Redazione
Mesagne. Il Peba inizia a divenire realtà
Ha preso avvio a Mesagne l’analisi urbana propedeutica alla realizzazione del Peba, cioè il Piano di eliminazione delle barriere architettoniche. A realizzarlo sarà l’architetto veneziano Stefano Maurizio. Al suo fianco ci sono Antonio Calabrese, consulente politico del sindaco Toni Matarrelli per le disabilità, dal rappresentante della commissione Pari opportunità e Diritti civili del Comune di Mesagne, Angelo Rammazzo, e dal presidente di Italiabile, Cosimo Lupo. Sarà un progetto ambizioso che darà vita a un regolamento grazie al quale tutti i lavori che si svolgeranno in città non potranno prescindere dall’attuazione dei dettami del Peba. Inoltre, gli edifici pubblici man mano che eseguiranno delle ristrutturazioni, lo faranno abbattendo le attuali barriere architettoniche. Infine, il Peba permetterà di accedere a finanziamenti nazionali e comunitari. In questo modo, fra alcuni lustri, Mesagne diverrà città a misura di disabile. Il Peba è stato introdotto nel 1986 dalla legge 41 ed è lo strumento individuato dalla nostra normativa per monitorare e superare le barriere architettoniche insistenti sul territorio. A 34 anni dalla sua introduzione, purtroppo, sono molti i Comuni italiani che ancora non hanno adottato un Piano per disabili. Il Peba, infatti, è teso a rilevare e classificare tutte le barriere architettoniche presenti in un’area circoscritta e può riguardare edifici pubblici o porzioni di spazi pubblici urbani come ad esempio le strade, le piazze, i parchi, i giardini e vari elementi di arredo urbano.
A Mesagne, grazie alla lungimiranza di Antonio Calabrese, che da anni si adopera per realizzare questo strumento urbanistico, finalmente il sogno sta diventando realtà. Così, lunedì il sindaco Matarrelli comunicherà i risultati in una conferenza stampa. “Posso dire che la realizzazione del Peba a Mesagne è una rivoluzione urbanistica e culturale – ha esordito Antonio Calabrese – spero che entro i primi mesi del nuovo anno potrà essere approvato in Consiglio e adottato. Di tanto devo ringraziare sia l’architetto Maurizio sia gli uffici comunali, Urbanistica, Lavori pubblici, politiche Sociali, per i contributi offerti in fase di rilevazione delle barriere architettoniche”. In questi giorni il team composto dall’architetto Maurizio, da Cosimo Lupo e da Angelo Ramazzo, tutti e tre disabili, oltre che da Calabrese sta percorrendo 22 chilometri di strade urbane e tutti gli edifici pubblici. “Il lavoro è tanto, ma i risultati saranno altrettanto utili. Inoltre, l’adozione di un piano è propedeutico a poter intercettare finanziamenti”, ha sottolineato Calabrese il quale è sicuro che l’Amministrazione Matarrelli inserirà i bisogni finanziari del Peba nel piano triennale delle opere pubbliche poiché ogni anno possa essere accantonata una somma per effettuare lavori di abbattimento di barriere architettoniche in una fase di step by step”. “Avere un Peba significa che obbligatoriamente i cantieri che si insedieranno in città avranno delle indicazioni precise di come effettuare gli interventi. In questo modo, grazie al Peba, quotidianamente saranno eliminate le barriere architettoniche. Purtroppo, ho notato che Mesagne non ha percorsi facilitati per non vedenti”, ha spiegato l’architetto Maurizio.
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COMPENSAZIONI TAP – ARESTA: ”BENE INIZIATIVA DEL SOTTOSEGRETARIO TURCO. ASCOLTARE I TERRITORI”
“Nelle settimane scorse mi sono fatto portatore nei confronti del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Mario Turco, delle richieste dei territori attraversati dal tracciato Snam del gasdotto TAP, al fine di mitigare adeguatamente il peso che questa struttura ha su alcuni comuni delle province di Lecce e di Brindisi. Infatti, fino ad oggi si parlava della possibilità di accedere ai ristori solo per i comuni dell’area del Prt, l’area di ricezione. Sono particolarmente soddisfatto che il governo abbia accolto questa sollecitazione, con la decisione del sottosegretario Turco di convocare per la prossima settimana un tavolo tecnico insieme ai comuni interessati e ai rappresentanti di Tap e Snam.” È quanto afferma, in una dichiarazione, Giovanni Luca Aresta, deputato del M5S.
“La quantificazione reale dei ristori – prosegue Aresta – sarà oggetto di questo confronto così come l’adozione dei criteri con i quali verranno distribuiti. Fondamentali saranno le richieste che verranno dalle amministrazioni comunali.”
Aresta ricorda come “i comuni interessati dal progetto Snam-Tap, sono: Melendugno, Vernole, Castrì, Lizzanello, Lecce, Surbo per la provincia di Lecce e Brindisi, Torchiarolo, San Pietro Vernotico, Mesagne per la provincia di Brindisi. I nostri territori hanno subito questa infrastruttura considerata strategica a livello nazionale e sarebbe un controsenso che non vi fossero adeguate misure compensative in grado di lenire, almeno in parte, l’impatto dell’opera. Ascoltare i territori, visto che i governi precedenti su questa infrastruttura non lo hanno mai fatto, è fondamentale per ricucire uno strappo che oggettivamente c’è stato. Anche per questo sono particolarmente soddisfatto di aver trovato sensibilità e ascolto da parte del sottosegretario Turco.”
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Dopo il primario di Chirurgia generale, Giuseppe Manca, un infermiere del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Moscati di Taranto ha donato il plasma nel Centro Trasfusionale del Perrino. Si tratta di Marco Urso, che a giugno si era già sottoposto a plasmaferesi a Brindisi, quando era in servizio nel Presidio di riabilitazione della Fondazione San Raffaele di Ceglie Messapica.
“Queste donazioni – spiega Antonella Miccoli, responsabile vicario del Centro trasfusionale - rientrano nel protocollo clinico varato dalla Regione Puglia ad aprile per sperimentare l’immunoterapia con plasma dei pazienti guariti da infezione Covid-19 sui malati con forme da moderate a severe. Un protocollo approvato dal Comitato etico dell'Azienda ospedaliero universitaria del Policlinico di Bari e applicato su tutto il territorio regionale. In questa seconda fase abbiamo predisposto un elenco aggiornato con i potenziali donatori da sottoporre a screening: i campioni vengono analizzati dall’Istituto zooprofilattico di Foggia che valuta il titolo degli anticorpi necessario alla raccolta del plasma”.
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La solidarietà del sindaco Matarrelli ai proprietari del Carrefour
RAPINA AL SUPERMERCATO CARREFOUR EXPRESS: LA MIA SOLIDARIETÀ E L'AUSPICIO CHE I RESPONSABILI VENGANO ASSICURATI PRESTO ALLA GIUSTIZIA
Mesagne. Rapina al supermercato Carrefour
Rapina oggi pomeriggio alle ore 18,40 presso il supermercato Simply in via XXV Aprile. Un individuo con il volto travisato e pistola in mano ha fatto irruzione e si è fatto consegnare i soldi da una cassiera. Sul posto vi sono in questo momento i carabinieri per i rilievi.
Serata al cardiopalma per i clienti del supermercato Carrefour di Mesagne a causa di una rapina consumata nel pieno pomeriggio. Un uomo, vestito di nero e con il volto travisato, ha fatto irruzione nell’attività commerciale e sotto il tiro di una pistola ha intimato alla cassiera di consegnargli l’incasso. Poi è fuggito facendo perdere le tracce. Sul posto sono giunti i carabinieri della locale stazione. E’ scattato il dispositivo antirapina e diverse pattuglie delle forze dell’ordine hanno scandagliato la città alla ricerca del malvivente. Dunque, sabato sera con rapina a Mesagne. In genere certi fatti di cronaca si verificano, secondo le casistiche, nelle immediate vicinanze delle festività natalizie o pasquali. Evidentemente la pandemia ha fatto saltare i pronostici. Il fatto si è verificato ieri sera, intorno alle ore 18,40. Scenario è il supermercato Carrefour, ex Simply, che ha sede in via XXV Aprile. Il market di sabato sera è particolarmente affollato. D’Altronde l’orario è strategico per fare la spesa. All’interno dell’esercizio commerciale, infatti, ci sono diverse famiglie anche con i bimbi. Fuori altri piccoli che giocano sotto gli occhi attenti dei papà. A un tratto, quando nei pressi della cassa c’erano pochi clienti, è entrato un uomo vestito di nero, con il volto camuffato e con in mano una pistola. E’ andato davanti alla cassiera e gli ha puntato contro una pistola. Quindi gli ha detto: “Dammi tutti i soldi che hai in cassa”. Vedendo che la cassiera tentennava un po' ha sbattuto ripetutamente la pistola sul bancone. A quel punto la ragazza ha preso i soldi e li ha consegnati al malvivente che ha girato i tacchi ed è fuggito a piedi. Immediatamente è stato lanciato l’allarme e sul posto è giunta una gazzella dei carabinieri. Anche il proprietario si è precipitato nel market. I militari hanno diramato l’avviso di ricerca alle altre forze dell’ordine ed è scattato il dispositivo antirapina. Le pattuglie presenti sul territorio hanno iniziato a scandagliare la città. Secondo le prime impressioni, di alcuni testimoni presenti al fattaccio, potrebbe trattarsi di un tossico in cerca di denaro per acquistare le dosi. Tuttavia, i carabinieri hanno ascoltato alcune persone presenti alla rapina e hanno acquisito le immagini del servizio di vigilanza. La speranza è che possano riconoscere le sembianze del malfattore. In ogni modo gli uomini dell’Arma hanno anche effettuato alcune perquisizioni domiciliari per dare riscontro alle ipotesi investigative.
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Il comandante Nigro e i gravi sinistri stradali
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Orario del cimitero di Brindisi
Dal 26 ottobre al 4 novembre, in concomitanza con le commemorazioni di Santi e Defunti, i cimiteri di Brindisi e Tuturano saranno aperti dalle 7 alle 18.
In occasione di giornate in cui è prevista la massima affluenza, si valuterà l’eventualità di contingentare gli accessi per evitare il contagio da Covid 19; le modalità saranno opportunamente comunicate nel dettaglio.
Si ricorda che l’accesso sarà consentito solo alle persone munite di mascherina e si raccomanda di seguire tutte le norme previste a salvaguardia della salute propria ed altrui.
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Codacons su Puglia Covid, esposto a Procure locali
PUGLIA, COVID: ESPOSTO CODACONS ALLE PROCURE DI BARI, LECCE, FOGGIA, TARANTO, BRINDISI, BARLETTA-ANDIA-TRANI SU CAOS OSPEDALI INDAGARE PER OMISSIONE E ABUSO DI ATTI DI UFFICIO E CONCORSO IN EPIDEMIA. SECONDO I CALCOLI PREVISIONALI DEI MATEMATICI IL 5 DI NOVEMBRE SARANNO ESAURITI I POSTI LETTO IN TERAPIA INTENSIVA.
Uno studio reso noto oggi dal Codacons e redatto dal matematico Davide Manca del Dipartimento Cmic del Politecnico di Milano, basato su calcoli previsionali, prevede che la soglia critica (2.538) di posti letto in terapia intensiva sarà raggiunta in Italia il prossimo 4 novembre, col risultato che dal 5 novembre non sarà più possibile accettare ricoveri nelle terapie intensive del paese.
Una situazione gravissima che porta oggi l’associazione a presentare un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia contro Stato e Regioni, tra cui le Procure di BARI, LECCE, FOGGIA, TARANTO, BRINDISI, BARLETTA-ANDIA-TRANI.
Quanto sta avvenendo in questi giorni è assurdo e inaccettabile e dimostra la totale impreparazione dello Stato e delle Regioni nell’affrontare l’emergenza coronavirus – spiega il Codacons – Molti reparti di terapia intensiva stanno andando verso la saturazione dei posti letto, i pronto soccorso sono al collasso e le ambulanze devono attendere ore prima di poter dare in carico i pazienti. Una situazione di caos generale ancor più grave se si considera che il virus circola in Italia già da febbraio, e sono state stanziate nei mesi scorsi ingenti risorse in favore degli ospedali, sia pubbliche sia attraverso donazioni dei privati, così come sono stati richiamati medici in pensione e avviati bandi speciali per reperire personale sanitario.
Nonostante gli sforzi fatti, qualcosa non ha funzionato, come dimostra la situazione odierna di crisi delle strutture sanitarie.
Per tale motivo con l’esposto alle Procure il Codacons chiede alla magistratura della Puglia di avviare indagini penali sul territorio, tese ad accertare eventuali ritardi, omissioni ed errori da parte dello Stato e della Regione, che abbiano contribuito a determinare le difficoltà che oggi caratterizzano gli ospedali, e se anche un solo cittadino non troverà posto nei reparti di terapia intensiva, scatterà una denuncia per concorso in omicidio colposo nei confronti degli organi pubblici con richiesta di arresto verso i responsabili. Nell’esposto, che sarà pubblicato integralmente sul sito del Codacons, l’associazione chiede anche alle Procure di nominare consulenti tecnici della magistratura per affiancare o sostituirsi agli amministratori pubblici nella gestione della sanità pubblica.
In allegato lo studio del Politecnico di Milano.
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Covid - 19. Oggi 631 casi positivi in Puglia, 32 in provincia di Brindisi, 10 decessi
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi sabato 24 ottobre 2020 in Puglia, sono stati registrati 5339 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 631 casi positivi: 284 in provincia di Bari, 32 in provincia di Brindisi, 101 in provincia BAT, 123 in provincia di Foggia, 36 in provincia di Lecce, 60 in provincia di Taranto, 6 attribuito a residenti fuori regione (11 casi di residenza non nota sono stati riclassificati e attribuiti).
Sono stati registrati 10 decessi: 6 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 2 Foggia, 1 in provincia di Taranto.
Dall’inizio dell'emergenza sono stati effettuati 518574 test.
5977 sono i pazienti guariti.
7398 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 14031, così suddivisi:
5879 nella Provincia di Bari;
1372 nella Provincia di Bat;
1017 nella Provincia di Brindisi;
3342 nella Provincia di Foggia;
1048 nella Provincia di Lecce;
1272 nella Provincia di Taranto;
101 attribuiti a residenti fuori regione.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 24.10.2020 è disponibile al link: undefined
Dichiarazione dell’assessore alle Politiche della Salute, Pier Luigi Lopalco: “Il numero quotidiano di contagi in leggero e continuo aumento si accompagna di conseguenza ad una pressione sul Servizio Sanitario Regionale, sia sui servizi territoriali che sul sistema ospedaliero. È importante uno sforzo da parte di tutti per rallentare la crescita dei contagi. Nelle prossime settimane dobbiamo ridurre al minimo necessario i nostri contatti sociali”.
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Si rifiuta di indossare la mascherina sul pullman interrompendo il servizio di trasporto
San Donaci. Si rifiuta di indossare la mascherina sul pullman interrompendo il servizio di trasporto. I Carabinieri della Stazione di San Donaci, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà una 60enne del luogo, per interruzione di un pubblico, sanzionandola, contestualmente, per illecito amministrativo in violazione delle norme contenute nel DPCM del 18.10.2020.
In particolare, la donna, nel corso della mattinata di ieri saliva a bordo di autobus di linea della FSE con tratta San Pancrazio Salentino - Brindisi, sprovvista di mascherina. Invitata dal conduttore del bus ad indossare tale dispositivo o a scendere dal mezzo, si è rifiutata dichiarandosi “NO MASK”. Tale comportamento ha provocato una immotivata interruzione del servizio per 30 minuti.
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