Redazione

NATALE: COLDIRETTI PUGLIA, SCATTA CORSA A CESTI ENOGASTRONOMICI ‘FAI DA TE’ CON PANETTONI AGRICOLI ALL’OLIO EVO AGLI AGRUMI CANDITI FINO AL MELOGRANO.

Scatta la corsa ai cesti enogastronomici ‘fai da te’ componibili a seconda dei gusti dei consumatori nell’ultima settimana prima di Natale con i pugliesi a caccia del dono da mettere sotto l’albero nelle prime feste al tempo del Covid. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione dell’ultimo week end prenatalizio con iniziative nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica a Foggia e a Brindisi con degustazioni, show cooking e la possibilità scegliere di preparare i tradizionali cesti enogastronomiche diventati un vero e proprio oggetto del desiderio per gli italiani.

Tra i prodotti più presenti nei cesti ci sono – sottolinea la Coldiretti Puglia – lo spumante, il panettone agricolo all’olio extravergine di oliva, con gli agrumi canditi fino alle melegrane, ma sono tornati prepotentemente il cotechino foggiano, le lenticchie di Altamura, la pasta con grano 100% made in Puglia trafilata al bronzo e in generale tutti i prodotti tipici locali, cosiddetti a chilometro zero, dai salumi ai formaggi, dall’extravergine al vino, dal miele alle conserve, preparati direttamente nelle aziende agricole. I prezzi – precisa la Coldiretti – variano notevolmente, ma normalmente oscillano dal cesto minimal low cost a 20 euro sino a 100 euro per quello con specialità più ricercate.

Con la chiusura di ristoranti e trattorie per tutto il periodo delle festività la tendenza 2020 è – sottolinea la Coldiretti -  quella di indirizzarsi verso regali utili con una decisa preferenza verso il cibo. Non a caso oltre un italiano su tre (34%) ha scelto quest’anno di regalare per le festività confezioni di prodotti alimentari tipici per imbandire le tavole di Natale e Capodanno e allietare le serate in casa dove sono gli italiani sono costretti a rimanere durante le feste per misure di prevenzione contro il Covid disposte per le zone rosse.

I pugliesi blindati in casa nei giorni clou delle festività – continua la Coldiretti Puglia - trovano consolazione nella tavola e il maggior tempo disponibile si traduce, soprattutto, nella tendenza a cucinare di più per sé e per i propri familiari. Una svolta che spiega quest’anno il boom dei cesti enogastronomici personalizzati secondo le diverse preferenze, a chilometro zero, tradizionale, vegano, salutista o green con le specialità salvate dall’estinzione.

Una scelta – sottolinea la Coldiretti – sostenuta dalla preferenza accordata dall’82% degli italiani all’acquisto di prodotti locali e Made in Italy anche per aiutare l’economia nazionale e garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa in un momento di grande difficoltà, sostenuta dalla campagna #mangiaitaliano della Coldiretti.

Tra le novità c’è la presenza nei cesti dei “Sigilli” di Campagna Amica che sono i prodotti della biodiversità agricola pugliese che nel corso dei decenni sono stati strappati all’estinzione o indissolubilmente legati a territori specifici ai quali si aggiunge la lista delle razze animali che gli imprenditori agricoli di Campagna Amica allevano con passione, come caciocavallo podolico del Gargano, formaggi pecorino e caprino, capocollo di Martina Franca, fiocco di prosciutto di Faeto, fegatata e lonzini della Capitanata, caciocavallo della Valle d’Itria, salame di cinghiale, carciofo brindisino IGP sottolio, fino ai biscotti biscotto cegliesi.

Ma nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica e negli agriturismi sarà possibile quest’anno anche regalare solidarietà, contribuendo alla “Spesa sospesa del contadino”, l’iniziativa di solidarietà promossa da Coldiretti, in cui sono impegnati attivamente i giovani agricoltori, per aiutare a combattere le nuove povertà e offrire ai più bisognosi un Natale sereno.

Tutti i cittadini che fanno la spesa nei mercati e nelle fattorie di Campagna Amica possono decidere di donare cibo e bevande alle famiglie più bisognose sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo.

L’obiettivo per Natale è raccogliere 5 milioni di chili di prodotti tipici da donare soprattutto quei nuclei di nuovi poveri “invisibili” che, proprio a causa del repentino peggioramento della propria condizione economica, non sono stati ancora integrati nei circuiti “ufficiali” dell’assistenza. Con la spesa sospesa Coldiretti ha voluto  dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche, con l’obiettivo di far sì che questa esperienza non resti limitata a questa occasione ma diventi un fenomeno strutturale.

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Questa mattina a Brindisi, Reggio Calabria e Cerignola (Fg) i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, con il supporto di altri reparti territoriali e speciali dell’Arma, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi su conforme richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 19 indagati, tutti italiani, ritenuti responsabili, a vario titolo, di furto in danno di esercizi commerciali e sportelli automatici bancari e postali, consumati o tentati nell’anno 2019 nelle province di Brindisi e Lecce con il metodo della cosiddetta “spaccata”, nonché dei furti di autovetture nel comune di Brindisi e dello spaccio di sostanze stupefacenti di vario tipo tra Brindisi, Bari, Lecce e Cerignola.

 L’indagine, convenzionalmente denominata “Ariete” per la modalità di esecuzione dei furti, è stata condotta dalla Sezione Operativa del N.O.R./CC di Brindisi e trae origine da un furto consumato, ai danni del Punto SNAI ubicato a Torchiarolo (Br) la notte del 22 maggio 2019, con la sottrazione di due slot machine ed il successivo tempestivo rinvenimento delle macchinette ancora nascoste nel covo della banda.

            Dalla successiva complessa attività investigativa sono emersi indizi utili per ricostruire otto altri furti a Torchiarolo (Br), Aradeo (Le), Maglie (Le), Cisternino (Br), Fasano (Br), nonché diversi furti di autovetture nel comune di Brindisi e lo spaccio di sostanze stupefacenti di vario tipo tra Brindisi, Bari, Lecce e Cerignola.

            La riscontrata operatività degli individui indagati è stata caratterizzata da un elevato grado di organizzazione e specializzazione; infatti, per i furti commessi (nelle sale slot, gioiellerie, negozi di abbigliamento, di igiene casa/personale, profumerie e ATM di istituti di credito) hanno utilizzato strumenti da scasso quali piedi di porco, mazze, martelli e persino materiale esplodente (alcuni ordigni artigianali, i c.d. marmotta), nonché alcune autovetture che erano state preventivamente sottratte ai legittimi proprietari.

            È stato accertato, inoltre, che gli indagati abbiano utilizzato anche chiodi a quattro punte per impedire l’inseguimento da parte delle autovetture delle Forze di Polizia chiamate a intervenire sui luoghi dei fatti, e che eseguivano dapprima preliminari ed accurati sopralluoghi degli obiettivi ove poi avrebbero perpetrato i furti e nascosto la refurtiva, impiegando anche ricevitori radio per intercettare le comunicazioni radio delle citate Forze di Polizia e disturbatori di frequenze (c.d. jammer) per riuscire a inibirle.

            Le indagini hanno permesso anche di accertare collegamenti con contesti malavitosi di Cerignola e di Bari, dove gli indagati si rifornivano di vari tipi di sostanze stupefacenti, successivamente destinate all’attività di spaccio. In particolare, si trattava di commercializzazione di hashish, marijuana e cocaina, nell’ambito della quale gli indagati non esitavano a ricorrere anche a metodi estorsivi nei confronti degli assuntori, che non saldavano in tempo il conto nei loro riguardi.

            Infine, l’attività d’indagine ha consentito di:

-    sequestrare, in diverse circostanze, circa 15 kg di hashish, 500 grammi di marijuana e 10 grammi di cocaina;

-    accertare il possesso di ulteriori circa 5 kg di hashish, 2 kg di marijuana e 20 cessioni di cocaina;

-    arrestare in flagranza di reato 3 soggetti per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti;

-    indagare altre quattro persone per il reato di ricettazione di alcuni capi di abbigliamento derubati;

-    inibire le disposte spedizioni punitive nei confronti di alcuni acquirenti di stupefacenti inadempienti nei pagamenti e vittime di ripetute minacce e ritorsioni.

Misura della custodia cautelare in carcere:

1.             CATALANO Cosimo, nato a Brindisi il 16.05.1982;

2.             DE SANCTIS Ottavio, nato a Brindisi l’11.09.1970;

3.             DIREDA Luigi, nato a Cerignola 01.04.92, già detenuto Casa Circondariale Reggio Calabria;

4.             LIVERA Massimiliano, nato a Brindisi il 07.05.1997;

5.             PAPA Cosimo, nato a Brindisi il 31.08.1985;

6.             PETRACHI Andrea, nato a Brindisi il 06.02.1994;

7.             PETRACHI Marco, nato a Brindisi il 07.08.1987.

 

Misura della custodia cautelare degli arresti domiciliari:

8.             CARRIERO Luca, nato a Brindisi il 30.04.1992;

9.             CURTO Cosimo, nato a Brindisi l’08.02.1952;

10.         CURTO Francesco, nato a Brindisi l’08.08.1986;

11.         CURTO Marco nato a Brindisi il 15.09.1984;

12.         DIMONTE Matteo, nato a Cerignola l’11.04.1991;

13.         D’AGNANO Anthony, nato a Brindisi il 03.10.1998;

14.         FERENTE Dorina, nata a Brindisi l’11.01.1984;

15.         LORENZO Luigi, nato a Brindisi il 24.03.1986;

16.         MARGHERITO Irene, nata a Brindisi il 26.11.1970;

17.         OSTUNI Maurizio, nato a Brindisi il 02.05.1974;

18.         SCHENA Andrea, nato a Mesagne il 16.11.1997;

19.         ZACCARIA Danilo, nato a Brindisi il 14.12.1992.

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Emergenza epidemiologica a Mesagne. Oggi 3 nuovi casi e 9 guariti. Sono 83 le persone  attualmente positive, 3 sono ricoverate in ospedale, una di loro è in condizioni critiche.

Consegnate 37.500 nuove dosi di vaccino antinfluenzale destinate ai medici di famiglia e agli ambulatori vaccinali della Asl Brindisi. Queste si aggiungono alle prime 128mila distribuite per le categorie fragili della popolazione a partire dal mese di ottobre.

In questa particolare situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, è importante che la maggioranza delle persone anziane e quelle ad alto rischio di tutte le età siano vaccinate contro linfluenza, considerata la concomitanza dei due virus (influenza e SARS-CoV-2). 
La vaccinazione antinfluenzale  spiega il direttore del Servizio di Igiene e Sanità pubblica, Stefano Termite  è particolarmente utile in quanto consente di semplificare la diagnosi e la gestione dei casi sospetti, vista la sintomatologia simile tra i due virus. Permette, inoltre, di limitare le complicanze da influenza nei soggetti a rischio e, dunque, ridurre gli accessi al pronto soccorso. 
La vaccinazione è offerta gratuitamente con priorità alle seguenti categorie di soggetti: persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati allinfluenza; soggetti a partire dai 60 anni di età; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e specifiche categorie di lavoratori; personale che per motivi di lavoro è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani; donatori di sangue; operatori sanitari. 
Dopo aver vaccinato le categorie di popolazione più a rischio, la vaccinazione sarà offerta gratuitamente anche a bambini nella fascia di età fra i 6 mesi e i 6 anni e a qualunque ulteriore soggetto non ricompreso nelle categorie precedenti e che lo richieda. 
Nellattuale situazione epidemiologica il Ministero raccomanda di offrire la vaccinazione ai soggetti eleggibili in qualsiasi momento della stagione influenzale. Pertanto la Asl Brindisi ha organizzato unapertura straordinaria degli ambulatori vaccinali nelle giornate di sabato 19 e domenica 20 dicembre nelle seguenti sedi: Brindisi Piazza A. Di Summa, Carovigno Via Prov.le per Ostuni c/o Istituto del Prete, Mesagne Via Panareo 12, Fasano c/o PTA Via nazionale dei Trulli 95, Ostuni Via dei Colli, San Pietro Vernotico Via S. Antonio 161, Oria Contrada Frascata, Francavilla Fontana P.zza Di Mitri, San Vito Dei Normanni Via Oberdan 2.
 
Al momento  conclude Termite  registriamo una scarsa circolazione del virus influenzale. Per tale ragione, con larrivo delle festività natalizie, la vaccinazione rappresenta la soluzione migliore per prevenire la diffusione dei contagi che di solito si verifica in questo periodo dellanno.

Bene l’approvazione in I Commissione consiliare permanente al Bilancio dell’emendamento presentato dai consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che intende scongiurare il passaggio della gestione dell’acqua dai Consorzi di Bonifica all’AQP. E’ il commento di Coldiretti Puglia, dopo l'approvazione dell’emendamento all’art 7 del Bilancio di previsione del Consiglio regionale per l’esercizio finanziario 2021 e pluriennale 2021 - 2023.

“E’ privo di fondamento che il passaggio dell’acqua ad AQP possa far risparmiare i cittadini pugliesi, considerato che gli agricoltori, i cittadini pugliesi che l’acqua la pagano regolarmente e già profumatamente, avrebbero l’aggravio del 10% di IVA in più sulle bollette, con il già paventato aumento dei costi dell’acqua con la gestione AQP. Gli stessi agricoltori/cittadini pugliesi sono, tra l’altro, chiamati a pagare gli oneri di contribuenza per le opere di manutenzione ordinaria, di cui beneficiano gratis gli urbani”, è perentorio il Presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

“L’emendamento presentato dai consiglieri pentastellati fa il paio con la proposta di legge regionale presentata dall’allora consigliere regionale Pentassuglia, oggi assessore regionale all’Agricoltura, tesa proprio a scongiurare il passaggio della gestione irrigua dai Consorzi di Bonifica ad AQP, una evidente convergenza su una tema determinante per gli agricoltori”, incalza il presidente Muraglia.

“Il debito delle strutture commissariate non sparirà certamente d’incanto passando la gestione dell’acqua dai consorzi ad AQP – insiste il Presidente Muraglia - perché ormai è stato accumulato nei quasi 20 anni di gestione commissariale e attiene esclusivamente la bonifica, non ha nulla a che fare con la gestione irrigua. Tra l’altro, il debito non è stato creato dagli agricoltori, piuttosto dal lungo commissariamento dei 4 Consorzi Arneo, Ugento Li Foggi, Stornara e Tara e Terre d'Apulia che, in grave crisi economico-finanziaria, non sono stati più in grado di garantire la vitale attività di manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio”.

Per Coldiretti Puglia non è percorribile la strada di ripartire le competenze della bonifica integrale tra istituzioni diverse quale il Consorzio di bonifica e l’AQP, separando la bonifica idraulica ossia la regolazione delle acque che verrebbe affidata al Consorzio, dalla gestione e utilizzazione delle stesse risorse idriche che verrebbe affidata all’AQP.

Sul territorio spesso i canali assolvono, sia pure in tempi diversi, la duplice funzione di scolo e di adduzione a fini irrigui e l’integralità – aggiunge Coldiretti Puglia - rappresenta una felice intuizione del legislatore del 1933, che viene costantemente riconosciuta come indispensabile e riproposta in tutte le regioni nelle leggi per il settore della bonifica.

Per Coldiretti Puglia si sono consolidate nel tempo nuove ed inevitabili esigenze di manutenzioni ordinarie e straordinarie delle opere pubbliche di bonifica  che non possono e non debbono essere scaricate sugli utenti, i quali hanno, loro malgrado, subito nell’ultimo decennio innumerevoli danni per mancata manutenzione e oggi non possono soggiacere agli effetti di percorsi legislativi impraticabili e deleteri.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 18 dicembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 9.346 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.314 casi positivi: 486 in provincia di Bari, 102 in provincia di Brindisi, 136 nella provincia BAT, 320 in provincia di Foggia, 90 in provincia di Lecce, 168 in provincia di Taranto, 5 residenti fuori regione, 7 provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 29 decessi: 7 in provincia di Bari, 11 in provincia BAT, 2 in provincia di Brindisi, 5 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 940.923 test.

23.462 sono i pazienti guariti.

52.834 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 78.426, così suddivisi:

30.110 nella Provincia di Bari;

9.117 nella Provincia di Bat;

5.791 nella Provincia di Brindisi;

17.362 nella Provincia di Foggia;

6.205 nella Provincia di Lecce;

9.312 nella Provincia di Taranto;

462 attribuiti a residenti fuori regione;

67 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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“Finalmente si parte. Il momento che abbiamo atteso per mesi, la vaccinazione contro il coronavirus, è arrivato. Da oggi sul portale della Regione Puglia, gli operatori sanitari e socio sanitari potranno aderire alla campagna di vaccinazione. La fase 1 inizierà nei primi giorni di gennaio, quando appunto saranno vaccinati, su base volontaria, gli operatori sanitari e gli ospiti delle residenze sanitarie e socio-sanitarie. Subito dopo, con l’arrivo dei nuovi lotti di vaccino, procederemo a vaccinare le altre fasce della popolazione. La Puglia è pronta”: così l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco nel comunicare che sono aperte da oggi sul portale della Regione Puglia le manifestazioni di interesse rivolte esclusivamente al personale socio sanitario, per la somministrazione delle prime dosi di vaccino contro il Covid.

Il personale sanitario e socio sanitario è la categoria prioritariamente destinataria della vaccinazione anti-Covid, secondo il Piano strategico redatto dal Ministero della salute con l’Istituto superiore della sanità (ISS) e l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA). L’immunizzazione delle popolazioni coinvolte dalla pandemia è infatti possibile solo attraverso una diffusa e capillare campagna vaccinale che deve partire da chi opera “in prima linea”.

Perché vaccinarsi

Nella fase iniziale di disponibilità limitata di vaccini contro il Covid, le persone da vaccinare prioritariamente sono gli operatori sanitari e sociosanitari. Questi infatti sono i più esposti all’infezione, possono trasmetterla a pazienti fragili e la loro salute è necessaria per tenere saldo il sistema sanitario. Aderiscono dunque alla prima fase di somministrazione il personale delle strutture pubbliche e private accreditate, i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, che saranno vaccinati insieme con le persone ospiti delle residenze sanitarie e socio-sanitarie.

Come aderire

In attesa del sistema informativo nazionale in allestimento per la prenotazione, registrazione e report delle vaccinazioni, si aderisce compilando il modulo online della Regione Puglia. Il modulo ha lo scopo di raccogliere le manifestazioni di interesse per ottimizzare l’offerta vaccinale.

L’adesione è libera e volontaria, e non è vincolante.

I soggetti aderenti alla vaccinazione riceveranno successivamente dalla ASL tutte le informazioni dovute sulle caratteristiche del vaccino ai fini della sottoscrizione del Consenso Informato, necessaria prima della somministrazione dello stesso.

Dove vaccinarsi

Nella fase iniziale della campagna vaccinale la gestione è centralizzata: i vaccini vengono somministrati nei siti ospedalieri identificati, con il supporto di unità mobili a seconda delle adesioni. In Puglia è previsto l’impiego di circa 230 tra medici, infermieri e operatori socio-sanitari dedicati alla somministrazione dei vaccini. Sono 27 i referenti, 11 i punti di somministrazione e 15 i giorni previsti per le prime 95mila dosi vaccinali.

Con l’aumentare delle disponibilità, la campagna vaccinale verrà estesa fino a coinvolgere anche gli ambulatori vaccinali territoriali.

L'adesione deve essere resa entro il 20 dicembre 2020 alle ore 24 per poter accedere prioritariamente all’avvio della campagna. La piattaforma rimarrà comunque aperta fino al 31 dicembre 2020.

La città di Mesagne è attraversata da un vento di ristrutturazione che in alcuni momenti la stanno mandando in tilt a causa dei diversi cantieri presenti sulle principali arterie viarie. Intanto, c’è una buona notizia. La ditta che sta eseguendo i avori di ristrutturazione della rete idrico-fognante, per conto di Aqp, nel centro storico ha terminato i lavori di posa delle condotte. Deve solo allacciare l’ultimo tronco alla rete che è collocata in piazza Vittorio Emanuele, alias Porta Grande, e il tutto potrà essere collaudato. Quasi sicuramente l’operazione sarà eseguita nel prossimo mese di gennaio. Dovrebbe essere prossimo alla conclusione anche il cantiere presente su via Tancredi Normanno i cui lavori dovrebbero terminare la prossima settimana. Attualmente, però, sono situazioni di chiara criticità per molti automobilisti che per raggiungere le loro mete devono sottoporsi a percorsi alternativi di largo respiro.

Per tacitare gli animi è intervenuto il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, che ha spiegato ai cittadini la necessità di subire qualche fastidio a fronte i vantaggi notevoli. “Siamo ad un bivio – ha spiegato Matarrelli - fare una Mesagne nuova o abbandonarla al proprio destino. Stiamo reperendo moltissimi finanziamenti pubblici per rifare fogne, condotte del gas e manti stradali. Se preferite potremmo rinunciare, ma non mi pare utile per il futuro della città e soprattutto per i nostri figli che si ritroverebbero con una città “sgarrupata” tra qualche anno”. Intanto, per regolamentare la sosta dei mezzi sulla principale arteria viaria cittadina, via Guglielmo Marconi, da qualche giorno il comandante della polizia locale, Teodoro Nigro, sta facendo ridisegnare l’intera segnaletica orizzontale.

Restano da definire alcuni stalli nei pressi della scuola di primo grado “Giosuè Carducci”, dove in alcuni casi vi sono delle situazioni di scarsa visibilità a causa della presenza di alcuni manufatti, ma il tutto dovrebbe essere completato tra qualche settimana. Lavori propedeutici al Piano traffico su cui il comandante Nigro sta già lavorando. “È evidente che la mia visione spaziale corrisponde a quanto previso dal codice della strada che è la guida quando si opera su strade”, ha spiegato il comandante -. Via Marconi, su cui è in atto un intervento di segnaletica stradale orizzontale e verticale, è una strada urbana particolarmente gravata da una circolazione importante, d’altronde è l’asse viario principale della città”. Nigro ha, quindi, aggiunto: “Noi non abbiamo fatti altro che mettere ordine sulle abitudini di sosta e fermata su una carreggiata stretta e disarticolata nelle dimensioni. Ordine per dare maggiore sicurezza sia concreta sia percepita. Ad oggi, basta osservare le auto in sosta rispetto a qualche giorno fa e si noterà già la differenza grazie all’ordine esistente”.

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Domenica precedente al Natale con due mercatini a Mesagne. Una ghiotta occasione da non perdere per coloro che vogliono fare i regali. Il primo mercatino, per rispondere alle misure anti Covid, sarà collocato su via Brodolini, dove possono essere acquistati tantissimi generi natalizi. L’ingresso all’area mercatale sarà contingentato e con triage a cura della Protezione civile. Nella medesima area si svolgerà il mercatino degli hobbisti dal titolo “Arteventinpiazza”. Gli stand saranno, anche qui, contingentati mentre gli espositori avranno la mascherina e il gel igienizzante per i clienti. L’orario di apertura è dalle ore 7,00 alle ore 14,00. Una sinergica collaborazione fra commercianti ed artigiani richiesta non solo dagli avventori, ma anche dalle istituzioni, dall’assessore alle Attività produttive, Antonello Mingenti, e dal sindaco Toni Matarrelli. Negli stand del mercatino degli hobbisti si potranno acquistare degli oggetti natalizi rigorosamente artigianali. Piccoli oggetti e creazioni “Handmade”. Nell’occasione l’associazione “Arteventinpiazza” ringrazia tutti coloro che parteciperanno allo shopping natalizio “in maniera tale da rendere caloroso questo periodo così difficile per tutto il mondo”, hanno spiegato gli operatori. Ma per Natale c’è una strenna editoriale particolare di “Memorie mesagnesi” edita dall’Istituto culturale storia e territorio.

Nella confezione oltre a Memorie c’è la copertina del 2020 con cui potranno essere rilegati i numeri dell’annata e un quaderno su «Antiche novene di Natale», realizzato qualche anno addietro dall’Istituto culturale «Storia e Territorio» di Mesagne che anima la rivista mensile, assieme all’altro periodico «Radici» che ha compiuto oltre venti anni di pubblicazione. Il numero di fine anno propone un articolo di Tranquillino Cavallo, che rilegge una pagina di cronaca nera di cento anni addietro a Mesagne (l’omicidio di un ferroviere), quindi Mario Vinci scrive su un’altra pagina tristissima della città accaduta a Novembre 1911: i funerali del ten. Ugo Granafei di Serranova ucciso nella guerra di Libia. Giovanni Galeone scrive della «Legislatura dei quattro sindaci», che fu quella fra il 1975 ed il 1980. Ancora, è Mario Vinci a frugare nell’archivio dell’Istituto ed a proporre due scritti di mons. Angelo Catarozzolo (1925-2018), che è stato fino alla scomparsa, Presidente onorario dell’Istituto. Si tratta de «Il Natale di N. S. Gesù Cristo» e dello scritto «Quel “Luce da Luce” che si irradia sulla materia opaca», pubblicato anche sulla «Gazzetta del Mezzogiorno». Nel centenario della nascita di Gianni Rodari, quindi, Alessia Galiano, scrive su «Rodari, ovvero della “malinconica utopia”»; Domenico Ble, tratta de «L’Immacolata di Diego Oronzo Bianchi conservata nel Museo d’Arte sacra»; Marcello Ignone propone la quinta parte della sua rilettura de «La Messapografia di Antonio Profilo» e Giuseppe Giordano con lo scritto «Tabara damatria» racconta quanto avvenne nei primi anni ‘70 con il rinvenimento della pietra sepolcrale a Muro Tenente. (Foto archivio)

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Tuturano. Sorpreso in strada nonostante fosse positivo al Covid–19, denunciato. I Carabinieri della Stazione di Tuturano, a seguito di accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 40enne del luogo. Costui, il 15 dicembre, è stato controllato a piedi in una via del centro abitato nonostante fosse positivo al Covid–19 e con in atto il provvedimento di quarantena disposto dall’Autorità Sanitaria.

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