Redazione

Domani 31 agosto, alle ore 20.30, presso la piazza d’armi del castello normanno-svevo di Mesagne, torna l’annuale appuntamento estivo “Incontri Letterari”, a cura dell’associazione culturale “Solidea (1 Utopia) odv”, per la presentazione e la premiazione dei vincitori delle sezioni di Narrativa, Saggistica e Poesia, sessione Editi, della precedente XX edizione del Premio Letterario Nazionale “Città di Mesagne”. 

Provenienti da tutta Italia, vincitori, giurati e collaboratori raggiungeranno Mesagne per partecipare alla serata, presentata da Flavio Dipietrangelo e Marina Poci, e animata musicalmente del “Duo Bohémiens”, nato nel 2023 dall’incontro del saxofonista e didatta Isacco Buccoliero e del pianista e compositore Andrea Siano. 
Nel corso dell’evento, che gode del patrocinio dell’amministrazione comunale di Mesagne – Area Cultura e Turismo, e del Dipartimento di Studi Umanistici di UniSalento (Lecce), saranno presentati e premiati: per la Sezione Narrativa, il dottor Roberto Robert (Bergamo) con il romanzo “Finché suona la campana”, Ed. Silele, 2021; per la sezione Saggistica, il dottor Alberico Bojano (Caserta) con il saggio “Gioacchino Toma - Sorvegliato politico tra artisti, sotterfugi e nobiltà”, Ed. Guida, 2017; per la sezione Poesia, il professor Giuseppe Carracchia (Torino) con la silloge “Le stanze della luce”, Ed. Moretti&Vitali, 2022. 
Le interviste saranno a cura, rispettivamente, del professor Marcello Ignone (Latiano), docente emerito, autore del famoso Dizionario Mesagnese; del professor Vincenzo Bianco, docente, dottore di ricerca presso UniSalento; dell’avvocata Marina Poci, redattrice de Il7 Magazine e Senza Colonne News. 
Saranno salutati e pubblicamente omaggiati dall’associazione anche altri partecipanti al Premio che si sono brillantemente classificati nella graduatoria finale. 
Hanno operato in giuria, con competenza e disponibilità: per la sezione Narrativa, Luigi Montanelli, di Bergamo, docente e dirigente scolastico emerito, Maria Grazia Bevilacqua, docente in Torino, Paola D’Agaro, docente in Pordenone, Marcello Ignone, docente emerito in Latiano, presidente di sezione; per la sezione di Saggistica, il professor Andrea Scardicchio, docente di Letteratura Italiana Contemporanea presso UniSalento, presidente di sezione;  la dottoressa Katiuscia Di Rocco, direttrice della Biblioteca Arcivescovile Annibale De Leo, il professor Vincenzo Bianco di UniSalento, il dottor Giorgio Spezzaferri, Vice Questore Vicario a Mantova, il prof. Francesco Isolani, docente emerito di Liceo Classico in Roma; per la sezione Poesia, Rita Greco, poetessa e attrice, presidente di sezione, Marina Poci, redattrice Senza Colonne News e Il7 Magazine, Giuseppe Cerbino, critico letterario, Gianpaolo  Mastropasqua, medico psichiatra e poeta. 
Brevi letture tratte dalle opere vincitrici saranno curate da Rita Greco, dal dottor Pantaleo Ancora, regista e attore di Solidea, e dalla professoressa Silvia Merenda. 
Durante la serata, sarà conferito il premio “Volontariato” in memoria del dottor Luigi Nibio, amico di Solidea, recentemente scomparso, e sarà dato spazio alla testimonianza dei rappresentanti dell’AIDO (Associazione Italiana Donatori Organi), di cui a Mesagne è attiva da qualche tempo una sezione. 
L’evento sarà arricchito dal consueto momento teatrale curato da Rita Greco, che si esibirà in un monologo tratto da “Lettera aperta”, romanzo autobiografico della scrittrice siciliana Goliarda Sapienza. 
Le socie di Solidea Maria Cellino, Georgiana Raluca Dosa, Stefania Radeglia, Silvia Franco, Vanessa Cavallo, Claudia Quaranta e Anna Rita Quaranta accoglieranno gli ospiti in arrivo al castello di Mesagne e cureranno il banco libri presente all’entrata. 
La logistica è affidata ai soci Franco Dipietrangelo, Amedeo Cellino e Marcello Di Pietrangelo. 
L’evento, il cui ingresso è libero e gratuito, è ideato e organizzato dal dottor Enzo Dipietrangelo, presidente di Solidea. 

FIALS: “Situazione insostenibile in Puglia, organici ridotti all’osso, continue aggressioni a danno dei professionisti sanitari e scarsa attrattività. Codice rosso per la Sanità”

La FIALS lancia un grido d'allarme riguardo la crescente carenza di personale sanitario e le gravi conseguenze che essa sta avendo non solo sul benessere degli operatori, ma anche sulla qualità dell'assistenza fornita ai cittadini. Secondo un recente rapporto del Sistema regionale di gestione integrata della sicurezza sul lavoro, la Puglia soffre di una mancanza strutturale di almeno 963 medici, 738 infermieri e complessivamente 3.205 dipendenti. Numeri che stanno mettendo in ginocchio il sistema sanitario regionale e che espone medici e infermieri a turni massacranti e stress continuo.

Gli operatori sanitari sono stremati e sottoposti ad un carico di lavoro eccessivo - spiega il segretario Generale della FIALS Pino Carbone -. Non è più possibile mettere sotto pressione i lavoratori. È necessario investire in lavoro stabile per dare risposte ai cittadini, rimarca sottolineando come le ore di lavoro extra non siano retribuite con forti maggiorazioni e vadano infatti deserte, oltre che non rappresentare una soluzione sostenibile a lungo termine.

E’ ciò che abbiamo denunciato ieri all’Assessore della Regione Puglia e alla Procura della Repubblica, continua il Segretario, in una serie di missive volte a denunciare il precario organico in cui versano alcune unità operative dell’Asl di Brindisi. Nello specifico, al Perrino di Brindisi, esiste un problema urgente relativamente alla carenza di personale e allo stress lavorativo cui sono sottoposti gli operatori sanitari dell'Unità Operativa Complessa (UOC) MECAU e dell'UOC di Medicina. Rispetto al primo reparto, nonostante la pianta organica preveda 60 infermieri, attualmente vi è una grave carenza di personale dovuta a numerose assenze per ferie, malattie, infortuni, e benefici della legge 104. Questa situazione sta causando enormi difficoltà nella copertura dei turni, nonostante il ricorso a prestazioni straordinarie e aggiuntive. Inoltre, l’aumento degli accessi al Pronto Soccorso, aggravato dalla gestione di pazienti pediatrici e dalla recente chiusura dell’unità di Chirurgia plastica, sta mettendo a dura prova il personale. La situazione è altrettanto critica nel reparto di Medicina, dove su 36 infermieri previsti in organico, molti non possono garantire la turnazione completa a causa di malattie prolungate, maternità e benefici della legge 104. La situazione è ulteriormente aggravata dalla carenza di personale di supporto OSS, soprattutto durante i turni notturni con un’ala su tre, l’ala C, fortemente dislocata rispetto alle altre, in cui un solo infermiere ha la presa in carico e gestione di 9 pazienti.

Il sindacato ritiene infatti che, per tutelare qualità e diritti, occorre garantire la completa sostituzione del personale cessato e la stabilizzazione di coloro che hanno i requisiti e provvedere ad una revisione dei numeri degli organici.

“Questa situazione – afferma Carbone - sta avendo un impatto devastante sulla qualità dell’assistenza sanitaria offerta ai pazienti, con un aumento del rischio di eventi avversi e una riduzione della sicurezza nelle cure. L'attuale carenza di personale rappresenta un apparente risparmio economico che, nel medio-lungo termine, comporterà costi aggiuntivi significativi per il sistema sanitario, sia in termini di prolungamento delle degenze, sia di trattamenti aggiuntivi necessari.

La FIALS chiede con urgenza l’integrazione del personale carente presso l’UOC MECAU e l’UOC di Medicina del P.O. "A. Perrino" di Brindisi, per scongiurare gravi conseguenze sia per la salute del personale, sia per la sicurezza dei pazienti.  Non possiamo accettare che la salute dei cittadini sia messa a rischio dalla mancanza di personale e dalle condizioni di lavoro precarie, continui salti di riposo ed un continuo aumento di richiesta da parte dell'azienda di ore di straordinario, rimarca. Sollecitiamo un riscontro immediato da parte delle autorità competenti nei termini previsti dalla legge”.

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Prosegue il cammino di avvicinamento del Brindisi FC all’esordio nel campionato di serie D, in programma domenica 8 settembre alle ore 15 tra le mura amiche contro l’Ischia Calcio. Mister Monticciolo avrà a disposizione un altro allenamento congiunto, domani sabato 31 agosto alle ore 10.30 al campo comunale “Citiolo” di San Vito dei Normanni, con il Toma Maglie, club che milita nel girone B del campionato di Promozione pugliese, per testare la condizione dei suoi giocatori. L’ingresso è libero. Un impegno che precede la settimana del lancio della formazione biancazzurra, attesa giovedì dall’amichevole di lusso con la Primavera della Lazio e tre giorni dopo dalla prima di campionato.  

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Denunciate 3 persone per i reati di detenzione illegale di armi, truffa e ricettazione. 4 segnalazioni amministrative per uso di stupefacenti.  A conclusione di un servizio straordinario di controllo del territorio predisposto dalla Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana ed eseguito nei comuni di Villa Castelli, Erchie, Oria e Torre Santa Susanna, i Carabinieri delle locali Stazioni hanno:

  • denunciato in stato di libertà un uomo di Villa Castelli per detenzione illegale di armi;
  • denunciato un uomo di Erchie per truffa il quale, dopo aver pattuito “online” la vendita di un manufatto, non ha recapitato il prodotto all’acquirente;
  • denunciato un giovane di Torre Santa Susanna per ricettazione, poiché trovato in possesso presso la sua abitazione di un motociclo oggetto di furto. Il mezzo è stato recuperato e restituito al legittimo proprietario;
  • segnalato alla Prefettura per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale 4 persone, ad una delle quali è stata ritirata anche la patente di guida, trovate in possesso di quantitativi per uso personale di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, eroina, marijuana e hashish.

Le sostanze stupefacenti rinvenute sono state sottoposte a sequestro amministrativo.

I servizi straordinari di controllo del territorio proseguiranno anche nei prossimi giorni per garantire elevati standard di sicurezza ai residenti e ai vacanzieri.

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Commissariato di Mesagne: questa mattina il buongiorno arriva da Samuele che voleva tanto salire sopra la macchina della polizia. Accontentato. 

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Occorre accelerare l’iter per il riconoscimento dello stato di calamità naturale in Puglia con la siccità che ha fatto crollare le produzioni in campo dal grano all’uva, dagli ortaggi alla frutta. A richiederlo è il presidente della Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo, alla Regione Puglia, con le verifiche in campo che potranno accertare il crollo della produzione di oltre il 60% su più di una coltura.

Per la siccità e le temperature ben al di sopra della norma sin dall’inverno ne hanno fatto già le spese le clementine che sono finite al macero, compromesse – ricorda Coldiretti Puglia - dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, ma anche la produzione di grano per fare pane e pasta risulta dimezzata per effetto della prolungata siccità che ha stretto tutta la regione in una morsa per mesi causando il taglio delle rese. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi – incalza Coldiretti Puglia -  per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, ma anche gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2 con le api stremate senza cibo per le fioriture azzerate, con il 60% in meno di raccolta condizionata dal caldo e dalla siccità. Ma a preoccupare – continua Coldiretti Puglia – sono le previsioni della prossima campagna di raccolta delle olive, dove si stima un crollo del 50% rispetto all’anno scorso, con effetti altrettanto gravi sulla produzione di olio extravergine.

La siccità è accompagnata inoltre da inaccettabili fenomeni speculativi che portano in campagna a prezzi bassi che non coprono neppure i costi di produzione. “Serve serrare le maglie dei controlli contro l’inaccettabile gioco al ribasso dei prezzi delle uve da vino – denuncia nuovamente il presidente Cavallo - in piena vendemmia in Puglia che sui viticoltori e le cantine serie che rispettano il prodotto ed il territorio e hanno già sopportato in solitudine la crescita esponenziale dei costi con l’aumento di oltre il 50% per le lavorazioni, le materie prime, l’irrigazione con il rischio crack per 20mila aziende agricole”.

“Stiamo assistendo alle decisioni unilaterali dei grandi player che stanno tentando di imprimere un crollo delle quotazioni delle uve”, insiste Cavallo  che rimarca la necessità di attivare controlli stringenti per fermare le speculazioni, oltre ad “attivare lo schedario vitivinicolo, l’eliminazione delle deroghe produttive per i vini comuni sopra le 30 Tn, la valutazione della fattibilità di ipotesi di sospensione della concessione delle autorizzazioni per nuovi impianti”.

Una situazione inaccettabile se si considera che per ogni euro speso dai consumatori in prodotti alimentari freschi e trasformati appena 15 centesimi vanno in media agli agricoltori ma se si considerano i soli prodotti trasformati la remunerazione nelle campagne scende addirittura ad appena 6 centesimi, secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea.

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Uno stabile è crollato questa notte intorno alle ore 3,30 a Latiano in via Francavilla. La struttura ospitava un market. Sul posto ci sono i vigili del fuoco, la polizia, i carabinieri e unità del 118. Con i cani molecolari si cercano eventuali persone rimaste sepolte dai detridi. La strada è chiusa al traffico.

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Il professor Umberto Galimberti arriva a Mesagne, in piazza Orsini del Balzomartedì 3 settembre, alle ore 21, per una conferenza dal titolo “Il corpo in Occidente”: l’appuntamento è organizzato da Aurora Eventi con biglietti disponibili su TicketOne alla pagina  rebrand.ly/Galimberti. Dunque, una lectio magistralis sul simbolismo e l’ambivalenza del corpo umano nella storia della nostra cultura. Sommerso dai segni con cui scienza, economia, religione, psicoanalisi, sociologia l’hanno di volta in volta connotato, il corpo è stato vissuto come organismo da risanare, forza lavoro da impiegare, carne da redimere, inconscio da liberare: nel corpo, nella repressione della sua naturale ambivalenza, è leggibile la storia culturale dell’Occidente. Come argomenta Galimberti, «dalla ‘follia del corpo’ di Platone alla ‘maledizione della carne’ nella religione biblica, dalla ‘lacerazione’ cartesiana della sua unità alla sua ‘anatomia’ a opera della scienza, il corpo vede concludersi la sua storia con la sua riduzione a ‘forza-lavoro’ nell’economia, dove più evidente è l’accumulo del valore nel segno dell’equivalenza generale, ma dove anche più aperta diventa la sfida del corpo sul registro dell’ambivalenza».

Umberto Galimberti descrive come, in Occidente, la visione del corpo si sia evoluta da una realtà indivisibile dall’io a qualcosa di separato dall’anima, un’idea che inizia con Platone. Questa separazione diventa parte della cultura influenzando anche il pensiero cristiano, che comincia a vedere l’anima come distinta dal corpo. Con il tempo, il corpo è visto sempre più come un oggetto da studiare piuttosto che come parte integrante dell’essere umano. La psichiatria fenomenologica risponde a questa visione promuovendo un approccio che considera la persona come un tutto unito, evidenziando come il corpo e la mente siano interconnessi e influenzati dall’ambiente circostante.

Umberto Galimberti è docente di Filosofia della storia presso l’Università “Cà Foscari” di Venezia e psicoanalista di formazione junghiana. Dopo aver compiuto studi di filosofia, di antropologia culturale e di psicologia, ha tradotto e curato le opere di Karl Jaspers, di cui è stato allievo durante i suoi soggiorni in Germania. Fissando il proprio sguardo filosofico sui confini tra ragione e follia, nei suoi studi ha indagato con metodo genealogico le nozioni di simbolo, corpo e anima, rendendo visibili le tracce del sacro che persistono nella nostra civiltà dominata dalla tecnica.

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Il segretario del PD di Brindisi Francesco Cannalire, accompagnato da una delegazione di iscritte e iscritti del circolo cittadino, ha partecipato alla prima edizione del “Premio Santi Patroni Città di Brindisi”, un evento che ha celebrato ed ha reso onore all'impegno di due importanti figure nel campo della Giustizia: la dott.sa Carmen Ruggiero, pubblico ministero presso la Direzione distrettuale antimafia di Lecce e il dott. Antonio De Donno, procuratore capo di Brindisi dal 2017.

Un riconoscimento al loro lavoro, ai loro sforzi e al loro coraggio nell’affrontare le sfide per la legalità di questo territorio che hanno indubbiamente contribuito a migliorare ogni giorno di più la qualità della vita di tutti i brindisini.

La partecipazione a questa iniziativa perciò vuole rappresentare un segno tangibile della vicinanza della comunità del PD di Brindisi a coloro che si spendono instancabilmente per il progresso, il benessere della città e la legalità. Attraverso questa presenza, il PD intende ribadire la propria vicinanza ed il pieno sostegno a tutte le donne e gli uomini delle Istituzioni che, con il valore del proprio operato, contribuiscono a costruire una società più equa, giusta e solidale.

Un ringraziamento particolare a Don Mimmo, ideatore e sostenitore del premio, che con il suo incessante impegno rappresenta un solido riferimento per le Istituzioni, per i cittadini e in particolare per tanti giovani che tramite il Progetto Policoro diventano protagonisti con il proprio impegno civico e la propria passione, anche oltre i confini territoriali.

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Con tre milioni di investimenti nell’ultimo anno, 590mila quintali di pomodoro lavorato nel 2024, una forza lavorativa di 444 unità, una produzione conferita completamente dai soci e prodotta su 700 ettari di terreno pugliese, si presenta Conserve Italia di Mesagne nella campagna 2024. Numeri da capogiro, pur in presenza di una crisi globale italiana dovuta alla perdurante siccità che ha causato un consistente anticipo della raccolta di pomodoro, che caratterizzano a Mesagne il colosso emiliano della trasformazione dei pomodori pelati a marchio Cirio. “L’avvio di questa campagna ha dovuto fare i conti con gli effetti dei cambiamenti climatici: l’anticipo nella raccolta e la siccità influiscono sulle rese in campo e hanno reso necessario una riorganizzazione del lavoro in stabilimento – ha illustrato Maurizio Gardini, presidente di Conserve Italia –. Quest’anno abbiamo ulteriormente consolidato i rapporti con i nostri produttori, le cooperative e le Op: lavorare con il 100% dei conferimenti dei nostri soci è un risultato importante e la qualità del prodotto è buona”. Quest’anno lo stabilimento ha potenziato la tecnologia produttiva inserendo, tra le altre cose, un nuovo concentratore alto 15 metri. “Questo perché ha proseguito il presidente Gardini - lo stabilimento di Mesagne è un punto di riferimento per il territorio e lo è innanzi tutto per gli agricoltori della nostra filiera, che affianchiamo e supportiamo con consulenza agronomica e servizi: è una soddisfazione vedere giovani imprenditori investire sul pomodoro da industria e credere nel modello cooperativo, il nostro obiettivo è di ampliare la base sociale e continuare così a rappresentare un presidio fondamentale per il sistema agricolo pugliese, oltre che un punto di riferimento occupazionale, sia per gli addetti impiegati direttamente che per l’indotto”.conserve_italia_2024_da_sx_rosetti_-_tornesello_e_gardini.jpg

La campagna di trasformazione 2024 è la prima che vede la giovane Maria Vittoria Tornesello alla direzione dello stabilimento di Conserve Italia a Mesagne. “Stiamo lavorando intensamente - ha spiegato la direttrice -. Attualmente si sta processando il pomodoro lungo da pelato, da cui nascono i celebri Pelati Cirio, ed è in corso la produzione di polpa fine estrusa e doppio concentrato. Questo primo anno alla direzione di stabilimento è stato sicuramente impegnativo, ma è una grande esperienza di vita ed un'opportunità di crescita professionale per cui devo ringraziare l'azienda". Ma quali sono gli investimenti fatti sullo stabilimento mesagnese. “In primis – ha spiegato il direttore Generale Pier Paolo Rosetti – la realizzazione di un impianto fotovoltaico da 500 kWp installato sulle coperture della sala di lavorazione e dei magazzini, 914 moduli fotovoltaici che soddisfano un quarto del fabbisogno energetico dello stabilimento. Sempre per migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni di CO2, abbiamo installato un nuovo evaporatore a ricompressione meccanica, una tecnologia impiegata per la produzione di succo di pomodoro di alta qualità, visto che si possono raggiungere i 13,5 gradi Brix. Questa sfrutta i vapori del prodotto stesso, comprimendoli, migliorando la qualità del succo in termini di colore e proprietà organolettiche ed è abbinato a un sistema di automazione particolarmente avanzato”. Rossetti ha precisato che “è stato poi inserito un disattivatore enzimatico a recupero termico: permette il migliore utilizzo di vapori e condense di processo nella fase di riscaldamento del pomodoro triturato, riducendo il consumo di vapore necessario per il processo di disattivazione enzimatica. Infine – ha concluso il direttore generale - abbiamo inserito la linea del tubetto per diversificare il confezionamento del concentrato di pomodoro”.

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