Redazione
VINITALY: COLDIRETTI PUGLIA, DA TERRE DEL ‘VIGNETO PUGLIA’ 38 VINI DOP E IGP. La Puglia si posiziona al quinto posto della classifica nazionale dei prodotti certificati.
Al Vinitaly è in mostra il giro di Puglia alla scoperta della biodiversità vitivinicola con tutte le terre del ‘Vigneto Puglia’, passando attraverso colori e caratteristiche unici, che danno vita a vitigni pregiati. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, in occasione del Vinitaly dove il percorso è tra i vini prodotti delle terre rosse, nere, argillose o calcaree del Primitivo di Manduria e quello di Gioia del Colle, del Salice Salentino, del Bombino e del Nero di Troia, della Verdeca e del Susumaniello fino alla Malvasia, da nord a sud della Puglia, su una straordinaria superfice vitata che si estende per circa 95.000 ettari, per la maggior parte in pianura.
La produzione di vino annuale si aggira intorno ai 9,5 milioni di ettolitri, la seconda regione d’Italia in termini di quantità. Con un totale di 38 vini DOP e IGP la Puglia si posiziona al quinto posto della classifica nazionale dei prodotti certificati – aggiunge Coldiretti Puglia su Dati Ismea-Qualivita – con il settore vitivinicolo che vale 407 milioni di euro, con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 7,3% e quello vitivinicolo per il 92,7%.
“Il successo dei vini di Puglia è il risultato di un mix vincente di fattori che partono dalle potenzialità del terroir e delle varietà autoctone, passando per le capacità imprenditoriali dei vitivinicoltori pugliesi che hanno portato al boom dei vini pugliesi. La Puglia può ripartire dai punti di forza con il segmento del vino che ha dimostrato resilienza di fronte la crisi e può svolgere un ruolo di traino per l’intera economia agroalimentare”, afferma Gianni Cantele, responsabile della Consulta Vitivinicola della Coldiretti Puglia.
Grande exploit, dunque, della Puglia dei rossi e dei vini rosati che rappresentano il 40% della produzione nazionale totale dei rosati – insiste Coldiretti Puglia - con oltre 1 milione di bottiglie l’anno, quando quasi 2 bottiglie su 4 di rosé ‘Made in Italy’ è pugliese.
La Puglia si sta imponendo anche con gli spumanti, dove grande è la capacità di innovazione dei produttori pugliesi che hanno puntato, soprattutto, sulla distintività e sul legame con il territorio e la cultura locale per vincere la competizione sul mercato globale, facendo concorrenza a territori storicamente imbattibili. La popolarità a internazionale di eccellenze varietali uniche, con il successo di vini DOP quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte, per citarne solo alcuni, hanno fatto del settore vitivinicolo pugliese – insiste Coldiretti Puglia - il riferimento per vocazione, capacità di raccontare e promuovere al meglio il territorio, innovazione e grande propensione all’internazionalizzazione.
Secondo uno studio della Coldiretti, la raccolta di un grappolo alimenta opportunità di lavoro in ben 18 settori: 1) agricoltura; 2) industria trasformazione; 3) commercio/ristorazione; 4) vetro per bicchieri e bottiglie; 5) lavorazione del sughero per tappi; 6) trasporti; 7) assicurazioni/credito/finanza; 8) accessori come cavatappi, sciabole e etilometri; 9) vivaismo; 10) imballaggi come etichette e cartoni; 11) ricerca/formazione/divulgazione; 12) enoturismo; 13) cosmetica; 14) benessere/salute con l'enoterapia; 15) editoria; 16) pubblicità; 17) informatica; 18) bioenergie.
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FORTITUDO APRICENA - MENS SANA MESAGNE = 68-63
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Si sono certamente infrante questa sera nel Palestrone della Scuola Media "L. Settembrini" di Gioia Sannitica (CE) le ultime speranze di una rimonta per la Omega Mesagne nel Campionato Nazionale di Serie B Maschile. A piegare per 3-2 (25-18/25-23/16-25/23-25/15-9) i ragazzi di Medico sono stati i campani della Polisportiva Matese. Incontro combattuto e vivace che lasci,tristemente , Mingolla e compagni all'ultimo posto in Classifica Generale.Ai Salentini resta il rammarico di aver lasciato per strada quel terzo set che se vinto avrebbe certamente dato un'altra svolta all'incontro. Adesso serve in casa Omega rinserrare le fila e cercare di concludere nel migliore dei modi questa sfortunata stagione ed impostare gia' da subito il futuro. Pensando che l'esperienza di quest'anno pur non esente da errori, con coraggio ha portato il nome di Mesagne ad avere in questo bellissimo Sport una vetrina di carattere nazionale e che i grandi sacrifici fatti dalla' Societa' dai suoi Dirigenti dal suo Staff dai suoi Sponsor e dai suoi giovanissimi Atleti meritano ugualmente un lungo e calorosissimo applausoapplauso.
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Allerta meteo per le prossime ore (Scarica la scheda)
Allerta meteo gialla emessa dalla Protezione civile della Regione Puglia per le prossime 40 ore in cui ci saranno forti venti e burrasche.
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Mesagne Calcio vs V. Locorotondo 3 - 0
12^ giornata di ritorno
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Concorso fotografico per il Contratto di Fiume del Canale Reale
Un concorso fotografico per il Contratto di Fiume del Canale Reale - scopri come partecipare, c'è tempo fino al 31 maggio 2023.
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Mesagne. Maxi sradicamento di alberi, 130, nel cimitero
Il comune di Mesagne ha dato avvio a una vasta operazione di potatura ed eradicazione degli alberi presenti nel cimitero comunale con il fine di rendere sicura l’area e, di conseguenza, la visita che i fedeli fanno ai propri defunti. Costo dell’operazione 20 mila euro. La gara è stata vinta da una ditta di giardinaggio di Brindisi. L’eradicazione segue di qualche mese un sopralluogo che un tecnico agrario ha eseguito nel camposanto per verificare la stabilità, con conseguente indice di sicurezza, dei tantissimi alberi presenti. Durante le giornate ventose, infatti, non è difficile trovare nei vialetti rami che si staccano dagli alberi e cadono per terra, rischiando di invertire gli avventori.
Per questo motivo l’amministrazione comunale, nello specifico l’ufficio Ambiente e verde pubblico, diretto da Francesca Andriola, ha dato avvio a questo progetto che prevede di sradicare ben 130 alberi presenti sia nei viali sia nella pineta antistante il cimitero. A capo dell’intera operazione c’è l’assessore ai Servizi cimiteriali, Antonello Mingenti. “Abbiamo dato avvio a questo importante servizio del taglio di 130 alberi ormai secchi e pericolanti per rendere sicura l’area cimiteriale”, ha tenuto a precisare l’amministratore. “In occasione dell’arrivo della Santa Pasqua e di venti che soffieranno ancora forti nei prossimi giorni abbiamo intensificato gli sforzi e messo in atto questo cantiere che oltre a tagliare i 130 alberi, individuati da un agronomo ormai secchi, effettuerà una potatura dei rami che si trovano davanti alle cappelle gentilizie sia private sia pubbliche”. Tuttavia, dopo la sfoltitura del verde pubblico nel cimitero seguirà la piantumazione di nuove essenze. “Sono pronti già 70 alberi di abete che andremo a piantare sia nei posti dove sono stati espiantati gli alberi secchi – ha precisato l’assessore Mingenti - sia in altre zone nuove del cimitero in cui incrementeremo il verde pubblico grazie anche a diverse essenze vegetali che l’Arif ci fornirà nei prossimi giorni”.
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VINITALY: COLDIRETTI PUGLIA, CRESCE EXPORT VINO PUGLIESE +10,4%
Cresce l’export dei vini pugliesi del +10,4% e quasi 210 milioni di valore con la Puglia che si conferma la seconda regione d’Italia nella produzione di vino con quasi 9 milioni di ettolitri, sempre più graditi sui mercati nazionali ed esteri. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione del Vinitaly che apre con il presidente Ettore Prandini all’inaugurazione di fronte l’ingresso principale Cangrande di Casa Coldiretti con in mostra per la prima volta la storia millenaria del vino, dall'Arca di Noè alla stazione spaziale, che scelte e politiche insensate cercano di cancellare.
Con un totale di 38 vini DOP e IGP la Puglia si posiziona al quinto posto della classifica nazionale dei prodotti certificati – aggiunge Coldiretti Puglia su Dati Ismea-Qualivita – con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 7,3% e quello vitivinicolo per il 92,7% con un valore di 407 milioni di euro.
Ma dal Vigneto Italia nascono anche opportunità di lavoro per 1,3 milioni di persone impegnate direttamente in campi, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio. L’esercito del vino – rileva Coldiretti – spazia dai viticoltori agli addetti nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (fecce, vinacce e raspi).
L’esercito del vino – sottolinea la Coldiretti regionale – spazia, infatti, dai viticoltori agli addetti nelle cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (fecce, vinacce e raspi).
Il futuro dell’agricoltura italiana ed europea dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività territoriali che sono state la chiave del successo nel settore del vino dove hanno trovato la massima esaltazione, aggiunge Coldiretti nel sottolineare che si tratta di un patrimonio del Made in Italy che va valorizzato e difeso anche a livello internazionale.
Per difendere il patrimonio vitivinicolo italiano è necessario intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con interventi immediati e strutturali per programmare il futuro – conclude Coldiretti Puglia – perché tutelare il vino significa tutelare il principale elemento di traino per l’intero sistema agroalimentare non solo all’estero ma anche sul mercato interno, a partire dal settore turistico.
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Via Crucis nel Porto di Brindisi 5 aprile 2023
Giunge alla sua III edizione la Via Crucis nelle acque del Porto di Brindisi, promosso dallaGiunge alla sua III edizione la Via Crucis nelle acque del Porto di Brindisi, promosso dallaParrocchia Cattedrale di Brindisi in collaborazione con diverse realtà brindisine. Avrà luogomercoledì 5 aprile, dalle ore 20.30, con punto di partenza la Scalinata Virgilio. La processione saràtrasmessa in diretta sull’emittente Antenna Sud Extra (canale 92). Le acque del porto interno di Brindisi faranno da cornice alla Via Crucis, il tradizionale rito dicommemorazione della Passione di Gesù. Su iniziativa della Parrocchia Cattedrale di Brindisi nellapersona del parroco don Mimmo Roma, ma in collaborazione con la Capitaneria di Porto, la LegaNavale, il Comando dei Vigili del Fuoco e altri enti e associazioni brindisine. Prenderà avvio alle ore 20.30 dalla Scalinata Virgilio per poi proseguire nelle sette stazioni, affidate alla cura di alcune delle realtà caratterizzanti la vita del porto. Il rito sarà trasmesso in diretta su Antenna Sud Extra (canale 92) . Ancora una volta, la cittadinanza avrà modo di raccogliersi in uno dei luoghi più importanti edevocativi della propria città, vivendo un rito simbolo della cristianità.
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