Redazione
PD. “Sulla ‘riconversione’ Eni-Versalis serve un patto istituzionale per coinvolgimento ditte e maestranze locali”
Il piano industriale di Eni e della controllata Versalis rappresenta, almeno nelle intenzioni, una svolta epocale per il sito di Brindisi. Non si deve sottovalutare però la preoccupazione delle aziende e dei lavoratori dell’indotto che rischiano di essere penalizzati soprattutto nella fase transitoria per il raggiungimento degli obiettivi. Dunque, per evitare tensioni sociali sarà fondamentale da parte di Eni-Versalis delineare una strategia che confermi la continuità dei contratti in essere e proceda, contemporaneamente, alla graduale attuazione degli obiettivi fissati dal piano industriale.
Per la portata degli investimenti e della progettualità annunciati dalla società sarà determinante e necessario per il territorio quindi avere conferma e conoscere la programmazione operativa e industriale in modo dettagliato.
Sono necessari perciò un cronoprogramma che scandisca con certezza i tempi e le modalità della ‘riconversione’ e sarà irrinunciabile un accordo tra Eni-Versalis e le Istituzioni per garantire, in questa trasformazione produttiva, il pieno e completo coinvolgimento delle aziende locali e delle relative maestranze. Gli investimenti sul riciclo meccanico della plastica e la produzione di batterie o accumulatori di ultima generazione possono favorire l’insediamento virtuoso di diverse filiere manifatturiere a partire, per esempio, dall’automotive. Per questo, a nostro avviso, riveste carattere prioritario attivare ogni iniziativa finalizzata alla formazione del personale e delle aziende locali per lo sviluppo di queste nuove tecnologie al fine di sostenere un potenziamento di tutto l’indotto il cui coinvolgimento sarà fondamentale per questa attesa sfida.
Questi nuovi investimenti di Eni e Versalis devono rappresentare una reale occasione per tutto il tessuto sociale ed economico brindisino e di sviluppo a medio e lungo termine.
Ci auguriamo che la residua diffidenza nel processo di decarbonizzazione che persiste a causa dell’irresponsabilità di operatori economici e Istituzioni centrali in stato confusionale sulle reali prospettive e incapaci di dare risposte, possa essere superata grazie ad azioni concrete.
Francesco Cannalire, Alessio Carbonella e Denise Aggiano consiglieri comunali PD Brindisi
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ORA SOLARE: COLDIRETTI PUGLIA, A RISCHIO 500MILA PUGLIESI PER INSONNIA; IL MENU SALVA SONNO
Con l’ora solare che riporta indietro di 60 minuti le lancette dell’orologio aumentano i disagi per circa mezzo milione di pugliesi che soffrono di insonnia con ansia, nervosismo, malumore, mal di testa e tensione muscolare. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, nel sottolineare che può venire dalla tavola un passaggio più morbido dall’ora legale a quella solare che ritorna nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre.
Un aiuto importante in tale direzione può venire dalle abitudini alimentari e per un passaggio più morbido dall’ora legale a quella solare il consiglio della Coldiretti è quello di consumare pane, pasta e riso, ma anche lattuga, radicchio, aglio e formaggi freschi, uova bollite, latte caldo e frutta dolce è importante per favorire il sonno.
A differenza – sottolinea la Coldiretti regionale – alimenti conditi con curry, pepe, paprika e sale in abbondanza ed anche salatini, alimenti in scatola e minestre con dado da cucina rendono più difficile addormentarsi. L’alimentazione – riferisce la Coldiretti Puglia – è in stretto rapporto con il sonno, infatti, ci si addormenta difficilmente a digiuno o comunque non sazi, ma anche nei casi di eccessi alimentari, in particolare con cibi pesanti o con sostanze eccitanti.
La Coldiretti ha stilato un vademecum degli alimenti utili per conciliare un buon sonno e di quelli da evitare per battere il jet lag da cuscino come cioccolato, cacao, the e caffè per la presenza della caffeina, oltre ai superalcolici che inducono un sonno di qualità cattiva con risveglio al mattino. Innanzitutto – avverte la Coldiretti – a cena è fondamentale evitare cibi con sodio in eccesso per cui vanno banditi alimenti con curry, pepe, paprika e sale in abbondanza, ma anche salatini e piatti nei quali sia stato utilizzato dado da cucina. Anche gli alimenti in scatola per l’eccesso di sodio e di conservanti sono da tenere lontani. Esistono invece cibi – evidenzia la Coldiretti – che aiutano a rilassarsi: innanzitutto pasta, riso, orzo, pane e tutti quelli che contengono un aminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, il neuromediatore del benessere e il neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento.
Ok nella dieta serale anche a legumi, uova bollite, carne, pesce, formaggi freschi. La serotonina aumenta con il consumo di alimenti con zuccheri semplici come la frutta dolce di stagione. Tra le verdure – ricorda ancora la Coldiretti regionale – al primo posto la lattuga, seguita da radicchio rosso e aglio, perché le loro spiccate proprietà sedative conciliano il sonno, ma anche zucca, rape e cavoli. Un bicchiere di latte caldo, giusto prima di andare a letto, che oltre a diminuire l’acidità gastrica che può interrompere il sonno, fa entrare in circolo durante la digestione elementi che favoriscono una buona dormita per via di sostanze, presenti anche in formaggi freschi e yogurt, che sono in grado di attenuare insonnia e nervosismo. Infine – conclude la Coldiretti Puglia – un buon dolcetto ricco di carboidrati semplici ha un’azione antistress, così come infusi e tisane dolcificati con miele che creano un’atmosfera di relax e di piacere che distende la mente.
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HALLOWEEN: COLDIRETTI PUGLIA, CON SICCITÀ -40% ZUCCHE; AL MERCATO A LECCE DALLA PADELLA ALL’INTAGLIO
La siccità che ha stretto in una morsa la Puglia sin dall’inverno ha tagliato in media del 40% la raccolta in Puglia delle zucche Made in Italy che per varietà, qualità e versatilità sono tra le migliori al mondo. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, in occasione del “Zucca day” che si festeggia in Puglia al mercato contadino di Campagna Amica a Lecce in Piazza Mazzini con lezioni di intaglio delle zucche per prepararsi ad Ognissanti, l’esposizione di “mostruose” sculture, ma anche i consigli in cucina dei cuochi contadini per prepararle al meglio.
Dalla padella all’intaglio per realizzare il caratteristico simbolo delle streghe – spiega la Coldiretti Puglia – si registra nella settimana di Halloween una corsa all’acquisto dell’ortaggio più grande del mondo con il prezzo medio al dettaglio che quest’anno in media va da 1,20 a 2,50 euro al chilo, ma anche il doppio se sbucciata e tagliata. A ridurre la disponibilità di prodotto pugliese anche nel 2024 è stata la siccità, con la grave carenza d’acqua ed il caldo fuori stagione anche in autunno che hanno tagliato i raccolti,
Si tratta per la quasi totalità di prodotti destinati al consumo alimentare anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da “competizione” con esemplari che possono arrivare anche oltre i mille chili di peso. Accanto a varietà internazionali come l’Americana, la Butternut, l’Asterix, molti imprenditori agricoli – continua la Coldiretti regionale – sono impegnati nella conservazione di quelle tradizionali come la zucca Cappello del prete, la Berretta piacentina, la Mini Moscata, la Violina, la Moscata di Provenza, la Trombetta e la Delica della quale si utilizza tutto, dalle foglie ai fiori, dalla buccia ai semi oltre naturalmente la polpa.
Sagre e fiere legate alla zucca – sottolinea Coldiretti - rappresentano l’occasione per acquistare direttamente dai produttori zucche di tutte le dimensioni e varietà, comprese quelle non commestibili per usi ornamentali. Il consiglio della Coldiretti è di acquistare le zucche direttamente nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica per assicurarsi un prodotto Made in Italy ma anche per sostenere l’economia e l’occupazione locale in un momento difficile per il Paese.
La legge impone di indicare l’origine sulle zucche fresche intere, ma non su quelle tagliate, né su quelle trasformate, né sui classici semi di zucca. Così – avverte Coldiretti – aumenta il rischio di portare a tavola zucche provenienti da paesi dove non vigono le stesse regole sull’uso di antiparassitari, come nel caso dell’Egitto e della Tunisia, tra i principali esportatori in Italia assieme al Sudafrica con il quale arrivano a coprire quasi la metà del totale degli arrivi dall’estero.
Regina indiscussa delle tavole invernali nella versione dei famosi tortelli, la zucca – afferma la Coldiretti – è uno dei prodotti più versatili della cucina e può essere utilizzata sia per le preparazioni salate che per quelle dolci ma anche abbinata a pasta, carne, formaggi e torte. Nel corso del tempo si sono differenziate principalmente due tipologie di utilizzo, una relativa alla preparazione di tortelli, gnocchi, dolci e pane, l’altra come ingrediente di minestre e minestroni. Nel primo caso le varietà più adatte presentano polpa molto soda, asciutta e dolce; per gli altri utilizzi vanno bene anche zucche meno dolci.
L’altra categoria di zucca che si sta affermando – ricorda ancora Coldiretti – è quella ornamentale: si tratta di zucche di ogni tipo, che si differenziano per le dimensioni (di piccola taglia oppure enormi) per la forma (allungate a forma di tubo, a trombetta, a cappello, schiacciate, a spirale, tonde), per la buccia (rugosa, bitorzoluta, costoluta, liscia) e per il colore (di ogni tonalità, dal verde al rosso accesso, passando per zucche striate). Ma è indubbio – conclude la Coldiretti – che l’affermarsi della notte delle streghe ha aperto il nuovo “mercato” delle zucche intagliate con le quali si cimentano un numero crescente di consumatori.
E la nuova tendenza, anche in Puglia è – conclude la Coldiretti regionale - il “pumpkin patch”, il campo di zucche da visitare, un luogo di atmosfera a metà tra il parco-giochi e la casa dei fantasmi. Una sorta di “zucca turismo”, per far divertire i piccoli e soddisfare i grandi, golosi dei mille piatti legati alla zucca, quella buona da mangiare!
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G 7 - Sette secoli di arte italiana, nel castello di Mesagne
Nell’ultimo week end di ottobre l’ora solare fa raddoppiare i visitatori pugliesi a «G 7 - Sette secoli di arte italiana» nel castello di Mesagne. Argentieri: «È la bontà di Puglia Walking Art».
Mesagne, Latiano e Lequile insieme alla Borsa del Turismo archeologico di Paestum.
Campionato Divisione regionale 1
Palestra Liceo Scientifico Mesagne
Questa sera Sabato 26 ottobre ore 18:30
Mens Sana-NewGenn Martina
Ingresso gratuito
Diretta sulla pagina Facebook
L’ingresso sarà limitato in base alla capienza della struttura sportiva.
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"Emiliano (Regione Puglia): senza le risorse alle imprese del Fondo per lo sviluppo e la coesione non firmerò l'accordo di coesione con il Governo"
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PD. “Si prelevino risorse dal fondo di riserva per riattivare ascensore in alloggio comunale del rione Paradiso”
Abbiamo appreso con sconcerto le condizioni in cui dal mese di luglio è costretto a vivere il nostro concittadino Carmelo Gorini, di fatto rinchiuso in casa senza poter uscire a causa dell’impossibilità di utilizzare l’ascensore della palazzina comunale in cui vive in via Benedetto Croce al rione Paradiso. Tale ascensore risulta fermo a causa della risalita dell’acqua di falda nella buca del vano ascensore, come da noi appurato questa mattina dopo una specifica interlocuzione avuta con gli uffici comunali preposti. Si tratta di un problema tecnico che in questi 4 mesi non è stato ancora risolto per mancanza di risorse economiche da parte del Comune, rendendo ancora più difficili le condizioni di vita del signor Gorini.
Si tratta infatti di una persona con importanti difficoltà di deambulazione a causa di una grave malattia che sta affrontando con determinazione e coraggio e l’unica possibilità per poter trascorrere qualche ora all’aria aperta, socializzare con gli altri e trarne così beneficio fisico e psichico è, anzi purtroppo sarebbe meglio dire era, rappresentata dall’ascensore, in quanto la sua abitazione è posta al secondo piano e le scale costituiscono per lui un ostacolo insormontabile. Pertanto, nell’esclusivo interesse collettivo, chiediamo al Comune proprietario dell’immobile, e quindi al Dirigente e all’Assessore al ramo, di provvedere con sollecitudine al reperimento dei fondi necessari per l’esecuzione dell’intervento tecnico e suggeriamo di reperirli dal fondo di riserva del bilancio comunale. La tutela delle condizioni di vita dei cittadini, in particolar modo di quelli che hanno malattie e problemi di deambulazione, necessita di risposte immediate con il reperimento straordinario di risorse economiche, fermo restando che nessun motivo può giustificare un così lungo ritardo che nel caso specifico è arrivato a quattro mesi. Con l’occasione suggeriamo all’amministrazione comunale di verificare che non ci siano altri immobili di proprietà che presentino problematiche tecniche come quelle della palazzina in cui vive il signor Carmelo Gorini al quale vogliamo esprimere la nostra solidarietà.
Andrea Vinciguerra, PD Brindisi
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Una quercia vallonea sarà piantata il 29 ottobre alle 10 in un’area verde dell’ospedale Perrino di Brindisi dai Carabinieri del Reparto Biodiversità di Martina Franca. L’iniziativa rientra nella seconda edizione del progetto nazionale “Un albero per la salute”, realizzata dai Carabinieri del Comando Tutela per la Biodiversità e dalla Fadoi (Federazione delle associazioni dei dirigenti ospedalieri internisti), che prevede, nella stessa giornata, la donazione e messa a dimora negli ospedali Italiani di trenta giovani alberi.
Interverranno il direttore generale della Asl, Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli, il direttore amministrativo Loredana Carulli, il comandante del Reparto di Martina Franca tenente colonnello Giovanni Notarnicola, il colonnello Ruggiero Capone, comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Brindisi e Lecce, il colonnello Leonardo Acquaro, comandante provinciale Carabinieri Brindisi, e Mariangela Barletta, direttore facente funzione della Medicina interna del Perrino, insieme al personale medico e infermieristico.
Ogni pianta potrà essere geolocalizzata fotografando uno speciale cartellino e sarà possibile seguirne la crescita su un sito web, monitorando in tempo reale anche il risparmio di anidride carbonica (CO2). Il cambiamento climatico - sottolineano i promotori dell’iniziativa - rappresenta un problema e una sfida importante: l’innalzamento della temperatura globale è correlata con l'aumento dei gas serra nell'atmosfera e in particolare con emissioni di CO2 che nell'ultimo ventennio sono aumentate in maniera significativa. Il cambiamento dei cicli di precipitazioni e temperature interessa anche i boschi, le superfici agricole, le regioni montane così come le piante, gli animali e le persone.
Gli ospedali anche attraverso processi di digitalizzazione e di implementazione tecnologica, ma non solo, sempre maggiori nella Sanità, non possono prescindere da opportune strategie tese a perseguire gli obiettivi di sostenibilità della salute collettiva secondo la visione olistica One Health.
Il settore sanitario è responsabile di circa il 5 per cento delle emissioni globali di CO2 che sono in costante crescita. L'Unione Europea ha proposto un piano per contrastare i cambiamenti climatici teso alla riduzione del 50 per cento al 2030 delle emissioni di CO2. Anche la seconda Missione del Pnrr ha come obiettivo la Rivoluzione verde e la Transizione ecologica verso una società con impatto ambientale sostenibile e neutralità climatica.
L’iniziativa rientra nell’ambito del progetto “Un albero per il futuro” realizzato dal Comando Carabinieri per la Tutela della Biodiversità in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente.
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BASKET. CAPITAN LAQUINTANA PRESENTA IL DERBY BRINDISI-NARDÒ: “PER NOI VALE COME UNA FINALE”
CAPITAN LAQUINTANA PRESENTA IL DERBY BRINDISI-NARDÒ: “PER NOI VALE COME UNA FINALE”.