Redazione
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 22 novembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 6677 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.327 casi positivi: 403 in provincia di Bari, 52 in provincia di Brindisi, 116 nella provincia BAT, 397 in provincia di Foggia, 151 in provincia di Lecce,197 in provincia di Taranto, 7 residenti fuori regione, 4 casi di residenza non nota.
Sono stati registrati 32 decessi: 4 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 14 in provincia BAT, 7 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto, 2 residenti fuori regione.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 719.303 test.
10.975 sono i pazienti guariti.
31.352 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 43.507, così suddivisi:
16.892 nella Provincia di Bari;
4.833 nella Provincia di Bat;
2.995 nella Provincia di Brindisi;
10.168 nella Provincia di Foggia;
3.388 nella Provincia di Lecce;
4.920 nella Provincia di Taranto;
306 attribuiti a residenti fuori regione,
5 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Si rifiuta di sottoporsi agli accertamenti per l’uso di sostanze alcoliche, denunciato
Cellino San Marco. Si rifiuta di sottoporsi agli accertamenti per determinare l’eventuale guida in stato di alterazione psico-fisica per l’uso di sostanze alcoliche, denunciato. I Carabinieri della Stazione di Cellino San Marco hanno denunciato in stato di libertà un 45enne di San Pietro Vernotico, per rifiuto di sottoporsi agli accertamenti per determinare l’eventuale guida in stato di alterazione psico-fisica per l’uso di sostanze alcoliche. In particolare, l’uomo, controllato in quel centro abitato alla guida di autovettura in evidente stato di alterazione psicofisica, si è rifiutato di sottoporsi ad accertamenti per verificare lo stato di ebrezza alcolica. La patente di guida è stata ritirata.
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COVID: COLDIRETTI PUGLIA, SCHIZZANO COSTI NELLE STALLE
COVID: COLDIRETTI PUGLIA, SCHIZZANO COSTI NELLE STALLE PER AUMENTO MANGIMI (+12%); MA PRIMI TENTATIVI DI RIBASSO PREZZO LATTE. Con la seconda ondata della pandemia schizzano i costi di produzione nelle stalle, con il prezzo dei mangimi alle stelle per l’impennata della soia che fa registrare la quotazione più alta dal giugno 2016 con un aumento del 12% nell’ultimo mese, i cruscami che segnano un rialzo del 10%, mentre il mais fa segnare il valore più elevato dal luglio dello scorso anno. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia che segnala l’aumento dei costi negli allevamenti, mentre si registrano i primi tentativi di ribasso unilaterale dei prezzi del latte alla stalla.
“Il prezzo del latte alla stalla in Puglia non si tocca perché non può andare sotto i costi di produzione calcolati da ISMEA, quando nella forbice tra produzione e consumo ci sono margini da recuperare per garantire un prezzo giusto e onesto che tenga conto dei costi degli allevatori e la necessaria qualità da assicurare ai consumatori”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Le aziende zootecniche che producono latte in Puglia sono 1400, con 60.000 vacche da latte in produzione e il prezzo medio al caseificio – aggiunge Coldiretti Puglia - si aggira sui 42 centesimi al litro per una produzione lorda vendibile pari a 160 milioni di euro.
“Urgente che siano pagati dalla Regione Puglia gli indennizzi che gli allevatori attendono da agosto, i 2milioni di euro di sostegno per la mancata produzione da marzo a maggio, e sia attivato anche il contributo per i trasformatori. Non dimentichiamo che gli allevatori aspettano ancora il pagamento del saldo delle fatture emesse durante il precedente lockdown”, insiste il presidente Muraglia.
Con 3 DOP (canestrato pugliese, mozzarella di Gioia del Colle e mozzarella di bufala) e 17 formaggi riconosciuti tradizionali dal MIPAAF (burrata, cacio, caciocavallo, caciocavallo podolico dauno, cacioricotta, cacioricotta caprino orsarese, caprino, giuncata, manteca, mozzarella o fior di latte, pallone di Gravina, pecorino, pecorino di Maglie, pecorino foggiano, scamorza, scamorza di pecora, vaccino) – aggiunge Coldiretti Puglia – il settore lattiero–caseario garantisce primati a livello nazionale e Sigilli della biodiversità dal valore indiscutibile.
“Che non si speculi strumentalmente come già accaduto nel precedente lockdown – aggiunge il presidente Muraglia - perché non accetteremo alcun ribasso del prezzo del latte alla stalla pugliese, dove 60mila mucche da latte in Puglia mettono la firma sulla produzione di latte, formaggi e yogurt, garantita a livelli di sicurezza e qualità superiore, grazie al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d’Europa, ma anche ai primati conquistati a livello nazionale e comunitario”.
“L’etichettatura obbligatoria è divenuta una infallibile cintura di sicurezza per i nostri allevatori – conclude il presidente Muraglia - che devono poter competere alla pari e per la salute dei nostri consumatori debbono poter scegliere in maniera consapevole quello che acquistano e mangiano”.
In Puglia a fronte dei 1.939 allevamenti che producono 3,6 milioni di quintali di latte bovino, le importazioni di latte dall’estero raggiungono i 2,7 milioni di quintali e i 35mila quintali di prodotti semi-lavorati quali cagliate, caseine, caseinati e altro, utilizzati per fare prodotti lattiero-caseari che vengono, poi, venduti come prodotti lattiero-caseari “Made in Puglia”.
Sono riuscite a sopravvivere con grande difficoltà in Puglia – conclude Coldiretti Puglia – appena 1.400 stalle per la produzione di latte, a causa principalmente del prezzo del latte spesso non remunerativo, dovuto non solo alla crisi, ma anche e soprattutto alle evidenti anomalie di mercato e agli costi di gestione degli allevamenti.
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Cannalire (PD): "Proposte bilancio del centrodestra fuori tempo massimo
Infortunio da Covid, colpite soprattutto le lavoratrici
Il loro lavoro non si è mai interrotto. Hanno lavorato nell’emergenza e per l’emergenza. Insieme al grande lavoro di medici e infermieri, hanno affrontato il Covid-19 sotto tutti i punti di vista: sanitario, sociale, economico. E hanno dovuto farlo molto spesso con la difficoltà di conciliare vita e lavoro, in un momento in cui tutto era fermo, le scuole chiuse e i figli a casa. Stiamo parlando delle tante, tantissime donne che fanno parte dei servizi pubblici.Il loro lavoro non si è mai interrotto. Hanno lavorato nell’emergenza e per l’emergenza. Insieme al grande lavoro di medici e infermieri, hanno affrontato il Covid-19 sotto tutti i punti di vista: sanitario, sociale, economico. E hanno dovuto farlo molto spesso con la difficoltà di conciliare vita e lavoro, in un momento in cui tutto era fermo, le scuole chiuse e i figli a casa. Stiamo parlando delle tante, tantissime donne che fanno parte dei servizi pubblici.Nei mesi più terribili della pandemia, a cominciare dal settore sanitario e dell'assistenza sociale il più colpito è stato soprattutto il lavoro femminile. È donna l’occupazione nelle professioni sanitarie, nelle professioni legate all’assistenza, nella grande distribuzione. E infatti il settore più colpito è proprio quello della sanità e dall’assistenza sociale, che comprende ospedali, case di cura, Rsa, con il 70% delle denunce.L’emergenza Coronavirus ha impattato con le nostre vite. L’epidemia ha accentuato il divario delle disuguaglianze dove persistono fattori di fragilità.Sotto questo aspetto, potremmo definire l’emergenza sanitaria un rilevatore dei punti deboli di una società, mostrando dove si dovrebbe intervenire per promuovere un contesto più equo, giusto e rispettoso della dignità di tutti. Lo si nota pensando ai danni subiti dai più piccoli e dalla generazione privata di opportunità educative, di relazione e di gioco. Lo si osserva guardando al mondo del lavoro e alle categorie meno protette, o alle famiglie con meno mezzi. Lo si vede anche mettendo a fuoco l’universo femminile.Le donne, hanno avuto maggiori problemi sul lavoro non solo perché occupate nei settori più colpiti, ma perché si sono spesso fatte carico di compiti aggiuntivi durante il lockdown, si pensi alla chiusura delle scuole, sostituendosi in tanti casi agli insegnanti, o facendosi carico di parenti bisognosi di cura. Oggi queste donne stanno anche pagando un ritardo, che col tempo rischia di rivelarsi pesante, riguardo ai desideri di maternità in conciliazione con il ruolo di lavoratrici.Sono proprio le donne ad offrire le risposte giuste alla crisi, le più corrette in termini di comportamenti e di capacità di “resilienza” al presentarsi delle difficoltà, continuando ad offrire uno sguardo positivo e di speranza. Il nostro sistema sanitario garantisca pari opportunità alle donne, lavoratrici con una rete di servizi ed interventi sul territorio.Il fatto di dover scegliere tra lavoro e figli non è di certo un dilemma piacevole.Il governo ha pensato ad alcuni incentivi, tra cui il bonus baby-sitting e i congedi parentali straordinari. Allo stesso tempo però, non sembrano essere delle soluzioni a lungo andare definitive.Nel periodo di emergenza, le domande per usufruire di tale servizio sono state inferiori a quanto previsto. Il motivo risiede nel fatto che per molti non è semplice trovare una figura idonea per i propri figli o comunque risulta essere un lusso per pochi.Pertanto, sarà necessario escogitare nuove misure e garantire supporto alle donne/madri maggiormente esposte a rischio come queste nostre encomiabili lavoratrici del territorio di Brindisi.
Responsabile politiche di genere FpCgil Chiara Cleopazzo
Responsabile alla comunicazione FpCgil Francesco Pollasto
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Terremoto D’Errico: Forza Italia vuole vederci chiaro nell’interesse dei cittadini
E tuonano “D’Errico sostiene che ‘i soldi vanno dati a chi ha realmente bisogno e non ai nullafacenti’. Potrebbe apparire un’affermazione anche scontata; peccato che a pronunciarla è stato un ex assessore, membro della Giunta guidata proprio da quel Rossi che si è sempre autoproclamato paladino di legalità, rettitudine e giustezza. E cosa dire della discutibile gestione dei soldi pubblici sottesa nelle affermazioni di D’Errico?! Nel suo comunicato, infatti, egli dichiara la sua volontà nel rivedere l’intera spesa pubblica previo confronto con le parti sociali, ma poi stroncato nel suo intento dal Sindaco Rossi, come nelle peggiori dittature comuniste.
Ed infine, il colpo di scena. D’Errico tira fuori l’asso dalla manica e dichiara che anche l’assessore Borri avrebbe nutrito le medesime perplessità sulla incresciosa vicenda.
Tuttavia, Borri non replica, lasciando intuire la grandezza del bavaglio che il buon Rossi gli ha subito conferito.
E come se la situazione non fosse già abbastanza inquietante, secondo D’Errico, anche il piddino Cannalire, quale esponente del partito di maggioranza al Comune, avrebbe preso parte all’attività della Giunta con metodi altrettanto discutibili, aggirando perfino i suoi stessi assessori e consiglieri.
A questo punto, dopo aver appreso dalle testate giornalistiche le pesantissime dichiarazioni di D’Errico, nell’interesse dei nostri concittadini, vogliamo vederci chiaro. Questa vicenda, ad oggi, risulta troppo dubbia.
Coordinamento cittadino Forza Italia Brindisi
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MESAGNE. Ubi banca diventa Banca Popolare dell’Emilia Romagna
A Mesagne arriverà nel prossimo aprile la Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Non si tratta dell’apertura di un nuovo sportello bancario in città ma di un cambio di consegne. Ubi banca è stata acquisita in estate dal gruppo Intesa. Non tutti gli sportelli ex UBI però sono passati sotto l’insegna del gruppo guidato da Carlo Messina. La settimana scorsa è stato raggiunto l’accordo per la cessione degli sportelli UBI in eccesso rispetto alla normativa antitrust.
L’accordo nazionale interesserà anche gli sportelli della provincia di Brindisi. Per effetto della fusione tra le due banche saranno infatti 620 le filiali sparse in tutta Italia cedute a Bper per superare i vincoli antitrust sull’Ops lanciata dalla banca milanese. A rilevare gli esuberi ci ha pensato la Banca Popolare dell’Emilia Romagna. Con questa acquisizione diventerà la quarta banca di interesse nazionale. Le filiali che nella prossima primavera diventeranno BPER, oltre a quella di Mesagne, saranno quelle di Latiano, Torre Santa Susanna, San Vito dei Normanni, Ostuni e Francavilla Fontana. Le filiali ex UBI di Brindisi, Fasano e Cisternino invece passeranno sotto l’insegna del gruppo Intesa.
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Una premiazione "doppia" attende nei prossimi giorni l'Istituto professionale "Francesca Laura Morvillo Falcone" di Brindisi, nell'ambito del progetto "Storie di Alternanza" indetto per la terza edizione a livello nazionale da Unioncamere e a livello locale dalla Camera di Commercio di Brindisi. L'istituto professionale brindisino diretto dalla dott.ssa Irene Esposito, lo scorso anno scolastico ha organizzato ben 55 progetti di PCTO, ossia Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento (ex Alternanza Scuola-Lavoro). Il Premio "Storie di Alternanza - Valentina Luchena" è un’iniziativa di Unioncamere e Camere di commercio italiane volta a raccontare i progetti di alternanza scuola-lavoro realizzati da studenti e tutor degli Istituti scolastici
italiani di secondo grado. La finalità è quella di accrescere la qualità e l'efficacia dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, attivando una proficua collaborazione tra le scuole e le imprese o enti coinvolti, rendendo significativa l’esperienza attraverso il “racconto” delle attività svolte e delle competenze maturate nel percorso. Il Premio, suddiviso in due categorie distinte per tipologia di Istituto scolastico partecipante, ossia Licei e Istituti tecnici e professionali, ha visto la partecipazione del "Morvillo Falcone" nella seconda categoria, con un video denominato "Memorie di Alternanza" visibile sul canale Youtube “IPSSS Morvillo Falcone di Brindisi”. Partendo da un'idea dei referenti PCTO prof. Claudio Bisanti e prof. Matteo Sacchi con
il montaggio di Michele De Vitti, il video narra la esperienza di alternanza "Prescuola e Tirocinio" di alcune classi del "Morvillo Falcone" - settore Servizi Sociali, svolto in un primo momento presso l'I.C. Santa Chiara di Brindisi, quindi a seguito del lockdown tramutato in sostegno agli anziani e famiglie con difficoltà, incassando anche l'elogio ed il ringraziamento da parte del Ministro Francesco Boccia con un’apposita lettera inviata nei mesi scorsi all’attenzione della Dirigente Esposito. Il video, che sta accumulando visualizzazioni e condivisioni sui social, dopo la valutazione della Commissione nazionale del Premio “Storie di Alternanza” ha ricevuto dapprima la comunicazione della locale Camera di Commercio e poi quella di Unioncamere nazionale con “menzione speciale” e invito alle rispettive cerimonie di premiazione. L'IPSSS Morvillo Falcone, pertanto, nei prossimi prenderà parte sia a livello locale (il 23 novembre, in modalità a distanza) che a livello nazionale (il 26 novembre, sempre in modalità a distanza, nel corso dell'evento
"Job&Orienta - Digital Edition") ai due eventi di premiazione. "E' una grande soddisfazione - commenta la Dirigente scolastica dell'IPSSS Morvillo Falcone di Brindisi, dott.ssa Irene Esposito - apprendere che il nostro Istituto si è distinto in questo Premio, sia a livello locale che nazionale, vuol dire che la strada intrapresa è quella giusta, cercando di valorizzare al massimo le esperienze offerte ai nostri alunni nell'ambito dei progetti di PCTO, esperienze significative che possano unire sapere a saper fare, aprendo i nostri alunni al mondo esterno, quello in cui andranno a lavorare portandosi dietro, ci auguriamo, un bel bagaglio di conoscenze. Intendiamo avviare a breve altri progetti nel sociale, tra cui uno “screening visivo gratuito” e
una “protesi sociale” per le famiglie più fragili, da inserire nei percorsi di orientamento e PCTO”.
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Brindisi Bene Comune: le opposizioni non si sbugiardino da sole. Votino il bilancio del commissario
Una cosa sola devono fare le forze di opposizione che hanno annunciato una conferenza stampa sulla questione bilancio: confermare il voto favorevole in consiglio comunale al bilancio che sarà redatto dal commissario ad acta.
Ogni altra parola sarà soltanto un tentativo di sfilarsi da una responsabilità nei confronti della città che pure essi stessi avevano chiesto.
Perché non sfuggirà a nessuno che sono stati proprio i capigruppo Oggiano, Cavalera, Loiacono e Saponaro a rappresentare le ragioni delle loro forze politiche nell’incontro con la Prefetta Bellantoni ed a chiedere l’intervento di un commissario ad acta.
Ora gli stessi capigruppo del centrodestra siano conseguenti, dimostrino responsabilità e maturità politica e non indugino nemmeno per un attimo dinnanzi al bilancio del commissario.
Non è più tempo di show mediatici, teatrini sulla stampa e invettive vuote ed inutili.
Impieghino questo tempo che ci separa da quell’importante consiglio comunale per studiare e preparare proposte e soluzioni perché il bilancio del commissario che approderà in aula sarà emendabile e suscettibile di variazioni così come prevede la legge: attendiamo con fiducia le loro proposte e i loro contributi.
Per Oggiano, Cavalera, Loiacono e Saponaro e le forze politiche che rappresentano non ci sono alibi: dimostrino con i fatti che non sono interessati alla misera speculazione politica ed allo sciacallaggio mediatico.
Non strumentalizzino le dichiarazioni dell’ex assessore D’Errico, al quale, con amicizia e gratitudine per il lavoro svolto ci sentiamo fraternamente di consigliare di essere, più cauto: non è edificante, per sé stesso, affermare che non era lui a svolgere il ruolo di assessore ma il sindaco.
Insomma, per tutti consigliamo un vecchio insegnamento buddista: prima di parlare domandati se vale la pena turbare il silenzio.
Brindisi Bene Comune
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Covid a Mesagne. Oggi 5 casi positivi, 111 in totale
Emergenza epidemiologica a Mesagne: oggi 5 nuovi casi e 3 guariti.