorni scorsi l’Amministrazione Comunale ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo al primo lotto di lavori per 480 mila euro, avviando, di fatto, la riqualificazione e il recupero dell’immobile.
“Il recupero dell’ex Piazza Coperta rappresenta un obiettivo strategico per la Città – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – qui, sono custodite importanti testimonianze del nostro patrimonio archeologico che da troppi anni sono abbandonate al loro destino.”
La suggestiva ipotesi progettuale promossa dall’Amministrazione Denuzzo, approvata dalla Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, prevede la creazione di una piazza scoperta all’interno dell’edificio, perimetrata da un porticato, che lascerà al centro della scena l’area archeologica, in un percorso di valorizzazione coerente con la configurazione originaria dell’immobile.
“L’idea è quella di creare uno spazio pubblico capace di far vivere il senso della piazza, mettendo sotto i riflettori le testimonianze del nostro passato – prosegue il Sindaco – quel luogo è stato al centro della vita della civiltà contadina che ci ha preceduto. Ripristinare la centralità di questo monumento, restituisce dignità a dei beni archeologici sinora oggettivamente maltrattati.”
Se il contenitore riprodurrà la piazza, il contenuto farà rivivere, in chiave moderna, il mercato. Gli ambienti fisici interni recuperati, oltre ad ospitare un ufficio per le informazioni turistiche e una sala polifunzionale con 137 posti a sedere, saranno affidati alle attività commerciali.
“La piazza, il mercato, le radici storiche. L’ex piazza coperta diventerà un luogo di sintesi tra il passato e il futuro – conclude il Sindaco – è un progetto ambizioso per una Città che non vuole dimenticare da dove viene, ma che guarda con ottimismo al domani.”
Gli interventi previsti da questo primo lotto di lavori, giunti dopo una lunga interlocuzione con la Soprintendenza e dopo accurati rilievi scientifici, prevedono l’eliminazione delle condizioni di insalubrità, la messa in sicurezza del patrimonio archeologico, il consolidamento strutturale dell’immobile, il ripristino della facciata e il recupero degli ambienti che ospitavano il Comando della Polizia Locale.
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OPEN DAY AL COMMERCIALE DI MESAGNE
Quest'anno l'orientamento presso l'Istituto Tecnico Economico "Epifanio Ferdinando" di via Damiano Chiesa si svolgerà sia online che in presenza. Gli incontri in videoconferenza si svolgeranno lunedì 14 alle 15.30 e venerdì 18 alle 18.30; per prenotarsi ed avere istruzioni su come effettuare il collegamento bisogna inviare una mail all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Chi invece volesse visitare l'istituto ed incontrare in totale sicurezza qualche docente, deve prenotarsi chiamando il numero 0831 738652. I docenti saranno a disposizione per presentare la scuola e l’offerta formativa dei vari indirizzi (Informatico e Turistico/Linguistico). Sarà l’occasione per mostrare e descrivere le varie iniziative che caratterizzano la nostra scuola: laboratori di informatica, grafica computerizzata, stampa 3d, robotica, certificazioni, laboratori di lingue, impresa scolastica, alternanza scuola/lavoro e progetti vari. Ci saranno altri incontri anche a gennaio e le famiglie interessate potranno disporre del personale di segreteria e dei docenti per effettuare l’iscrizione on-line. Nel frattempo è possibile effettuare una "visita virtuale" all'Istituto tramite uno di questi strumenti: YouTube (al canale: Istituto Tecnico Economico Ferdinando Mesagne), Facebook (alla pagina: Istituto Tecnico Economico - Epifanio Ferdinando Mesagne), Instagram (profilo: istituto_tecnico_economico).
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CASHBACK: COLDIRETTI PUGLIA, 1/3 SHOPPING NATALE CON CARTA DI CREDITO
CASHBACK: COLDIRETTI PUGLIA, 1/3 SHOPPING NATALE CON CARTA DI CREDITO. LOTTERIA DEGLI SCONTRINI ANCHE PER AGRICOLTORI FRANTOIANI E CANTINE. Per lo shopping di Natale un acquisto su tre è pagato dai consumatori con la moneta elettronica spinta dalle preoccupazioni per il contagio da Covid e dalle ultime misure varate per favorire l’uso di bancomat e carte di credito. E’ quanto afferma Coldiretti sulla base dei dati Deloitte sulle tendenze del Natale 2020, in riferimento all’avvio per la prima volta in Italia dell’operazione cashback.
Nonostante l’emergenza causata dalla pandemia per Natale con i limiti agli spostamenti – sottolinea la Coldiretti regionale – in Puglia il 60% dei consumatori ha dichiarato di considerare i negozi fisici come la principale meta per lo shopping natalizio a fronte di un 40% che predilige l'online. In particolare – continua la Coldiretti - lo shopping nei negozi è considerato migliore per le categorie di prodotto più discrezionali che richiedono maggiore attenzione nella selezione e anche un servizio di consulenza. Stiamo parlando – precisa la Coldiretti - di enogastronomia (84%), personal luxury goods (75%) e home décor e mobili (72%).
“Per il cibo si registra in realtà una polarizzazione nei comportamenti di acquisto con la ricerca di prodotti del territorio da acquistare direttamente dal produttore nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove spesso si realizzano show cooking degli agrichef per aiutare la riscoperta delle ricette natalizie del passato. Una scelta sostenuta dalla preferenza accordata all’acquisto di prodotti Made in Italy anche per aiutare l’economia nazionale e garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Da segnalare - continua la Coldiretti – che il 32% dei consumatori dichiara di essere orientato a cercare soluzioni che consentano maggiore sicurezza, comodità e flessibilità, come acquistare online e ritirare in negozio con la finalità di diminuire le visite e riducendo conseguentemente gli affollamenti. Una modalità che si sta diffondendo in modo trasversale in tutti i settori compreso l’alimentare soprattutto nei confronti di fornitori di fiducia.
“Oltre al cashback, le imprese agricole che effettuano vendita diretta – aggiunge il presidente Muraglia - sono interessate dalla disposizioni riguardanti la lotteria dello scontrino. Di conseguenza, al pari degli esercenti, dovranno su richiesta del cliente inserire il codice lotteria nel registratore telematico, un ulteriore strumento per incentivare gli acquisti diretti da agricoltori, frantoiani e cantine”.
Per le festività natalizie arrivano anche i ‘regali contadini’ con il buono per il pranzo contadino e per l’esperienza in agriturismo, un modo per aiutare gli 876 agriturismi pugliesi per cui si profila un buco da oltre 50 milioni di euro, stretti fra i coprifuoco e il crollo del turismo che rischia di compromettere il Natale. L’iniziativa è di Terranostra Puglia, l’associazione agrituristica di Coldiretti, che lancia i buoni per il pranzo e l’esperienza in agriturismo da donare ad amici e familiari per il consueto scambio di doni natalizi, un cadeau diverso a base di sana enogastronomia e percorsi esperienziali da consumare in tranquillità nei luoghi rurali più suggestivi della Puglia.
Una esigenza che è stata colta da tutte le aziende agricole che – precisa Coldiretti Puglia - hanno avviato appositamente la fornitura dei prodotti agricoli direttamente alle famiglie, senza intermediazioni. L’obiettivo della Coldiretti è garantire, soprattutto alle fasce più deboli della popolazione, a partire dagli anziani e dai malati, la spesa alimentare direttamente dai contadini con prodotti freschi e di qualità nell’ambito della campagna #MangiaItaliano a difesa del Made in Italy, del territorio, dell’economia e del lavoro.
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Covid a Mesagne. Oggi sono 125 i casi positivi
EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA A MESAGNE: OGGI 12 NUOVI CONTAGI, IERI È DECEDUTO UN ALTRO CONCITTADINO
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