Redazione

Tonfo della Mens Sana Mesagne che viene travolta dalla Virtus Galatina. Ancora una sconfitta, la seconda negli ultimi due turni, per i mensanini che hanno dovuto fare i conti con un Galatina primo candidato alla vittoria finale, considerando il lungo roster a disposizione. Coach Argentieri utilizza Calasso, Provenzano, Stefanizzi, Bianco e Spada, mentre coach Capodieci recupera capitan Scalera e lo manda in campo con Rollo, Piliego, Malvindi e Colucci. Il primo quarto è piacevole con giocate di qualità, sette triple tra le due squadre con gli attacchi che dominano le difese. La tripla di Stefanizzi provoca un mini break (12-7), ma due triple di Colucci portano gli ospiti al primo vantaggio (12-13). Le percentuali di realizzazione sono molto alte, nel Galatina Spada e Scalese rimettono il naso avanti, pronti a essere rintuzzati dalle triple di Colucci e Piliego.

Il canestro di Malvindi chiude il primo quarto con la Virtus in vantaggio 26-23. E' ancora il giovane Malvindi ad aprire la seconda frazione di gioco riportando il Mesagne in vantaggio (26-28), poi Prisciano e Colucci tentano di mantenere le distanze per quello che sarà l'ultimo vantaggio dei biancoverdi con 4'30" da giocare (30-33). Un parziale di 14-5 regala il primo allungo a Provenzano e compagni. Il Mesagne smette di difendere e lascia ampi spazi a Calasso, poi in attacco si blocca improvvisamente e non basta la tripla di Prisciano per recuperare. Al riposo lungo il punteggio è favorevole alla Virtus Galatina 46-38. Al rientro in campo si attende una reazione dagli ospiti, invece la scena è tutta nelle mani dei padroni di casa. Stefanizzi, Provenzano e Calasso puniscono facilmente la blanda difesa ospite e il vantaggio aumenta. Rollo, Malvindi e Scalera tentano una timida reazione, ma la partita è sempre nelle mani dei salentini e il terzo quarto si chiude sul 73-53. L'ultimo periodo non offre spunti particolari, la partita è gestita dai padroni di casa con il risultato finale ormai in cassaforte. La Mens Sana non dimostra la minima reazione mentre gli avversari che continuano a realizzare con regolarità. Il solo Rollo, a partita ormai decisa, mette a referto dieci punti nell'ultimo parziale che limitano il già pesantissimo passivo. Vince con merito la Virtus Galatina che, sulla carta e per quello dimostrato in questa partita, resta la candidata numero uno alla vittoria finale. La Mens Sana Mesagne ha giocato una buona pallacanestro per 15' troppo poco per competere con Calasso e compagni. Dopo le due sconfitte consecutive i mensanini devono riprendere la corsa, ritrovando la squadra che ha padroneggiato il girone di andata. Il prossimo turno si disputerà sabato 4 febbraio alle ore 20:30 per la concomitanza di una gara di pallavolo, presso il Paladefrancesco di Mesagne dove la Mens Sana incontrerà la Fortitudo Francavilla.

VIRTUS GALATINA - MENS SANA MESAGNE = 102 - 67

Virtus Galatina: De Carlo, Calasso 23, Scalese 9, Provenzano 19, Stefanizzi 14, Bianco 9, Cortinovis, Toma 9, Guido, Forte 9, Spada 10, Schito. Allenatore: S. Argentieri.

Mens Sana Mesagne: Rollo 18, Scalera D., Prisciano 8, Ciccarese 2, Scalera L. 6, Piliego 7, Campana, Turchiarulo, De Vincentis, Malvindi 14, Panico, Colucci 12. Allenatore: Angelo Capodieci.

Parziali: 26-23 20-15 27-15 29-14

Arbitri: Ranieri e Laterza.

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Il cerchio si sta chiudendo intorno all’uomo che nel pomeriggio di giovedì ha colpito alla testa l’autista di un pullman di linea, dopo averlo fatto fermare in strada, e poi era fuggito a bordo di una Fiat Brava di colore nero.  Grazie alla testimonianza di alcuni passeggeri gli investigatori sarebbero sulle sue tracce. L’uomo, una volta individuato, dovrebbe rispondere dei reati di interruzione di pubblico servizio e lesioni. L’autista del pullman, infatti, ha riportato un trauma cranico con la prognosi di 10 giorni. Il deprecabile episodio si è verificato intorno alle ore 16 di giovedì, quando un pullman della Stp era partito da Brindisi in direzione Mesagne.

A bordo pendolari e studenti. Arrivato all’uscita di Mesagne Est il pullman era stato sorpassato da un’auto, una Fiat Bravo di colore nero, che si era fermata poco più avanti costringendo l’autista del pullman a scendere. A un tratto dall’autovettura era uscito un uomo che aveva iniziato a investire con veemenza contro l’autista. Poi lo aveva colpito al capo con il manico di un cacciavite. Infine, era risalito sulla sua auto e si era dileguato velocemente. A quel punto il giovane si era accasciato per terra mentre dal capo usciva del sangue. I passeggeri, nonostante fossero rimasti scioccati, erano scesi dal pullman e avevano prestato i primi soccorsi al giovane autista. Contemporaneamente era stato lanciato l’allarme e sul posto era giunta un’ambulanza del 118 e una volante della polizia di stato. I soccorritori avevano stabilizzato il giovane e lo avevano trasferito verso l’ospedale “Perrino” i Brindisi. Qui era stato sottoposto ad accertamenti diagnostici e strumentali che avevano confermato un trauma cranico riportato dal manico di cacciavite. Per la soluzione della vicenda dovrebbe essere ormai una questione di ore.

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MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, CON FREDDO E GELO POLARE AUMENTANO MALANNI STAGIONE; È VITAMINA DAY. Un patrimonio da valorizzare e sostenere quello agrumicolo pugliese che vale oltre 80 milioni di euro milioni di euro con una produzione di 2,6 milioni di quintali soprattutto di arance e clementine. L’arrivo del freddo e gelo polare rischia di aumentare i malanni di stagione ed è importante rafforzare le difese immunitarie per combattere raffreddore e mal di gola. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, che ha promosso nel week end più freddo dell’anno il “Vitamina Day” nei mercati di Campagna Amica in Puglia, con agrichef e tutor della spesa per far conoscere i sani e naturali “rimedi contadini” per difendersi a tavola con la giusta alimentazione.

Un patrimonio da valorizzare e sostenere quello agrumicolo pugliese, che vale oltre 80 milioni di euro milioni di euro per una produzione di 2,6 milioni di quintali – afferma Coldiretti Puglia - soprattutto di arance e clementine che hanno avuto il riconoscimento comunitario dell’IGP (Indicazione Geografica Protetta), quali l’arancia del Gargano, il limone Femminello del Gargano e le clementine del Golfo di Taranto.

Spremute in diretta al mercato contadino di Via Appia 226 a Brindisi e a Lecce in Via 95° Reggimento Fanteria, con bicchieroni di succo di arancia offerte ai consumatori, oltre a muffin alle arance e fette di torta al succo e alla crema di agrumi. Le province di Taranto e Foggia fanno la parte da leone. Le imprese agricole che si dedicano alla produzione di agrumi in provincia di Taranto – ricorda Coldiretti Puglia - sono 1.041, il 9% del totale dell’imprenditoria agroalimentare jonica, con una produzione di clementine, arance e mandarini di 1,9 milioni di quintali, e tale patrimonio va valorizzato attraverso un piano straordinario agrumicolo ed un sostegno al reddito, considerato anche il fatto che la concorrenza sleale dei Paesi comunitari ed extracomunitari sta determinando un calo dei prezzi di vendita del 25%. In provincia di Foggia si producono 103mila quintali di arance e limoni, in un’area ad alto rischio di dissesto idrogeologico, caratterizzata da agrumeti storici.

E’ scientificamente provato – spiega Coldiretti regionale – che una corretta dieta a base di vitamina C e sali minerali sia una validissima alleata contro le malattie da raffreddamento e non c’è dubbio che l’alto contenuto di questa vitamina negli agrumi, ma anche nei kiwi, ha un effetto benefico contro le scorie (radicali liberi) che “annientano” l’organismo e che sono prodotte, proprio dal nostro corpo, in grandi quantità nel periodo invernale. E allora – continua la Coldiretti – invece di abusare di sostanze multivitaminiche che vanno tanto di moda oggi, è meglio preferire gli agrumi e tutta la frutta e verdura di stagione, preparando spremute e centrifugati, che il nostro Bel Paese ci offre in questo momento con benefici per il portafogli e il palato.


Proprio gli agrumi sono i grandi protagonisti degli antichi rimedi contadini. Se contro mal di gola – continua la Coldiretti – si consiglia di fare gargarismi con succo di due limoni diluiti in mezzo bicchiere d’acqua e sale, contro il raffreddore basta tagliare un limone in due, versarne un po’ di succo nel palmo della mano e aspirarlo. La fastidiosa tosse può essere sedata poi – spiega Coldiretti – bevendo il succo di un limone con un cucchiaio di miele.In caso di gola infiammata è utile anche fare degli sciacqui con 6 cucchiai di aceto di mele aggiunto a mezzo bicchiere di acqua. Per la raucedine il toccasana è un centrifugato di carote fresche e un cucchiaino di miele da bere durante la giornata. E se si aggiungono problemi bronchiali i nonni contadini preparavano un decotto con 2 o 3 cucchiai di semi di lino, acqua e mezzo bicchiere di vino rosso fatti bollire per 2 o 3 minuti. Il tutto va versato su una salvietta di cotone o di lino da piegare e mettere sul petto, lasciandolo fino a quando diventerà freddo. E per la convalescenza, nessun dubbio, mangiare pomodori crudi molto maturi o berne il succo aiuta – precisa la Coldiretti – a tornare presto in forma.


Ma per combattere il freddo è importante anche aumentare le calorie consumate, iniziando la mattina con latte, miele o marmellata e portando poi a tavola soprattutto zuppe, verdure, legumi e frutta, aiuta a rafforzare, con l’apporto di vitamine, le difese immunitarie. Con la discesa del termometro arriva infatti il “permesso” ad aumentare le calorie consumate in relazione ad attività, sesso, età e necessità personali.


Fondamentale – sottolinea la Coldiretti – è assumere verdure di stagione, soprattutto quelle ricche di vitamina A (spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti, ottimi anche cipolle e aglio possibilmente crudi per la valenza antibatterica non indifferente) perché danno il giusto quantitativo di sali minerali e vitamine antiossidanti che sono di grande aiuto per combattere le conseguenze dello stress del cambio di stagione sull’organismo.Nella dieta – prosegue la Coldiretti – non vanno trascurati piatti a base di legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l’organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali. Va infine ricordato che in un soggetto normale l’assunzione di proteine deve essere compresa tra 0,8- 1,3 grammi di proteine per chilo di peso corporeo, per cui – conclude la Coldiretti – una buona dose di carne nella dieta non può fare che bene.

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Il Museo archeologico di Mesagne ha cambiato nome ed identità visiva. Da oggi si chiama MATER, cioè Museo Archeologico del Territorio Ugo Granafei.
"Il nostro marchio ed il nome racchiudono la storia di uno dei Musei più antichi della Regione, non dimenticando le origini del Museo Civico e l'importanza della sede prestigiosa che lo ospita dal 1999. Per questo abbiamo deciso di scegliere come nostro simbolo uno dei reperti appartenenti all'origine civica della collezione - il cavalluccio giocattolo- già protagonista di tanti nostri racconti.
Come si vede dal logo, il nostro cavalluccio vi aspetta per accogliervi nelle tante sale del Castello piene di storia e bellezza; tra queste quelle incorniciate dall'infilata di porte che fanno da sfondo proprio al cavalluccio, cui abbiamo scelto di attribuire colori particolari ricavati da quelli degli infissi settecenteschi. Vi aspettiamo, quindi, per farvi scoprire una storia millenaria, racchiusa dentro il meraviglioso scrigno del Castello", tanto è stato riferitol dalla direzione museale.

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50 alberi per dare nuova vita agli orti urbani di via Carlo Alberto Dalla Chiesa. Nelle scorse ore l’Amministrazione Comunale ha avviato la piantumazione di alberi da frutto negli appezzamenti del quartiere San Lorenzo destinati agli orti sociali.

“La scelta di piantare nuovi alberi in quel punto – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – ribadisce la nostra ferma volontà di rendere viva e produttiva un’area dove oggi dominano le erbacce. Non ci siamo scoraggiati quando il bando per gli orti sociali è andato deserto, anzi abbiamo inteso rilanciare la nostra proposta. Con questi alberi l’area diventerà un vero e proprio frutteto cui potranno accedere gratuitamente i residenti e tutti i francavillesi che lo vorranno.”

Gli orti sociali sono piccoli lotti di terreno dove è possibile svolgere pratiche agricole non intensive. Nati con lo scopo di rivitalizzare le periferie e sostenere un approccio ecosostenibile, sono diventati dimora di nespoli, corbezzoli, melograni, susine, albicocchi, peri, meli, fichi, gelsi e peschi.

La piantumazione si integra con il percorso di Rigenerazione Urbana avviato nel quartiere San Lorenzo. A poche decine di metri dagli orti sociali, in via Almirante, è partita la realizzazione del dog park che a breve potrà accogliere gratuitamente i cani con i loro padroni. Nell’area destinata a diventare il parco dedicato agli amici a 4 zampe, a due passi dal campetto polivalente recuperato dall’Amministrazione Comunale, sono stati realizzati nuovi marciapiedi ed è stata installata la nuova illuminazione che renderà più sicura la permanenza in orario serale.

“Quello che sta avvenendo nel quartiere – prosegue il Sindaco – non riguarda semplicemente i lavori pubblici. Stiamo intervenendo sulla qualità della vita dei residenti, sull’attrattività della zona e sulle potenzialità di crescita che riguardano tutto il territorio cittadino.”

Con la piantumazione dei nuovi 50 alberi da frutto continua a crescere la dotazione di verde pubblico cittadino.

“Con questi 50 alberi – conclude l’Assessore al verde pubblico Giuseppe Ricchiuti – sale ad oltre 250 il numero delle nuove piantumazioni avvenute negli ultimi 4 anni, considerando anche la Rigenerazione Urbana. È proprio il caso di dire che fa più rumore un albero pericoloso che viene rimosso per ragioni di sicurezza, rispetto a tanti alberi che crescono in silenzio.”

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Il Progetto L.In.F.A. non si ferma!

Vi ricordate? Ormai un anno e mezzo fa, grazie al Progetto L.In.F.A. (Lavoro, Inclusione, Formazione in Agricoltura per minori autori di reato), l’ASD Acqua2O vinceva, in qualità di capofila, il bando Cambio Rotta, promosso dall’Impresa Sociale “Con I Bambini” nell'ambito del Fondo per il Contrasto alla Povertà Educativa Minorile.

Dopo oltre un anno e mezzo di attività sul territorio, il progetto si avvia verso la seconda fase, con una serie di azioni formative e professionalizzanti sul territorio - in collaborazione con il Partner Ce.F.A.S. - Centro di Formazione ed Alta Specializzazione - che daranno ai giovani autori di reato la possibilità di reinventarsi nel prossimo futuro.

Di fatti, ben tre giorni a settimana sono dedicati al corso professionalizzante di grooming e mascalcia, un percorso dedicato all’approfondimento del rapporto uomo-cavallo, al fine di imparare come prendersi cura di questi magnifici animali a tutto tondo, dalla loro pulizia, alla loro movimentazione fino ad arrivare alla delicatissima cura dei loro piedi.

Altri due giorni settimanali sono invece rivolti alle fasi di preparazioni verso l’avvio di una impresa apiaria sociale. I giovani, infatti, stanno attualmente frequentando un giorno alla settimana un laboratorio pratico di falegnameria tenuto dal partner Phoenix – Società Cooperativa Sociale, durante il quale si stanno mettendo alla prova nella costruzione di arnie e telai per i mielari. Questi manufatti potranno poi essere utilizzati nell’impresa che verrà avviata nella seconda fase progettuale e potranno essere venduti a imprese esterne, che già hanno fatto le prime commesse informali. Infine, nel quinto giorno settimanale si tiene un corso sulle specifiche tecniche dedicate all’apicoltura, per conoscere l’affascinante mondo delle api, gestire le famiglie, le arnie e infine produrre il miele e i suoi derivati.

Inutile dire come l’entusiasmo sia palpabile in tutti: dagli operatori, ai professionisti ma in particolar modo nei giovani allievi che stanno avendo l’opportunità di acquisire competenze tecniche che facilmente potranno poi spendere nel mondo del lavoro.

Chissà che prima o poi uno di loro non accudirà il vostro cavallo o magari degusterete un buon cucchiaino di miele prodotto dalle loro mani.

Restate connessi per scoprire gli sviluppi del progetto L.In.F.A!

Per maggiori informazioni sul Progetto L.In.F.A.  

Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org”.

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Parte da Brindisi una proposta che in futuro potrebbe fare da apripista per altri territori: la Provincia di Brindisi punta ad essere la prima in Italia a far parte della Rete dei Comuni Sostenibili. L’idea è stata suggerita dal Presidente della Provincia di Brindisi Antonio Matarrelli, durante l’incontro con 14 sindaci e delegati dei Comuni del brindisino per presentare loro le opportunità offerte dall’associazione nazionale.

La Rete dei Comuni Sostenibili, aperta a tutti i comuni italiani, persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante attività per la promozione tra Comuni e le Unioni dei Comuni, delle politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, sulla base dei 17 Obiettivi di sostenibilità di Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dei 12 obiettivi del Benessere Equo e Sostenibile.

La Rete dei Comuni Sostenibili aiuta i comuni a misurare l’efficacia delle proprie politiche attraverso un “set” di indicatori: uno strumento unico in Italia, tra le poche eccezioni a livello europeo, che è stato elaborato grazie al lavoro del Comitato Scientifico in collaborazione con l’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e dialogando con il Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea.

Considerato l’attuale contesto ambientale e socio economico nel quale ognuno è chiamato a ridurre la propria impronta ecologica, l’adesione alla Rete dei Comuni Sostenibili può fare la differenza.

Grande entusiasmo è stato espresso dai rappresentanti dei Comuni presenti all’incontro che si sono detti pronti ad intraprendere questo percorso virtuoso, programmando ulteriori incontri: per la prima volta verrà sperimentato il modello proposto dal Presidente Matarrelli, pertanto nei prossimi giorni sarà costituito un gruppo di lavoro che ne definirà le linee guida coordinando le attività.

Alla riunione hanno preso parte il Presidente della Riserva Statale e Area Marina Protetta di Torre Guaceto, Rocky Malatesta, promotore dell’iniziativa, Giovanni Gostoli, Direttore delle Rete dei Comuni Sostenibili e Luca Lopomo, sindaco di Crispiano, primo Comune pugliese ad aderire alla Rete.

“La memoria delle future generazioni dovrà essere una preziosa pergamena su cui scrivere che non bisogna avere paura a difendere gli ideali di pace, di tolleranza, di dialogo, di serena convivenza”.

È questo il messaggio lanciato dal Prefetto Michela La Iacona nel suo discorso con cui ha introdotto stamane la cerimonia commemorativa del "Giorno della Memoria", organizzata nel salone di rappresentanza della Prefettura.

L’evento, realizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia – Ambito territoriale della provincia di Brindisi, è stato presentato dalle giornaliste brindisine Anna Saponaro di Antenna Sud e Pamela Spinelli di Telenorba, alla presenza delle Autorità civili e militari nonché dei dirigenti scolastici e di una rappresentanza di docenti e studenti.

Nel corso della cerimonia sono state consegnate dal Prefetto le medaglie d’onore conferite dal Presidente della Repubblica alla memoria di tre cittadini della provincia di Brindisi che hanno vissuto l'esperienza dell'internamento nei campi di concentramento nazisti, Oronzo Carmelo Caione di San Pancrazio Salentino, Cosimo Candita di Francavilla Fontana e Angelo Raffaele Quartulli di Ostuni, alla presenza dei Sindaci e Commissari Straordinari dei rispettivi Comuni. 

Il programma della giornata ha visto il coinvolgimento degli studenti di alcune scuole Superiori della provincia (I.I.S.S. Ferraris-De Marco-Valzani di Brindisi e San Pietro Vernotico, I.P.S.S.S. Morvillo-Falcone di Brindisi, Liceo Marzolla-Leo-Simone-Durano di Brindisi e Liceo Scientifico e Classico Pepe-Calamo di Ostuni)  che, attraverso varie forme d’arte,  hanno fornito spunti interessanti per riflettere e non dimenticare una tragica pagina della storia recente.

In particolare, è stata allestita, lungo il percorso che conduce al salone di rappresentanza, la mostra espositiva “Viaggio nella memoria”, con la collezione di opere pittoriche e  sculture “Auschwitz, il sacrificio per la libertà” a cura del Liceo Artistico “Simone”, con le riproduzioni sartoriali dell’Istituto Professionale “Morvillo Falcone” e con le installazioni in ferro dell’Istituto “Ferraris-De Marco-Valzani”. Intensa e di forte effetto emotivo, la mostra ha catturato l’attenzione dei presenti per il realismo con cui le opere realizzate hanno toccato “le corde della memoria”.

L’evento ha avuto inizio con le note di “Barcarola” di J.Offenbach, musicista tedesco di origine ebraica, intonata con abilità dagli studenti del Liceo Musicale “Durano” e colonna sonora del film premio Oscar “La Vita è Bella”.

Con convinto pathos, i ragazzi del Liceo Scientifico e Classico “Pepe-Calamo” hanno declamato “Farfalla” e “Attesa”   dalla raccolta di poesie “Qui non ho visto farfalle”, opere scritte da giovani internati in campi di concentramento, e hanno recitato il “Canto del popolo Yaddish messo a morte” di I. Katzenelson, con seguito finale di un breve estratto dall’Adagio del concerto in Mi maggiore di Bach eseguito da una docente del Liceo Musicale.

Di grande impatto è stata poi la proiezione del docufilm “Zakhòr” che ha raccontato le emozioni provate da alcuni studenti dell’Istituto Ferraris-De Marco-Valzani che nei giorni scorsi hanno visitato Auschwitz con il “treno della memoria”.

I ragazzi del Liceo Classico “Marzolla” hanno, invece, interpretato un toccante brano tratto dall’ “Antigone” di Sofocle sul tema delle leggi ingiuste e sulla opposizione alle stesse; con raffinata padronanza recitativa hanno saputo evidenziare la drammatica attualità del testo,  perfettamente contestualizzabile rispetto alle atroci leggi naziste e fasciste.

Durante la consegna delle medaglie d’onore, poi, uno studente del Liceo Artistico ha realizzato con grande maestria i ritratti dei tre insigniti che sono stati donati ai familiari degli stessi.

La cerimonia, breve, sobria ma altrettanto intensa per emozioni e contenuti, ha visto come ultime esibizioni nuovamente i ragazzi del Liceo Musicale che hanno eseguito “Gam-Gam”, canto storico della tradizione ebraica, e l’ormai classico, indimenticabile, “La Vita è Bella” di Nicola Piovani, colonna sonora dell’omonimo film che racconta in modo originale la tragedia dell’Olocausto.

Il Prefetto, in conclusione, nel ringraziare tutti i partecipanti, ha espresso profonda gratitudine al mondo della scuola e agli studenti che si sono impegnati con tanta passione e senso civico per esprimere con la forza coinvolgente dei loro lavori la volontà di “non dimenticare” gli orrori del passato. Il ringraziamento è stato esteso, altresì, anche alle giornaliste Anna Saponaro e Pamela Spinelli e a tutti gli organi di stampa per il prezioso aiuto nel veicolare il senso di questa importante giornata.

Come segno di riconoscimento per il grande contributo fornito, il Prefetto ha consegnato, infine, un Attestato di Merito “per l’impegno profuso nella promozione della cultura della memoria” agli istituti scolastici intervenuti e alle presentatrici dell’evento.

CALAMITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, ARRIVANO MISURE SALVA LAVORO E OCCUPAZIONE; NEL 2022 PERSO 21% PRODUZIONE. 

Contro eventi estremi e calamità che in pochi attimi spazzano via raccolti e reddito, arrivano le misure salva occupazione e lavoro, dopo che anche nel 2022  l’agricoltura in Puglia ha perso il 21% della produzione e il 6,2% in valore.  A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione alla circolare INPS secondo cui entro il 24 febbraio le aziende agricole devono trasmettere per via telematica le dichiarazioni di calamità ai fini del riconoscimento ai lavoratori agricoli a tempo determinati dei benefici del “trascinamento di giornate” per il 2022.

Grazie a questa agevolazione ai lavoratori agricoli che sono stati impiegati per almeno cinque giornate in un’azienda agricola viene riconosciuto un numero di giornate necessarie al raggiungimento, ai fini previdenziali e assistenziali, di quelle prestate effettivamente l’anno precedente. Al beneficio sono ammessi anche ai piccoli coloni e compartecipanti familiari.

Gli eventi climatici estremi hanno falcidiato tutte le produzioni, con la siccità che ha ridotto allo stremo le campagne in Puglia, facendo perdere in media 1/3 delle produzioni – denuncia Coldiretti Puglia – da oltre il 50% delle olive al 35% della frutta e della verdura, del grano, delle foraggere per l’alimentazione del bestiame, del miele, del pomodoro, con gravi danni anche sugli allevamenti di cozze e ostriche e una riduzione della produzione di latte nelle stalle.

Sul fronte dei raccolti la Coldiretti Puglia stima, infatti, un crollo della produzione regionale dell’olio extravergine di oliva che è scesa a 86 milioni di chili con un calo del 52%, a causa di una siccità devastante mai vista negli ultimi 70 anni che ha messo in stress idrico gli uliveti danneggiando prima la fioritura e poi le gemme, soprattutto in quelle zone dove non si è potuto intervenire con le irrigazioni di soccorso per dissetare e rinfrescare le piante. In questo scenario pesante – sottolinea la Coldiretti Puglia – si inserisce la produzione di grano duro in Puglia stimata in 6,7 milioni di quintali in calo del 30% nonostante l’aumento delle superfici coltivate a cereali che sono passate a 440.500 ettari nel 2022 contro i 438.200 del 2021. E se registra una leggera flessione rispetto allo scorso anno la produzione di vino con un recupero dei grappoli nel corso della vendemmia, gli agricoltori hanno dovuto dire addio quest’anno in Puglia a 1 bottiglia di passata di pomodoro su 5 con l’esplosione dei costi di produzione che hanno tagliato le semine, la siccità e le temperature roventi che hanno ridotto drasticamente - aggiunge Coldiretti Puglia - il raccolto del pomodoro da salsa destinato a polpe, passate, sughi e concentrato.

La siccità e gli eventi estremi si sono aggiunti al caro gasolio e al rialzo esponenziale dei costi di produzione, con il risultato  che – sottolinea la Coldiretti Puglia – più di 1 impresa agricola su 10 (13%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività ma ben circa 1/3 del totale (30%) si trova comunque costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo per effetto dell’aumento dei costi di produzione, secondo le elaborazioni del Crea. Sui campi – continua la Coldiretti regionale – pesano rincari per gli acquisti di concimi, imballaggi, gasolio, attrezzi e macchinari: si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio, a cui si aggiungono rincari di oltre il 30% per il vetro, del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti.

Tra l’altro, la Puglia è la regione d’Italia dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi e rappresenta la calamità più rilevante per i campi e mantiene anche il primato negativo – aggiunge Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi.

D’altro canto ogni anno va perso l’89% dell’acqua piovana, una dispersione che la Puglia non può permettersi – insiste Coldiretti - considerato che l’acqua non ce l’ha e ha bisogno di importanti opere per ridisegnare il proprio assetto idrico e idrogeologico e per garantire non solo l’approvvigionamento idrico per la popolazione, ma per assicurare corpi irrigui adeguati alle produzioni agricole, artigianali e industriali.

Per risparmiare l’acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie Coldiretti ha elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile nel Recovery plan, un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall’alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale.

 

Piattaforme informatiche per farmaci veterinari: formazione nella Asl Brindisi. 

Le tecnologie digitali sono da tempo entrate a far parte del lavoro quotidiano del veterinario. Un esempio: le ricette elettroniche per farmaci destinati ad animali. A questo e ad altri temi la Asl Brindisi ha dedicato il corso con crediti Ecm dal titolo: "Utilizzo delle piattaforme informatiche relative alla prescrizione e alla gestione del farmaco veterinario: Rev e Classyfarm". 
Levento, organizzato dallunità operativa Sicurezza alimentare e antibiotico-resistenza del Dipartimento di Prevenzione, in collaborazione con lufficio Formazione aziendale, si è svolto oggi nellaula magna del Polo Universitario "Valerio" di Brindisi. A porgere i saluti sono stati il dottor Stefano Termite, direttore del Dipartimento di Prevenzione e la dottoressa Alberta Vanda Natola, responsabile scientifico del corso.
"Quello di oggi - ha detto il Termite - è un corso di altissimo valore, perché con la ricetta elettronica si riesce a seguire tutto il percorso del farmaco, dalla produzione alla commercializzazione all'utilizzo; in questo modo si conosce nel dettaglio il destino di quel farmaco e si può scongiurare l'evenienza che elementi dannosi confluiscano nelle produzioni zootecniche destinate all'alimentazione umana".
"Nel territorio della Asl Brindisi - ha detto la Natola - il consumo di farmaci comuni e di antibiotici è sottoposto a controlli rigorosi. Rispetto al passato si registra un deciso miglioramento; il sistema di tracciabilità elettronica oggi garantisce una maggiore trasparenza rispetto alla vecchia prescrizione cartacea".
È stata quindi la volta dei relatori. 
"I nuovi regolamenti europei - ha dichiarato la dottoressa Raffaella Barbero, dirigente veterinario del SIAV C della Asl Torino 4 - richiedono che tutta la gestione degli antibiotici e degli antimicrobici venga attentamente monitorata, e spingono ad utilizzare tali medicinali in modo più prudente. In una visione "one health" (una sola salute per uomo, animale e ambiente) il medico veterinario farà la sua parte: sia il libero professionista sia lo specialista preposto ai pubblici controlli".
"Classyfarm - ha spiegato il professor Giovanni Re, ordinario di Farmacologia e tossicologia veterinaria all'Università di Torino - è la banca dati che raccoglie informazioni relative all'utilizzo dei medicinali, ed in particolar modo quelli antibiotici, così come richiesto dalle norme comunitarie. Queste informazioni vengono poi centralizzate e rese accessibili. In questo modo si disegna un quadro più realistico e comprensibile sul consumo reale, e non solo sulla produzione e la vendita, dei farmaci veterinari in ciascun paese dell'Unione Europea".
Infine il dottor Vito Magli, direttore facente funzione del Siav C della Asl Brindisi, si è soffermato sulla opportunità di interfaccia fra Rev e Classyfarm.