Redazione
IL NUOVO PIANO DI “DISORDINE” OSPEDALIERO
IL NUOVO PIANO DI “DISORDINE” OSPEDALIERO DELLA PUGLIA E IL “METODO PALESE”: COME SALVARE IL PORTAFOGLIO.
Una programmazione ospedaliera all’insegna dell’epidemiologia, cioè delle malattie realmente presenti sul territorio e quindi in base alle concrete necessità di cura. Una bella promessa tanto sbandierata quando disattesa dalla Regione Puglia. Sicuramente a Brindisi. Dove il rapporto posti letto/popolazione è il più basso della Puglia e d’Italia : poco più del 2x1000.
Eppure Brindisi è area ad alto rischio di crisi ambientale, Sito Nazionale per le Bonifiche (che non si fanno), l’ultimo rapporto registro tumori vi rileva un incremento di incidenza e mortalità per alcuni tumori per i quali non c’è neppure il reparto per curarli (è il caso della chirurgia toracica), l’ultimo rapporto SENTIERI dice che le malformazioni neonatali sono comunque oltre la media regionale (e rischia di chiudere proprio l’Unità di Terapia intensiva Neonatale!)
Ma c’è di più o di peggio : la Regione Puglia rimodula il Piano Ospedaliero dal quale emerge che a Brindisi si danno 30 posti letto in più, alla BAT, provincia più piccola, 70, a Lecce che ha una popolazione doppia, 192 di cui 58 al privato, a Bari 272 di cui 76 al privato. Si tratta di allargamenti di specializzazioni di base mentre le alte specialità vengono date alle strutture private a Lecce e a Bari. C’è da dire anche che comunque molti reparti previsti sulla carta non sono mai stati aperti e altri si sono chiusi nel frattempo, come denunciano da anni sindacati e ordini professionali proprio a Brindisi. Il tutto sotto il naso dei Sindaci che dei Direttori Generali delle ASL fanno le valutazioni dell’operato ed dei bilanci. Evidentemene a loro va bene così salvo poi sbracciarsi nei momenti critici come ora!
Questa è la politica programmatoria della Regione Puglia, ingrossare l’ospedalità privata ai danni di quella pubblica per le specializzazioni più remunerative. Altro che epidemiologia, si dovrebbe dire “privatocrazia”.
A coronare il tutto una delibera di fine marzo scorso, la n. 412, con la quale la Giunta Regionale adotta dopo 23 anni, quasi come una nemesi, il « metodo Palese ». Stesso assessore, stessa delibera, diverso, almeno nominalmente, schieramento! Blocco di acquisti e di assunzioni. Il motivo : 450 milioni di deficit creato dalla spese per il reparto Covid19 in Fiera, di cui la trasmissione Report del 10.4.2023 su Rai3 narra gli inquietanti dettagli, e le assunzioni oltre il fabbisogno approvato da parte di alcune ASL sempre durante il COVID19.
Risultato che a Brindisi alcuni reparti sono praticamente chiusi e altri sono virtuali, nel senso che in alcune ore della giornata i pazienti sono trasferiti nelle altre strutture ancora aperte.
Qualcuno si è accorto che questa organizzazione è prima di tutto pericolosa per i residenti e per i turisti e propro in un’area come Brindisi città, con impianti a rischio di incidente rilevante, che dovrebbe avere un di più anche per l’emergenza, come si è segnalato al Prefetto in fase di redazione del piano di emergenza esterno del Petrolchimico. Il Prefetto ha riferito ai responsabili sanitari e queste sono le risposte.
In tale contesto in cui è difficile salvare l’urgenza, salta anche l’attività programmata! Cittadini con patologie croniche che hanno bisogno di controlli periodici per ridurre le riacutizzazioni non trovano posto nelle agende. Se possono, fanno ricorso al privato con perdita di reddito. Ma a questo scopo ricordiamo che se non si trova posto nelle agende pubbliche o convenzionate, la legge prevede che con una annotazione della direzione sanitaria competente sulla ricetta inevasa, si può poi accedere al rimborso d quanto pagato privatamente. Se siamo riusciti a salvare la pelle nell’emergenza, cerchiamo di salvare il portafoglio nella cronicità.
Qui le istruzioni:
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Brindisi, 7 luglio 2023
SALUTE PUBBLICA
MEDICINA DEMOCRATICA
LEGAMBIENTE BRINDISI
NOALCARBONE
MOVIMENTO NOTAP/SNAM
ITALIA NOSTRA SEZIONE DI BRINDISI
FORUM AMBIENTE SALUTE SVILUPPO
COBAS
MESAGNE BENE COMUNE
WWF BRINDISI
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Mesagne. Contro i malanni del tempo c'è la Bibliofarmacia
Mesagne città che legge, nella sala lettura di Parco Potì apre la Bibliofarmacia. <<Chi ama la lettura apprezzerà e potrà confermare il potere benefico che un buon libro può avere su ciascuno di noi, nello specifico quel libro in quel particolare momento della propria vita>>, dichiara il sindaco della città di Mesagne Antonio Matarrelli annunciando lultima iniziativa della Biblioteca comunale Ugo Granafei, risultata beneficiaria di un finanziamento nell'ambito del bando ministeriale Cepell Città che legge". "Giardini di parole: l'arte di vivere tra natura e libri è il nome del filone tematico: la sala lettura di Parco Potì accoglie così al suo interno lAntica BiblioFarmacia, uno spazio destinato a offrire rimedi letterari ad antichi malanni, quali mal d'amore, noia, tristezza, solitudine, e a dare piccole o grandi risposte in una fase esistenziale incerta o poco serena. I titoli nelle bottigliette sapranno indicare possibili soluzioni e alleviare il carico dei momenti complicati.
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Storie maledette al Parco R. Potì di Mesagne
Il luogo è stato sempre quello,lo splendido parco urbano“R. Potì “, il tema però è cambiato; ieri sera si è parlato di sport, di calcio in particolare,lo sport più popolare al mondo, che porta con se passioni, amori, odi, ma anche tanti aspetti deleteri. Dopo i saluti istituzionale del dott. Omar Ture, presidente del consiglio comunale di Mesagne,l’autore R. Maida ha appassionato il numeroso e attento pubblico su tematiche che spesso vengono sottaciute in ambito calcistico e sono lontane dalle cronache sportive. L’evento ha visto la partecipazione di persone venute da molto altre città, che hanno avuto modo di apprezzare il parco urbano, una vera bellezza e un’oasi di verde. Hanno ammirato lo splendido scenario, lo spazio dedicato ai giochi per bambini che con la loro vivacità hanno reso ancora più colorata e bella la presentazione del libro “ Storie maledette del calcio “. Il comitato pro parco ha realizzato questa serie di iniziative per rendere il parco ancora più attrattivo e per dimostrare a tutti che anche le periferie possono essere luoghi di incontri e socialità. Il prossimo appuntamento al parco è per il 14 luglio con la “ Notte bianca dei bambini “ organizzata anche l’anno scorso e vedrà protagonisti i bambini con i loro genitori e parenti; la manifestazione è organizzata dall’amministrazione comunale di Mesagne, nell’ambito dell’estate Mesagnese.
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SALUTE MENTALE E TERRITORIO: QUANTA RIABILITAZIONE C’È?
Quale riabilitazione sociale delle persone con sofferenza psichica?
La riabilitazione Psicosociale è un processo di soluzioni dei problemi e di educazione sociale con la finalità di raggiungere la persona sofferente nel miglior livello di vita possibile sul piano sia fisico che sociale ed emozionale.
Oggi purtroppo non è sufficiente l’assistenza che viene messa in campo per le persone con sofferenza psichica; partendo dal concetto di interazione sociale, questo può definire una nuova ripresa per la persona che si lascia alle spalle una condizione patologica familiare e conquista una nuova condizione primaria e fisiologica. Affinché tutto ciò avvenga, è necessario che le persone con sofferenza psichica siano sostenute e non abbandonate o emarginate ma, coinvolte in un contesto più vivo dell’organizzazione sociale. I territori si devono arricchire di un sostegno ai familiari perché essi non rimangono chiusi nel loro dramma e non giochino il ruolo di mendicanti d’aiuto.
Occorre alleviare il loro peso: così facendo si ottengono effetti positivi anche sulla persona sofferente. Il sostegno alle famiglie è necessario per svariate ragioni: per ridurre le ricadute della persona, per una guida corretta all’interpretazioni dei sintomi e dei comportamenti, per migliorare la qualità della vita nell’ambito familiare, per aumentare la stabilità emozionale dell’ambiente familiare, per migliorare la capacità dei singoli familiari ad interagire, per fare in modo che i familiari diventino soggetti positivi nel processo di riabilitazione sociale della persona. Ma la condizione della riabilitazione sociale si ottiene, principalmente, quando nel territorio – che è il luogo di tutti i Cittadini- vengono realizzati interventi progettuali dei singoli soggetti e servizi di riabilitazione psicosociale per la tutela della salute mentale.
Pronunciando le parole dell’OMS: “per Riabilitazione” si intende” l’insieme di interventi che mirano allo sviluppo di una persona al suo più alto potenziale sotto il profilo fisico, psicologico, sociale, occupazionale ed educativo, in relazione al suo deficit fisiologico o anatomico ed all’ambiente”.
Dott. Gino Stasi
Coordinatore ed Educatore DOMUS ADA
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Ha perso oltre 4 chili il gelatiere Angelo Pignatelli che da giovedì scorso ha iniziato uno sciopero della fame per sensibilizzare i politici verso un problema sociale che non riguarda solo lui bensì molte altre partite iva nazionali: strutturare con le banche i debiti accumulati negli anni con le proprie attività. “Noi vogliamo pagare – ha spiegato Pignatelli -, ma lo Stato ci deve dare una mano a strutturare il nostro indebitamento bancario”. Pignatelli, come tanti suoi colleghi, a causa della crisi del comparto acuitasi con la pandemia non ha più un lavoro. Ha 59 anni con pochi contributi pensionistici da sperare in una pensione. Questo è il terzo sciopero della fame che fa nel giro di tre anni. “Non mollerò – ha spiegato Pignatelli – voglio andare fino in fondo. È una battaglia di legalità e civiltà non solo per me, ma anche per tutti i colleghi Italiani che vivono gli stessi miei drammi”. La sua richiesta è rivolta principalmente ai politici del territorio, gli stessi che alcuni anni fa erano presenti all’inaugurazione della sua nuova gelateria in via Tenente Ugo Granafei.
Gli stessi politici che. Dopo il crack, ha bersagliato di sms e telefonate senza ricevere nessuna risposta. Ciò che chiede è semplice: “Si tratta di far presente ai nostri politici di presentare in Parlamento delle riforme urgenti riguardo le leggi 108/96, sull’usura, e 3/2012, sul sovraindebitamento, in modo che finalmente si ponga fine ai suicidi delle partite iva, che vanno avanti ininterrottamente dal 2008. Ad oggi nessun governo ha fatto nulla per porvi rimedio”, ha spiegato Pignatelli. D’altronde il commerciante ha chiesto una sola cosa: “lavorare”. In questi anni non ha mai chiesto, ad esempio, il reddito di cittadinanza. “Non voglio che mi regalino soldi - ha spiegato – i soldi voglio guadagnarli onestamente con il mio lavoro. Chiedo solo che mi aiutino a rimettere in piedi la mia attività commerciale. Ho le macchine, gli arredi. Il tutto, però, ha bisogno solo di una manutenzione. Se riparto con la mia attività commerciale posso ripianare pian piano tutti i miei debiti”. Ma anche lo Stato dovrebbe fare, secondo Pignatelli, la sua parte e agevolare le partite iva. “Non chiedo un colpo di spugna sui miei debiti – ha proseguito l’uomo – chiedo solo di avere la possibilità di rinegoziare il mio debito con le banche e poter rateizzare il debito con l’Agenzia delle entrate”.
Questo è ciò che chiedono in Italia molti altri commercianti i quali a causa del covid o della crisi globale si sono trovati a non poter onorare i pagamenti. Gente che ha voglia di continuare a lavorare per rimettersi in carreggiata. “Ho iniziato questo sciopero della fame, della sete, e dei farmaci che prendo tutti i giorni per la pressione arteriosa e la glicemia - ha concluso Pignatelli -. Andrò avanti con la mia protesta pacifica a danno della mia incolumità e se dovesse accadermi qualcosa di tragico, la colpa sarà solo di questa politica che non sa e non vuole ascoltare i reali bisogni dei cittadini, così mi avranno sulle loro coscienze. La mia protesta è per tutti, non solo per me, soprattutto in memoria dei colleghi che non hanno avuto la mia stessa forza. È ora di dire basta a questa mattanza per colpa dello Stato”.
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La riforma dello sport: se ne parlerà in un Convegno organizzato dal CSI. A pochi giorni dall’entrata in vigore della riforma, società sportive e addetti ai lavori si danno appuntamento lunedì 10 luglio, alle ore 18:30, a Tenuta Moreno per un seminario di approfondimento sulle novità normative e fiscali. Il Centro Sportivo Italiano, sezione di Brindisi, con il contributo di Enel, organizza il convegno "Nuova riforma dello sport. Cosa cambia nello sport per ASD/SSD e per i lavoratori sportivi”, aperto a tutte le associazioni affiliate del territorio. L’evento, che rientra nel progetto di promozione dello sport nella Città di Brindisi, “Insieme per lo Sport 2023”, si terrà lunedì 10 luglio alle 18.30 presso Tenuta Moreno (Contrada Moreno, SS7 Mesagne-Latiano).
L’incontro sarà l’occasione per un approfondimento attento e minuzioso, curato da esperti della materia, sulle novità normative e fiscali alla luce delle nuove disposizioni della legge entrata in vigore il 1° luglio. Un momento di confronto ma anche informativo per le società, associazioni sportive dilettantistiche ed enti no profit che dovranno sottostare alle diverse novità che riguardano in larga parte l’inquadramento professionale degli allenatori e il loro rapporto con le società sportive.
Introdurrà i lavori Ivano Rolli, Presidente CSI Puglia, e relazioneranno Marco Calogiuri, Vice Presidente Nazionale CSI e Cosimo Simone, dottore commercialistica e formatore CSI.
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Mesagne. Partita la campagna di "MBC" per fare emergere situazioni di illegalità nel settore enogastronomico
Per far emergere situazioni di illegalità, come lo sfruttamento o le condizioni di lavoro sottopagate, nel mondo della ristorazione è stato lanciato un sondaggio di sensibilizzazione sulle condizioni di lavoro di camerieri, cuochi, aiuto cuochi, lavapiatti, baristi o di chiunque è impiegato in questo pianeta economico. La presentazione del sondaggio è avvenuta lunedì sera nella struttura delle “Officine ipogee” in cui ha sede “Mesagne bene comune”, il movimento di ambientalisti che ha curato e lanciato la campagna informativa. Il modulo dal titolo “Raccogliamo le testimonianze per cambiare le cose”, è composto da 16 domande in cui l’identità dell’interlocutore è coperta dall’anonimato e garantita dal movimento. Una situazione di sfruttamento che se realmente denunciata dagli interessati stride con i ricavi dei loro datori di lavoro. A Mesagne, infatti, la maggior parte delle attività economiche l’estate lavorano a pieno regime. Insomma, i clienti, molti dei quali arrivano da fuori città, non mancano.
Diversi gli interventi che hanno caratterizzato l’incontro di lunedì sera tra cui quello di Monica Capraro, dirigente dello stesso movimento di ambientalisti. “Abbiamo deciso di concentrarci su questo segmento dell’economia locale – ha spiegato l’ambientalista - perché questa città ha puntato il suo sviluppo sul settore turistico e, di conseguenza, sulle attività di ristorazione, bar e pub, che nascono in maniera preponderante. Noi non entriamo nel merito di questa scelta politica di sviluppo della città, ma vogliamo che siano garantiti i diritti di chi ci lavora. Che il tutto si svolga nella piena legalità e dignità di ognuno, anche perché sono lavori impegnativi e usuranti”. E per garantire il diritto al lavoro con conseguente paga dignitosa “Mesagne bene comune” ha voluto lanciare la campagna in questo particolare segmento enogastronomico. “Abbiamo la percezione che molte delle persone occupate nelle attività di ristorazione, bar e pub, nella città di Mesagne non siano contrattualizzati così come previsto dal contratto collettivo nazionale del lavoro”, ha aggiunto Marica Capraro che ha tenuto, inoltre, ad assicurare che “i dati acquisiti con il questionario sono anonimi e ci permetteranno di raccogliere testimonianze come, ad esempio, quante sono le ore lavorate, se sono le stesse previste dal contratto collettivo di lavoro del comparto, sulla soddisfazione della paga e sulla percezione che hanno circa i controlli da parte degli organi ispettivi del lavoro. Ed ancora se c’è, su questo tema, l’attenzione dell’amministrazione comunale. Il questionario può essere compilato anche parzialmente”.
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COLDIRETTI PUGLIA, ATTIVO SPORTELLO ON LINE JOB IN COUNTRY
LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, ATTIVO SPORTELLO ON LINE JOB IN COUNTRY; -7MILA LAVORATORI AGRICOLI IN 1 ANNO IN PUGLIA
Per combattere le difficoltà occupazionali e la mancanza di manodopera nei campi, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi e l’inflazione con lo svolgimento regolare delle campagne di raccolta in agricoltura è attivo lo sportello on line “Jobincountry” autorizzato dal Ministero del Lavoro con le aziende agricole che assumono, quando in Puglia in 1 anno sono mancati all’appello 7mila lavoratori agricoli nei campi. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione ai dati Inps 2022 che segnano un calo di operai in agricoltura di 2.055 a Foggia, 1976 a Bari. 1178 a Brindisi, 982 a Lecce, 801 nella BAT e 733 a Taranto.
Job in Country è la piattaforma di intermediazione della manodopera della Coldiretti che offre a imprese e lavoratori un luogo di incontro, prima virtuale on line e poi sul campo. Si pone infatti l’obiettivo di mettere in contatto nei singoli territori i bisogni delle aziende agricole in cerca di manodopera con quelli dei cittadini che aspirino a nuove opportunità di inserimento lavorativo, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità. Vanno infatti specificate – precisa la Coldiretti – mansioni, luogo e periodo di lavoro ma anche disponibilità e competenze specifiche in un settore dove è sempre più rilevante la richiesta di specifiche professionalità. L’attività è svolta direttamente nelle singole provincie attraverso le Società di servizi delle Federazioni provinciali ed interprovinciali della Coldiretti, secondo un modello di capillare distribuzione sul territorio.
Nelle campagne è richiesta tra l’altro manodopera sempre più specializzata – spiega Coldiretti Puglia - perché I cambiamenti climatici hanno spinto la rivoluzione digitale con oltre sei aziende agricole italiane su 10 (64%) su dieci che hanno adottato almeno una soluzione di agricoltura 4.0 dai droni ai robot, dai sensori ai gps, dalle piattaforme satellitari all’internet delle cose per combattere il clima pazzo, salvare l’ambiente, aumentare la produttività e contenere i costi.
Nelle campagne servono – sottolinea la Coldiretti regionale – figure specializzate come i trattoristi, i serricoltori, i potatori e tecnici dell’agricoltura 4.0 per guidare droni, leggere i dati metereologici ed utilizzare gli strumenti informatici ma anche raccoglitori per le verdure, la frutta e la vendemmia. Non vanno dimenticati poi – continua Coldiretti – i nuovi sbocchi occupazionali offerti dalla multifunzionalità che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo, ma anche alle attività ricreative, l’agricoltura sociale per l’inserimento di disabili, detenuti e tossicodipendenti, la sistemazione di parchi, giardini, strade, l’agribenessere e la cura del paesaggio o la produzione di energie rinnovabili.
Si tratta di un fabbisogno da colmare in Puglia anche con un decreto flussi aggiuntivo, previsto peraltro dalla legge, in Puglia dove – sottolinea la Coldiretti regionale – un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da mani straniere con più di 36.000 lavoratori provenienti soprattutto da Romania, Albania, Marocco, Senegal, Bulgaria, Polonia e Nigeria che sono impegnati nei campi e nelle stalle. Ma è importante anche il nuovo sistema di prestazioni di lavoro occasionale a tempo determinato introdotto nella Manovra finanziaria dal Governo e sostenuto da Coldiretti che porta una rilevante semplificazione burocratica per facilitare l’avvicinamento dei cittadini italiani al settore agricolo. Possono accedervi – spiega Coldiretti – pensionati, studenti, disoccupati, percettori di Naspi, reddito di cittadinanza, ammortizzatori sociali e detenuti ammessi al lavoro all’esterno, purché nei tre anni precedenti non siano stati operai agricoli. Al lavoratore – conclude Coldiretti – saranno inoltre garantite le stesse tutele (contrattuali, previdenziali, assistenziali, ecc.) previste per gli occupati operai a tempo determinato con esenzione sulla retribuzione da ritenute fiscali.
Sul portale JobinCountry raggiungibile dal sito www.coldiretti.it è possibile per le aziende, inserire offerte di lavoro, indicando le caratteristiche professionali richieste e le condizioni relative alle offerte (come mansioni e retribuzione), per chi è in cerca di occupazione, è possibile inserire il proprio curriculum e la propria disponibilità alla nuova occupazione, e mantenere sempre aggiornati i propri dati professionali. La burocrazia è percepita come un considerevole ostacolo dalle aziende agricole, specialmente dalle piccole e medie realtà. Le maggiori difficoltà sono rappresentate dalla lunghezza delle procedure burocratiche che, richiedendo tempo e risorse economiche di cui le aziende spesso non dispongono, incide negativamente sia sulla gestione quotidiana dell’azienda che sulle opportunità di partecipazione a progetti.
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La Puglia piace per il suo stile di vita
e punta sullo sviluppo sostenibile
Grande partecipazione al workshop di Roma che ha visto al centro crescita, innovazione, turismo e benessere. L’ambasciatore italiano in India, De Luca: “Il wedding tourism continua a crescere”. Il presidente della Regione, Emiliano: “Terra dell’accoglienza, da Caravaggio grande risalto a Mesagne”
Il brand Puglia attrae sempre più e il modello di sviluppo sostenibile della regione, basato sull’armonia fra crescita economica e benessere sociale, continua a catturare l’attenzione degli osservatori nazionali e internazionali. La terza edizione del workshop “Puglia, a way of life”, che si è tenuto a Roma nella sede della Stampa Estera, ha registrato un successo di risultati, progetti e partecipazione: gremita la famosa sala conferenza di via dell’Umiltà, oltre alle migliaia di persone connesse in streaming.
Nel corso del workshop si sono approfonditi i temi più rilevanti della programmazione regionale, quali investimenti produttivi, attrattività turistica e benessere sociale, con i protagonisti di questa stagione: dagli assessori regionali Alessandro Delli Noci (Sviluppo economico), Gianfranco Lopane (Turismo) e Rosa Barone (Welfare) ai responsabili dei dipartimenti Aldo Patruno (Turismo e cultura) e Valentina Romano (Welfare).
Sono stati presentati due casi esemplari della strategia verso le aree interne: Accadia, piccolo borgo finanziato con 20 milioni di euro dal PNRR, e la mostra di Caravaggio a Mesagne. Una centralità della regione testimoniata dalla scelta di organizzare il G7 del prossimo anno in Puglia e confermata dal direttore generale dell’Università LUISS Guido Carli, Giovanni Lo Storto di origine pugliese.
“Puglia, a way of life” è stato aperto da un ospite a sorpresa: l’ambasciatore d’Italia in India, Vincenzo De Luca, collegato da Nuova Delhi. Un testimone diretto dei rapporti commerciali dell’Italia (terzo partner commerciale del Paese asiatico) e della Puglia, in particolare legati al wedding tourism, che ha ricordato come in India l'interesse per il turismo nelle Regione Puglia è cresciuto recentemente in maniera esponenziale con oltre 130.000 visti rilasciati solo nel 2019 e ha sottolineato come la Puglia dimostri di detenere tuttora un ruolo da leader nelle mete italiane preferite, con un flusso di turismo dall’India che si focalizza soprattutto nel periodo aprile-giugno, diviso tra eventi corporate, turismo di gruppo e matrimoni organizzati in cornici straordinarie.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è intervenuto in collegamento video per sottolineare la crescita del brand Puglia, evidenziando in particolare l’importanza della mostra di Caravaggio a Mesagne. “Questo evento – ha commentato Emiliano – attirerà l’interesse dell’Italia e del mondo su Mesagne, città importante e simbolo della Puglia che ha saputo rimettersi in piedi, rispettare se stessa e tutti quelli che sono venuti e continuano a venirci a trovare. Noi siamo felici che le persone vengano in Puglia a trascorrere le vacanze, ma questa terra è capace di accogliere anche chi non può permettersi di pagare e magari viene da noi per dare alla sua vita un senso diverso, per cercare riscatto o proteggere i propri figli. Per noi, l’accoglienza è una delle cose più importanti da realizzare”.
La Puglia ha voluto ringraziare per l’ospitalità l’Associazione della Stampa Estera in Italia con un dono consegnato dall’assessore Alessandro Delli Noci al vicepresidente, Maarten Van Aalderen, di un’opera d’arte in ceramica appositamente creata per l’occasione dalle artiste Angela Tomasicchio e Floriana Fallacara, che rappresenta una simbiosi tra il tipico “pumo” pugliese e il “mondo” della stampa.
Appassionato e propositivo è stato l’intervento dello “special guest” Giovanni Lo Storto, direttore generale dell’Università LUISS Guido Carli: “La conferma della Puglia come luogo per tenere i lavori del G7 2024 ci onora, e sarà una occasione irripetibile, e da non perdere, per dispiegare il nostro potenziale, estendere la nostra capacità di relazioni internazionali, e ampliare la percezione del nostro valore in tutto il mondo. Proiettiamoci allora, a partire da oggi, con senso della connessione, con semplicità e coraggio, in un sistema di relazioni nuovo tra Oriente e Occidente, di cui la Puglia può essere uno snodo fondamentale”. Lo Storto ha concluso il suo intervento annunciando l’apertura di una nuova sede a Bari della scuola 42 della Luiss per la formazione di esperti nel digitale e la prossima creazione in Puglia, a Troia, suo paese di origine, di una fondazione per promuovere iniziative contro la povertà educativa.
Il workshop si è mosso su due direttrici: sviluppo economico e benessere sociale. Mondi che nell’idea di “way of life” pugliese devono convivere e autoalimentarsi in armonia.
Sviluppo economico. I trend economici positivi sono stati raccontati dall’assessore regionale allo sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, che ha anche sottolineato come “la Regione Puglia è impegnata per una crescita blu sostenibile e, oltre a fornire supporto e incentivi all'innovazione e agli investimenti da parte delle aziende che operano nel settore dell'economia blu, adotta costantemente misure per garantire la conservazione e la protezione delle aree costiere e delle risorse marine".
Da anni alla crescita economica regionale contribuisce in modo significativo il fenomeno turistico. La Puglia anche nel 2023 è fra i top trend e punta sempre più su un turismo sostenibile, come ha evidenziato nel suo intervento l’assessore al turismo, Gianfranco Lopane: “Accrescere gli standard qualitativi lungo la filiera dell’ospitalità e dell’accoglienza puntando su un turismo sostenibile e su modelli che valorizzino le aree interne e le destinazioni meno note: questa la bussola della nuova strategia del turismo della Puglia, di una visione condivisa con gli operatori dell’ecosistema turistico che nasce dall’evoluzione dei mercati e dai bisogni dei viaggiatori che scelgono una destinazione sempre più internazionale”. E investimenti e turismo rappresentano risorse importanti per il sostegno ai più fragili, come ha confermato l’assessora al Welfare, Rosa Barone: “Grazie all’impegno comune e al confronto costante con tutti gli attori interessati, la Puglia sta diventando ogni giorno di più un laboratorio di ricerca e innovazione per un effettivo miglioramento dei servizi sociali, un settore di intervento che diviene sempre più centrale”.
Cultura. Arte e riqualificazione del territorio hanno animato la seconda parte di “Puglia, a way of life”. Pierangelo Argentieri della Rete di imprese Micexperience e il sindaco di Mesagne, Antonio Matarrelli hanno presentato la mostra “Caravaggio e il suo tempo – Tra naturalismo e classicismo” in programma nel Castello di Mesagne (Brindisi) dal 16 luglio all’8 dicembre 2023. Grande interesse ha suscitato anche il progetto pilota per riqualificare il medievale Rione Fossi di Accadia (Foggia), piccolo centro dei Monti Dauni finanziato con 20 milioni di euro dal PNRR, una delle 21 iniziative in Italia per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi, di cui ha parlato il sindaco di Accadia, Agostino De Paolis.
La terza parte del workshop ha visto in campo i responsabili dei cosiddetti bracci operativi del modello di sviluppo regionale. Grazia D’Alonzo, presidente di Puglia Sviluppo, ha illustrato le opportunità di investimento e innovazione per le imprese: "L'esperienza dei bandi conclusasi a maggio 2023 ha evidenziato risultati efficaci dovuti ad una strategia che ingloba alcuni fattori fondamentali: da una parte l'inclusione sia di grandi aziende che piccole realtà imprenditoriali; dall'altra la concessione di fondi strutturali "a sportello", cioè senza un termine di scadenza, il che consente alle aziende di riuscire a misurarsi senza fretta con tutti gli stakeholders".
Turismo. Le occasioni per il territorio derivanti dal boom turistico regionale sono state analizzate da Aldo Patruno, direttore del Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia: “Un quinto della ricchezza che si produce nella nostra regione è determinato da cultura e turismo, il che è dovuto ad una continuità delle politiche di investimento nel turismo che si attua da 15 anni e che oggi incide per il 14% sul PIL. Fino al primo decennio del XXI secolo la cultura era basata su un sistema associazionistico e di volontariato ma solo da un decennio a questa parte tutto lo sforzo è stato orientato a costruire impresa culturale creativa. Oggi, dopo la pandemia, possiamo dire di aver restituito dignità al settore dello spettacolo dal vivo e stiamo lavorando ad un codice per questa categoria che rischiava in epoca Covid di uscire distrutta: l'abbiamo invece salvata dando fondo a tutte le risorse dei bilanci pubblici, vincolati e non vincolati - per un totale di circa 100 milioni di euro".
Welfare. Infine, Valentina Romano, direttrice del Dipartimento al Welfare e politiche di benessere sociale della Regione Puglia, ha messo in luce le iniziative messe in campo per il sociale: “La nostra visione del welfare punta sul capitale sociale dei territori e sulla valorizzazione delle reti, in grado di prendere globalmente in carico le persone e accompagnarle in un percorso multidisciplinare; in tale prospettiva occorre consolidare il sistema delle imprese sociali e favorire la creazione di nuove, incentivando anche l'auto-imprenditorialità delle fasce deboli”.
Parte del merito di questi risultati ottenuti è da attribuire anche a una narrazione efficace e capace di coinvolgere. E infatti quest'anno la Puglia è diventata la seconda Regione in Italia per la comunicazione sui social media, grazie ai numeri raggiunti e alla capacità di coinvolgimento della community. Un grande balzo rispetto all'ottavo posto del 2022. Per questo motivo l'Associazione “Valore Impresa Puglia” ha assegnato un riconoscimento a Rocco De Franchi, direttore della comunicazione istituzionale della Regione Puglia.
Il workshop, realizzato in collaborazione con la Regione Puglia, è stato moderato dalla giornalista Antonella Millarte.
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