Redazione
PUGLIA: CONTRO LISTE D’ATTESA INFINITE NELLA SANITA’ PUBBLICA CODACONS LANCIA NUOVA INIZIATIVA LEGALE
Contro le liste d’attesa infinite nella sanità pubblica il Codacons lancia in Puglia una nuova iniziativa legale in favore dei cittadini. Come noto esiste una apposita normativa sui tempi massimi delle liste di attesa che troppo spesso viene disattesa dagli enti sanitari; il Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa (PNGLA) definisce le priorità e i tempi massimi per l’erogazione di esami, visite specialistiche, ricoveri ospedalieri e interventi chirurgici da parte del Servizio Sanitario. I cittadini che hanno bisogno di esami clinici immediati si vedono fissare il proprio appuntamento anche fino a 2 o 3 anni di distanza.
Per questo motivo il Codacons e Articolo 32 (associazione specializzata nella tutela del diritto alla salute) hanno attivato in Puglia un servizio per gli associati, ossia lo sportello di assistenza a favore dei cittadini lesi dalle carenze del servizio sanitario nazionale, attraverso il quale poter chiedere all’ente sanitario le prestazioni dovute nei tempi di legge e senza ulteriore aggravio economico.
Chi non può permettersi di eseguire visite e interventi presso strutture private è costretto ad attendere i tempi infiniti della sanità pubblica, rischiando di veder peggiorare le proprie condizioni di vita con ripercussioni anche gravi sul fronte della salute. E quel che è ancora più grave è che alcuni cittadini rinunciano addirittura a curarsi. Le classi di priorità e i relativi tempi di attesa per gli esami sanitari sono indicati sulle prescrizioni sanitarie rilasciate dal medico, tra cui in particolare, i criteri di cui alle lettere D e P:
D = Differibile – entro 30 giorni per le visite ed entro 60 giorni per le prestazioni strumentali: prestazioni la cui tempestiva esecuzione non condiziona in un arco di tempo molto limitato la prognosi a breve del paziente.
P = Programmata – da erogarsi in un arco temporale maggiore (entro 120 giorni): prestazioni che possono essere programmate in un maggiore arco di tempo.
I cittadini che hanno visto il proprio appuntamento per visite ed esami medici fissato oltre i termini di legge possono rivolgersi all’apposito sportello e aderire all’azione volta a far valere i propri diritti.
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CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, CON BONUS VERDE SPINTA GREEN PER TUTELARE AMBIENTE E SALUTE; MA ANCHE CONTRO SICCITÀ E DESERTIFICAZIONE
La messa a dimora di nuovi alberi in Puglia che dispone di appena 10 metri quadrati in media di verde urbano per abitante è fondamentale per affrontare l’emergenza climatica, fra ondate di calore, desertificazione e alluvioni e per rompere l’assedio dello smog nelle città. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, in relazione alla conferma anche per il 2024 il “Bonus verde”, l’agevolazione fiscale per gli interventi di sistemazione di terrazzi, giardini e aree scoperte di pertinenza. Sono interessati sia i proprietari degli immobili sia coloro i quali detengono l’immobile sulla base di un titolo idoneo con il bonus che spetta anche nel caso di interventi realizzati nei condomìni.
Coldiretti con Rete Clima si è impegnata a piantare e curare 60mila alberi nel 2023 perché è necessario mettere a disposizione nelle città aree dove creare nuove foreste urbane, con lo scopo di aumentare la naturalità dei territori e le connessioni ecologiche locali, per ridurre le emissioni di CO2, migliorare la qualità dell’aria, favorire la biodiversità, ridurre le temperature e proteggere dalle ondate di calore che mettono a rischio la vita degli anziani.
Con i cambiamenti climatici in atto – evidenzia Coldiretti Puglia – è strategica la presenza e la gestione del verde tanto che un parco di grandi dimensioni può abbassare il livello di calore da 1 a 3 gradi rispetto a zone dove non ci sono piante o ombreggiature verdi. Maggiore è la copertura verde maggiori sono i benefici per la salute della popolazione e più ampia è la difesa contro desertificazione e siccità. Gli alberi infatti – continua Coldiretti regionale - rinfrescano gli ambienti in cui si trovano grazie sia all’ombreggiatura che creano sia alla traspirazione e fotosintesi del fogliame diventando dei grandi condizionatori naturali: un’area verde urbana di 1500 metri quadrati raffredda in media 1,5 gradi e propaga i suoi positivi effetti a decine di metri di distanza.
Nelle città capoluogo, dove si oscilla dai 9,2 metri quadri pro capite di verde di Bari ai 9 di Foggia, dai 14,4 metri quadrati di Taranto ai 9,6 di Lecce fino agli 11,9 metri quadrati a Brindisi, sono stati censiti quasi 142mila alberi in Puglia, dove a guidare la classifica c’è Bari con quasi 30mila alberi – continua Coldiretti Puglia – seguita da Foggia, Taranto, Lecce, Barletta, Brindisi e Andria, fanalino di coda con soli 15mila alberi. Differente la disponibilità di alberi per abitante, dove la classifica si inverta con Bari che conta solo 9 alberi per 100 abitanti, Taranto quasi 11, Foggia 14 e Andria 15 ogni 100 abitanti, con Barletta, Lecce e Brindisi che offrono oltre 20 alberi ogni 100 abitanti.
Per mantenere l’impegno a contrastare i cambiamenti climatici bisogna intervenire in modo strutturale sugli ambienti metropolitani – afferma Coldiretti Puglia - ripensando lo sviluppo delle città e favorendo la diffusione del verde pubblico e privato considerato che in Puglia la dotazione di verde urbano nelle città. Anche in campagna negli ultimi venti anni è sparita quasi una pianta da frutto su quattro, fra pesche, arance, albicocche e altri frutti, per non parlare dei 21mila ulivi persi a causa della Xylella, con un gravissimo danno produttivo ed ambientale – aggiunge Coldiretti Puglia - per il ruolo che svolgono nella mitigazione del clima.
Un danno economico ed occupazionale rilevante – continua Coldiretti Puglia – ma che colpisce anche l’ambiente, poiché con la scomparsa dei frutteti viene a mancare il prezioso ruolo di contrasto dell’inquinamento e del cambiamento climatico svolto proprio dalle piante, capaci di ripulire l’aria da migliaia di chili di anidride carbonica e sostanze inquinanti come le polveri PM10. Non a caso recenti studi hanno sottolineato il ruolo positivo della frutticoltura nella tutela dell’ambiente – spiega Coldiretti – proprio per la capacità di catturare Co2, ruolo che potrebbe ulteriormente crescere con l’adozione di tecniche colturali finalizzate non solo alla produzione di frutta ma anche alla lotta all’inquinamento.
Il verde è importante perché migliora anche la qualità della vita nelle città considerato che una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno, secondo una analisi della Coldiretti. Tra le specie tipiche e autoctone di alberi e arbusti antismog ci sono – conclude la Coldiretti regionale – la farnia, il leccio, il carpino bianco, l’acero campestre, il tiglio, il frassino maggiore, il pioppo, mentre tra gli arbusti la rosa canina, l’alloro, il ligustro, il corniolo, il biancospino, ma ci sono anche le piante aromatiche come timo, lavanda e rosmarino.
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Arrestato un 28enne dai carabinieri
Nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, mirati a innalzare il livello di prevenzione dei reati e assicurare una cornice di sicurezza, nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana hanno svolto un servizio straordinario di controllo del territorio nella città degli Imperiali e in Oria con l’impiego di pattuglie nei luoghi di aggregazione al fine di elevare il livello di sicurezza. In tale contesto:
- hanno segnalato all’Autorità Amministrativa un 22enne, un 24enne e un 50enne, poiché trovati complessivamente in possesso di circa 11 grammi di hashish per uso personale;
- sono stati inoltre effettuati numerosi posti di controllo e aumentata l’attività riguardante la sicurezza stradale, in relazione alla quale sono state elevate diverse sanzioni per violazioni al codice della strada, con contestazioni pecuniarie complessive di oltre 6.000 euro.
Inoltre, nel pomeriggio del 7 maggio 2024, i Carabinieri della Stazione di Oria hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Lecce nei confronti di un 28enne del luogo che deve scontare la pena di anni 3 e mesi 3 di reclusione per il delitto di tentata estorsione commessa a Oria nell’ottobre del 2012 nei confronti di un imprenditore agricolo. Il giovane aveva fatto pervenire nella cassetta posta della vittima una lettera anonima manoscritta contenente una richiesta estorsiva pari a cinquantamila euro, minacciandolo di danneggiargli l’auto ed altri beni qualora non gli fosse stato consegnato il denaro richiesto in luogo, data, orari e modalità ben definite. Infatti, alla vittima era stato intimato di lasciare la somma richiesta all’interno di una borsa nei pressi di un distributore di carburanti in disuso. L’imprenditore ha deciso quindi di denunciare ai Carabinieri di Oria quanto stava subendo, temendo per la propria incolumità e per la sicurezza della sua azienda. I militari hanno avviato immediatamente le indagini, pianificando un servizio di osservazione che ha permesso di identificare l’autore della tentata estorsione; l’uomo, recatosi sul luogo dell’incontro anticipatamente rispetto all’orario intimato, si era nascosto su un albero di ulivo e non appena la vittima giungeva sul posto lasciando nel punto indicato una borsa, lo stesso se ne impossessava scendendo dall’albero per poi allontanarsi repentinamente a piedi. I Carabinieri, che avevano monitorato tutti i suoi movimenti, sono intervenuti bloccandolo prima che facesse perdere le proprie tracce, arrestandolo in flagranza di reato.
Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Brindisi come disposto dall’Autorità Giudiziaria.
Anche nelle prossime settimane saranno svolti ulteriori servizi di controllo del territorio, anche alla luce dell’imminente stagione estiva, inseriti in una calendarizzazione che permetta di innalzare il livello sicurezza.
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Si inaugura a Mesagne UN, TRE, SEI… CASA
Un centro di servizi territoriale per la prima infanzia: è il progetto di welfare innovativo e comunitario, promosso da ELPENDU’, consorzio fra cooperative sociali, tra le quali la Cooperativa sociale Cresciamo Insieme di Mesagne, in collaborazione con il Comune di Mesagne, l’Ambito territoriale BR4 e il Comitato territoriale Arci Brindisi.
Martedì 14 maggio 2024, al secondo piano della Scuola primaria Giosuè Carducci, si inaugura UN, TRE, SEI… CASA!, una struttura polifunzionale che si pone l’obiettivo sia di sostenere le famiglie con bambini che vivono in situazioni di disagio, sia di promuovere esperienze formative e ludico-ricreative rivolte ai bambini dai 3 ai 36 mesi, nonché di farsi luogo per tessere una rete di solidarietà diffusa.
Il progetto è finanziato dall’Impresa sociale Con i Bambini e finalizzato al contrasto della povertà educativa minorile. Scopo della proposta è dare risposte efficaci ai bisogni delle persone, garantendo ai bambini e alle loro famiglie, i diritti fondamentali legati al benessere: il diritto alla salute, alla sana alimentazione, al gioco, alla socialità.
Il centro servizi è pensato sia in forma permanente che decentrata e diffusa nei comuni dell’Ambito territoriale, con aree di attività specifiche: Emporio sociale, supporto alla genitorialità, prevenzione socio-sanitaria, attività ludiche e spazi per promuovere l’incontro e la solidarietà.
Ogni area – “stanza” – attiverà necessariamente la rete territoriale, promuovendo la collaborazione tra cittadini, imprese e terzo settore: l’intento è di promuovere una cultura dell’infanzia che, oltre ad offrire luoghi educativi plurali, sostenendo modi alternativi e integrati per affrontare la povertà educativa, alimentare e culturale, favorendo l’attivismo delle famiglie e della cittadinanza rafforzando il loro protagonismo a livello operativo e decisionale, diventando quindi comunità educante.
Consorzio tra Cooperative sociali Elpendù – Società cooperativa
Aderente, dalla sua costituzione, alla Legacoop, opera da più di vent’anni sui temi del welfare mix territoriale ed è considerata uno dei principali protagonisti pugliesi del privato sociale al servizio dei processi di gestione e di riforma che hanno interessato il ridisegno del settore dal 2000 ad oggi.
Cooperativa sociale Cresciamo insieme
Impegnata, dal 1982, nella progettazione ed erogazione dei servizi socio-educativi per l’infanzia, ha una solida esperienza nella gestione di asili nido, centri ludici, ludoteche, scuole dell’infanzia paritarie e sezioni primavera. Attiva nella progettazione finanziata con lo scopo di sperimentare servizi alla persona, promuovere percorsi per la conciliazione vita-lavoro e attivare azioni di contrasto della povertà educativa.
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A Mesagne da sabato alle ore 12 è iniziata la corsa di 144 candidati consiglieri per assicurarsi prima il governo della città e poi uno scranno in Consiglio comunale. Due le coalizioni in campo. La prima è il campo largo che appoggia il candidato sindaco Toni Matarrelli ed è composta da Avanti Mesagne, Mesagne al centro, Città solidale e riformista, La mia città, Mesagne popolare, lista Vizzino, Movimento 5 stelle e Partito democratico per complessivi 128 candidati. Dall’altra parte della barricata, cioè per il centrodestra, è in corsa una sola lista: Fratelli d’Italia che appoggia il suo candidato sindaco, Vincenzo Lotesoriere, con il sostegno morale di Forza Italia e Lega che non hanno approntato nessuna lista propria. Pertanto saranno 16 gli impavidi candidati consiglieri di FdI che sfideranno l’armata del candidato Matarrelli.
Adesso alcune curiosità legate alle liste. Il candidato più giovane è Maurizio Greco, 19 anni, inserito nella lista di Fratelli d’Italia, per Lotesoriere sindaco, mentre il candidato più anziano è Emanuele Marrazza, 79 anni, presidente del polivalente Bardicchia che milita nella lista di Avanti Mesagne, per Matarrelli sindaco. Dei 144 candidati 74 sono donne mentre 70 sono uomini. Per il gentil sesso vi sono 7 Valentine e 4 Stefanie. Infine le liste del campo largo che appoggia il sindaco uscente Matarrelli sono state presentate venerdì mentre sabato al fotofinish è stata presentata quella di Fratelli d’Italia. Sabato mattina in Comune c’è stata la prima stretta di mano tra i due candidati sindaci: Vincenzo Lotesoriere e Toni Matarrelli. “Siamo molto soddisfatti per aver realizzato un grande risultato: l’intesa di quel campo largo e democratico che si riconosce nei valori fondanti della Costituzione repubblicana, che è antifascista, pacifista, solidale”, ha spiegato Matarrelli subito dopo il deposito delle sue liste -. Partivamo dal vantaggio di aver lavorato in maniera puntuale e responsabile grazie allo straordinario impegno di donne e uomini di diversa estrazione politica e civica. Assessori, consiglieri comunali e consulenti politici hanno dato un contributo essenziale per cambiare il segno nella storia della nostra città, entrando in sintonia con tutta la comunità, dal mondo dell’associazionismo a quello delle imprese, dalla dimensione delle scuole alla Chiesa. Questa connessione ha costituito il volàno prezioso per guadagnare le idee e le energie necessarie alla buona amministrazione”.
Al giudizio degli elettori si presenta una “coalizione plurale costruita tutti insieme - liste civiche, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra -, declinata in otto liste che coinvolgono persone appassionate e perbene, che ha scritto un programma dagli obiettivi ambiziosi e realizzabili, com’è giusto che accada per una città che ha conquistato una titolarità nel contesto regionale”, ha sottolineato Matarrelli che ha tenuto a dire che “ci aspetta un quinquennio importante, il prosieguo del percorso amministrativo si annuncia sotto il segno del rilancio. Abbiamo in animo di lasciare, alla fine del mandato, una città completamente rinnovata. Continueremo a investire sulla bellezza e quindi sull’attrattività di Mesagne, punteremo ancora sulla cultura e sull’inclusione, lavoreremo senza sosta perché l’intera città – dal centro a ciascuna delle periferie – possa godere di infrastrutture moderne, efficaci ed efficienti, ma prevediamo anche misure per incentivare gli investimenti economici e le opportunità occupazionali”. Soddisfatto il candidato sindaco Lotesoriere: “Quella che stiamo per affrontare sarà una campagna elettorale tranquilla in cui spiegheremo alle persone cosa vorremmo fare in caso di vittoria. Poche cose, ma fattibili. Ringrazio gli uomini e le donne che ci hanno messo la faccia e che rappresentano lo specchio della società, ognuno con le proprie caratteristiche e peculiarità”.
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AUTOMOBILISMO: Faggioli domina in prova alla 65. Fasano-Selva
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Rifondazione comunista alla manifestazione promossa dalla Cgil
In un periodo storico come quello attuale dove il lavoro è una chimera e chi lo ha rischia quotidianamente di non riportare la “pelle” a casa, sosteniamo ogni forma di lotta che vada in direzione delle lavoratrici e dei lavoratori. Con ciò aderiamo fermamente alla manifestazione indetta dalla CGIL Brindisi per giovedì 16 maggio. Ribadiamo la sicurezza ed il diritto ad un lavoro stabile e non precario come spesso avviene sia nel privato che nel pubblico. Spesso la precarietà è una delle condizioni e cause di mancata sicurezza perché non investe in formazione e attrezzature idonee a prevenire tragedie come quelle assistite nelle ultime settimane.
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Anche a Fasano le BigMat Finali Nazionali U18F
Sono state presentate sabato 11 maggio a Monopoli, presso la Biblioteca Rendella, le BigMat Finali Nazionali U18F in programma tra Castellana Grotte, Conversano, Fasano, Monopoli, Putignano e Turi dal 14 al 19 maggio. Paolo Indiveri (Presidente CR FIPAV Puglia)
In rappresentanza dei comuni ospitanti, presenti alla conferenza Samanta Napoletano (Consigliere Comunale di Monopoli), Ippolita Resta (Sindaca Comune di Turi), Fabio Caputo (Ass. Sport Comune di Castellana Grotte), Giuseppe Galeota (Ass. Sport Comune di Fasano), Maurizio Verdolino (Consigliere Comunale di Putignano), Francesca Lippolis (Ass. Finanze Comune di Conversano) che hanno portato i saluti delle rispettive amministrazioni mostrando entusiasmo e grande interesse nei confronti di una manifestazione, come quella delle Finali Nazionali U18, fortemente volute con grande spirito di collaborazione.
A ringraziare il supporto delle amministrazioni comunali, della Regione Puglia, delle società coinvolte e dei partner locali, è stato il Presidente del CR FIPAV Puglia Paolo Indiveri al quale si è aggiunto nel sottolineare l’importanza di questo evento anche il Presidente del CT FIPAV Bari-Foggia Danilo Piscopo.
«È un grande appuntamento – ha dichiarato l’assessore allo Sport Giuseppe Galeota -, che ci rende orgogliosi di far parte di questa grande rete di Comuni che organizzano le BigMat Finali Nazionali U18F, e certificano il grande lavoro portato avanti in questi anni dall’Amministrazione, sull’impiantistica sportiva e sul nuovo palazzetto dello Sport di Vigna Marina in particolare, che terrà a battesimo questo importante evento delle Finali Nazionali Under 18 femminile di pallavolo. Un lavoro svolto anche in questi ultimi 10 mesi, che ha visto il palazzetto la location di eventi importanti, quali i campionati italiani di tiro con l’arco, i campionati nazionali di arti marziali e che vedrà a luglio i mondiali di pattinaggio. Oggi siamo particolarmente fieri di vedere la grande pallavolo a Fasano. Un doveroso ringraziamento va fatto, oltre che alla Federazione FIPAV, anche alla società sportiva fasanese de “Il Podio” che con la prima squadra sta per affrontare i playoff promozione di serie A2, che ha fatto si, con il nuovo palazzetto, di ospitare un evento di tale caratura».
A commentare l’apertura delle Big Mat Finali Nazionali U18F è stato il Presidente del CR FIPAV Puglia Paolo Indiveri: «È un evento che abbiamo voluto come comitato regionale a tutti i costi che fa un pò da preludio a quello che poi sarà l’evento clou dell’estate, il Campionato Europeo Under-22 femminile che disputeremo la prima settimana di luglio tra Lecce e Copertino. La finale nazionale U18 è sicuramente la più importante nel settore femminile ed è un evento che abbiamo voluto perchè stiamo cercando di insistere proprio sul settore femminile. In Puglia abbiamo 16.000 atlete, vorremmo che la qualità crescesse. La possibilità di emulare società molto più importanti, la possibilità di vedere all’opera tecnici e strutture sicuramente molto più importanti del panorama nazionale, sicuramente possono aiutare e possono essere stimolo per tutti. Non a caso abbiamo scelto questo territorio del sud est barese, abbiamo voluto coinvolgere quante più strutture possibili, abbiamo voluto coinvolgere sei società del luogo, sei amministrazioni che hanno risposto in maniera magnifica. È un momento importante per questa zona, abbiamo tre società che per esempio nel settore femminile fanno i campionati di serie B come Fasano, Castellana e Monopoli, quindi sicuramente una zona, un’area geografica molto importante per la femminile pugliese. Il futuro è abbastanza lontano, vediamo un pò. Sicuramente abbiamo un Consiglio Federale, presieduto da Giuseppe Manfredi, che è molto attento sul sud Italia, quindi può essere che il futuro ci riservi ulteriori sorprese positivo».
Nella giornata di lunedì arriveranno in Puglia le 20 squadre che prenderanno parte alla Fase di Qualificazione a partire dalle 9 di martedì mattina con le prime gare di queste BigMat Finali Nazionali U18F che domenica 19 maggio al Pala San Giacomo di Conversano assegneranno lo scudetto di categoria.
Squadre alla Fase di Qualificazione (20): Us Torri (Veneto 2), Volley Friends Roma (Lazio 2), Cfv Tre-di (Friuli V.G. 1), Spazio Conad Busnago (Lombardia 2), Libertas Fc/mosaico Ra (Emilia Romagna 2), As Pd Montelupo (Toscana 2), Cogovalle (Liguria 1), Sis*Med Cutrofiano (Puglia 1), Luvo Barattoli Arzano (Campania 1), Cbf Balducci-paoloni Macerata (Marche 1), Argentario P.vollei Tn (Trentino 1), Pallavolo Alfieri (Sardegna 1), School Volley Perugia (Umbria 1), Gada Pescara Project (Abruzzo 1), Raffaele Arpaia Lamezia (Calabria 1), Psa Matera Volley (Basilicata 1), Fisiopro Nuova Pallavolo Cb (Molise 1), Cogne Aosta Volley (Valle d’Aosta 1), Ssv Bozen (Alto Adige 1), Volley Bergamo 1991 (Lombardia 3).
Squadre alla Fase Finale (7): Cortina Express Imoco Volley (Veneto 1), Asd Volleyro’ Cdp (Lazio 1), Club76 Reale Mutua Fenera Chieri (Piemonte 1), Vero Volley Torneria Colombo (Lombardia 1), Moma Anderlini Mo (Emilia Romagna 1), Savino Del Bene V (Toscana 1), Volley Academy Wekondor Ct (Sicilia 1).
Come seguire le BigMat Finali Nazionali U18F
Tutte le gare delle BigMat Finali Nazionali U18F saranno trasmesse in diretta streaming sul canale youtube della Federazione Italiana Pallavolo.
Tutte le news, le foto e gli aggiornamenti saranno disponibili sul sito ufficiale delle BigMat Finali Nazionali U18F all’indirizzo undefined 2024.
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È approdato a Bari, il ciclo viaggio Europeo di Julien Buso 32 anni originario di Grenoble, che nonostante il diabete tipo 1 ha deciso di girare l’Europa su una bici, insieme alla compagna Caroline Ougier.
Partiti da Saint-Jean-Pied-de-Port il 14 febbraio, ieri hanno fatto tappa a Bari dove sono stati accolti dalla Feder Diabetici Puglia, nella persona del tesoriere Pierluca D’Aquino, che ha dato tutto il supporto necessario ai due ciclo-viaggiatori per poter proseguire l’avventura.
Julien Buso, come lui stesso racconta, ha scoperto di avere il diabete all’età di 19 anni. “Qualche anno fa la mia ragazza e io abbiamo assaporato la bellezza del viaggio in bici – riferisce - da allora le nostre vacanze sono sempre state su due ruote. Poi abbiamo pensato a un tour più lungo e adesso stiamo girando l’Europa”. Un’avventura affascinante e stimolante nonostante la convivenza con il diabete. “Lo sport è sempre stato parte integrante della mia vita, non ho mai pensato che questa malattia potesse limitarmi nelle attività sportive – spiega – Anzi, mi ha motivato ancora di più. E addirittura mi aiuta a conoscere meglio il mio organismo, le possibili reazioni e le esigenze nutrizionali”. Il messaggio di Julien Buso è proprio questo: “Far capire che il diabete non è un limite, un ostacolo per raggiungere obiettivi o coltivare passioni. Al contrario: con un giusto stile di vita e tanto sport, si piò essere sereni e addirittura acquisire maggiori conoscenze e competenze su di sé”.
Tanta passione ma per un viaggio così lungo e complesso, è stato indispensabile attrezzarsi per ogni evenienza. “Ho dovuto prevedere un’organizzazione specifica per continuare il trattamento insulinico – spiega – Purtroppo non ho trovato indicazioni sulla gestione del diabete durante un viaggio in bici e così ho lanciato un appello sui social”.
Ha chiesto aiuto per ricevere o spostare i pacchi con i farmaci e i presidi nelle tappe del suo viaggio, diversamente sarebbe stato impossibile portarsi dietro, per di più in bici, tutto il materiale medico necessario per 8 mesi.
Il tam tam sui social è andato a buon fine, in prima linea ad aiutare i due ciclo-viaggiatori tante associazioni di persone con diabete a iniziare dalla Feder Diabetici Puglia APS.
Il presidente Monica Priore, nuotatrice con diabete tipo 1 afferma: “Siamo felici di aver potuto aiutare questi ragazzi, la Federazione ha accolto subito la richiesta di aiuto di Julien e si è attivata grazie al suo volontario Pierluca D’Aquino per dare supporto al ciclista affinché potesse ricevere nella tappa pugliese i suoi farmaci, per poter proseguire in serenità il viaggio. Lo sport è un tassello fondamentale per la gestione di questa patologia e queste iniziative vanno supportate e incentivate per far comprendere quanto la salute pubblica passi dalle buone pratiche, come l’attività fisica”.
Julien Buso sostiene che “avere il diabete significa far parte di una comunità dove è naturale essere solidali e premurosi con persone affette dalla stessa malattia. Un ringraziamento alla Feder Diabetici Puglia per quanto fatto per me e la mia ragazza”.
I due ciclisti ora si imbarcheranno per l’Albania. Il tour proseguirà in Turchia, nel Nord Europa e negli stati baltici poi la coppia tornerà in Francia con “un bagaglio di esperienza e ricchezza, grazie anche alle persone incontrate lungo il percorso, che custodiremo sempre con noi”.
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La Camera del Lavoro di Mesagne in campo per la Raccolta Firme, per i 4 Referendum, promossa dalla C.G.I.L. in data 25 Aprile.
E’ iniziata Sabato 11 Maggio u.s. la Raccolta delle Firme che continuerà a tenersi nei giorni che seguono come da calendario presso le seguenti località:
- 18.05.2024 dalle ore 17.30 alle ore 21.00 in Piazza Vittorio Emanuele II n. 72;
- 01.06.2024 dalle ore 17.30 alle ore 21.00 in Piazza Vittorio Emanuele II n.72;
- 02.06.2024 dalle ore 17.30 alle ore 21.00 in Piazza Vittorio Emanuele II n.72;
- 08.06.2024 dalle ore 17.30 alle ore 21.00 in Piazza Vittorio Emanuele II n.72;
- 15.06.2024 dalle ore 17.30 alle ore 21.00 in Piazza Vittorio Emanuele II n.72;
- 19.06.2024 dalle ore 9.00 alle ore 12.00 all’interno del mercato settimanale del mercoledì;
- 26.06.2024 dalle ore 9.00 alle ore 12.00 all’interno del mercato settimanale del mercoledì.
La C.G.I.L. il Sindacato che guarda agli interessi collettivi da sempre lotta contro la precarietà sul lavoro, i bassi salari, per la sicurezza sul lavoro sostenendo che un lavoro senza diritti non è un lavoro!
Il lavoro in Italia è troppo precario e i salari sono troppo bassi.
Tre persone al giorno muoiono lavorando.
Per realizzare il massimo profitto possibile appalti, subappalti, finte cooperative, esternalizzazioni di attività sono diventati normali modelli organizzativi di ogni azienda privata e pubblica.
Il frutto di vent’anni di leggi sbagliate è un netto peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle persone che per vivere devono lavorare.
È il momento di ribellarci e di cambiare.
Il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale.
Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire.
Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito.
Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà.
Per questo ti chiediamo di firmare i quattro quesiti per poter poi cancellare attraverso il referendum alcune di queste leggi sbagliate.
Per dare a tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo
Cosa vogliamo cancellare?
Le norme sui licenziamenti del Jobs Act che consentono alle imprese di non reintegrare una lavoratrice o un lavoratore licenziata/o in modo illegittimo nel caso in cui sia stato assunto dopo il 2015
Per innalzare le tutele contro i licenziamenti illegittimi per le lavoratrici e i lavoratori che operano nelle imprese con meno di quindici dipendenti
Cosa vogliamo cancellare?
II tetto massimo all'indennizzo in caso di licenziamento ingiustificato nelle piccole aziende, affinché sia il giudice a determinare il giusto risarcimento senza alcun limite
Per superare la precarietà dei contratti di lavoro
Cosa vogliamo cancellare?
La liberalizzazione dei contratti a termine per limitare l'utilizzo di causali specifiche e temporanee
Per rendere il lavoro più sicuro nel sistema degli appalti
Cosa vogliamo cancellare?
La norma che esclude la responsabilità solidale delle aziende committenti nell'appalto e nel subappalto, in caso di infortunio e malattia professionale della lavoratrice o del lavoratore
Stai dalla parte giusta vai ai banchetti e firma per i 4 Referendum, hai anche la possibilità di firmare presso le Sedi della C.G.I.L., nel nostro caso la Camera del Lavoro situata su via Castello 19.
Saluti.
Il Coordinatore della C.d.L.
Giorgio Bellacosa