Redazione

"Si svolgerà il prossimo 28 novembre alle ore 18:00 presso l’hotel Palazzo Virgilio a Brindisi, la presentazione del libro “La Missione Possibile”, Rubbettino Editore, dell’On. Luigi Marattin, nel quale delineano i contorni di un'offerta politica liberal-democratica alternativa agli attuali schieramenti offerti in Italia.
Al tavolo, oltre all’autore, parteciperà il coordinatore regionale dell’associazione Orizzonti Liberali, Matteo Viggiani, e la giornalista Annarita Digiorgio, editorialista della testata nazionale Il Foglio.
Interverranno l’On. Mauro D’Attis, deputato e commissario regionale di Forza Italia, Corrado Derinaldis Saponaro, segretario nazionale del Partito Repubblicano Italiano, e Paolo Greco, segretario provinciale di Azione Lecce.
Un’occasione per discutere temi di attualità politica e il futuro del liberalismo e riformismo in Italia. L'ingresso è libero."

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Con decorrenza 1° dicembre il DV Arch. Franco Bungaro sarà collocato a riposo per raggiunti limiti di età, come da disposizione della Direzione Centrale delle Risorse Umane – Ufficio IV – con la nota prot. n. 47730 del 18/07/2024.

Entrato a far parte del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco il 05/12/1990, al termine del Corso di Formazione di ingresso, il DV Franco Bungaro fu assegnato, quale prima destinazione, al Comando VF di Belluno, dove ha prestato servizio dall’agosto del 1991 fino al primo di settembre del 1995.

A decorrere dalla metà del mese di settembre 1995 fu trasferito al Comando VF di Brindisi dove ha prestato servizio sino ad oggi svolgendo importanti incarichi tra cui quelli relativi a responsabile del distaccamento porto, ufficio prevenzione incendi, formazione, sedi di servizio e numerosi altri ancora.

Ha partecipato all’attività di soccorso tecnico urgente durante l’emergenza sisma de L’Aquila (2009), dell’Emilia Romagna (2012) e delle Marche (2016).

Ha ricoperto ruoli di particolare rilievo quale quello di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione del Comando e quello di Vicario del Comandante durante la permanenza a Belluno e, a partire da febbraio 2018 e fino ad oggi, presso il Comando di Brindisi.

Si è distinto particolarmente per la sua grande competenza nell’ambito della direttiva Seveso occupandosi sia delle istruttorie dei Rapporti di Sicurezza che delle visite ispettive relative alle attività a rischio di incidente rilevante presenti nel territorio provinciale.

In ogni incarico ha operato con massima professionalità e senso di responsabilità, coinvolgendo i colleghi di lavoro in ogni settore in cui ha svolto funzioni di responsabile.

"Ho avuto il piacere di lavorare con Franco per pochissimi mesi, durante i quali si è subito instaurato un rapporto di reciproca stima e intesa professionale. Ne ho apprezzato lo spirito sereno, il suo atteggiamento pacato e le sue risposte sempre ragionate di fronte ad ogni problema. Sicuro di esprimere anche il sentimento di tutto il personale di questo Comando, desidero formulare al DV Arch. Franco Bungaro il più vivo ringraziamento e apprezzamento per l’opera svolta in tutti questi anni di servizio. Grazie Franco, con grande affetto ti auguriamo di goderti questa nuova fase della vita, con la stessa serenità e passione con cui hai affrontato la tua carriera", hanno scritto dal comando.

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L’opera di Pirandello più amata. Al Nuovo Teatro Verdi di Brindisivenerdì 6 dicembre alle ore 20.30, si esplora il significato profondo di uno dei titoli più d’impatto della storia della letteratura italiana: “Il fu Mattia Pascal”. Geppy Gleijeses e Marco Tullio Giordana lavorano a un’interpretazione rispettosa ma estremamente moderna del romanzo pirandelliano. Biglietti disponibili online alla pagina rebrand.ly/IlFuMattiaPascal e al botteghino del Verdi, dal lunedì al venerdì, ore 11-13 e 16.30-18.30. Info 0831 562 554 e Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Il romanzo di Luigi Pirandello è una “farsa trascendentale” retta sull’assurdo nella quale emerge con evidenza dirompente tutta la contraddizione tra l’essere e l’apparire. Incastrato in un’esistenza grigia e priva di sentimenti, vessato dalla suocera e da una moglie che non ama, Mattia Pascal approfitta di un “colpo di fortuna” per troncare con la sua vita precedente e assumere una nuova identità nei panni di Adriano Meis: inizia così la storia di un uomo alla continua ricerca dell’altra parte di sé e della sua vera identità, perennemente insoddisfatto della propria esistenza e alimentato da un’incessante voglia di riscatto fino al punto di perdere di vista i suoi obiettivi personali.

In “Il fu Mattia Pascal”, edito nel 1904, la contraddizione tra ciò che siamo per gli altri e ciò che siamo davvero diviene vissuto teatrale, esperienza densa di emozione, viaggio dentro un paesaggio umano dove i rancori, le mancanze, i drammi di incompiuta identità dei personaggi acquistano il valore di una necessaria ricerca di sé. La nuova messinscena diretta da Marco Tullio Giordana, con Geppy Gleijeses nel ruolo del protagonista, porta alla ribalta tutti i temi propri della produzione pirandelliana: la visione pessimistica del mondo, l’immagine dell’uomo contemporaneo perennemente in bilico tra realtà e finzione. «Tanti sono i colpi di scena, e lo spazio-tempo nel quale si consumano in continue sovrapposizioni - sottolinea Marco Tullio Giordana nelle note di regia -  da suggerire nella riduzione per la scena una chiave non realistica e indurre la macchina teatrale a mescolarsi col linguaggio parallelo del cinema, sviluppatosi anch’esso agli inizi del Secolo breve».

La scelta di mettere in scena “Il Fu Mattia Pascal non è casuale. Il romanzo è considerato una pietra miliare della narrativa moderna e segna un passaggio cruciale nella costruzione dell’immaginario occidentale. Mattia Pascal è un personaggio complesso, simbolo di quella crisi dell’identità che segna l’epoca contemporanea. La sua storia, che mescola ironia e tragedia, ha influenzato generazioni di lettori e continua a esercitare un fascino immutato. Questa versione, pensata per essere più diretta rispetto alle precedenti, punta a cogliere l’essenza dell’opera di Pirandello rendendola accessibile anche a un pubblico che si avvicina al teatro per curiosità. Il rapporto tra Gleijeses e Pirandello è profondo e radicato. L’attore ha interpretato diverse opere del drammaturgo siciliano esplorandone la poetica e i temi esistenziali. La sua esperienza su testi come “Liolà” lo ha avvicinato a un autore che, con la sua penna, è riuscito a indagare le pieghe più oscure e affascinanti dell’animo umano. Per GleijesesPirandello non è solo uno scrittore ma un esploratore dell’identità e della psiche, capace di dare voce a un’umanità complessa e contraddittoria.

L’opera di Pirandello si intreccia, nella visione di Gleijeses, con quella di Eduardo De Filippo. Nonostante le differenze stilistiche e tematiche, entrambi gli autori condividono una straordinaria capacità di scavare nell’interiorità dei loro personaggi, di mettere in scena un’umanità fragile e autentica. Eduardo, maestro e mentore di Gleijeses, ha riconosciuto in Pirandello un modello e un interlocutore ideale. Questo legame è testimoniato da opere come “L’abito nuovo, frutto della collaborazione tra i due grandi autori, e dalla scelta di Eduardo di reinterpretare “Liolà in dialetto napoletano conferendo all’opera un’identità nuova e originale.

Oltre a essere un attore e regista, Gleijeses incarna l’archetipo dell’uomo di teatro del Sud: una figura che unisce passione, disciplina e una straordinaria capacità di lavoro. La sua connessione con il Sud è artistica e personale. Gleijeses ha scelto la Puglia come luogo del cuore acquistando un uliveto nei pressi di Carovigno, vicino alla riserva di Torre Guaceto. Qui sta costruendo una casa colonica immaginandola come rifugio e fonte d’ispirazione. La Puglia, con la sua bellezza naturale e la sua ricchezza culturale, rappresenta per lui un luogo speciale capace di offrire serenità e un orizzonte aperto.

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In vista della partita Brindisi FC - Nocerina 1910, in programma domenica 1 dicembre (ore 16.00), valida per la quattordicesima giornata di campionato di serie D girone H, si comunicano le seguenti modalità di accredito per la gara:

- Per le tessere AIA/CONI/FIGC, quelle delle Autorità di Pubblica Sicurezza, della Polizia Tributaria, degli agenti SIAE, gli accrediti dovranno essere richiesti presso la segreteria della società Brindisi FC alla mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. inviando copia della tessera e del documento d’identità (entrambi in corso di validità), entro le ore 18 di venerdì 29 novembre. Le società affiliate potranno richiedere un massimo di n. 1 accredito, inviando richiesta su carta intestata al sopracitato indirizzo mail entro il termine stabilito e ritirandolo al botteghino presso lo stadio; posti fino a esaurimento disponibilità.

- Saranno concessi accrediti a giornalisti in possesso di regolare tessera di iscrizione all’albo o a pubblicisti che inoltrino formale richiesta scritta di accredito su carta intestata firmata dal legale rappresentante della testata o dell’emittente radio-televisiva presso la quale prestano la propria opera, secondo le seguenti procedure:

  1. ciascuna testata giornalistica e/o agenzia di stampa dovrà inviare, entro le ore 18 di venerdì 29 novembre, la richiesta di accredito alla società Brindisi FC, mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. tenendo presente che sarà consentita la presenza di un numero massimo di un giornalista e di un fotografo per ciascuna testata accreditata. Al solo fotografo, in possesso di regolare accredito, è consentito l’accesso a bordo campo. L’accredito va richiesto anche dai fotografi professionisti muniti di tessera personale dell’ordine, non segnalati da alcuna testata giornalistica.
  2. Le emittenti televisive, che risultano in possesso della prescritta autorizzazione valida per la stagione sportiva 2024-25, dovranno inoltrare apposita richiesta di accredito, nei modi e nei tempi di cui al precedente punto 1), e sarà consentita la presenza di un numero massimo di un giornalista e di un operatore per ciascuna testata televisiva accreditata. Non è consentito l’accesso dell’operatore Tv a bordo campo.
  3. Le emittenti radiofoniche, che risultano in possesso della prescritta autorizzazione valida per la stagione sportiva 2024-25, dovranno inoltrare apposita richiesta di accredito, nei modi e nei tempi di cui al precedente punto 1), e sarà consentita la presenza di un numero massimo di un giornalista accreditato, al quale non è consentito l’accesso a bordo campo.
  4. Al momento dell’accesso allo stadio è necessario esibire un documento d’identità. I fotografi sono tenuti a consegnare il documento al direttore di gara. Lo stesso documento sarà restituito al termine dell’incontro.
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Incontro pubblico mercoledì 27 novembre alle 19 all’Oratorio del Fanciullo di Fasano. Dopo l’emozionante incontro della scorsa edizione del festival “Tempeste - Immagini, suoni e racconti dal Mediterraneo”, torna nuovamente a Fasano “il medico di Lampedusa” Pietro Bartolo per raccontare “Le stelle di Lampedusa”, la sua esperienza nel curare le persone che arrivano sulle coste dell’isola siciliana in cerca di una vita migliore e le storie di chi invece, purtroppo, non ce l’ha fatta.

Nel libro “Le stelle di Lampedusa” Pietro Bartolo racconta l’incontro con Anila. Qunado la vide per la prima volta rimase di sasso. Quella bambina non avrà avuto più di dieci anni. Che cosa ci faceva una creatura così piccola, da sola, in una nave piena di naufraghi disperati? Di solito, ragionò, i bambini di quell'età arrivano qui in Italia accompagnati dai genitori, o da un amico di famiglia o da qualche altro adulto conosciuto lungo il viaggio. Allo stupore di quel primo istante seguì una certezza: l'arrivo a Lampedusa per Anila non era la fine di un lungo viaggio ma solo una tappa intermedia, un nuovo punto di partenza verso il suo vero obiettivo, trovare la mamma «da qualche parte in Europa» e salvarla. Da tutto. Dalla prostituzione, dal vudù africano che la teneva in scacco, dalla non meno malefica burocrazia occidentale, ma soprattutto dai suoi stessi sensi di colpa. Pietro Bartolo accetta di accompagnare Anila lungo questo suo nuovo percorso. E, attraverso i suoi occhi neri e profondissimi, si proietta dentro l'interminabile incubo dei tanti migranti bambini che negli anni sono arrivati – da soli – sulle coste italiane: la miseria di Agades, la traversata del deserto, gli orrori delle carceri libiche, il terrore del naufragio nelle acque gelide di un Mediterraneo invernale e ostile. A metà strada esatta tra un romanzo di formazione e un documentario, queste pagine permettono di toccare con mano, di scoprire in prima persona che cosa c'è davvero dall'altra parte dell'«allarme immigrazione», quello che troviamo rilanciato negli slogan più beceri di questo medioevo permanente in cui la politica ci ha catapultati. Un libro per capire l'importanza di essere testimoni. Perché, alla fine, l'unico pericolo che corre davvero la nostra civiltà davanti al tumultuoso flusso migratorio di quest'epoca è quello dell'incomprensione e della stupidità.

Domani, mercoledì 27 novembre, Pietro Bartolo al mattino incontrerà gli studenti di scuola secondaria di Fasano, mentre la sera alle ore 19 ci sarà all’Oratorio del Fanciullo un incontro aperto a tutti organizzato in collaborazione con la Zona Pastorale di Fasano.

Il Ministero dei Sogni, l’ampio progetto di sistema partito dal Mediaporto di Brindisi e che coinvolge oltre 30 enti pubblici a partire dalla Presidenza del Consiglio della Regione Puglia fino a tutti i comuni e le reti scolastiche della Provincia, avvia la sua prima offerta formativa per i docenti.
Si tratta di un primo percorso di formazione del nascente osservatorio di innovazione culturale ed educativa intorno alle Arti come strumento per una nuova ecologia dell’umano e un nuovo sguardo sulle fragilità, le sensibilità e i bisogni per un benessere nella scuola d´oggi.
E’ un percorso che arriva in un tempo nel quale quel patto educativo tra docenti-alunni-genitori-dirigenti-società civile sembra vivere un momento di fragilità che richiede un’attenzione ed una rinnovata cura, amorevole e competente, verso quell’universo così intangibile e prezioso che è la pedagogia, l’accompagnamento, la crescita, l’ingresso nel mondo.
Il percorso proposto dal titolo MAESTRE, ESSERI UMANI, PROF E SUPEREROI vuole essere un tentativo, una pista, per nutrire insieme, docenti, artisti, istituzioni, un nuovo sguardo su questo mondo grazie alle arte e alla sensibilità che dai suoi linguaggi può nascere, che sia il teatro, il cinema, la poesia, le arti visive, la letteratura.
Il percorso, prima azione di sistema del Ministero dei Sogni, è frutto della sinergia specifica attivata da dalle scuole polo per la formazione della Provincia di Brindisi, ITT Giorgi Brindisi e ITES Calò Francavilla F.na, in rete con Santa Teresa spa e la cooperativa sociale Amani. Il progetto rientra nella più ampia programmazione attivata da Regione Puglia - Polo Bibliomuseale di Brindisi, Provincia di Brindisi, Puglia Culture e la stessa Santa Teresa.
Il percorso che si svolgerà da dicembre 2024 a maggio 2025 per 25 h di formazione tra Brindisi e Francavilla Fontana e il Mediaporto è legato inoltre, in un stretto intreccio tra teatro e scuola, alla rassegna teatrale per le scuole TUTTE LE STORIE DEL MONDO in programma da gennaio a maggio 2025 tra il Teatro Verdi di Brindisi e il Mediaporto a cura di Factory Compagnia Transadriatica, Meridiani Perduti e INTI.
Si parte l’11 gennaio da Brindisi con il saluto d’apertura del corso a cura di S.E. Mons. Intini, Vescovo della Diocesi Brindisi-Ostuni e i primi illustri ospiti: Rita Bichi, Ordinario di Sociologia all’Università Cattolica e co-autrice del Rapporto Giovani Istituto Toniolo, e Cesare Moreno, Presidente di Maestri di Strada onlus. Da lì in poi il viaggio incontrerà tra gli altri ospiti Tonio De Nitto, Roberto Parmeggiani,
Elvira Zaccagnino, Davide Morosinotto, Sara Bevilacqua, Gianni Bianco, Ezia Mitolo, Cristiano Sormani Valli e molte altre anime, di donne e uomini, educanti e in ricerca. Direzione artistica di Luigi D’Elia.
Edizione su Piattaforma SOFIA con codice edizione 96806 per le scuole dell’Ambito 12 e codice 96822     per le scuole dell’Ambito 11. Partecipazione gratuita: 30 per ciascun Ambito attraverso la registrazione su SOFIA (in ordine di arrivo) 10 per ciascun Ambito per altri docenti (in ordine di arrivo) con richiesta via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per i docenti appartenenti all’ambito 12 e a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per i docenti appartenenti all’ambito 11.
Indicare in oggetto la seguente dicitura: Richiesta partecipazione Percorso Formativo Ministero dei Sogni.

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GIORNATA ULIVO: COLDIRETTI PUGLIA, E' RECORD STORICO EXPORT OLIO DI PUGLIA (+60%); MAI COSI’ ALTO.

E’ record storico per l’export dell’olio di Puglia che fa un balzo del 60% nelle vendite all’estero, con uno dei prodotti simbolo della Dieta Mediterranea che sale sul podio dei prodotti pugliesi più richiesti a livello internazionale.  E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia e UNAPROL, sui dati Istat sul commercio estero relativi al primo semestre 2024, diffusa in occasione della Giornata mondiale dell’Ulivo, varata dall’Unesco e promossa dal Coi il 26 novembre per celebrare un prodotto fondamentale per la Dieta mediterranea e per la salute.

Un successo trainato dalla nuova sensibilità verso il prodotto certificato 100% italiano che negli ultimi anni è ormai arrivato a rappresentare quasi quattro bottiglie di dieci tra quelle prodotto, secondo un’analisi Ismea. A livello di consumi l’extravergine Made in Italy non ha, infatti, registrato flessioni negli acquisti anche nelle annate di minor produzione, quando i prezzi sono inevitabilmente cresciuti, secondo Unaprol, a testimonianza di una accresciuta cultura dell’origine del prodotto che ha premiato coloro che hanno scommesso sulla tracciabilità e sulla trasparenza.

“In piena raccolta, l’olio extravergine d’oliva italiano è vittima di speculazioni sul prezzo all’origine, aggravate da un’impennata ingiustificata delle importazioni da Spagna, Portogallo, Tunisia e Turchia – denuncia David Granieri, Vice Presidente Coldiretti e Presidente Unaprol -. Le grandi multinazionali puntano a dimezzare il valore del nostro oro verde, ma Coldiretti non accetta questo gioco al ribasso che penalizza olivicoltori e frantoiani, custodi della qualità del nostro prodotto. Un olio venduto a prezzi stracciati non è italiano né di qualità. L’olio evo italiano deve mantenere un prezzo minimo per tutelare olivicoltori e frantoiani, che garantiscono qualità eccellente nonostante le difficoltà. Contro frodi e speculazioni, chiediamo controlli severi per proteggere un prodotto unico, pilastro della Dieta Mediterranea e simbolo dell’Italia nel mondo. La filiera deve riconoscere un equo valore ai produttori: senza di loro, non esiste futuro per l’olio extravergine italiano”.

“Diffondere la cultura dell’olio extravergine di oliva fra i turisti e i consumatori e supportare la crescita continua della filiera dell’olio in Italia e all’estero è il nostro obiettivo perché i consumatori sono affamati di informazioni e conoscenza sul mondo dell’olio”, commenta il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, che ricorda come l’ulivo in Puglia “sia presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia, con l’olivicoltura pugliese che è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d’Italia con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l’8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV di olio extravergine di oliva”.

“Il valore dell’olio Evo made in Puglia è noto in tutto il mondo, per le sue qualità organolettiche, nutrizionali e funzionali”, aggiunge Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia, sottolineando che “va tenuta alta la guardia per difendere questo patrimonio inestimabile che è minacciato dalle crisi climatiche, dalle difficoltà determinate dalla guerra e dai rincari energetici con i costi crescenti di produzione ma anche dai bollini allarmistici come il sistema di etichettatura che “recensisce” i prodotti alimentari utilizzando i colori del semaforo, sostenuto dalle multinazionali che penalizza prodotti simbolo della Dieta Mediterranea come l’olio e che è stato sino ad oggi adottato da Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, mentre il Portogallo ha fatto da poco marcia indietro, grazie anche all’azione dell’Italia. a semaforo che alcuni Paesi, dalla Gran Bretagna al Cile alla Francia, stanno applicando su diversi alimenti della dieta mediterranea sulla base dei contenuti in grassi, zuccheri o sale”.

Ma sul futuro degli olivi italiani pesa anche la Xylella, arrivata in Italia portata da piante tropicali giunte dall’America latina, che fino ad oggi ha contagiato oltre 21 milioni di piante. Una minaccia dinanzi alla quale – rilevano Coldiretti e Unaprol – occorre non abbassare la guardia, cercando di contenere il batterio nelle zone di avanzamento, riducenti gli insetti vettori, innestando gli ulivi secolari con il leccino e ripiantando nelle zone colpite le varietà resistenti. In tale ottica Unaprol Consorzio Olivicolo Italiano e Cai Consorzi Agrari d’Italia assieme alla Coldiretti Puglia hanno dato vita a un grande Polo antixylella per accompagnare le aziende olivicole nella realizzazione dei nuovi impianti e promuovere la ricerca di nuove varietà. L’obiettivo è difendere un patrimonio non solo economico ma anche storico, paesaggistico, ambientale e turistico, considerato che la piana degli ulivi monumentali in Puglia ospita il più grande numero di piante plurisecolari al mondo, direttamente minacciato dal diffondersi del batterio.

Quattro denunce per truffa, violazione della normativa edilizia e guida senza patente reiterata nel biennio. Una segnalazione amministrativa per uso di stupefacenti. 

Nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, mirati a innalzare il livello di prevenzione dei reati e assicurare una cornice di sicurezza, i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio. In tale contesto:

-      l’intensa attività di controllo del territorio, il cui obiettivo è quello di elevare gli standard di sicurezza e sensibilizzare gli automobilisti sui rischi derivanti dal mancato rispetto delle normative, si è conclusa con 180 sanzioni amministrative elevate per violazioni al Codice della Strada. Inoltre, a Torre S. Susanna e a Oria, i Carabinieri delle locali Stazioni hanno sorpreso due giovani alla guida dei rispettivi veicoli sprovvisti della patente di guida perché mai conseguita; i due sono stati denunciati poiché la violazione, che incide sensibilmente sulla sicurezza stradale, assume carattere penale poiché è stato accertato in entrambi i casi un comportamento recidivo nel biennio. I veicoli sono stati sequestrati;

-      a Erchie, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato un uomo per truffa, poiché attraverso una nota piattaforma on-line l’uomo sarebbe riuscito a ottenere dalla vittima il pagamento di 2.500,00 euro quale presunto corrispettivo per la vendita di un prodotto in realtà mai recapitato all’acquirente;

-      a Torre S. Susanna, i Carabinieri della locale Stazione hanno denunciato una donna per violazione della normativa in materia edilizia;

-      a Oria, un 56enne è stato segnalato alla Prefettura per detenzione di sostanza stupefacente del tipo marijuana per uso personale che è stata sequestrata. 

Tale servizio rientra nelle attività di contrasto alla criminalità diffusa che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi sta svolgendo in tutta la provincia.

Sono trenta i nuovi sommelier dell'Associazione Italiana Sommelier (delegazione Brindisi) che hanno concluso l’intero percorso ed hanno ricevuto in un’occasione speciale il meritato attestato dopo aver superato l’esame finale. L’evento celebrativo si è tenuto a Manduria all’interno della suggestiva location di Vespa -Vignaioli per Passione, alla presenza tra gli altri del presidente regionale dell'Ais Puglia Giacomo D'Ambruoso e di Giuseppe Baldassarre consigliere nazionale Ais. «Un momento magico di massima esternazione di ogni neo-sommelier della loro immensa passione per il vino. Diventare sommelier, diventare ambasciatore del vino, un passo significativo professionale che implica non solo una preparazione tecnica di alto livello, ma anche – spiega Rocco Caliandro delegato Ais Brindisi - un impegno a diffondere la cultura del vino a livello globale». Anche nella serata che ha celebrato i neo sommelier che in questi mesi hanno frequentato i tre livelli di corso all’Ostuni Palace, è stato evidenziato come «la figura del Sommelier è fondamentale per costruire ponti tra i produttori e i consumatori, facendo del vino non solo un prodotto di consumo, ma anche un veicolo di conoscenza, passione e cultura». I trenta neo sommelier sono: Pierpaolo Antelmi, Maria Rita Arseni, Margaret Bellanova, Teodoro Bistanti, Marilina Bufano, Valerio Calamo, Tullio Caputo, Giuseppe Cardone, Maurizio Cavallo, Luca Colaci, Paolo D’Arcavio, Annalisa D’Errico, Giuseppe Francioso, Rosa Giannoccaro, Sandro Longo, Rossella Maggi, Maria Franca Mangano, Marco Marangi, Gaetano Minoia, Sergio Nugnes, Vitantonio Ostuni, Mirella Pellegrino, Donato Proto, Giordano Sabato, Salvatore Scorsone, Francesco Sergi, Antonella Taliente, Mary Turco, Sabrina Velardi, Giuseppe Vitale. «Abbiamo scelto Vespa - Vignaioli per Passione come luogo privilegiato per la cerimonia. Un luogo che oggi va a rafforzare i valori del Primitivo Di Manduria e che accoglie Wine Lovers di tutto il mondo con accoglienza e professionalità di altissimo profilo. Grazie al Dott. Bruno Vespa ed alla sua famiglia per la calorosa ospitalità ed al direttore Salvatore Mero per l’entusiasmo e l’accuratezza con cui – conclude Rocco Caliandro - ha guidato tutti i partecipanti nel tour conoscitivo di questa bellissima realtà che racconta in modo straordinario la storia e la cultura della nostra terra».

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Il Teatro comunale di Mesagne ci ha abituato a grandi talenti, di fama ormai consolidata o bravi ed emergenti, confermandosi un insostituibile contenitore di emozioni sempre nuove. La scelta dell’amministrazione comunale di continuare a coltivare programmi culturali che stimolano riflessioni utili ed esperienze originali è motivata dall’interesse verso un mondo, quello del teatro, a cui la città guarda ormai da anni con curiosità e interesse”, dichiara il sindaco di Mesagne Antonio Matarrelli parlando del cartellone teatrale presentato stamattina in conferenza stampa.

Realizzata in collaborazione con Puglia Culture, la nuova stagione del Teatro Comunale di Mesagne è pronta a coinvolgere il pubblico con un ricco programma di spettacoli che spaziano tra commedia, musica, monologhi intensi e performance brillanti.

“Quello di Mesagne è un cartellone pensato per emozionare, far riflettere e divertire: il teatro si conferma ancora una volta come luogo di cultura e aggregazione. Sette gli spettacoli in programma con grandi nomi della scena italiana, giovani promesse e omaggi culturali che renderanno ogni appuntamento un’esperienza unica. Il nostro invito, come Puglia Culture, è quello di non mancare”, commenta Sante Levante, direttore di Puglia Culture.

La prelazione avverrà dal 26 novembre 2024 al 10 dicembre 2024 dal lunedì al venerdì, dalle ore 17.00 alle ore 20.00. I nuovi abbonamenti e i biglietti dei singoli spettacoli saranno messi in vendita a conclusione della prelazione, dall’11 dicembre dal lunedì al venerdì, dalle ore 17.00 alle ore 20.00 al Teatro comunale. 

La città di Mesagne può contare su un pubblico attento ed esigente che anche quest’anno sarà chiamato ad esprimersi su una proposta culturale che, ci auguriamo, possa riscontrare i gusti di molti”, spiega Marco Calò, consigliere comunale con delega alla Cultura e al Turismo della città di Mesagne.

Si inizia l’8 gennaio con “Nessuno è perfetto” scritto e diretto da Maurizio Micheli in scena insieme a Elisabetta Mandalari. Una tragicommedia sulle ossessioni del “maschio medio italiano” con protagonisti un attore in declino e una ragazza dell’Est che s’incontrano in una piccola pensione durante la storica notte del Mondiale del 2006. Il secondo appuntamento, il 31 gennaio è “Nero a metà Experience” un omaggio a Pino Daniele, icona della musica italiana, attraverso le note di “Nero a metà” e altri capolavori. Uno spettacolo emozionante, suonato dai musicisti che lo hanno affiancato per anni con Gigi De RienzoErnesto VitoloAgostino Marangolo e con Jerry PopoloCarlo FimianiEmilia ZamunerSavio VurchioGreg Rega.

La stagione prosegue l’8 febbraio con “Pirandello Pulp” di Edoardo Erba, regia di Gioele Dix, con Massimo Dapporto e Fabio Troiano. Un regista e un tecnico inesperto si scontrano durante le prove de Il gioco delle parti. Tra ironia e filosofia, si esplorano i conflitti e le interpretazioni del teatro pirandelliano in chiave contemporanea. Sempre a febbraio, il 21 febbraio, sul palco del Teatro Comunale arriva Alessio Giannone / Pinuccio con il suo Non mi trovo: sul banco degli imputati, chiede di essere condannato per la sua inadeguatezza al mondo moderno. Una satira surreale che fonde teatro, proiezioni e comicità, coinvolgendo il pubblico come giuria.

Un toccante monologo-dialogo su Agnese Piraino Leto, moglie del giudice Paolo Borsellino è “La stanza di Agnese” di e con di e con Sara Bevilacqua, drammaturgia di Osvaldo Capraro. Tra ricordi personali e riflessioni storiche, lo spettacolo racconta la vita accanto a un uomo simbolo della lotta alla mafia. In scena il 7 marzo.

E ancora, il 19 marzo ci sarà “Benvenuti in casa Esposito” scritto da Paolo CaiazzoPino ImperatoreAlessandro Siani e con Giovanni Esposito. Tonino Esposito, aspirante boss pasticcione, affronta esilaranti avventure nel mondo della criminalità. Una commedia brillante che mescola ironia e malinconia tra i vicoli di Napoli.

La stagione si chiude con un’esplosione di comicità pugliese con due maestri del genere. Il 22 aprile Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo saranno sul palco del Teatro Comunale con “Il cotto e il crudo”. Tra battute taglienti e ironia sottile, uno spettacolo che celebra la Puglia come terra e spirito, con un irresistibile duello verbale.

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