Redazione

Nei giorni scorsi i Carabinieri delle Stazioni di Torre Santa Susanna, Oria e Villa Castelli, in vista delle imminenti festività natalizie, nell’ambito dei seminari divulgativi per la diffusione della prevenzione alle truffe in danno di vittime vulnerabili promossi dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, hanno svolto degli incontri presso alcune parrocchie del luogo, per fornire alcuni consigli pratici ai meno giovani per prevenire eventuali tentativi di truffa che, purtroppo, malviventi senza scrupoli cercano di attuare ai danni delle fasce più vulnerabili della popolazione, con l'intento di indurre in errore le anziane vittime per impossessarsi di denaro contante, oppure oggetti preziosi. In tale ottica, i militari dell'Arma hanno incontrano oltre 250 persone, spiegando alcune delle metodologie più diffuse e fornendo, al contempo, dei semplici ma efficaci suggerimenti su come comportarsi per evitare spiacevoli situazioni di cui, sovente, l’ignara vittima si accorge quando ormai è troppo tardi. Tra i modus operandi criminali, alcuni dei più frequenti sono:

-    il falso incidente stradale: la vittima viene contattata telefonicamente da uno sconosciuto che si presenta come “avvocato” il cui cliente sarebbe asseritamente rimasto coinvolto in un incidente stradale con il nipote della persona anziana. Tale presunto avvocato suggerisce quindi all’anziana vittima di pagare una somma di denaro per risolvere rapidamente e senza ulteriori più gravi conseguenze la questione, oppure prospettando l’obbligo di pagare una presunta “cauzione” a causa del momentaneo “fermo” del nipote operato dalle forze dell’ordine. I truffatori cercano di agire quindi facendo percepire una gravità tale dell’accaduto, al punto da non consentire il tempo sufficiente per riflettere su quanto si stia effettivamente verificando;

-    il finto "amico" di famiglia: talvolta i truffatori sanno come intenerire gli anziani, facendo leva sui loro sentimenti, bontà, generosità e comprensione; sentimenti genuini che gli vengono invece ritorti contro per indurli in buona fede a “regalare” somme di denaro a sconosciuti che, scaltramente entrati in possesso di alcune informazioni personali e familiari delle vittime designate e presentandosi come “amici di vecchia data” dei figli o dei nipoti, una volta carpita la fiducia dell’anziano interlocutore, lo persuadono a rivolgere un dono in contanti per poter far fronte a fittizi problemi economici, spese sanitarie dovute a gravi malattie, la perdita del lavoro o altri problemi di varia natura che, ovviamente, inducono ad un pagamento;

-    un pacco postale "urgente": l’anziano/a viene contattato/a telefonicamente da un presunto dipendente di un ufficio postale o ditta che si occupa del servizio di corriere a domicilio, il quale comunica che, a breve, un collaboratore si recherà a casa dell’anziana vittima per consegnare un pacco “urgente”, il cui destinatario effettivo sarebbe la figlia o il nipote che, per i più svariati motivi, non ha ancora potuto procedere al pagamento; causa per la quale al momento della consegna l’anziano/a dovrà imprescindibilmente corrispondere l’importo dovuto. È bene sapere che i truffatori fanno leva proprio sulla “urgenza”, in quanto induce la vittima a non esitare, instillando il dubbio che la cosa più importante sia quella di non rischiare di perdere il pacco;

-    dipendenti di banca o appartenenti alle forze dell’ordine in abiti borghesi: di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante, ma non certo quelle degli impiegati di banca, i cui servizi vengono offerti solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online. Particolare attenzione, poi, a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella buca delle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni. O ancora, alla porta si presenta uno o più appartenenti alle Forze dell'Ordine, con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili? Comportamento del tutto inusuale: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio con i colori istituzionali.

Ecco quindi che bisogna alzare la guardia e, prima di lasciarsi convincere, è sempre meglio prendersi il tempo necessario per capire senza fretta se ciò che viene chiesto o proposto dagli sconosciuti sia realmente lecito, soprattutto in vista delle festività natalizie ormai alle porte, nel corso delle quali potrebbero presentarsi sedicenti volontari di associazioni benefiche e parrocchie. Dunque, mai fornire telefonicamente informazioni personali, anagrafiche e bancarie, così come è bene non aprire subito la porta di casa se non si è certi di chi stia bussando/citofonando. Allo stesso modo, è necessario prestare attenzione e non rischiare di farsi distrarre quando fuori casa si presentano due persone o anche più. Non solo. Curare rapporti di buon vicinato è certamente un ottimo strumento per aiutarsi a vicenda. In tutti questi casi, quando non si sa cosa fare e ci si trova da soli, può essere molto utile semplicemente telefonare ad un parente e chiedere un aiuto o, meglio ancora, chiamare i Carabinieri al numero di emergenza 112 per ricevere un immediato ausilio telefonico e per avere il supporto di una pattuglia che potrà raggiungere l'abitazione e svolgere gli accertamenti necessari. Una breve chiamata, spesso, aiuta a evitare brutte sorprese ed è per questo che altri incontri saranno tenuti anche nelle prossime settimane, al fine di instaurare un confronto con quante più famiglie e anziani possibile, in un’ottica di prevenzione del fenomeno.

È importante prestare la massima attenzione, rivolgendosi alle forze dell’ordine in caso di necessità, reale o presunta, non esitando a chiamare il 112. Il numero è gratuito, noi sempre pronti ad aiutarvi.

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Il 4 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità, presso la Scuola secondaria di primo grado Kennedy si è tenuto l’incontro dal titolo “Citius Altius Fortius: mai mollare mai guardarsi indietro. Testimonianza dallo sport paralimpico”. In questo incontro si è discusso del diritto delle persone disabili di avere pari opportunità di inclusione dal punto di vista sociale, e soprattutto dal punto di vista sportivo. All’incontro, moderato dal Prof. Andrea Piccinno, docente di Scienze Motorie e Sportive del suddetto istituto, hanno preso parte la Dirigente Scolastica dell’IC Casale dott.ssa Mariavittoria Caprioli, l’Assessore allo Sport del Comune di Brindisi Lidia Penta, il Presidente del Comitato Paralimpico della Regione Puglia, Giuseppe Pinto, il Coordinatore provinciale di educazione fisica dell’Ufficio Scolastico Provinciale Prof. Vito Attorre e il Cap. Piero Rosario Suma, capitano del Ruolo d’Onore dei Carabinieri , atleta paralimpico campione italiano di getto del peso e lancio del disco, medaglia d’argento del lancio del giavellotto, vice campione di Parabadminton nel doppio, premiato come Atleta dell’anno nel 2023 da parte di ANSMeS (Associazione Nazionale Stelle al Merito Sportivo), che ha condiviso la sua esperienza di atleta e alcune riflessioni con la partecipazione degli alunni sul tema della disabilità nello sport.

IL PAZIENTE CRITICO: DALLA RIANIMAZIONE ALL’OSPEDALIZZAZIONE DOMICILIARE

PERSONALE SANITARIO A CONFRONTO ALL’IRCCS “DE BELLIS” DI CASTELLANA GROTTE

 Vi è un’area della sanità che sta cambiando. Il passaggio da un’alta intensità assistenziale alla cura domiciliare sembrava in passato, un passaggio difficile, improponibile. L’IRCCS “de Bellis”  di Castellana Grotte, con il suo personale, sta valorizzando un nuovo percorso di cura che accorcia le distanze tra l’ospedale ed il domicilio. Di questo si è discusso nel convegno medico scientifico svoltosi per l’intera giornata di sabato scorso presso il nuovo centro congressi dell’istituto specializzato in gastroenterologia. Direttori universitari ed intensivisti a confronto, infermieri e fisioterapisti aperti a discutere delle loro esperienze.

“Ci sono delle aree che si stanno strutturando per fare il passaggio dalla terapia intensiva, dopo una stabilizzazione ed una riabilitazione ottimale, direttamente a domicilio: non è un percorso facile, ha spiegato il dottor Pier Francesco Di Masi, occorrono strategie, cliniche ed assistenziali, ma è un obiettivo da raggiungere in quanto la ospedalizzazione domiciliare dei pazienti ad alta complessità con ventilazione e nutrizione artificiali consente un contenimento dei costi di gestione ma deve essere ancora ottimizzata. In Puglia – ha sottolineato il dottor Di Masi - l’assistenza domiciliare ai pazienti gravi con malattie neurodegenerative come sla, sma e distrofie viene assicurata a macchia di leopardo: ci sono zone ben coperte ma altre che lasciano molto a desiderare. E questo – ha concluso con il dottor Di Masi – non è giusto per questi pazienti che hanno bisogno di tanta umanità”. Il “De Bellis” comunque segue questi pazienti a domicilio anche con l’ausilio della telemedicina.

La parola è stata data inoltre all’utenza per un confronto costruttivo su una sanità che “deve” cambiare con la testimonianza di Chiara Candela, malata di sla.  Alleanza terapeutica in luogo della medicina difensiva. Perché la qualità della vita dei malati possa diventare non più un optional ma un target di primaria importanza. E’ stato così descritto un arco assistenziale, analizzando le migliori procedure in grado di contenere i tempi di degenza, migliorare la relazione medico paziente, in linea con il principio, sempre più richiesto, di umanizzazione delle cure.

Sul fronte della terapia intensiva, invece, il dottor Francesco Gabriele ha illustrato i protocolli specifici in uso al “De Bellis” per l’appropriatezza dell’uso degli antibiotici in modo da ridurre il fenomeno dell’antibiotico resistenza e nel contempo la spesa farmaceutica.

Neanche il set di un film avrebbe potuto fare di meglio. Il CAMEB festeggia i 25 anni di Federazione ASI e raduna in centro città auto e moto d’epoca provenienti anche da fuori regione, con gente assiepata tra i corsi per assistere al passaggio di più di centotrenta equipaggi a bordo di auto e moto d’epoca e camion d’epoca che hanno raggiunto la nostra città domenica 3 dicembre.

L’inizio delle festività natalizie e delle iniziative cittadine è stato scandito dal rombo dell’allegra carovana di veicoli storici che dopo avere fatto bella mostra di sé sulla Piazza della Vittoria hanno percorso le principali vie del centro storico, dei quartieri Minnuta, Casale e Paradiso prima di raggiungere Masseria Marziale in contrada Mitrano luogo dove col pranzo conviviale è proseguita la manifestazione.

Non poche difficoltà gestionali ha avuto la macchina organizzativa per la grande presenza di pubblico, partecipanti, curiosi di tutte le età e non necessariamente auto appassionati.

Oltre alle tante auto e moto italiane ed estere costruite dagli anni 30 agli anni 90, anche 2 bellissimi camion d’epoca (Fiat 640N del 1951 e Fiat 642N2 del 1956) con livrea tirata a lucido e dotati di assordanti trombe elettropneumatiche.

Questo tipo di raduni denota il rinnovato interesse dei possessori di mezzi d’antan che orgogliosamente affrontano non pochi sacrifici per ricostruire nei loro oggetti -che si animano- autentici spaccati sociologici, culturali e di costume di un’Italia e di una società che fu. Al contempo creano indotto nel territorio in molteplici settori tecnologici e merceologici. Quando gli appassionati di questa città hanno appreso dal tam tam mediatico notizie sull’evento si sono riversati in officine meccaniche, di elettrauto, di carrozzeria e di gommisti per mettere a punto i mezzi.

Quegli sfortunati che non sono riusciti a mettere in sesto un veicolo -magari momentaneamente non utilizzato- si sono riversati lo stesso nella piazza cittadina per assistere al singolare happening.

Soddisfa gli organizzatori è che molta gente che per caso si è imbattuta nella iniziativa in discorso ha sommerso i collezionisti e i commissari tecnici di club CAMEB -Club Auto e Moto d’Epoca Brindisi- con domande e curiosità su un mondo di amatori che è tutt’altro che elitario ma diffuso trasversalmente per le categorie sociali e che oggi più che mai gode di tutele ed agevolazioni alla conservazione dei mezzi senza limitazioni per gli utilizzatori.

L’auto e la moto d’epoca insomma è una questione di cultura, cultura diffusa con dedizione, professionalità e qualità negli anni dalla famiglia di Tommaso Carbini, imprenditore, pilota e fondatore del Club CAMEB nel maggio 1992 e dopo gli iniziali anni di rodaggio attraverso l’organizzazione di mostre e raduni club federato ASI, coronamento di un percorso appunto culturale che avveniva esattamente 25 anni or sono.

La figlia Lionella (NDR Apollonia all’anagrafe) continua la tradizione di famiglia iniziata dapprima affiancando il padre quando ancora era presidente del club e oggi quale presidente del Club: suggerisce agli appassionati i benefici fiscali rigorosamente condizionati ad un restauro anche conservativo dei veicoli che per testimoniare un’epoca devono necessariamente essere fedeli all’originale.

Un lungo applauso in sala durante il pranzo conviviale ha accompagnato il ricordo indelebile in tutti di Tommaso Carbini, testimonianza dell’eredità che quest’uomo ha lasciato sul territorio, in ASI e nella storia del motorismo storico e sportivo.

Ne hanno tratto vantaggio altresì gli esercenti del centro cittadino i cui avventori sono stati allietati dalla presenza dei singolari mezzi scorazzare per la città ed incentivati ad uscire in strada oltre che per curiosare per effettuare i propri acquisti o perché no per socializzare.

L’esuberanza e la caparbietà degli organizzatori che hanno donato questo singolare spettacolo a cittadini e turisti è stato reso possibile altresì grazie ad iniziative di patrocinio da parte di società private, Amministrazioni quali il Comune di Brindisi (unitamente alla Polizia Locale), la Camera di Commercio, dell’Industria, dell’Artigianato e della Agricoltura di Brindisi.

A tutti loro va un sincero ringraziamento per quanto fatto per la migliore riuscita della Manifestazione.

Notevole è stato il dispiegamento di operatori volontari di club e di operatori della Società F.I. Services srl di Brindisi che per l’Evento ha messo a disposizione le hostess di manifestazione per l’ottimale accoglienza degli ospiti ma anche il personale necessario a garantire discreta vigilanza preventiva ed assistenza ai conducenti nelle manovre di parcheggio e soprattutto sicurezza nelle operazioni di movimentazione mezzi sulla piazza gremita dai numerosi presenti: a loro va il nostro più sincero ringraziamento da parte di CAMEB e dei suoi soci.

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L’Amministrazione Comunale ha approvato il progetto per la messa in sicurezza della Chiesa di Madonna delle Grazie di Francavilla Fontana. “Come anticipato nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale – commenta il Sindaco Antonello Denuzzo –, abbiamo definito il percorso per il recupero di uno dei monumenti più caratteristici della nostra Città. Qui contiamo di realizzare un contenitore culturale capace di accogliere un pubblico intergenerazionale e valorizzare le diverse declinazioni dell’arte. Un punto di riferimento per il quartiere e, allo stesso tempo, una cerniera che unisce il centro e la periferia urbana.”

Il progetto appena approvato, per il quale l’Amministrazione Comunale ha stanziato 255 mila euro, è frutto di un accurato lavoro diagnostico preliminare sulle criticità strutturali presenti che sono state indagate tramite scansione 3D.

Sulla base dei dati disponibili e dopo un confronto con la Soprintendenza, i progettisti hanno ideato una strategia che prevede la messa in opera di una struttura di puntellamento e di cerchiaggio delle murature e l’avvio contestuale di un ulteriore approfondimento diagnostico che fornirà le indicazioni necessarie per la definizione del progetto di recupero e rifunzionalizzazione della chiesa.

La messa in sicurezza prevede la sistemazione dell’area esterna, il rifacimento della recinzione, il puntellamento della volta e delle murature portanti e l’esecuzione di scavi e saggi per la pianificazione del consolidamento delle fondazioni. Il piano di indagini comprende studi geologici, termografici, igrometrici, sclerometrici, ultrasonici, prove sismiche e campionatura degli intonaci utilizzati.

“Il recupero della Chiesa di Madonna delle Grazie – conclude l’Assessora ai Lavori Pubblici Annalisa Toma – richiede una programmazione complessa. Prima di pensare alla rifunzionalizzazione occorre intervenire sull’integrità strutturale. Per questo motivo siamo partiti dalla messa in sicurezza e dal contestuale approfondimento diagnostico. La stesura della progettazione di recupero definitivo e rifunzionalizzazione è fondamentale per poter accedere ai finanziamenti pubblici.”

La Chiesa di Madonna delle Grazie fu edificata nel XVII secolo ed è caratterizzata da una singolare pianta ottagonale. L’edifico si sviluppa su due livelli per una altezza di 20 metri. Si tratta di un monumento che testimonia la devozione mariana della Città. Sulla sua edificazione storia e leggenda si fondono. La protagonista del racconto popolare in questo caso è Aurelia Imperiali, nata nel 1646 da Michele II e Brigida Grimaldi e sposa di Petraccone V Caracciolo, esponente di una delle più importanti dinastie nobiliari del Sud Italia.

Secondo la tradizione durante uno spostamento in carrozza Aurelia ed il suo seguito, passando nei pressi della zona dove oggi si erge l’edificio, rimasero intrappolati in un terreno paludoso. Solo l’intercessione della Madonna liberò il convoglio ed evitò all’erede Imperiali la morte. Per devozione fu commissionata la realizzazione di un tempio sacro dedicato alla Vergine Maria.

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Nella giornata di venerdì 1 dicembre 2023, l’associazione politico-culturale Brindisi Avanti Veloce rinnova le cariche sociali. Da oltre un decennio l’associazione presente nel dibattito politico, culturale cittadino, incarnando i valori liberali, rappresenta un movimento di idee, un “think tank” di proposte dove trovano posto diverse sensibilità della società civile con l’obiettivo di animare, proporre e stimolare il dibattito cittadino su vari temi cittadini, regionali e nazionali. Il neo Presidente eletto il dott. Valerio Miceli ringrazia il Presidente uscente il dott. Salvatore Marcorio, il consiglio direttivo composto dallo stesso dott. Marcorio che ora ricopre il ruolo di vice presidente, dal segretario Nicola Roppo, dal tesoriere Trifone De Masi, dai  consiglieri Francesco Capodieci, Michele Toscano e Alberto Guadalupi. Un ringraziamento a tutti i soci che hanno partecipato all’assemblea con lo spirito di piena condivisione e rispetto degli obiettivi che questa associazione di idee si propone.

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L’Aurora Volley Brindisi conquista una sofferta vittoria battendo al tie-break il coriaceo Windor Crispiano al termine di una partita piena di emozioni. La gara, valevole per l’ottava giornata del campionato di serie C,  si è disputata domenica 3 dicembre sul parquet del Pala Giovanni XXIII a Crispiano.

La formazione tarantina, reduce da tre sconfitte consecutive ma nota come "ammazzagrandi" per essere l’unica formazione insieme all’Aurora ad aver battuto la corazzata Gioia del Colle, si presenta alla sfida contro la capolista Brindisi con l’intenzione conquistare una vittoria che possa invertire il loro andamento in campionato. Le padrone di casa nonostante la classifica deficitaria sono dotate di un roster di ottimo livello in cui spiccano individualità di grande esperienza e spessore tecnico.

Dall’altra parte della rete Brindisi deve fare ancora i conti con alcuni problemi fisici che da tempo affliggono qualche elemento della rosa, ma arriva a questo appuntamento con la chiara intenzione di incamerare punti utili a mantenere a distanza le inseguitrici Gioia del Colle e Turi.

Il coach biancazzurro Raffaele Capozziello schiera un 6+1 iniziale con Kolomiiets al palleggio, Albanese e Matichecchia in banda, Padula e Prato centrali, Avallone opposta e Zivkovic libero.

Gara a due volti quella disputata dalle due squadre in campo; Brindisi domina il primo set conclusosi con il punteggio di 14-25 a favore delle biancazzurre che mettono in mostra una Matichecchia a tratti incontenibile. Più equilibrato il secondo set che vede le padrone di casa tenere testa alle quotate avversarie fino al 18-18 prima del colpo di coda della capolista che grazie ad una super Anastasia Albanese allunga fino a vincere il parziale per 19-25.

Il terzo set vede Brindisi prendere il comando dopo una fase di equilibrio iniziale (10-14). Ma, mentre la gara sembra scivolare lentamente verso l’ennesima vittoria per le biancazzurre, Crispiano trova la chiave per mettere in difficoltà la capolista. Grazie all’insidioso servizio di un’ottima D’Andria, le padrone di casa mandano in tilt la difesa biancazzurra e piazzano un break di sette punti che ribalta il punteggio a loro favore (17-16). Le biancazzurre accusano il colpo e cominciano a concedere più del dovuto alle avversarie. Con la scatenata D’Andria al servizio, la squadra di casa piazza il colpo del K.O allungando dal 23-22 fino al definitivo 25-22 che riapre la contesa.

La quarta frazione vede Brindisi cercare subito il vantaggio e trovarlo fino al 9-13. Ancora una volta è il servizio delle padrone di casa a cambiare le sorti del set permettendo alle tarantine di rimontare e portarsi sul 17-14 in un momento in cui le biancazzurre sembrano sparite dal campo. Brindisi dopo un time-out ricomincia a giocare con ordine, ma le padrone di casa sono in piena trance agonistica e difendono forte. Quella che segue è una fase altamente spettacolare caratterizzata da scambi lunghi e salvataggi incredibili da ambo le parti. In questo frangente è la formazione di casa a mostrarsi decisamente più lucida delle avversarie riuscendo a spuntarla nel finale grazie a un doppio ace di Panza (25-20).

Il quinto set vede le biancazzurre più determinate portarsi rapidamente in vantaggio (4-7). Dopo aver cambiato campo le padrone di casa tentano di rimontare ma senza grandi risultati. Sul punteggio di 8-13 arriva l’ennesima svolta di questa gara. Una decisione arbitrale errata toglie alle brindisine il punto che le avrebbe mandate al match-point suscitando le veementi proteste delle atlete biancazzurre. Alla ripresa del gioco la capolista paga a caro prezzo il proprio nervosismo facendosi rimontare fino al 16-15 dalle tarantine con una Pindinello in grande evidenza. Le brindisine però sono brave ad annullare il match-point di Crispiano con un muro di Prato che poi fa punto su battuta portando la sua squadra in vantaggio prima dell’errore avversario che chiude definitivamente i giochi 16-18.

Il tecnico brindisino Raffaele Capozziello a fine gara ha commentato: "Sono contento per questa vittoria ottenuta con orgoglio e carattere su un campo molto difficile. Sicuramente non abbiamo gestito bene il finale del terzo set quando eravamo vicini a chiudere la gara, ma bisogna riconoscere anche i meriti dell’avversario che ha giocato una grande partita. Mi è piaciuto l’approccio che abbiamo avuto nel quinto set dove abbiamo ritrovato il nostro gioco e tenuto duro nei momenti di difficoltà

Con questa vittoria l’Aurora mantiene il primo posto in classifica con quattro punti di vantaggio sulla seconda che adesso, complice la sorprendente sconfitta interna del Turi, è Gioia del Colle. Proprio la formazione turese sarà la prossima avversaria delle biancazzurre nello scontro diretto di sabato 9 dicembre al Pala Zumbo di Brindisi.

Tabellino:

WINDOR CRISPIANO - AURORA VOLLEY BRINDISI 2-3 (14-25, 19-25, 25-22, 25-20, 16-18)

Crispiano: Cardone 15, Morano 11, Gallo (K) 10, Pindinello 11, D’Andria 7, Panza 13, Liuzzi B. (L1), Sibilio (L2), Liuzzi C., Palumbo, Marangi, Tagliente, Panzetta, Morea. All. Contento

Brindisi: Kolomiiets 6, Matichecchia 22, Albanese 21, Zivkovic (L1), Prato 6, Padula 13, Avallone 10, Minghetti, De Maria, Malerba, Stella (L2), Montagna, Solimeno.  All. Capozziello.

Arbitri: Rizzato (1°), Dimartino (2°).

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BRINDISI FRA LE PEGGIORI CITTÀ D’ITALIA PER QUALITÀ DELLA VITA: ECCO GLI EFFETTI DELLE POLITICHE A RESPIRO CORTO
E SENZA UNA VISIONE A LUNGO TERMINE

 

Classificarsi al centesimo posto su centosette è un risultato che lascia poco spazio alle interpretazioni ed agli alibi. Brindisi ed il suo territorio hanno perso ancora una volta numerose posizioni nella classifica sulla Qualità della Vita che l’autorevole testata Il Sole 24 Ore cura da oltre un ventennio.

Si tratta di una indagine e non di una condanna, ne siamo consapevoli, ma scorrendo le numerose e dettagliate voci oggetto di analisi si comprende immediatamente la drammatica corrispondenza tra i parametri sondati e la realtà vissuta ogni giorno da chi a Brindisi e provincia vive e lavora.

Le categorie prese in esame abbracciano l’intera vita economica, sociale e culturale del territorio: ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero. Le fonti sono i dati, quindi numeri e cifre asettiche e non opinabili, di Istituti ed Enti autorevoli ed istituzionali: da singoli Ministeri ad INPS, ISTAT, Infocamere ed altri ancora.

Fanno riflettere i dati che vedono Brindisi agli ultimi posti per laureati e titoli di studio (meno di 1 su 3 fra i giovani adulti), per numero di lettori abituali e per età media degli Amministratori Locali. Sulla cultura di base della popolazione e della sua classe dirigente solo pochi territori in Italia peggio di noi. Età avanzata e precaria preparazione culturale e di base da parte di chi governa ed anima il territorio non rappresenta di certo la condizione migliore per affrontare le complessità dell’attuale fase storica.

Al Sindacato arrivano dritti al cuore sia il dato economico - dove Brindisi è 90esima su 107 – ed in misura ancora maggiore il dato sulla «Sicurezza ed infortuni sul lavoro»: 101simo posto su 107. Un dato increscioso per una delle sfide chiave del Sindacato su cui daremo battaglia in modo ancora più deciso rispetto a quanto già fatto in questi anni. Che il lavoro, quando c’è, sia un pericolo per la salute o la vita è inconcepibile!

L’essere, in media, il fanalino di coda dell’intera Regione Puglia, davanti solo alla martoriata e complessa Foggia, è un forte monito per tutti i rappresentanti istituzionali ed attori sociali della nostra regione a chiedersi se siano state adottate puntualmente le dovute misure di compensazione e sussidiarietà verso ogni lembo di Puglia, Brindisi compresa.

Chi è chiamato a rappresentare Brindisi, a tutti i livelli e su tutti i tavoli, deve avere in massima considerazione i dati che emergono da questa indagine e le numerosissime grida d’allarme che arrivano «dalla base», dai lavoratori e dalle famiglie.

Se rivendicare a Regione e Governo nazionale maggiori risorse ed attenzioni sul nostro territorio è d’obbligo, è altrettanto fondamentale che le Amministratori Locali ed i protagonisti sociali ed economici del territorio progettino ed indirizzino azioni di ampio respiro, lungimiranti ed a lungo impatto sul futuro e lo sviluppo di questa terra.

Il tornaconto personale, la propria popolarità pubblica, il consenso per le consultazioni dell’indomani, le politiche «luccicanti» ma a cortissimo periodo e respiro forse riescono a conservare il singolo protagonista ma al prezzo di sprofondare un intero territorio.

Solo #ProgrammareOltreEmergenze, in rete, assieme, oltre ogni steccato ideologico o di parte, potrà dare una opportunità a Brindisi. È l’invito ed il monito che la Uil di Brindisi da tempo rivolge ad ogni protagonista sociale, politico e culturale del territorio. Noi siamo pronti a fare la nostra parte con chi vorrà esserci. Per Brindisi.

 

Il Coordinatore provinciale UIL Brindisi

Fabrizio Caliolo

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FURTI DI NATALE: COLDIRETTI PUGLIA, DA VACCHE AD AGNELLI FINO A PECORE; STALLE SOTTO ASSEDIO

E’ allarme per i furti di animali, dagli agnelli alle pecore fino alle vacche, con stalle e campagne sotto assedio, un fenomeno che si allarga proprio a ridosso delle festività natalizie quando c’è un maggiore consumo sulle tavole di carne e agnello. E’ la denuncia di Coldiretti Puglia, in riferimento al furto ad Altamura di 39 vacche da un allevamento.

Si tratta – sottolinea la Coldiretti – solo dell’ultimo di una serie di episodi che stanno verificando in Puglia, con uno stato di allerta delle forze dell’ordine soprattutto per presidiare frantoi e aziende olivicole, dove è a pieno regime la campagna olivicola, ma ora cresce l’allerta anche negli allevamenti.

Le campagne sono in balia di gruppi della criminalità, delle agromafie che fanno il paio con le ecomafie, che non si fermano neppure davanti al momento di incertezza con la guerra e l’emergenza che sta arrecando gravi danni alle aziende agricole.

Ormai nelle campagne pugliesi le attività criminose sono legate alla “stagionalità” delle produzioni, con squadre ben organizzate tagliano i ceppi dell’uva da vino a marzo/aprile, rubano le ciliegie a maggio, l’uva da tavola da agosto ad ottobre, le mandorle a settembre, le olive da ottobre a dicembre, gli ortaggi tutto l’anno, ma preferiscono i carciofi brindisini e gli asparagi foggiani, dimostrando che alla base dei furti ci sono specifiche richieste di prodotti redditizi – aggiunge Coldiretti Puglia - perché molto apprezzati dai mercati.

I risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione – conclude Coldiretti Puglia - con la riforma dei reati in materia agroalimentare perché l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolose le frodi agroalimentari che per questo vanno perseguite con un sistema punitivo più adeguato con l’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie.

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SALUTE: COLDIRETTI PUGLIA, AL VIA IN PUGLIA LA CAMPAGNA ‘BUON CIBO FA BUON SANGUE’; DIETA MEDITERRANEA PER 55MILA DONATORI E NON SOLO

 

Al via in Puglia la campagna ‘Buon Cibo fa Buon Sangue’ con una intesa tra Coldiretti Puglia e AVIS Puglia per prevenire le malattie ma anche per garantire gesti di solidarietà come la donazione che in Puglia conta 55mila donatori, una platea che va educata ad alimentarsi al meglio. Ne hanno parlato il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo ed il direttore regionale, Pietro Piccioni, con Raffaele Romeo, presidente di AVIS Puglia, Antonella Caroli, responsabile del Dipartimento di promozione della salute, del benessere sociale dell’Assessorato alla Sanità della Regione Puglia, Angelo Ostuni, direttore della struttura regionale di coordinamento della medicina trasfusionale della Regione Puglia

Il programma di attività prevede – spiega Coldiretti Puglia – strategie condivise per i servizi alla persona, percorsi preferenziali di acquisto del cibo locale per i donatori di Avis nei mercati di Campagna Amica attraverso una ‘social card’, ma anche l'educazione alla salute, promuovendo nelle scuole una adeguata consapevolezza dell'importanza del dono del sangue e dell’educazione alimentare nelle per sensibilizzare sul valore della solidarietà, della corretta alimentazione e di uno stile di vita sani ed equilibrati per la salute fisica e psicologica, valorizzando nelle mense scolastiche il cibo locale, per trasmettere alle giovani generazioni la conoscenza e l'importanza dei prodotti tipici locali e della tradizione unitamente ai bisogni di salute dei cittadini.

Sono quasi 80mila le donazioni di sangue in Puglia che vanno implementate, sostenendo i bisogni di salute dei cittadini, favorendo, in ambito regionale – aggiunge Coldiretti Puglia - il raggiungimento dell’autosufficienza di sangue e dei suoi derivati, dei massimi livelli di sicurezza trasfusionale possibili e la promozione per il buon utilizzo del sangue, ma anche stili di vita sani e positivi mediante una puntuale informazione ed educazione rivolta alla buona salute, realizzando realizzare, con particolare riferimento al mondo della scuola, del servizio civile universale e del volontariato, attività di formazione sul buon cibo e sui temi della sana e corretta alimentazione al fine di prevenire patologie metaboliche e degenerative, disseminando la cultura della prevenzione sanitaria e del corretto stile di vita come contrasto a fenomeni "deviati", quali dipendenze, comportamenti a rischio e bullismo al fine di migliorare gli apprendimenti ed il successo formativo.

Saranno favoriti attraverso i giovani e le donne di Coldiretti Puglia e la consulta giovani progetti ed iniziative di ampio respiro per una formazione puntuale e cosciente dei giovani sulle tematiche economico sociali    regionali, nazionali e internazionali nel campo sociosanitario e del volontariato, con particolare riguardo alle tematiche della cultura del dono del sangue e della solidarietà; promuove interventi volti alla formazione dei giovani all’esercizio della Cittadinanza attiva, quale fondamento di una Convivenza Civile basata sui valori della solidarietà, del dono e della partecipazione volontaria, responsabile, democratica e civica all’attività di volontariato, anche attraverso forme di associazionismo, per la crescita umana, civile e culturale delle nuove generazioni.

Il consiglio ai donatori che sono in buona salute – aggiunge Coldiretti Puglia -  è di prenotare la donazione, telefonando prima al centro di riferimenti, in modo da evitare affollamenti degli ambulatori dove vengono prese tutte le precauzioni per evitare contagi prima, durante e dopo la seduta trasfusionale. Per donare il sangue occorre averte fra i 18 e i 65 anni (si scende a 60 se lo si fa per la prima volta), pesare almeno 50 chili e aspettare almeno 90 giorni fra una donazione e l’altra. Quindi ogni donatore lo può fare al massimo per 4 volte l’anno ed è quindi necessario avere un continuo afflusso per garantire le scorte necessarie a livello nazionale. La sera prima della donazione del sangue effettuare un pasto normale, senza eccessi ed è indispensabile il digiuno da almeno 8 ore.