Redazione
Giovedì 15 dicembre prende il via la stagione teatrale 2022/2023 del Comune di Mesagne in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese. A inaugurarla ci sarà l’associazione musicale Auditorium che porterà sul palco del Teatro Comunale “1, 10, 100 Astor”, un viaggio nel genio di Astor Piazzolla, a oltre 100 anni dalla nascita, e in quella danza tipicamente argentina, prima e dopo la sua rivoluzione, e in ciò che dopo la rivoluzione musicale “piazzolliana” è inevitabilmente cambiato. La musica di Piazzolla è il punto di partenza dunque, ma non l’unica destinazione di questo viaggio. Il virtuosismo e lo stile dei “Tango Sonos” sarà accompagnato da due straordinarie coppie di ballerini, della Compagnia "Apulia Tango” di Bari: Anna Paradiso & Pierpaolo Pellegrini, Gabriella Todisco & Michele Lobefaro.
La stagione proseguirà poi interamente nel 2023. Il 12 gennaio sul palco del Teatro Comunale di Mesagne arriverà Gioele Dix in “La corsa dietro il vento. Dino Buzzati o l’incanto del mondo”. Sotto il palazzo in cui abita un grande scrittore, piove dall’alto nel cuore della notte una pallottola di carta. Che cosa conterrà? Appunti senza importanza o versi indimenticabili da salvare? Da questo affascinante spunto, tratto da un racconto di Dino Buzzati, prende il via il nuovo spettacolo scritto e interpretato da Gioele Dix. Si continua il 26 gennaio con Ettore Bassi in “Il mercante di luce”, tratto dall’omonimo romanzo di Roberto Vecchioni. Lo spettacolo, diretto da Ivana Ferri, narra del viaggio poetico di un padre e di un figlio. Ettore Bassi è il protagonista di questo particolare racconto, parole febbrili e piene d’amore, pronunciate da un padre al proprio figlio. ‘Perché non importa quanto si vive, ma con quanta luce dentro’.
Il 18 febbraio, Teatro Koreja porta in scena “Alessandro - Un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande” per la regia di Fabrizio Saccomanno. Alessandro è il racconto della vita, delle imprese, delle opere di un intellettuale straordinario. È racconto di un giovane che sceglie di tenere gli occhi aperti sulla realtà che lo circonda, d’impegnarsi a smontare gli stereotipi e le frasi fatte con cui allontaniamo da noi i drammi che percorrono il nostro presente, di stare sempre e comunque dalla parte degli “Ultimi”.
La stagione prosegue il 9 marzo con “Stoc ddo’ – Io sto qua” di Sara Bevilacqua. La storia di Lella, madre di Michele Fazio, colpito per errore, a soli 16 anni, durante un regolamento di conti tra clan rivali. Da quella sera, con la sola presenza di madre ferita, Lella impone le esigenze della giustizia ai clan, denunciando, testimoniando, puntando gli occhi negli occhi di chi vuole imporle il silenzio: io non fuggo, e nemmeno chiudo la porta di casa: “Stoc ddò”.
Il 26 marzo Giorgio Pasotti porta in scena “Racconti disumani”, uno spettacolo di Alessandro Gassmann. Due straordinari artisti come Alessandro Gassmann e Giorgio Pasotti si misurano con le parole di Franz Kafka, due “racconti disumani” per parlare, Pasotti interpretando e Gassmann dirigendo, agli uomini degli uomini. “Una relazione per un’Accademia” e “La tana”, due storie di animali, sembrerebbero, una che mette a nudo la superficialità di un modo di essere attraverso comportamenti stereotipati e facili, l’altro che racconta quel bisogno di costruirsi il riparo perfetto che ci metta al sicuro da ogni esterno.
Gli ultimi due appuntamenti sono in programma ad aprile. Il 3 aprile sarà la volta de “L’ombra di Totò” con Yari Gugliucci, Annalisa Favetti, Vera Dragone, per la regia di Stefano Reali. La storia di Dino Valdi (al secolo Osvaldo Natale) che per anni è stato controfigura, affezionata e devota di Totò. Lo spettacolo teatrale è un’intervista immaginaria, che intende tracciare una biografia non autorizzata. La vita di Totò viene raccontata in maniera assolutamente inedita da colui che ne ha rappresentato l’ombra. Per l’ultimo appuntamento della stagione, il 15 aprile, Luigi D’elia porta in scena “La Luna e i Falò”. Lo spettacolo, liberamente ispirato all’opera di Cesare Pavese e diretto da Roberto Aldorasi, racconta di un uomo, conosciuto da ragazzo come Anguilla, che torna dopo lungo tempo nella sua terra natale. La ritrova divisa e ferita da una guerra ancora troppo vicina. Qui lui e gli amici Nuto e Cinto si ritrovano uniti indissolubilmente da un disegno che ignorano, lentamente si ritrovano ad attraversare questa terra tramortita dove qualcosa non torna, nulla è quieto e i conigli smuovono una terra di rimorsi e cadaveri senza pace.
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Dal 2015 al 2021 a causa degli eventi catastrofali sono andati persi in Puglia 130 milioni quintali di cibo, per cui serve una stretta sugli strumenti innovativi per tutelare prodotti agricoli e agroalimentari e reddito delle aziende agricole. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, in occasione dell’incontro organizzato da Asnacodi, l’associazione Nazionale dei Consorzi di Difesa, unitamente ai Condifesa di Puglia, Basilicata, Calabria e Campania, in collaborazione con la Regione Puglia e ISMEA per presentare il nuovo Fondo Agri-Cat.
L’eccezionalità degli eventi atmosferici, con tornado, nubifragi, gelate e siccità estrema, è ormai diventata la norma tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – sottolinea la Coldiretti Puglia – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi, ma solo il 2,6% della superficie agricola risulta assicurata in Puglia.
Il sistema Condifesa Puglia ha assicurato – dice Coldiretti Puglia - oltre 120 milioni di quintali di prodotti agricoli, risarcendo più di 45 milioni di euro di indennizzi, mentre nel 2021 il valore assicurato è stato di oltre 500 milioni di euro su oltre 60mila ettari di superficie agricola.
La mappa dei territori – aggiunge Coldiretti Puglia – vede la provincia di Foggia al top del classifica con 86 milioni di quintali di prodotto assicurato e 22 milioni di euro risarciti agli agricoltori, Lecce con 10 milioni di quintali assicurati e 5,2 milioni di euro di risarcimento, Brindisi 8,5 milioni di quintali e 6,6 milioni di euro di risarcimento, Taranto 6,7 milioni di quintali assicurati e 7,8 milioni di euro di risarcimento, la provincia della BAT 6,6 milioni di quintali e 2 mln di risarcimento e Bari con 1,7 milioni di quintali di prodotti agricoli assicurati e 1.2 milioni di euro di risarcimento.
A decorrere dal 2023, il sistema di gestione del rischio in agricoltura si potrà dunque avvalere di una copertura mutualistica di base, il Fondo Mutualistico Nazionale Agri-CAT obbligatorio per tutte le aziende agricole percettrici di pagamenti diretti, contro i danni alle produzioni causati da eventi avversi di natura catastrofale.
Uno strumento, progettato nell’ambito del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-27, finalizzato – afferma Coldiretti Puglia - a rafforzare il sistema di gestione dei rischi in agricoltura, denominato “SGR+”, con l’obiettivo di potenziare gli strumenti di risk management, in particolare per i rischi catastrofali, al fine di aumentare il grado di resilienza delle aziende agricole, rendere più efficiente ed efficace l’intervento pubblico, prevedendo azioni volte a ridurre il rischio di distorsioni connesso ai fenomeni di concentrazione territoriale e settoriale, di selezione avversa e di moral hazard, ampliare la platea di agricoltori aderenti a strumenti di risk management anche al fine di mitigare l’esposizione e la vulnerabilità delle aziende agricole agli effetti dei cambiamenti climatici, aumentare la cultura della gestione del rischio nelle imprese agricole, con particolare riferimento a quelle professionali.
Occorre poi ridurre il consumo di terreno fertile con la immediata approvazione della legge sulla salvaguardia della destinazione agricola dei suoli, sostenuta dalla Coldiretti, con l’obiettivo del “saldo zero” di consumo del suolo naturale entro il 2050. Per razionalizzare gli interventi – continua la Coldiretti – è necessario un piano sperimentale per la valorizzazione dei beni pubblici prodotti in aree montane e marginali compresa la possibilità di riconoscere i crediti di carbonio ai produttori di tali aree. Ancora, è indispensabile la piena attuazione della legge di orientamento che consente alle pubbliche amministrazioni di stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali “alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale. Parimenti, serve rilanciare, tramite sostegno all’acquisto de capi e delle strutture di ricovero necessarie, la zootecnia di montagna e delle aree interne, che permette a tali superfici di essere pascolate e mantenute.
Su un territorio meno ricco e più fragile per l’abbandono forzato dell’attività agricola in molte aree interne si abbattono così – continua la Coldiretti – gli effetti dei cambiamenti climatici, favoriti anche dal fatto che negli ultimi 25 anni è scomparso oltre ¼ della terra coltivata (-28%) per colpa della cementificazione e dell’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato. La disponibilità di terra coltivata significa produzione agricola di qualità ma anche sicurezza ambientale per i cittadini nei confronti del degrado e del rischio idrogeologico.
Ciò rappresenta – rileva la Coldiretti Puglia– il giusto riconoscimento della capacità delle imprese agricole di svolgere azioni costanti di tutela del territorio anche attraverso l’introduzione di misure di sostegno fiscale per chi risiede nelle aree di montagna e per incentivare l’insediamento e la prosecuzione di attività economiche in particolare nel campo dei servizi agricoli, forestali, turistici e culturali. Per limitare gli effetti devastanti del maltempo occorre inoltre contrastare ogni forma di abusivismo che espone a fallimenti e frustrazioni ogni nuova politica di pianificazione territoriale e promuovere interventi di rigenerazione urbanistica a partire dal censimento degli immobili già realizzati nelle aree a rischio. Dal punto di vista ambientale serve poi avviare un piano per la riforestazione delle aree ad alto rischio con criteri adeguati alla vulnerabilità geologico-ambientale anche con risorse già destinate alle grandi opere di infrastrutturazione energetica e di mobilità.
Diventa qui strategica – continua la Coldiretti – la semplificazione burocratica e degli impegni amministrativi per le imprese che operano nella aree montane e interne. Infine, occorre intervenire sulla manutenzione del verde urbano per garantire la sicurezza anche nelle città – conclude Coldiretti – coinvolgendo direttamente le imprese agricole nelle iniziative di riqualificazione ambientale.
PROVINCE |
CIBO PERSO (QUINTALI) |
Prodotti agricoli assicurati (quintali) |
Risarcimento (euro) |
BARI |
33 milioni |
1.7 milioni |
1,2 milioni |
BAT |
12 milioni |
6,6 milioni |
2 milioni |
BRINDISI |
23 milioni |
8,5 milioni |
6,6 milioni |
FOGGIA |
27 milioni |
86 milioni |
22 milioni |
LECCE |
15 milioni |
10 milioni |
5.2 milioni |
TARANTO |
20 milioni |
6,7 milioni |
7.8 milioni |
TOTALE PUGLIA |
130 milioni |
119,5 milioni |
22 milioni |
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Certificazioni Informatiche anche ad esterni al Tecnico Economico "Ferdinando" di Mesagne
Certificazioni Informatiche anche ad esterni al Tecnico Economico "Ferdinando" di Mesagne.Da gennaio 2023, presso l’Istituto Tecnico Economico “Epifanio Ferdinando” di Mesagne in via Damiano Chiesa, riprendono le sessioni d’esame per il conseguimento della Certificazione Informatica Pekit. Tale certificazione è riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione ed è valida in concorsi pubblici, graduatorie, università, ecc. La scuola offre questa importante opportunità anche a persone esterne.
LA UIL DI BRINDISI A DIFESA DI LAVORATORI, FAMIGLIE E PENSIONATI
LA UIL DI BRINDISI A DIFESA DI LAVORATORI, FAMIGLIE E PENSIONATI: CONSEGNATO IN PREFETTURA UN DOCUMENTO CONTRO LA MANOVRA DI BILANCIO 2022.
La bozza della Manovra di Bilancio 2022 presentata dal Governo non offre risposte adeguate alle urgenti necessità di lavoratori, giovani, famiglie e pensionati in special modo al Sud. Per questa ragione la Uil di Brindisi, sindacato da sempre vicino alle reali e concrete necessità di lavoratori e cittadini, nella mattinata di oggi martedì 13 dicembre è stata protagonista di un presidio in Prefettura quale momento di concreta mobilitazione contro la Manovra 2022.
Il momento è stato occasione per consegnare all’attenzione del Prefetto di Brindisi S.E. Carolina Bellantoni il documento elaborato dalla UIL regionale a firma del Commissario Straordinario Uil Puglia Emanuele Ronzoni nel quale vengono analizzate nel dettaglio le ragioni della mobilitazione.
La UIL valuta le misure previste dal Governo timide e poco efficaci: mancano interventi per sostenere i redditi dei lavoratori, dei pensionati e delle famiglie per i quali il Sindacato chiede un taglio del cuneo fiscale e la detassazione delle tredicesime, degli aumenti contrattuali, degli accordi di secondo livello. Mancano segnali chiari per rendere meno precario il lavoro ed incentivare assunzioni a tempo indeterminato. Non sono destinate risorse adeguate al Mezzogiorno per diminuirne il drastico divario con il resto del Paese. Sono assenti riferimenti alle vertenze industriali che mettono a rischio migliaia di posti di lavoro, solo in Puglia sono oltre cinquanta. Manca il coraggio di tassare gli extraprofitti delle società che dalla crisi hanno tratto enorme beneficio. Non sono previsti interventi per la tutela della salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro nonostante anche nell’ultimo anno siano aumentate le denunce di infortuni e si continuano a piangere una media di quasi tre morti al giorno. È assente una visione della Pubblica Amministrazione e della Sanità. Gli interventi a sostegno delle aziende non sono legati ad incentivi per una buona e stabile occupazione nel rispetto dei contratti. Insufficienti le misure per l’acquisto della prima casa da parte di giovani e le risorse destinate al Trasporto Pubblico Locale. A queste importanti lacune si aggiunge la previsione di interventi dannosi come l’ennesimo condono fiscale, l’aumento del tetto del contante, il blocco della rivalutazione per le pensioni, l’abolizione del Reddito di cittadinanza.
La Uil di Brindisi conosce il territorio, le sue attese e le speranze di rilancio dei diversi settori produttivi e considera quanto previsto dalla Manovra 2022 dannoso per il futuro dei brindisini. Per questo la UIL Brindisi fa propria ognuna di queste battaglie ed intraprenderà ogni azione utile ad emendare questa legge e tutelare la dignità e l’interesse dei lavoratori e delle famiglie di Brindisi e del territorio.
Brindisi, 13 dicembre 2022
Il Coordinatore Provinciale UIL Brindisi
Fabrizio Caliolo
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Le mete preferite dagli europei per iniziare il 2023, secondo Jetcost, sono Bari e Brindisi
Derattizzazione sul territorio comunale di Mesagne
Interventi di derattizzazione su tutto il territorio comunale di Mesagne. L’ufficio Ecologia e Ambiente del Comune di Mesagne informa che a partire da oggi – martedì 13 dicembre – e fino a venerdì prossimo, 16 dicembre, l’intero territorio, le scuole e gli immobili comunali saranno interessati dai programmati interventi di derattizzazione.
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“Criptaliae Spaceport”: bando assegnato e avvio dei programmi per il primo spazioporto a Grottaglie
– La Puglia guida l’Italia e l’Europa nella corsa verso lo spazio. E lo fa con i lavori per la realizzazione del primo spazioporto nazionale, nell’aeroporto di Taranto Grottaglie, piattaforma logistica e tecnica integrata dedicata allo sviluppo della New Space Economy.
È stato aggiudicato oggi il bando per la realizzazione dell’infrastruttura e delle aree di volo destinate allo spazioporto, compresi anche un hangar polifunzionale per il ricovero, l’assemblaggio e la manutenzione dei sistemi veicolo, struttura destinata ad ospitare museo, area eventi e attrazioni a tema e un edificio multifunzionale destinato a incubatore di impresa, enti di ricerca e formazione.
L’aggiudicazione provvisoria è stata assegnata al Raggruppamento temporaneo di progettazione composto da ADR Ingegneria Spa – PROGER Spa - RINA Consulting Spa – Architetto CAMERANA.
La commissione giudicatrice era presieduta dall’ingegner Marco Trombetti di Enac e composta dal Colonnello Alessandro Losio dello Stato Maggiore dell’Aeronautica, dal dottor Marco Catamerò, direttore generale di Aeroporti di Puglia, dal dottor Corrado Fantini di Enav, dall’ingegnere Giovanni di Antonio di Enac e dal segretario ingegnere Donato D’Auria.
“Criptaliae Spaceport sta diventando realtà – ha detto il Presidente Enac Pierluigi Di Palma -. Oggi facciamo ulteriore passo, sia pure simbolico, verso lo spazio. Con l'aggiudicazione del bando per la progettazione dell'infrastruttura dello spazioporto di Taranto-Grottaglie, diamo un'accelerazione concreta al progetto. Insieme all'Associazione Criptaliae, puntiamo a creare le sinergie necessarie per proiettare l'Italia nel futuro, attraverso lo sviluppo del trasporto suborbitale e spaziale”.
Apprezzamento e sostegno anche da parte del Governo che è intervenuto con il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami: “Le attività di sviluppo dello spazioporto Taranto-Grottaglie per l’abilitazione del volo commerciale suborbitale e l’accesso flessibile allo spazio perseguita da ENAC sono valutate quali di estrema importanza per il Sistema Paese.
Appare di particolare rilevanza la relazione con gli USA, partner di riferimento dell’Italia in ogni attività di valenza strategica e geopolitica, come certamente sono quelle spaziali (non solo turistiche), le operazioni ad alta quota ed i voli suborbitali.
In tal senso il MIT - che, come noto, è tra i componenti del Comitato interministeriale per le politiche relative allo spazio ed alla ricerca aerospaziale, istituito dalla legge n.7/2018 - reputa necessario dare loro il massimo impulso, partecipandovi in modo diretto, per il proprio ruolo istituzionale e per le proprie competenze.
Il suborbitale (non a caso i decreti che fanno di Grottaglie il primo spazioporto nazionale sono stati emanati dal MIT) e l'orbitale rappresentano difatti l'evoluzione ormai prossima delle forme di trasporto, passate da terrestri/ marittime ad aeree ed oggi, per l'appunto, proiettate verso i livelli più alti dell'atmosfera.
Il MIT ha, nell' aerospazio, un ruolo di primo piano, non solo politico ed istituzionale, ma anche di vigilanza e controllo, con attenzione agli aspetti normativo- procedurali, tecnici ed economici.
Quanto sopra per perseguire, in cooperazione con gli USA e l’Europa, i massimi livelli possibili di autonomia strategica.
Il protocollo d’Intesa firmato lo scorso luglio da Regione, ENAC ed Aeroporti di Puglia, che ha portato alla costituzione, in agosto, di “Criptaliae Spaceport” ha lo scopo di intercettare la domanda di servizi innovativi del comparto aerospaziale, di natura pubblica e privata, nell’ambito della cornice istituzionale centrale e locale.
Taranto Grottaglie infatti è non solo Spazioporto per lo sviluppo strategico nazionale dell’autonomo accesso allo Spazio (voli suborbitali, aviolanci, rientri alla base di operazioni spaziali, ecc.), ma anche test bed aeronautico per sviluppo, sperimentazione e certificazione di progetti di ricerca industriali e scientifici in ambito aeronautico/aerospaziale, nonché infrastruttura e area attrezzata dedicata allo sviluppo industriale del comparto.
Il MIT intende seguire lo sviluppo di Taranto Grottaglie per il perseguimento degli interessi del nostro Paese in un comparto strategico, quale certamente è quello aerospaziale, dando ad ENAC ogni necessaria indicazione di competenza del Dicastero”.
“Il fermo convincimento della mia Amministrazione – ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano - sulla necessità di concentrare gli sforzi istituzionali, tecnici ed economici per sviluppare la capacità attrattiva dell’aeroporto di Grottaglie nel settore industriale aerospaziale, ha trovato un naturale sbocco nella costituzione del nuovo soggetto giuridico Criptaliae Spaceport a cui spetterà il compito di realizzare e gestire lo spazioporto italiano di Grottaglie. Un progetto ambizioso, che vede ancora una volta la Puglia protagonista e attorno al quale si è concretizzato il coinvolgimento di altri soggetti pubblici come ENAV e l’Autorità per l’Aviazione Militare (Military Aviation Authority - MAA). La Regione Puglia ha ritenuto di destinare adeguate risorse per finanziarie gli interventi necessari alla realizzazione delle infrastrutture necessarie per rendere concreto l’operatività del primo spazioporto italiano”.
“Aeroporti di Puglia e la Regione Puglia in coerenza con gli indirizzi Enac – ha dichiarato il Presidente di AdP, Antonio Maria Vasile – ritengono l’investimento nel settore aerospaziale strategico per l'internazionalizzazione produttiva che possa generare sviluppo economico e occupazione nel campo dell’innovazione e, nello specifico, nel settore aerospaziale. Attraverso il coinvolgimento anche di altri soggetti di livello territoriale, scientifici (Università, Politecnico) ed istituzionali, siamo certi di generare una positiva ricaduta economico-sociale i cui effetti si protrarranno a lungo termine”.
L’Assessore allo Sviluppo Economico, Alessandro Delli Noci, ha dichiarato che “La Regione Puglia continua a investire sullo spazioporto quale struttura strategica fondamentale per consentire alle imprese di insediarsi sul territorio portando così, economia e lavoro. Abbiamo aggiudicato la gara per la progettazione di un’ulteriore infrastruttura destinata alla ricerca nel campo dell’aerospazio: ringrazio il Governo per aver dato continuità al lavoro svolto da Enac e Aeroporti di Puglia e avviare così la progettazione di una infrastruttura strategica per la nostra economia”.
Il board di Criptaliae Spaceport, l’organo di governo dell’Associazione, è presieduto da Pierluigi Di Palma, Presidente Enac, e ne fanno parte Antonio Maria Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia, il dottor Maurizio Paggetti di Enav e il Colonnello Luigi Riggio dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare.
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Covid 19. Oggi sono complessivamente 2675 i casi positivi in Puglia di cui 234 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 13 dicembre 2022
Dati complessivi
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«La strada giusta», city bike per gli studenti fasanesi più meritevoli
«La strada giusta», city bike per gli studenti fasanesi più meritevoli. Le domande devono essere presentate entro il 30 dicembre. L’iniziativa è promossa dall’assessorato alle Politiche Giovanili. Le bici ai più bravi studenti fasanesi per far pedalare i talenti sulla strada giusta di un futuro di successo. Si chiama «La strada giusta», appunto, ed è l’iniziativa promossa dall’assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Fasano per gli studenti più meritevoli del territorio che saranno premiati con una city bike. Possono partecipare al bando tutti gli studenti universitari residenti nel comune di Fasano.
La domanda dovrà essere presentata tramite pec (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) entro il 30 novembre. Per info e bando clicca qui. La graduatoria sarà stilata tenendo conto di criteri di merito, ma anche della situazione reddituale dei richiedenti.
«Da cinque anni ormai si rinnova questo riconoscimento dell’amministrazione comunale nei confronti degli studenti universitari fasanesi meritevoli – dice l’assessore alle Politiche Giovanili Pier Francesco Palmariggi –. Un impegno preso sin dall’inizio che per noi ha un grande valore. La bicicletta, poi, non è soltanto un bellissimo mezzo di trasporto, è anche un simbolo, una filosofia di vita. Rappresenta la strada da percorrere e la libertà di scegliere, e per usarla bisogna “pedalare”. Vuol dire “guardare avanti”, “faticare per raggiungere i propri obiettivi”, “muoversi”, “agire”. È tutto quello che chiediamo di fare ai giovani di questa città».
Per assistenza nella compilazione del bando è possibile rivolgersi anche allo Sportello 360 Informa-Giovani, il servizio promosso dall’assessorato alle Politiche Giovanili e gestito dai volontari del Servizio Civile Universale. Lo sportello è attivo nella sede di via del Balì 12 (dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00).
Per info e contatti è possibile chiamare il numero 080 4394470 oppure inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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E' partito il “Corso per tecnici installatori di impianti fotovoltaici” organizzato da Enel in collaborazione con ECIPA, l’associazione di CNA che si occupa di formazione. L’obiettivo, in linea col programma di Enel per la transizione energetica sostenibile, è quello di riqualificare i lavoratori delle aziende del territorio che lavorano attualmente per la centrale termoelettrica “Federico II” di Brindisi in vista del prossimo phase out del carbone. Oltre ai numerosi progetti che la società elettrica sta portando avanti per fare dell’attuale centrale un moderno polo energetico rinnovabile, con questa iniziativa Enel intende favorire un percorso virtuoso, in grado di offrire un contributo concreto alle imprese del territorio che intendono riconvertirsi su attività nel campo delle rinnovabili potendone cogliere le opportunità.
A seguito degli incontri con associazioni datoriali e i rappresentanti sindacali e grazie alla collaborazione con il centro formativo ENCIPA di CNA, sono stati definiti i criteri che hanno portato alla realizzazione di un corso rivolto a 120 persone. Il corso, iniziato oggi, si svolgerà in 12 moduli, ognuno rivolto a dieci persone e si svolge all’interno della Federico II.
Il corso è strutturato in due parti: una specifica e relativa all’installazione dei pannelli fotovoltaici, obbligatoria per tutti, della durata di 52 ore. I partecipanti vengono formati in primis sugli aspetti teorici, affrontando gli aspetti giuridico-normativi e i temi legati a tecnologie, processi e cantieri sostenibili. Si proseguirà, successivamente, con esercitazioni pratiche su impianti a terra e in elevazione. Alla fine del corso è previsto un esame per accertare il possesso delle conoscenze e delle capacità operative proprie dello specifico profilo professionale.
La seconda parte del corso, invece, è indirizzata a ottenere la qualifica PES (Personale Esperto) per i lavori in bassa tensione. L’obiettivo è quello di formare personale con istruzione, conoscenza ed esperienza rilevanti per essere in grado di analizzare i rischi derivanti dall’elettricità e svolgere determinati lavori in piena sicurezza. Questo modulo, dalla durata di 29, ore è destinato ai lavoratori che non sono in possesso di tale qualifica e il modulo è facoltativo.
“Il nostro impegno a favore del territorio che ci ospita e ci ha ospitati in questi anni è sempre massimo. – Ha commentato Stefano Liguori responsabile della Federico II di Brindisi all’apertura delle lezioni. - Con il corso per installatori di pannelli fotovoltaici vogliamo offrire ai lavoratori e alle aziende del brindisino un’opportunità per acquisire le competenze necessarie a gestire al meglio il processo di transizione energetica in corso che vede uno sviluppo sempre più intenso e incontrovertibile di impianti rinnovabili. Il proficuo confronto con le istituzioni e le associazioni ci porterà a costruire le competenze necessarie a soddisfare le nuove richieste del mercato”.
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