Redazione
SANTA RITA TARANTO -AIDO MENS SANA MESAGNE = 80-71
Santa Rita Taranto: Moffa, Mandrillo 6, Bianchi, Arancibia 24, Dibenedetto, Russo, Zicari 4, Sperti 11, Masciulli 17, Fanizzi, Conforti 4, Cianci 14. Allenatore: N. Leale.
Mens Sana Mesagne: Martinelli 15, Dellegrottaglie, Rollo 4, Potì 9, Pazzarelli, Brunetti 9, Panico, Colucci 1, Gigli 9, Ciccarese 9, Liace 15. Allenatore: Cosimo Romano.
Parziali: 24-19 26-17 14-18 16-17
Arbitri: Spano e Fiorentino.
Passo falso della Mens Sana Mesagne che nella seconda giornata della fase a orologio, cede il risultato alla Santa Rita Taranto e si fa raggiungere in testa alla classifica dalla A.P. Monopoli. A distanza si soli sette giorni dalla bella prova offerta dai mensanini con la Messapica Ceglie, i biancoverdi disputano una prova insufficiente. Coach Leale recupera lo squalificato Masciulli e lo manda in campo con Zicari, Sperti, Conforti e l’argentino Arancibia, mentre coach Romano ormai senza Pazzarelli, schiera Brunetti, Liace, Gigli, Colucci e Rollo. Inizio di marca mesagnese con Liace e Gigli (4-7), ma è solo illusione perché il Taranto prende in mano la partita e la condurrà fino al termine. Masciulli con le sue quaranta primavere è padrone della zona pitturata, poi la tripla di Cianci, entrato al posto di Conforti, e un gioco da tre punti di Sperti creano il primo allungo per i padroni di casa (18-10). La Mens Sana concede ampi varchi agli avversari che realizzano con molta facilità, mentre in attacco si preannuncia una serata delle polveri bagnate. Subito il vantaggio tarantino va in doppia cifra (22-12), poi due tiri liberi e una tripla di Brunetti creano un momentaneo recupero e il primo quarto si chiude sul 24-19. Non cambia la musica nel secondo periodo, il Taranto corre tanto, muove bene la palla, trova le giuste soluzioni anche grazie a una difesa degli ospiti impalpabile. Arancibia e Cianci realizzano comodi canestri, mentre nel Mesagne si mette in evidenza Martinelli con un tiro da tre punti subito imitato da Potì. Due triple di Arancibia allungano il distacco per i padroni di casa che vanno al riposo lungo sul punteggio di 50-36. I cinquanta punti subiti nei primi due quarti per il Mesagne sono una zavorra che complica notevolmente l’esito finale dell’incontro. Al rientro in campo si attende una reazione della capolista, ma anche se la difesa biancoverde appare più attenta, non migliorano le percentuali di realizzazione in attacco. Masciulli continua a imperversare nella zona pitturata, con Cianci e Sperti (56-41) a dargli una mano in attacco, mentre gli ospiti provano a rientrare spinti da Martinelli che scrive a referto otto punti consecutivi e chiude il terzo periodo sul 64-54. Nell’ultima frazione di gioco il Mesagne tenta l’ultimo assalto, Arancibia però prende per mano la propria squadra, la tripla di Potì prova a scuotere i compagni, (71-59) poi Liace ha una buona reazione e mette paura alla Santa Rita portando i mensanini sul -6 (75-69) con 2’ da giocare. Ancora una volta è evidente la serata no dei mensanini che sciupano facili occasioni per rimettere in piedi la partita, ma il Taranto chiude facilmente la contesa. Il 4/27 nel tiro da tre punti, le 10 palle perse e i nove tiri liberi sbagliati sono solo una parte dello scout negativo del Mesagne, mentre la formazione jonica continua questa fase senza nessuna possibilità di inserirsi nel discorso promozione. Adesso la Mens Sana Mesagne dovrà prestare la massima attenzione ai prossimi due impegni casalinghi senza commettere ulteriori passi falsi. Si comincia sabato 5 aprile alle ore 19:30, presso il Paladefrancesco, con la Virtus Galatina e poi ospitare il sabato successivo l’A.P. Monopoli per cercare di raggiungere la finale per l’accesso nel campionato di serie C unica.
SOSPESA PER UN MESE CHIUSURA MENSA ENEL CERANO
Nella giornata di ieri 28/03/2025, alla luce dell’incontro tenutosi in sede prefettizia relativo alle lettere di trasferimento ricevute da alcuni lavoratori impiegati nella mensa Enel di Cerano, la Compass Group Italia S.p.A con una nota ha comunicato alle scriventi OO.SS. che “la chiusura del Servizio di Ristorazione della Centrale Enel di Cerano annunciata in Prefettura il 24/03/2025 è ad oggi sospesa alla luce delle interlocuzioni nel frattempo intercorse con la società committente (ENEL SERVIZI) entro il termine del mese di aprile”. Le scriventi OO.SS. auspicano che tale confronto possa essere proficuo e possa scongiurare i trasferimenti che di fatto si trasformerebbero in licenziamenti. Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Ultucs Uil sostengono che anche i 10 lavoratori del servizio mensa condotto da Compass Group S.p.a. dovranno far parte della platea di lavoratori da tutelare nel percorso di transizione ecologica che vedrà la chiusura della Centrale Federico II di Cerano e che anche loro dovranno aver accesso alle misure di riqualificazione/ricollocazione tese a tutelare tutto il bacino occupazionale coinvolto. Pertanto, essendo la Centrale Termoelettrica Enel di Cerano al centro di un piano di dismissione attenzionato a più livelli e che oggi vede oltre 50 manifestazioni di interesse pervenute al Mimit, le scriventi OO.SS. al fine della tutela occupazionale ed economica dei lavoratori e delle lavoratrici e della definizione di un piano più ampio che non trasformi la transizione ecologica in mattanza sociale, chiedono ad Enel e Compass Group SPA di fare tutto il possibile per evitare le gravi conseguenze riportare nella presente nota.
Brindisi 29/03/2025
Filcams Cgil Br Fisascat Cisl Ta Br Uiltucs Uil Br Claudia Nigro Maria Scala Vinci Vincenzo Zaccaria
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Conoscenze di base su alcune patologie
Fornire al personale degli istituti scolastici conoscenze di base su alcune patologie che possono richiedere attenzioni particolari e istruire i partecipanti sulle
Mesagne. Tris Trybla a futura memoria
Oggi è stata scoperta la targa che l’Amministrazione Comunale ha fatto realizzare in ricordo di Roberto Mirilli, giovane mesagnese che 19 anni fa perse la vita mentre viaggiava in motorino su viale Indipendenza. All’iniziativa hanno preso parte la famiglia dello sfortunato ragazzo, il sindaco, assessori e consiglieri comunali. Sono stati il sindaco Toni Matarrelli e mamma Cosimina a leggere il testo: “La città di Mesagne a Roberto Mirilli… per chi ti ricorda come Tris/Trybla, sempre nel cuore’. Sui social il messaggio commosso del primo cittadino:”Roberto Mirilli ci ha lasciato nel 2006, vittima di un tragico incidente che ha posto fine alla sua giovane vita, ma nel cuore di chi lo ama il suo sorriso non si è mai spento. Il suo estro artistico continua a vivere nel murale che ha realizzato sulla porta d'ingresso del Palazzetto dello Sport “Raffaele De Francesco”, attraverso un’opera che su richiesta della madre è stata preservata durante i recenti lavori di ristrutturazione. Insieme ai genitori Cosimina e Valentino e alla sua famiglia, questa mattina abbiamo scoperto una targa in suo onore. È stata posta appena sopra lo pseudonimo con cui questo sfortunato e amabile ragazzo firmava i suoi graffiti: ciao Tris/Trybla, Mesagne non ti ha mai dimenticato.
AL TEATRO DON BOSCO DI BRINDISI LA RASSEGNA "TUTTE LE STORIE DEL MONDO" OSPITA "SECONDO PINOCCHIO"
Domenica 13 aprile (ore 17:30 | ingresso 6 euro | info e prenotazioni 3387733796 - 3494490606) la rassegna si concluderà al Nuovo teatro Verdi con "Giovannin senza parole" del Crest di Taranto con Nicolò Antioco Ximenes, Catia Caramia, Nicolò Toschi (autore anche delle musiche) e Andrea Bettaglio, che firma regia e scene (dai 5 anni).
LA RASSEGNA
Tutte Le Storie Del Mondo, dedicata ai più giovani, ma anche agli adulti che amano il teatro, coltiva il sogno che Brindisi, porta d'Oriente, città del sole e dell'Imperatore Federico, terra da sempre di approdi e scambi con l'Est, possa vantarsi con orgoglio di essere un "porto delle storie". «E dalla convinzione che insieme allo sviluppo, ai piani strategici, ai progetti integrati del mondo dell'economia, debba arrivare anche la poesia, il vento, la narrazione e si sa: nulla è più rivoluzionario di una buona storia!», sottolinea il codirettore artistico Luigi D'Elia. «E quindi la rassegna intreccia storie, alcune vicinissime, altre molto lontane, che a Brindisi vogliono portare lo stupore, l'incanto, la sospensione magica del racconto, tra terra e mare, tra sogno della notte e luce del giorno. Proprio come accade in questo magnifico porto un po' Sole che nasce dal mare, un po' Cervo che viene da chissà quali foreste».
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LA PAC AL CENTRO DEGLI OBIETTIVI DI FLAI CGIL E ALPAA: DALL’INCONTRO AL PARLAMENTO EUROPEO AI MEETING AD ANDRIA E A MESAGNE
La politica agricola comune è stata al centro dell’incontro tra la FLAI CGIL e la vicepresidente della Commissione Europea, Roxana Minzatu, avvenuto nei giorni scorsi nelle sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, in occasione della presentazione del VII Rapporto agromafie e caporalato. Un dialogo in cui la delegazione della FLAI, guidata dal Segretario Nazionale, Giovanni Mininni, ha avuto l'opportunità di confrontarsi con la Commissione Europea sulle prospettive future dell'agroalimentare. Sul tavolo anche l'uso di strumenti efficaci per combattere sfruttamento, caporalato e illegalità lungo l'intera filiera, dalle aziende agricole alle strutture di trasformazione. L’iniziativa si inserisce nel contesto delle sfide contrattuali del 2025, che vedono la FLAI CGIL impegnata nel rilancio dei settori primari, con particolare attenzione ai piccoli produttori delle filiere agroalimentari, alla pesca, all’acquacoltura e alla zootecnia. Al centro del dibattito ci sono anche i cinque quesiti referendari promossi dalla CGIL e da altre Associazioni, che riguardano il lavoro e la cittadinanza. Tutti temi oggetto di numerosi incontri pubblici organizzati dalla FLAI e dall’ALPAA, in collaborazione con le Camere del Lavoro Territoriali, in tutta la Puglia. I primi confronti, che si sono svolti ad Andria e a Mesagne con grande partecipazione degli operatori del settore giunti da ogni parte delle due province, sono stati occasione per discutere di questioni fondamentali come la lotta al precariato, la qualità del lavoro e le politiche di inclusione, che si inseriscono nel più ampio quadro delle politiche agricole europee e nazionali. La situazione del lavoro precario è al centro delle preoccupazioni dei sindacati: negli ultimi anni, la proliferazione di contratti a termine e il progressivo smantellamento delle tutele contro i licenziamenti senza giusta causa, come accaduto con il Jobs Act, hanno reso il lavoro sempre più incerto e instabile. I contratti brevi e a zero ore sono ormai la norma, mettendo i lavoratori in una condizione di continua incertezza, senza la possibilità di pianificare la propria vita. FLAI e ALPAA, insieme alle Camere del Lavoro, continueranno a promuovere iniziative per contrastare queste distorsioni e difendere i diritti dei lavoratori. La mobilitazione culminerà con il voto sui cinque quesiti referendari, fissato per l’8 e 9 giugno 2025. Un momento decisivo per il futuro del lavoro e della cittadinanza in Italia, che, come sottolinea il Segretario Generale della CGIL, Maurizio Landini, rappresenta “un diritto individuale che, se esercitato collettivamente, può cambiare in meglio il Paese.”
Il Segretario FLAI-CGIL PUGLIA Il Presidente ALPAA PUGLIA
Antonio Ligorio Antonio Macchia
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PESCA AMICA: COLDIRETTI PUGLIA, OCCHIO AD INGANNI A TAVOLA
PESCA AMICA: COLDIRETTI PUGLIA, OCCHIO AD INGANNI A TAVOLA; E’ RECORD ARRIVI PESCE STRANIERO
E’ arrivata in Puglia la ‘Pesca Amica’, una intera giornata dedicata alle qualità organolettiche del pescato locale, in cui i pescatori sveleranno tutti i trucchi per riconoscere il pesce fresco e a miglio0 e per aiutare i consumatori a fare scelte di acquisto consapevoli. L’iniziativa ‘Pesca Amica’ è di Coldiretti Pesca, nell'ambito dei progetti finanziati dal FEAMPA 2021/2027, con l’obiettivo di valorizzare i prodotti ittici locali e stagionali.
Spazio alla didattica con i bambini della Scuola paritaria ‘Filippo Smaldone’ di Lecce con la ruota della stagionalità del pesce e i giochi marinari, ma anche i percorsi per gli adulti, con i tutor della pesca che svelano tutti i segreti del pescato di stagione, garanzia di qualità e freschezza e i prodotti tipici della pesca e dell’acquacoltura, con tutto il loro valore aggiunto, ma anche agli show cooking con i cuochi contadini di Campagna Amica che fanno degustare le antiche ricette della tradizione marinara pugliese, oltre ad una lezione di sfilettatura del pesce locale, rigorosamente proveniente dal Golfo di Gallipoli.
“Il 2024 ha fatto segnare il record storico per gli arrivi di pesce straniero, ben 1,1 miliardi di chili, vale a dire che quasi 8 pesci su 10 che arrivano sulle tavole sono stranieri spesso senza che i consumatori lo sappiano, soprattutto a causa di un’etichettatura ancora poco chiara, ma anche per la mancanza dell’obbligo dell’indicazione di origine sui piatti consumati al ristorante che consente di spacciare per nostrani prodotti provenienti dall’estero”, ha denunciato Daniela Borriello, responsabile nazionale di Coldiretti Pesca.
La dipendenza dall’estero per gli approvvigionamenti di pesce è passata nel giro degli ultimi quarant’anni dal 30% al 90%e se nei mari italiani si pescano circa 130 milioni di kg di pesce all’anno, dall’estero ne arrivano oltre 840 milioni di chilogrammi tra fresco e congelato, ai quali va aggiunto quello trasformato, come gamberetti o cozze sgusciate, secondo i dati di Coldiretti Pesca. “Il risultato è un fiume di prodotto che si riversa sui banconi dei supermercati e delle pescherie che è spesso molto difficile da distinguere da quello nazionale, a causa anche di un’etichettatura obbligatoria sì, ma poco chiara. Invece di trovare l’indicazione “Italia” che c’è in altri prodotti, per il pesce è riportata la zona di cattura che per il Mediterraneo è “Fao 37”. Senza dimenticare il pesce servito ai ristoranti, dove non c’è alcuna etichetta”, ha concluso Borriello.
“La Puglia può contare su circa 960 chilometri di costa dove opera una flotta in forte riduzione rispetto al passato anche per la concorrenza del pesce importato”, ha aggiunto il direttore di coldiretti Puglia, Pietro Piccioni, nel sottolineare che “è necessario informare i consumatori sugli inganni che si insinuano nelle maglie di una etichettatura spesso poco chiara e per questo iniziative come Pesca Amica sono funzionali a dare informazioni puntuali a chi acquisto per un consumo consapevole”.
Una situazione che lascia spazio agli inganni dal pangasio del Mekong venduto come cernia al filetto di brosme spacciato per baccalà, fino all’halibut o la lenguata senegalese commercializzati come sogliola. Una frode in agguato sui banchi di vendita in Italia e soprattutto nella ristorazione dove non è obbligatorio indicare la provenienza. Tra i trucchi nel piatto più diffusi in Italia ci sono anche – continua la Coldiretti Pesca Puglia – il polpo del Vietnam spacciato per nostrano, lo squalo smeriglio venduto come pesce spada, il pesce ghiaccio al posto del bianchetto, il pagro invece del dentice rosa o le vongole turche e i gamberetti targati Cina, Argentina o Vietnam, dove peraltro è permesso un trattamento con antibiotici che in Europa sono vietatissime in quanto pericolosi per la salute.
Il settore della pesca e dell’acquacoltura in Puglia – dice Coldiretti Pesca Puglia – vale 225milioni di euro, secondo i dati CREA, con una flotta operante lungo le coste pugliesi costituita da 1.455 battelli che rappresenta il 12,3% del totale nazionale, il 10,5% del tonnellaggio e il 12% della potenza motore, con le aree vocate di Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi, oltre agli allevamenti in mare aperto di spigole, ombrine e orate.
Proprio per aiutare i consumatori a fare le giuste scelte Coldiretti Pesca ha elaborato un piccolo vademecum. Il primo consiglio è di scegliere pesce fresco, poiché in questo modo aumentano le possibilità di portare a casa prodotto italiano. I mari del nostro Paese favoriscono peraltro un’ampia disponibilità con alici, vongole, sardine, gambero rosa, merluzzo/nasello, canocchie, triglie, tonno rosso, seppie, polpi, gambero rosso, cefali/muggini, pesce spada, sogliola, tonno alalunga. A queste si aggiungono quelle allevate: cozze, trote, vongole veraci, orate, spigole e branzini. Per i prodotti dell’acquacoltura, tra l’altro, è prevista l’indicazione del Paese di Origine in etichetta.
IL FALSO PESCE MADE IN ITALY
Nome vero del prodotto Spacciato per:
Pangasio del Mekong Cernia
Halibut Sogliola
Squalo smeriglio Pesce spada
Filetto di brosme Baccalà
Pesce ghiaccio Bianchetto
Pagro Dentice rosa
I SEGRETI PER SCEGLIERE IL PESCE FRESCO
Acquistarlo, laddove possibile, direttamente dal produttore che garantisce la freschezza del pescato;
Verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere la zona di pesca;
Verificare che la carne abbia una consistenza soda ed elastica, che le branchie abbiano un colore rosso o rosato e siano umide e gli occhi non siano secchi o opachi, mentre l’odore non deve essere forte e sgradevole;
Per molluschi e mitili, è essenziale che il guscio sia chiuso;
Per i gamberi verificare che non abbiano la testa annerita;
Meglio non scegliere i pesci già mutilati della testa e delle pinne.
* Fonte: Coldiretti Pesca
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La Città di Fasano celebra il centenario di Nunzio Schena
Con una conferenza stampa tenutasi a Palazzo di Città, il Comune di Fasano ha presentato una serie di eventi speciali per celebrare il centenario della nascita di Nunzio Schena, figura di spicco della cultura locale e editore appassionato.
Nato nel 1925, Nunzio Schena ha dedicato la sua vita alla promozione della cultura e della storia di Fasano, lasciando un'eredità indelebile nella comunità. Per onorare la sua memoria e il suo contributo, il Comune di Fasano ha organizzato un ricco calendario di eventi che si svolgeranno tra maggio e settembre 2025.
«In un'epoca di rapidi cambiamenti e di crescente digitalizzazione, la figura di Nunzio Schena rappresenta un ponte prezioso tra il passato e il futuro. La sua storia ci ricorda l'importanza dei valori umani, della passione per la cultura e dell'impegno per il bene comune – dice il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria –. Far conoscere la vita e l'opera di Nunzio Schena ai giovani significa offrire loro un modello di ispirazione, un esempio di come la dedizione e la visione possano lasciare un segno indelebile nella società. La sua figura può stimolare nei giovani l'amore per la lettura, la curiosità verso la storia e la consapevolezza dell'importanza di preservare le proprie radici culturali».
Presenti alla presentazione anche Roberto Schena, figlio di Nunzio, e l’attore Christian Di Domenico che interpreta Schena nella rappresentazione teatrale “Il ragazzo che amava i libri” che andrà in scena al Teatro Kennedy il prossimo 31 maggio.
Questo il variegato programma degli eventi:
31 Maggio 2025, ore 20:30, Teatro Kennedy:
- "Il ragazzo che amava i libri": Spettacolo teatrale di Christian Di Domenico.
- Anteprima della mostra fotografica nel foyer del teatro.
1-30 Giugno 2025, I Portici Biblioteca di Comunità "Ignazio Ciaia":
- "Libri e Foto in mostra": Esposizione della produzione editoriale di Nunzio Schena e Mostra Fotografica 100NS.
- Orari di apertura della struttura.
11 Giugno 2025, ore 18:00, I Portici Biblioteca di Comunità "Ignazio Ciaia":
- "L'editore della nostra terra": Evento a cura di Lions Club Fasano e Rotary Club Fasano.
18 Settembre 2025, ore 19:00, Sala Società Operaia di Mutuo Soccorso di Fasano:
- "Il Presidente Tipografo": Evento a cura della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Fasano.
Gli eventi offriranno al pubblico l'opportunità di conoscere più da vicino la figura di Nunzio Schena, la sua passione per i libri e il suo impegno per la cultura locale. Attraverso spettacoli teatrali, mostre fotografiche ed esposizioni di libri, la comunità di Fasano potrà celebrare e ricordare un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia della città.
Il Comune di Fasano invita tutti i cittadini a partecipare a questi eventi speciali per onorare la memoria di Nunzio Schena e celebrare il suo contributo alla cultura locale.
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La direzione generale incontra le Strutture, De Nuccio: “Un dialogo aperto con i dipendenti”
Nella giornata di ieri il direttore generale della Asl Brindisi ha fatto visita all’ospedale di Ostuni al fine di incontrare i dipendenti nella sede del nosocomio.
Il progetto ha l’obiettivo di instaurare un dialogo diretto e continuo tra la direzione generale della Asl Brindisi e le singole strutture aziendali per migliorare la comunicazione interna, ascoltare le problematiche dei dipendenti, raccogliere suggerimenti, monitorare il clima aziendale e favorire una maggiore partecipazione nelle decisioni aziendali.
La direzione generale della Asl Brindisi organizzerà incontri sistematici con le diverse strutture aziendali della Asl, garantendo un contatto diretto tra i vertici aziendali e i dipendenti. Ogni incontro avrà come obiettivo la raccolta di feedback, l’ascolto delle problematiche quotidiane, la condivisione delle strategie aziendali e l’individuazione di soluzioni comuni per migliorare il servizio sanitario erogato alla cittadinanza.
A tal proposito il direttore generale Maurizio De Nuccio dichiara: “L’incontro diretto e regolare tra la direzione generale e i dipendenti delle strutture aziendali rappresenta un’opportunità fondamentale per migliorare la comunicazione, raccogliere suggerimenti utili e garantire una maggiore partecipazione del personale alle decisioni aziendali. La creazione di un clima di fiducia reciproca e la valorizzazione delle opinioni di tutti contribuiranno al miglioramento del servizio e alla qualità del lavoro all’interno della Asl Brindisi”.
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MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, BOLLETTINO DI GUERRA IN CAMPAGNA CON NUBIFRAGI, VIOLENTE GRANDINATE E GELATE.
E’ un bollettino di guerra nelle campagne in Puglia, con nubifragi, gelate e grandinate violente che si abbattono su territori fragili, duramente colpiti dalla siccità anche invernale. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti Puglia, dopo la violenta grandinata che ha colpito la provincia di Brindisi, con epicentro tra Montalbano, Speziale e Ostuni, ma ci sono stati anche nubifragi a Maglie e nel brindisino.
Nei giorni scorsi si sono registrati gravi danni sulle produzioni, a causa delle gelate su ulivi, frutteti, asparagi e vigneti in tutta la provincia di Bari e in ampie aree della BAT, di Foggia, in provincia di Taranto e nel leccese a Gallipoli. L’arrivo di grandinate improvvise e di nubifragi violenti fa salire il conto dei danni nelle campagne in un territorio duramente provato dal caldo e dalla siccità che ha seccato la terra, scottato la frutta e la verdura, impoverito i raccolti di grano, danneggiato il pomodoro da conserva e l’uva da vino e tagliato la disponibilità di foraggio per gli animali nei campi arsi dal sole o andati a fuoco per gli incendi.
Le piante durante il riposo invernale – sottolinea la Coldiretti regionale - sono in grado di sopportare temperature inferiori allo zero, anche di decine di gradi, ma diventano particolarmente sensibili, una volta risvegliate, in fase di fioritura o dopo aver emesso le nuove foglioline.
L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici, ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – continua la Coldiretti Puglia – si tratta di una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla climatologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque.