Redazione
COLDIRETTI PUGLIA, AGRITURISMO LEADER VACANZE GREEN
GIORNATA TURISMO: COLDIRETTI PUGLIA, AGRITURISMO LEADER VACANZE GREEN; 700MILA IN CAMPAGNA IN PUGLIA
L’agriturismo in Puglia è leader nel turismo green con oltre 700mila presenze stimate nel 2023 tra ospiti italiani e stranieri nei 958 agriturismi diffusi lungo il tacco dello stivale. E’ quanto stima la Coldiretti Puglia, sulla base delle previsioni di Terranostra in occasione della Giornata Mondiale del Turismo promossa dal UNWTO il 27 settembre e dedicata quest’anno agli investimenti green.
“Una tendenza spinta anche dal caro prezzi con la possibilità di risparmio nell’alloggio e con la cucina fai da te ma anche negli svaghi con l’opportunità di godere gratuitamente dello spettacolo della natura”, spiega Antonio Baselice, presidente di Terranostra Puglia, nel sottolineare che “il cibo è diventato la voce principale del budget della vacanza con oltre un terzo della spesa destinato alla tavola”.
La Puglia si rivela una delle mete più gettonate per le campagne e gli agriturismi di straordinaria bellezza, ma anche per i borghi con il 33% tra i più belli d’Italia, dove si conservano – spiega Coldiretti Puglia - le antiche tradizioni enogastronomiche rurali, incrementano la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali, dove Dop, Igp e le 349 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, 60 cibi e vini certificati DOP e IGP, a cui si aggiungono le 4 STG nazionali e le 2 bevande spiritose IG regionali, per un totale di 66 Indicazioni Geografiche, in 950 agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, oltre ai 1000 agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e le numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.
In testa alle motivazioni che spingono i vacanzieri in agriturismo c’è la voglia di contatto con la natura, mentre al secondo posto – secondo Coldiretti Puglia– c’è l’enogastronomia. Un trend trainato dal fenomeno dei cuochi contadini, gli agricoltori chef a chilometri zero che cucinano i prodotti coltivati in azienda recuperando spesso antiche ricette della tradizione campagnola, diventati un vero e proprio valore aggiunto per le strutture.
Al netto di un calo dei turisti italiani – spiegano Coldiretti Puglia e Terranostra – nel 2023 sono state le presenze degli stranieri a fare la differenza perché in tangibile aumento, andando a sopperire al decremento del turismo di prossimità, soprattutto da parte degli italiani provenienti dalle regioni limitrofe alla Puglia.
Ma l’agriturismo rappresenta anche uno dei punti di forza della destagionalizzazione del turismo, tanto da essere particolarmente apprezzato da chi scegli le partenze a giugno o a settembre anche per conoscere una Italia cosiddetta “minore” dai parchi alla campagna, dalla montagna fino ai piccoli borghi che fanno da traino al turismo enogastronomico, con ben il 92% delle produzioni tipiche nazionali che nasce nei comuni italiani con meno di cinquemila abitanti. In questi periodi i 958 agriturismi presenti in Puglia consentono di vivere i cicli stagionali delle produzioni, dalla raccolta del grano a quella della frutta fino alla vendemmia.
Lo dimostra il fatto che l’offerta agrituristica è addirittura cresciuta, dove l’alloggio con 862 aziende e la ristorazione con 693 si confermano i due pilastri dell’agriturismo, ma anche la degustazione cresce progressivamente e conta 443 aziende. In cima alla classifica regionale c’è la provincia di Lecce con 369 agriturismi, seguita – aggiunge Coldiretti Puglia – da Bari con 139, Brindisi 122 e Foggia con 119 strutture, e poi vengono Taranto con 87 aziende e la BAT con 27 agriturismi.
Dall’agri-campeggio all’agri-relax, dalla semplicità dell’accoglienza rurale ai buffet con i prodotti dell’orto, alle passeggiate ritempranti nella natura, il ventaglio di servizi innovati offerti in masseria sono alla base del gradimento in crescita degli ospiti italiani e stranieri, con l'impegno di Terranostra di contribuire a riposizionare l’offerta turistica nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale e sociale oltre che economica, secondo modelli di sviluppo più equilibrati, a beneficio del turismo di qualità è sempre più attento non solo alle bellezze naturali, paesaggistiche, artistiche e archeologiche del nostro territorio ma anche ad un ambiente pulito e salubre e alla riscoperta dei prodotti tipici, della qualità del cibo e del buon mangiare.
Tipo di autorizzazione agrituristica |
altre attività diverse da alloggio ristorazione e degustazione |
tutte le voci |
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Puglia |
|
862 |
693 |
443 |
454 |
958 |
|
Foggia |
|
119 |
115 |
66 |
71 |
140 |
|
Bari |
|
138 |
139 |
83 |
90 |
172 |
|
Taranto |
|
87 |
67 |
60 |
41 |
90 |
|
Brindisi |
|
122 |
94 |
61 |
58 |
128 |
|
Lecce |
|
369 |
248 |
147 |
181 |
397 |
|
Barletta-Andria-Trani |
|
27 |
30 |
26 |
13 |
31 |
|
Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati ISTAT.
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QUASI 100MILA TONNELLATE GRANO ESTERO AL PORTO DI BARI. È SOS SPECULAZIONE
COLDIRETTI PUGLIA, CON TRIANGOLAZIONI QUASI 100MILA TONNELLATE GRANO ESTERO AL PORTO DI BARI; È SOS SPECULAZIONI CON -60% PREZZI FRUMENTO TRICOLORE
Sono quasi 100mila le tonnellate di grano provenienti principalmente da Turchia, Russia, Ucraina e Canada, con navi attraccate, in rada e in arrivo al porto di Bari, anche triangolate da Gibilterra, mentre sono crollati del 60% i prezzi del grano sui valori al di sotto dei costi di produzione che mettono a rischio il futuro della coltivazione. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia che chiede controlli più stringenti sui carichi di grano arrivati e in arrivo al porto di Bari, con l’aumento delle importazioni dall’estero proprio quando gli agricoltori hanno dovuto spendere oltre 300 euro in più ad ettaro, mentre il clima pazzo ha fatto crollare la produzione pugliese sotto i 7 milioni di quintali.
Con l’Ucraina che ha avviato un’azione legale contro Polonia, Ungheria e Slovacchia per il divieto nei loro paesi di importare grano e altri prodotti alimentari ucraini, dopo la mancata proroga del divieto comunitario di importazione nei 5 paesi confinanti, ma anche il mancato accordo sul Mar Nero, hanno favorito le speculazioni sul mercato delle materie prime agricole che – afferma la Coldiretti – si spostano dai mercati finanziari ai metalli preziosi come l’oro fino ai prodotti agricoli dove le quotazioni dipendono sempre meno dall’andamento reale della domanda e dell’offerta e sempre più dai movimenti finanziari e dalle strategie di mercato che trovano nei contratti derivati “future” uno strumento su cui chiunque può investire acquistando e vendendo solo virtualmente il prodotto, a danno degli agricoltori e dei consumatori.
Occorrono – rileva Coldiretti Puglia - una costante analisi dei prezzi e l’aumento dei controlli, in modo da garantire in ogni caso che il prezzo del grano duro copra i costi di produzione degli agricoltori, nel rispetto della legge contro le pratiche sleali. Una spinta può venire dall’avvio della commissione unica nazionale (Cun) grano duro ma anche dalla promozione della pasta 100% italiana sostenendo l’intera filiera.
Sotto accusa le manovre speculative con un deciso aumento delle importazioni di grano duro anche dal Canada, balzate del +1018%, passando da 38,3 milioni di chili dei primi tre mesi dello scorso anno ai 428,1 milioni dello stesso periodo del 2023, secondo un’analisi Coldiretti su dati Istat. Gli agricoltori per una giusta remunerazione del proprio lavoro sono pronti ad aumentare la produzione di grano duro dove è vietato l’uso del glifosate in preraccolta, a differenza di quanto avviene in Canada ed in altri Paesi. Improbabili e dannosi per il tessuto economico del territorio percorsi di abbandono e depauperamento dell’attività cerealicola che deve, invece, specializzarsi, puntare sull’aggregazione, essere sostenuta da servizi adeguati e tendere ad una sempre più alta qualità, scommettendo esclusivamente su varietà pregiate, riconosciute ormai a livello mondiale.
Serve poi contrastare – precisa Coldiretti - le importazioni di grano canadese aumentate rispetto allo scorso anno, nel rispetto del principio di reciprocità nelle importazioni visto che il grano canadese è prodotto attraverso una pratica vietata in Italia come l’uso del glifosate in pre-raccolto come disseccante.
Dal grano canadese al pomodoro cinese occorre che tutti i prodotti che entrano in Italia e in Europa – conclude Coldiretti - rispettino gli stessi criteri, rispettando il principio di reciprocità e garantendo così un analogo percorso di qualità nei confronti dell’ambiente del lavoro e della salute.
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Mesagne. Barriere spartitraffico in tilt e manovre spericolate
Ringraziamo ancora una volta i nostri lettori che sono così solerti nell'inviarci le foto di situazioni incresciose che si verificano nella città di Mesagne e che sono esacrabili. L'ultima foto arrivata in redazione è di questa mattina e ritrae un'auto, nello specifico una Opel di colore bianco, che in barba a qualsiasi regolamento stradale bypassa le barriere dello spartitraffico di via Indipendenza e si immette nella corsia opposta mentre sopraggiunge un autocarro. Creando, di fatto, una situazione ambientale molto pericolosa. "Per la verità - hanno riferito alcuni residenti - questa situazione non è la sola poichè giornalmente sono tantissime le auto che accorciano la strada da percorrere infrangendo le barriere e immettendosi nell'altra corsia di marcia. Le barriere sono di plastica, non pesano, sono vuote, giacché per appesantirle bisognerebbe metterci dell'acqua, e non sono collocate più nella sede originale dando adito a queste situazioni pericolose".
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FOOTBALL LATIANO. ACQUISTO MARTIN, RESCISSIONE GASTALDI
Continua a lavorare il Football Latiano in vista del nuovo inizio della stagione sportiva, col campionato che avrà inizio nel mese di ottobre. C’è intanto una novità nel team rossoblù. E’ arrivato Gabriele Martin, nelle ultime due stagioni ha giocato e vinto tanto. Nella New Team Lignano C1 ha conquistato la vittoria in campionato, la vittoria Coppa Italia di categoria e approdo alla serie B nazionale. Successivamente è arrivato nello United Pomezia in serie B e, infine, nella Fenice Venezia Mestre A2 ha conquistato la promozione in serie A2 elite. Un vero e proprio colpo a sorpresa della società per aumentare ancor di più le scelte a disposizione del mister Giordano Marelli. Queste le prime parole di Martin. “Ho scelto questa piazza per la grande organizzazione e serietà del club. Sarà una stagione intensa nonché difficile per questo ci prepareremo al meglio per non farci trovare impreparati, con l’aiuto dei nostri tifosi (caldi) sono sicuro che faremo un grande campionato.” Intanto la squadra continua la preparazione. Questo il pensiero, invece, di mister Marelli sul momento dei rossoblù.
“Stiamo migliorando la condizione, ma c'è ancora tanto da lavorare. Questa settimana completiamo l'organico con l'arrivo dell'argentino Penacorviera e del pivot brasiliano Moreira. Mancano 20 giorni alla prima gara di campionato, ci faremo trovare pronti.” Nell’ultimo weekend si è giocata anche il turno di Coppa Divisione, differente rispetto agli anni passati visto l’impiego delle formazioni under 23 nella competizione. Per la cronaca, contro la New Taranto, è terminata la gara col punteggio di 11-5 per i tarantini. Le 5 reti del Football Latiano, allenati per l’occasione da Nico Giaquinto, sono state realizzate da Molfetta e Caggiano, entrambi con una doppietta, e Zucchero. Infine Jonathan Gastaldi non farà più parte della rosa. La società augura le migliori fortune per il suo prosieguo di carriera.
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CONFINDUSTRIA BRINDISI: ITA AIRWAYS RIDUZIONE TRATTE DA BRINDISI PER ROMA E MILANO
Sarebbe paradossale assistere, nel caso concreto, a una proporzionalità inversa secondo cui a un incremento degli arrivi registrati presso lo scalo aeroportuale brindisino corrisponda, assurdamente, un taglio dei voli.
L’istanza del territorio e degli operatori del settore – che hanno manifestato la loro contrarietà alla scelta del vettore ITA Airways di ridurre le tratte per Roma e Milano a partire dal prossimo mese di ottobre - non può rimanere disattesa: oggi un taglio dell’offerta da e per l’aeroporto di Brindisi significherebbe calare propriamente un fendente nei confronti della comunità locale.
Quanto sopra determinerebbe, infatti, un nocumento economico in danno di tutta la filiera oltre ad una ingiusta compressione del diritto alla mobilità di utenti e cittadini.
Al contrario, si auspica vivamente che l’offerta dei voli dello scalo brindisino, ivi inclusa quella delle compagnie low cost, sia oggetto di continuo ampliamento, anche oltre i confini temporali della mera stagione estiva, così da raggiungere quell’obiettivo, tanto importante, che va sotto il nome di “destagionalizzazione” che consentirebbe di rendere fruibili le nostre meravigliose località turistiche 365 giorni l’anno con effetti benefici per l’economia locale.
Il Presidente della Sezione Turismo di Confindustria Brindisi - Sergio Arnaldo Angelelli- sottolinea, pertanto, di essere in piena sintonia con quanti sono intervenuti per sollecitare ITA Airways ad un repentino revirement, con un’auspicabile riprogrammazione dei voli a partire da ottobre.
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Brindisi. Meeting Attività Storiche e di Tradizione della Puglia
La Confesercenti di Brindisi, in collaborazione con il Comune di Brindisi, presenta la legge regionale che riconosce le i negozi, le botteghe artigiane e i locali di somministrazione storici di Puglia. Il pregio di un monumento non sta solo nel suo valore artistico, ma anche nel suo valore storico, lo stesso profondamente insito nei Negozi Storici, presidi di bellezza e scrigni di storie: quelle fatte di lavoro, passione e grandissima dedizione dei ‘maestri’ che li hanno voluti e continuano a volerli, quelle delle città che abitano e quelle dei cittadini che da decenni li hanno frequentati e continuano a farlo.
La Legge Regionale n. 30/2021 ha permesso il riconoscimento di questo valore, dando il via ad un percorso che renda immediatamente identificabili, in maniera uniforme, su tutto il territorio regionale i Negozi e le Attività che si distinguono per storicità e tradizione. Attraverso la Legge Regionale n. 30/2021 è stato istituito l’Elenco delle Attività Storiche e di Tradizione della Puglia con l’intento di favorire la conoscibilità delle eccellenze commerciali, produttive e ristorative storicamente presenti sul territorio, nonché tutelare e valorizzare le attività storiche pugliesi. Potranno ottenere il riconoscimento per storicità gli esercizi caratterizzati dalla continuità nel tempo della gestione, dell'insegna e della merceologia offerta, la loro collocazione in strutture di pregio o contesti urbani di particolare interesse, il mantenimento di arredi e attrezzature storiche e il legame tra la tipologia dell'offerta e il contesto territoriale. Alle aziende ammesse nell’albo sarà conferito il marchio identificativo di attività storica in base al cluster di appartenenza, determinato dalla tipologia dell’attività insignita e dagli anni di storicità posseduti. Il requisito di base è aver compiuto almeno trenta anni di attività. La legge prevede inoltre futuri interventi di sostegno per le attività storiche e di tradizione iscritte nell’Elenco.
Per illustrare gli aspetti della legge regionale e le modalità di accesso all’Elenco Regionale per gli esercenti si terrà un incontro, venerdì 29 settembre, alle ore 17:00, presso Palazzo Granafei Nervegna. Presenti il Sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna, l'assessore comunale alle Attività Produttive Luciano Loiacono, il presidente provinciale di Confesercenti Brindisi Michele Piccirillo e Monia Carlucci, referente CAT.La Confesercenti di Brindisi, in collaborazione con il Comune di Brindisi, presenta la legge regionale che riconosce le i negozi, le botteghe artigiane e i locali di somministrazione storici di Puglia. Il pregio di un monumento non sta solo nel suo valore artistico, ma anche nel suo valore storico, lo stesso profondamente insito nei Negozi Storici, presidi di bellezza e scrigni di storie: quelle fatte di lavoro, passione e grandissima dedizione dei ‘maestri’ che li hanno voluti e continuano a volerli, quelle delle città che abitano e quelle dei cittadini che da decenni li hanno frequentati e continuano a farlo. La Legge Regionale n. 30/2021 ha permesso il riconoscimento di questo valore, dando il via ad un percorso che renda immediatamente identificabili, in maniera uniforme, su tutto il territorio regionale i Negozi e le Attività che si distinguono per storicità e tradizione. Attraverso la Legge Regionale n. 30/2021 è stato istituito l’Elenco delle Attività Storiche e di Tradizione della Puglia con l’intento di favorire la conoscibilità delle eccellenze commerciali, produttive e ristorative storicamente presenti sul territorio, nonché tutelare e valorizzare le attività storiche pugliesi.
Potranno ottenere il riconoscimento per storicità gli esercizi caratterizzati dalla continuità nel tempo della gestione, dell'insegna e della merceologia offerta, la loro collocazione in strutture di pregio o contesti urbani di particolare interesse, il mantenimento di arredi e attrezzature storiche e il legame tra la tipologia dell'offerta e il contesto territoriale. Alle aziende ammesse nell’albo sarà conferito il marchio identificativo di attività storica in base al cluster di appartenenza, determinato dalla tipologia dell’attività insignita e dagli anni di storicità posseduti. Il requisito di base è aver compiuto almeno trenta anni di attività. La legge prevede inoltre futuri interventi di sostegno per le attività storiche e di tradizione iscritte nell’Elenco. Per illustrare gli aspetti della legge regionale e le modalità di accesso all’Elenco Regionale per gli esercenti si terrà un incontro, venerdì 29 settembre, alle ore 17:00, presso Palazzo Granafei Nervegna. Presenti il Sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna, l'assessore comunale alle Attività Produttive Luciano Loiacono, il presidente provinciale di Confesercenti Brindisi Michele Piccirillo e Monia Carlucci, referente CAT. Per richiedere il riconoscimento è possibile rivolgersi presso il CAT Confesercenti di Brindisi, abilitato dalla Regione Puglia, il quale offre a tutti coloro i quali volessero candidarsi all’ingresso nell’Elenco regionale assistenza gratuita nella compilazione della domanda. CAT Confesercenti di Brindisi - Via Rubini, 12 - 72100 Brindisi - Tel. 0831 523190.
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DOPO XYLELLA OCCORRONO RISORSE REGIONALI, NAZIONALI E COMUNITARIE PER RIFORESTARE IL SALENTO
FORESTE: COLDIRETTI PUGLIA, VIA AL RIPARTO FONDO NAZIONALE; MA DOPO XYLELLA OCCORRONO RISORSE REGIONALI, NAZIONALI E COMUNITARIE PER RIFORESTARE IL SALENTO
Via all’utilizzo delle risorse del Fondo per le foreste italiane relate al 2023, ma servono più fondi regionali, nazionali e comunitari per attuare la riforestazione nel Salento, dove dopo la Xylella va ricostruito un intero patrimonio arboreo e paesaggistico. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, nel dare notizia della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale del decreto del MASAF con le modalità di utilizzo dello stanziamento pari a 4.790.000 euro, di cui 83mila euro alla Puglia.
“Occorrono decisamente maggiori risorse – ribadisce Alfonso Cavallo, presidente Coldiretti Puglia - per consentire il ripristino e la riforestazione al servizio degli operatori e dell’indotto turistico sull’area infetta da Xylella che in Puglia ha colpito 8mila chilometri quadrati di territorio. In questo modo sarà possibile mettere in atto una gestione forestale sostenibile e certificata di area vasta i cui attori potranno essere, se opportunamente incentivati, i consorzi forestali capaci di organizzare e coordinare le proprietà private, pubbliche nonché demaniali. L’obiettivo è la promozione dell’associazionismo fondiario tra i proprietari di terreni pubblici o privati e la valorizzazione della gestione associata delle piccole proprietà, di quelle collettive e degli usi civici delle popolazioni”, aggiunge Cavallo.
A causa del batterio sono andate perse 3 olive su 4 solo in provincia di Lecce con il crollo del 75% della produzione di olio di oliva. In provincia di Taranto si registrano ulivi secchi a macchia di leopardo, con un calo della produzione in quelle aree del 15%. In provincia di Brindisi la raccolta ha subito una riduzione generale del 20-25% a causa degli eventi atmosferici, con particolare riferimento al lungo periodo di mancanza di precipitazioni e temperature elevate che hanno stressato e indebolito gli oliveti con la continua avanzata della Xylella fastidiosa.
I fondi, sia quelli già stanziati che quelli ancora da destinare, devono dunque finanziarie progetti per la realizzazione della gestione in forma associata delle risorse silvo-pastorali per favorirne la tutela, il miglioramento, la ricostituzione di unità produttive con l’obiettivo di consolidare le attività imprenditoriali e favorire l’occupazione. I beneficiari dell’intervento sono i proprietari o gestori di superfici silvo forestali di non meno di 20 ettari. Il finanziamento si sostanzia in un contributo diretto, che può coprire fino al 100% dei costi ammissibili per realizzare interventi di animazione territoriale per la promozione della gestione sostenibile e la valorizzazione delle risorse silvo-pastorali di proprietà privata, pubblica e collettiva attraverso le forme associate o consortili; costituzione e prima gestione di forme associative o consortili a cui possono aderire i proprietari o gestori delle proprietà silvo pastorali, pubbliche, private e collettive, singoli o associati; redazione di piani pluriennali che favoriscano una gestione attiva e sostenibile del patrimonio fondiario e lo sviluppo di filiere produttive ad essa legate; analisi e ricerche finalizzate alla conoscenza della consistenza e della proprietà del patrimonio forestale e agricolo; ulteriori attività individuate dalle singole regioni e province autonome in relazione alle proprie caratteristiche territoriali e politiche di settore.
La Xylella ha contagiato oltre 21 milioni di piante, una strage di ulivi – denuncia Coldiretti Puglia - che ha lasciato un panorama spettrale, con oltre 8mila chilometri quadrati di territorio infettato pari al 40% della regione Puglia, a dieci anni dall’arrivo della Xylella in Italia. Una vera e propria tempesta perfetta sugli agricoltori senza reddito da dieci anni, milioni di ulivi secchi, frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia e 5mila posti di lavoro persi nella filiera dell’olio extravergine di oliva e un trend che rischia di diventare irreversibile se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare dopo anni di tempo perduto inutilmente il “disastro colposo” nel Salento e rilanciare la più grande fabbrica green italiana che vantava, prima dell’arrivo del batterio, ben 60 milioni di ulivi dal Gargano al Capo di Leuca.
“I danni causati dalla Xylella non riguardano solo la disponibilità di olio Made in Italy, ma si allargano anche all’ambiente, all’economia e al turismo con intere fasce di territorio ridotte a distese spettrali di alberi morti in un momento importante per la ripresa dell’economia nazionale”, insiste il presidente Cavallo nell’evidenziare che si tratta di “una situazione che pesa sulla produzione nazionale di olio extravergine di oliva visto che in Puglia, cuore dell’olivicoltura italiana, si arriva quest’anno – sottolinea Coldiretti - a un taglio del 40% delle produzioni a causa della Xylella dei cambiamenti climatici e della siccità”, conclude Cavallo.
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Un trullo come rifugio. Catturato nelle campagne fra Ostuni e Cisternino il latitante Cosimo Lamendola, sfuggito all’arresto lo scorso 18 luglio nell’ambito dell’operazione “the wolf”. Arrestata anche una donna per favoreggiamento. Nel primo pomeriggio del 25 settembre 2023, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni (BR) hanno fatto irruzione in un trullo isolato nelle campagne tra Ostuni e Cisternino ove è stato trovato ed arrestato il latitante Cosimo Lamendola, sfuggito all’Ordinanza di Custodia Cautelare dello scorso 18 luglio ed emessa dal GIP di Lecce su richiesta di quella DDA. Le indagini, avviate a seguito dell’irreperibilità di Cosimo e Gianluca Lamendola, rispettivamente padre e figlio, elementi di vertice dell’associazione mafiosa, hanno consentito di individuare il nascondiglio del fuggiasco, sebbene collocatosi in un’area rurale ed isolata, posta al confine tra i due comuni. Insieme al latitante è stata arrestata una donna che aveva funzioni di vivandiera, ed al momento dell’irruzione stava preparando il pranzo al ricercato. La donna è stata trasferita, insieme al latitante arrestato, alla Casa Circondariale di Lecce e dovrà rispondere di favoreggiamento personale. All’interno del nascondiglio sono state rinvenute diverse parrucche da uomo. L’odierna cattura segue alla localizzazione ed arresto in Germania – sulla base di elementi investigativi forniti dai Carabinieri di San Vito dei Normanni - di Rosario Cantanna, cognato di Cosimo Lamendola.
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La Questura di Brindisi emette 4 Daspo
Emessi dal Questore di Brindisi, Annino Gargano, 4 provvedimenti amministrativi di DASPO per fatti occorsi nel marzo scorso, durante la partita di calcio tra le compagini “Città di Fasano” e “Martina Calcio 1947”.
Durante tutto lo svolgimento dell’incontro, il clima tra le opposte tifoserie, contrassegnato da un’antica e riconosciuta rivalità, si caratterizzava per tensione, scambi continui ed incessanti di reciproci cori offensivi e, da parte dei tifosi martinesi, furono lanciate alcune bombe carta e dei fumogeni, due dei quali danneggiava il terreno di gioco.
Attraverso l’attenta visione dei filmati realizzati da personale della Polizia Scientifica della Questura e dei Carabinieri, l’attività del personale della DIGOS della Questura unitamente a quella dei militari della Compagnia Carabinieri di Fasano, nonché del Commissariato di P.S. di Martina Franca, ha consentito di estrapolare singoli fotogrammi dai quali sono emerse precise responsabilità di alcuni degli autori dei comportamenti antisportivi nonché costituenti turbativa dell’ordine pubblico e per i quali, oltre al deferimento all’A.G., si è inteso procedere con le valutazioni di carattere amministrativo.
Pertanto, il Questore della provincia di Brindisi, nell’ambito delle prerogative concesse dalla vigente normativa di settore, ha emesso, a seguito di attenta istruttoria svolta dal personale della Divisione Polizia Anticrimine, altrettanti provvedimenti amministrativi di DASPO nei confronti di 4 persone, al fine di prevenire ulteriori e future azioni destabilizzanti del sereno svolgimento delle manifestazioni sportive.
Tali provvedimenti sono stati variamente graduati nella durata (da uno a cinque anni) tenendo conto del livello di partecipazione agli eventi e della recidiva per alcuni di essi, fino a giungere all’applicazione della misura massima dell’obbligo di firma presso un Ufficio di Polizia durante lo svolgimento dei futuri incontri di calcio.
Gli accertamenti proseguono anche per delineare eventuali comportamenti e responsabilità da parte della tifoseria fasanese.
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I lavori per il DH Oncoematologico del Perrino di Brindisi
DH Oncoematologico del Perrino, aggiornamento sui lavori. Questa mattina (25 settembre) il direttore generale Maurizio De Nuccio ha partecipato all’audizione sul Day Hospital Oncoematologico dell’ospedale Perrino nella sede del Consiglio regionale, insieme al direttore dell’Area Tecnica Sergio Maria Rini.
Il management della Asl Brindisi si è occupato del progetto fin dai primi giorni del suo insediamento, effettuando sopralluoghi e riunioni tecniche per cercare di accelerare le procedure di avvio del cantiere. Il progetto è stato revisionato per garantire il rispetto delle esigenze rappresentate dai direttori delle UOC interessate e al contempo coprire interamente i costi con i finanziamenti a disposizione.
Durante l’incontro, infatti, il dg De Nuccio ha affermato che “da parte della direzione strategica tutte le scelte devono essere dirette verso l’economicità e l’eliminazione degli sprechi, in linea con quanto ribadito dalla Regione Puglia e dalla Corte dei Conti – sezione regionale di controllo per la Puglia, con il rilascio del Giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Puglia per l’esercizio 2022”.
Nel corso dell’audizione è stato esposto il quadro completo dei lavori del Day Hospital Oncoematologico con un cronoprogramma delle attività che l’azienda si impegna a rispettare. L’intervento complessivo si propone di realizzare 30 ambulatori con 120 posti dedicati alla somministrazione di farmaci oncologici. La nuova struttura sarà anche sede di conduzione di studi clinici sperimentali e osservazionali.
Attualmente si prevede entro la fine di ottobre la presentazione del progetto definitivo/esecutivo, entro la fine di novembre la verifica del progetto da porre in gara e nei primi di dicembre l’approvazione e avvio della procedura di gara. Nel frattempo il personale dell’Oncologia e dell'Ematologia è impegnato per garantire ai pazienti tutta l’assistenza di cui necessitano negli attuali spazi dedicati alle cure ambulatoriali. La dedizione è attestata da testimonianze ricevute dai pazienti per l’umanità e la qualità dell’accoglienza e non risultano reclami pervenuti.
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