Redazione

E’ nato “Piccì”, la mascotte della Protezione Civile della Regione Puglia. Bruno: “Un simbolo e un modo di avvicinarci sempre di più alle nuove generazioni”.

Di seguito la nota del Presidente del Comitato regionale di Protezione Civile, Maurizio Bruno:

"Fin dal primo giorno del mio insediamento da Presidente del Comitato permanente regionale di Protezione Civile, ho voluto mettere in cima alle priorità del mio mandato, i giovani e le scuole.

"Entrare nelle classi, confrontarsi con gli studenti, far conoscere loro cosa sia la Protezione Civile, cosa significhi diventare un volontario, cosa possiamo fare nel nostro quotidiano per essere parte della sicurezza delle nostre vite e di quelle degli altri, è per me come piantare un seme destinato a germogliare e dare i suoi frutti.

"Oggi questo progetto a cui ho dedicato questi anni, ha anche un nome e un simbolo.
"Si chiama “Piccì”, ed è da oggi la prima mascotte della Protezione Civile della Regione Puglia.

"Piccì è un uccellino col becco rosso, il mantello e una torcia.
"Abbiamo scelto queste caratteristiche perché a nostro modo di vedere rendono questa simbolo non solo più accessibile alle nuove generazioni, ma anche perché racchiude in un’unica figura le principali caratteristiche della nostra Protezione Civile.

"Il mantello triangolare ad esempio rappresenta il logo della Protezione Civile; il becco rosso la passione dei volontari, ma anche le emergenze che devono contrastare; le ali e la torcia vogliono invece rappresentare ciò che quotidianamente facciamo: sorvolare il nostro territorio e tenere un faro acceso sui possibili pericoli. 

"Non solo. Per avvicinarci ancora di più ai ragazzi, soprattutto i più giovani, e formare divertendo, Piccì diventerà anche un cartone animato sulle buone pratiche di Protezione Civile da diffondere in tutte le scuole della regione. 

"Insomma, Piccì (anche il nome richiama le iniziali della Protezione Civile) è ciò che siamo ed è come vogliamo apparire agli occhi dei giovani che sono il nostro futuro, e che spero continueranno ad avvicinarsi a questa famiglia e a questa missione, come decine di migliaia hanno fatto prima di loro, e come tantissimi fanno ancora ogni giorno.

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Nel percorso dal campo alla tavola quasi un prodotto alimentare su tre (31%) finisce nella spazzatura tra gli sprechi delle famiglie, quelli della ristorazione e le perdite nelle catene di approvvigionamento delle filiere. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, che ha presentato, proprio in occasione della Giornata mondiale sulla consapevolezza degli sprechi e perdite alimentari voluta dalla FAO, il decalogo antispreco, con i consigli dei contadini per una spesa consapevole utile a non buttare  cibo, al mercato regionale di Campagna Amica alla Fiera del Levante.

A pesare sugli sprechi è peraltro anche il cambiamento climatico, considerato che le temperature stagionali più elevate, associate a caldo estremo e siccità, rendono più difficile la conservazione, la lavorazione, il trasporto e la vendita degli alimenti in modo sicuro, portando alla perdita di volumi significativi di cibo, secondo Unep.

Fare la lista della spesa, leggere attentamente la scadenza sulle etichette, verificare quotidianamente il frigorifero dove i cibi vanno correttamente posizionati, effettuare acquisti ridotti e ripetuti nel tempo, privilegiare confezioni adeguate, scegliere frutta e verdura con il giusto grado di maturazione, preferire la spesa a km0 e di stagione che garantisce una maggiore freschezza e durata, riscoprire le ricette con gli avanzi, dalle marmellate di frutta alle polpette fino al pane grattugiato, ma anche non avere timore di chiedere la doggy bag al ristorante e l’agribag negli agriturismi di Campagna Amica, sono alcuni dei consigli elaborati dalla Coldiretti Puglia per arginare gli sprechi alimentari.

Per evitare di buttare il cibo basterebbe seguire pochi semplici accorgimenti, come spiega il decalogo della Coldiretti predisposto per la Giornata contro lo spreco. Importante innanzitutto è programmare la propria spesa, magari facendo la tradizionale lista, ma anche prediligendo acquisti ridotti ma più frequenti. La classica maxispesa quindicinale o mensile negli ipermercati aumenta infatti – ricorda Coldiretti regionale – il rischio di ritrovarsi nel frigo prodotti scaduti. Fare poi la spesa a chilometri zero in filiere corte con l’acquisto di prodotti locali taglia del 60% lo spreco alimentare rispetto ai sistemi alimentari tradizionali, secondo una analisi della Coldiretti sulla base dello studio Ispra.

Lo spreco alimentare – sottolinea la Coldiretti Puglia – scende dal 40-60% per i sistemi alimentari di grande distribuzione alimentare ad appena il 15-25% per gli acquisti diretti dal produttore agricolo. Coloro che si approvvigionano esclusivamente tramite reti alimentari alternative sprecano meno perché – conclude la Coldiretti – i cibi in vendita sono più freschi e durano di più e perché non devono percorrere lunghe distanze con le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio. Meglio, dunque, prediligere i prodotti di stagione, scegliendo la frutta e le verdure al giusto grado di maturazione e conservandola adeguatamente, senza tenere insieme quella che si intende consumare a breve con quella che si prevede di conservare più a lungo. E lo stesso consiglio vale anche per tutti i cibi in generale.

DECALOGO ANTISPRECO DI CAMPAGNA AMICA

1) Fai la lista della spesa

2) Procedi con acquisti ridotti e ripetuti nel tempo

3) Preferisci le produzioni locali e compra nei mercati a km 0

4) Acquista seguendo la stagionalità dei prodotti 

5) Prendi la frutta con il giusto grado di maturazione

6) Separa le diverse varietà di frutta e verdura

7) Non tenere insieme i cibi che consumi in tempi diversi

8) Controlla sempre l’etichetta 

9) Chiedi la doggy bag al ristorante per consumare a casa gli avanzi

10) Cucina con gli avanzi ricette antispreco.

 

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Nella giornata di ieri un camion è rimasto bloccato al di la delle sbarre della linea ferroviaria sud-est, nella tratta tra Cisternino e Ceglie Messapico, causando lo scontro con un treno regionale. Fortunatamente il macchinista si è accorto del camion ed è riuscito a frenare evitando un grave sinistro. Illesi sia i passeggeri sia l'autista del camion. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polfer che sta indagando per ricostruire la dinamica dei fatti. 

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Vibranti proteste accompagnate anche da qualche lettera di un legale si stanno verificando a Mesagne a causa dei perduranti lavori di ristrutturazione del tronco di deflusso delle acque pluviali sulla centralissima via Guglielmo Marconi. Appena lo scavo è sbucato da via Carducci su via Marconi è stato bloccato dal passaggio, alla medesima quota, del gasdotto che alimenta l’intera città di Mesagne. Pertanto i lavori si sono bloccati e non si sa bene quando potranno riprendere. Davanti a questa ulteriore interruzione sia i residenti sia i commercianti dai mugugni dei giorni scorsi sono passati alla protesta e hanno iniziato adire per le vie legali poiché temono, come sta accadendo, dei mancati guadagni perle loro attività. Questo lotto dei lavori, contrattualizzati il 20 giugno 2023 per un importo già ribassato di 602mila 593 euro consegnati il 27 ottobre 2023, doveva essere consegnato entro180 giorni e cioè lo scorso 23 aprile.

Sono trascorsi, al momento, 150 giorni dalla data di scadenza, con relativa consegna dei lavori, e di questo lotto non si intravede il fine lavori. Un primo stop si era avuto già nel mese di aprile, quando a pochi giorni dall’inizio dello scavo in piazza San Michele Arcangelo fu rinvenuta una tomba messapica del IV-III secolo a. C.. I lavori ripresero dopo qualche settimana non appena la Soprintendenza archeologica sbloccò l’impasse archeologico. In estate furono nuovamente bloccati nel periodo di Ferragosto fino ad arrivare a settembre con l’ultimo stop a causa del passaggio alla medesima quota altimetrica della condotta del gasdotto. “Siamo stufi di questa nuova paralisi dei lavori – hanno spiegato alcuni commercianti inferociti – con questa gestione dei lavori e del cantiere ne stanno risentendo le nostre attività”. Bisogna ricordare che proprio in quel tratto di strada vi sono bar, ricevitorie, edicole, e anche un supermercato. Oltre ad uffici di professionisti e due scuole. Insomma, una zona strategica su cui, secondo i presenti, doveva essere posta maggiore attenzione da parte del Comune. “Con questo nuovo blocco dei lavori – hanno proseguito i commercianti – il Comune potrebbe restringere l’area del cantiere e permettere il transito delle auto e, naturalmente, con esse quella dei clienti e pedoni”. Intanto, presso l’ufficio Lavori pubblici del comune di Mesagne si cerca una soluzione.

“Sapevamo bene che avremmo intercettato la tubazione del gasdotto, ma non la quota e la direzione”, ha spiegato l’ingegnere Claudio Perrucci, responsabile unico del procedimento. “Abbiamo già avvisato la società di gestione della rete gas della città – ha proseguito l’ingegnere – che adesso dovrà valutare i costi per spostare la tubazione. Una volta conosciuti i costi possiamo appaltare i lavori per spostarla e proseguire con la posa della condotta di deflusso delle acque piovane”. Sui tempi di ripresa dei lavori l’ingegnere Perrucci non si è espresso. Scandito in parole semplici vuol dire che il cantiere resterà bloccato per diverse settimane, se non per mesi.

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Ancora una nuova prestigiosa affermazione per la CEDAT85 OMEGA S.VITO MESAGNE. Questa sera sul campo neutro di Massafra  Ristani e compagni hanno conquistato il diritto a disputare nei  giorni 5 e 6 Ottobre la Finale a 3 a Vibo Valentia nella inedita I Coppa Delle Regioni del Centro Sud di Pallavolo. A lasciare il passo alla "Banda di Lo Re-Viva sono stati i Lucani della DAKEN PSA MATERA piegati per 3-0 (25-17 /25-22/ 25-22).Per i Brindisini comunque non si trattato di una passeggiata malgrado di potesse pensare il contrario. La Cedat 85-Omega e' scesa in campo con Giannini in regia e Ristani opposto.Sulle bande Mastracci e Buccoliero con Papa e Pizzichini al centro.Libero Alabrese. Primo set che dopo una fase punto a punto vede andar via la Cedat grazie alle bordate di un  Mastracci stratosferico( praticamente inarrestabile dal muro avversario) e ai colpi chirurgici di un buon Buccoliero. Nel secondo set troviamo inaspettatamente i salentini in affanno.Difficolta' in costruzione ma soprattutto in ricezione e difesa.La PSA allunga sino al 17-11 a suo favore.Time out di Lo Re e subito dopo 2 cambi. Fiandaca per Giannini in regia e Iurlaro per Buccoliero in posto 4.Cambi che danno una scossa positiva ai ragazzi di Lo Re che lentamente recuperano punto su punto grazie anche ai muri e le battute di Papa e Pizzichini. Matera raggiunto e superato sul 23-22.Poi una fiondata del ritrovato Ristani ed una battuta velenosissima dell' "Enfant Prodige "  Davide Fiandaca (ancora minorenne il ragazzo) portano la Cedat85 sul 2-0. Il terzo e conclusivo set ci narra ancora di una PSA sempre in fuga e sempre ripresa sul finale di set .Ma Ristani e compagni come squali scatenati dall'odore del sangue non mollano piu la presa e chiudono l'incontro con la solita bordata conclusiva di Capitan Alessio "Profeta in Patria " nella sua Massafra .Appuntamento dunque a Vibo Valentia la settima prossima dove la Squadra del Patron Aldo Indolfi cerchera' di aggiungere l'ennesima gemma alla gia' prestigiosa bacheca.

Rinnovo del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri per il quadriennio 2025-2028, il dottor Arturo Oliva rieletto presidente.  Si sono svolte  nei giorni 22, 23 e 24 settembre le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri per il prossimo  quadriennio, l’assemblea ha richiamato una folta partecipazione di iscritti che  ha consentito agevolmente il superamento del quorum previsto per la validazione elettorale portando all’elezione a consiglieri di Oliva Arturo, Criscuolo Mario, Frascaro Antonio, Fumai Vito, Lanzilotti Giuseppe, Legrottaglie Francesco, Lenoci Vito, Martello Giuseppe, Melpignano Gabriella, Monopoli Donato, Muscogiuri Elisa, Peluso Pierpaolo, Quaranta Elisabetta, Salerno Antonino, Spina Alessandro. Per la componente odontoiatrica sono stati, invece, eletti Lolli Salvatore e Valentini Antonio, mentre per il Collegio dei Revisori dei Conti Moles Aurelio, Cervellera Gabriella e Barletta Mariangela. Il nuovo organismo ha proceduto, nella prima riunione, alla distribuzione delle relative cariche così composte: Oliva Arturo Presidente; Donato Monopoli Vice-Presidente, Francesco Legrottaglie Segretario e Pierpaolo Peluso Tesoriere. Quella del dottor Oliva è stata una riconferma. Il neo presidente, nel suo rinnovato impegno, ha rimarcato le linee guida lungo le quali opererà l’Ordine e precisamente:

  • Promuovere l’indipendenza e autonomia della professione
  • Tutela degli interessi pubblici connessi alla professione
  • Formazione ed aggiornamento
  • Innovazione tecnologica e I.A. in medicina
  • Transizione digitale dei servizi

L’Ordine, che "agisce quale organo sussidiario dello Stato al fine di tutelare gli interessi pubblici, garantiti dall'ordinamento, connessi all'esercizio professionale", intende sempre più interagire con i decisori politici regionali e provinciali al fine di rimuovere gli intoppi burocratici e organizzativi che soffocano la professione e ostacolano il rapporto con i cittadini dell’ intera provincia che subiscono ritardi e distorsioni del sistema sanitario pubblico, pagando un prezzo altissimo in termini di salute e di  fiducia.

A causa di questi ostacoli organizzativi (tagli dei posti letto, carenza degli organici, assenza di sicurezza sul posto di lavoro, desertificazione dei servizi territoriali, burocratizzazione della medicina generale, ecc.) l’alleanza terapeutica  medico-paziente si è deteriorata sino ad arrivare a comportamenti estremi , a volte drammatici,  che coinvolgono soggetti che perseguono lo stesso obiettivo (quello della salute) che  invece sembrano contrapposti.

 

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Sarà un’altra domenica speciale, quella di domani 29 settembre, per la grande mostra «G7 Sette escoli di arte italiana», allestita nel castello di Mesagne (Brindisi) per la cura del prof. Pierluigi Carofano ed organizzata - nell’ambito del Protocollo d’Intesa Puglia Walking Art - da Micexperience Rete d’Imprese, con enti promotori il Comune di Mesagne e la Regione Puglia, in collaborazione con il Ministero della Cultura. Le 51 opere d’arte originali che descrivono il lasso di tempo compreso fra gli allievi di Giotto e la contemporaneità di Alberto Burri, passando anche dall’unico contemporaneo vivente, il tarantino Roberto Ferri, questa domenica potranno essere pienamente godute come ogni giorno, ma con un focus particolare su di esse riguardante alcune ricorrenze.lorenzo_lotto_San_Girolamo_in_un_paesaggio.jpg

Intanto, come ogni domenica, anche per domani, nell’ambito delle iniziative di «Settembre nell’Arte» gli organizzatori propongono visite guidate gratuite comprese nel prezzo del biglietto alle ore 19:00 (prenotazione obbligatoria ai numeri +39 3291668064 - +39 0831732285) e poi fra le ricorrenze che verranno ricordate nel focus delle guide che ne sono alcune di rilievo, cogliendo proprio l’occasione dal calendario. Domenica 29 settembre ricorre la festa dei Santi Arcangeli. «Ed in mostra viene presentato il San Gabriele Arcangelo del Perugino, una tempera grassa su tavola prestata dalla Galleria nazionale dell’Umbria di Perugia», spiegano gli organizzatori che fanno ancora notare come il 30 settembre sia il giorno di due ricorrenze: l’anniversario della morte di Jacopo Chimenti detto l’Empoli e la memoria di San Girolamo. «Sull’Empoli e sulla sua “Allegoria della temperanza” custodita nella Collezione Giorgio Baratti – ci si è già soffermati di recente – proseguono gli organizzatori. Domenica, invece, un approfondimento merita il “San Girolamo in un paesaggio”, una tempera e olio su tavola proveniente dal Museo di Castel sant’Angelo in Roma». «Si tratta di un quadro molto conosciuto ed ammirato che peraltro in basso a destra, sulla roccia reca la scritta “L LOTUS” – dice il presidente di Puglia Walking Art, Pierangelo Argentiero -. Dalla scheda in catalogo curata da una specialista come Simona Ferrauti apprendiamo che “l’opera si può certamente datare intorno al 1509, considerando che il 7 e il 9 marzo e il 18 settembre dello stesso anno Lorenzo Lotto è documentato al lavoro nei Palazzi Vaticani”. Il dipinto, secondo la curatrice della scheda, “denuncia la conoscenza dell’opera di Michelangelo nella Cappella Sistina e di Raffaello all’inizio delle Stanze. Come ci hanno spiegato gli esperti, questo quadro da solo varrebbe una mostra. E qui nel castello di Mesagne, siamo convinti che ciascuna delle 51 opere valga una mostra a sé».

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Da tempo sospettavano che un giovane fosse al centro di un giro di sostanze stupefacenti che circolano in città. Così i carabinieri hanno pianificato un blitz che è scattato quando i militari erano certi che fosse in possesso della sostanza. Il pusher è stato fermato. Dalla perquisizione domiciliare che ne è seguita è saltato fuori un quantitativo di droga interessante. Il giovane è stato arrestato e condotto presso il carcere di Brindisi. Le indagini proseguono.  (Foto archivio)

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Nota stampa Antonio Paolo SCALERA consigliere regionale (La Puglia Domani) vice presidente V Commissione.

“Gli agricoltori sono esasperati, la gente è impaurita.  I cinghiali stanno mettendo a ferro e fuoco le campagne distruggendo tutto ciò che trovano davanti. Non si tratta più di una emergenza, ma di una vera e propria guerra che i nostri agricoltori combattono a mani nude contro un nemico che la Regione Puglia ancora non riesce a fermare - ha dichiarato il Consigliere Regionale Antonio Paolo Scalera - Non c’è più tempo. I danni ormai sono incalcolabili con circa 200 episodi di danni alle colture e oltre 120 sinistri.

In provincia di Taranto i numeri parlano chiaro e l’unica strada che resta è la caccia ai cinghiali 365 giorni l’anno. Il loro l’abbattimento è l’unica soluzione. Tra i comuni di Ginosa, Laterza, Castellaneta, Palagianello, Palagiano, Massafra e Martina Franca la situazione è drammatica e più di terzo dei danni causati dalle scorribande degli ungulati è riconducibile al territorio di Castellaneta.

La settimana scorsa avevo inoltrato un’interrogazione urgente all’assessore regionale all’agricoltura – ha proseguito il Consigliere Regionale Scalera – sull’argomento “cinghiali” e dall’inizio dell’anno sono state ben due le audizioni che ho chiesto, audizioni avvenute alla presenza delle associazioni di categoria degli agricoltori, dei cacciatori e degli ambientalisti. Sino ad ora nulla è stato fatto.

Adesso è il momento di azioni forti con strumenti straordinari. Il tempo della burocrazia è ampiamente scaduto. Il nostro territorio va messo in sicurezza. Agli agricoltori va garantita la giusta tranquillità per portare avanti in maniera serena il loro lavoro fatto di enormi sacrifici e alle nostre comunità va garantita la sicurezza stradale e l’incolumità fisica.

Ho ripresentato una nuova richiesta di audizione urgente – ha concluso il Vice Presidente della V Commissione Ambiente della Regione Puglia - per audire nuovamente l’assessore all’agricoltura, le associazioni di categoria degli agricoltori, le associazioni venatorie e quelle degli ambientalisti sperando che vengano messe  immediatamente in campo azioni forti e decise anche nelle aree protette come il Parco delle Gravine e nelle aree definite circa 30 anni fa come zone di ripopolamento e cattura”.

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A 10 anni dalla scomparsa di Roberto POTI’, la locale Associazione, che porta il suo nome e che ha sede nell’omonimo parco urbano, a Mesagne (BR), ha voluto celebrare la ricorrenza con una serie di iniziative sportive e culturali che vedono una ulteriore tappa nei prossimi concerti: “SETTEMBRE IN MUSICA al PARCO”.

Sabato 28 a sera si esibirà il celebre chitarrista, Andrea CASTELFRANATO “Chitarrista italiano noto da anni per il suo virtuoso talento di mani e di cuore che si manifesta sulle corde e sul legno della sua compagna di viaggio, la chitarra”. (Acoustic Music Records)

Svolge da oltre 25 anni un’intensa attività concertistica che lo vede come rappresentante italiano in importanti rassegne chitarristiche all’interno del panorama europeo. Apprezzatissimo anche all’estero, pubblica numerosi dischi ed è inserito in compilation con altri grandi nomi della chitarra internazionale.

Domenica 29 sarà la volta dei “TERRàRIA”, con “Canti e suoni del Mediterraneo”.  Il duo musicale, composto da Pasquale BARLETTA, all'organetto e Silvia GALLONE, ai tamburelli e voce, propone un repertorio di canti e danze della nostra tradizione popolare pugliese e delle altre regioni del sud Italia. Musicisti affermati e portatori di tradizione, condurranno lo spettatore in atmosfere antiche, rituali e goliardiche.

L’intera manifestazione, resa possibile dal fondamentale patrocinio della Città di Mesagne, avrà luogo presso il Parco Urbano “Roberto Potì”, sito a Mesagne (BR), nelle adiacenze di via dei Sasso, sempre alle 19:30. 

Ingresso libero e gratuito.